CCPL: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: aggiornato formato sito |
m Bot: Aggiungo template {{interprogetto}} (FAQ) |
||
| (21 versioni intermedie di 15 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{P|toni, contenuti e stile da comunicazione aziendale piuttosto che da enciclopedia|aziende|marzo 2014}}
{{W|
{{Azienda
|nome= CCPL
|logo= Ccpl3.jpeg
|data fondazione= 1904
|forza cat anno=
|fondatori=
|data chiusura=
|causa chiusura=
|nazione= ITA
▲|tipo= società cooperativa
|controllate=
|gruppo=
▲|luogo_fondazione= Reggio nell'Emilia
▲|sede=[[Reggio nell'Emilia]] [[Provincia di Reggio Emilia|(RE)]]
|slogan= Insieme. Il nostro modo di fare impresa
|
|prodotti=
▲|industria= [[Industria]], [[servizi]] e [[commercio]]
|fatturato= 850 milioni di [[Euro|€]] (consolidato),
|anno fatturato=
|utile netto= 1,4 milioni di [[Euro|€]] (consolidato)
|
|dipendenti= 1.405
|
}}
Riga 33 ⟶ 37:
Tra il [[XIX secolo|XIX]] e il [[XX secolo]] si avvia in Italia il processo di [[industrializzazione]] e [[capitalizzazione azionaria|capitalizzazione]] che arriva ben presto a coinvolgere [[Reggio Emilia]] e la sua provincia, modificandone l'agricoltura, l'economia e l'assetto sociale. La crescita demografica e l'ampliamento dei centri urbani porta alla revisione urbanistica della città. Vengono infatti demolite le cittadelle e la cinta muraria (con il ruolo di protezione) a favore dei viali di circonvallazione. Causa ed effetto della rivoluzione in atto è la [[ferrovia]], che assurge a simbolo di modernità.
L'evoluzione economica genera un vivace fermento sociale che porta alla nascita del [[movimento socialista]]. Affermatosi anche grazie all'impegno di leader come [[Camillo Prampolini]] e [[Antonio Vergnanini]], il movimento conquista Reggio Emilia e provincia all'inizio del Novecento, nonostante l'elitaria legge elettorale<ref>«Il programma dei socialisti nelle pubbliche amministrazioni era manipolato in via S. Paolo alla sede della Camera del lavoro, ove il Vergnanini teneva abilmente i fili di ogni iniziativa, e comprendeva: per il Comune, lavori di ampliamento del macello e annessa costruzione delle celle frigorifere, costruzione di Scuole e del cosiddetto Palazzo Rosso alla Formentaria per adibirlo ad uffici comunali, municipalizzazione della Società del Gas e
=== 1904-1919: la nascita e l'affermazione del Consorzio ===
[[
Le singole cooperative non dispongono della forza economica e della tecnostruttura necessarie a concorrere all'appalto ferroviario, nasce perciò l'idea di unirsi in un [[Consorzio]].
Riga 63 ⟶ 67:
Nel 1922 si concludono le trattative con l'amministrazione provinciale per la costruzione della ferrovia Reggio-Boretto (o Reggio-Po), al Consorzio Reggiano ne è affidata la costruzione mentre al Consorzio Reggio-Ciano è delegata la gestione dell'esercizio.
I due Consorzi strutturano sempre meglio la loro azione sul territorio, ma nel frattempo la crisi politica precipita: lo [[squadrismo]] fascista organizza a Reggio Emilia le prime aggressioni alle sedi delle organizzazioni operaie come la [[Camera del Lavoro]], la tipografia “La Giustizia” e i circoli socialisti<ref>Testimonianza di Lice, operaia della Bloch di Reggio Emilia:
a. si bastona qualche suo rappresentante;
b. i comuni conquistati dai fascisti non danno più lavori alle cooperative “rosse” o “bianche” ma solo alle cooperative diventate “nazionali” o “fasciste” e ai sindacati corporativi fascisti;
Riga 77 ⟶ 81:
A questa iniziativa, che non si concretizza, segue la proposta dell'esponente del regime fascista Natale Prampolini: trasformare il Consorzio Reggiano in una Federazione Reggiana di [[Cooperative Nazionali]]. Il rifiuto da parte del Consorzio Reggiano spinge il regime cercare altre soluzioni.
