Prolattina: differenze tra le versioni

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[[File:PRL structure.png|thumb|Struttura della prolattina]]
 
La '''prolattina''' (o PRL) è un [[ormone]] polipeptidico di 199 [[Amminoacido|amminoacidi]] del peso di {{M|23|k|Daul=kDa}} prodotto dalle cellule lattotrope dell'[[ipofisi]] anteriore che ne costituiscono circa il 2030%. La sua principale azione è di promuovere la [[lattazione]], poiché l'atto di succhiare la mammella della madre da parte del bambino aumenta la secrezione di prolattina ed essa stimola la [[lattogenesi]]. Ciò garantisce, quindi, una lattazione normale e adatta alle necessità del bambino. Ci sono, comunque, molti altri effetti della prolattina, che è prodotta anche dainel sesso maschimaschile.
 
== Biosintesi e secrezione della prolattina ==
La prolattina è prodotta e secreta dalle cellule della ghiandola [[adenoipofisi]] chiamate [[lattotrofo|lattotrofi]]. Il [[gene]] responsabile dalla [[sintesi chimica|sintesi]] di prolattina si situa nel [[cromosoma]] 6.<ref>{{Cita pubblicazione|url=httphttps://www.sciencemag.org/cgi/content/abstract/212/4496/815|titolo=The prolactin gene is located on chromosome 6 in humans|cognome=Owerbach|nome=D.|cognome2=Rutter|nome2=W.J.|cognome3=Cooke|nome3=N.E.|cognome4=Martial|nome4=J.A.|cognome5=Shows|nome5=T.B.|volume=212|numero=4496|pp=815-816|rivista=Science|doi=10.1126/science.7221563|lingua=en|giorno=15|mese=maggio|accesso=19 agosto 2015}}</ref>.
 
I lattotrofi non sono, comunque, l'unico tipo cellulare capace di produrre prolattina. Essa viene anche prodotta da altre cellule specializzate dell'[[utero]]<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|titolo=Autocrine prolactin inhibits human uterine decidua|rivista=Biol Reprod.|anno=2007|PMID=17267700|mese=maggio|nome=O.|cognome=Eyal|nome2=J.B.|cognome2=Jomain|nome3=C.|cognome3=Kessler|nome4=V.|cognome4=Goffin|nome5=S.|cognome5=Handwerger|pp=777-783}}</ref>, della [[placenta umana|placenta]], delle [[Mammella|mammelle]] ed anche del [[sistema immunitario]]<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://lup.sagepub.com/cgi/content/abstract/10/10/665|titolo=Prolactin production by immune cells|cognome=Montgomery|nome=D.W.|numero=10 (10)|p=665|rivista=Lupus|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090910235532/http://lup.sagepub.com/cgi/content/abstract/10/10/665}}</ref>, dove si crede che coinvolgecoinvolga un ruolo [[paracrino]] e [[autocrino]] come [[citochina]].<ref>{{Cita web|url=http://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6T99-3W0NW4T-F&_user=10&_rdoc=1&_fmt=&_orig=search&_sort=d&view=c&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=c5525c3959d29b56e757eaeaa92bb680pubblicazione|titolo=Endocrine, paracrine and autocrine actions of prolactin on immune cells|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20090918093419/http://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6T99-3W0NW4T-F&_user=10&_rdoc=1&_fmt=&_orig=search&_sort=d&view=c&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=c5525c3959d29b56e757eaeaa92bb680|dataarchivio=18 settembre 2009|lingua=en|nome=Lina|cognome=Matera|doi=10.1016/0024-3205(96)00225-1}}</ref>
La prolattina è prodotta e secreta dalle cellule della ghiandola [[adenoipofisi]] chiamate [[lattotrofo|lattotrofi]]. Il [[gene]] responsabile dalla [[sintesi chimica|sintesi]] di prolattina si situa nel [[cromosoma]] 6.<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://www.sciencemag.org/cgi/content/abstract/212/4496/815|titolo=The prolactin gene is located on chromosome 6 in humans|cognome=Owerbach|nome=D.|cognome2=Rutter|nome2=W.J.|cognome3=Cooke|nome3=N.E.|cognome4=Martial|nome4=J.A.|cognome5=Shows|nome5=T.B.|volume=212|numero=4496|pp=815-816|rivista=Science|doi=10.1126/science.7221563|lingua=en|giorno=15|mese=maggio|accesso=19 agosto 2015}}</ref>.
 
