Vittorio Veneto (C 550): differenze tra le versioni
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{{Infobox nave
|Categoria = incrociatore
|Nome = ''Vittorio Veneto''
|Immagine = Vittorio Veneto (incrociatore).jpg
|Dimensioni_immagine =
|Didascalia =
|Bandiera = Naval
|Tipo = [[Incrociatore missilistico|Incrociatore lanciamissili]] [[portaelicotteri]]
|Classe = Vittorio Veneto
|Numero_unità =
|Costruttori = [[Italcantieri]] [[Navalmeccanica]]
|Cantiere = [[Cantiere navale di Castellammare di Stabia|Castellammare di Stabia]]
|Identificazione = 550
- numero di costruzione:<br />
639 (790)
|Ordine =
|Varata=5 febbraio [[1967]]▼
|
|Entrata_in_servizio=31 ottobre 1969▼
|Completamento = 12 luglio [[1969]]
▲|Entrata_in_servizio = 31 ottobre 1969
|Proprietario = {{Insegna navale|ITA|icona}}
|Fuori_servizio = 1 novembre 2003
|Radiazione = 29 giugno 2006
|Stazza_lorda= 9550▼
|Destino_finale = demolito ad [[Aliağa]] in Turchia nel 2021
|Lunghezza=179,6▼
|Dislocamento = 7500 t <br/> 9550 t (pieno carico)
|Larghezza=19,4▼
|Altezza=▼
▲|Lunghezza = 179,6
|Pescaggio=6▼
▲|Larghezza = 19,4
|Profondità_operativa=▼
▲|Altezza =
|Ponte_di_volo=48 × 18,5▼
▲|Pescaggio = 6
▲|Profondità_operativa =
▲|Ponte_di_volo = 48 × 18,5
|Propulsione = 4 caldaie Ansaldo-[[Foster Wheeler]]<br />2 turboriduttori<br />2 eliche<br />potenza complessiva di 73000 [[Cavallo vapore britannico|hp]]
|Velocità = 32▼
|Autonomia = ▼
▲|Velocità= 32
|Capacità_di_carico = ▼
▲|Autonomia=
|Equipaggio = 557▼
▲|Capacità_di_carico=
|Passeggeri = ▼
▲|Equipaggio=557
|Sensori = [[radar]]▼
▲|Passeggeri=
* 2 radar di scoperta aerea, [[AN/SPS-52|SPS-52]] e SPS-768▼
▲|Sensori=[[radar]]
▲* 2 radar di scoperta aerea, SPS-52 e SPS-768
* 1 radar di scoperta navale SPQ-2
* 2 radar guida missili SPG-55
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* 2 radar per il controllo del tiro Orion 20X abbinati ai [[CIWS Dardo]]
* 1 radar navigazione
|Sistemi_difensivi = [[contromisure elettroniche|ESM\ECM]]:
* 1 [[Electronic Support Measures|ESM]] Abbey Hill
* 2 lanciatori di [[chaff]]/[[flare (contromisura)|flare]] [[SCLAR]]
* 1 [[Tactical Air Navigation|TACAN]]
[[sonar]]: SQS-23
|Armamento = [[artiglieria]]:
* 8 cannoni da [[Oto Melara 76 mm/62 MMI|76 mm/62]]
* 3 [[CIWS]] [[Breda Dardo]]
[[Missile|Missili]]:
* 4 missili [[OTOMAT]]
* 1 lanciatore Mk 10 con un totale di 60 missili suddivisi in [[RIM-2 Terrier]] oppure [[RIM-67 Standard]] e
[[Siluro|Siluri]]:
* 2 [[lanciasiluri]] tripli ILAS-3 da 324[[millimetro|mm]] per siluri [[Mk 46 (siluro)|Mk 46]] e [[A244]].