Nel 1924 le otto cooperative che lavorano sulla tratta
Il Consiglio di amministrazione del Consorzio fascista è presieduto da Luigi Benfatti mentre il direttore è l'ing. Enrico Nasi di Rolo.
L'amministrazione provinciale, oramai controllata dal regime, priva il Consorzio Reggiano della concessione per darla alla SAFRE, la quale avoca a sé la gestione della linea e cede i lavori di costruzione al [[CCPLF]].
Nel 1926 il Consorzio Reggio-Ciano viene convogliato all'interno dell'apparato delle organizzazioni di regime, l'amministrazione provinciale estromette la SAFRE e riassegna la gestione dei lavori Reggio-Boretto al Consorzio Reggio-Ciano, unificando così la gestione
Superata la “[[crisi Matteotti]]”, il governo fascista vara sei decreti prefettizi per evitare lo scioglimento delle cooperative e la ripartizione del capitale fra i soci. Nel 1925 vengono commissariate le più importanti cooperative locali e il Consorzio Reggiano. [[Dante Giordani]] (segretario dei sindacati fascisti e revisore del Consorzio fascista) è nominato commissario della Camera del lavoro, del CCPL e del Consorzio Reggiano.
Riga 88 ⟶ 92:
Nel 1929 la presidenza del [[Consorzio]] è affidata per la prima volta a un dirigente estraneo al territorio, il ragioniere bolognese Arnaldo Galliani, il quale è legato a Giovanni Fabbrici di [[Novellara]], influente personalità nel regime. La gestione di Galliani coincide con una maggiore diversificazione della attività: [[Bonifica dei suoli|bonifica]], movimento terra e grandi lavori edili.
Il territorio della provincia comincia ad essere inadeguato rispetto alle capacità produttive del Consorzio e delle cooperative associate. La scarsità di lavoro porta al ribasso dei prezzi alimentando una pericolosa concorrenza interna tra il Consorzio e le cooperative ad esso afferenti.
Si innesca una contrazione che impedisce di rispettare la paga sindacale minima ed è necessario lasciare il campo alle cooperative associate sul territorio provinciale; il [[Consorzio]] deve ricavare fuori dalla provincia gli utili necessari al mantenimento della propria tecnostruttura e, al tempo stesso, ridurre le tariffe dei servizi alle cooperative associate. Grazie anche al rilievo nazionale del nuovo presidente, il Consorzio si aggiudica diversi lavori: all'[[idroscalo]] di Pontesella di Pola, alla caserma per gli avieri dell'aeroporto di [[Parma]], alla caserma di Cadimare nel [[golfo
L'incremento di scala degli interventi porta a cospicui acquisti di attrezzature che si rivelano preziosi nella grande crisi del 1929: il Consorzio è in grado di svolgere qualunque lavoro richiesto. La modernizzazione tecnologica e la ricerca di una maggiore efficienza gestionale sono parte di una strategia politica che vuole radicare il Consorzio sul territorio e non disperdere le competenze professionali.
Riga 105 ⟶ 109:
Dopo la Liberazione i tre partiti antifascisti di massa costituiscono un'unica organizzazione sindacale e una sola centrale provinciale di cooperazione: la Federazione provinciale delle cooperative (Federcoop). Presidente è il socialista Arturo Bellelli, segretario della Camera del lavoro sino al 1925; vicepresidente il democristiano ing. Villani.
