Horatio Nelson: differenze tra le versioni

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{{Citazione|L'Inghilterra si aspetta che ogni uomo faccia il suo dovere.|Segnale innalzato da Horatio Nelson sulla sua nave ammiraglia [[HMS Victory|HMS ''Victory'']] prima della [[battaglia di Trafalgar]]|England expects that every man will do his duty.|lingua=en}}
{{militare
|Nome = Horatio Nelson, I visconte Nelson
|Immagine = HoratioNelson1.jpg
|Didascalia = Nelson ritratto da [[Lemuel Abbott]]
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 29 settembre 1758
|Nato_a = [[Burnham Thorpe]]
|Data_di_morte = 21 ottobre 1805
|Morto_a = [[Capo Trafalgar]]
|Cause_della_morte = Colpito da un cecchino francese
|Luogo_di_sepoltura = [[Cattedrale di San Paolo (Londra)|Cattedrale di St. Paul]]
|Etnia = <!-- solo se enciclopedica -->
|Religione = <!-- solo se enciclopedica -->
|Nazione_servita = {{GBR 1707-1800}}<br />{{Bandiera|GBR}} [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Regno Unito]]
|Forza_armata = {{Insegna navale|GBR|icona}}
|Arma =
|Corpo =
|Specialità =
|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio = 1771-1805
|Grado = Vice Admiral of the White
|Ferite = Perdita della vista dall'occhio destro (1794)<br />Perdita del braccio destro (1797)
|Comandanti =
|Guerre = [[Guerra d'indipendenza americana]]<br />[[Prima coalizione]]<br>[[Seconda coalizione]]<br>[[Terza coalizione]]
|Campagne = [[Campagna d'Egitto]]
|Battaglie = [[Battaglia di Copenaghen (1801)|Battaglia di Copenaghen]]<br />[[Battaglia di Capo San Vincenzo (1797)|Battaglia di Capo San Vincenzo]]<br />[[Battaglia del Nilo (1798)|Battaglia del Nilo]]<br />[[Battaglia di Trafalgar]]
|Comandante_di =
|Decorazioni = Cavaliere dell'[[Ordine del Bagno]]
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre = "l'Inghilterra si aspetta che ogni uomo faccia il suo dovere"
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref =
|Nemici = {{FRA 1792-1804}}
}}
{{Bio
|Titolo = Lord
|Nome = Horatio
|Cognome = Nelson
|PostCognomePostCognomeVirgola = ,'''I primo Viscontevisconte Nelson''' e Duca'''I duca di Bronte'''
|PreData = anche noto in italiano come ''Orazio Nelson''<ref>{{Cita libro|lingua=it|nome=Francesco|cognome=Renda|titolo=La Sicilia degli anni '50: studi e testimonianze|url=https://www.google.it/books/edition/La_Sicilia_degli_anni_50/aQ0RwIIcv_IC?hl=it&gbpv=1&dq=Orazio+Nelson&pg=PA349&printsec=frontcover|accesso=2025-07-22|data=1987|editore=Guida Editori|p=349|ISBN=978-88-7042-738-7}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Renato|cognome=Barilli|titolo=L'alba del contemporaneo: l'arte europea da Füssli a Delacroix|url=https://www.google.it/books/edition/L_alba_del_contemporaneo/uC0U4x71o5wC?hl=it&gbpv=1&dq=Orazio+Nelson&pg=PA174&printsec=frontcover|accesso=2025-07-22|data=1996|editore=Feltrinelli Editore|p=174|ISBN=978-88-07-10202-8}}</ref><ref>{{Cita libro|lingua=it|nome=Camillo|cognome=Albanese|titolo=Cronache di una rivoluzione: Napoli 1799|url=https://www.google.it/books/edition/Cronache_di_una_rivoluzione/pyAW4DC9l5gC?hl=it&gbpv=1&dq=Orazio+Nelson&pg=PA31&printsec=frontcover|accesso=2025-07-22|data=1998|editore=FrancoAngeli|p=31|ISBN=978-88-464-1070-2}}</ref>
|Sesso = M
|LuogoNascita = Burnham Thorpe
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|GiornoMeseMorte = 21 ottobre
|AnnoMorte = 1805
|Epoca = 1700
|Epoca2 = 1800
|Attività = ammiraglio
|Nazionalità = britannico
|Immagine = Lord_Horatio_Nelson
|Didascalia = ''Lord Horatio Nelson'' in un celebre dipinto di Lemuel Francis Abbott
}}
 