|Corazzatura =
|Mezzi_aerei = 6 [[elicottero|elicotteri]] [[Sikorsky S-61|Sikorsky SH-3 Sea King]] o 9 [[Agusta-Bell AB 212]]
|Altro_campo = Crest
|Motto=''Victoria nobis vita''▼
|Altro = [[File:Crest 550.jpg|thumb|Crest dell’Unità|110px]]
|Soprannome=Canguro grigio▼
▲|Motto = ''Victoria nobis vita''
|Note=[[Unione internazionale delle telecomunicazioni|ITU]]: [[File:India.svg|15px]] [[File:Alpha.svg|15px]] [[File:Juliet.svg|15px]] [[File:Victor.svg|15px]]▼
▲|Soprannome = Canguro grigio
▲|Note = [[Unione internazionale delle telecomunicazioni|ITU]]:
}}
L'[[incrociatore lanciamissili]] '''''Vittorio Veneto''''' ('''C 550
{{Citazione|Il Vittorio Veneto vivrà in tutti noi, che, quando da un’altra nave ne scorgevamo all’orizzonte l’inconfondibile sagoma, provavamo un senso di ammirazione, di rispetto e di orgoglio|[[Capo di Stato Maggiore della Marina Militare|Amm.sq. La Rosa]] all'Ammaina Bandiera di Nave Veneto, 2006<ref>[http://www.marina.difesa.it/csm/discorsi/290606.asp]</ref>}}▼
▲L'[[incrociatore lanciamissili]] '''''Vittorio Veneto'' (550)''' è stato la nave ammiraglia della [[Marina Militare Italiana]], operando dal [[1969]] al [[2003]] (anno in cui è stato collocato in status di Ridotta Tabella di Disponibilità in attesa del disarmo, avvenuto nel 2006, e della radiazione) e portando lo stesso nome di un'altra nave italiana, la [[nave da battaglia]] ''[[Vittorio Veneto (nave da battaglia)|Vittorio Veneto]]'' della [[seconda guerra mondiale]].
L'8 giugno [[2021]] la nave ha attraversato per l'ultima volta a rimorchio il [[Ponte di San Francesco di Paola|ponte girevole di Taranto]] con destinazione [[Aliağa|Aliaga]], in [[Turchia]], dove è stata demolita e riciclata.
== Progetto ==
Il progetto derivava direttamente dalle due unità della [[classe Andrea Doria (incrociatore)|classe
In seguito all'evolversi della tecnologia e a perplessità sulla sua capacità di difesa antiaerea e antinave,<ref>[http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/storianavale/Pagine/crisidegliAnni70.aspx Marina Militare<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
== Struttura ==
▲{{Citazione|Il Vittorio Veneto vivrà in tutti noi, che, quando da un’altra nave ne scorgevamo all’orizzonte l’inconfondibile sagoma, provavamo un senso di ammirazione, di rispetto e di orgoglio|[[Capo di Stato Maggiore della Marina Militare|Amm.sq. La Rosa]] all'Ammaina Bandiera di Nave Veneto, 2006<ref>[http://www.marina.difesa.it/csm/discorsi/290606.asp]</ref>}}
La linea della nave presentava una prua senza castello e con un alto bordo libero mentre la parte poppiera era come una nave portaerei con un ponte di volo rettangolare relativamente grande (circa 800 m<sup>2</sup>), lungo 48 metri e largo 18,50, con una rimessa sottostante di 27,5 x 15,3 [[metro|m]], collegata con un elevatore. Nonostante le apparenze, le grandi sovrastrutture non hanno spazio per la sistemazione di un hangar, come nei [[Classe Moskva (incrociatore)|classe ''Moskva'' - Progetto 1123 ''Kondor'']] praticamente coevi e pesanti circa il doppio. Dalla plancia alla poppa estrema vi era una lunga sovrastruttura che si estendeva per tutta la larghezza e alzando la coperta di un interponte. La decisione di dotare l'unità di un ampio ponte di volo poppiero con hangar sottostante comportò la necessità di creare un [[cassero (nautica)|cassero]] esteso per quasi 2/3 dell'intera lunghezza della nave; il profilo dell'unità presentava la prua alta e slanciata che si raccordava al