La biosintesi della prolattina coinvolge, innanzitutto, la sintesi di un [[pre-ormone]], il cui [[peptide segnale]] N-terminale (una sequenza di [[Amminoacido|amminoacidi]] situata nell'estremità N di una proteina, essendo responsabile daldel direzionamento del trasporto di questa proteina nel citoplasma) è tagliato enzimanticamenteenzimaticamente dalla catena proteica principale al fine di rendere il peptide biologicamente attivo. La estremità N-terminale è, quindi, [[glicosilazione|glicosilata]], ancora prima che la proteina arrivi all'[[Apparato del Golgi]]. Appena arrivate a questo [[Organulo|organello]] sono deglicosilate tutte le molecole destinate all'immagazzinaggio intracellulare nei granuli per essere secrete durante la gravidanza o dopo stimoli acuti. Comunque, alcune delle molecole ancora glicosilate nell'estremità N-terminale, scappanosottratte a questo processamento, e sonovengono secrete, quindi, continuamente, formando di conseguenza la prolattina presente nella circolazione di femmine non gravide.
I lattotrofi non sono, comunque, l'unico tipo cellulare capace di produrre prolattina. Essa viene anche prodotta da altre cellule specializzate dell'[[utero]]<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|titolo=Autocrine prolactin inhibits human uterine decidua|rivista=Biol Reprod.|anno=2007|PMID=17267700|mese=maggio|nome=O.|cognome=Eyal|nome2=J.B.|cognome2=Jomain|nome3=C.|cognome3=Kessler|nome4=V.|cognome4=Goffin|nome5=S.|cognome5=Handwerger|pp=777-783}}</ref>, della [[placenta umana|placenta]], delle [[Mammella|mammelle]] ed anche del [[sistema immunitario]]<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://lup.sagepub.com/cgi/content/abstract/10/10/665|titolo=Prolactin production by immune cells|cognome=Montgomery|nome=D.W.|numero=10 (10)|p=665|rivista=Lupus|lingua=en}}</ref>, dove si crede che coinvolge un ruolo [[paracrino]] e [[autocrino]] come [[citochina]].<ref>{{Cita web|url=http://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6T99-3W0NW4T-F&_user=10&_rdoc=1&_fmt=&_orig=search&_sort=d&view=c&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=c5525c3959d29b56e757eaeaa92bb680|titolo=Endocrine, paracrine and autocrine actions of prolactin on immune cells|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20090918093419/http://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6T99-3W0NW4T-F&_user=10&_rdoc=1&_fmt=&_orig=search&_sort=d&view=c&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=c5525c3959d29b56e757eaeaa92bb680|dataarchivio=18 settembre 2009|lingua=en|nome=Lina|cognome=Matera|doi=10.1016/0024-3205(96)00225-1}}</ref>
 
La biosintesi della prolattina coinvolge, innanzitutto, la sintesi di un [[pre-ormone]], il cui [[peptide segnale]] N-terminale (una sequenza di [[Amminoacido|amminoacidi]] situata nell'estremità N di una proteina, essendo responsabile dal direzionamento del trasporto di questa proteina nel citoplasma) è tagliato enzimanticamente dalla catena proteica principale al fine di rendere il peptide biologicamente attivo. La estremità N-terminale è, quindi, [[glicosilazione|glicosilata]], ancora prima che la proteina arrivi all'[[Apparato del Golgi]]. Appena arrivate a questo [[Organulo|organello]] sono deglicosilate tutte le molecole destinate all'immagazzinaggio intracellulare nei granuli per essere secrete durante la gravidanza o dopo stimoli acuti. Comunque, alcune delle molecole ancora glicosilate nell'estremità N-terminale scappano a questo processamento e sono secrete, quindi, continuamente, formando la prolattina presente nella circolazione di femmine non gravide.
 
== Regolazione della secrezione della prolattina ==
 
La prolattina è l'unico ormone [[ipofisi|ipofisario]] che soffre un tono inibitorio costante da parte dell'[[ipotalamo]]. Ciò è stato dimostrato dalla interruzione della comunicazione fra l'ipofisi e l'ipotalamo, quando la secrezione di prolattina aumenta, mentre quella degli altri ormoni ipofisari diminuisce. La regolazione della secrezione di prolattina resta comunque molto complessa ed è determinata da diverse situazioni e da diverse sostanze, ancora molto studiate. Alcune sostanze hanno, tuttavia, un'azione più forte, essendo la [[dopamina]], per esempio, il fattore di inibizione più potente. Al contrario certe situazioni come la [[gravidanza]] e l'[[allattamento]] del bambino rendono più alti i livelli di prolattina.
 
=== La secrezione di prolattina durante la gravidanza e l'allattamento ===
 
Durante la gravidanza, si osserva un aumento della produzione di prolattina, che può essere spiegato dall'azione di [[estrogeno|estrogeni]], che promuovono l'[[iperplasia]] delle cellule lattotrofe dell'ipofisi e l'aumento dell'[[espressione genica|espressione del gene]] della prolattina.
 
Comunque, laLa presenza di estrogeni da sola non èrappresenta ilcomunque principalelo stimolo più significativo per la secrezione di prolattina dopo il [[parto]]. Essa aumenta principalmente grazie allo stimolo di suzione della mammella realizzato dal bambino. Questo riflesso neuroendocrino è attribuito all'azione della [[serotonina]] (5-HT), la cui liberazione è aumentata dalla stimolazione sensoriale fatta dal bambino nella mammella. Studi hanno dimostrato che l'iniezione di [[5,7-diidrossitriptamina]] nel [[nucleo paraventricolare]] (PVN) dell'ipotalamo di ratti, una procedura che distrugge l'innervazione serotoninergica della regione, rendono questi ratti incapaci di rispondere a questo stimolo. Tecniche di immunocitochimica hanno infine comprovato che in questi ratti non si verificava la presenza di cellule serotoninergiche nel PVN, mentre, in quei ratti che rispondevano allo stimolo, ci si trovavanopotevano riscontrare molte cellule serotoninergiche, unaa comprovazioneriprova del ruolo fondamentale dellarivestito dalla serotonina. InoltreSi è osservato inoltre che, lesioniprovocando fattelesioni nel PVN di ratti hanno bloccato, la risposta allo stimolo, dimostrandoera bloccata: con ciò si dimostrava che questotale nucleo ipotalamico è il responsabile per il riflesso.<ref>{{Cita pubblicazione|accesso=19 agosto 2015|url=http://www3.interscience.wiley.com/journal/118956082/abstract?CRETRY=1&SRETRY=0|titolo=Brain Structures Mediating the Suckling Stimulus-Induced Release of Prolactin |lingua=en|doi=10.1046/j.0007-1331.2002.00789.x|nome=I.|cognome=Bodnár|nome2=Z.S.|cognome2=Bánky|nome3=B.E.|cognome3=Tóth|nome4=G.M.|cognome4=Nagy|nome5=B.|cognome5=Halász|rivista=Journal of Neuroendocrinology|volume=14|pp=384-396|giorno=7|mese=maggio|anno=2002|urlmorto=sì}}</ref> Se la mammella non è stimolata dopo il parto, i livelli di prolattina ritornano al loro valore precedente alla gravidanza entro 6 settimane.
 
