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{{nota disambigua||Sarto (disambigua)}}
{{nota disambigua|il cognome italiano|Sarti (cognome)|Sarta}}
{{S|professioni}}
[[File:Giovanni Battista Moroni 001- The Tailor (1565-1570).jpg|thumb|px240|''Il sarto'', di [[Giovanni Battista Moroni|G. B. Moroni]]]]
Il '''sarto''' (al femminile '''sarta''') è un mestiere dell'[[artigianato]] e la persona che lo svolge viene chiamato anche sartore o sartora. La parola, deriva dalla lingua latina ''sartor'' che si ricollega alla parola ''sarcire'' ovvero [[restauro|restaurare]].
Il '''sarto''' (al femminile '''sarta''') è un mestiere dell'[[artigianato]] e la persona che lo svolge viene chiamato anche [[sartore]] o sartora. La parola, deriva dalla lingua latina ''sartor'' che si ricollega alla parola ''sarcire'' ovvero [[restauro|restaurare]] (della stessa radice di risarcire insomma). L'antico significato di rappezzatore l'ha perso poi con il tempo, ora invece viene usato per indicare la persona che taglia e cuce i vestiti spesso dotato di grande sensibilità e gusto. Il sarto è quindi l'operatore artigiano che confeziona gli [[abbigliamento|abiti]] (maschili e femminili). Il sarto anche al giorno d'oggi rimane un artigiano specializzato e come tale è sempre stato considerato, in Italia è stata una professione che ha segnato la storia del costume e della moda anche per le particolari modalità con cui si è sviluppata. Lo sviluppo di questa professione in Italia ha avuto il culmine nell'immediato dopoguerra con il fenomeno delle "sartine" e come tale si è sviluppato. L'Italia delle sartine rappresenta la [https://books.google.it/books?id=s2YXR6cLHSMC&pg=PA92&lpg=PA92&dq=italia+sartine+dopoguerra&source=bl&ots=xS39cZmhpe&sig=PfYoIta86FsSFPe-xlqDcbYmWzQ&hl=it&sa=X&ei=lu1cVfneLIHRygOOwIGwCA&ved=0CCEQ6AEwAA#v=onepage&q=italia%20sartine%20dopoguerra&f=false storia dell'abbigliamento pronto in italia] dal primo dopoguerra agli anni 60, 70 ed è il nucleo di quello che poi diverrà l'Alta Moda<ref>{{Cita pubblicazione |lingua = it |url = http://www.cameramoda.it/it/ |titolo = Alta moda |data = 13 marzo 2015 |accesso = 20 maggio 2015}}</ref> italiana.
 
== Storia ==
La sarta o il sarto classico quindi segue la realizzazione e la lavorazione di abiti su misura. Il suo lavoro consiste nel consigliare il cliente sul capo adatto alle sue misure e sul tessuto più idoneo lavorando sul taglio. Fino all'avvento delle fabbriche tessili e gli abiti confezionati, il sarto o la sarta seguiva l'intera fase del processo di realizzazione del capo, ora affianca lo stilista che lo disegna (modello), la modellista che lo prepara (il cartamodello) ed infine il sarto che taglia e cuce l'abito.<br />
[[File:– Approvazione o sia confermazione degli Statuti dell'università dei sarti della città e sobborghi di Como, 1762 – BEIC 10369968.jpg|thumb|upright|''Approvazione o sia confermazione degli Statuti dell'università dei sarti della città e sobborghi di Como'', 1762]]
Da sempre, per svolgere adeguatamente e compiutamente questa professione artigiana è richiesta una lunga preparazione che si acquista prevalentemente sul campo iniziando come apprendista in una [[sartoria]].
 
Il '''sarto''' (al femminile '''sarta''') è un mestiere dell'[[artigianato]] e la persona che lo svolge viene chiamato anche [[sartore]] o sartora. La parola, deriva dalla lingua latina ''sartor'' che si ricollega alla parola ''sarcire'' ovvero [[restauro|restaurare]] (della stessa radice di risarcire insomma). L'antico significato di ''rappezzatore'' l'ha perso poi con il tempo, ora invece viene usato per indicare la persona che taglia e cuce i vestiti spesso dotato di grande sensibilità e gusto. Il sarto è quindi l'operatore artigiano che confeziona gli [[abbigliamento|abiti]] (maschili e femminili)., Ile sartoad anche al giorno d'oggi rimaneè un artigiano specializzato e come tale è sempre stato considerato, in Italia è stata una professione che ha segnato la storia del costume e della moda anche per le particolari modalità con cui si è sviluppata. Lo sviluppo di questa professione in Italia ha avuto il culmine nell'immediato dopoguerra con il fenomeno delle "sartine" e come tale si è sviluppato. L'Italia delle sartine rappresenta la [https://books.google.it/books?id=s2YXR6cLHSMC&pg=PA92&lpg=PA92&dq=italia+sartine+dopoguerra&source=bl&ots=xS39cZmhpe&sig=PfYoIta86FsSFPe-xlqDcbYmWzQ&hl=it&sa=X&ei=lu1cVfneLIHRygOOwIGwCA&ved=0CCEQ6AEwAA#v=onepage&q=italia%20sartine%20dopoguerra&f=false storia dell'abbigliamento pronto in italia] dal primo dopoguerra agli anni 60, 70 ed è il nucleo di quello che poi diverrà l'Alta Moda<ref>{{Cita pubblicazione |lingua = it |url = http://www.cameramoda.it/it/ |titolo = Alta moda |data = 13 marzo 2015 |accesso = 20 maggio 2015}}</ref> italiana.
== Attitudini e requisiti ==
Il mestiere del sarto non può prescindere da alcune attitudini e requisiti necessari al suo normale svolgimento. Mentre alcuni di questi vengono a svilupparsi in modo naturale attraverso la cultura, il proprio gusto o lo studio, altri necessitano sia del preliminare affiancamento a un sarto di professione che di una certa esperienza lavorativa nel settore della sartoria artigianale.
[[File:TailoringFirstFitFront02.jpg|thumb|px240|Giacca in lavorazione]]
 
Nei tempi più recenti, laLa diffusione delle confezioni industriali in serie degli abiti e degli abiti informali ha reso più rara questa professione riservandola ai capi più pregiati dell'alta moda (prevalentemente femminile) ed alle sartorie di fascia alta per la clientela maschile.
Essi sono:
 
== AttitudiniAbilità e requisiti ==
[[File:TailoringFirstFitFront01.jpg|thumb|Lavorazione di una giacca su misura]]
 
La sarta o il sarto classico quindi segue la realizzazione e la lavorazione di abiti su misura. Il suo lavoro consiste nel consigliare il cliente sul capo adatto alle sue misure e sul tessuto più idoneo lavorando sul taglio. Fino all'avvento delle fabbriche tessili e gli abiti confezionati, il sarto o la sarta seguiva l'intera fase del processo di realizzazione del capo, ora affianca lo stilista che lo disegna (modello), la modellista che lo prepara (il cartamodello) ed infine il sarto che taglia e cuce l'abito.<br />Per svolgere adeguatamente e compiutamente questa professione artigiana è richiesta una lunga preparazione che si acquista prevalentemente sul campo iniziando come apprendista in una [[sartoria]].
 
Il mestiere del sarto non può prescindere da alcune attitudini e requisiti necessari al suo normale svolgimento. Mentre alcuni di questi vengono a svilupparsi in modo naturale attraverso la cultura, il proprio gusto o lo studio, altri necessitano sia del preliminare affiancamento a un sarto di professione che di una certa esperienza lavorativa nel settore della sartoria artigianale. Essi sono:
* Sensibilità e gusto estetico;
* Abilità manuale;
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* Cura e interesse per il cliente.
 
[[File:Long evening dress.jpg|thumb|px240|Abito da sera in lungo]]
== Evoluzione della professione ==
[[File:Long evening dress.jpg|thumb|px240|Abito da sera in lungo]]
Nei tempi più recenti, la diffusione delle confezioni industriali in serie degli abiti e degli abiti informali ha reso più rara questa professione riservandola ai capi più pregiati dell'alta moda (prevalentemente femminile) ed alle sartorie di fascia alta per la clientela maschile.
 
Nei piccoli centri e nelle aree dell'Italia centro-meridionale resiste la presenza della tradizionale piccola bottega artigiana composta da uno o due titolari ed alcuni aiutanti; l'attività di queste botteghe è rivolta prevalentemente al confezionamento di abiti per occasioni formali e alle riparazioni di capi acquistati.
 
== Un po' di storia in Italia ==
L'industria dell'abbigliamento è stata per molto tempo slegata dall'industria dell'apparire. Molte erano le "sartore" o "sartine" che vivevano del lavoro nelle loro botteghe confezionando veri e propri capolavori. Il concetto di confezione, con l'arrivo delle fabbriche, ha rivoluzionato questa professione, rendendola sempre più meccanica e meno creativa. È proprio la creatività invece, in particolare quella italiana, che l'ha sempre rappresentata.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore = [[Amedeo Benedetti]] |capitolo = "Abbigliamento, acconciature, sartoria" |titolo = Bibliografia Artigianato. La manualistica artigiana del Novecento: pubblicazioni su arti e mestieri in Italia dall'Unità ad oggi |città = Genova |editore = Erga |anno = 2004 |pagine = 117–122 |isbn = 88-8163-358-2}}
* {{Cita libro |autore = [[Giampiero Castellotti]] |titolo = Sebastiano Di Rienzo, maestro del fashion internazionale |città = Roma |editore = De Luca |anno = 2021 |pagine = 224 |isbn = 978-88-6557-506-2}}
 
== Voci correlate ==
* [[Moda (abbigliamento)]]
* [[Prêt-à-porter]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Tailors|wikt=sarto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Thesaurus BNCF}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|lavoro|moda}}