Codifica Manchester differenziale: differenze tra le versioni
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La '''Codifica Manchester differenziale''' è un sistema di rappresentazione di dati, derivato dalla [[Codifica Manchester]], utilizzato soprattutto negli scambi di informazioni tra alcune categorie di reti informatiche. Questo sistema di codifica di dati, come la Manchester, è progettata in modo da
La caratteristica che distingue la codifica Manchester differenziale dalla sua progenitrice è la rappresentazione dei bit: infatti la Manchester differenziale è basata sulla verifica di transizioni all'inizio di un intervallo. La presenza di una di queste, sia essa di tipo ''alto-basso'' o ''basso-alto'', identifica un valore, la mancanza di transizione invece (ovvero continuità del segnale) indica il valore opposto. I segnali prodotti sono compresi tra 3 e 4.5 [[volt|v]] per il segnale alto e tra -4.5 e -3 v per quello basso.
Per convenzione normalmente il bit 1 viene rappresentato dalla mancanza di transizione all'inizio del suo intervallo, mentre lo 0 è indicato con un cambiamento di segnale nello stesso periodo. Segnali in violazione di questa convenzione sono utilizzabili per informazioni di servizio o per delimitare gruppi di bit.
Questo sistema rende la codifica più resistente al [[rumore (elettronica)|rumore]] rispetto alla Manchester normale, ma in cambio si paga una maggiore complessità degli [[algoritmo|algoritmi]] di gestione oltre che dell'[[hardware]].
==Bibliografia==
[[Categoria:Telecomunicazioni]]▼
*{{cita libro| nome= Andrew | cognome= Tanenbaum | wkautore=Andrew Tanenbaum |titolo=Reti di computer |annooriginale=1996|ed=3 |anno=1998 |mese=giugno |editore=UTET |città=Torino |isbn=88-7750-453-6 }}
{{Portale|ingegneria}}
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