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|Nome = Carl Großmann
|Immagine = Karl Großmann.jpg
|Didascalia = Foto disegnaletica Carldi Großmann, scattata tra l'agosto 1921 e il 1922
|Altri nomi =
|Soprannomi = Il Macellaio di Berlino
|Nascita = [[Neuruppin]], 13 dicembre 1863
|Morte = [[Berlino]], 5 luglio 1922
|Vittime = 26+
|Vittime sospettate = 50+
|Periodo = 1899 circa; 1913 - 21 agosto 1921
|Luoghi = Quartiere[[Friedrichshain]] (quartiere di [[FriedrichshainBerlino]])
|Metodi = Assalto con un'ascia, decapitazione, macellazione
|Altri crimini = [[Stupro]], [[Abuso sessuale|molestie]], [[minaccia]], atti di [[pedofilia]] e [[Squartamento|mutilazione]], [[occultamento di cadavere]]
|Arresto = Notte del 21 agosto 1921
|Provvedimenti = Condanna a morte; (si impiccò in cella)
|Detenzione = 21 agosto 1921 - 5 luglio 1922
}}
{{Bio
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|GiornoMeseMorte = 5 luglio
|AnnoMorte = 1922
|Epoca = 1900
|Attività = assassinoserial serialekiller
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = , forse il più attivo insieme a [[Bruno Lüdke]] e [[Karl Denke]]
}}
 
Avrebbe totalizzato 50 vittime (di cui almeno 26 realmente accertate), cosa che gli ha valso il soprannome di "''Macellaio di Berlino''".
 
== OriginiBiografia ==
Carl Friedrich Wilhelm Großmann nacque a [[Neuruppin]], una zona vicina a [[Berlino]], il 13 dicembre del 1863; della sua infanzia non si sa molto. Presumibilmente nacque in una famiglia poco abbiente, considerando che suo padre era un umile straccivendolo. Già da piccolo per motivi sconosciuti sviluppò una grossaspiccata tendenza al sadismo e alla perversione sessuale che lo portarono più volte a molestare e/o violentare i coetanei. Tra il 1879 e il 1895 visse come mendicante a Berlino e nel 1899 fu arrestato per crimini sessuali. Durante queste violenze fece laLa sua prima vittima, fu una bambina di 4 anni. Dopo essere uscito dal carcere nel 1913 si trasferì in un piccolo appartamento nel povero e malfamato quartiere di [[Friedrichshain]] a Berlino, dove visse quasi tutta la sua vita. Spinto dal sadismo e dal guadagno (rivendeva la carne delle vittime nei mercati), commise tutti gli altri omicidi durante il difficile clima dadella [[prima guerra mondiale]].
 
== Il Macellaio di Berlino ==
Il suo modus operandi era il seguente: dopo alcune bevute abbordava nei locali di bassoinfimo borgorango o alla stazione o in una piazza chiamata “Andreasplatz” delle prostitute; poiuna levolta portavagiunti nel suo appartamento e, dopoconsumato averciun fattorapporto sessosessuale, le uccideva a colpi di ascia, le decapitava e infine le macellava. I pezzi che gli sarebbero serviti più avanti li selezionava e conservava; il resto, composto in prevalenza da ossa, lo buttava in un canale. I “pezzi utili” venivano infine cucinati e usati per riempire dei panini che il giorno successivo avrebbe venduto vicino alla stazione. I clienti li comperavano e li mangiavano: così facendo occultavano le prove. Essendo inconsapevoli apprezzavano il sapore della carne e spesso chiedevano a Großmann dove l'avesse comprata, ma lui evitò di iniziare a fare discorsi pericolosi. Solo alcune volte mentì, dicendo che la carne proveniva da alcuni fornitori. L'attività era florida e la vendita di hot-dog alla carne umana gli assicurava da vivere. Esaurita la carne e volenteroso di fare violenza, Großmann ricominciava.