cassero con andamento discendente e insellatura poco pronunciata, con la poppa che risultava leggermente più bassa dell'estremità prodiera. Lo scafo era dotato di pinne stabilizzatrici antirollio, ed era caratterizzato dalla presenza del [[Bulbo di prua|bulbo prodiero]] in cui era collocato il [[sonar]]. La poppetta, sottostante alla parte estrema del ponte di volo, era destinata alle operazioni d'ormeggio. Le sovrastrutture erano caratterizzate da un unico blocco centro prodiero che ospitava il ponte di comando e tutti i locali necessari per condurre l'attività operativa. A poppavia della plancia si trovavano due strutture denominate ''mack'', che integravano i due [[fumaiolo|fumaioli]] per lo scarico dei fumi delle caldaie, con gli alberi che fornivano un supporto per tutte le antenne radar e di telecomunicazione dalla nave. L'ampio spazio tra i due ''mack'' era riservato alla possibilità, poi tramontata, d'imbarcare missili tipo [[Polaris (missile)|Polaris]] e vi era sistemata una gru con ampio braccio.▼
▲La linea della nave presentava una prua senza castello e con un alto bordo libero mentre la parte poppiera era come una nave portaerei con un ponte di volo rettangolare relativamente grande (circa 800
== Propulsione ==
La nave era equipaggiata di quattro [[Caldaia a tubi d'acqua|
== Armamento ==
L'armamento missilistico antiaereo era dato dal sistema di lancio
Il ciclo di lavori ai quali l'unità fu sottoposta tra il 1980 e il 1983 ha visto l'aggiunta di tre torri binate da 40[[millimetro|mm]] del sistema [[Breda Dardo]] per la difesa di punto, quattro lanciatori di missili antinave a lungo raggio franco-italiani [[OTOMAT]] TESEO e l'aggiornamento della rampa principale.
▲L'armamento missilistico antiaereo era dato dal sistema di lancio MK10 Terrier con rampa binata collocata a prora in coperta ,nel deposito missili erano presenti due tamburi rotanti per 40 missili Standard MR/ER con capacita [[ASROC]] (la possibilità di lanciare attraverso l'MK10 dei siluri) . L'armamento di artiglierie per la difesa aerea ravvicinata aveva una cadenza teorica di 60 colpi/minuto, che potevano essere sparati complessivamente dagli otto cannoni da [[Oto Melara 76 mm/62 MMI|76 mm/62]], costruiti dalla [[Oto Melara]] di [[La Spezia]], raggruppati ai lati della sovrastruttura in torrette singole, quattro per lato, disposti due davanti alla plancia e gli altri sei a lato della tuga centrale. Vi erano poi anche sei [[lanciasiluri]] [[Lotta antisommergibile|antisommergibili]] in due impianti tripli situati nella zona [[poppa|poppiera]] sui due lati prima del ponte di volo<ref name=autogenerato1>[http://digilander.libero.it/shinano/Italia/VittorioVeneto/vstoria.htm Vittorio Veneto Storia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> per siluri leggeri da 324 [[Millimetro|mm]], del tipo [[Mk 46]] e successivamente del tipo [[A-244 (siluro)|A 244]].
Le tre torri dei Dardo vennero collocate una immediatamente dietro la rampa principale e due a poppa,alle estremità anteriori del ponte di volo. Questi sistemi, in aggiunta ai cannoni da 76 mm portarono a 14 le bocche da fuoco e diedero una reale capacità difensiva antiaerea a corto raggio.
I quattro contenitori/lanciatori di missili TESEO, che conferirono all'unità notevoli capacità [[Lotta antinave|antinave]], erano collocati due per lato a centro nave, immediatamente davanti alla terza torre da 76 mm, su mensole sporgenti oltre le murate ed appositamente aggiunte per la loro installazione.