L'8 maggio 1945 il prefetto del [[CLN]], Vittorio Pellizzi, designa i commissari straordinari del Consorzio: il rag. Pietro Negroni, comunista, presidente; il geom. Alberto Pasini, democristiano, vicepresidente, Ivano Curti socialista, l'ing. Dante Montanari, socialista, direttore. La Commissione<ref>La Commissione, ai fini
Il 15 luglio 1945 l'assemblea elegge gli organi del Consorzio, presidente è Ivano Curti<ref>“Curti da giovane era comunista. Poi dopo successe il fascismo, e difatti era venuto a Milano, poi da Milano è ritornato a Reggio. A Reggio si era iscritto agli Avanguardisti, poi dopo ha abbandonato, ed è andato a Ligonchio, che allora si costruiva la centrale di Ligonchio. Curti va a fare l'assistente a Ligonchio. E guarda, se tu hai la possibilità di vedere storicamente le agitazioni fatte a Ligonchio, alla Centrale, grazie all'atteggiamento di Curti, nonostante che era... Poi dopo Curti viene trasferito in Sicilia, da quella società là, e dalla Sicilia lo mandano in Romania o Bulgaria. Io lo trovo, agh digh: ‘In do vèt?
I tre partiti antifascisti designano nell'organo dei probiviri il [[socialista]] Arturo Bellelli, il [[democristiano]] [[Giuseppe Dossetti]] (uno dei padri della [[Costituzione italiana]]) e il [[comunista]] Cesare Campioli, [[sindaco]] della città. Competenze tecniche e valori politici, entrambi espressi al più alto livello, costituiscono un patrimonio di “buona reputazione” cui il Consorzio affida la salvaguardia della propria autonomia funzionale. Direttore è confermato l'ing. Dante Montanari, sostituito nel 1946 dal direttore amministrativo Dino Iori.
Riga 124 ⟶ 128:
Il Piano Fanfani per le [[case popolari]], tra il 1950 e il 1953, consente al Consorzio di aggiudicarsi molti appalti INA Casa a Milano.
Il capoluogo lombardo diventa un laboratorio nel quale il Consorzio si irrobustisce assieme alle cooperative che affrontano la sfida della crescita<ref>Prospero Rinaldi, giovanissimo geometra, si fa le ossa proprio sui cantieri della metropoli lombarda, che ricorda come una scuola di vita per sé come per i lavoratori in trasferta delle cooperative reggiane: “La nostra piazza principale era Milano. Quando sono andato a Milano ero un ragazzino, perché a 21, 22 anni. Ricordo un tecnico delle case popolari di Milano che, al primo impatto, mi disse: ‘Io con i ragazzini non ci parlo, io voglio parlare con un tecnico!
I cantieri di [[Milano]] consentono alla cooperazione di valutare i modelli operativi dell'impresa capitalistica e confrontarli con i propri: la realtà di CCPL è meno dura rispetto a quella della metropoli nella quale i lavoratori vengono pagati a cottimo e l'organizzazione del cantiere non contempla misure previdenziali.
Nel 1956 viene inaugurata la nuova sede costruita sull'area di [[palazzo Vallisneri Vicedomini]] (ex-casa Guatteri), tra Corso Garibaldi e via S. Zenone 2. Il complesso polivalente (uffici, negozi, residenze) ospita la sede del Consorzio, successivamente vi viene inaugurato Coop1, il primo supermercato cooperativo<ref>“La Cooperativa di consumo: tieni conto che il primo supermercato di Reggio
Durante la demolizione del palazzo Vicedomini vengono recuperati gli affreschi che tuttora esposti nell'attuale sede di via Gandhi. Gli affreschi risalgono alla seconda metà del XVI secolo e sono stati attribuiti a Giovanni Bianchi.
Riga 145 ⟶ 149:
Il Consorzio stesso si unisce alle principali cooperative socie per realizzare nuove iniziative industriali, si profila la stagione delle Coopre. Il terreno di base è sempre collegato all'edilizia ma la localizzazione degli impianti è dettata dalle necessità logistiche della produzione.
Nel 1975 è la volta di Metalcopre 3, azienda di carpenteria a [[Gualtieri]], frutto di un salvataggio compiuto dal CCPL ai fini occupazionali; così come a Cassina dove nel 1974 nasce Cooprecar 4, impresa per carrozzeria per autobus sostenuta assieme al CCFR.
