Villa Castelli: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Villa Castelli
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera = Villa Castelli-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Villa Castelli-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Puglia
|Divisione amm grado 2 = Brindisi
|Amministratore locale =
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2019#Villa Castelli|30-5-2019]]
|Data rielezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2024#Villa Castelli|9-6-2024]]
|Data istituzione = 1926
|Sottodivisioni = [[Monte Scotano]], [[Pezza Petrosa]], [[Antoglia]], [[Battaglia (Villa Castelli)|Battaglia]], [[Sciaiani]], [[Monte Fellone (frazione)|Monte Fellone]], [[San Barbato Lamie]]
|Divisioni confinanti = [[Grottaglie]] ([[provincia di Taranto|TA]]), [[Martina Franca]] (TA), [[Francavilla Fontana]], [[Ceglie Messapica]]
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno =
|
|Patrono = Sacro cuore di Gesù e Madonna della Fontana
|Festivo = 2 ottobre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Villa Castelli (province of Brindisi, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Villa Castelli nella provincia di Brindisi
}}
'''Villa Castelli''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di
Il suo territorio corrisponde alla parte sud-occidentale dell'altopiano delle [[Murge]] al confine tra il [[Salento]] e la [[
== Geografia fisica ==
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Il territorio comunale si estende per 34,58 km² nella la parte sud-occidentale dell'altopiano delle [[Murge]], tra la [[valle d'Itria]] e il [[Salento]], in una zona collinare al confine con la [[pianura salentina]].
Il comune si trova a 30 km da [[Taranto]] a circa 45 km da [[Brindisi]]; confina con l{{'}}''Isola amministrativa'' della città di [[Taranto]] ''1 E'' (distanza 3 km), [[Grottaglie]] (distanza 5 km), [[Ceglie Messapica]] (8 km), [[Francavilla Fontana]] (12 km) e [[Martina Franca]] (16 km).
==== Orografia ====
Buona parte del centro abitato è sito in area collinare e poggia su un orlo di scarpata, tra i colli Fellone, [[Monte Scotano (colle)|Scotano]] e [[Monte Castello (Murge)|Castello]], che costituiscono l'85% del territorio.
I colli fanno parte dell'altopiano delle [[Murge]] e come questo formati da calcare di Altamura alternato a limitate formazioni di [[Calcare|calcari]] [[Dolomite|dolomitici]] e di depositi di sabbie calcaree poco cementate, per lo più nelle zone discendenti.
Le frazioni situate in zona pianeggiante sono [[San Barbato Lamie]] e Pezza delle Monache Centrale, nelle immediate vicinanze di Grottaglie, e coprono il 15% del territorio comunale.
* [[Classificazione sismica]]:<ref>{{Cita web|1=http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/Classificazione2006_perRegione.pdf|accesso=25 giugno 2009|titolo=
==== Speleologia ====
Sono presenti alcune [[Grotta|grotte]] naturali:<ref>{{Cita web|1=http://www.fspuglia.it/CatastoGrotte_naturali_elenco_2008.htm|accesso=8 luglio 2009|titolo=
Nella grotta di Montescotano furono rinvenute numerose [[lucerna|lucerne]] di età romana, che hanno fatto supporre la presenza di rituali religiosi tra il
==== Idrografia ====
Il corso d'acqua più importante nasce dalla [[sorgente]] sita in contrada [[Antoglia]], nell'agro di Villa Castelli, detta ''Fonte Strabone'', ma nota nella documentazione antica come ''Fonte dei Grani''. La sorgente dà origine al [[Canale Reale]] che sgorga a nord della chiesa di Santa Maria dei Grani, nel territorio di [[Francavilla Fontana]] e dopo un percorso di quasi 40 km attraverso i territori dei comuni di [[Oria]], [[Latiano]], [[San Vito dei Normanni]] e [[Carovigno]] sfocia nell'oasi di [[Torre Guaceto]].
=== Biohabitat ===
La [[gravina (geologia)|gravina]], facente parte del [[Parco naturale Terra delle Gravine|parco naturale regionale Terra delle Gravine]]<ref>Parco naturale Terre delle Gravine, istituito con la legge regionale n.18 del 20 dicembre 2005</ref>, costituisce il giardino botanico comunale, ricco di macchia mediterranea e di altre piante endogene.
=== Clima ===
Il clima del territorio comunale è, come per il resto dell'arco ionico-tarantino e delle [[Murge]], tipicamente [[Clima mediterraneo|mediterraneo]], con [[inverno|inverni]] miti ed [[estate|estati]] temperate.