La rampa principale Mk 10, analoga a quella dei [[classe Belknap]], fu aggiornata allo standard Mod. 9 acquisendo quindi la possibilità di lanciare missili [[RIM-67 Standard|Standard]] e ASROC.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.navevittorioveneto.it/storia_veneto/caratteristiche.htm Nave Vittorio Veneto<!-- Titolo generato automaticamente -->] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
== Elettronica ==
Notevole la componente elettronica dell'unità dotata sin dal [[1970]] del Sistema Automatico di Direzione delle Operazioni di Combattimento [[SADOC#SADOC 1|SADOC-1]]. Il [[radar]] tridimensionale di scoperta aerea lontana [[Hughes Aircraft|Hughes]] AN/SPS-
L'elettronica della nave, dopo il ciclo di lavori a cui la nave
Il radar bidimensionale di scoperta aerea lontana AN/SPS-40 è stato sostituito dal nuovo radar di costruzione nazionale [[Selenia]] MM/SPS-768 con secondario [[Identification friend or foe|IFF Mk XII]], installato sul ''mack''<ref>“mast” albero più “stack” fumaiolo</ref> di poppa alla cui sommità era collocata l'antenna del TACAN, Face Standard del tipo URN-25, per la radionavigazione degli elicotteri imbarcati.<ref name="BETASOM"/> Il radar di scoperta di superficie SMA MM/SPS-702 con secondario IFF, con antenna collocata su
=== Immagini delle elettroniche prima e dopo i lavori ===
<gallery widths="
File:Elettroniche Vittorio Veneto (1969-1980).jpg|Le elettroniche prima dei lavori di ammodernamento
File:Elettroniche Vittorio Veneto (1983-2006).jpg|Le elettroniche dopo i lavori di ammodernamento
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== Mezzi aerei ==
La nave poteva imbarcare fino a 9 elicotteri leggeri di tipo [[Bell 204|Agusta-Bell AB 204]],<ref name=autogenerato1 />
== Servizio ==
Costruita<ref>{{cita web | url = http://www.tarantoviva.it/corpo/iniziative/2003/vittorioveneto.asp | titolo = Informazioni varie sulla Vittorio Veneto |accesso=17
[[File:Varo Vittorio Veneto.jpg|thumb|upright=1.2|Il varo della nave]]
Dopo avere raggiunto per la prima volta la sua base operativa di [[Taranto]] il 30 ottobre, il 4 novembre, cinque giorni dopo, riceveva a [[Trieste]] la Bandiera di
Dopo appena un anno di servizio e di messa a punto, la nave partì per una lunga crociera addestrativa tenutasi fra il 25 aprile e il 23 agosto [[1970]] in [[Oceano Atlantico|nord Atlantico]], toccando diversi porti [[America del Nord|americani]] ed [[Europa|europei]].
In seguito all'uscita dalla squadra dell'[[incrociatore missilistico|incrociatore lanciamissili]] [[Giuseppe Garibaldi (incrociatore
Nel corso della sua attività l'[[incrociatore]] ''Vittorio Veneto'' ha partecipato a numerosissime esercitazioni nazionali ed internazionali, svolgendo sempre la funzione di nave comando di gruppi di scorta a unità portaerei o di convogli complessi.
Nel [[1972]], fra il 16 agosto e il 29 ottobre, accompagnato da due fregate della [[Classe Carlo Bergamini|classe Bergamini]], prese parte ad una lunga campagna addestrativa nel [[Sud America]].
Nell'inverno e nella primavera del 1973 il ''Vittorio Veneto'' ha partecipato con l'[[Andrea Doria (C 553)|''Andrea Doria'']] e il 3º Gruppo
Nel [[1978]] il ''Vittorio Veneto'' fu impiegato nella crociera di addestramento estiva degli allievi del secondo anno dell'[[Accademia Navale di Livorno|Accademia di Livorno]] in sostituzione del [[Pompeo Magno (incrociatore)|San Giorgio]], fermo ai lavori, dopo che crociera addestrativa del [[1977]] aveva messo a dura prova le strutture della nave che durante la navigazione nell'[[Oceano Indiano]] era stata investita dai [[monsoni]]. Per l'occasione l'[[hangar]] del ''Vittorio Veneto'' fu attrezzato come dormitorio per gli allievi.