PerAttivo durante le sue[[guerre strepitoserivoluzionarie vittoriefrancesi]] ine benle [[guerre napoleoniche]], grazie alle sue vittorie nelle tre grandi [[battaglie navali]] in cui era comandante in capo − sul [[Battaglia del Nilo (1798)|Nilo]] nel 1798, a [[Battaglia di Copenaghen (1801)|Copenaghen]] nel 1801 e a [[Battaglia di Trafalgar|Trafalgar]] nel 1805, battaglia nella quale trovò la morte −, è ancora oggi ricordato come uno dei più amati e celebrati eroi nazionali d'[[Inghilterra]], manonché uno dei più grandi ammiragli della storia, pur non mancanomancando nella sua vita episodi controversi, come la parte avuta negli orrori<ref>Ernle seguitiBradford, alla''Horatio fineNelson della- [[Repubblical'uomo Partenopea]]e nell'eroe'' [[RegnoMilano, diMursia, Napoli]]1981 nelpag. [[1799]]244, oma il''passim'' suopagg. celebre239-248</ref> rapportoseguiti sentimentalealla confine della [[EmmaRepubblica HamiltonNapoletana (1799)|Repubblica Napoletana nel 1799]].
 
{{Senza fonte|Il suo ruolo di ''Eroe Nazionale'' dell'[[Impero britannico]], vittorioso in infiniteimportanti guerrebattaglie, ha attirato su di lui l'attenzione di numerosi biografi, la maggior parte dei quali si è limitatolimitata a riproporre la consolidata biografia ufficiale, edita pochi anni dopo la morte con la collaborazione interessata del fratello di Nelson e di numerosi esponenti governativi. Recentemente alcune opere (specialmente il libro di [[Terry Coleman]] citato qui numerose volte) hanno dedicato maggior attenzione a documenti ancora disponibili dai quali è possibile in molti casi risalire ad un Nelson meno "agiografico" e più realisticamente umano.
}}
 
== Biografia ==
=== Infanzia ===
Nelson nacque il 29 settembre [[1758]], in una canonica di [[Burnham Thorpe]], [[Norfolk]], Inghilterra, sesto di undici figli del reverendo Edmund Nelson e di sua moglie, Catherine Suckling. Fu chiamato “Horatio” in onore del suo padrino [[Horatio Walpole, I conte di Orford]] (terza creazione), (1723-1809), primo cugino della sua bisnonna materna Anne Turner (1691-1768). Horatio Walpole era nipote di [[Robert Walpole]], I conte di Orford (seconda creazione), primo ministro ''[[de facto]]'' della Gran Bretagna. Nelson mantenne una forte fede cristiana per tutta la vita.
 
Lo zio di Nelson, Maurice Suckling, era un ufficiale navale di alto rango e si ritiene che abbia avuto un grande impatto sulla vita di Nelson. Catherine Suckling viveva nel villaggio di Barsham, Suffolk, e sposò il reverendo Edmund Nelson nella chiesa di Beccles, Suffolk, nel [[1749]].
===Gli inizi===
Horatio Nelson entrò in marina all'età di 12 anni grazie all'appoggio di un suo zio, il capitano Maurice Suckling; il suo primo viaggio in mare lo portò a visitare le [[Indie Occidentali]]. Al rientro prese ad esercitarsi (già consapevole che la vita in mare sarebbe stata il suo futuro) pilotando piccoli velieri nell'estuario del [[Tamigi]].
 
Nelson frequentò la Paston Grammar School, a North Walsham, fino all'età di 12 anni, e frequentò anche la King Edward VI's Grammar School a Norwich.
Fu promosso tenente di vascello nell'aprile del [[1777]], dopo aver preso parte ad una spedizione nell'[[Artico]] sotto il comando del comandante Phipps e dopo aver fatto gavetta nel mare delle Indie.
 
=== Gli inizi ===
Avendo portato a termine diverse operazioni ancora nelle Indie Occidentali, alla precoce età di vent'anni fu promosso capitano di vascello nel [[1778]]. Nel [[1780]] partecipò ad una spedizione in [[Nicaragua]] dalla quale dovette anticipatamente rientrare a causa di gravi problemi di salute.
Horatio Nelson entrò in marina, nonostante soffrisse di [[mal di mare]], all'età di dodici anni e mezzo (marzo 1771), grazie allo zio materno, il capitano Maurice Suckling, che allora comandava la HMS ''[[Raisonnable]]'', un vascello di linea da 64 cannoni catturato dai francesi nel 1758. Il suo primo viaggio in mare lo portò a visitare le [[Indie Occidentali]], ed al rientro prese ad esercitarsi, affascinato dal mare, a pilotare piccoli velieri nell'estuario del [[Tamigi]].
 
[[File:Lady Nelson by Daniel Orme.png|thumb|''Lady Nelson'', miniatura di Daniel Orme, 1798, acquerello su carta]]
Ripresosi dalla malattia, nel [[1781]] fu pronto per una nuova spedizione in [[Canada]], a bordo della fregata ''Albemarle'', comandata dall'ammiraglio Hood.
 