=== La regolazione da parte della serotonina e del VIP ===
 
La serotonina, pur essendo un importante fattore di liberazione di prolattina, per svolgere tale azione dipende da un'altra sostanza per farlo, come dimostrato da alcuni studi. Questa sostanza, la cui liberazione è indotta dalla serotonina stessa, è conosciuta come VIP (''Vasoactive Intestinal Peptide'', ossia, [[peptide intestinale vasoattivo]]) e avrebbe un'azione [[paracrino|paracrina]] nell'ipofisi<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://content.karger.com/ProdukteDB/produkte.asp?Doi=54381|lingua=en|titolo=Direct Action of Serotonin on Prolactin, Growth Hormone, Corticotropin and Luteinizing Hormone Release in Cocultures of Anterior and Posterior Pituitary Lobes: Autocrine and/or Paracrine Action of Vasoactive Intestinal Peptide|nome=J.A.|cognome=Balsa|nome2=F.|cognome2=Sánchez-Franco|nome3=F.|cognome3=Pazos|nome4=J.I|cognome4=Lara|nome5=M.J.|cognome5=Lorenzo|nome6=G.|cognome6=Maldonado|nome7=L.|cognome7=Cacicedo|doi=10.1159/000054381|rivista=Neuroendocrinology|numero=68|anno=1998|pp=326-333}}</ref>, segnalando ai lattotrofi di produrre prolattina. Questo ruolo fondamentale del VIP è stato dimostrato tramitemediante l'iniezione di serotonina e di siero anti-VIP nel cervello di conigli, il cui picco di prolattina nel plasma indotto dalla serotonina erarisultava molto più basso di quello presentato dai conigli che non hannoavevano ricevuto il siero anti-VIP.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Involvement of hypothalamic vasoactive intestinal polypeptide (VIP) in prolactin secretion induced by serotonin in rats|lingua=en|PMID=6709640|rivista=Proc Soc Exp Biol Med.|mese=aprile|anno=1984|numero=175(4)|pp=414-6|nome=A.|cognome=Shimatsu|nome2=Y.|cognome2=Kato|nome3=H.|cognome3=Ohta|nome4=K.|cognome4=Tojo|nome5=Y.|cognome5=Kabayama|nome6=T.|cognome6=Inoue|nome7=N.|cognome7=Yanaihara|nome8=H.|cognome8=Imura}}</ref>
 
=== L'inibizione da parte della dopamina ===
 
La dopamina è il principale fattore che inibisce la secrezione di prolattina,<ref>{{Cita web|url=http://content.karger.com/ProdukteDB/produkte.asp?Aktion=ShowAbstract&ArtikelNr=000122634&Ausgabe=234847&ProduktNr=223855|titolo=Influence of Dopaminergic Agonists and Antagonists on Serum Prolactin Concentrations in the Rat|lingua=en|rivista=Neuroendocrinology|anno=1976|numero=22|pp=273-286|nome=R.|cognome=Horowski|nome2=K.-J.|cognome2=Gräf|doi=10.1159/000122634}}</ref> legandosi ai [[recettori D2]] dei lattotrofi. Ciò diminuisce la produzione di [[Adenosina monofosfato ciclico|AMP ciclico]], apre canali del potassio e diminuisce il flusso di calcio verso il [[citoplasma]] cellulare.<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://edrv.endojournals.org/cgi/content/abstract/22/6/724|lingua=en|titolo=Dopamine as a Prolactin (PRL) Inhibitor|cognome=Ben-Jonathan|nome=Nira|cognome2=Hnasko|nome2=Robert|numero=22 (6)|p=724|rivista=Endocrine Reviews|data=1º luglio 2013|accesso=10 maggio 2009|dataarchivio=10 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090210100251/http://edrv.endojournals.org/cgi/content/abstract/22/6/724|urlmorto=sì}}</ref> Come conseguenza, la secrezione e [[Trascrizione (biologia)|trascrizione genica]] della prolattina sono più basse. I livelli di dopamina necessari per inibire la secrezione di prolattina sono, comunque, molto più alti di quelli trovati nel sangue dei capillari sistemici. Tuttavia, nel sangue che circola nei capillari situati nell'[[eminenza mediana]] (struttura anatomica di collegamento tra l'ipofisi e l'ipotalamo, dalla quale inizia la [[circolazione portale ipotalamo-ipofisaria]]), i livelli di dopamina sono più alti di quelli sistemici, visto che: gli assoni dei neuroni che producono la dopamina (situati nel [[nucleo arcuato dell'ipotalamo]]) scaricano infatti il loro contenuto direttamente su questi capillari, permettendo, quindi, che la dopamina venga concentrata nella circolazione ipofisaria. L'alta concentrazione di dopamina nella circolazione ipofisaria permette all'ipotalamo di generare un tono inibitorio sulla produzione di prolattina, rendendo questo l'unico ormone ipofisario chead èessere regolato tramitemediante un tono inibitorio ipotalamico. Ciò può essere dimostrato da esperimenti in cui l'ipofisi di ratti è trapiantata ad un'altra regione del corpo e, quindi,trovandosi vienein tal modo ad essere irrigata da capillari sistemici (non ipofisari). Come detto prima, il sangue della circolazione sistemica hasi caratterizza per una concentrazione di dopamina molto più bassa di quello ipofisario, chela non ècui capaceincapacità di mantenere il tono inibitorio ipotalamico sulla secrezione di prolattina, che aumentarisulta in questaun aumento di quest'ultima nella situazione sperimentale descritta.<!-- Fonte non trovata <ref>http://resources.metapress.com/pdf-preview.axd?code=l131526232225566&size=largest</ref>-->
 