Fra il 7 luglio e il 20 agosto del 1979 il ''Vittorio Veneto'', con l'incrociatore ''Andrea Doria'' e con il rifornitore di squadra [[Stromboli (A 5327)|''Stromboli'']], ha costituito l'VIII Gruppo
Nel febbraio del [[1984]], nel corso del primo impiego di truppe italiane al di fuori del confini nazionali dalla fine della [[seconda guerra mondiale]] il ''Vittorio Veneto'', sotto l'egida dell'[[O.N.U.]], partecipò alla seconda fase della operazione "Libano Due", scortando i convogli da e per l'[[Italia]] e garantendo l'appoggio e la copertura dei contingenti nazionali schierati a [[Beirut]].
Nel febbraio del [[1985]] ha ospitato il [[Presidente della Repubblica Italiana|
All'inizio di ottobre del 1985 il Vittorio Veneto prese parte all'[[Crisi di Sigonella#Eventi in cronologia tra il 7 e l'8 ottobre|Operazione Margherita]] per ombreggiare il [[Achille Lauro (nave)|transatlantico ''Achille Lauro'']] sequestrato da terroristi palestinesi. L'operazione
Con l'entrata in servizio del nuovo [[Portaeromobili|incrociatore portaeromobili]] [[Giuseppe Garibaldi (551)|''Giuseppe Garibaldi'']], avvenuta il 30 settembre del [[1985]], il ''Vittorio Veneto'' ha perso il ruolo di nave
Nel corso dell'[[UNITAF|operazione
[[File:Vittorio Veneto C550.jpg|thumb|left|upright=1.2|Il Vittorio Veneto ormeggiato nel porto spagnolo di [[Malaga]]]]
Dal 20 aprile all'8 settembre del [[1993]] il Vittorio Veneto è stata [[Nave ammiraglia|Nave Sede Comando]] dello [[STANAVFORMED]], la forza navale permanente nel Mediterraneo della [[N.A.T.O.]], nell'operazione [[Operazione Maritime Guard|“Marittime Guard”]] in [[Mare Adriatico|Adriatico]] per operazioni di controllo in seguito al susseguirsi degli avvenimenti nella [[ex Jugoslavia|ex Iugoslavia]] e per costituire una prima cinta difensiva antiaerei al territorio nazionale.
Dal 14 al 27 aprile 1997, in qualità di sede di comando del XXVIII Gruppo navale, prese parte all'[[operazione Alba]]. Nel corso della missione, il 22 aprile si arenò sulle coste dell'[[Albania]], di fronte al porto di [[Valona]], senza riportare particolari danni, ma con un danno d'immagine per la [[Marina Militare Italiana]]: quella notte, a causa del forte vento levatosi, le ancore iniziarono ad arare il fondo, si tentò di mettere in pressione le macchine per manovrare, ma dalle griglie sotto lo scafo i condensatori aspirarono sabbia, entrando in avaria. La nave era l'ammiraglia dell'operazione in corso, e stava trasportando truppe e mezzi da sbarcare in Albania, nell'ambito dell'[[Operazione Alba]]. La nave fu disincagliata alcuni giorni dopo da unità da rimorchio della Marina Militare, giunte in soccorso dal porto militare di [[Taranto]].<ref>[http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=28421&pid=252365&mode=threaded&show=&st=#entry252365 L'insabbiamento Del Vittorio Veneto]</ref> In seguito all'incidente il comandante dell'unità [[capitano di vascello]] Vincenzo De Fanis<ref>{{Cita news|autore= Simone Gianfranco |url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/maggio/03/Lascio_per_salvare_equipaggio__co_0_9705037936.shtml|urlarchivio=
L'Operazione Alba fu anche l'ultima missione operativa del ''Vittorio Veneto'', che da quel momento in poi ha svolto solo missioni di rappresentanza e campagne addestrative per gli Allievi della seconda classe dell'Accademia
Nell'ottobre del [[1999]] il ''Vittorio Veneto'' assunse il compito di Nave di Bandiera del [[CINCNAV#COMFORAL|Comandante delle Forze d’Altura]].