* [[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]]:<ref>{{Cita web|1=http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm|accesso=25 marzo 2007|titolo=
Nella tabella sottostante sono riportati i valori medi che si registrano a Villa Castelli.
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| style="background: #2288BB; text-align:center;" | 72,3
|}
== Origini del nome ==
il toponimo ''Castellum Caeje'' è documentato dall'XI secolo come territorio confinante con [[Ostuni]], comprensivo di [[Ceglie Messapica]] e di gran parte di Villa Castelli. Pertanto la storia del centro dalla sua origine ascrivibile al sito di [[Pezza Petrosa]], sino all'[[alto Medioevo]] segue le vicende e ricade sotto al dominio di [[Ceglie Messapica|Ceglie]]. Nel XIV secolo la presenza di strutture di fortificate giustifica la qualifica di ''Castellum''. Dal XVII secolo emerge nelle fonti il toponimo ''Monte Castelli'' e nel XVIII secolo ''li Castelli'', a cui è aggiunto ''Villa'', nel senso di borgo, già prima dell'indipendenza da [[Francavilla Fontana]] della quale era frazione.
== Storia ==
=== Origini ===
{{vedi anche|Pezza Petrosa}}
[[File:Museo villa castelli.jpg|thumb|Ceramiche risalenti al IV secolo a.C. rinvenute presso il sito archeologico di [[Pezza Petrosa]] e conservate presso il museo archeologico comunale]]
Sulle origini della presenza umana era stato teorizzato uno stanziamento nel territorio di gruppi di [[Arii]] e di [[Liguri]]<ref>C. Cafforio, ''Prehistoria di Rudiae Tarantina'', Taranto 1938</ref>. Per la [[preistoria]] sono stati accertati almeno tre nuclei insediativi nel territorio, uno a [[Monte Scotano]], un altro a [[Monte Fellone (frazione)|Monte Fellone]] e un ultimo, più noto, a [[Pezza Petrosa]]. Nel caso di Monte Fellone, l'allevamento di cavalli risale al neolitico, fenomeno alquanto raro per il Sud Italia e quasi unico in [[Puglia]].<ref>Augusto Azzaroli, ''An early history of horsemanship'', Brill, Leiden 1985, p. 129.</ref>. Il territorio presenta, inoltre, numerose [[Specchia (megalite)|specchie]], in corrispondenza di confini tra i territori [[messapi]] e [[Storia di Taranto|tarantini]]<ref>G. Neglia, ''Il fenomeno delle cinte di Specchie nella penisola salentina'', Edizioni Adriatica, Bari, 1970.</ref>.
Il sito sorge al confine tra gli antichi territori di [[Taranto]] e [[Ceglie Messapica]], vista la presenza di ceramiche messapiche e del luogo di culto del [[Monte Scotano|Montescotano]], si può affermare con certezza che il sito fu fondato dai cegliesi di [[Kailia]] e solo in una fase anteriore al 413 a.C. fu conquistato dai Tarantini.
Lungo l'antica via che collegava [[Taras (città antica)|Taras]] a [[Kailia]] sorgevano difatti vari luoghi di culto, Monte Vicoli, Abate Nicola, Facciasquata, Monte Scotano, in questo contesto il sito di Pezza Petrosa era parte fondamentale del sistema difensivo di Ceglie.
Il sito archeologico più studiato del territorio comunale è sito in località [[Pezza Petrosa]] dove è stata rinvenuta una necropoli, costituita da oltre trenta tombe, datata al
In passato era stata ipotizzata un'identificazione dei resti archeologici con la città di ''[[Rudiae]]'' patria di [[Quinto Ennio]]<ref>L'identificazione del sito di Pezza Petrosa con ''Rudiae'' risale agli anni trenta: [[Ciro Cafforio]], ''Preistoria di Rudiae tarantina'', Taranto, 1938, ed è stata recentemente riproposta: P. Scialpi, ''I Mirandoni'', edizioni Pugliesi, Bari, 2005.</ref>. Pochi metri a nord della necropoli, sono state rinvenute tracce di una cisterna di età [[Alto medioevo|altomedievale]].
=== Medioevo ===
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[[File:Follis-Constantine VII and Zoe-sb1758.jpg|thumb|Moneta medievale (X secolo) raffigurante [[Costantino VII Porfirogenito]]]]
[[File:Torre Dell'Antoglietta.gif|thumb|left|Torre [[Antoglia]].]]