=== Il sonno e la secrezione di prolattina ===
 
La secrezione di prolattina presenta picchi durante il [[sonno]],<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Prolactin secretion and sleep|lingua=en|PMID=8191199|rivista=Sleep.|mese=febbraio|anno=2004|numero=17 (1)|pp=20-27|nome=K.|cognome=Spiegel|nome2=M.|cognome2=Follenius|nome3=C.|cognome3=Simon|nome4=J.|cognome4=Saini|nome5=J.|cognome5=Ehrhart|nome6=G.|cognome6=Brandenberger}}</ref> specialmente dopo 60 a /90 minuti dall'inizio delle onde lente.
 
=== Meccanismo di retroazione ===
 
Studi hanno rivelato che la prolattina presenta un meccanismo di [[retroazione]] (feedback negativo) che regola la sua secrezione. Alti livelli di prolattina favoriscono la sintesi di dopamina, il suo fattore inibitorio, nei neuroni dopaminergici dell'ipotalamo,<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://content.karger.com/ProdukteDB/produkte.asp?Aktion=ShowAbstract&ArtikelNr=122042&Ausgabe=234906&ProduktNr=223855|titolo=Effects of Prolactin and Ergot Alkaloids on the Tubero-Infundibular Dopamine (DA) Neurons|lingua=en|doi=10.1159/000122042|nome=T.|cognome=Hökfelt|nome2=K.|cognome2=Fuxe|rivista=Neuroendocrinology|anno=1972|numero=9|pp=100-122}}</ref> costituendo, quindi, un meccanismo di retroazione.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|PMID=421124|titolo=Effect of prolactin on dopamine synthesis in medial basal hypothalamus: evidence for a short loop feedback.|mese=gennaio|rivista=Brain Res.|anno=1979|giorno=19|numero=160 (3)|pp=431-444|nome=N.A.|cognome=Perkins|nome2=T.C.|cognome2=Westfall|nome3=C.V.|cognome3=Paul|nome4=R.M.|cognome4=MacLeod|nome5=A.D.|cognome5=Rogol}}</ref>
 
=== Il ruolo del TRH ===
 
Anche il [[Ormone di rilascio della tireotropina|TRH]] svolge un ruolo di fattore di liberazione di prolattina.<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://joe.endocrinology-journals.org/cgi/content/abstract/58/3/673|titolo=Prolactin release induced by synthetic thyrotrophin releasing factor in female rats|lingua=en|cognome=Deis|nome=R.P.|cognome2=Alonso|nome2=N.|rivista=Journal of Endocrinology|accesso=10 maggio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090921160439/http://joe.endocrinology-journals.org/cgi/content/abstract/58/3/673|urlmorto=sì}}</ref> I lattotrofi presentano recettori per TRH, comunque, i meccanismi di azione del TRH nella secrezione della prolattina sono complessi. Alcuni studi dimostrano che il TRH promuove la formazione di [[Acido arachidonico|arachidonato]] dalla conversione di [[Fosfolipide|fosfolipidi]] della membrana cellulare,<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=A possible role of arachidonate metabolism in the mechanism of prolactin release.|rivista=Am J Physiol.|anno=1986|PMID=2420203|lingua=en|mese=marzo|nome=A.M.|cognome=Judd|nome2=K.|cognome2= Koike|nome3=R.M.|cognome3=MacLeod|numero=250|pp=E288-95}}</ref> dato che l'inibizione dell'enzima [[diacilglicerolo lipasi]], fondamentale per questa via biochimica, diminuisce la secrezione basale di prolattina e annulla l'effetto del TRH sui lattotrofi.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Diacylglycerol lipase and pituitary prolactin release in vitro: studies employing RHC 80267.|rivista=Life Sci.|anno=1985|PMID=3919232|mese=marzo|giorno=11|numero=36 (10)|pp=997-1002|nome=P.L.|cognome=Canonico|nome2=M.J.|cognome2=Cronin|nome3=R.M.|cognome3=MacLeod|lingua=en}}</ref>
 