Fu promosso tenente di vascello nell'aprile del [[1777]], dopo aver preso parte ad una spedizione nell'[[Mar Glaciale Artico|Artico]] agli ordini del comandante Phipps e dopo aver fatto esperienza nel mare delle Indie.
Nel [[1783]] rientrò in patria dopo la guerra contro le colonie americane, che si risolse con la dichiarazione d'indipendenza delle stesse; l'anno seguente operò ancora una volta nelle Indie Occidentali dove conobbe e sposò nel [[1787]] Frances Nisbet.
 
Avendo portato a termine diverse operazioni ancora nelle Indie Occidentali, nel [[1778]], all'età di vent'anni, fu promosso capitano di vascello (''post captain''). Nel [[1780]] partecipò ad una spedizione in [[Nicaragua]] dalla quale dovette anticipatamente rientrare a causa di gravi problemi di salute.
[[Immagine:LadyHamilton.jpg|left|thumb|220px|Lady Hamilton e il Vesuvio ([[Elisabeth Vigée-Lebrun]], 1790)]]
===Il primo comando===
Dopo essere stato imputato in un processo dal quale fu assolto, nel [[1793]] Nelson fu messo al comando del vascello ''Agamemnon'' durante la guerra contro la [[Francia]] rivoluzionaria. Di nuovo agli ordini dell'ammiraglio Hood, fu inviato nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] dove partecipò all'assedio di [[Tolone]]. Tale operazione contribuì ad accrescere la già elevata popolarità che Horatio Nelson godeva in patria. Nel corso di una missione a Napoli, nel settembre del 1793, conobbe [[Emma Hamilton|Emma Lyon]], moglie dell'ambasciatore britannico alla corte borbonica sir [[William Hamilton (diplomatico)|William Hamilton]], con la quale strinse più tardi una intensa relazione.
 
Ripresosi dalla malattia, nel [[1781]] fu pronto per una nuova spedizione in [[Canada]]: gli venne affidato il comando della fregata HMS ''Albemarle'', che faceva parte della squadra dell'[[ammiraglio]] [[Samuel Hood, I Visconte di Hood|Hood]].
Successivamente fu impegnato nelle operazioni militari che puntavano alla conquista della [[Corsica]]; nel luglio del [[1794]] Nelson durante un'attacco a [[Calvi]] perse l'occhio destro. Nel [[1796]] fu nominato [[commodoro]] e poi posto al comando della ''[[HMS Captain (1787)|Captain]]'', una 74 cannoni.
 
Nel [[1783]] rientrò in patria dopo la guerra contro le colonie americane che si risolse con l'indipendenza delle stesse; l'anno seguente operò ancora una volta nelle Indie Occidentali dove conobbe e sposò nel [[1787]] Frances Nisbet, già vedova e madre di Josiah, che dieci anni dopo gli avrebbe salvato la vita a [[Santa Cruz de Tenerife]].
L'anno seguente si distinse nel corso della [[battaglia di capo San Vincenzo]] ([[14]] [[febbraio]] [[1797]]), durante la quale una famosa mossa che contravveniva apertamente alle ''Istruzioni per il Combattimento'' della marina Inglese permise all'ammiraglio [[Hood]] di portare in patria due grandi navi catturate in prova della sua vittoria sulla flotta [[Spagna|spagnola]].
 
=== Il primo comando ===
===L'esperienza, la fama, le incresciose vicende===
[[File:George Romney - Emma Hart in a Straw Hat.jpg|left|thumb|''Lady Hamilton'', ritratto di George Romney, 1782-84, olio su tela]]
Nel [[1793]] gli fu affidato il comando del vascello ''[[HMS Agamemnon (1781)|HMS Agamemnon]]'' durante la guerra contro la [[Francia]] rivoluzionaria. Di nuovo agli ordini dell'ammiraglio Hood, fu inviato nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]], dove partecipò all'[[Assedio di Tolone (1793)|assedio di Tolone]]. L'esito positivo di tale operazione contribuì ad accrescere la già elevata popolarità di cui Horatio Nelson godeva in patria.
 
Nel corso di una missione a [[Napoli]], nel settembre del [[1793]], conobbe [[Emma Hamilton|Emma Lyon]], moglie dell'ambasciatore britannico presso la corte borbonica [[William Hamilton (diplomatico)|Sir William Hamilton]], con la quale strinse successivamente a [[Palermo]] una intensa relazione sentimentale.
Promosso contrammiraglio “del blu” e creato [[cavaliere dell'ordine del Bagno]], nel luglio del [[1797]] partecipò al temerario ma tuttavia inutile attacco sferrato contro la città di [[Santa Cruz de Tenerife]], nelle [[Canarie]], durante il quale Nelson fu gravemente ferito ad un braccio che, divenuto incurabile, gli venne amputato.
[[Immagine:Nelson On His Column - Trafalgar Square - London - 240404.jpg|thumb|La colonna dedicata ad Horatio Nelson a [[Trafalgar Square]]]]
 