Nel corso del [[Medioevo]] il fortilizio, presso il quale sorgeva un piccolo casale, si trovava al limite tra i territori [[longobardi]] e [[Impero bizantino|bizantini]], costantemente in conflitto tra loro, ed apparteneva alla ''gualda'' del feudo di [[Oria]]<ref>G. Musca (a cura di), ''Uomo e ambiente nel Mezzogiorno normanno-svevo'', atti delle ottave Giornate normanno-sveve, Bari, 20-23 ottobre 1987, Dedalo ed., Bari 1989, p. 33.</ref>
Nel
La presenza di opere di fortificazione nel territorio dell'attuale Villa Castelli, costruite o divenute rilevanti solo a partire dal periodo [[Angiò|angioino]] e dal [[Regno d'Aragona|aragonese]], spiega la qualifica di ''Castella''<ref>R. Licinio, ''Castelli medievali, dai Normanni a Federico II e Carlo I d'Angiò'', Dedalo editrice, Bari, 1994.</ref>. A sud di Monte Castello sorgeva il casale di S. Maria dei Grani, dove successivamente si edifica la [[chiesa di Santa Maria dei Grani]]. Il casale era tenuto durante il regno di [[Federico II di Svevia|Federico II]] a contribuire alla manutenzione del castello di [[Oria]]<ref>B. Ligorio, ''Federico II. Ebrei, castelli e ordini monastici in Puglia nella prima metà del XIII secolo'', prefazione di S. Bernardi, Artebaria, Martina Franca, 2011, p. 57.</ref>.
Nel XIV secolo il tessuto urbano dell'odierna Villa Castelli era segmentato in piccoli nuclei insediativi tra i quali Montescotano e Montefellone (ricadenti in feudo di Ceglie) il casale che sorgeva attorno alla Torre degli Antoglietta (feudo di Francavilla) il nucleo di Castelli (spartito tra il feudo di Fracavilla e quello di Ceglie).
=== Età moderna ===
[[File:Joannes Bernhardinus Bonifacius.jpg|thumb|upright=0.7|Ritratto dell'umanista [[Giovanni Bernardino Bonifacio]] Duca di [[Oria]]]]
Nel
Il 7 settembre del
La famiglia genovese degli [[Imperiali (famiglia)|Imperiali]] nel
Con l'influenza rivoluzionaria prima e napoleonica poi, l'aristocrazia perde gran parte dei suoi privilegi e nel 1808 sono approvate le [[Leggi eversive della feudalità]] da parte di [[Giuseppe Bonaparte]]. Il duca Ungaro continuò l'attività di riorganizzazione del borgo e trasformò le stalla del castello in una cappella dedicata al s. Crocefisso, che nel 1830 venne eretta in [[parrocchia]] succursale.
L'economia del borgo tra XVI e XVIII secolo si fondava prevalentemente sulla [[pastorizia]] e sull'[[agricoltura]] e ruotava intorno a [[Masseria|masserie]] fortificate<ref>Tra queste la masseria di "Fallacchia", nella quale venne ambientata un'opera teatrale settecentesca di [[Girolamo Bax]] (G. Bax, ''Nniccu Furcedda. Farsa pastorale del XVIII secolo in vernacolo salentino'', Olschki editore, Firenze, 1964).</ref>. Fenomeno importante per le attività [[Commercio|commerciali]] era la [[transumanza]], con lo spostamento di greggi e mandrie dalla [[Valle d'Itria]] al [[Salento]] attraverso le [[Murge]]. In occasione del passaggio dei mandriani si organizzavano [[Fiera|fiere]] annuali. Nel territorio comunale sono ancora presenti una serie di antichi [[tratturo|tratturi]] e un noto carraro delle vacche al confine.
=== Età contemporanea ===
[[File:Villacastellicorso2.jpg|thumb|left|upright=0.7|Corso Vittorio Emanuele]]
Per tutta la durata del [[Regno di Napoli]], il Monte Castello rimase in Feudo di Francavilla, per quanto la composizione dell'antico centro, un dedalo di stradine e trulli, erano opera dei Cegliesi che qui si erano trapiantati, i quali avevano permesso la grande crescita demografica e culturale della frazione.