=== Altre sostanze che inibiscono la secrezione di prolattina ===
 
È stato dimostrato che un peptide, prodotto dalle [[Modificazione post traduzionale|modificazioni post traduzionali]] del [[precursore]] dell'ormone [[Ormone di rilascio delle gonadotropine|GnRH]], il GAP (GnRH associated peptide, ossia, peptide associato al GnRH), realizza un'inibizione della secrezione di prolattina. Ciò spiega il rapporto inverso esistente fra i livelli plasmatici di prolattina e di GnRH.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|url=http://www3.interscience.wiley.com/journal/120151694/abstract?CRETRY=1&SRETRY=0|titolo=Prolactin-inhibiting activity of gnrh associated peptide in cultured human pituitary cells|anno=2008|rivista=Clinical Endocrinology|editore=Wiley Online Library|doi=10.1111/j.1365-2265.1989.Tb03736.X|nome=Patricia J.|cognome=Wormald|nome2=Martin J.|cognome2=Abrahamson|nome3=Peter H.|cognome3=Seeburg|nome4=Karoly|cognome4=Nikolics|nome5=Robert P.|cognome5=Millar|urlmorto=sì}}</ref>
 
Anche il neurotrasmissore [[GABA]] ha dimostrato di inibirinibire la secrezione di prolattina in vitro.<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://www.popline.org/docs/0267/770411.html|titolo=Isolation of gamma-amino butyric acid from pig hypothalami and demonstration of its prolactin release-inhibiting (PIG) activity in vivo and in vitro.|lingua=en|urlarchivio=httphttps://web.archive.org/web/20090912065123/http://www.popline.org/docs/0267/770411.html|dataarchivio=12 settembre 2009|nome=A.V.|cognome=Schally|nome2=T.W.|cognome2=Redding|nome3=A.|cognome3=Arimura|nome4=A.|cognome4=Dupont|nome5=G.L.|cognome5=Linthicum|rivista=Endocrinology|numero=100 (3)|anno=1977|pp=681-691|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Altre sostanze che aumentano la secrezione di prolattina ===
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È stata dimostrata da poco, l'esistenza di un peptide che presenta un'azione specifica sui lattotrofi, aumentando la loro produzione e secrezione di prolattina, il peptide liberatore di prolattina ([[PrRP]], dall'inglese ''Prolactin Releasing Peptide''). L'azione di questo peptide dipende dai livelli alti di estrogeni, che lo rendono più efficace.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|titolo=Stimulation of prolactin release by prolactin-releasing peptide in rats.|PMID=10362506|rivista=Biochem Biophys Res Commun.|anno=1999|giorno=7|mese=giugno|numero=259 (2)|pp=321-324|nome=H.|cognome=Matsumoto|nome2=J.|cognome2=Noguchi|nome3=Y.|cognome3=Horikoshi|nome4=Y.|cognome4=Kawamata|nome5=C.|cognome5=Kitada|nome6=S.|cognome6=Hinuma|nome7=H.|cognome7=Onda|nome8=O.|cognome8=Nishimura|nome9=M.|cognome9=Fujino}}</ref>
 
Altro ormone capace di aumentare la secrezione di prolattina è l'[[ossitocina]]. In vitro, cellule dell'ipofisi anteriore hanno presentato una produzione più elevata di prolattina in presenza di ossitocina. Comunque, quando somministrati alcuni farmaci che inibiscono la sua azione, i livelli di prolattina sono cresciuti nonostante lo stimolo sulle mammelle fosse realizzato. Ciò dimostra che, pur essendo un fattore di promozione alla secrezione, l'ossitocina non coinvolge un ruolo fondamentale, quando, in realtà, ci sono altri meccanismi neuro-endocrini più potenti. L'inibizione dell'ossitocina ha, quindi, affettatoinfluenzato soltanto la secrezione basale di prolattina, rendendo i picchi normalmente verificati lungo la giornata più piccoli.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|titolo=Role of oxytocin on prolactin secretion during proestrus and in different physiological or pharmacological paradigms.|PMID=3335212|rivista=Endocrinology|anno=1988|numero=122 (1)|mese=gennaio|pp=341-350|nome=C.A.|cognome=Johnston|nome2=A.|cognome2=Negro-Vilar}}</ref>
 
Altri sostanze come gli oppioidi, la neurotensina<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://content.karger.com/ProdukteDB/produkte.asp?Aktion=ShowAbstract&ArtikelNr=123284&Ausgabe=234773&ProduktNr=223855|titolo=Neurotensin Stimulation of Prolactin Secretion in vitro|lingua=en|doi=10.1159/000123284|rivista=Neuroendocrinology|anno=1982|numero=34|pp=95-98|nome=A.|cognome=Enjalbert|nome2=S.|cognome2=Arancibia|nome3=M.|cognome3=Priam|nome4=M.T.|cognome4=Bluet-Pajot|nome5=C.|cognome5=Kordon}}</ref> e l'angiotensina II<ref>{{Cita pubblicazione|PMID=3000736|lingua=en|titolo=Angiotensin peptides stimulate phosphoinositide breakdown and prolactin release in anterior pituitary cells in culture.|rivista=Endocrinology|anno=1986|mese=gennaio|numero=118 (1)|pp=233-238|nome=P.L.|cognome=Canonico|nome2=R.M.|cognome2=MacLeod}}</ref> aumentano la secrezione di prolattina. In particolare, gli oppioidi esogeni, come la beta-endorfina, aumentano in vivo la secrezione di prolattina, ma non hanno la stessa capacità in vitro, dimostrando che l'effetto dipende da altri meccanismi indiretti nel sistema nervoso centrale.<ref>{{Cita pubblicazione|PMID=187406|lingua=en|titolo=Stimulation in vivo of the secretion of prolactin and growth hormone by beta-endorphin.|rivista=Endocrinology|mese=gennaio|anno=1977|numero=100 (1)|pp=238-41|nome=C.|cognome=Rivier|nome2=W.|cognome2=Vale|nome3=N.|cognome3=Ling|nome4=M.|cognome4=Brown|nome5=R.|cognome5=Guillemin}}</ref>
 
