Ghiffa: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome=Ghiffa
|Panorama=Laveno, VA - Lago Maggiore - Fähre - Ghiffa, VB v S, Lepontinische 01Alpen.jpg
|Didascalia= Ghiffa vista da Laveno
|Bandiera=
|Voce bandiera=
|Stemma=Ghiffa-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Piemonte
|Divisione amm grado 2=VerbaniaVerbano-Cusio-Ossola
|Amministratore locale=Matteo Lanino
|Partito=[[lista civica]] ''Insieme per Ghiffa''
|Data elezione=26/05/-5-2014
|Data rielezione=27-5-2019
|Data istituzione=
|Latitudine gradi=
|Latitudine minuti=
|Latitudine secondi=
|Latitudine NS=
|Longitudine gradi=
|Longitudine minuti=
|Longitudine secondi=
|Longitudine EW=
|Altitudine=
|Sottodivisioni=Arca, Bozzela, Carpiano, Cargiago, Caronio, Ceredo, Deccio, Frino, Rometto, Ronco, San Maurizio, Selva, Sasso, Susello
|Superficie=14.65
|Note superficie=
|Abitanti=2412
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni=Bozzela,Carpiano, Cargiago, Caronio, Ceredo, Deccio, Frino, Ronco, San Maurizio, Selva, Susello
|Divisioni confinanti=[[Arizzano]], [[Bee]], [[Castelveccana]] (VA), [[Laveno-Mombello]] (VA), [[Oggebbio]], [[Porto Valtravaglia]] (VA), [[Premeno]], [[Verbania]]
|Prefisso=[[0323]]
|Targa=VB
|Zona sismica=4
|Gradi giorno = 2431
|Diffusività=
|Nome abitanti=ghiffesi
|Patrono= [[Vera Croce|Santa Croce]]
|Festivo=
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Ghiffa (province of Verbano-Cusio-Ossola, region Piedmont, Italy).svg
|Mappa=
|Didascalia mappa=Posizione di Ghiffa nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola
}}
 
'''Ghiffa''' (''Ghifa'' nel locale [[Varietà della lingua lombarda|dialetto lombardo occidentale]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 2.385{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia del Verbano -Cusio -Ossola]], sulla sponda occidentale piemontese del [[Lago Maggiore]], in Piemonte,posto a cinque chilometri a nord didal capoluogo [[Verbania]].
 
Il comune fa parte dell'[[unione di comuni del Lago Maggiore]].<ref>{{Cita web|url=http://www.unionelagomaggiore.it/file_upload/p1a8tocet61ghe30s4bkepc1g137.pdf|titolo=Statuto}}</ref>
== Amministrazione ==
 
Fa parte della [[Comunità Montana Alto Verbano]] e dell'Unione dei Comuni del Lago Maggiore.
== Geografia fisica ==
Il territorio, comprendente parte del [[Lago Maggiore]], presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, culminanti a 870 metri [[s.l.m.]]
 
[[Classificazione climatica]]: zona E, 2431 GR/G.
 
== Origini del nome ==
Elenco ultimi Sindaci di Ghiffa:
Il [[toponimo]] viene fatto derivare dagli studiosi dal latino volgare ''Guiffa'' o ''Guifa'', col significato di "segno opposto a una proprietà o a un fondo"; altri lo farebbero derivare dal verbo germanico ''Wifa'', col significato di "termine di confine".<ref>{{cita web|url=http://www.italiapedia.it/comune-di-ghiffa_Storia-103-033|titolo=Toponimo Hhiffa|accesso=4 novembre 2018}}</ref>
 
== Storia ==
=== Età antica ===
I primi insediamenti risalgono all'epoca della [[Cultura di Golasecca]] e all'[[Età del ferro]], come testimoniano le incisioni rupestri e reperti rinvenuti nell'area del [[Sacro Monte di Ghiffa]].
 
Sono vari i ritrovamenti che risalgono al periodo romano; tra questi alcune tombe a Frino e Carpiano.<ref>{{cita web|url=http://www.lagomaggioreferien.com/dettaglio_proposta.asp?param=17,1102,2386,0,0,0,0,0,0,0|titolo=Ghiffa età antica|accesso=4 novembre 2018}}</ref>
 
=== Età medievale ===
La prima citazione risale al [[Basso Medioevo]] in un documento liturgico del [[1125]] che riferisce che faceva parte del [[decanato]] di San Maurizio della Costa insieme a [[Intra]], [[Pallanza]] e [[Valle Intrasca]].
 