Fu poi impegnato nelle operazioni militari che puntavano alla conquista della [[Corsica]]: nel luglio del [[1794]], durante un attacco a [[Calvi (Francia)|Calvi]], perse l'occhio destro. Nel [[1795]], al comando dell{{'}}''[[HMS Agamemnon (1781)|Agamemnon]]'', si distinse nella [[Battaglia di Genova (1795)|battaglia di Genova]], attaccando coraggiosamente la nave francese di classe superiore ''Ça Ira'', catturandola assieme alla ''Censeur'' e impedendo uno sbarco di truppe francesi in Corsica.
Nell'aprile del [[1798]] riprese servizio dopo un lungo periodo di convalescenza. Gli fu assegnata nel Mediterraneo una divisione incaricata di sorvegliare i movimenti che le milizie francesi operavano a Tolone. Essendosi fatto sfuggire la flotta francese comandata dall'ammiraglio [[François-Paul Brueys d'Aigalliers|Brueys]], diretta in [[Egitto]], iniziò una lunga caccia che lo portò ad inseguire l'armata nemica per quasi due mesi; alla fine riuscì ad avvistare il nemico nella baia di Abukir. Il [[1 agosto|1° agosto]] 1798, con grande perizia riuscì ad agganciare la flotta di Brueys e ad annientarla definitivamente nella [[battaglia navale di Abukir]], riuscendo in tal modo nel compito di bloccare [[Napoleone]] sul suolo egiziano.
 
Nel [[1796]] fu nominato [[commodoro]] e poi gli fu affidato il comando della HMS ''[[HMS Captain (1787)|Captain]]'', un vascello di linea di terza classe (74 cannoni).
Successivamente fu inviato a [[Napoli]] per schiacciare gli insorti giacobini e mettere in salvo la corte borbonica; ma al suo arrivo sul teatro di guerra la Repubblica Partenopea sconfitta su tutti i fronti dal cardinale [[Fabrizio Ruffo]] e abbandonata dalle truppe francesi, aveva già capitolato; tuttavia Nelson non volle o non poté rispettare i patti della resa che gli venne consegnata dal cardinale Ruffo, consegnando così i capi giacobini e i fautori della rivolta alla vendetta di [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] e facendo condannare all'impiccagione l'ammiraglio [[Francesco Caracciolo]] che aveva avuto in consegna. Durante la parentesi napoletana Nelson stringerà un legame più intenso con Emma Hamilton, la quale contribuì non poco a modificare negativamente comportamento e decisioni del militare che si dimostreranno in seguito più che mai fatali.
 
L'anno seguente si distinse nel corso della [[Battaglia di Capo San Vincenzo (1797)|battaglia di Capo San Vincenzo]] (14 febbraio [[1797]]), durante la quale una manovra, divenuta poi famosa, che contravveniva apertamente alle ''Istruzioni per il combattimento'' della marina inglese permise all'ammiraglio [[John Jervis, I conte di St Vincent|John Jervis]] (nominato poi conte di St. Vincent) di portare in patria due grandi navi catturate, a prova della sua vittoria sulla flotta [[Spagna|spagnola]].
Nominato dal re di Napoli duca di Bronte, tornò in Inghilterra con Emma Hamilton agli inizi del [[1800]] dopo aver avuto alcuni battibecchi con l'ammiragliato; poco tempo dopo si separò dalla moglie Frances Nisbet per andare a vivere assieme all'amante, dalla quale lo stesso anno ebbe una figlia, Horatia.
 
=== L'esperienza, la fama, le vicende ===
Le turbolente vicende legate alla sua vita privata non rovinarono la grande stima che l'ammiragliato e gli alti vertici della marina militare britannica riponevano nei confronti dello stesso; nel [[1801]] difatti fu promosso dall'ammiragliato viceammiraglio e comandante in seconda della flotta con la quale il comandante [[Hyde Parker]] doveva reprimere le forze della [[lega dei Neutri]].
 
Promosso contrammiraglio della "squadra blu” e nominato Cavaliere dell'[[Ordine del Bagno]], nel luglio del [[1797]] partecipò al temerario ma inutile attacco sferrato contro la città di [[Santa Cruz de Tenerife]], nelle [[isole Canarie]], durante il quale fu gravemente ferito al braccio destro che, divenuto incurabile, gli venne amputato.
L'operazione comandata da Parker e Nelson aveva il compito di schiacciare le armate di [[Danimarca]] e [[Svezia]]; entrambi i paesi infatti appoggiavano economicamente la Francia napoleonica e per questo dovevano essere rapidamente fermate. Il [[2 aprile]] del [[1801]] Nelson e Parker riportarono una brillante vittoria che cancellò in modo definitivo la minaccia navale scandinava.
 
[[File:Nelson On His Column - Trafalgar Square - London - 240404.jpg|thumb|La colonna dedicata ad Horatio Nelson a [[Trafalgar Square]]]]
[[Immagine:Death_of_Nelson.jpg|right|thumb|400px|Lord Nelson ferito a morte e sorretto dal cappellano Alexander Scott insieme con i medici Neil Smith e William Beatty durante la battaglia di Trafalgar]]
 
Nell'aprile del [[1798]] riprese servizio dopo un lungo periodo di convalescenza. Gli fu assegnata nel Mediterraneo una divisione incaricata di sorvegliare i movimenti della flotta francese con base a [[Tolone]]. Essendosi lasciato sfuggire la flotta comandata dall'ammiraglio [[François-Paul Brueys D'Aigalliers|Brueys]], diretta in [[Egitto]] con la spedizione di [[Napoleone Bonaparte]], iniziò una lunga caccia che lo portò ad inseguire l'armata navale nemica per quasi due mesi, alla fine dei quali, il 1º agosto 1798, sorprese il nemico ancorato nella [[baia di Abukir]] e lo annientò ([[Battaglia del Nilo (1798)|battaglia del Nilo]]), bloccando in tal modo le truppe di Napoleone sul suolo egiziano.
===L'ultima battaglia===
Dopo un periodo di congedo avuto con la [[pace di Amiens]], Nelson fu nominato comandante in capo della flotta operante nel Mediterraneo. Con queste forze riuscì a bloccare a Tolone le milizie francesi che si preparavano all'invasione dell'Inghilterra; Nelson assediò la città per due anni, fino al marzo [[1805]], quando l'ammiraglio francese [[Pierre-Charles Villeneuve]] riuscì ad eludere la sorveglianza e a dirigersi verso le Indie Occidentali.
 
Successivamente fu inviato a [[Napoli]] con una flotta congiunta britannico-portoghese, divisa in due flotte comandate dallo stesso Nelson e dall'ammiraglio portoghese [[Domingos Xavier de Lima]] noto come il Marchese di Nisa, per colpire gli insorti [[Giacobinismo|giacobini]] e mettere in salvo la corte [[Borbone di Napoli|borbonica]], ma al suo arrivo sul teatro di guerra la [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Napoletana]], sconfitta su tutti i fronti dal cardinale [[Fabrizio Ruffo]] e abbandonata dalle truppe francesi, aveva già capitolato<ref>F. Card. Ruffo, Nelson, T. Troubridge, A. T. Mahan, ''Nelson at Naples'', The English Historical Review, Vol. 15, No. 60 (Oct., 1900), pp. 699-727.</ref>. Tuttavia Nelson non volle rispettare i patti della resa che gli vennero trasmessi dal cardinale Ruffo, consegnando così i capi giacobini ed i fautori della rivolta alla vendetta di [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]], tra cui l'ammiraglio [[Francesco Caracciolo (ammiraglio)|Francesco Caracciolo]], ritenuto colpevole di alto tradimento e condannato all'impiccagione<ref>AA.VV., ''Storia d'Italia'', vol. 6, pp. 100-101.</ref>. Durante la parentesi napoletana Nelson strinse un legame più intenso con Lady Hamilton.
Il 21 ottobre dello stesso anno, l'ammiraglio Villeneuve ricongiuntosi con le forze spagnole di Gravina si portò al largo di [[capo Trafalgar]] dove la flotta britannica era già schierata e pronta per la battaglia: benché Nelson fosse in inferiorità numerica (trentatré navi franco-spagnole contro le ventisette inglesi), inflisse una impressionante sconfitta alla flotta nemica, nella [[battaglia di Trafalgar]]. Questa clamorosa vittoria permise all'Inghilterra di mantenere la propria supremazia navale, messa in discussione dall'Impero Francese.
 
Nominato da re Ferdinando [[Castello di Nelson|duca di Bronte]], tornò in [[Inghilterra]] con [[Emma Hamilton]] agli inizi del [[1800]] dopo alcune divergenze con l'Ammiragliato; poco tempo dopo si separò dalla moglie Frances Nisbet per vivere con l'amante (e con suo marito Lord Hamilton), dalla quale lo stesso anno ebbe una figlia, Horatia. Proprio Lady Hamilton venne nominata come unica depositaria del testamento dell'ammiraglio.<ref>{{cita web|http://www.blitzquotidiano.it/libri/jane-austen-shakespeare-francis-bacon-1761656/|titolo=Jane Austen, Shakespeare, Francis Bacon, sir Francis Drake: testamenti online|accesso=11 marzo 2014}}</ref>
Probabilmente la [[Gran Bretagna]] avrebbe preferito perdere metà della sua flotta a Trafalgar piuttosto che il più brillante generale della propria storia navale: Nelson infatti mentre si trovava sul ponte dell'ammiraglia ''Victory'' ad assistere fiero e soddisfatto all'ennesima vittoria della sua nazione, fu colpito a morte da un fuciliere francese che sparò dall'albero maestro della nave francese [[Redoutable (1791)|''Redoubtable'']].
Il suo corpo venne solennemente tumulato nella [[cattedrale di Saint Paul]] a [[Londra]].
 