Non tutta la carne che accumulava la dava ai clienti, ma ogni tanto la vendeva al mercato nero. Inizialmente le sue vittime erano prostitute, poi passò ad adolescenti e ai bambini; infine arrivò ai cani e ai gatti. Le prostitute, a differenza dei bambini, attiravano meno l'attenzione dell'opinione pubblica e della polizia, specialmente durante il periodo storico della [[prima guerra mondiale|Grande Guerra]]. Gli omicidi iniziarono nel 1913 circa e finirono nell'agosto del 1921. Durante tutto questo periodo i vicini di Großmann, sebbene fossero spaventati da una presenza così tetra, introversa e misteriosa come la sua non sospettarono molto di lui. Essi furono allertati solo quando videro che molte delle prostitute che entravano nel suo appartamento non ne uscivano mai. Inoltre di notte sentivano spesso dei forti rumori provenire dalla sua abitazione; ma non vollero mai chiamare la polizia, in quanto non volevano intromettersi nella vita di quellauna persona che reputavano strana e pericolosa.
 
== Arresto ==
Nel 1918 Großmann rapì un bambino che si trovava solo e lo violentò; infine lo lasciò andare, minacciandolo di morte senel caso in cui avesse riferito il fatto a qualcuno. Curiosamente non finì macellato come gli altri. NelloLo stesso giorno il bambino tornò dai genitori e gli raccontò loro il fatto;, l'episodio tramite i genitoriche arrivò alle orecchie dei poliziotti;. dalDal suo racconto trovaronoraccolsero anche l'un identikit dell'aggressore. FuIl modus operandi di quest’ultimo fu così collegato aad una grossa serie di ritrovamenticorpi avvenutiritrovati in un canale nello stesso periodo. GliAltri altriritrovamenti risalgono a due anni dopo, quando un gruppo di ragazzi trovò altri due corpi decapitati e sventrati sotto un ponte e quando, quattro mesi dopo, un vagabondo trovòreperì altri tre corpi, tutti appartenenti a prostitute. Le vittime in totale erano svariate decine, attorno alla trentina. La polizia cominciò a fare interrogatori e ricerche, ma senza successo. Il 21 agosto del 1921 i vicini udirono dall'appartamento di Großmann alcune grida e dei forti rumori, che dopo pochi attimi smiserocessarono. Spaventati, decisero finalmente di chiamare le autorità. La notte stessa gli agenti entrarono in casa sua e ci: trovarono su un letto il cadavere di una prostituta morta da poco e diverse chiazze di sangue per la casa, che indicavano la presenza di altre 3 persone, che non trovarono in quanto già cucinate e vendute. La polizia, che aveva abbastanza prove, lo arrestò con l'accusa di omicidio di primo grado e lo portò in centrale. Non confessò nulla agli agenti, ma lo collegaronofu ugualmente collegato alle ultime sparizioni e ai numerosi ritrovamenti. La soglia delle vittime sospettate si alzò a 50.
 
== La fine ==
Großmann fu processato. Il suo atteggiamento, definito “irritante”, non fece altro che rendere più lungo il processo e stizzire il pubblico. Venne trovato colpevole di 26 omicidi dei 50 di cui era fortemente sospettato e sentenziatocondannato a morte. Lui accolse il verdetto iniziando a ridere. Non poté mai essere giustiziato dalle autorità, in quanto si impiccò in cella il 5 luglio del 1922, prima della data prefissatadell'esecuzione. Aveva circa 58 anni. Apparentemente impazzì dopo la condanna. Il suo suicidio, insieme all'assenza di una sua confessione, lasciò in sospeso alcuni punti oscuri della sua vicenda, ad esempio il numero totale degli omicidi.
 