Il 9 settembre [[2003]] la nave ha ospitato il [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Carlo Azeglio Ciampi|Ciampi]] in occasione della commemorazione del 60º anniversario dell'[[Roma (nave da battaglia 1940)#L'affondamento|affondamento]] della [[
La nave non è stata più operativa dal 1º novembre [[2003]], a circa un mese dal rientro dall'ultima campagna addestrativa per Allievi Marescialli, avvenuto il 12 ottobre [[2003]], quando è stata ritirata dal servizio attivo e posta in riserva anche a causa dei crescenti costi e dell'obsolescenza strutturale in generale e dell'apparato motore in particolare. Il Vittorio Veneto ha resistito, grazie agli ammodernamenti, per più tempo rispetto ai più vecchi ''[[classe Andrea Doria (incrociatore)|Doria]]'', radiati nei primi [[anni 1990|anni novanta]], ma la sua opera è stata poi demandata al ''[[Giuseppe Garibaldi (551)|Garibaldi]]'', che affida a caccia [[VSTOL]] la difesa aerea, rinunciando ai [[Missile terra-aria|SAM]] a lungo raggio, e usando, al posto dei cannoni da 76 mm, due lanciamissili [[Selenia Aspide]]/[[AIM-7 Sparrow|Albatros]].
Nel ruolo di nave ammiraglia della [[Marina Militare Italiana|Marina Militare]], il ''Vittorio Veneto'' sostituiva l'incrociatore lanciamissili ''[[Giuseppe Garibaldi (incrociatore 1961)|Giuseppe Garibaldi]]'', disarmato nel [[1971]], per poi essere sostituita a partire dal [[1985]] dalla [[portaerei]] leggera/incrociatore portaeromobili ''[[Giuseppe Garibaldi (551)|Giuseppe Garibaldi]]''. A titolo di curiosità le due unità ammiraglie - quella precedente e quella successiva alla Vittorio Veneto - erano accomunate, oltre che dallo stesso nome, anche dallo stesso [[pennant number|distintivo ottico]] 551.
La nuova [[CINCNAV|ammiraglia della Squadra
== Nome ==
Il nome dell'unità rievoca la [[battaglia di Vittorio Veneto]], combattuta tra il 24 ottobre e il 3 novembre [[1918]], presso [[Vittorio Veneto]], sul fronte italiano della [[prima guerra mondiale]] che segnò la fine delle ostilità sul fronte italiano e la resa dell'[[Austria-Ungheria]].
L'incrociatore ''Vittorio Veneto'' è in disarmo dal 29 giugno [[2006]]<ref>{{cita web|autore=CSM MMI|url=http://www.marina.difesa.it/csm/discorsi/290606.asp|titolo=Ammaina Bandiera di Nave Veneto|accesso=28 dicembre 2006|editore=sito web Marina Militare Italiana|data=29 giugno 2006}}</ref>, cioè gli
Il ''Vittorio Veneto'' era in predicato di diventare la prima nave-museo italiana; era stato annunciato che la realizzazione sarebbe stata effettuata entro il [[2010]], ovvero poco prima delle previste celebrazioni del 150º anniversario dell'[[Unità d'Italia]] che si svolsero nel [[2011]]<ref>{{cita
▲== Progetto di Nave museo ==
▲L'incrociatore ''Vittorio Veneto'' è in disarmo dal 29 giugno [[2006]]<ref>{{cita web|autore=CSM MMI|url=http://www.marina.difesa.it/csm/discorsi/290606.asp|titolo=Ammaina Bandiera di Nave Veneto|accesso=28 dicembre 2006|editore=sito web Marina Militare Italiana|data=29 giugno 2006}}</ref>, cioè gli sono stati tolti gli otturatori dai cannoni e gli stessi sono stati tagliati e sigillati con tappi di bronzo, ma resta comunque un'unità della Marina Militare iscritta al quadro del naviglio militare.
Nel maggio 2018 lo scafo del Vittorio Veneto è stato posto in vendita e l'8 giugno 2021 ha lasciato il porto di Taranto per essere avviato alla demolizione in Turchia.<ref>{{Cita web|url=https://www.tarantobuonasera.it/news/118233/lultimo-viaggio-della-vittorio-veneto-andra-in-turchia-per-essere-demolita/|titolo=L’ultimo viaggio della Vittorio Veneto. Andrà in Turchia per essere demolita|autore=Author La Redazione|sito=Tarantobuonasera|data=8 giugno 2021|lingua=it|accesso=8 giugno 2021|dataarchivio=8 giugno 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210608061312/https://www.tarantobuonasera.it/news/118233/lultimo-viaggio-della-vittorio-veneto-andra-in-turchia-per-essere-demolita/|urlmorto=sì}}</ref>
▲Il ''Vittorio Veneto'' era in predicato di diventare la prima nave-museo italiana; era stato annunciato che la realizzazione sarebbe stata effettuata entro il [[2010]], ovvero poco prima delle previste celebrazioni del 150º anniversario dell'[[Unità d'Italia]] che si svolsero nel [[2011]]<ref>{{cita web|autore=M. Amatimaggio.
== Galleria d'immagini ==
Immagine:Veneto_impetuoso_margottini.jpg|Scortato dalle navi [[Classe Indomito (cacciatorpediniere 1955)|Impetuoso]], e [[Classe Carlo Bergamini
▲<gallery widths="200px">
▲Immagine:Veneto_impetuoso_margottini.jpg|Scortato dalle navi [[Classe Indomito (cacciatorpediniere)|Impetuoso]], e [[Classe Carlo Bergamini (fregata)|Bergamini]], ad inizio [[anni 1970|anni settanta]]
immagine:V.Veneto 1985.jpg|lancio di un [[RIM-2 Terrier|Terrier]] nel [[1985]] al largo della Sardegna, nel corso di un'esercitazione
immagine:Crest vittorio veneto.jpg|Il [[Crest (emblema militare)|crest]] dell'unità con lo stemma della città di Vittorio Veneto
immagine:Crest Vittorio Veneto campagna addestramento.jpg|Il [[Crest (emblema militare)|crest]] della campagna addestramento [[1978]]
</gallery>
{{-}}
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/almanacco/Pagine/TUVZ/vittorio_veneto_550.aspx|titolo=L'incrociatore Vittorio Veneto sul sito web della Marina Militare - Almanacco storico}}
* {{cita web|url=http://digilander.libero.it/en_mezzi_militari/html/vittorioveneto.html|titolo=Vittorio Veneto 550 - Incrociatore missilistico}}
* {{cita web|url=http://www.globalsecurity.org/military/world/europe/vittorio-veneto.htm|titolo=globalsecurity}}
* {{cita web |url=http://www.navevittorioveneto.it/ |titolo=Associazione Nave Museo Vittorio Veneto Cimelio Storico |accesso=30 novembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111023182643/http://www.navevittorioveneto.it/# |urlmorto=sì }}
* {{cita web|url=http://www.archivioluce.com/archivio/jsp/schede/videoPlayer.jsp?tipologia=&id=&physDoc=59171&db=cinematograficoCINEGIORNALI&findIt=false§ion=/|titolo=Il Varo del Vittorio Veneto sul sito dell'Istituto Luce|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=
{{Navi di superficie Marina Militare Italiana post-1945}}
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