L'iperprolattinemia è associata anche al [[Ormone tireostimolante|TSH]]. L'[[ipotiroidismo]] può causare un aumento della prolattina <ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.humanitas.it/malattie/iperprolattinemia-prolattina-alta/|titolo=Malattie|sito=Humanitas|accesso=2025-05-15}}</ref>a causa di un meccanismo di feedback: la [[tiroide]], non producendo abbastanza [[ormone|ormoni]], segnala all'ipotalamo di produrre più [[Ormone di rilascio della tireotropina|TRH]] (ormone rilasciante [[tireotropina]]), che a sua volta stimola l'[[ipofisi]] a produrre più TSH (ormone stimolante la tiroide). Questo aumento di TSH può poi stimolare la produzione di prolattina.
 
=== Altri fattori ===
 
I livelli di prolattina possono aumentare anche dopo l'esercizio fisico, pasti, rapporti sessuali e dopo alcune chirurgie. Alcuni episodi convulsivi possono portare ad un aumento della prolattina.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|url=http://www.neurology.org/cgi/content/abstract/34/12/1601|titolo=Serum prolactin levels after epileptic seizures|nome=Elaine|cognome=Wyllie|nome2=Hans|cognome2=Lüders|nome3=Julia P.|cognome3=MacMillan|nome4=Manjula|cognome4=Gupta|doi=10.1212/WNL.34.12.1601|rivista=Neurology|numero=12|volume=34|mese=dicembre|anno=1984|p=1601|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090911045156/http://www.neurology.org/cgi/content/abstract/34/12/1601}}</ref>
 
== Meccanismo molecolare di azione ==
I [[recettore (biochimica)|recettori]] cellulari della prolattina hanno un segmento extracellulare omologo a quello dei recettori dell'[[ormone della crescita]] (GH). I segmenti intracitoplasmatici dei recettori della prolattina, comunque, sono diversi e più corti di quelli del GH.
 
I [[recettore (biochimica)|recettori]] cellulari della prolattina hanno un segmento extracellulare omologo a quello dei recettori dell'ormone della crescita (GH). I segmenti intracitoplasmatici dei recettori della prolattina, comunque, sono diversi e più corti di quelli del GH.
 
Come il GH e altri ormoni, la prolattina si lega a due recettori, che si accoppiano, formando un [[dimero]]. La [[trasduzione del segnale]] è realizzata dalla [[via di segnalazione delle JAK/STAT]]. La formazione di dimeri del recettore attiva la proteina [[Janus chinasi]] (JAK), che ha una funzione di [[tirosina chinasi]], ossia, è in grado di [[fosforilazione|fosforilare]] residui di [[tirosina]] di altre proteine. Le proteine JAK, quindi, fosforilano alcuni residui di tirosina dei recettori di prolattina dimerizzati, creando in questi residui siti di interazione per proteine capaci di legarsi a residui di fosfotirosina. Le proteine STAT, avendo questa capacità, si legano ai recettori di prolattina fosforilati, dopodiché sono fosforilate anch'esse dalle proteine JAK. La fosforilazione delle proteine STAT promuove la loro dimerizzazione e i dimeri formati da due molecole di STAT fosforilate sono in grado di agire nel nucleo cellulare, dove regolano l'espressione genica, generando l'effetto biologico finale della prolattina.
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== Effetti biologici intracellulari ==
 
La prolattina promuove la captazione di alcuni [[Amminoacido|amminoacidi]] e la [[trascrizione (biologia)|trascrizione]] di geni che producono le proteine del latte, come la [[caseina]], la [[lattoalbumina]] e la [[β-lattoalbumina]]. Anche la produzione di [[enzima|enzimi]] importanti per la sintesi del [[lattosio]] (il principale [[Glucidi|carboidrato]] del latte) è aumentata dalla prolattina. Fra questi enzimi si trovano la [[galattosiltrasferasi]] e la [[N-acetilattosamina sintetasi]]. Gli [[acidi grassi]] e i [[Fosfolipide|fosfolipidi]] hanno anch'essi una produzione più elevata promossa dalla prolattina, che aumenta, inoltre, la responsività dei suoi stessi recettori.
 
Tutte queste azioni intracellulari promuovono, quindi, il processo di lattogenesi e garantiscono l'allettamentoallattamento del neonato secondo le sue necessità.
 
== Effetti biologici sistemici ==
La prolattina è rilasciata da vari tipo di tumore. Valori alti di prolattina sono marcatori di tumore alla ipofisi, alla mammella e alla prostata, in quanto questi tipi di tumore rilasciano molta prolattina.
 
Sebbene regoli crescita e funzione della ghiandola mammaria, la prolattina è ritenuta un marcatore, non una causa scatentantescatenante il cancro al seno.
 