La diversificazione industriale si collega a un processo concentrazione tra le cooperative particolarmente vivace tra il '70 e il '74. La dimensione d'impresa modifica anche i riferimenti culturali nella formazione interna: non più la politica, ma l'economia e l'organizzazione d'impresa sono i temi di riferimento. Viene avviato un rapporto stabile con l'[[Università Bocconi]]<ref>“Per la verità, il primo approccio alla Bocconi ce
L'accentuazione del profilo imprenditoriale determina anche lo scoppio delle prime vertenze sindacali nel Consorzio: prima nei [[frantoio|frantoi]] (1967) e poi nelle [[fornace|fornaci]] (1969)<ref>“Il problema era trasversale, e scaturiva dal fatto che il sindacato aveva cambiato strategia, non seguiva più la cinghia di trasmissione. Il sindacato puntava alla lotta articolata; nelle aziende si impostavano le piattaforme aziendali, la contrattazione articolata. E allora
Il personale del Consorzio non è costituito da cooperatori bensì da dipendenti ancorché legati all'organizzazione da motivazioni politiche e professionali affini a quelle del mondo cooperativo. Gli scioperi, che conoscono momenti di forte tensione, diventano per la dirigenza del CCPL anche un momento per sottolineare la diversità del Consorzio rispetto alle cooperative associate.
Riga 155 ⟶ 159:
Il 22 maggio 1975 viene deliberata l'unificazione dei Consorzi di Reggio, Parma e Piacenza al fine di rispondere adeguatamente alle esigenze di espansione dei mercati. Il Consorzio ha la direzione a Reggio e sedi decentrate a Parma e Piacenza. L'unificazione avviene per incorporazione del Consorzio parmense in quello Reggiano ma già da un paio d'anni le due organizzazioni operavano congiuntamente.
A partire dal 1976 il CCPL realizza a Reggio Emilia il Centro direzionale su un terreno di proprietà del Consorzio e della Cooperativa muratori di Cadelbosco; la sede del Consorzio si trasferisce così in via Gandhi, nel Centro Direzionale S. Pellegrino<ref>“Negli anni sessanta, ritenemmo che fosse giusto rielaborare il Piano Regolatore Generale precedente che era stato redatto
In questo periodo il Consorzio svolge una funzione di supporto all'attuazione della politica urbanistica del Comune collaborando alla modernizzazione del sistema viario cittadino anche attraverso la realizzazione del cavalcavia della via Emilia all'Ospizio che assicura una migliore viabilità lungo l'asse nord-sud della città.
Negli anni Ottanta il CCPL si configura come uno dei principali costruttori italiani.
Il Consorzio viene coinvolto nell'opera di ricostruzione in [[Irpinia]] a seguito del grave [[Terremoto dell'Irpinia del 1980|terremoto]]; nello stesso periodo CCPL avvia importanti attività a Genova e a Milano dove vengono costruite le Torri di Pratocentenaro, lavorando inoltre alla linea 3 della [[Metropolitana]] Milanese. Nel 1985 CCPL viene coinvolto dall'IRI nella realizzazione dell'impianto russo di Volgograd per la costruzione di tubi.
Mentre questi interventi accentuano la dimensione pluriregionale del Consorzio, viene acquisita [[TeleReggio (Emilia-Romagna)|TeleReggio]], la principale emittente televisiva locale. Lo sviluppo dell'attività edilizia si manifesta in anni contrassegnati da una profonda crisi edile (1983-1986) che mette in difficoltà molte cooperative associate al Consorzio. In questa situazione il rapporto tra organismi di primo e di secondo grado diventa più difficile, soprattutto le grandi cooperative non avvertono più la necessità di avere il Consorzio come riferimento.
