Emilio D'Alessandro: differenze tra le versioni

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{{S}}Bio
|Nome = Emilio
'''Emilio D'Alessandro''' ([[Cassino]], [[28 ottobre]] [[1941]]) è stato l'assistente personale di [[Stanley Kubrick]] dal [[1971]] al [[1999]].
|Cognome = D'Alessandro
|Sesso = M
|LuogoNascita = Cassino
|GiornoMeseNascita = 28 ottobre
|AnnoNascita = 1941
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = scrittore
|Nazionalità = italiano
}}
 
Dal 1971 al 1999 è stato l'autista e l'assistente personale di [[Stanley Kubrick]]. Nel 2012 ha scritto con [[Filippo Ulivieri]] un libro di memorie, ''[[Stanley Kubrick e me]]'', pubblicato da [[il Saggiatore (casa editrice)|Il Saggiatore]], in cui racconta la sua vita quotidiana col [[Regista cinematografico|regista]]. Nel 2015 è stato il protagonista del documentario ''[[S isIs for Stanley - TrentanniTrent'anni dietro al volante per Stanley Kubrick|S is for Stanley]]'', diretto da [[Alex Infascelli]].
 
== Biografia ==
Emilio D'Alessandro nasce a [[Cassino]]. Nel 1944, durante la [[Battaglia di Cassino|battaglia di Montecassino]], la casa di famiglia viene distrutta e i D'Alessandro sono costretti a sfollare in [[Puglia]]. Ritornano a Cassino alla fine della [[seconda guerra mondiale]]. Dopo aver completato la scuola di [[Scuola secondaria di primo grado in Italia|avviamento]], lavora come meccanico in un'officina di [[Sant'Angelo in Theodice]]. Nel 1960, al momento della leva obbligatoria, decise di emigrare in cerca di fortuna.
Emilio D'Alessandro nasce a Cassino da genitori italiani.
 
Il 18 gennaio 1960 parte per l'Inghilterra; arrivaGiunto a [[Londra]] il 20 gennaio 1960, dove inizia a lavorare come tuttofare al ''Cumberlands Hospice'', nel sobborgo di Stanmore. ALavora marzo lavoraquindi come inserviente al Royal Orthopaedic Hospital e contemporaneamente come giardiniere della zona. Nel 1963 trova lavoro in una fabbrica di collant come addetto alla manutenzione dei macchinari; per qualche mese dopo lavora anche come meccanico in un'officina. Il 10 marzo 1962 si sposa con Janette. Il 18 marzo 1965 nacque il suo primo figlio, Richard Freeman. Il 18 dicembre 1965 nasce la prima figlia Marisa, e il 1º marzo 1968 il secondogenito Jon-Pierre.
 
=== La carriera da pilota ===
Il 10 marzo 1962 si sposa con Janette Woolmore. Il 18 dicembre 1965 nasce la prima figlia Marisa, e il 1 marzo 1968 il secondogenito Jon-Pierre.
SeguendoAssecondando la sua passione per le corse automobilistiche, nel 1967 si isciveiscrive alla scuola di guida sportiva presso il circuito di [[Circuitocircuito di Brands Hatch|Brands Hatch]], seguendo gliil insegnamenticonsiglio di [[TonyColin LanfranchiChapman]], fondatore della [[Lotus Cars]]. L'annoCompletato il corso, nel successivo1968 inizia a gareggiare in [[Formula Ford]] contro piloti del calibro diquali [[James Hunt]] eed [[Emerson Fittipaldi]].
 
A causa degli scioperi causati dalle forti tensioni sociali nella Gran Bretagna della fine degli anni '60sessanta, Emilio D'Alessandro perde il suo lavoro alin calzificiofabbrica. Per mantenere la sua famiglia e i costi della promettente carriera da pilota, lavora in una fabbrica di occhiali e come venditore di gelati, senza grandi risultati. Nel 1970, alle soglie della povertà, si reinventa come autista per una compagnia di taxi privati di [[Borehamwood]], accompagnando principalmente attori e registi cinematografici e televisivi nei vicini studi della [[Associated British Picture Corporation|Associated British Pictures]].
Seguendo la sua passione per le corse automobilistiche, nel 1967 si iscive alla scuola di guida sportiva presso il circuito di [[Circuito di Brands Hatch|Brands Hatch]], seguendo gli insegnamenti di [[Tony Lanfranchi]]. L'anno successivo inizia a gareggiare in [[Formula Ford]] contro piloti del calibro di [[James Hunt]] e [[Emerson Fittipaldi]].
 
A causa degli scioperi causati dalle forti tensioni sociali nella Gran Bretagna della fine degli anni '60, Emilio D'Alessandro perde il lavoro al calzificio. Per mantenere la sua famiglia e i costi della promettente carriera da pilota, lavora in una fabbrica di occhiali e come venditore di gelati, senza grandi risultati. Nel 1970, alle soglie della povertà, si reinventa come autista per una compagnia di taxi privati di [[Borehamwood]], accompagnando principalmente attori e registi cinematografici e televisivi nei vicini studi della [[Associated British Picture Corporation|Associated British Pictures]].
 