Per l'[[Iperplasia prostatica benigna]], la prolattina alta è un fattore di rischio se nella prostata è anche presente il [[testosterone]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=C.|cognome=Selli|nome2=R.|cognome2=Moretti|nome3=M.|cognome3=Benvenuti|data=1980-02|titolo=Prolattina E Ipertrofia Prostatica: Aspetti Cronobiologici Dei Livelli Circolanti Dell'Ormone|rivista=Urologia Journal|volume=47|numero=1|pp=185-191|lingua=en|accesso=2024-04-28|doi=10.1177/039156038004700110|url=http://journals.sagepub.com/doi/10.1177/039156038004700110}}</ref> La prolattina stimolerebbe la 5-alfa-reduttasi con conseguente aumento del DHT2 nella prostata. La prolattina modulerebbe inoltre la concentrazione all'interno della prostata dello zinco, dell'acido citrico e del fruttosio.
 
=== Effetti sulla ghiandola mammaria e sulla lattogenesi ===
 
La prolattina regola la maturazione della ghiandola mammaria durante tre fasi della vita delle femmine: la [[pubertà]], la [[gravidanza]] e il periodo di [[allattamento]]. Questo processo di maturazione coinvolge diversi processi biologici di proliferazione dei dotti e di altre strutture alveolari della ghiandola mammaria, ben come processi di ritenzione di substrati necessari alla produzione di [[latte]].
La prima fasi della maturazione avviene durante la pubertà, nel processo conosciuto come [[mammogenesi]], quando la prolattina promuove lo sviluppo del sistema lobulo-alveolare della ghiandola. In questa fase è fondamentale anche il ruolo di altri ormoni oltre alla prolattina, come gli [[Estrogeno|estrogeni]], il [[progesterone]] e i [[Glucocorticoide|glucocorticoidi]].<ref>{{cita pubblicazione |cognome= Borellini |nome= F.|cognome2= Oka|nome2=T.|anno= 1989|mese=marzo|titolo= Growth control and differentiation in mammary epithelial cells|url= https://archive.org/details/sim_environmental-health-perspectives_1989-03_80/page/85 |rivista= Environ Health Perspect|volume= 80|pp=85-99|PMID=1567615|lingua= en|accesso=17 maggio 2009}}</ref>
 
Durante la gravidanza, la prolattina, assieme a tutti questi ormoni ed anche al [[lattogeno placentare]]<ref>{{cita pubblicazione |cognome= Schams |nome= D.|cognome2=Rüsse|nome2=I.|cognome3=Schallenberger|nome3=E.|cognome4=Prokopp|nome4=S.|cognome5=Chant|nome5=J.S.D.|anno= 1984|titolo= The role of steroid hormones, prolactin and placental lactogen on mammary gland development in ewes and heifers|rivista= Journal of Endocrinology|volume= 102|p=121|doi= 10.1677/joe.0.1020121|url= http://joe.endocrinology-journals.org/cgi/content/abstract/102/1/121|lingua= inglese|accesso=17 maggio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090925111820/http://joe.endocrinology-journals.org/cgi/content/abstract/102/1/121|urlmorto=sì}}</ref>, promuove un ulteriore sviluppo del tessuto mammario. Comunque, finché succeda il [[parto]], la prolattina non induce la [[lattogenesi]], anche se il tessuto mammario è assai sviluppato ed i livelli di prolattina sono sufficientemente elevati ancora prima della nascita del bambino.
 
Soltanto dopo il parto la prolattina è in grado di indurre la lattogenesi. La spiegazione per questo fenomeno è attribuita al quadro ormonale diverso in cui si trova la madre dopo il parto<ref>{{cita pubblicazione|cognome= Borellini |nome= F.|cognome2=Oka|nome2=T.|anno= 1989|mese=marzo|titolo= Growth control and differentiation in mammary epithelial cells|url= https://archive.org/details/sim_environmental-health-perspectives_1989-03_80/page/85 |rivista= Environ Health Perspect|volume= 80|pp=85-99|PMID=1567615|lingua= en|accesso=17 maggio 2009 }}</ref>, quando i livelli di progesterone e di estrogeni sono molto più bassi di quelli trovati durante la gravidanza<ref>{{cita pubblicazione |cognome= Horseman |nome= Nelson D.|anno= 1999|mese= gennaio|titolo= Prolactin and Mammary Gland Development |rivista= Journal of Mammary Gland Biology and Neoplasia|volume= 4|numero= 1 |pp= 79-88|doi= 10.1023/A:1018708704335|url= http://www.springerlink.com/content/g545363q34171172/fulltext.pdf |lingua= inglese|accesso= 17 maggio 2009|urlmorto= }}</ref>. Si crede quindi, che gli alti livelli di progesterone durante la gravidanza, siano in grado di inibire la sintesi di proteine del latte, come la [[β-caseina]], tramite la repressione della via di trasduzione del segnale che è responsabile dalla sintesi di queste proteine sotto lo stimolo della prolattina.<ref>{{cita pubblicazione |cognome= Buser |nome= Adam C.|cognome2= Gass-Handel|nome2=E.K.|cognome3=Wyszomierski|nome3=S.L.|cognome4=Doppler|nome4=W.|cognome5=Leonhardt|nome5=S.A.|cognome6=Schaack|nome6=J.|cognome7=Rosen|nome7=J.M.|cognome8=Watkin|nome8=H.|cognome9=Anderson|nome9=S.M.|cognome10=Edwards|nome10=D.P.|anno= 2006|mese=settembre|titolo= Progesterone Receptor Repression of Prolactin/Signal Transducer and Activator of Transcription 5-Mediated Transcription of the ß-Casein Gene in Mammary Epithelial Cells |rivista= Molecular Endocrinology|volume= 21|numero= 1 |pp=106-125|doi= 10.1210/me.2006-0297 |url= http://mend.endojournals.org/cgi/content/full/21/1/106 |lingua= en|accesso=17 maggio 2009|dataarchivio=24 settembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090924022008/http://mend.endojournals.org/cgi/content/full/21/1/106|urlmorto=sì}}</ref>. Dopo il parto, comunque, i livelli di progesterone sono molto più bassi, rendendo la prolattina capace di indurre la lattogenesi. Altro fenomeno importante che garantisce l'azione lattogenica della prolattina dopo il parto è l'aumento dei livelli di [[cortisolo]] libero nel plasma in questo periodo, grazie alla produzione più bassa delle proteine a cui si lega il cortisolo (le [[globulina legante di glucocorticoidi|globuline leganti di glucocorticoidi]])<ref>{{cita pubblicazione|cognome= Tucker |nome= H.A. |anno= 2000|titolo= Hormones, Mammary Growth, and Lactation: a 41-Year Perspective |rivista= Journal of Dairy Science|volume= 83|numero= 4 |pp= 874-884|url= http://jds.fass.org/cgi/reprint/83/4/874|lingua= inglese|accesso=17 maggio 2009 }}</ref>.
 