Riga 166 ⟶ 170:
=== 1991-2011: il Consorzio industriale ===
[[
Il 15 maggio 1991 si dimette il presidente Piccinini, per un breve periodo è sostituito da Flavio Cagossi (presidente della Cooperativa Costruire) che riveste la funzione di garante nei confronti delle cinque maggiori cooperative: Coopsette, Orion, Unieco, Costruire e la parmense Sinco. Nel corso del primo semestre del 1992 vengono prese le decisioni che avviano la trasformazione di CCPL in un consorzio industriale.
Riga 183 ⟶ 187:
Nel 2001 il Consorzio modifica di nuovo lo statuto assumendo la forma di [[società a responsabilità limitata]].
L'organizzazione in divisioni è abbandonata nel 2002 e dal modello divisionale – dove ogni specifico ramo organizzativo appartiene alla Capogruppo – si passa a un nuovo modello imprenditoriale societario che articola il CCPL intorno al ruolo della Capogruppo e di sei business unit<ref>
</ref>.
Ciò risponde a un'esigenza di riassetto delle responsabilità e di semplificazione organizzativa.
Riga 195 ⟶ 199:
=== Fresh Food Packaging ===
L'area Fresh Food Packaging produce e commercializza contenitori per alimenti freschi e gastronomia in tutta Europa. [http://www.coopbox.com/pls/portal/docs/page/coopbox/cx_content/cx_intro/index.htm Coopbox Group] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110129025228/http://www.coopbox.com/pls/portal/docs/page/coopbox/cx_content/cx_intro/index.htm |date=29 gennaio 2011 }} società capofila dell'area della quale fanno parte anche Poliemme, Coopbox Eastern (Slovacchia), Promatec (Francia), Coopbox Hispania e Dynaplast (Spagna). Dal 2011 fa parte di quest'area di attività un'altra azienda francese: ONO Packaging, azienda che conta complessivamente 159 dipendenti e che ha sedi anche in Portogallo e Marocco.
=== Materiali da costruzione ===
Riga 202 ⟶ 206:
=== Energia ===
Energy Group Spa si occupa di distribuzione e commercializzazione, al dettaglio e all'ingrosso, di prodotti petroliferi.
Energy Group è la società capofila a cui afferiscono le partecipate [[
=== Facility Management ===
È l'area che raggruppa le aziende di costruzione e gestioni di impianti tecnologici, termici, elettrici, di distribuzione acqua e gas. Capofila dell'area è {{Collegamento interrotto|1=[http://www.gesta.re.it/ Gesta] |data=agosto 2019 |bot=InternetArchiveBot }} che realizza impianti e successivamente li gestisce tramite global service. A quest'area fanno poi riferimento [https://web.archive.org/web/20160304211715/http://www.arcoservizi.it/portal/page?_dad=portal&_pageid=556,859925&
, operatore nella gestione calore per il mercato residenziale e privato, e '''Correggio Condotte''', specializzata nella realizzazione e manutenzione di impianti di distribuzione di acqua e gas.
Riga 215 ⟶ 219:
== La Raccolta d'Arte di CCPL ==
Sono oltre trecento le opere che costituiscono la Raccolta d'Arte del Gruppo CCPL, frutto di un'attività
La raccolta si compone di pezzi unici e multipli, tra cui fotografie, incisioni e doni d'arte, realizzati dal secondo dopoguerra ad oggi.
Riga 234 ⟶ 238:
Profili di vita reggiana agli albori del XX secolo, Officine grafiche fasciste, Reggio Emilia, 1937<br />
Antonio Canovi, Cento anni CCPL. Il racconto cooperativo di un Gruppo Industriale, Milano, Reggio Emilia, CCPL, 2004<br />
N. Caiti, R. Guarnieri, La memoria dei «rossi». Fascismo, Resistenza e Ricostruzione a Reggio Emilia, introduzione e cura di A.Canovi, prefazione di L. Casali, Ediesse, Roma, 1996
==Voci correlate==
*[[Lega delle Cooperative]]
*[[Società cooperativa]]
*[[
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
* {{collegamenti esterni}}
{{Portale|
[[Categoria:Aziende della provincia di Reggio
| |||