=== L'incontro con Stanley Kubrick ===
Nel dicembre del 1970 gli viene chiesto di trasportare un grosso fallo di porcellana dagli studi di Borehamwood a un appartamento a [[Thamesmead]]: si tratta dell'iconica scultura ''Rocking Machine'' di [[Herman Makkink]], scelta da [[Stanley Kubrick]] per il suo film ''[[Arancia meccanica (film)|''Arancia Meccanica'']]'', di cui sono in corso le riprese. All'inizio del 1971 viene convocato nella villa di Abbots Mead, alla periferia di Londra, residenza di Stanley Kubrick: dopo un breve colloquio, il regista lo assume come suo autista personale.
 
Nel corso degli anni, i compiti a lui assegnati aumentano, dalla cura dei cani e gatti del regista alla riparazione degli elettrodomestici, dall'assistenza per gli attori alla logistica delle produzioni cinematografiche. D'Alessandro raccoglie pensieri, timori e gioie di tutti i collaboratori di Kubrick: l'intraprendenza di [[Ryan O'Neal]], la spavalderia di [[Jack Nicholson]], le crisi di [[Shelley Duvall]] messa a dura prova dagli infiniti ciak di ''[[Shining (film)|Shining]]'', la dedizione di [[Tom Cruise]] e [[Nicole Kidman]] al progetto ''[[Eyes Wide Shut]]''. D'Alessandro viene impiegato anche per l'organizzazione di Childwickbury, l'enorme maniero nella campagna inglese dove Kubrick si trasferisce nel 1979. D'Alessandro è l'unico responsabile della gestione degli uffici privati e si guadagna la fiducia di Kubrick, diventandone via via segretario, tuttofare e confidente.
All'inizio del 1971, viene convocato nella villa di Abbots Mead, alla periferia di Londra, residenza di Stanley Kubrick: dopo un breve colloquio, il regista lo assume come autista personale. Nel corso degli anni, i compiti a lui assegnati aumentano esponenzialmente, dalla cura degli animali domestici alla riparazione degli elettrodomestici, dall'assistenza per gli attori alla logistica delle produzioni cinematografiche.
 
Dopo la morte del regista, Emilio D'Alessandro torna in Italia, dove vive tuttora.<ref>''Stanley Kubrick e me'', [[il Saggiatore (casa editrice)|Il Saggiatore]], 2012.</ref>
 
== StanleyUn Kubricklibro e meun film ==
Nel 2005 Emilio D'Alessandro decide di raccontare la sua vita in un libro di memorie. Contatta così [[Filippo Ulivieri]], creatore del sito internet ''ArchivioKubrick'', che lo intervista per circa due anni. Il libro ''[[Stanley Kubrick e me]]'' viene pubblicato da [[Il Saggiatore (casa editrice)|Il Saggiatore]] il 30 agosto 2012. A maggio 2016 il libro esce in edizione inglese presso la Arcade Publishing, casa editrice di New York.
 
Nel 2015 [[Alex Infascelli]] trae da ''Stanley Kubrick e me'' il film documentario ''[[S Is for Stanley - Trent'anni dietro al volante per Stanley Kubrick]]''.
Antonio Gnoli sul [[Il Venerdì di Repubblica|Venerdì di Repubblica]] definisce il libro "una favola unica [raccontata] con devozione, rispetto e libertà, senza gli ineleganti orpelli e gli improbabili dettagli che spesso decorano gli incontri straordinari." Mario de Santis di [[Radio Capital]] definisce Emilio "un totem affettivo" per Kubrick, e chiama il libro "una sorta di romanzo sentimentale su un rapporto obliquo tra due anime, in cui genio e umiltà si integrano e talvolta si scambiano di posto." Il critico cinematografico [[Alberto Crespi]] recensisce ''Stanley Kubrick e me'' su [[L'Unità]] come "un libro a suo modo strepitoso, forse il più importante mai scritto su Stanley Kubrick."<ref>http://www.emiliodalessandro.it Sito internet di Emilio D'Alessandro.</ref>
 
Nel 2013 i diritti di adattamento cinematografico del libro vengono acquistati dalla casa di produzione Kinethica di [[Alex Infascelli]], che realizza nel 2015 il film ''[[S is for Stanley - Trentanni dietro al volante per Stanley Kubrick|S is for Stanley]]''. Il [[documentario]], che vede Emilio D'Alessandro e sua moglie Janette Woolmore raccontare la propria vita, mentre la voce di [[Roberto Pedicini]] legge le lettere e i biglietti di Stanley Kubrick conservati da Emilio, è stato scritto dallo stesso Infascelli con Ulivieri e [[Vincenzo Scuccimarra]]. ''S is for Stanley'' viene presentato in anteprima alla [[Festival internazionale del film di Roma|Festa del Cinema di Roma]] il 12 ottobre 2015 e il 18 aprile 2016 vince il [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]] come Miglior Documentario di Lungometraggio dell'anno.
 
A maggio 2016 il libro esce in edizione inglese presso la Arcade Publishing, casa editrice di New York.
 
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
*{{collegamenti esterni}}
* [http://www.emiliodalessandro.it Sito internet di Emilio D'Alessandro].
* [http://www.archiviokubrick.it ArchivioKubrick], il database su Stanley Kubrick creato da Filippo Ulivieri.
 
[[Categoria:Nati nel 1941]]
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Nati a Cassino]]
{{portale|biografie|cinema|letteratura}}
[[Categoria:Nati il 28 ottobre]]
[[Categoria:Italiani emigrati in Inghilterra]]
[[Categoria:Stanley Kubrick]]