Il 12 gennaio 1818 nel territorio dei "Castelli" il [[Brigantaggio|prete brigante]] Ciro Annicchiarico, anche noto come [[Papa Ciro]], promotore di una "Repubblica salentina" e fondatore della "setta dei decisi", una società armata in veste repubblicana e carbonara<ref>R. Church, ''Brigantaggio e società segrete nelle Puglie'', Firenze, 1899 p. 51.</ref>, disarmò i fucilieri reali borbonici che si recavano ad [[Ostuni]]<ref>R. Quaranta, ''Don Ciro Annicchiarico'', Edizioni del Grifo, Lecce, 2005.</ref>.
Il 22 maggio 1830 Villa Castelli veniva citata in una lettera del vicario generale, l'arcidiacono Giuseppe Lombardi, difatti la parrocchia, succursale della Matrice di Francavilla, costituiva l'unico caso diocesano di chiesa di campagna creata per far fronte alle esigenze spirituali di un buon numero di abitanti che si erano stabiliti nel territorio tra Ceglie e Francavilla sino a diventare un vero centro urbano<ref>C. Turrisi, ''La Diocesi di Oria nell'Ottocento'', Università Gregoriana Editrice, Roma, 1978, p. 113.</ref>.
Nel 1871 un padre cappuccino nominato parroco presentò richiesta presso la provincia di [[Terra d'Otranto]] del passaggio della frazione di Villa Castelli dal comune di Francavilla Fontana a quello di [[Grottaglie]]<ref>A. Coco, ''Francavilla Fontana nella luce della storia'', [[Congedo Editore]], Galatina, 1988.</ref>.
Nel censimento del 1871 si contano 116 fuochi. La struttura economica del territorio in età post-unitaria si fonda su produzioni agricole e manifatturiere, difatti è costituito quasi totalmente da contadini (piccoli proprietari e braccianti) e da filatrici.<ref>N. Cavallo, ''Odonomastica di Villa Castelli'', la Tipografia, Torchiarolo, 2008.</ref>
Le richieste per la formazione di un comune indipendente partirono dal 1919 con la formazione di un apposito comitato, con alla guida i "Democratici e Liberali". Gli scontri verbali durante le sedute del consiglio comunale di Francavilla diventarono sempre più accesi. In seguito alla delibera della [[Camera dei deputati del Regno d'Italia]] in data 25 maggio del 1923 partì ufficialmente l'iter per l'autonomia comunale. La tensione con il capoluogo Francavilla culminò con manifestazioni di piazza del giorno della Pasquetta del 1925. I residenti di Monte Fellone e di [[Specchia Tarantina]]<ref>L. Morleo, ''Dall'autonomia alla costruzione della chiesa'', opuscolo della direzione didattica della scuola elementare statale di Villa Castelli.</ref>, oggi frazioni del comune di [[Martina Franca]], e di Mannara, frazione che tuttora segna il confine con [[Grottaglie]] permisero di raggiungere la quota di 4000 votanti. L'istituzione del nuovo comune fu ufficializzata nel 1926 con la consegna dello stemma araldico comunale<ref>[[Regio decreto]] dell'11 febbraio 1926, n. 308, pubblicato sulla ''[[Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia|Gazzetta ufficiale]]'' del 3 marzo dello stesso anno, firmato da [[Vittorio Emanuele III d'Italia|Vittorio Emanuele III]]</ref>. Fu nominato primo amministratore il Podestà Cav. Raffaele Ostillio di [[Taranto]].
Il 17 luglio del 1980<ref>G. Ruotolo, ''La quarta mafia storie di mafia in Puglia'', Napoli, 1994.</ref>, durante una manifestazione contro il [[caporalato]], i caporali dopo ripetute minacce di morte<ref>''Oggi, settimanale di politica'', attualità e cultura, Volume 36, 1980.</ref> tentarono di investire i lavoratori e i sindacalisti di Villa Castelli<ref>''[[Gazzetta del Mezzogiorno]]'', 18 luglio 1980</ref> e il 21 luglio otto caporali armati di pistola aggredirono i sindacalisti della [[Confederazione Generale Italiana del Lavoro|CGIL]] e assaltarono la sede locale del sindacato<ref>''[[L'Unità]]'', 8 agosto 1980; ''[[Avanti!]]'', 8 agosto 1980; ''[[Il Giorno]]'', 24 luglio 1980; ''[[Il Quotidiano di Brindisi]]'', 3 agosto 1980; ''[[La Gazzetta del Mezzogiorno]]'', 9 agosto 1980.</ref>.
Nel 1994 l'amministrazione comunale guidata dalla [[Democrazia Cristiana]] viene sciolta con l'arresto del sindaco.
Nello stesso anno [[Pietro Alò]] del [[Partito della Rifondazione Comunista]] viene eletto al [[Senato della Repubblica]] nella lista dell'[[Alleanza dei Progressisti]] guidata da [[Achille Occhetto]], segretario del [[Partito Democratico della Sinistra]].
Nel novembre 2002 i rappresentanti della [[Confederazione Generale Italiana del Lavoro|CGIL]] di [[Brindisi]] e Villa Castelli furono oggetto di minacce ed intimidazioni che portarono ad [[Interrogazione parlamentare|interrogazioni parlamentari]] al [[Ministero dell'interno|Ministro dell'interno]] e al [[Ministero del lavoro e delle politiche sociali|Ministro del Lavoro]].<ref> Camera dei Deputati XVI legislatura seduta del 27 febbraio 2003 interrogazione on. Vendola https://leg14.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/sed273/pdfbt38.pdf </ref>
=== Simboli ===
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 230px
|titolo = ''L'arma comunale dopo l'indipendenza''
|contenuto = Lo [[araldica|stemma araldico comunale]] è stato ufficializzato con regio decreto del 6 settembre
'''d'azzurro e verde, al castello d'argento finestrato di nero merlato e turrito di due, addestrato da Olivo al naturale. Le due fronde, una d'olivo e l'altra dell'albero della ghianda”.'''.
[[File:Villa Castelli-Stemma.png|thumb|upright=0.7|Arma di Villa Castelli]]}}
{{citazione|D'azzurro, al castello torricellato di due e merlato, d'argento, murato, aperto e finestrato, di nero, posto a sinistra dello scudo e terrazzato di verde, addestrato da un albero di olivo, al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.|R.D. 6 settembre 1928}}
Il gonfalone, concesso con regio decreto del 20 novembre 1930, è costituito da un drappo di azzurro.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Castello ===
{{Vedi anche|Castello di Villa Castelli}}
[[File:
[[File:Municipio epoca.jpg|thumb|upright|Il castello, foto d'epoca]]
La più antica [[torre]] di età medievale è attribuibile al processo di fortificazione del feudo sottoposto al controllo di [[Oria]], promosso dalla famiglia Dell'Antoglietta (che al tempo portava il nome di de Nantoil o de Nanteuil) dal
==== Monumento ai caduti ====
In piazza Municipio sul lato frontale del castello è posto un monumento in stile [[liberty]], raffigurante [[Nike (mitologia)|Nike]] dea della Vittoria, in memoria dei concittadini caduti al fronte durante la [[prima guerra mondiale]].
=== Torre
Si tratta di una torre merlata del
=== Chiesa dell'Immacolata ===
[[File:Chiesa di Santa Filomena (Villa Castelli).JPG|thumb|upright|Chiesa dell'Immacolata]]
Eretta nel
L'edificio è costruito in [[muratura]] in pietra calcarea. La chiesa è dotata di portale unico dominato da un rosone circolare e di un [[campanile a vela]] sormontato da un [[Timpano (architettura)|timpano]]. La pianta è a croce latina, con un'unica [[navata]] coperta da [[Volta a crociera|volte a crociera]]. Le caratteristiche architettoniche nel complesso richiamano lo stile delle chiese delle [[Murge]] e della [[Valle d'Itria
=== Chiesa
[[File:Chiesa san vincenzo.jpg|thumb|Chiesa di San Vincenzo de' Paoli]]
I lavori per la ''Chiesa Nuova'' iniziano nel
La costruzione risentì di notevoli ritardi e si registrarono una serie di disavanzi di fondi. Progettata dall'ingegnere Luca
L'elevato è costruito in tufo e in pietra di mazzaro, con ornamenti in pietra bianca. La facciata è scompartita da [[Contrafforte|contrafforti]], che seguono la divisione interna in tre navate, ed è dotata di tre portali. Nella parte alta al centro è un rosone affiancato da [[Trifora|trifore]]. La pianta è a croce latina, con tre [[navata|navate]], quella centrale e il [[transetto]] coperte da una [[volta a botte]], mentre [[Volta a crociera|volte a crociera]] coprono le navate laterali, poggiando su piloni cruciformi<ref>Le misure esterne sono 28,05 m di larghezza (21,50 sulla facciata, pari alla sua altezza) e 38,13 m di lunghezza. L'altezza è di 33 m all'estradosso del lanternino e di 34,25 m all'estradosso del campanile.</ref>. Il [[campanile]] è inserito sul lato orientale con cuspide accentuata e richiama le forme del [[Architettura gotica|gotico]]. La [[cupola]] è rivestita in mattonelle policrome.
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[[File:Corso Vittorio Emanuele Villa Castelli.jpg|thumb|Corso Vittorio, foto d'epoca]]
=== Chiesa del
È la più antica struttura religiosa del centro abitato. Nel
=== Santuario del Calvario ===
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=== Gravina ===
[[File:Trullo villa castelli2.jpg|thumb|vecchi trulli di una volta a Villa Castelli]]
[[File:Via dell'Impero.jpg|thumb|Gravina e Viadotto dell'Impero]]
Il comune è attraversato da una [[gravina (geologia)|gravina]]<ref>S. Stoppa, Valle d'Itria un ponte tra Adriatico e Ionio, Touring Club Editore, 2005, p.131</ref> parte del [[Parco naturale Terra delle Gravine]], oggetto di continui lavori di rivalutazione e recupero a partire dal 1990 al 2010 e area protetta dal 2005. Oggi costituisce il giardino botanico comunale. Al centro della gravina, sul versante occidentale, si trova un frantoio ipogeo, il frantoio del ducale risalente al XVIII secolo e realizzato nelle grotte della gravina.
===
Negli [[Anni 1930|anni trenta]] la gravina venne superata da un ponte a nove arcate in pietra, realizzato da maestranze locali. L'obiettivo era quello di aprire un nuovo fronte di urbanizzazione per il comune. La zona di espansione Lizzito viene subito dotata di una scuola elementare e di una caserma.
=== Borgo dei trulli ===
[[File:Trulli villa castelli.jpg|thumb|il borgo originario, in alto il castello]]
Sino agli inizi del 900,
=== Costruzioni rurali ===
Sono presenti alcune cappelle rupestri<ref>"Cappella Vecchia", "Nuova", "dell'Antoglia", "di Pezza la Corte", "di San Cataldo", "della Madonna delle Grazie".</ref> e numerose cappelle votive costruite sul ciglio delle strade<ref>P. Scialpi, La fede fatta pietra a Villa Castelli, Edizioni Pugliesi, 2008</ref>, per lo più erette tra l'inizio dell'Ottocento e gli inizi del secolo successivo.
=== Masserie ===
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* "Fallacchia", che conserva tracce delle originarie strutture difensive. Qui venne ambientata l'opera teatrale ''Niccu Furcedda'' dello scrittore settecentesco [[Girolamo Bax]]<ref>G. Bax, Nniccu Furcedda. Farsa pastorale del XVIII secolo in vernacolo salentino</ref>.
* "Sciaiani Piccola", risalente al XVIII secolo e trasformata in agriturismo: si tratta di un aggregato di trulli e pagliai che ruotano intorno ad una struttura leggermente più grande. In cima ad alcuni dei trulli della masseria sono presenti pinnacoli a [[stella di David]].
* "Puledri", ampliata nel
* "Montescotano" nei pressi dell'[[Monte Scotano (colle)|omonimo colle]], i cui terreni sono citati in atti notarili del
* Altre masserie fortificate di "Abate Carlo", "Carnevale", San Barbato, "Renna", "Tagliavanti" e "Sant'Eramo".
* Masseria Sciaiani Piccola e Grande.
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=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Villa Castelli}}
===
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2014 la popolazione
* [[Romania]]: 127 - 1,37%
* [[Albania]] 123 - 1,33%
* [[Cina]] 10 - 0,1%
* [[India]] 6 - 0,06%
* [[Camerun]] 6 - 0,06%
===
Il dialetto castellano rientra nei dialetti [[Dialetto apulo-barese|apulo-baresi]] tipici della [[Valle d'Itria]] e della [[Murgia]], il dialetto del centro deriva direttamente dal dialetto di Ceglie,conservandone assonanze e vocabolario sintomo del processo di popolamento del nucleo castellano da parte dei Cegliesi già dal primo Ottocento.Caratteristiche tipiche sono: il richiamo a forme volgari dello spagnolo e del francese di età moderna (esempio della vicinanza al francese è la "ǝ"<ref>ditterio tratto da: A.G. Chirulli, "La saggezza antica dei dittèri popolari", ed. svi.pi onlus, Villa Castelli 2001</ref>).Nel 2005, con il patrocinio dell'Amministrazione Provinciale di Brindisi, è stato pubblicato il "Vocabolario del dialetto di Villa Castelli", a cura di Angelo Giuseppe Chirulli.
===
* '''Pizzica'''
La ''pizzica'' è un'antica tradizione locale<ref>M. D'Elia, Canti popolari di Villa Castelli, Brindisi 1976</ref>, di cui viene riconosciuto il valore culturale<ref>Delibera C.C. Villa Castelli n. 5/2011</ref>. Diffusa in passato anche nella sua variante ''a scherma'' che, danzata con un'arma, simulava il duello. Nella variante ''tarantata'' costituiva il principale accompagnamento del rito etnocoreutico del [[tarantismo]]<ref>M. Salvi G. Caramia, La pizzica nascosta: l'organetto nella musica e nei canti tradizionali di Villa Castelli, Calimera 2008</ref>.
* '''Festa
La festa
Il 1º ottobre si svolge la 'fiera del bestiame', nel rione Belvedere, ed in serata si svolge un concerto bandistico in Piazza Municipio.
=== Musei ===
[[File:Museo villa castelli2.jpg|thumb|Museo civico, ceramiche risalenti al [[IV secolo a.C.]] ]]
Riga 340 ⟶ 326:
=== Centro Don Tonino Bello ===
Aperto nel 2009 presso l'ex macello comunale, è una struttura di accoglienza e cura delle donne violate<ref>Quotidiano di Brindisi, 30 aprile 2009</ref>.
==== Piatti e prodotti tipici ====
Riga 354 ⟶ 331:
* [[Vicia faba|Purè di fave]]<ref>L. Sada, Cucina pugliese di poveri, Edizione del Centro Librario di Bari, 1974</ref>
* [[Orecchiette]]<ref>L. Sada, Spaghetti e compagni, Biblioteca De la Taberna, 1982</ref>
* Fichi secchi detti anche ' fíchǝ ‘mmarǝtǟtǝ '<ref>si preparano facendo essiccare i fichi al sole, poi vengono scottati in acqua bollente e conservati in sacchi di tele con foglie di alloro, L. Sada, La cucina pugliese, Edizione Newton-Compton, 1994</ref>
* [[Muscari comosum|Lampascioni]] sott'[[olio di oliva]]
* [[Gnummareddi|Fegatini]] detti anche '''
* [[Sanguinaccio insaccato]] di sangue di maiale simile al [[Blood sausage]] inglese.
* [[Purceddhruzzi]]
Riga 364 ⟶ 339:
* Dolci di [[pasta di mandorla]]
* [[Frisella]] dette '<nowiki/>''spaccatelle''<nowiki/>'
* [[Cartellate]]: dei nastri di una sottile sfoglia di pasta, ottenuta con farina, [[Olio di oliva|olio]] e [[Vino|vino bianco]], avvolta su sé stessa sino a creare una forma che somiglia ad una sorta di rosa, con cavità ed aperture, che poi verrà fritta in abbondante olio d'oliva. Questa specialità è tipica del periodo natalizio.<ref>{{Cita web|url= http://www.tipicipuglia.it/scheda_prodotto.php?cod_prodotto=Pn6|accesso= 12 agosto 2009|titolo= Descrizione e preparazione delle cartellate|urlmorto= sì|dataarchivio= 15 settembre 2012|urlarchivio= https://archive.is/20120915111856/http://www.tipicipuglia.it/scheda_prodotto.php?cod_prodotto=Pn6}}</ref>
==== Vino e olio ====
Riga 374 ⟶ 349:
* [[Martina Franca (vino)|Martina Franca Bianco]] [[Denominazione di origine controllata|DOC]]
* [[Primitivo di Manduria|Primitivo del Salento]] [[Denominazione di origine controllata|DOC]].
== Economia ==
L'economia di Villa Castelli è prevalentemente basata sul [[settore primario]], in particolare sull'[[olivicoltura]] e di alberi da frutto, specialmente [[Mandorlo|mandorli]]. Al tradizionale [[allevamento]] di [[cavallo|cavalli]] di razza [[murgese]], presente dal XVII secolo ma ormai quasi del tutto abbandonato si aggiunge nelle masserie l'allevamento di ovini e caprini. Nel [[Artigianato|settore artigianale]] si perpetua la tradizionale costruzione di [[muro a secco|muratura a secco]] e dei [[trullo|trulli]].
Nell'[[industria]] prevalgono gli [[oleificio|oleifici]] e gli [[azienda vinicola|stabilimenti vinicoli]]. Per la produzione di elettricità a Villa Castelli si trovano un consistente [[impianto eolico]] installato in contrada Renna, a cui si aggiunge la centrale idroelettrica in contrada Battaglia. Questa fa parte dell'[[Acquedotto Pugliese]], è posta al terminale del Canale Principale e all'inizio del Grande Sifone Leccese ed è stata aperta nel 1939, disponendo di due [[Turbina Francis|turbine Francis]] da 975 kW ciascuna. Ha funzionato fino al 1971 quando l'entrata in esercizio dell'[[Acquedotto Pugliese#Acquedotto del Pertusillo|Acquedotto del Pertusillo]] ridusse le portate idriche, ma nel 2009 è rientrata in servizio venendo alimentata da una [[turbina Pelton]] a 3 getti con potenza di 450 [[Watt (unità di misura)|kW]].<ref>{{cita web|url=http://www.festivalacqua.org/wp-content/uploads/atti2019/Mini-micro-idroelettrico/08_%20Acri%20Marco%20festival%20acqua%20brixen.pdf|titolo=Mini/micro idroelettrico: quali possibilità?|data=13 maggio 2019|urlmorto=sì|accesso=18 novembre 2019|dataarchivio=24 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201024111843/http://www.festivalacqua.org/wp-content/uploads/atti2019/Mini-micro-idroelettrico/08_%20Acri%20Marco%20festival%20acqua%20brixen.pdf}}</ref>
=== Eventi ===
* ''Fiera'', 1º ottobre, in rione Belvedere.
* ''
== Infrastrutture e trasporti ==
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* strada provinciale Villa Castelli - [[Francavilla Fontana]]
* strada provinciale Villa Castelli - [[Ceglie Messapica]]
* Dal 2010 il comune è attraversato dalla pista ciclabile della [[Regione Puglia]] che si sviluppa attraverso i comuni di [[Ostuni]], [[Martina Franca]], [[Ceglie Messapica]], [[Alberobello]], [[Locorotondo]], Villa Castelli e [[Grottaglie]], realizzata in collaborazione con l'[[Acquedotto pugliese]]
=== Trasporti pubblici ===
* il territorio è servito dai trasporti pubblici su bus delle società [[STP (Brindisi)]], CTP e [[Ferrovie del Sud Est]]
* [[Stazione di Villa Castelli]] distante 7 km dal centro abitato,
== Amministrazione ==
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{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Nigro |Inizio = 30 luglio 1985 |Fine = 26 luglio 1990 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name="interno">http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Alessandro Neglia |Inizio = 26 luglio 1990 |Fine = 28 dicembre 1994 |Partito = [[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]], [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Clara Minerva |Inizio = 25 gennaio 1995 |Fine = 24 aprile 1995 |Carica = [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Vitantonio Caliandro |Inizio = 24 aprile 1995 |Fine = 14 giugno 1999 |Partito = [[
{{ComuniAmminPrec |Nome = Vitantonio Caliandro |Inizio = 14 giugno 1999 |Fine = 14 giugno 2004 |Partito = [[
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Nigro |Inizio = 14 giugno 2004 |Fine = 8 giugno 2009 |Partito = [[
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Nigro |Inizio = 8 giugno 2009 |Fine = 28 maggio 2014 |Partito = [[
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Nigro |Inizio = 10 febbraio 2010 |Fine = 23 settembre 2009 |Partito = [[
{{ComuniAmminPrec |Nome = Maria Antonietta Olivieri |Inizio = 23 settembre 2009 |Fine = 10 febbraio 2010 |Carica = [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Nigro |Inizio = 10 febbraio 2010 |Fine = 28 maggio 2014 |Partito = [[
{{ComuniAmminPrec |Nome = Vitantonio Caliandro |Inizio = 28 maggio 2014 |Fine =
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giovanni Barletta |Inizio = 30 maggio 2019 |Fine = in carica |Partito = [[lista civica]] |Note =<ref name="interno" />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
* {{
* {{
* {{
* {{Gemellaggio|Italia|Grottaglie}}
== Sport ==
A Villa Castelli sono presenti varie società sportive, in particolare il Villa Castelli Calcio, militante in Prima Categoria nella stagione 2023/2024. Inoltre si aggiunge un’altra disciplina sportiva molto praticata e molto amata ovvero il ciclismo rappresentata dal Team Bike Villa Castelli ASD. È presente anche una palestra di arti marziali praticata dall'ASD Team Fighters Villa Castelli che nel maggio 2021 si è classificata 1ª in Puglia e 7° in Italia su 100 palestre nei campionati italiani di kickboxing della Federkombat Italia.
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{
{{Comuni Parco naturale regionale Terra delle Gravine}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Puglia}}
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