Le turbolente vicende legate alla sua vita privata non ridussero la stima che l'[[Ammiragliato (Regno Unito)|Ammiragliato]] e gli alti vertici della marina militare britannica riponevano nei confronti di Nelson: nel [[1801]], difatti, fu promosso dall'Ammiragliato viceammiraglio e comandante in seconda della flotta con la quale il comandante [[Hyde Parker]] doveva reprimere le forze della [[Lega dei neutri]].
==Curiosità==
[[Immagine:Turner, The Battle of Trafalgar (1822).jpg|thumb|Il famoso dipinto di [[J.M.W. Turner]], in cui l'artista rappresenta il ''Victory'', dove sulla sommità dell'albero maestro era issato il famoso messaggio: «England expects that every man will do his duty»]]
 
L'operazione comandata da Parker e Nelson aveva il compito di sconfiggere le flotte di [[Danimarca]] e [[Svezia]]; entrambi i paesi, infatti, appoggiavano economicamente la Francia napoleonica e per questo dovevano essere rapidamente fermate. Il 2 aprile del [[1801]] Nelson e Parker riportarono una brillante vittoria nella [[Battaglia di Copenaghen (1801)|battaglia di Copenaghen]] che cancellò in modo definitivo la minaccia navale scandinava.
Horatio Nelson il giorno in cui si svolse la battaglia navale di Trafalgar, è noto che abbia fatto innalzare sull'albero maestro della sua ammiraglia l'[[HMS Victory|''Victory'']] il segnale d'incitamento rivolto a tutta la flotta britannica: «England expects that every man will do his duty» ("L'Inghilterra si aspetta che ogni uomo compia il proprio dovere").
 
[[File:Lord Nelson before Trafalgar.jpg|thumb|Nelson prima della battaglia di Trafalgar in un dipinto del [[1854]] di George Lucy Good]]
La relazione tra Horatio Nelson e [[Emma Hamilton|Lady Hamilton]] è narrata nel film ''[[Il grande ammiraglio]]'' (''That Hamilton Woman'') ([[1941]]), di [[Alexander Korda]].
 
=== L'avvicinamento a Trafalgar ===
Curiose sono le interpretazioni date alle ultime confuse parole di Nelson prima di spirare, rivolte al suo Capitano di Bandiera Thomas Masterman Hardy. Alcuni storici interpretano tali parole come: «''Kismet, Hardy''» ("È il destino, Hardy"), oppure «''Kiss me Hardy''» (Baciami Hardy).
Dopo un periodo di congedo a seguito della [[Trattato di Amiens (1802)|pace di Amiens]], Nelson fu nominato comandante in capo della flotta operante nel [[Mar Mediterraneo]], la prestigiosa ''[[Mediterranean Fleet]]''.
 
Con queste forze riuscì a bloccare a [[Tolone]] la flotta francese che si preparava all'invasione dell'Inghilterra; Nelson assediò la città per due anni, attendendo le mosse della marina avversaria dall'isola de [[La Maddalena]] fino al marzo [[1805]], quando l'[[ammiraglio]] [[Pierre Charles Silvestre de Villeneuve]] riuscì ad eludere la sorveglianza ed a dirigersi verso le [[Indie Occidentali]].
La sua bara fu ricavata dal legno del albero maestro della sua nave Victory
 
La manovra avrebbe dovuto far credere ad un attacco francese ai possedimenti inglesi nell'[[America centrale]] mentre [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] sarebbe potuto sbarcare in Inghilterra, piano che in effetti riuscì. Ma l'ammiraglio Villeneuve, sfuggito all'inseguimento inglese, anziché dirigersi nel [[La Manica|canale della Manica]] per "coprire" lo sbarco francese in territorio inglese, fu sconfitto in una battaglia ad El Trafalgar e riparò a [[Cadice]].
==Bibliografia ==
 
*Terry Coleman. ''The Nelson Touch: The Life and Legend of Horatio Nelson''. Londra, Bloomsbury, 2002.
=== L'ultima battaglia e la morte ===
*Ernle Bradford. ''Horatio Nelson. L'uomo e l'eroe''. Milano, Mursia, 1981.
Il 21 ottobre 1805 l'ammiraglio Villeneuve, ricongiuntosi con le forze navali spagnole del Gravina, si portò al largo di [[Capo Trafalgar]], dove la flotta britannica era pronta alla battaglia; benché le forze navali inglesi fossero numericamente inferiori a quelle franco-spagnole (trentatré navi franco-spagnole contro le ventisette inglesi), Nelson inflisse una decisiva sconfitta alla flotta nemica ([[battaglia di Trafalgar]]). Questo evento bellico permise all'Inghilterra di rafforzare la propria supremazia navale su quella francese.
*Francesco Giordano. ''Horatio Nelson e la Sicilia - with English translation include''. Catania, La Fenice, 2002.
 
Il giorno in cui si svolse la battaglia navale di Trafalgar, Horatio Nelson fece innalzare sull'albero maestro della sua nave ammiraglia, la ''[[HMS Victory|Victory]]'', il segnale d'incitamento rivolto a tutta la sua flotta: ''[[England expects that every man will do his duty]]'' ("L'Inghilterra si aspetta che ogni uomo compia il proprio dovere").
[[File:Turner, The Battle of Trafalgar (1822).jpg|thumb|left|Il famoso dipinto di [[William Turner]] in cui l'artista rappresenta la ''Victory'', dove sulla sommità dell'albero maestro era issato il famoso messaggio: ''England expects that every man will do his duty'']]
Tuttavia Nelson non poté godere degli allori della vittoria poiché, all'una e un quarto del pomeriggio, fu colpito a morte da un tiratore francese che sparò, da una distanza di 15 metri, dall'albero maestro della nave ''[[Redoutable (1791)|Redoutable]]''. [[Thomas Hardy, I baronetto|Thomas Hardy]], comandante della ''Victory'' che stava passeggiando sul ponte insieme a Nelson durante la battaglia, si accorse che l'ammiraglio non era al suo fianco. Si voltò e vide che era inginocchiato sul ponte, mentre si sosteneva con la mano, prima di cadere su un fianco.
 
La palla che lo aveva colpito era entrata nella spalla sinistra, aveva attraversato un polmone, poi la colonna vertebrale all'altezza della sesta e della settima vertebra toracica e si era conficcata nei muscoli della schiena, 51&nbsp;mm sotto la scapola destra. Il guardiamarina John Pollard, forse insieme al collega Francis Edward Collingwood, avrebbe abbattuto il tiratore francese responsabile della morte di Nelson.
 
Nelson fu portato sotto la cabina di pilotaggio dal sergente maggiore dei marines Robert Adair e da due marinai. Mentre veniva condotto giù, chiese loro di fermarsi in modo da poter dare consigli a un guardiamarina sulla gestione della barra. Poi si coprì il viso con un fazzoletto per non allarmare l'equipaggio. Fu portato dal chirurgo di bordo William Beatty. Nelson fu messo a proprio agio, ventilato e gli venne portata della limonata e del vino da bere, dopo che si era lamentato di sentire caldo e sete. Chiese più volte di vedere Hardy, che era sul ponte a supervisionare la battaglia, e chiese a Beatty di ricordarlo a Emma, sua figlia, e ai suoi amici.
 
Hardy scese sottocoperta per vedere Nelson, poco dopo le due e mezza, e lo informò che un certo numero di navi nemiche si erano arrese. Nelson gli disse che sarebbe morto sicuramente e lo pregò di passare i suoi beni a Emma. Con Nelson, a questo punto, c'erano il cappellano Alexander Scott, il commissario di bordo Walter Burke, l'intendente di Nelson, Chevalier, e Beatty. Nelson, temendo l'arrivo di una burrasca, diede istruzioni a Hardy di dare fondo all'ancora. Dopo avergli ricordato di "prendersi cura della povera Lady Hamilton", Nelson disse: "Baciami, Hardy". Beatty registrò che Hardy si inginocchiò e baciò Nelson sulla guancia. Poi rimase in piedi per un minuto o due, prima di baciare Nelson sulla fronte. L'ammiraglio chiese chi fosse e, sentendo che era Hardy, rispose: "Dio ti benedica, Hardy".
[[File:Death of Nelson.jpg|thumb|upright=1.8|Lord Nelson ferito a morte e sorretto dal cappellano Alexander Scott insieme con i medici Neil Smith e William Beatty durante la battaglia di Trafalgar; [[Morte di Nelson|dipinto]] di Benjamin West]]
Ormai molto debole, Nelson continuò a mormorare istruzioni a Burke e Scott: "Ventaglio, ventaglio [...] strofinare, strofinare [...] bere, bere". Beatty aveva sentito Nelson mormorare "Grazie a Dio ho fatto il mio dovere" e quando tornò, la voce di Nelson si era affievolita e il polso era molto debole. Nelson guardò in alto, mentre Beatty gli prendeva il polso, poi chiuse gli occhi. Scott, che rimase accanto a Nelson mentre moriva, registrò le sue ultime parole: "Dio e il mio paese". Nelson morì alle quattro e mezza del pomeriggio, tre ore dopo essere stato colpito. Aveva 47 anni.
 