=== Effetti sulla riproduzione ===
 
Nei [[Rodentia|roditori]] la prolattina presenta una grande importanza nella regolazione del comportamento riproduttivo. Nei ratti maschi è stata evidenziata la capacità della prolattina di ridurre la loro attività riproduttiva<ref>{{cita pubblicazione |cognome= Svare |nome= B.|cognome2=Bartke|nome2=A.|cognome3=Doherty|nome3=P.|cognome4=Mason|nome4=I.|cognome5=Michael|nome5=S.D.|cognome6=Smith|nome6=M.S.|lingua=en|anno= 1979|titolo= Hyperprolactinemia Suppresses Copulatory Behavior in Male Rats and Mice |rivista= Biology of Reproduction |volume= 21 |pp=529-535 |url= http://www.biolreprod.org/cgi/content/abstract/21/2/529|accesso=7 giugno 2009 |urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081202232103/http://www.biolreprod.org/cgi/content/abstract/21/2/529}}</ref>. Nelle femmine, invece, la prolattina partecipa dell'[[ovulazione]] e mantiene l'attività del [[corpo luteo]], stimolando la secrezione di progesterone da parte di questo<ref>{{cita pubblicazione |cognome= Matsuyama |nome= S.|cognome2=Shiota|nome2=K.|cognome3=Takahashi|nome3=M.|anno= 1990|mese=ottobre|titolo= Possible role of transforming growth factor-beta as a mediator of luteotropic action of prolactin in rat luteal cell cultures. |rivista= Endocrinology |volume= 4 |numero= 127|pp=1561-1567|pmid=2401226|lingua=en|accesso=7 giugno 2009 }}</ref>. Grazie a questo effetto stimolante sul corpo luteo dei roditori, la prolattina era conosciuta prima come ormone luteotrofico.
 
Negli umani la prolattina presenta diversi effetti sulla riproduzione, essi non ancora totalmente compresi. Una delle principali azioni della prolattina riguarda la soppressione del ciclo mestruale durante il periodo di allattamento, denominata amenorrea lattazionale. La prolattina, quindi, induce un periodo di refrattarietà alla fecondazione, quando la donna presenta una naturale infertilità, che, comunque, non è garantita.
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=== Effetti sul metabolismo ===
La prolattina può agire sul metabolismo del calcio durante la gravidanza e l'allattamento, mediante l'induzione della secrezione di PTHrP (proteina correlata all'ormone paratiroideo). Tale proteina è infatti in grado di modificare il metabolismo calcico sia livello locale sia a livello sistemico.
{{...}}
 
=== Effetti sul sistema immunitario ===
Promuove l'attivazione del ''natural killer'' e la crescita dei linfociti T, blocca l'[[apoptosi]] dei [[leucocita|leucociti]]. Ad alti livelli depreime l'attività del natural killer. {{...|biologia}}
 
=== Effetti nei maschi ===
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In quanto stimola la crescita della ghiandola mammaria nelle donne, anche negli uomini può essere causa di [[ginecomastia]].
 
La PRL ha un'emivita di circa 5026-47 minuti e viene metabolizzatacatabolizzata prevalentemente a livello epatico.
 
La concentrazione della prolattina nel sangue è espressa dalla [[prolattinemia]], che presenta valori medi di 4-20 ng/ml.
 
== Note ==
{{<references}}/>
 
== Voci correlate ==
* [[Ipogalattia]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|etichetta=prolattinainterprogetto|wikt}}
 
{{Ormoni}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Thesauruscollegamenti BNCFesterni}}
 
{{Ormoni}}
{{Portale|biologia|medicina}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biologia|chimica|medicina}}
 
[[Categoria:Ormoni]]