== Curiosità ==
* I suoi crimini sono simili a quelli di un suo contemporaneo, [[Karl Denke]], anch'esso cannibale: invitava i vagabondi in casa sua, per poi ucciderli con un'ascia e dissezionarne i corpi; la carne veniva venduta al mercato locale. Arrestato, fece una breve confessione e si impiccò in cella nel 1924. Sia Carl Großmann chesia Karl Denke abitavano nella [[Slesia]]. Entrambi divennero parte della cultura popolare.
* La stessa cosa si può dire per [[Fritz Haarmann]], un omosessuale che attirava i giovani ragazzi nel suo appartamento per poi ucciderli, mordendoli alla gola. La loro carne veniva venduta al mercato nero. Haarmann però prediligeva i ragazzi alle prostitute; inoltre non si impiccò in cella, ma fu condannato alla pena capitale nel 1925.
* Großmann fu sospettato dell'omicidio di una nobildonna russa dell'epoca, chiamata [[Anastasia]]Anastasija. EssaElla, dopo essere fuggita da un plotone d'esecuzione, avrebbe assunto l'identità di una contadina polacca e si sarebbe fatta chiamare Franziska Schanzkowski. Questo fu anche il nome di una della vittime uccise da Großmann nel 1920. Ma questa ipotesi è molto debole e poco fondata, forse frutto della cultura popolare creatasi attorno al killer e della stampa dell'epoca.
 
== Bibliografia ==
* Melanie Klein:, ''Aggressività, angoscia, senso di colpa: 1927–52 (Bollati Boringhieri Psicologia)''., The Melanie Klein Trust, London 1948, prefazione di Giorgio Meneguz. [[eBook]] (2012): Melanie Klein, Armando Guglielmi: [[Amazon Kindle]].
* {{de}} [[Matthias Blazek]]:, ''Carl Großmann und Friedrich Schumann. Zwei Serienmörder in den zwanziger Jahren''., Ibidem-Verlag, Stuttgart 2009, ISBN 978-3-8382-0027-9.
* {{de}} Horst Bosetzky:, ''Die Bestie vom Schlesischen Bahnhof''., Dokumentarischer Roman aus den 20er Jahren., Jaron-Verlag, Berlin 2004, ISBN 3-89773-078-2.
* {{en}} Peter Haining:, ''Cannibal Killers. Murderers who kill and eat their victims''., Magpie Books, London 2005, ISBN 1-84529-792-X, capitolo: ''„The Bread And Butter Brides“''.
* {{en}} Maria Tatar:, ''Lustmord. Sexual Murder in Weimar Germany''., Princeton University Press, Princeton NJ ecc. 1995, ISBN 0-691-04338-8.
 
== Voci correlate ==
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* [[Bruno Lüdke]]
* [[Stephan Letter]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web | 1 = http://www.occhirossi.it/biografie/KarlGrossmann.htm | 2 = Carl Großmann su Occhirossi.it | accesso = 17 aprile 2011 | dataarchivio = 29 dicembre 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20101229170626/http://www.occhirossi.it/biografie/KarlGrossmann.htm | urlmorto = sì }}
* {{cita web|1=http://mysteriousthings.ws24.cc/text_96139899_19357116_24622335_deutsch.html|2=Carl Großmann su Mysterious Things.en|lingua=en|accesso=17 aprile 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091224103046/http://mysteriousthings.ws24.cc/text_96139899_19357116_24622335_deutsch.html|dataarchivio=24 dicembre 2009|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://www.trueknowledge.com/q/facts_about__karl_grossman|Carl Großmann su True Knowledge.en|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.francesfarmersrevenge.com/stuff/serialkillers/grossmann.htm|Carl Großmann su FrancesFarmersRevenge.en|lingua=en}}
* {{cita web|httphttps://foodfirstblog.blogspot.com/2008/09/carl-gromann.html|Carl Großmann su BlogSpot.com|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://www.monstropedia.org/index.php?title=Karl_Grossmann|titolo=Carl Großmann su Monstropedia.en|lingua=en|urlmorto=sì|accesso=17 aprile 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121031234516/http://monstropedia.org/index.php?title=Karl_Grossmann|dataarchivio=31 ottobre 2012}}
* {{cita web|http://www.mayhem.net/Crime/cannibals1.html|Carl Großmann su Mayhem.net|lingua=en}}
 
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{{Portale|biografie}}
 
[[Categoria:CriminaliMorti suicidiper suicidio]]
[[Categoria:Morti nelle carceri tedesche]]