Renitenza alla leva: differenze tra le versioni
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La '''renitenza alla leva''' è il rifiuto di prestare il [[servizio militare]] obbligatorio, in violazione dell'obbligo coattivo eventualmente imposto dalla [[legge]].
==
{{vedi anche|Servizio militare di leva in Italia|Storia della renitenza alla leva in Italia}}
La renitenza, sia prima che dopo l'[[
Nell'[[Italia repubblicana]] la fattispecie del reato è stata per lungo tempo disciplinata dal
Tuttavia dopo l'emanazione della legge 23 agosto 2004, n. 226 le chiamate al [[Servizio militare di leva in Italia|servizio militare obbligatorio in Italia]] sono state sospese a partire dal 1º gennaio [[2005]], limitando sostanzialmente la commissione del [[reato]]. Oggi la disciplina è contenuta nel d.lgs. 15 marzo 2010 n. 66
== Pratiche di elusione della leva ==
[[File:Enemy Activities - Miscellaneous - Anti-draft meeting held by women in Rutgers Square, New York. June, 1917 - NARA - 31480116.jpg|alt=Riunione anti-coscrizione tenuta dalle donne a New York City, 1917|miniatura|Riunione anti-coscrizione tenuta dalle donne a [[New York City]], 1917]]
I giovani hanno adottato una vasta gamma di pratiche di elusione della leva in tutto il mondo, alcune delle quali risalgono a migliaia di anni fa<ref>Prasad, Devi; Smythe, Tony, eds. (1968). ''Conscription: A World Survey: Compulsory Military Service and Resistance To It''. London: War Resisters' International. ISBN 978-0-9500203-1-0.</ref><ref name=":0">Christ, Matthew R. (2006). ''The Bad Citizen in Classical Athens''. Cambridge, UK: University of Cambridge Press, pp. 52–57 (from the "Draft Evasion and Compulsory Military Service" section). ISBN 978-0-521-73034-1.</ref>.
=== Elusione della leva ===
Un tipo di elusione della leva consiste nei tentativi di seguire la lettera e lo spirito delle leggi di leva al fine di ottenere un differimento o un'esenzione legalmente validi<ref name=":0" /><ref name=":2" />. A volte questi differimenti ed esenzioni sono sollecitati da considerazioni politiche<ref name="rf 01">Karnow, Stanley (1997, orig. 1983). ''Vietnam: A History''. New York: Penguin Books, 2nd ed., p. 358. ISBN 978-0-14-026547-7.</ref>. Un altro tipo consiste nei tentativi di eludere, manipolare o violare surrettiziamente la sostanza o lo spirito delle leggi di leva al fine di ottenere un differimento o un'esenzione<ref name=":4" /><ref>Domínguez, Jorge I. "The Cuban Armed Forces, the Party and Society in Wsartime and During Rectification". In Gillespie, Rihard, ed. (1990). ''Cuba After Thirty Years: Rectification and the Revolution''. London: Frank Cass & Co., p. 47, 51. ISBN 978-0-7146-3390-9.</ref>. Quasi tutti i tentativi di elusione della leva sono privati e non pubblicizzati<ref name="rf 03">Fallows, James (1977). "What Did You Do in the Class War, Daddy?" In Robbins, Mary Susannah, ed. (2007, orig. 1999). ''Against the Vietnam War: Writings by Activists''. London and Lanham, MD: Rowman & Littlefield, pp. 159–164. ISBN 978-0-7425-5914-1.</ref><ref name="rf 02">Ferber, Michael (1998). "Why I Joined the Resistance". In Robbins, Mary Susannah, ed. (2007, orig. 1999). ''Against the Vietnam War: Writings by Activists''. London and Lanham, MD: Rowman & Littlefield, pp. 111–119. ISBN 978-0-7425-5914-1.</ref>. Esempi includono:
[[File:U.S. draft lottery.jpg|alt=Il Segretario alla Guerra degli Stati Uniti Newton Baker estrae il primo numero alla lotteria della leva della prima guerra mondiale, 1917|miniatura|Il [[segretario alla Guerra degli Stati Uniti d'America]] [[Newton Diehl Baker|Newton Baker]] estrae il primo numero alla lotteria della leva della [[prima guerra mondiale]], 1917]]
==== Rispettando la legge ====
* Rivendicare lo status di obiettore di coscienza sulla base di convinzioni religiose o etiche sinceramente professate<ref name=":8" /><ref>Lynd, Staughton; Lynd, Alice, eds. (1995). ''Nonviolence in America: A Documentary History'', rev. ed. Maryknoll, NY: Orbis Books, Parts V and VII. ISBN 978-1-57075-010-6.</ref>.
* Richiedere un rinvio studentesco, quando si è a scuola principalmente per studiare e imparare<ref>Domínguez, in Gillespie, ed. (1990), p. 51.</ref><ref name="rf 01" />.
* Rivendicare un problema medico o psicologico, se il presunto problema di salute è reale e grave<ref name=":0" /><ref name=":2">Wittmann, Anna M. (2016). ''Talking Conflict: The Loaded Language of Genocide, Political Violence, Terrorism, and Warfatre''. Santa Barbara, CA: ABC-CLIO, pp. 115–116 ("Draft Dodgers" entry). ISBN 978-1-4408-3424-0.</ref>.
* Dichiarare di essere omosessuale, quando lo si è veramente e l'esercito esclude gli omosessuali<ref>Baskir, Lawrence M.; Strauss, William A. (1987). ''Chance and Circumstance: The Draft, the War, and the Vietnam Generation''. New York: Alfred A. Knopf, p. 45. ISBN 978-0-394-41275-7.</ref>.
* Rivendicare difficoltà economiche, se la difficoltà è reale e la legge riconosce tale rivendicazione<ref>Palmer, Brandon (2013). ''Fighting for the Enemy: Koreans in Japan's War, 1937–1945''. Seattle: University of Washington Press, p. 113. ISBN 978-0-295-99258-7.</ref>.
* Avere un lavoro che il governo considera un'occupazione civile essenziale<ref name=":0" /><ref name=":2" />.
* Acquisto di esenzioni dal servizio militare, nelle nazioni in cui tali pagamenti sono consentiti<ref name=":10" />.
* Non essere scelti in una lotteria di leva, dove le lotterie determinano l'ordine di chiamata al servizio militare; o non essere in una certa fascia di età, dove l'età determina l'ordine di chiamata<ref name=":0" />.
* Non potendo permettersi armature o altri equipaggiamenti, in sistemi politici in cui i coscritti erano tenuti a fornirli da soli<ref name=":0" />.
[[File:Britain's Home Front 1939 - 1945- Conscientious Objectors HU62359.jpg|alt=Tribunale per gli obiettori di coscienza in Gran Bretagna durante la seconda guerra mondiale|miniatura|Tribunale per gli obiettori di coscienza in [[Regno Unito|Gran Bretagna]] durante la [[seconda guerra mondiale]]]]
==== Eludendo la legge ====
* Ottenere lo status di obiettore di coscienza professando convinzioni religiose o etiche insincere<ref name=":4">Kusch, Frank (2001). ''All American Boys: Draft Dodgers in Canada from the Vietnam War''. Westport, CT: Praeger Publishers, pp. 70–74. ISBN 978-0-470-85104-3.</ref>.
* Ottenere un rinvio per studenti, se lo studente desidera frequentare o rimanere a scuola principalmente per evitare la leva<ref name=":23"/>.
* Rivendicare un problema medico o psicologico, se il presunto problema è simulato, esagerato o autoinflitto<ref name=":4" /><ref name="rf 03" />.
* Trovare un medico che certifichi l'inidoneità medica di una persona in età di leva, volontariamente o dietro pagamento<ref name="Baskir and Strauss 1987, p. 12">Baskir and Strauss (1987), p. 12.</ref>.
* Falsa dichiarazione di omosessualità, laddove l'esercito esclude gli omosessuali<ref name=":4" />.
* Rivendicare difficoltà economiche, se la presunta difficoltà è esagerata<ref>Dunn, Clive; Dunn, Gillian (2014). ''Sunderland in the Great War''. Barnsley, UK: Pen and Sword Books, p. 49 (reporting on a British grocer who was refused a financial exemption, and was given a two-month "extension" instead). ISBN 978-1-78346-286-5.</ref>.
* Fallire deliberatamente i test di intelligenza militari<ref>Kusch, Frank (2001). ''All American Boys: Draft Dodgers in Canada from the Vietnam War''. Westport, CT: Praeger Publishers, pp. 70–74. ISBN 978-0-470-85104-3</ref>.
* Rimanere incinta principalmente per sfuggire alla leva, nelle nazioni in cui le donne che non sono madri vengono arruolate<ref name=":15"/>.
* Avere qualcuno che eserciti un'influenza personale su un ufficiale responsabile del processo di coscrizione<ref name=":0" />.
* Corruzione con successo di un ufficiale incaricato del processo di coscrizione<ref name=":23"/><ref name="Baskir and Strauss 1987, p. 12"/>.
=== Resistenza alla leva ===
L’evasione della leva che comporta una violazione palese della legge o che comunica una resistenza consapevole o organizzata alla politica governativa è talvolta definita resistenza alla leva. Esempi includono:
==== Azioni dei resistenti ====
* Rifiuto di registrarsi per la leva, nei Paesi in cui ciò è richiesto dalla legge<ref name=":23"/><ref name=":8">Gitlin, Todd (1993, orig. 1987). ''The Sixties: Years of Hope, Days of Rage''. New York: Bantam, rev. ed., pp. 291–292 (beginning of "Varieties of Antiwar Experience" section). ISBN 978-0-553-37212-0.</ref>.
* Rifiutarsi di presentarsi all'esame fisico per la leva, o per l'arruolamento o la chiamata alle armi, nelle nazioni in cui ciò è richiesto dalla legge<ref>Christ (2006), pp. 59, 62.</ref><ref name=":31"/>.
* Partecipare al rogo o alla consegna delle tessere di leva<ref name=":8" /><ref>Ferber, Michael (1967). "A Time to Say No". In Robbins, Mary Susannah, ed. (2007, orig. 1999). ''Against the Vietnam War: Writings by Activists''. London and Lanham, MD: Rowman & Littlefield, p. 120. ISBN 978-0-7425-5914-1.</ref>.
* Vivere “clandestino” (ad esempio, vivere con falsi documenti d’identità) e lavorare in un lavoro non dichiarato dopo essere stati incriminati per evasione della leva<ref name=":8" />.
* Viaggiare o emigrare in un altro paese, piuttosto che sottoporsi all'induzione o al processo<ref name=":0" /><ref>Williams, Roger N. (1971). ''The New Exiles: American War Resisters in Canada''. New York: Liveright Publishers. ISBN 978-0-87140-533-3.</ref>.
* Andare in prigione, piuttosto che sottoporsi all'induzione o al servizio governativo alternativo<ref>Kohn, Stephen M. (1987). ''Jailed for Peace: The History of American Draft Law Violators, 1658 –1985''. Westport, CT: Praeger Publishers. ISBN 978-0-275-92776-9.</ref><ref>Harris, David (1976). ''I Shoulda Been Home Yesterday: 20 Months in Jail for Not Killing Anybody''. New York: Delacorte / Dell. ISBN 978-0-440-04156-6.</ref>.
* Sparare e/o uccidere ufficiali di leva e autorità civili<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Dan|cognome=Ladden-Hall|url=https://www.thedailybeast.com/russian-war-protester-shoots-commander-trying-to-draft-citizens|titolo=Desperate Russian Shoots Recruitment Officer Instead of Signing up to Fight in Ukraine|pubblicazione=The Daily Beast|data=26 settembre 2022|accesso=6 settembre 2024}}</ref>.
[[File:New York Draft Riots - fighting.jpg|alt=Nel 1863 scoppiarono rivolte contro la leva a New York City|miniatura|Nel 1863 [[Disordini di New York|scoppiarono rivolte contro la leva a New York City]]]]
==== Azioni dei sostenitori o degli oppositori ====
* Organizzare o partecipare ad un'assemblea o manifestazione pacifica di strada contro la leva<ref name=":8" />.
* Incoraggiare, aiutare o favorire pubblicamente i renitenti alla leva<ref name=":8" />.
* Interrompere deliberatamente i processi o le procedure di un'agenzia di leva militare<ref name=":4" /><ref>Dowell, LeiLani, et al. (2006). ''We Won't Go!: The Truth on Military Recruiters and the Draft – a Guide to Resistance''. New York: International Action Center. ISBN 978-0-9747521-1-2.</ref>.
* Distruzione dei documenti di un'agenzia di leva militare<ref name=":8" /><ref>Peters, Shawn Francis (2012). ''The Catonsville Nine: A Story of Faith and Resistance in the Vietnam Era''. Oxford, UK and New York: Oxford University Press. ISBN 978-0-19-982785-5.</ref>.
* Organizzare o partecipare ad una rivolta contro la leva<ref>Cook, Adrian (2014, orig. 1982). ''The Armies of the Streets: The New York City Draft Riots of 1863''. Lexington, KY: University Press of Kentucky. ISBN 978-0-8131-5182-3.</ref><ref>Dennis, Patrick M. (2017). ''Reluctant Warriors: Canadian Conscripts and the Great War''. Vancouver: University of British Columbia Press, pp. 56–57 ("Insurrection" section). ISBN 978-0-7748-3597-8.</ref>.
* Costruire un movimento contro la guerra che consideri la resistenza alla leva come parte vitale e integrante di essa<ref name="rf 02" /><ref name=":6" />.
== Per paese ==
Si dice che l’evasione della leva abbia caratterizzato ogni conflitto militare del XX e XXI secolo<ref name=":2" />. Le leggi contro certe pratiche di evasione della leva risalgono almeno agli antichi Greci<ref>Arnaoutoglou, Ilias (1998). ''Ancient Greek Laws: A Sourcebook''. New York: Routledge, p. 75 (citing Demosthenes). ISBN 978-0-415-14985-3.</ref>. Esempi di evasione della leva possono essere trovati in molte nazioni in molti periodi di tempo:
=== Belgio ===
Il Belgio del XIX secolo era uno dei pochi posti in cui la maggior parte dei cittadini accettava la pratica di acquistare legalmente la propria via d'uscita dalla leva militare, a volte definita pratica della "commutazione militare acquistabile"<ref name=":10">Duxbury, Neil (2002). ''Random Justice: On Lotteries and Legal Decision-Making''. Oxford: Oxford University Press, pp. 154–155 (citing 19th century Belgium and France, as well as America during the Civil War). ISBN 978-0-19-925353-1.</ref>. Nonostante ciò, alcuni politici belgi la denunciarono come un sistema che sembrava barattare i soldi dei ricchi con la vita dei poveri<ref name=":10" />.
=== Gran Bretagna ===
Nel gennaio 1916, durante la [[prima guerra mondiale]], il governo britannico approvò una legge sulla coscrizione militare. Entro luglio di quell'anno, il 30% dei coscritti non si era presentato per il servizio<ref name=":2" />.
=== Canada ===
Il Canada ha utilizzato la leva militare durante la prima e la [[seconda guerra mondiale]], e alcuni canadesi hanno scelto di evitarla<ref name=":11">Granatstein, J. L.; Hitsman, J. M. (2017, orig. 1977). ''Broken Promises: A History of Conscription in Canada''. Oakville, Ontario: Rock's Mills Press (orig. Toronto: Oxford University Press), p. v. ISBN 978-1-77244-013-3.</ref>. Secondo lo storico canadese Jack Granatstein, "nessuna questione ha diviso i canadesi in modo così netto" come la leva militare. Durante entrambe le guerre mondiali, i partiti politici crollarono o furono dilaniati sulla questione della leva, e l'etnia si insinuò nell'equazione, con la maggior parte dei canadesi francesi contrari alla coscrizione e una maggioranza di canadesi inglesi che l'accettavano<ref name=":11" />. Durante entrambe le guerre, rivolte e l'evasione della leva seguirono l'approvazione delle leggi sulla leva<ref name=":11" />.
==== Prima guerra mondiale ====
[[File:Anti-conscription parade at Victoria Square.jpg|alt=Marcia contro la coscrizione a Montréal, Quebec, Canada, maggio 1917|miniatura|Marcia contro la coscrizione a [[Montréal]], [[Québec (provincia)|Quebec]], [[Canada]], maggio 1917]]
La coscrizione era stata una forza divisiva nella politica canadese durante la prima guerra mondiale, e queste divisioni portarono alla crisi della coscrizione del 1917. I canadesi si opposero alla coscrizione per diverse ragioni: alcuni la ritenevano inutile, altri non si identificavano con gli inglesi, e altri ancora ritenevano che imponesse oneri ingiusti a segmenti della società in difficoltà economiche<ref>Tough, David. "A Better Truth: The Democratic Legacy of Resistance to Conscription, 1917–1921". In Campbell, Lara; Dawson, Michael; Gidney, Catherine, eds. (2015), ''Worth Fighting For: Canada's Tradition of War Resistance from 1812 to the War on Terror''. Toronto: Between the Lines Books, Chap. 5. ISBN 978-1-77113-179-7.</ref>. Quando la prima classe di leva (uomini single tra i 20 e i 34 anni di età) fu chiamata alle armi nel 1917, quasi 281.000 dei circa 404.000 uomini fecero domanda di esenzione<ref>Morton, Desmond (1999). ''A Military History of Canada''. Toronto: McClelland & Stewart, 4th ed., p. 156. ISBN 978-0-7710-6514-9.</ref>. Durante la guerra, alcuni canadesi che temevano la coscrizione partirono per gli Stati Uniti o altrove<ref>Dennis (2017), citato in "Draft evasion practices" sezione sopra, pp. 31, 46, 47.</ref>.
==== Seconda guerra mondiale ====
Il Canada introdusse un innovativo tipo di legge di leva nel 1940 con il National Resources Mobilization Act<ref name=":12">Byers, David (2017). ''Zombie Army: The Canadian Army and Conscription in the Second World War''. Vancouver: University of British Columbia Press, Part 2. ISBN 978-0-7748-3052-2.</ref>. Sebbene la mossa non fosse impopolare al di fuori del Canada francese, sorse una controversia perché, in base alla nuova legge, i coscritti non erano obbligati a prestare servizio all'estero. Potevano semplicemente scegliere di difendere il paese dall'invasione<ref name=":12" />. A metà della guerra, molti canadesi, non ultimi i coscritti impegnati nel servizio all'estero, si riferivano agli uomini della NRMA in modo dispregiativo come "zombie", ovvero come morti viventi o completamente inutili<ref>Byers (2017), pp. 6, 160, 234.</ref>. In seguito a costosi combattimenti in Italia, Normandia e [[Schelda]], le truppe canadesi all'estero furono impoverite e durante la crisi della coscrizione del 1944 una leva una tantum di circa 17.000 uomini della NRMA fu inviata a combattere all'estero<ref name=":13">Granatstein, J. L.; Morton, Desmond (2003). ''Canada and the Two World Wars''. Toronto: Key Porter Books, pp. 309–311. ISBN 978-1-55263-509-4.</ref>. Molti uomini della NRMA disertarono dopo la leva piuttosto che combattere all'estero<ref name=":13" />. Una brigata di uomini della NRMA si dichiarò in "sciopero" dopo la leva<ref name=":13" />.
Il numero di uomini che cercarono attivamente di eludere la leva della seconda guerra mondiale in Canada non è noto<ref name=":11" />. Granatstein afferma che l'evasione era "diffusa". Inoltre, solo nel 1944 circa 60.000 coscritti prestavano servizio solo come uomini della NRMA, impegnati nella difesa dei confini ma non nel combattere all'estero<ref name=":13" />.
=== Colombia ===
La Colombia mantiene un esercito numeroso e ben finanziato, spesso focalizzato sulla [[Controguerriglia|contro-insurrezione]]<ref>Jaskoski, Maiah (2013). ''Military Politics and Democracy in the Andes''. Johns Hopkins University Press, pp. 186–188. ISBN 978-1-4214-0907-8.</ref>. Esiste una leva obbligatoria per tutti i giovani uomini<ref name=":14">{{Cita web|url=https://theworld.org/stories/2014/06/12/draft-dodging-alive-and-well-colombia-now-its-issue-presidential-campaign|titolo=Draft evasion is alive and well in Colombia. And it's an issue in the presidential race|sito=The World from PRX|lingua=en|accesso=6 settembre 2024}}</ref>. Tuttavia, secondo Public Radio International, in Colombia sono diffusi due tipi di evasione della leva: uno è prevalente tra i relativamente benestanti e un altro si riscontra tra i poveri<ref name=":14" />.
I giovani delle classi medio-alte “solitamente” eludono la leva colombiana<ref name=":14" />. Lo fanno ottenendo rinvii universitari o medici, oppure pagando tangenti per una “carta d’identità militare” che certifichi il loro servizio militare – una carta che viene spesso richiesta dai potenziali datori di lavoro<ref name=":14" />.
I giovani provenienti da circostanze più povere a volte semplicemente evitano di presentarsi alla leva e tentano di funzionare{{Chiarire}} senza una carta d'identità militare. Oltre ad affrontare limitate prospettive di impiego, questi uomini sono vulnerabili all'essere costretti a prestare servizio attraverso periodiche retate dell'esercito nei quartieri poveri<ref name=":14" />.
=== Eritrea ===
L'Eritrea istituì la leva militare nel 1995. Tre anni dopo, divenne aperta; chiunque avesse meno di 50 anni può essere arruolato per un periodo di tempo indefinito<ref name=":15">{{Cita news|url=https://www.economist.com/baobab/2014/03/10/miserable-and-useless|titolo=Miserable and useless|pubblicazione=The Economist|accesso=6 settembre 2024}}</ref>. Secondo ''The Economist'', "il rilascio può dipendere dal capriccio arbitrario di un comandante, e di solito richiede anni"<ref name=":15" />.
È illegale per gli eritrei lasciare il paese senza il permesso del governo<ref name=":15" />. Tuttavia, a metà degli anni 2010 circa 2.000 eritrei partivano ogni mese, "principalmente per evitare la leva obbligatoria", secondo ''The Economist<ref name=":15" />''. Anche gruppi per i [[diritti umani]] e le Nazioni Unite hanno affermato che le politiche di leva dell'Eritrea stanno alimentando la migrazione. i paesi vicini; nel 2015, gli eritrei erano il quarto gruppo più numeroso ad attraversare illegalmente il Mediterraneo per l'Europa<ref name=":16">{{Cita news|lingua=en|url=https://www.bloomberg.com/news/articles/2018-09-02/eritrea-may-change-army-draft-that-spurred-thousands-to-europe|titolo=Eritrea May Alter Army Draft That Forced Thousands to Europe|pubblicazione=Bloomberg.com|data=2 settembre 2018|accesso=6 settembre 2024}}</ref>.
Le madri sono solitamente esentate dalla leva eritrea. ''The Economist'' afferma che, di conseguenza, le gravidanze tra le donne single – un tempo un tabù in Eritrea – sono aumentate<ref name=":15" />.
Un articolo del 2018 su [[Bloomberg News]] riportava che l’Eritrea stava valutando la possibilità di modificare alcune delle sue politiche sulla leva militare<ref name=":16" />.
=== Finlandia ===
Durante la seconda guerra mondiale, non esisteva un modo legale per evitare la leva, e la mancata obbedienza era considerata insubordinazione o diserzione, punita con l'esecuzione o la prigione. I renitenti alla leva erano costretti a fuggire nelle foreste e a vivere lì come fuorilegge, in una pratica che veniva scherzosamente chiamata servizio nella ''käpykaarti'' (Guardia della pigna) o ''metsäkaarti'' (Guardia forestale)<ref name=":17">Tasala, Markku (2000) ''Metsäkaarti: Kolarin metsäkaartin jatkosota ja rauha''. Oulu, Finland: Pohjoinen. ISBN 978-951-749-341-3.</ref>.
Circa 1.500 uomini non si presentarono alla leva all'inizio della [[guerra di continuazione]] (1941-1944, che contrappose la Finlandia all'[[Unione Sovietica]]) e 32.186 casi di diserzione furono gestiti dai tribunali<ref>Kulomaa, Jukka (1995). ''Käpykaartiin? 1941–1944: sotilaskarkuruus Suomen armeijassa jatkosodan aikana''. Helsinki: Painatuskeskus. ISBN 978-951-37-1754-4.</ref>. Vi furono numerose ragioni per l'evasione dalla leva e la diserzione durante questo periodo: paura o stanchezza della guerra, obiezione alla guerra come guerra offensiva<ref name=":17" />, obiezioni ideologiche o sostegno diretto al comunismo<ref>Kulomaa, Jukka; Nieminen, Jarmo, toim. (2008). ''Teloitettu totuus: kesä 1944''. Helsinki: Ajatus kirjat. ISBN 978-951-20-7772-4.</ref>. I comunisti finlandesi erano considerati pericolosi e non potevano servire, ed erano soggetti a "custodia protettiva" - in pratica, detenzione in una prigione per il corso della guerra - perché i precedenti tentativi di arruolarli si erano conclusi in un disastro: un battaglione chiamato ''Pärmin pataljoona'' formato da comunisti detenuti subì una diserzione su larga scala dalla parte sovietica.
I ''käpykaarti'' (Guardia delle pigne che viveva nella foresta, menzionata sopra) erano un gruppo eterogeneo che comprendeva renitenti alla leva, disertori, comunisti e paracadutisti militari sovietici<ref name=":18">Rislakki, Jukka (1986). ''Maan alla: Vakoilua, vastarintaa ja urkintaa Suomessa 1941–1944''. Helsinki: Love Kirjat. ISBN 978-951-835-099-9.</ref>. Vivevano in piccoli gruppi, a volte anche in rifugi in stile militare costruiti con tronchi<ref name=":17" /><ref name=":18" />, e spesso mantenevano una rotazione per sorvegliare i loro accampamenti. Ricevevano sostegno da simpatizzanti che potevano acquistare dal mercato nero; in mancanza di ciò, rubavano provviste per nutrirsi<ref name=":19">{{Cita web|url=https://yle.fi/aihe/artikkeli/2015/10/11/muisti-metsakaartilaiset|titolo=Muisti: Metsäkaartilaiset|sito=yle.fi|data=11 ottobre 2015|lingua=fi-FI|accesso=6 settembre 2024}}</ref>. L'esercito e la polizia finlandesi li cercavano attivamente e, se venivano scoperti, spesso ne seguiva uno scontro a fuoco. Il [[Partito Comunista Finlandese]] era in grado di operare tra i renitenti alla leva<ref name=":18" /><ref>{{Cita web|url=http://www.ksl.fi/files/muisti/sakari10.htm|titolo=Kun valtiopetos oli isänmaallinen teko|accesso=6 settembre 2024|dataarchivio=20 dicembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071220141328/http://www.ksl.fi/files/muisti/sakari10.htm|urlmorto=sì}}</ref>. 63 condanne a morte furono pronunciate per i disertori; tuttavia, molti di loro furono uccisi durante le incursioni militari o della polizia nei loro accampamenti. I disertori catturati vicino alle linee del fronte venivano spesso semplicemente riportati in prima linea, ma con il deteriorarsi della situazione militare verso la fine della guerra, le punizioni divennero più severe: 61 delle condanne a morte emesse furono emesse nel 1944, per lo più a giugno e luglio durante l’[[offensiva Vyborg-Petrozavodsk]], dove le forze finlandesi furono costrette a ritirarsi<ref>Julkunen, Martti. "Taistelutahto ristipaineissa". In Vehviläinen, Olli, ed. (1982). ''Jatkosodan kujanjuoksu''. Porvoo, Finland: WSOY. ISBN 978-951-0-11164-2.</ref>.
Alla conclusione della guerra, la Commissione di controllo alleata chiese immediatamente un'amnistia per i renitenti alla leva, e questi non furono ulteriormente puniti<ref name=":19" />.
A partire dal 2020, l'evasione deliberata della leva è un fenomeno raro, poiché l'assenza da un evento di leva, nella maggior parte dei casi, porta a un mandato di perquisizione immediato. Gli evasori vengono condotti dagli ufficiali di polizia alla commissione di leva o all'ufficio militare regionale<ref>{{Cita web|url=https://www.iltalehti.fi/uutiset/a/2015081720190379|titolo=Kutsunnat alkavat tänään - näin käy, jos ei ilmesty paikalle|sito=www.iltalehti.fi|lingua=fi|accesso=6 settembre 2024}}</ref>.
=== Francia ===
In Francia, il diritto di tutti i coscritti ad acquistare l’esenzione militare – introdotto dopo la [[Rivoluzione francese]] – fu abolito nel 1870<ref name=":10" />. Uno studioso si riferisce al buy-out consentito come a una “''forma bastarda di uguaglianza''” che portava tracce dell’[[Ancien Régime]]<ref>Duxbury (1999), p. 154 (discussing scholar Nuria Sales de Bohigas).</ref>.
=== Israele ===
In [[Israele]] c'è sempre stata la leva militare<ref name=":20">Neack, Laura (2014). ''The New Foreign Policy: Complex Interventions, Competing Interests'', 3rd ed. Lanham, MD: Rowman & Littlefield, p. 101. ISBN 978-1-4422-2007-2.</ref><ref name=":21">Simon, Rita J.; Abdel-Moneim, Mohamed Alaa (2011). ''A Handbook of Military Conscription and Composition the World Over''. Lanham, MD: Lexington Books, an imprint of Rowman & Littlefield, pp. 133–135. ISBN 978-0-7391-6751-9.</ref>. È universale per tutti i cittadini israeliani non arabi, uomini e donne, e può essere legalmente evitata solo per motivi fisici o psicologici o da ebrei rigorosamente ortodossi, sebbene la Corte Suprema israeliana abbia deciso di respingere quest'ultima eccezione nel giugno 2024<ref name=":20" /><ref name=":21" /><ref>{{Cita web|url=https://www.cbs42.com/news/international/ap-israeli-supreme-court-says-ultra-orthodox-must-serve-in-military/|titolo=Israel’s high court orders the army to draft ultra-Orthodox men, rattling Netanyahu’s government}}</ref>. La leva è diventata parte del tessuto della società israeliana: secondo Sylvain Cypel, caporedattore di ''[[Le Monde]]'', Israele è un luogo in cui il servizio militare è visto non solo come un dovere ma come un "certificato di ingresso nella vita attiva"<ref>Cypel, Sylvain (2007). ''Walled: Israeli Society at an Impasse''. New York: Other Press, p. 405. ISBN 978-1-59051-210-4.</ref>.
Tuttavia, verso la metà del decennio del 2000, l'evasione dalla leva (incluso il rifiuto assoluto di arruolamento) e la diserzione avevano raggiunto livelli record<ref name=":22">Hilliard, Constance (2009). ''Does Israel Have a Future? The Case for a Post-Zionist State''. Dulles, VA: Potomac Books, an imprint of University of Nebraska Press, pp. 68–69. ISBN 978-1-59797-234-5.</ref>. Si suppone che il 5% dei giovani uomini e il 3% delle giovani donne non abbiano superato i test psicologici pre-militari, entrambi livelli record<ref name=":22" />. Alcuni artisti popolari, tra cui la rock star [[Aviv Geffen]], pronipote dell'eroe militare [[Moshe Dayan]], hanno incoraggiato l'evasione dalla leva (Geffen ha dichiarato pubblicamente che si sarebbe suicidato se fosse stato preso dall'esercito)<ref name=":22" />. Nel 2007 il governo israeliano ha avviato quella che alcuni hanno definito una "campagna di vergogna", vietando ai giovani artisti di tenere concerti e di fare apparizioni televisive se non avessero soddisfatto i requisiti militari<ref name=":22" />. Nel 2008 oltre 3.000 studenti delle scuole superiori appartenevano allo "Shministim" (termine ebraico per studenti del dodicesimo anno), un gruppo di giovani che dichiaravano di essere coscienziosamente contrari al servizio militare. L'attore americano Ed Asner scrisse una rubrica a sostegno del gruppo<ref>{{Cita web|url=https://www.huffpost.com/entry/shminisitim_b_150043|titolo=The Shministim|sito=HuffPost|data=10 gennaio 2009|lingua=en|accesso=6 settembre 2024}}</ref>. Un altro gruppo, New Profile, fu fondato da attivisti israeliani per la pace per incoraggiare il rifiuto della leva.
La sociologa dell’Università di Manchester Yulia Zemilinskaya ha intervistato i membri di New Profile e Shministim, insieme ai membri di due gruppi di soldati e riservisti israeliani che hanno espresso la loro riluttanza a impegnarsi in missioni che disapprovano – Yesh Gvul e Courage to Refuse<ref>{{Cita web|url=http://www.cejiss.org/static/data/uploaded/13835988497028/Y.Zemlinskaya_between_militarism_and_pacifism.pdf|titolo=Between Militarism and Pacifi sm:
Conscientious Objection and Draft
Resistance in Israel|accesso=6 settembre 2024|dataarchivio=2 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171202102815/http://www.cejiss.org/static/data/uploaded/13835988497028/Y.Zemlinskaya_between_militarism_and_pacifism.pdf|urlmorto=sì}}</ref>. Nonostante le somiglianze, ha trovato una differenza tra i rifiutatori della leva e i rifiutatori selettivi militari:<blockquote>L'analisi di queste interviste ha dimostrato che, nel loro appello al pubblico israeliano, i membri di Yesh Gvul e Courage to Refuse hanno utilizzato significati e codici simbolici derivati dai discorsi militaristi e nazionalisti dominanti. Al contrario, i renitenti alla leva, membri di New Profile e Shministim, rifiutando di manipolare i codici nazionalisti e militaristi, esprimono una critica molto più radicale e completa dei piani di guerra dello stato. Invocando ideologie femministe, antimilitariste e pacifiste, sfidano e criticano apertamente i discorsi militaristi e sionisti dominanti. Mentre la maggior parte dei membri di Yesh Gvul e Courage to Refuse scelgono il rifiuto selettivo, negoziando le condizioni del loro servizio di riserva, la posizione ideologica antimilitarista, pacifista e femminista dei membri di New Profile e Shministim li porta al rifiuto assolutista<ref>Zemilinskaya (December 2010), p. 9.</ref>.</blockquote>
=== Russia/Unione Sovietica ===
[[File:Zelenograd. Military registration and enlistment office.jpg|alt=Ufficio di registrazione delle leve vicino a Mosca. A metà degli anni 2010, metà di tutti i russi idonei chiamati erano segnalati come evasori del servizio.|miniatura|Ufficio di registrazione delle leve vicino a Mosca. A metà degli anni 2010, metà di tutti i russi idonei chiamati erano segnalati come evasori del servizio.]]
Secondo la giornalista londinese Elisabeth Braw, che scrive su ''Foreign Affairs'', l'evasione della leva era "endemica" nell'Unione Sovietica durante la guerra sovietico-afghana, che si concluse con la sconfitta sovietica nel 1989<ref name=":23">{{Cita news|lingua=en|nome=Elisabeth|cognome=Braw|url=https://www.foreignaffairs.com/articles/russian-federation/2015-11-09/russians-dodge-bullet|titolo=Russians Dodge a Bullet|pubblicazione=Foreign Affairs|data=9 novembre 2015|accesso=6 settembre 2024}}</ref>. Un rapporto declassificato della Central Intelligence Agency ha rivelato che l'élite sovietica corrompeva sistematicamente i propri figli per sottrarli alla missione in Afghanistan o addirittura al servizio militare<ref name=":23"/>.
In Russia, tutti gli uomini di età compresa tra 18 e 30 anni sono soggetti alla leva militare, continuando la pratica sovietica<ref name=":23" />. Secondo un rapporto del Servizio di ricerca parlamentare europeo, un organo del Segretariato del [[Parlamento europeo]], a metà degli anni 2010 si pensava che circa la metà dei 150.000 giovani uomini chiamati ogni anno evitasse la leva<ref name=":23" />. Durante la presidenza di [[Dmitrij Medvedev|Dmitry Medvedev]], la durata del servizio è stata ridotta da due anni a uno<ref>{{Cita web|url=https://www.rbc.ru/politics/21/04/2006/5703bc029a7947afa08c9cd3|titolo=Госдума сократила срок службы в армии и отменила отсрочки|sito=РБК|data=21 aprile 2006|lingua=ru|accesso=6 settembre 2024}}</ref>.
==== Invasione dell'Ucraina ====
Nel settembre 2022, durante l’[[Invasione russa dell'Ucraina del 2022|invasione russa dell'Ucraina]], oltre 600.000 cittadini ammissibili alla mobilitazione hanno lasciato il paese per evitare la leva<ref>{{Cita web|url=https://www.nytimes.com/2022/10/05/world/asia/russians-fleeing-draft-kyrgyzstan-putin.html|titolo="Russians Fleeing the Draft Find an Unlikely Haven"}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.aljazeera.com/podcasts/2022/10/3/the-russians-fleeing-putins-military-draft|titolo=The Russians fleeing Putin’s military draft|sito=Al Jazeera|lingua=en|accesso=6 settembre 2024}}</ref>. Secondo quanto riferito, [[Georgia]], [[Kazakistan]] e [[Mongolia]] sono diventate le principali destinazioni senza visto per i russi che cercavano di evitare l’ordine di mobilitazione del presidente [[Vladimir Putin]]<ref>{{Cita web|url=https://www.forbes.com/sites/siladityaray/2022/09/27/hopeless-situation-thousands-of-russians-flee-to-neighboring-countries-to-avoid-putins-military-draft/|titolo=‘Hopeless Situation’: Thousands Of Russians Flee To Neighboring Countries To Avoid Putin’s Military Draft|autore=Siladitya Ray|sito=Forbes|lingua=en|accesso=6 settembre 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.foxnews.com/world/russias-neighbors-see-surge-migrants-men-flee-putins-draft|titolo=Russia's neighbors see surge of migrants as men flee Putin's draft|autore=Anders Hagstrom|sito=Fox News|data=27 settembre 2022|lingua=en|accesso=6 settembre 2024}}</ref>. [[Finlandia]], [[Polonia]] e i [[Paesi baltici]] hanno annunciato che non offriranno rifugio ai russi in fuga dalla mobilitazione<ref>{{Cita web|url=https://www.cbc.ca/news/world/russia-draft-flee-border-1.6597416|titolo=As masses flee Russia to avoid conscription, European neighbours grapple with whether to let them in}}</ref>.
Nel gennaio 2023, il Kazakistan ha annunciato che avrebbe inasprito le regole sui visti, una mossa che dovrebbe rendere più difficile per i russi rimanere nel Paese<ref>{{Cita web|url=https://www.washingtonpost.com/world/2023/01/17/kazakhstan-visas-russia-war-ukraine/|titolo="Kazakhstan tightens visa rules, setting limits for Russians fleeing war duty"}}</ref>. Il Kazakistan ha affermato che avrebbe estradato i russi ricercati per essere sfuggiti alla mobilitazione<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Farangis|cognome=Najibullah|url=https://www.rferl.org/a/kazakhstan-russian-emigres-ukraine-war/32234453.html|titolo=Living In Fear Of The Draft, Russian Emigres In Kazakhstan Have No Plans To Go Home|pubblicazione=Radio Free Europe/Radio Liberty|data=1º novembre 2023|accesso=6 settembre 2024}}</ref>. All’inizio del 2023, l’amministrazione Biden ha ripreso le deportazioni dei russi fuggiti dalla Russia a causa della mobilitazione e della persecuzione politica<ref>{{Cita web|url=https://www.latimes.com/world-nation/story/2023-08-17/russian-conscripts-asylum-biden-putin|titolo=The White House told Russians to flee here instead of fighting Ukraine. Then the U.S. tried to deport them|autore=X, X, Instagram, Email, Facebook|sito=Los Angeles Times|data=17 agosto 2023|lingua=en|accesso=6 settembre 2024}}</ref>. Il Kazakistan e il [[Kirghizistan]] hanno concordato di condividere i dati personali dei russi in fuga dalla mobilitazione<ref>{{Cita web|url=https://www.themoscowtimes.com/2023/06/22/kazakhstan-and-kyrgyzstan-to-share-data-with-moscow-on-anti-war-russians-conscripts-a81594|titolo=Kazakhstan and Kyrgyzstan to Share Data with Moscow on Anti-War Russians, Conscripts|autore=The Moscow Times|sito=The Moscow Times|data=22 giugno 2023|lingua=en|accesso=6 settembre 2024}}</ref>.
=== Corea del Sud ===
La Corea del Sud mantiene il servizio militare obbligatorio<ref name=":26">{{Cita web|url=https://koreajoongangdaily.joins.com/news/article/article.aspx?aid=2965560|titolo=Military service mischief a losing battle|sito=koreajoongangdaily.joins.com|data=15 gennaio 2013|lingua=en|accesso=6 settembre 2024}}</ref><ref name=":27">{{Cita web|url=https://www.scmp.com/print/magazines/post-magazine/article/1679867/flight-or-fight-conscription-misery-south-korea|titolo=Flight or fight: conscription misery in South Korea|sito=South China Morning Post|data=15 gennaio 2015|lingua=en|accesso=6 settembre 2024}}</ref>. Secondo il ''Korea JoongAng Daily'', dall'inizio degli anni 2000, il paese è stato scosso da scandali che coinvolgono celebrità che cercano di usare la loro fama per eludere la leva o ricevere un trattamento speciale dall'esercito<ref name=":26" />. I sudcoreani sarebbero così ostili all'evasione della leva che un commentatore sudcoreano ha detto che è "quasi un suicidio" per le celebrità impegnarsi in essa<ref>Eun-jee (16 gennaio 2013), citato sopra, citando il editorialista sudcoreano Jeong Deok-hyun.</ref>. [[Yoo Seung-jun]] è stato una delle più grandi star della scena rock sudcoreana fino al 2002, quando ha scelto di eludere la leva e diventare cittadino statunitense. La Corea del Sud lo ha successivamente deportato e bandito a vita<ref name=":26" />.
Alcuni evasori della leva sudcoreani sono stati condannati al carcere. Nel 2014, il ''Christian Science Monitor'' ha pubblicato un titolo in cui si affermava che la Corea del Sud aveva "il maggior numero di evasori della leva in prigione"<ref>{{Cita news|url=https://www.csmonitor.com/World/Asia-Pacific/2014/0408/Another-South-Korean-superlative-Most-draft-dodgers-in-prison|titolo=Another South Korean superlative: Most draft dodgers in prison|pubblicazione=Christian Science Monitor|accesso=6 settembre 2024}}</ref>. L'articolo, del veterano corrispondente Donald Kirk, spiegava che il governo della Corea del Sud non consentiva l'obiezione di coscienza alla guerra; di conseguenza, si diceva che 669 sudcoreani, per lo più motivati dalla religione, fossero in prigione per evasione della leva nel 2013. Si diceva che solo 723 evasori della leva fossero in prigione in tutto il mondo in quel periodo<ref>Kirk (8 aprile 2014), p. 8 (citando dati della Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite).</ref>.
Secondo il ''South China Morning Post'' (Hong Kong), nel giugno 2013 Lee Yeda è diventato il primo sudcoreano a cui è stato concesso asilo specificamente perché aveva eluso la leva sudcoreana. La sua richiesta di asilo è stata accolta dalla Francia. "[In] Corea del Sud, è... difficile trovare un lavoro per chiunque non abbia completato il servizio militare nazionale", avrebbe detto Lee. "Rifiutarsi di prestare servizio significa che, nella società, la tua vita è finita"<ref name=":27" />.
=== Siria ===
[[File:Syria- two years of tragedy (8642756918).jpg|alt=Aleppo durante la guerra civile siriana. Entro il 2016, 70.000 renitenti alla leva erano fuggiti dalla Siria, mentre altri erano rimasti al suo interno non scoperti.|miniatura|[[Aleppo]] durante la [[guerra civile siriana]]. Entro il 2016, 70.000 renitenti alla leva erano fuggiti dalla Siria, mentre altri erano rimasti al suo interno non scoperti.]]
La Siria richiede agli uomini di età superiore ai 18 anni di prestare servizio nell'esercito per due anni (tranne i laureati, che devono prestare servizio solo per 18 mesi). L'evasione dalla leva comporta pene severe, tra cui multe e anni di prigione<ref name=":28">{{Cita web|url=https://www.latimes.com/world/la-fg-syria-amnesty-20181009-story.html|titolo=Syria's Assad grants amnesty to army deserters and draft dodgers|sito=Los Angeles Times|data=9 ottobre 2018|lingua=en|accesso=6 settembre 2024}}</ref>. Dopo lo scoppio della [[guerra civile siriana]] nel 2011, molti uomini in età di leva hanno iniziato a fuggire dal Paese, a volte pagando migliaia di dollari per essere fatti uscire di nascosto. Altri hanno pagato per far cancellare i loro nomi dalle liste di leva<ref name=":28" />. Nel frattempo, il governo ha eretto cartelloni pubblicitari che esortavano i giovani ad arruolarsi nell'esercito e ha istituito posti di blocco stradali per catturare gli evasori della leva. Entro il 2016, si stima che 70.000 evasori della leva abbiano lasciato la Siria<ref name=":29">Khan, Adnan R. (4 April 2016). "Not Quite Tragic Enough". ''Maclean's'', pp. 27–28. Retrieved 19 October 2018.</ref>, e altri sono rimasti inosservati all'interno dei suoi confini<ref name=":28" />.
Gli osservatori hanno identificato diversi motivi tra i renitenti alla leva siriani. Uno è la paura di morire nella guerra civile di quel Paese<ref name=":28" /><ref name=":29" />. Altri includono l'obbedienza ai desideri dei genitori e il disgusto per il governo di [[Bashar al-Assad]]<ref name=":29" />. Thomas Spijkerboer, professore di diritto dell'immigrazione alla VU University di Amsterdam, ha sostenuto che i renitenti alla leva siriani motivati dal rifiuto di partecipare a violazioni del diritto internazionale dovrebbero ottenere lo status di rifugiati da altre nazioni<ref name=":29" />.
Nell'ottobre 2018, il governo siriano ha annunciato un'amnistia per i renitenti alla leva. Tuttavia, un ufficiale del "Ministero della Riconciliazione" siriano ha dichiarato al ''Los Angeles Times'' che, sebbene la punizione sarebbe stata annullata, il servizio militare sarebbe stato comunque obbligatorio. "Ora la guerra è praticamente alla fine, il che significa che l'arruolamento non è più una situazione così spaventosa", ha affermato. "Prevediamo che un numero molto elevato di persone approfitterà dell'amnistia"<ref name=":28" />.
=== Tunisia ===
La Tunisia ha una leva obbligatoria sin dall'indipendenza ottenuta nel 1956. La maggior parte degli uomini è tenuta a presentare documenti ai funzionari locali all'età di 18 anni e a iniziare il servizio due anni dopo<ref name=":30">{{Cita web|url=https://carnegieendowment.org/middle-east/diwan/2018/06/draft-dodging-nation?lang=en¢er=middle-east|titolo=Draft Dodging Nation|sito=Carnegie Endowment for International Peace|lingua=en|accesso=6 settembre 2024}}</ref>. Tuttavia, secondo il Carnegie Middle East Center con sede in Libano, la leva obbligatoria tunisina è stata a lungo applicata male e l'evasione della leva è stata a lungo dilagante<ref name=":30" />.
Per ridurre al minimo l’evasione della leva, la Tunisia ha iniziato a consentire ai giovani uomini di sostituire il servizio militare con il servizio “civile” (ad esempio lavorando in progetti di sviluppo rurale) o con il servizio “nazionale” (ad esempio lavorando come dipendenti pubblici)<ref name=":30" />. Ma ciò non ha aiutato: il ministro della Difesa ha riferito che, nel 2017, solo 506 giovani uomini si sono presentati su un bacino di ammissibilità di oltre 31.000<ref name=":30" />.
=== Ucraina ===
Nel 2015, in risposta alle minacce percepite dai ribelli filo-russi nell'Ucraina orientale, l'esercito ucraino ha istituito una leva obbligatoria per i maschi tra i 20 e i 27 anni. Tuttavia, secondo il giornalista indipendente Alec Luhn, che scrive sulla rivista ''Foreign Policy'', un "numero enorme" di ucraini si è rifiutato di prestare servizio. Luhn fornisce tre ragioni per questo. Una era la paura della morte. Un'altra era che alcuni giovani ucraini erano contrari alla guerra in generale. Una terza era che alcuni non erano disposti a prendere le armi contro coloro che percepivano come loro connazionali<ref name=":31">{{Cita web|url=https://foreignpolicy.com/2015/02/18/the-draft-dodgers-of-ukraine-russia-putin/|titolo=The Draft Dodgers of Ukraine|autore=Alec Luhn|sito=Foreign Policy|data=16 settembre 2024|lingua=en|accesso=6 settembre 2024}}</ref>.
Lo stesso esercito ucraino ha dichiarato che, durante una chiamata parziale nel 2014, oltre 85.000 uomini non si sono presentati ai loro uffici di leva e circa 10.000 di questi sono stati alla fine dichiarati evasori illegali della leva<ref name=":31" />.
Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, ai cittadini ucraini di sesso maschile di età compresa tra 18 e 60 anni è stata negata l’uscita dall’Ucraina<ref>{{Cita web|url=https://www.cbc.ca/newsinteractives/features/desperate-to-avoid-the-draft|titolo="Desperate to avoid the draft"}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.reuters.com/world/europe/thirty-men-have-died-trying-leave-ukraine-avoid-fighting-since-war-started-2024-04-30/|titolo="Thirty men have died trying to leave Ukraine to avoid fighting since war started"}}</ref>. Nonostante il divieto di lasciare l’Ucraina, si stima che circa 600.000-850.000 uomini ucraini siano fuggiti in Europa dopo l’invasione russa<ref>{{Cita web|url=https://www.politico.eu/article/blatantly-illegal-zelenskyy-government-under-fire-for-refusing-issue-consulate-services-ukrainian-men-abroad/|titolo=‘Blatantly illegal’: Zelenskyy admin under fire for denying services to Ukrainian men abroad|sito=POLITICO|data=25 aprile 2024|lingua=en|accesso=6 settembre 2024}}</ref>. Il governo polacco ha offerto, e il governo lituano ha preso in considerazione, il rimpatrio degli uomini ucraini che vivevano nei loro paesi in Ucraina<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Shaun|cognome=Walker|url=https://www.theguardian.com/world/2024/apr/25/poland-and-lithuania-pledge-to-help-kyiv-repatriate-ukrainians-subject-to-military-draft|titolo=Poland and Lithuania pledge to help Kyiv repatriate Ukrainians subject to military draft|pubblicazione=The Guardian|data=25 aprile 2024|accesso=6 settembre 2024}}</ref>.
=== Stati Uniti ===
Gli Stati Uniti hanno utilizzato la leva diverse volte, solitamente durante la guerra ma anche durante la Guerra fredda. Ogni volta la leva ha incontrato almeno una certa resistenza.
In ''Sketches of America'' (1818), l'autore britannico Henry Bradshaw Fearon, che visitò i giovani Stati Uniti in una missione di ricerca per informare i britannici che stavano considerando l'emigrazione, descrisse la New York Guard, anche se non la nominò, così come la trovò a New York City nell'agosto del 1817:<blockquote>Ogni abitante maschio può essere chiamato, dai 18 ai 45 anni, per un effettivo servizio militare. Durante uno stato di pace, ci sono sette adunate all'anno: la multa per la mancata presenza è, ogni volta, di cinque dollari. Gli ufficiali comandanti hanno il potere discrezionale di accettare sostituti. Un esempio della loro facilità a essere accontentati mi è stato raccontato dal signor —, un commerciante di questa città. Non partecipa mai all'adunata, ma, per evitare la multa, invia alcuni dei suoi uomini, che rispondono al suo nome; lo stesso uomo non è sempre il suo vice in parata: in questo, il signor — si adatta alla sua convenienza; a volte l'impiegato addetto alla riscossione, a volte uno dei birrai, altre volte un carrettiere: e per finire questa pantomima militare, spesso si rinuncia a un fucile da fuoco, in cambio dell'arma più comoda in tempo di guerra: un randello. Le corti marziali hanno il potere di mitigare la multa, su assegnazione di una causa di assenza soddisfacente e in casi di povertà. In base alle esenzioni legali non posso trasmettere alcune informazioni. Durante un periodo di tre mesi nell'ultima guerra, esisteva la legge marziale e non venivano ricevuti sostituti. Gli stranieri non venivano chiamati<ref>Fearon, Henry Bradshaw (1818). ''Sketches of America: A Narrative of a Journey of Five Thousand Miles Through the Eastern and Western States of America''. London: Longman, Hurst, Rees, Orme, and Brown. pp. 48–49.</ref>. </blockquote>
==== Guerra civile ====
[[File:Resistance to Confederate conscription.jpg|alt=Parodia delle truppe confederate che costringono un sudista pro-Unione (in primo piano a sinistra) e altri sudisti riluttanti ad accettare la leva confederata, c. 1862.|miniatura|Parodia delle truppe confederate che costringono un sudista pro-Unione (in primo piano a sinistra) e altri sudisti riluttanti ad accettare la leva confederata, c. 1862.]]
Sia l'Unione (il Nord) che la Confederazione (il Sud) istituirono le leve durante la [[Guerra civile americana]], ed entrambe le leve furono spesso eluse. Nel Nord, gli evasori erano più numerosi tra gli immigrati irlandesi poveri<ref name=":32">Bell, Walter F. "Draft Dodgers". In Tucker, Spencer C. (2013). ''American Civil War: The Definitive Encyclopedia and Document Collection''. Santa Barbara, CA: ABC-CLIO, pp. 545–546. ISBN 978-1-85109-677-0.</ref>. Nel Sud, gli evasori erano più numerosi nelle zone collinari e in alcune altre parti del Texas, della Louisiana e della Georgia<ref name=":32" />.
La resistenza alla leva era talvolta violenta. Nel Nord, quasi 100 ufficiali addetti all'arruolamento furono feriti in attacchi<ref name=":32" />. Le rivolte anti-leva a New York City nel 1863 durarono diversi giorni e provocarono fino a 120 morti e 2.000 feriti<ref name=":32" />.
Secondo lo storico David Williams, nel 1864 la leva del Sud era diventata praticamente inapplicabile<ref>Williams, David (2008). ''Bitterly Divided: The South's Inner Civil War''. New York: The New Press, p. 2. ISBN 978-1-59558-108-2.</ref>. Alcuni credono che l'evasione della leva nel Sud, dove la manodopera era più scarsa che nel Nord, abbia contribuito alla sconfitta confederata<ref name=":32" />.
==== Prima guerra mondiale ====
Il Selective Service Act del 1917 fu attentamente elaborato per porre rimedio ai difetti del sistema della Guerra Civile, consentendo esenzioni per dipendenza, occupazioni essenziali e scrupoli religiosi e proibendo tutte le forme di premi, sostituzioni o acquisto di esenzioni. Nel 1917 e nel 1918 circa 24 milioni di uomini furono registrati e quasi 3 milioni furono arruolati nei servizi militari, con poca della palese resistenza che caratterizzò la Guerra Civile<ref>Chambers, John Whiteclay II (1987). ''To Raise an Army: The Draft Comes to Modern America.'' New York: Free Press. ISBN 978-0-02-905820-6.</ref>.
Negli Stati Uniti durante la prima guerra mondiale, la parola "slacker" era comunemente usata per descrivere qualcuno che non stava partecipando allo sforzo bellico, specialmente qualcuno che evitava il servizio militare, un equivalente del termine successivo "draft dodger"<ref>{{Cita web|url=https://www.nytimes.com/1918/09/10/archives/take-slackers-into-army-many-at-camp-dix-welcome-induction-into.html|titolo=Take Slackers Into Army; