Montebelluna: differenze tra le versioni
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Corretto nome ufficiale della regione |
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Montebelluna
|Panorama = Montebelluna, vista dalla chiesa di Santa Maria in Colle 01.JPG
|Didascalia =
|Bandiera = Montebelluna-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Montebelluna-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Veneto
|Divisione amm grado 2 = Treviso
|Amministratore locale =
|Partito =
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = [[Biadene]], Busta, [[Caonada]], [[Contea (Montebelluna)|Contea]], Guarda, La Pieve (sede comunale), Mercato Vecchio, Pederiva, [[Posmon]], [[San Gaetano (Montebelluna)|San Gaetano]], Sant'Andrea
|Divisioni confinanti = [[Altivole]], [[Caerano di San Marco]], [[Cornuda]], [[Crocetta del Montello]], [[Trevignano]], [[Vedelago]], [[Volpago del Montello]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 2404
|
|Patrono = [[Immacolata Concezione]]
|Festivo = 8 dicembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Montebelluna (province of Treviso, region Veneto, Italy).svg
|Didascalia mappa = Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
}}
'''Montebelluna''' (''Montebełuna'' in [[lingua veneta|veneto]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
== Geografia fisica ==
===Territorio===
Il territorio di Montebelluna è in gran parte pianeggiante, con altitudini che variano dai {{M|69
La zona è naturalmente povera di corsi d'acqua ma l'approvvigionamento idrico è assicurato, sin dai tempi antichi, da un sistema di canali artificiali derivanti dal [[Piave]]. Si tratta in particolare del [[Brentella di Pederobba|Canale del Bosco]] e del [[Canale di Caerano]], diramazioni della [[Brentella di Pederobba]].
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Montebelluna}}
Il clima presenta estati calde, sovente con forti temporali e possibili grandinate. In base alla media di riferimento (1961-1990), la temperatura passa dal valore minimo di circa {{M|0|u=°C}} di gennaio-febbraio al valore massimo medio di {{M|29|u=°C}} di luglio-agosto. La temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a {{M|3.1|u=°C}}, quella del mese più caldo, luglio, è di {{M|23.0|u=°C}} Saltuariamente possono verificarsi nevicate ma di scarsa entità.
<ref>[https://www.ansa.it/viaggiart/it/city-4302-montebelluna.html Montebelluna], Ansa VIaggiArt, 2019.</ref>
== Origini del nome ==
Il toponimo è chiaramente un composto. ''Monte-'' indicherebbe la collina di Mercato Vecchio, ai piedi della quale è sorto l'abitato. Più discussa l'origine di ''-belluna'': potrebbe essere in relazione al culto della dea [[Bellona (divinità)|Bellona]]; o, posticipandone l'origine, si richiamerebbe alla città di [[Belluno]] che, nel [[X secolo]], aveva espanso la propria giurisdizione fin oltre il [[Piave]] grazie alle conquiste del [[Diocesi di Belluno-Feltre|vescovo]] Giovanni<ref>{{cita testo|cognome = Ferrarese |nome = Francesco |url = http://www.3kcl.net/montello/montello-research/11-FerrareseDefinitivo.pdf |titolo = Elementi di toponomastica |accesso = 29 agosto 2010 |formato = PDF |editore = Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna |opera = Montello |pagina = 101 |anno = 2005 |urlmorto = sì |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070318223735/http://www.3kcl.net/montello/montello-research/11-FerrareseDefinitivo.pdf }}</ref>.<br/> I primi riscontri del toponimo si hanno nell'anno 1000 ''de Musano usque in capite montis Belluni'', nel 1239 ''Montis Bellunensis Castrum'', nel 1245 ''Castrum Montisbellune'' e nel 1251 ''Montebelluna''<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponimastica-Storia e significato dei nomi geografici italiani| 1990 | UTET editore | Torino|p= 410}}</ref>.
== Storia ==
=== Età protostorica e romana ===
Le prime tracce di attività umana risalgono all'[[età della pietra]] e del bronzo ([[Paleolitico medio]]). La nascita di un vero insediamento si ha però verso il [[IX secolo a.C.]] Il suo sviluppo fu favorito dalla strategica posizione geografica all'imboccatura della valle del Piave, collegamento tra la pianura e l'area prealpina. Con il tempo diventerà il più importante centro del [[Veneto]] preromano. Tali informazioni ci sono date dai numerosi rinvenimenti di aree cimiteriali presso le località di Santa Maria in Colle e [[Posmon]]. L'area continua ad essere abitata durante il periodo romano (dalla [[romanizzazione (storia)|romanizzazione]] del Veneto tra il II-I secolo a.C. fino al II secolo d.C.). Montebelluna entrerà a fare parte della centuriazione del [[municipio romano]] ''Acelum'' ([[Asolo]]). Non è ancora accertata come ipotesi, tanto meno quella che Montebelluna fosse un centro residenziale (presso Santa Maria in Colle) o un castra romano a difesa dei reticolati di Asolo e [[Treviso]].
=== L'età medievale ===
L'esistenza documentaria della pieve di Montebelluna coincide con l'esistenza, abbondantemente documentata a partire dal [[1100]], del castello medioevale, attraverso la concessione imperiale di [[Ottone III di Sassonia|Ottone III]] a Rambaldo II, conte di Treviso e poi divenuto feudo vescovile allorché, nel [[1047]] e nel [[1065]], [[Enrico III il Nero|Enrico III]] e [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]] lo confermeranno rispettivamente ai vescovi Rotario e Volframmo.
Del castello, un presidio, affidato, come prescrivevano gli Statuti cittadini, a due capitani in carica per sei mesi e adeguatamente stipendiati, e a sei custodi equipaggiati e armati
{{Citazione|La Rocca s'innalzava nel mezzo del Castello di Montebelluna grande e popolato assai; indi, poco discosto, erano due Gironi, l'un detto della Cisterna, e l'altro del Capitano; perché quello ad una bella cisterna era vicino, e in quest'altro il capitano del luogo dimorava: di dentro s'aggirava una spaziosa strada vicina alla muraglia, che con alcune torri era stata assai alta fabbricata: di fuori era un'ampia fossa che abbracciava il Castello, attorno al quale era una lunga strada; poi circondavano per buon spazio le Cerchie, che da un'altra fossa erano attorniate: e avea questo Castello tre porte: l'una dalla Chiesa a questo Santo consacrata, di S. Cristoforo si chiamava; l'altra era detta di sotto dal Girone; e la terza Bagnalasino.|G. Bonifacio, ''Istoria di Trevigi'', {{TA|p. 187}}.}}
=== Il Rinascimento ===
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=== Il Novecento ===
Come detto, la posizione di centralità dell'area nella circolazione dei beni e delle persone continuò e si rafforzò nel passaggio al
[[File:Montebelluna - Corso Vittorio Emanuele.jpg|thumb|left|Il centro di Montebelluna negli [[anni '30|anni Trenta]]]]
Nonostante l'alto tasso di emigrazione, fenomeno diffuso in tutto il Veneto, è in questo periodo, tra la seconda metà del XIX secolo e i primi decenni del '900, che la città vive la sua fase più intensa di sviluppo, anche grazie all'arrivo della ferrovia (la tratta Treviso-Montebelluna viene inaugurata il primo aprile 1884). Rimane da ricordare la delibera del [[1886]] per la presa stabile del [[canale artificiale|canale]] irriguo [[Brentella di Pederobba|Brentella]] (l'opera verrà però realizzata solo nel [[1929]]), la linea ferroviaria [[Ferrovia Montebelluna-Camposampiero|Padova-Montebelluna]] del 22 luglio [[1886]] e nel novembre dello stesso anno la [[Ferrovia Belluno-Feltre-Treviso|Treviso-Belluno]], l'elettrificazione del [[1903]], l'acquedotto di San Giacomo di Fener nel [[1901]], i lavori pubblici (costruzione delle carceri nel [[1884]]), la decisa e imponente sistemazione della viabilità, l'istituzione della [[Veneto Banca|banca popolare]] ([[1877]]), la ragguardevole espansione edilizia e l'inizio dei lavori per la tratta ferroviaria [[ferrovia Montebelluna-Susegana|Montebelluna-Susegana]] nonché l'elaborazione del progetto che porterà, ben dentro al ‘900, della tramvia elettrica.
All'inizio del secolo si insediano le prime aziende industriali di media portata e già nel [[1904]] il distretto di Montebelluna occupava il quarto posto in Provincia per potenza installata. La rapidità dello sviluppo è peraltro confermata dal fatto che, ancora nel [[1885]], l'unica attività non agricola di una certa rilevanza erano le sette filande di bozzoli che davano lavoro a 140 donne.
L'industrializzazione dei primi del '900 annovera così la Filatura Cotonifici Trevigiani, il Cascamificio Bas (poi Filatura del Piave), gli stabilimenti in via Piave per la produzione dei perfosfati, solfati di rame e acido solforico, le manifatture tessili di Biadene e Pederiva, l'industria alimentare (i pastifici di Biadene, il molino
Alla crescita economica si accompagnarono le prime forme associazionistiche: in particolare la Società
Un paese vitale dunque, come testimonia, almeno in parte, il noto
Nel [[1928]] un regio decreto declassò il comune di [[Caerano di San Marco|Caerano San Marco]] a frazione di Montebelluna.
Nel [[1946]] fu ristabilita la situazione precedente.
Dal [[1987]] fa parte dei "[[100 Comuni della Piccola Grande Italia]]".<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/02/22/craxi-scopre-cento-comuni-dell-italia-piccola.html?refresh_ce|titolo=Craxi scopre i cento comuni dell'Italia piccola e opulenta |accesso=18 ottobre 2020}}</ref>
=== Simboli ===
Lo stemma è stato riconosciuto con D.P.C.M. del 29 ottobre 1952.<ref name="ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?5559 |titolo= Montebelluna |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 27 settembre 2022 }}</ref>
{{citazione|D'azzurro, alla figura della dea Bellona vestita d'argento e di rosso, coperta dell'elmo, armata di lancia e fiancheggiata a destra dalla torre d'oro, merlata alla ghibellina, e dall'albero al naturale sul colle di verde, con ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone, concesso con D.P.R. dell'11 marzo 1953, è un drappo di azzurro.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/179b82d5-a39b-449d-af86-510dec820c80/1071-montebelluna|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Montebelluna|accesso=6 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
| immagine = Corona di Città Italiana.svg
| nome_onorificenza = Titolo di Città
| collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
| motivazione = Decreto del Presidente della Repubblica
| data = 11 ottobre 1972<ref name=ACS/>}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
===Architetture religiose===
====Duomo dell'Immacolata Concezione====
[[File:Duomo, facciata (Montebelluna).JPG|thumb|upright|Il [[Duomo di Montebelluna|Duomo dell'Immacolata Concezione]]]]
{{vedi anche|Duomo di Montebelluna}}
La chiesa [[collegiata]] prepositurale di Montebelluna, dedicata all'[[Immacolata Concezione|Immacolata]] e più nota semplicemente come [[duomo di Montebelluna]], è il principale edificio religioso della città, nonché sede del [[vicariato]] omonimo della [[Diocesi di Treviso]]. La chiesa dedicata [[Immacolata Concezione|all'Immacolata]] si presenta come un grandioso edificio costruito in stile [[neogotico]] a partire dal [[1908]], è stato progettato dall'ingegnere montebellunese Guido Dall'Armi per volere del [[prevosto]] mons. Giuseppe Furlan.
[[File:Chiesa di Santa Maria in Colle.jpg|
====Chiesa di Santa Maria in Colle====
Antica chiesa prepositurale, riedificata nel 1609 e completata a metà Settecento da Giorgio Massari, spoglia degli altari barocchi trasportati nel nuovo duomo, conserva il grande soffitto ''La Gloria del Paradiso'' di [[Francesco Fontebasso]], alcuni altari del XVII secolo,
====Chiesa dei Santi Lucia e Vittore====
Edificio [[XVIII secolo|
<ref>[https://fondoambiente.it/luoghi/chiesa-di-santa-lucia-ex-parrocchiale-affreschi?ldc Chiesa di Santa Lucia Ex Parrocchiale Affreschi] fondoambiente.it 2022</ref>
===Architetture civili===
[[File:Municipio di Montebelluna, dopo i lavori del 2015.jpg|
[[File:Monumento ai Caduti (Montebelluna) 02.JPG|thumb|verticale|Monumento ai Caduti delle guerre]]
*Palazzo Municipale –Ampliamento di antico edificio rurale di metà Ottocento su progetto di Giuseppe Legrenzi senior.
*''Loggia dei Grani'' – Saggio architettonico di Giobatta Dall'Armi e perno del sistema di piazze progettato in occasione del trasporto dell'antico mercato.<ref>{{Cita web|url=https://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2015/04/23/news/il-corso-si-chiamera-piazza-dall-armi-1.11294561|titolo=«Il corso si chiamerà piazza Dall’Armi» |sito=tribunatreviso.gelocal.it|data=24 aprile 2015}}</ref>
*Palazzi cittadini. Si tratta di una serie di edifici ottocenteschi di nobile e dignitosa fattura costruiti negli anni immediatamente successivi alla nascita del nuovo centro urbano (1872). Da ricordare almeno palazzo Bolzon, Morassutti, Sarri Dall'Armi e Polin.
*Biblioteca comunale - Un grande edificio di mattoni a vista, progettato dall'architetto Toni Follina per accogliere, dal 2002, la Biblioteca comunale di Montebelluna. Si caratterizza per le luminose strutture in vetro e acciaio e per le forti geometrie ingentilite lungo il perimetro dal verde e dall'acqua.
====Ville venete====
A Posmon (considerando anche l'antico colmello di Visnà) il quattrocentesco insediamento residenziale favorito dal passaggio del Brentella ha prodotto un proliferare di dimore signorili, a partire dalle antiche proprietà dei Pola (con il barco quattrocentesco dei paladini), dei Contarini (con le importantissime vedute di San Marco e Piazza dei Signori a Treviso di primo Cinquecento), e dei Cicogna.
Anche nel territorio del Montello, come in tutta la provincia di Treviso, sono presenti delle [[ville venete]], per dimensioni e qualità urbana e architettonica vanno ricordate Villa Mora Morassutti, Villa Giustinian Rinaldi, Villa Correr-Pisani (Biadene) e Villa Burchielati Zuccareda Binetti.<ref>[https://www.microturismodellevenezie.it/scheda/villa-correr-pisani/ Sito Microturismo delle Venezie] microturismodellevenezie.it</ref>
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Montebelluna}}
Dagli anni 70 ad oggi la popolazione è aumentata di quasi 10mila unità. Se si considerano i tanti lavoratori domiciliati la popolazione presumibilmente potrebbe tranquillamente toccare cifre decisamente più alte. Rimane il fatto che buona parte delle abitazioni presenti Montebelluna furono erette prima o durante gli anni 70, elemento questo che oggi rende quasi impossibile trovare un'abitazione in affitto, poiché se è aumentata la popolazione, il numero delle case è rimasto pressoché lo stesso. La scarsità di abitazioni ha favorito anche il dilagare di comportamenti tendenti alla speculazione immobiliare.
=== Stranieri ===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano {{formatnum:3802}}, ovvero il {{formatnum:12.1}}% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|editore=ISTAT|titolo=Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2023 per sesso e cittadinanza|accesso=19 dicembre 2024}}</ref><ref>[https://www.tuttitalia.it/veneto/71-montebelluna/statistiche/cittadini-stranieri-2024/ Cittadini stranier] tuttitalia.it</ref>
{{div col}}
# [[Cina]] {{formatnum:1181}}
# [[Romania]] {{formatnum:595}}
# [[Marocco]] {{formatnum:371}}
# [[Albania]] {{formatnum:342}}
# [[Ucraina]] {{formatnum:244}}
# [[Kosovo]] {{formatnum:164}}
# [[Repubblica di Macedonia|Macedonia del Nord]] {{formatnum:134}}
# [[Nigeria]] {{formatnum:99}}
# [[Moldavia|Moldova]] {{formatnum:88}}
# [[Repubblica Dominicana]] {{formatnum:61}}
{{div col end}}
=== Tradizioni e folclore ===
Dal 1990 si svolge nel comune il ''Palio del vecchio mercato''. La prima domenica di settembre le contrade di Montebelluna (Biadene, Busta, Caonada, Centro, Contea, Guarda, Mercato Vecchio, Pederiva, Posmon, San Gaetano e Sant'Andrea) si sfidano in una gara a squadre tirando un carro agricolo carico di prodotti tipici, lungo il percorso che dal Municipio porta a Mercato Vecchio (quasi due chilometri in salita): è la strada che un tempo i mercanti dovevano faticosamente percorrere per arrivare a vendere la loro merce al mercato che si teneva nella località. Dal 2000 è stato istituito l'Europalio, manifestazione interna a quella del Palio in cui gareggiano le città gemellate con Montebelluna contro una squadra di montebellunesi.
==Cultura==
=== Istruzione ===
[[File:IIS Einaudi Scarpa, school in Montebelluna, Italy, Mon 094454.jpg|left|thumb|IIS Einaudi Scarpa]]
[[File:Mon 1572.jpg|thumb|220px|Sede indirizzo professionale IIS Einaudi Scarpa]]
Nel comune sono presenti numerose istituzioni prescolastiche, scolastiche primarie e secondarie di primo grado. Le [[Scuola secondaria di secondo grado in Italia|scuole secondarie di secondo grado]] di una certa rilevanza per la città sono l'Istituto Istruzione Superiore (ex liceo ginnasio e scientifico) "Primo Levi", il liceo statale "Angela Veronese" con i quattro indirizzi che lo caratterizzano: scienze umane, linguistico, economico-sociale ed artistico, l'Istituto Istruzione Superiore Einaudi-Scarpa, che ospita gli indirizzi: tecnologico, economico e professionale.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.montebelluna.tv.it/c026046/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/365|titolo=Scuole secondarie di II grado |sito=comune.montebelluna.tv.it|accesso=10 settembre 2021}}</ref>
L’Istituto Agrario di Castelfranco Veneto (I.S.I.S.S. "D. Sartor") dagli anni novanta gestisce anche la sede di San Gaetano di Montebelluna.<ref>{{Cita web|url=https://www.istitutoagrariosartor.edu.it/istituto/|titolo=L'istituto|sito=istitutoagrariosartor.edu.it|accesso=14 febbraio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220214193624/https://www.istitutoagrariosartor.edu.it/istituto/|urlmorto=sì}}</ref>
Il nuovo edificio accanto al Palazzetto O. Frassetto<ref>{{cita news|url= https://www.qdpnews.it/comuni/montebelluna/palafrassetto-approvata-la-variante-che-certifica-la-copertura-economica/ |titolo= Palafrassetto, approvata la variante |data= 27 settembre 2023 |sito= Qdpnews.it }}</ref> che ospita gli istituti Einaudi-Scarpa e Maffioli di Montebelluna è suddiviso in due parti di diversa altezza, rispettivamente di due e tre piani, presenta due ampi patii interni e ospita spazi per aule, laboratori, uffici amministrativi e servizi igienici.<ref>{{cita news|url= https://www.oggitreviso.it/montebelluna-ecco-nuova-sede-degli-istituti-einaudi-scarpa-maffioli-au5197-319311 |titolo= Nuova sede degli Istituti Einaudi-Scarpa e Maffioli |rivista= OggiTreviso |data= 23 ottobre 2023 |autore= Isabella Loschi }}</ref>
===
[[File:Montebelluna Public Library.jpg|miniatura|La Biblioteca Comunale]]
*Biblioteca Comunale di Montebelluna<ref>{{Cita web|url=http://www.bibliotecamontebelluna.it|titolo=Biblioteca Comunale di Montebelluna|sito=Biblioteca Comunale di Montebelluna|accesso=10 settembre 2021}}</ref>
*Museo di Storia naturale e Archeologia<ref>{{Cita web|url=http://www.museomontebelluna.it/|titolo=Museo di Storia Naturale ed archeologia di Montebelluna|accesso=10 settembre 2021}}</ref>, in Villa Biagi
*[[Museo dello scarpone e della calzatura sportiva]], in Villa Zuccareda Binetti<ref>{{cita web |titolo=Storia della villa|url=https://fondazionesportsystem.com/storia-della-villa/ |sito=fondazionesportsystem.com |accesso= 14 dicembre 2024}}</ref>
*Teatro "Roberto Binotto", in Villa Correr Pisani di Biadene
*[[Memoriale Veneto Grande Guerra|MEVE - Memoriale Veneto della Grande Guerra]]<ref>{{Cita web|url=http://www.memorialegrandeguerra.it/|titolo=Memoriale Veneto della Grande Guerra di Montebelluna|accesso=10 settembre 2021}}</ref>, in Villa Correr Pisani
==Geografia antropica==
===Frazioni===
Vanno tuttavia fatte delle precisazioni.
Storicamente, la comunità di Montebelluna, che si identificava con la pieve di Santa Maria in Colle, era divisa in cinque [[
Sino alla seconda metà del secolo scorso, il territorio comunale era ancora diviso nelle sette frazioni tradizionali (i cinque colmelli più Biadene e Caonada). L'espansione urbana del [[secondo dopoguerra]] ha portato alla formazione di una grande conurbazione e allo sviluppo di nuove frazioni che ha stravolto questa organizzazione. Visnà e Pieve sono praticamente scomparsi, tant'è che la stessa cartellonistica li identifica come un unico quartiere definito "Centro". Anche Posmon e Guarda risultano ormai delle semplici appendici di questo agglomerato, e nel frattempo hanno assunto una propria autonomia Busta, Contea, Sant'Andrea e San Gaetano, un tempo località minori. D'altra parte, anche Mercato Vecchio e Pederiva hanno visto uno sviluppo tale da doverle dividere.
Questa evoluzione si è riflessa anche nell'organizzazione ecclesiastica: alle tre parrocchie "storiche" se ne sono infatti aggiunte altrettante (Busta-Contea, Guarda e San Gaetano).
==== Biadene ====
[[File:Montello NASA.png|miniatura|Il [[Montello (colle)|montello]]]]Si trova ai piedi del versante sudoccidentale del [[Montello (colle)|Montello]], sviluppandosi prevalentemente a est della strada [[Feltrina]]. L'unico corso d'acqua di rilievo è il [[canale del Bosco]] che lambisce le pendici del colle. La storia di Biadene risale all'[[Paleoveneti|epoca preromana]], con due [[Castelliere|castellieri]] situati alle pendici del [[Montello (colle)|Montello]]. Con l'avvento del [[Cristianesimo]], la chiesa di [[Michele (arcangelo)|San Michele]] fu fondata sul sito del castelliere di [[Santa Lucia]]. Durante il [[Medioevo]], Biadene divenne un centro importante, con una parrocchia stabile già nel [[XIV secolo]]. Alla fine del [[XVI secolo|cinquecento]], la [[Repubblica di Venezia]] requisì il [[Montello (colle)|bosco del Montello]], costringendo gli abitanti a trasferirsi in pianura. Degne di nota sono sia la vecchia che la nuova [[chiesa parrocchiale]]; in particolare, la seconda, terminata nel [[1719]], ospita il primo [[affresco]] giovanile di [[Giambattista Tiepolo]]. La frazione ospita anche la villa Correr Pisani e il memoriale veneto della grande guerra.
==== Busta ====
La frazione è situata nella zona sud-occidentale del comune. Il nome "Busta" potrebbe derivare dal termine latino "combusta", che significa "terra bruciata", forse riferendosi a incendi avvenuti durante le [[invasioni barbariche]]. Presso la frazione sorge la chiesa della [[Madonna delle Grazie]], inaugurata nel [[1863]].
==== Caonada ====
Si trova nella parte orientale del comune. L'origine del nome è controversa: alcune ipotesi suggeriscono che derivi da "caput nautae", che significa "capo del traghettatore", in riferimento a un antico punto di attracco sul [[Piave|fiume Piave]]. Un'altra teoria è che il nome derivi da "calle novata", ovvero "strada nuova", legata alla [[Piave|deviazione del Piave]]. All'interno della frazione troviamo la chiesa di San Giacomo Apostolo, edificata negli anni 30 del [['900]], la "Casa Cornuda", edificio storico risalente al [[XVIII secolo a.C.|XVIII secolo]], situato dietro la chiesa parrocchiale e lo "stradone del bosco", un sentiero panoramico ai piedi del [[Montello (colle)|Montello]].
==== Contea ====
Si trova collocata a sud. Il nome "Contea" potrebbe derivare da "[[contado]]", un termine che indica un [[Campagna|territorio rurale]]. In passato potrebbe esserci stato un modesto insediamento di [[Bracciante|braccianti]] attorno a un palazzo della famiglia [[Contarini]], una famiglia [[Patriziato (Venezia)|patrizia veneziana]].
Importante è la [[chiesa parrocchiale]] di [[Martino di Tours|San Martino Vescovo]] che esisteva già prima del [[1369]]. La chiesa, successivamente, divenne oratorio di [[Contarini|villa Contarini]] e poi passò ai [[Revedin]], che nel [[1776]] la intitolarono alla Madonna della Salute. I [[Van Axel]] donarono la chiesa alla locale popolazione, e l'edificio attuale è stato ampliato più volte. Da citare anche villa Contarini, appartenente all'omonima famiglia, contenente affreschi del [[Giambattista Tiepolo|Tiepolo]] e oggi aperta al pubblico.
==== Guarda ====
Il nome "Guarda" potrebbe derivare dalla radice [[Longobardi|longobarda]] "Warda", che significa "guardia" o "vedetta", indicando un luogo di osservazione. All'interno della frazione vi si trova la chiesa di [[Vigilio di Trento|San Vigilio]], l'ex filatura Monti, noto [[Industria tessile|stabilimento tessile]], l'istituto [[Maria Ausiliatrice]], fondato nel [[1907]] dalle suore figlie di Maria Ausiliatrice per assistere le operaie dei Cotonifici Trevigiani, l'istituto ha ospitato un [[orfanotrofio]] fino al [[1970]].
==== La pieve ====
ll nome "Pieve" deriva dal termine latino ''plebs'', che significa "popolo", e si riferisce a una circoscrizione ecclesiastica. La presenza di una pieve a Montebelluna è documentata a partire dal [[XII secolo]], e la chiesa principale della frazione è dedicata a [[San Giorgio|san Giorgio martire]]. La chiesa di [[San Giorgio|San Giorgio Martire]] è la chiesa principale della frazione, venne costruita nel [[XII secolo]] ed è un esempio di [[architettura romanica]]. È stata ampliata e ristrutturata nel corso dei secoli, conservando elementi storici di grande valore. Importante è anche la vasta area archeologica dove vi sono stati ritrovati reperti archeologici che testimoniano la presenza umana nella zona fin dai tempi antichi. Localizzato nella frazione vi è anche un [[Viale della Rimembranza|parco della Rimembranza]], un parco dedicato ai caduti delle guerre, con alberi piantati in memoria dei soldati della zona.
==== Mercato Vecchio ====
Si colloca a nella parte centro-orientale del comune di Montebelluna. La storia di questa frazione è strettamente legata al castello medievale di Montebelluna, noto come "Casteller", situato sulla sommità della collina. Il castello fu una concessione imperiale di [[Ottone III di Sassonia|Ottone III]] a [[Rambaldo II di Collalto|Rambaldo II]], [[Diocesi di Treviso|vescovo di Treviso]], e successivamente divenne un [[Feudo|feudo vescovile]]. La frazione confina con il comune di [[Caerano di San Marco]].
==== Pederiva ====
Si trova a nord del capoluogo comunale e si estende su un territorio prevalentemente [[Pianura|pianeggiante]], con altitudini che variano dai 69 metri sul livello del mare a sud di [[San Gaetano (Montebelluna)|San Gaetano]], ai 144 metri a nord della stessa frazione.
Il nome "Pederiva" significa letteralmente "ai piedi delle rive", riferendosi ai fianchi delle colline. Storicamente, Pederiva faceva parte di una delle sette frazioni storiche di Montebelluna e occupava anche la zona di Mercato Vecchio. Nel corso del tempo, l'area è stata divisa nelle due frazioni attuali. Dal punto di vista religioso è presente presso Pederiva la recente chiesa parrocchiale che venne costruita tra il [[1978]] e il [[1981]].
==== Posmon ====
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Il toponimo deriverebbe da ''pos bon'' "pozzo buon", vista la fitta presenza di pozzi artesiani tuttora sfruttati dall'agricoltura locale.
La civiltà è qui presente da
==== San Gaetano ====
Geograficamente, si trova nella parte meridionale di Montebelluna ed è confinante a sud con [[Trevignano]]. In tempi antichi, San Gaetano era nota come "Basso Pieve" e faceva parte della Pieve di Santa Maria di Montebelluna. Il territorio era brullo e ghiaioso, povero a causa della mancanza di acqua, salvo quella proveniente dalle precipitazioni piovose. Per ovviare a ciò, la [[Repubblica di Venezia]] costruì nel [[1456]] il "Branteon", un canale che portava l'acqua del [[Piave]] da [[Pederobba]] alle campagne della Bassa Pieve. Presso la frazione vi è l'omonima chiesa parrocchiale, fatta costruire dalla famiglia Rigamonti, che nel [[1683]] fece erigere un piccolo [[Oratorio (architettura)|oratorio]] dedicato a [[Gaetano Thiene|San Gaetano Thiene]].
==== Sant'Andrea ====
A Sant'Andrea vi è l'omonima [[chiesa parrocchiale]], edificata durante l'[[Longobardi|epoca longobarda]] e il parco comunale.
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Posta lungo la [[Strada statale 248 Schiavonesca-Marosticana]], Montebelluna rappresenta altresì una tappa importante della cosiddetta ''via Feltrina'', attuale strada provinciale 2. La città è servita dall’omonimo casello della [[Superstrada Pedemontana Veneta]], aperto al traffico il 28 maggio 2021.
Fra il [[1913]] e il [[1931]] il centro cittadino e le suddette direttrici stradali videro la presenza dei binari delle tranvie [[Tranvia Montebelluna-Asolo|Montebelluna-Asolo]] e [[Tranvia Montebelluna-Valdobbiadene|Montebelluna-Valdobbiadene]], gestite dalla [[Società Veneta]], che rappresentarono al tempo un importante strumento di sviluppo per l'economia della zona.
Il 18 febbraio 2023, dopo il ritardo dovuto alla particolare congiuntura economica internazionale è stato aperto l’atteso sottopasso ferroviario di via Piave.<ref>[https://www.qdpnews.it/comuni/montebelluna/giornata-storica-per-montebelluna-inaugurato-il-sottopasso-ferroviario-di-via-piave/ Inaugurato il sottopasso ferroviario di via Piave]qdpnews.it 18/02/2023</ref>
=== Mobilità urbana ===
I servizi di autolinee urbani e extraurbani sono svolti a cura della società [[Mobilità di Marca]]<ref>[https://mobilitadimarca.it/p/linee-e-orari/servizio-urbano/urbano-montebelluna Mobilità di Marca - sito aziendale]</ref>. Il territorio comunale è servito da n.4 linee urbane. Montebelluna dispone di un'autostazione dalla quale si diramano le linee [[Mobilità di Marca|MOM]] dirette verso [[Treviso]], gli altri comuni della marca trevigiana ed estese anche verso altre località al di fuori della [[Provincia di Treviso]].
[[File:Stazionemontebelluna2021.jpg|miniatura|La nuova stazione, vista dall'alto]]
=== Ferrovie ===
La [[
Fino al [[1966]] dalla medesima stazione si diramava inoltre la [[ferrovia Montebelluna-Susegana]], costruita nel [[1916]] per finalità militari.
Con l'aggiornamento del contratto di programma Rfi-Mit del 24 luglio 2019 sono stati stanziati i fondi mancanti per l'elettrificazione dell'intera linea fino a Belluno, andando così a completare l'ultimo tassello dell'anello basso bellunese.<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.veneto.it/article-detail?articleGroupId=10136&articleId=3329747|titolo=Comunicato n° 1214 - Regione del Veneto|sito=Regione del Veneto|data=2019-07-24}}</ref>
Una prima interruzione continuativa c'è stata per il tratto di linea ferroviaria Montebelluna-Feltre, per consentire un'altra fase di lavori di elettrificazione della tratta fino a Belluno terminata l’11 giugno 2022. A partire dal 26 febbraio chiusa nuovamente la tratta Montebelluna – Feltre, ancora interessata da lavori di elettrificazione fino al 09 settembre 2023.<ref>{{Cita web|url=https://www.qdpnews.it/comuni/valdobbiadene/nuova-tranche-di-lavori-a-febbraio-chiude-di-nuovo-e-per-tre-mesi-e-mezzo-la-ferrovia-montebelluna-feltre-ad-aprile-la-calalzo-ponte-nelle-alpi/|titolo=Nuova tranche di lavori: a febbraio chiude di nuovo la ferrovia Montebelluna – Feltre|sito=qdpnews.it|data=2022-12-10}}</ref>. La terza interruzione è iniziata il 25 febbraio per lavori di elettrificazione e manutenzione fino al 7 settembre 2024.<ref>[https://www.rfi.it/it/news-e-media/comunicati-stampa-e-news/2024/5/20/rfi---i-piani-di-sviluppo-dell-infrastruttura--l-elenco-degli-in.html L'elenco degli interventi per regione] rfi.it</ref>
== Amministrazione ==
=== Sindaci dal 1808 al 1946 ===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}<ref>Per l'elenco dal 1808 al 1946 si è fatto riferimento ad{{Cita libro|autore=Augusto Serena|titolo=Cronaca Montebellunese}}, pp. 212-213.</ref>
{{ComuniAmminPrec|[[1808]]|[[1810]]|Marco Galanti||[[Podestà (medioevo)|Podestà]]|[[Regno_d%27Italia_(1805-1814)|Regno Italico]]}}
{{ComuniAmminPrec|[[1810]]|[[1815]]|Giovanbattista Contarini||[[Podestà (medioevo)|Podestà]]|[[Regno_d%27Italia_(1805-1814)|Regno Italico]]}}
{{ComuniAmminPrec|[[1815]]|[[1815]]|Giovanni Maria Princivalli||[[Podestà (medioevo)|Podestà]]|dominazione austriaca}}
{{ComuniAmminPrec|[[1816]]|[[1823]]|Giovanni Maria Princivalli||[[Podestà (medioevo)|Podestà]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1824]]|[[1834]]|Andrea Gregorin||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1834]]|[[1848]]|Stefano Pulin||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1848]]|[[1853]]|Bortolo Pulin||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1853]]|[[1857]]|Giovanni Ferrari||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1867]]|[[1869]]|Clarimbaldo Cornuda||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1870]]|[[1872]]|Domenico Zuccareda||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1873]]|[[1885]]|Clarimbaldo Cornuda||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1886]]|[[1890]]|Pietro Bertolini||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1891]]|[[1891]]|Gio Batta Dall'Armi||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1892]]|[[1898]]|Giovanni Peratoner||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1899]]|[[1907]]|Antonio Lodovico Manin||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1917]]|[[1918]]|Guido Dall'Armi||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1918]]|[[1918]]|Vincenzo Merricone||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1918]]|[[1919]]|Vincenzo Messina||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1919]]|[[1920]]|Guido Dall'Armi||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1920]]|[[1922]]|Pietro Desirò||[[Commissario straordinario]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1922]]|[[1923]]|Giuseppe Dall'Armi||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1923]]|[[1923]]|Luigi Menichella||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1923]]|[[1926]]|Baldassare Baldassari||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1926]]|[[1926]]|Antonio Baccega||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1926]]|[[1927]]|Walter Guerrino Squarzoni||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1927]]|[[1932]]|Alberto Polin||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1932]]|[[1937]]|Alberto Polin||[[Podestà (fascismo)|Podestà]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1937]]|[[1937]]|Carlo Cenacchi||[[Podestà (fascismo)|Podestà]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1937]]|[[1937]]|Gilberto Mazzanti||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1937]]|[[1938]]|Mario Pellizzari||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1938]]|[[1939]]|Mario Pellizzari||[[Podestà (fascismo)|Podestà]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1939]]|[[1940]]|Gino Mattei||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1940]]|[[1941]]|Giulio Tessari||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1941]]|[[1941]]|Isaia Ziliotto||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1941]]|[[1942]]|Domenico Legrenzi||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1942]]|[[1944]]|Gino Mattei||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1944 ]]|[[1944 ]]|Gino Saccol||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1944 ]]|[[1945 ]]|Demetrio Bassi||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1945]]|[[1946]]|Giuseppe Vergani||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1946]]|[[1946]]|Lino Sanson Bortolo||[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Sindaci dal 1946 ===
{| class="wikitable" float="center" style="text-align: center; font-size:100%;"
|-
! colspan=2| Nominativo
! Partito / Coalizione
! Periodo
! Elezione
|-
! colspan=5| Sindaci eletti dal Consiglio comunale (1946-1993)
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Francesco Rossi'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1946]]-[[1951]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1946|1946]]
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Aristide Sartor'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1951]]-[[1956]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1951|1951]]
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Pietro Fasan'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1956]]-[[1960]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1956|1956]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=2| '''Giovanni Bressan'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1960]]-[[1967]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1960|1960]]
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1964|1964]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=2| '''Pietro Fasan'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1967]]-[[1973]]
| <small>''(1964)''</small>
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1970|1970]]
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Ernesto Danieli'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1973]]-[[1975]]
| <small>''(1970)''</small>
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Giovanni Bressan'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1975]]-[[1976]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1975|1975]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=2| '''Francesco Adami'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1976]]-[[1985]]
| <small>''(1975)''</small>
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1980|1980]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=2| '''Dino De Longhi'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1985]]-[[1992]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1985|1985]]
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1990|1990]]
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Leopoldo Bressan'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1992]]-[[1993]]
| <small>''(1990)''</small>
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Secondo Campanelli'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1993]]
| <small>''(1990)''</small>
|-
| bgcolor=|
| '''Vittorio Labrocca''' <small>''([[Commissario prefettizio|Commiss. prefettizio]])''</small>
| -
| [[1993]]
| -
|-
! colspan=5| Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1993)
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Lega Nord}}|
| rowspan=2| '''Silverio Zaffaina'''
| rowspan=2| [[Lega Nord]] - [[Liga Veneta|LV]]
| rowspan=2| [[1993]]-[[2002]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 1993#Montebelluna|1993]]
|-
| [[Elezioni comunali in Veneto del 1997#Montebelluna|1997]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Centro-sinistra in Italia}}|
| rowspan=2| '''[[Laura Puppato]]'''
| rowspan=2| [[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
| rowspan=2| [[2002]]-[[2010]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2002#Montebelluna|2002]]
|-
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2007#Montebelluna|2007]]
|-
| bgcolor={{CP|Centro-sinistra in Italia}}|
| '''Franco Andolfato''' <small>''([[Vicesindaco|Vicesindaco f.f.]])''</small>
| [[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
| [[2010]]-[[2011]]
| <small>''(2007)''</small>
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Lega Nord}}|
| rowspan=2| '''Marzio Favero'''
| [[Lega Nord]] - [[Liga Veneta|LV]]
| rowspan=2| [[2011]]-[[2020]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2011#Montebelluna|2011]]
|-
| [[Centro-destra in Italia|Centro-destra]] <small>([[Lega Nord|LN]] / [[Liga Veneta|LV]])</small>
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2016#Montebelluna|2016]]
|-
| bgcolor={{CP|Lega Nord}}|
| '''Elzo Severin''' <small>''([[Vicesindaco|Vicesindaco f.f.]])''</small>
| [[Centro-destra in Italia|Centro-destra]] <small>([[Lega Nord|LN]] / [[Liga Veneta|LV]])</small>
| [[2020]]-[[2021]]
| <small>''(2016)''</small>
|-
| bgcolor={{CP|Centro-destra in Italia}}|
| '''Adalberto Bordin'''
| [[Centro-destra in Italia|Centro-destra]]
| [[2021]]-''in carica''
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2021#Montebelluna|2021]]
|}
=== Gemellaggi ===
[[File:Mon 103329s.jpg|miniatura|150px|fontana Piazza Dammarie-les-Lys]]
Montebelluna è gemellata con<ref>{{cita web |url=https://www.comune.montebelluna.tv.it/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/345|titolo=Gemellaggi |sito=comune.montebelluna.tv.it |accesso=28 agosto 2021 }}</ref>:
*{{Gemellaggio|FRA|Dammarie-les-Lys|1987}}
*{{Gemellaggio|DEU|Oberkochen|1992}}
*{{Gemellaggio|Ungheria|Tata|link=Tata (Ungheria)
*{{Gemellaggio|Irlanda|Contea di Laois|2010}}
===Altre informazioni amministrative===
Per un periodo al comune di Montebelluna fu assegnato il territorio di [[Caerano di San Marco]], soppresso nel [[1928]] e ricostituito nel [[1946]] (Censimento 1936: pop. res. 3348).<ref>Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3.</ref>
== Sport ==
* [[Calcio Montebelluna|Montebelluna 1919 Calcio S.r.l.]] principale squadra di calcio della città che milita nel girone C di [[Serie D]].
*
*
* Montebelluna Volley ASD (nata nel 1969), società pallavolistica attiva sia nel settore maschile che femminile. Con entrambe le prime squadre milita nei campionati di 1ª divisione interprovinciale.
* San Gaetano Calcio società calcistica che milita nel campionato regionale di Prima Categoria
* A Montebelluna è nato e cresciuto il campione di calcio [[Aldo Serena]]
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* Serena A., ''Cronaca Montebellunese'', Treviso, 1903.
* R., Storia di Montebelluna e del suo comprensorio, I, Montebelluna, 1970.
* De Bortoli L., Montebelluna''. La Fabrica di S.Maria in Colle (il cantiere, la comunità e il mercato) secoli XVII-XVIII'', Canova, Treviso, 1993.
* ''Montebelluna fa giocare il mondo'', Fondazione Museo dello Scarpone e della Calzatura Sportiva, a cura di A. Durante, Montebelluna, 1997.
* De Bortoli L.'', Appunti su Serena'', in A. Serena, Cronaca Montebellunese [1948], Nuova edizione critica, Biblioteca Comunale di Montebelluna, Montebelluna, 1998.
* ''Montebelluna e il Mercato (Origini e costruzione di una città''), Atti del Convegno di studi, Montebelluna 2004, a cura di Lucio De Bortoli, Montebelluna-Caerano, Zanetti Editore 2006.
* A. Durante, ''Dalla pancia contadina al mondo globalizzato'' (Montebelluna Sportsysem Distretto Cosmopolita), Fondazione Museo dello Scarpone e della Calzatura Sportiva, Montebelluna 2006.
* L. De Bortoli, ''Montebelluna nel Primo Novecento (Gli edifici privati nei disegni originali e nelle carte d’archivio''), Quaderni dell'Archivio Storico, 1, Biblioteca Comunale di Montebelluna, 2007.
* L. De Bortoli e D. Gasparini (a cura di), ''Storia di una Banca di territorio. Dalla Popolare di Montebelluna a Veneto Banca'', 1877-2007, Treviso, Canova Edizioni 2008
* De Bortoli L., ''Ville di Montebelluna e dintorni'', Montebelluna, Zanetti Editore 2009.
* Carta geomorfologica e archeologica del Comune di Montebelluna. Il Progetto Archeogeo, Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna (Treviso), 2012.
* L. De Bortoli, ''Società e Guerra. Montebelluna (1915-1918)'', ''Popolazioni e Militari. Dalla zona di guerra al fronte del Piave'', Treviso, Antilia, 2015.
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Veneto}}
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