=== Ritorno in patria ===
Il cadavere dell'ammiraglio, come confermano i documenti degli archivi britannici, venne conservato in una botte di rum (in quanto a base di alcol) fino al rientro in Inghilterra, dove ricevette i funerali di Stato.
 
Il suo corpo venne solennemente tumulato nella [[Cattedrale di San Paolo (Londra)|cattedrale di San Paolo]] a [[Londra]], all'interno di una bara ricavata da un pezzo di legno, ripescato in mare, dell'albero maestro de ''[[L'Orient]]''. Quest'ultima era l'ammiraglia francese nella [[Battaglia del Nilo (1798)|battaglia del Nilo]]. Prese fuoco e affondò in seguito all'esplosione dei due depositi di polveri situati uno a poppa e l'altro a prua. Alla vigilia della partenza per la campagna d'oriente, Napoleone aveva appropriatamente fatto cambiare il nome della nave da ''Sans Culotte'' a ''L'Orient''<ref>Jean-Michel Riou. ''Il segreto di Champollion''</ref>, risvegliando la superstizione dei marinai, per i quali cambiare nome ad una nave porta disgrazia. C'è da aggiungere che si trattava del secondo cambio di nome, essendo la nave stata varata col nome di ''Le Dauphin Royal''.
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Cavaliere commendatore dell'Ordine del Bagno
|collegamento_onorificenza=Ordine del Bagno
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}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine di San Ferdinando e al merito
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{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Cavaliere gran commendatore dell'Ordine equestre germanico di San Gioacchino
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{{Onorificenze
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{{Onorificenze
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}}
 
== Nella cultura di massa ==
=== Film ===
* La relazione tra Horatio Nelson e [[Emma Hamilton|Lady Hamilton]] è narrata, in forma romanzesca, nel film ''[[Il grande ammiraglio]]'' (''That Hamilton Woman'') ([[1941]]), di [[Alexander Korda]].
 
=== Miniserie TV ===
* La [[RAI]] e l'[[Incorporated Television Company|ITC]] hanno prodotto la miniserie ''Nelson'' del [[1982]] diretta da [[Simon Langton]].
 
=== Romanzi ===
* Nella saga di Aubrey e Maturin di [[Patrick O'Brian]] il protagonista, capitano Jack Aubrey, ha servito sotto Nelson nella [[battaglia del Nilo (1798)|battaglia del Nilo]].
 
=== Bevande ===
* Quando il corpo dell'ammiraglio Nelson venne posto nella botte di rum per poter essere conservato e trasportato in Inghilterra, all'arrivo in patria si scoprì che nel contenitore non vi era più traccia d'alcol. I marinai avevano praticato un foro sul fondo della botte e bevuto tutto il rum, ignari o incuranti del fatto che all'interno giaceva il corpo dell'Ammiraglio. Ancora oggi, memori di questo episodio, viene prodotto il Nelson's Blood, rum dall'inconfondibile colore rosso. Tale leggenda è tuttavia ritenuta non vera, in quanto la botte era costantemente vigilata da militari armati durante tutto il viaggio di ritorno.
 
=== Videogiochi ===
*Nel videogioco italiano ''[[Anacapri: The Dream]]'' è presente il personaggio del fantasma dell'ammiraglio Nelson.
 
== Note ==
<REFERENCES/>
 
== Bibliografia ==
* Terry Coleman, ''The Nelson Touch: The Life and Legend of Horatio Nelson'', Londra, Bloomsbury, 2002.
* Ernle Bradford, ''Horatio Nelson. L'uomo e l'eroe'', Milano, Mursia, 1981.
* Francesco Giordano, ''Horatio Nelson e la Sicilia - with English translation include'', Catania, La Fenice, 2002.
* [[Alberto Cavanna]], Furio Ciciliot, ''Nelson e noi'', Milano, Mursia, 2006
*{{en}} Jonathan Gosling, Stephanie Jones, ''Nelson's Way: [[Leadership]] Lessons from the Great Commander'', 9781857883718, 1857883713, Nicholas Brealey Publishing, 2006
 
== Voci correlate ==
* [[Campagna d'Egitto]]
* [[Battaglia di CopenhagenCopenaghen (1801)]]
* [[Napoleone Bonaparte]]
* [[Battaglia del Nilo (1798)]]
* [[Battaglia di Trafalgar]]
* [[Lega dei Neutrineutri]]
* [[Repubblica Napoletana (1799)]]
* [[Emma Hamilton]]
*sir [[William Hamilton (diplomatico)|William Hamilton]]
* [[Abbazia di Santa Maria di Maniace]]
* [[Historical Maritime Society]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
{{Link AdQ|en}}
* {{Collegamenti esterni}}
 
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[[Categoria:Generali nemici di Napoleone|Nelson]]
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