Nel [[1447]] [[Filippo Maria Visconti]] diede in feudo il decanato di San Maurizio ai marchesi Moriggia ([[Morigi]]); essi tenevano banco di giustizia a Ceredo e edificarono il proprio castello nella frazione di Frino, che divenne capoluogo del feudo.<ref>{{cita web|url=http://www.lagomaggioreferien.com/dettaglio_proposta.asp?param=17,1102,2386,0,0,0,0,0,0,0|titolo=Ghiffa |accesso=4 novembre 2018}}</ref>
<ref name="thinktag.it">{{Cita web|url=http://www.thinktag.it/it/resources/castello-di-frino|titolo=Ghiffa|accesso=4 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181125124628/http://www.thinktag.it/it/resources/castello-di-frino|urlmorto=sì}}</ref>
<ref name="italiapedia.it">{{cita web|url=http://www.italiapedia.it/comune-di-ghiffa_Storia-103-033|titolo=Ghiffa|accesso=4 novembre 2018}}</ref>
 
=== Età moderna ===
Nel [[XVII secolo]] il cardinale [[Giacomo Antonio Morigia]], [[precettore]] del [[granduca di Toscana]] e [[arcivescovo di Firenze]], fece di Ghiffa un luogo d'incontro di artisti e letterati, che diedero vita a un rinascimento lacustre.
 
L'infeudazione del territorio ai Moriggia perdurò fino al [[1744]], quando, a seguito del [[Trattato di Worms (1743)|Trattato di Worms]], il feudo venne ceduto al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] e successivamente, con l'estinzione della famiglia [[Morigi|Moriggia]], passò ai [[Borromeo]], con continue discussioni con la popolazione per i diritti di pesca sul lago e per ampliare la loro influenza nei possedimenti.<ref name="thinktag.it" /><ref name="italiapedia.it" /><ref>{{cita web|url=http://www.lagomaggioreferien.com/dettaglio_proposta.asp?param=17,1102,2386,0,0,0,0,0,0,0|titolo=Ghiffa età moderna|accesso=4 novembre 2018}}</ref>
<ref>{{cita web|url=http://www.sacromonte-ghiffa.com/?page_id=101|titolo=Ghiffa età moderna II|accesso=4 novembre 2018}}</ref>
 
=== Età contemporanea ===
Con il [[XIX secolo]] si sviluppò il trasporto via lago e il completamento della [[Strada statale 34 del Lago Maggiore|strada litoranea]] che risale verso la [[Svizzera]] rese Ghiffa un polo d'attrazione sia per il turismo, con l'edificazione di alberghi e di grandi e prestigiose ville, sia per l'industria.
 
=== Simboli ===
[[File:Ghiffa-Stemma.svg|sinistra|120px]]
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con [[decreto del presidente della Repubblica]] del 4 dicembre 1954.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?341|titolo=Ghiffa|accesso=2023-05-23|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{citazione|[[Troncato]] d'azzurro e di verde, al [[Castello (araldica)|castello]] d'argento, torricellato di uno, merlato alla guelfa, aperto e finestrato del campo, attraversante sulla troncatura. Ornamenti esteriori da Comune.<ref>{{cita web|url=http://www.italiapedia.it/comune-di-ghiffa_Descrizione-103-033|titolo=Ghiffa simbolo|accesso=4 novembre 2018}}</ref>}}
Il gonfalone è un drappo partito di verde e di azzurro.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/3ab049ea-9d97-40a0-975b-c9cba2b45c0f/810-ghiffa|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Ghiffa|accesso=9 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
{{clear|left}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:Ghiffa Sacro Monte 04.jpg|miniatura|[[Sacro Monte di Ghiffa]]: la cappella della Incoronazione della Vergine|sinistra]]
;[[Sacro Monte di Ghiffa|Il Sacro Monte]]: Posto lungo le pendici boscose del monte Cargiago, il [[Sacro Monte di Ghiffa]] si trova in una splendida posizione panoramica, con una stupenda vista sul Lago Maggiore. Nel 2003 questo straordinario complesso monumentale è stato inserito dall'[[UNESCO]] nella [[Patrimoni dell'Umanità|Lista del Patrimonio Mondiale]] insieme ad altri sei [[Sacri Monti]] piemontesi.<ref>{{Cita web|url=https://circuitodeisanti.it/verbano-09.html|titolo=Circuito dei Santi - Santuario della SS. Trinità|sito=circuitodeisanti.it|accesso=2025-01-30}}</ref>
 
;Chiesa parrocchiale di San Maurizio: Sorge su una verde collina isolata e risale al [[XII secolo]]. La primitiva edificazione di questa chiesa risale al 1125; nel 1547 si pose mano a un totale rifacimento che assegnò al tempio gli odierni caratteri tipologici.<ref>{{cita web|url=https://comune.ghiffa.vb.it/it-it/vivere-il-comune/cosa-vedere/parrocchiale-di-san-maurizio-1302-1-0cb8ffb5323df64ae6b519bb51342730|titolo=Parrocchiale di San Maurizio|accesso=2 novembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://circuitodeisanti.it/verbano-06.html|titolo=Circuito dei Santi - Parrocchiale di San Maurizio della Costa|sito=circuitodeisanti.it|accesso=2025-01-30}}</ref>
 
;Chiesa di Santa Croce: Poco distante dal Palazzo comunale sorge la chiesa di Santa Croce, edificata nella seconda metà del Seicento come semplice oratorio e divenuta parrocchiale solo a partire dal 1954. Il campanile che la affianca risale invece al 1773.<ref>{{cita web|url=https://comune.ghiffa.vb.it/it-it/vivere-il-comune/cosa-vedere/chiesa-di-santa-croce-1303-1-bc589077b566758ebdc80d8b4d4f581b|titolo=Chiesa di Santa Croce|accesso=2 novembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://circuitodeisanti.it/verbano-10.html|titolo=Circuito dei Santi - Chiesa parrocchiale di Santa Croce|sito=circuitodeisanti.it|accesso=2025-01-30}}</ref>
 
[[File:0075 - Susello - S. Maria Assunta - Foto Giovanni Dall'Orto, 10 Oct 2009.jpg|miniatura|sinistra|upright=0.6|Chiesa della Beata Vergine Assunta a Susello]]
;Chiesa della Beata Vergine Assunta: Situata nella frazione di Susello. Menzionata per la prima volta nel 1173, presenta il profilo a [[facciata a capanna|capanna]] di stile lombardo, con pinnacoli neogotici collocati sul vertice e due caratteristici vani, introdotti da arcate, ai lati del portale cinquecentesco.<ref>{{cita web|url=http://parrocchiaghiffa.org/archivio/storia.html|titolo=Santa Maria Assunta a Susello|accesso=2 novembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://circuitodeisanti.it/verbano-05.html|titolo=Circuito dei Santi - Chiesa di S. Maria Assunta|sito=circuitodeisanti.it|accesso=2025-01-30}}</ref>
 
;Monastero delle benedettine del SS. Sacramento: Il monastero benedettino risale al primo Novecento e trovò posto sulle rovine di un antico edificio patrizio, casa Prestini.<ref>{{cita web|url=https://comune.ghiffa.vb.it/it-it/vivere-il-comune/cosa-vedere/monastero-ss-trinita-benedettine-ss-sacramento-1305-1-2d05bf61a0fe446a4684f67abc21e177|titolo=Monastero benedettine|accesso=2 novembre 2018}}</ref> Dal 1906, proveniente da [[Seregno]], vi vive una comunità di circa 50 monache che segue la [[Regola benedettina]].<ref>{{cita web|url=http://www.benedettineghiffa.org/index.php?option=com_content&view=article&id=56&Itemid=60&lang=it|titolo=il nostro Monastero|accesso=2 novembre 2018}}</ref>
 
;Altre architetture religiose
*Oratorio dei Re Magi, a Caronio, 1894.<ref>{{Cita web|url=https://circuitodeisanti.it/verbano-01.html|titolo=Circuito dei Santi - Oratorio dei Re Magi|sito=circuitodeisanti.it|accesso=2025-01-30}}</ref>
*Chiesa di San Lorenzo, a Cargiago, XVII secolo.<ref>{{Cita web|url=https://circuitodeisanti.it/verbano-02.html|titolo=Circuito dei Santi - Chiesa di San Lorenzo|sito=circuitodeisanti.it|accesso=2025-01-30}}</ref>
*Oratorio di San Bernardo da Mentone, a Ceredo, 1622.<ref>{{Cita web|url=https://circuitodeisanti.it/verbano-03.html|titolo=Circuito dei Santi - Oratorio di S. Bernardo da Mentone|sito=circuitodeisanti.it|accesso=2025-01-30}}</ref>
*Oratorio dello Spirito Santo e della Madonna della Mercede, a Carpiano, XVII secolo.<ref>{{Cita web|url=https://circuitodeisanti.it/verbano-04.html|titolo=Circuito dei Santi - Oratorio dello Spirito Santo e della Madonna della Mercede|sito=circuitodeisanti.it|accesso=2025-01-30}}</ref>
*Chiesa della Natività di Maria, a Frino, XVII secolo.<ref>{{Cita web|url=https://circuitodeisanti.it/verbano-07.html|titolo=Circuito dei Santi - Chiesa della Natività di Maria|sito=circuitodeisanti.it|accesso=2025-01-30}}</ref>
*Oratorio della Visitazione della Vergine a S. Elisabetta, a Ronco, 1625.<ref>{{Cita web|url=https://circuitodeisanti.it/verbano-08.html|titolo=Circuito dei Santi - Oratorio della Visitazione della Vergine a S. Elisabetta|sito=circuitodeisanti.it|accesso=2025-01-30}}</ref>
*Oratorio di San Tommaso, a Deccio, 1655.<ref>{{Cita web|url=https://circuitodeisanti.it/verbano-11.html|titolo=Circuito dei Santi - Oratorio di S. Tommaso|sito=circuitodeisanti.it|accesso=2025-01-30}}</ref>
 
=== Architetture militari ===
;[[Castello di Frino]]: Il castello di Frino fu edificato intorno al 1600 dai marchesi Moriggia. Esso, in una delle più belle e panoramiche posizioni del Verbano, fu venduto all'estinzione della famiglia nel 1896 e venne acquistato dall'architetto Giuseppe Pirovano. Egli rilevò il castello, ormai privo anche del mobilio, e lo restaurò fino a riportarlo all'antico splendore. Il castello è stato trasformato in anni recenti in albergo-ristorante e, a testimonianza della lussuosa vegetazione e della magnificenza di un tempo, sono rimasti i giganteschi cipressi che erano motivo di rivalità con i [[Borromeo]].<ref>{{cita web|url=http://www.thinktag.it/it/resources/castello-di-frino|titolo=Castello di Frino|accesso=4 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181125124628/http://www.thinktag.it/it/resources/castello-di-frino|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Architetture civili ===
Per la crescente attrazione turistica, a fine Ottocento vennero edificate numerose ville in [[stile liberty]]. Tra queste Villa Ada, eretta dal principe russo [[Paolo Troubetzkoy]], e Villa Volpi che prese il nome da un generale del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] che l'acquistò.
 
;Stabilimento Panizza:[[File:Stabilimento Panizza.jpg|miniatura|Lo stabilimento Panizza all'inizio del secolo]] Venne costruito nel 1879 sulle rive del Lago Maggiore; è formato da due edifici distinti, divisi dalla strada statale. Oggi è sede del Museo dell'arte del cappello.
 
;Casa dell'orologiaio: Fu progettata e costruita in località Valdora a partire dal 1980 da Natale Boletti, un industriale di [[Verbania]], che nei primi anni '70 aveva realizzato, a poche decine di metri, una fabbrica di orologi, la "Boltime". La struttura nacque con alcune caratteristiche estremamente innovative, come una dotazione di celle fotovoltaiche sulla copertura ed un meccanismo che consentiva alla porzione superiore di ruotare in ragione delle ore del giorno, in modo da ottenere la migliore esposizione.[https://www.archilovers.com/projects/243008/la-casa-dell-orologiaio-recupero-di-edificio-unifamiliare-rotante.html]
[[File:Vista aerea della casa dell'orologiaio di Ghiffa.jpg|miniatura|Vista aerea della "casa dell'orologiaio", edificio residenziale eliotropico]]
 
=== Aree naturali ===
[[File:Ghiffa, Verbano-Cusio-Ossola - panoramio.jpg|miniatura|Il porto e il lungolago]]
[[File:Busto Ambrosoli Ghiffa.jpg|miniatura|Busto di Giorgio Ambrosoli sul lungolago di Ghiffa]]
====Riserva Naturale del Sacro Monte di Ghiffa====
Si estende dalla zona del Sacro Monte (350 m) fino alla cima del Monte Cargiago (713 m), toccando il paese di [[Premeno|Pollino]] ed il versante occidentale del monte, caratterizzato dall’ambiente umido del Rio Ballona. Lungo i sentieri che si snodano tra il verde si incontrano alcune cappelle votive, segno della passata religiosità popolare. La Riserva è costituita prevalentemente da boschi di castagno, mentre le formazioni a conifere sono tutte di origine artificiale. Sono segnalate 36 specie appartenenti alla classe dei mammiferi, fra cui [[capreolus capreolus|caprioli]], [[scoiattoli]], [[Vulpini|volpi]], [[ghiri]] e [[Meles meles|tassi]]. Più numerosi sono invece i volatili, complessivamente 56 specie, fra cui si segnalano la [[Poiana comune|poiana]], il [[nibbio bruno]], il [[gheppio]], il [[Asio otus|gufo]], la [[Athene noctua|civetta]], il [[picchio]], la [[ghiandaia]], l’[[usignolo]], la [[cornacchia grigia]].<ref name="comune.ghiffa.vb.it">{{Cita web|url=https://www.comune.ghiffa.vb.it/it-it/vivere-il-comune/cosa-vedere/riserva-naturale-del-sacro-monte-della-ss-trinita-di-ghiffa-43319-1-53c694ead04277a9e1d4f3547020c283|titolo=Parco sacro monte|accesso=4 novembre 2018}}</ref>
 
====Lungolago Giorgio Ambrosoli====
Il 23 maggio 1998 alla presenza del [[Presidente della Camera dei deputati (Italia)|Presidente della Camera]] [[Luciano Violante]], del [[Ministri della giustizia della Repubblica Italiana|Ministro della Giustizia]] [[Giovanni Maria Flick]], del magistrato [[Gherardo Colombo]], del Maresciallo [[Silvio Novembre]], della Sindaca di Ghiffa Giovanna Agosti Bersi e della famiglia [[Giorgio Ambrosoli|Ambrosoli]] il lungolago di Ghiffa (di circa 300 metri) è stato dedicato alla memoria di [[Giorgio Ambrosoli]], avvocato milanese assassinato dalla mafia l'11 luglio 1979 e che era spesso in villeggiatura a Ronco di Ghiffa, casa che è diventata di proprietà della figlia [[Francesca Ambrosoli|Francesca]]. In occasione dell'inaugurazione venne scoperta una [[Epigrafe|targa commemorativa]] dietro al palazzo del Comune. Il 15 luglio 2020, a completamento dell'intitolazione, è stato posto sul lungolago il busto dell'avvocato [[Giorgio Ambrosoli|Ambrosoli]]. Sul lungolago è presente un monumento ai caduti delle guerre mondiali e una [[canfora]] secolare.<ref name="comune.ghiffa.vb.it" />
 
{{clear}}
 
== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
Caronio, Cargiago (comune autonomo fino al [[1928]]), Ceredo, Carpiano, Arca, Selva, Susello, Rometto, Sasso, San Maurizio, Bozzela, Frino, Ronco, Deccio.
=== Insediamenti residenziali ===
Villaggio Valdora, Villaggio Miralago.
 
== Economia ==
L'esposizione al sole del territorio ha favorito lo sviluppo di aziende florovivaistiche.
I settori economici più importanti sono attività che operano nei comparti alimentare, tessile, cantieristico, edile, della lavorazione del legno, della fabbricazione dei mobili e dei materiali da costruzione.
 
Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale, oltre che dell'insieme dei servizi, che comprendono anche quello immobiliare; le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno.
 
Dagli ultimi decenni dell'Ottocento agli anni ottanta del Novecento Ghiffa fu sede di una fiorente industria del cappello di feltro, con il marchio [[Panizza (azienda)|Panizza]].
 
== Società ==
I ghiffesi presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media e sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Cargiago e Susello, nonché in aggregati urbani minori e case sparse. L'abitato, caratterizzato da una forte crescita edilizia, in parte si allinea lungo la costa, a ridosso del boscoso versante del Monte Cargiago, in parte si inerpica con numerose ville e parchi sulla collina; a sud-est, lungo la riva del lago, è il nucleo più antico.<ref>{{cita web|url=http://www.italiapedia.it/comune-di-ghiffa_Descrizione-103-033|accesso=4 novembre 2018}}</ref>
 
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Ghiffa}}
{{clear}}
 
=== Stranieri ===
Il 1º gennaio [[2018]] risiedevano a Ghiffa 109 stranieri. In termini percentuali, gli immigrati costituiscono il 4,6% della popolazione totale.
 
Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti (dati ISTAT)<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/piemonte/95-ghiffa/statistiche/cittadini-stranieri-2018/|titolo=Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 1 gennaio 2018 per sesso e cittadinanza|accesso=12 novembre 2018}}</ref>:
 
* {{Bandiera|CHE}} [[Svizzera]]: 12
* {{Bandiera|DEU}} [[Germania]]: 11
* {{Bandiera|LKA}} [[Sri Lanka]]: 11
* {{Bandiera|CHN}} [[Cina]]: 10
* {{Bandiera|UKR}} [[Ucraina]]: 10
* {{Bandiera|ROU}} [[Romania]]: 10
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Il territorio comunale è attraversato dalla [[strada statale 34 del Lago Maggiore]].
 
Il trasporto pubblico è gestito dalla [[VCO Trasporti]] tramite il servizio extraurbano tra [[Pallanza]] e [[Brissago]].
 
Il trasporto lacustre è gestito dalla [[Gestione governativa navigazione laghi|Navigazione Lago Maggiore]], solo con l'orario estivo.
 
== Cultura ==
=== Musei ===
* Museo dell'Arte del Cappello<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.ghiffa.vb.it/museo.asp?a=9&b=39|titolo=Comune di GhiffaMuseo|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130715000520/http://www.comune.ghiffa.vb.it/museo.asp?a=9&b=39 }}</ref>
 
== Amministrazione ==
[[File:Ghiffa municipio.png|miniatura|verticale|Il municipio]]
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
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{{ComuniAmminPrecFine}}
 
Il comune faceva parte della [[Comunità Montana Alto Verbano]] e in seguito è entrato nell'[[Unione di comuni del Lago Maggiore]].
== Evoluzione demografica ==
{{Demografia/Ghiffa}}
[[File:Sacro Monte Ghiffa Santuario Trinità.JPG|thumb|left|Il Santuario della Trinità presso il Sacro Monte]]
{{clear}}
 
=== Il Sacro MonteGemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Francia|Bilieu|2004}}
Posto lungo le pendici boscose del monte Cargiago, il [[Sacro Monte di Ghiffa]] si trova in una splendida posizione panoramica con una stupenda vista sul Lago Maggiore. Nel 2003 questo straordinario complesso monumentale è stato inserito dall'[[UNESCO]] nella [[Patrimoni dell'Umanità|Lista del Patrimonio Mondiale]] insieme ad altri sei [[Sacri Monti]] piemontesi.
 
<gallery>
Image:Sacro Monte di Ghiffa.JPG|[[Sacro Monte di Ghiffa]]<br />Autore ignoto del XVI secolo, Crocifissione e Trinità
Image:Sacro Monte di Ghiffa. Fig.1.JPG|[[Sacro Monte di Ghiffa]]<br />Interno della Cappella di Abramo
Image:Sacro Monte Ghiffa Panorama Lago.JPG|[[Sacro Monte di Ghiffa]]<br />Il Lago Maggiore visto dalla terrazza del [[Sacro Monte]]
Image:Sacro Monte Ghiffa Cappella Incoronazione.jpg|[[Sacro Monte di Ghiffa]]<br />La cappella della Incoronazione della Vergine
</gallery>
 
==Storia industriale==
Dalla metà dell'Ottocento Ghiffa c'era una concentrazione di ditte artigianali per la produzione di cappelli maschili in feltro di coniglio. Nella successiva fase di industrializzazione si affermò la ditta [[Panizza (azienda)|Panizza]] che promosse poi la costituzione a Ghiffa di un museo della storia del cappello.<ref>[http://www.comune.ghiffa.vb.it/museo.asp?a=9&b=39 Comune di GhiffaMuseo]</ref>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Eco Risveglio|titolo=La guida turistica del Verbano-Cusio-Ossola|città=Gravellona Toce|anno=dicembre 2006|editore=Eco Risveglio|cid=Eco Risveglio}}
{{...||centri abitati}}
 
== Voci correlate ==
* [[Leonardo Dudreville]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Ghiffa}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.sacromonteghiffa.it/it/index.php|Riserva naturale del Sacro Monte di Ghiffa}}
* {{cita web | 1 = http://www.sacrimonti.net | 2 = Il sito ufficiale dei Sacri Monti UNESCO | accesso = 3 settembre 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080828155434/http://www.sacrimonti.net/ | urlmorto = sì }}
 
{{ProvinciaComuni della provincia del Verbano -Cusio -Ossola}}
{{Lago Maggiore}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Ossola|Piemonte}}
 
[[Categoria:Ghiffa| *]]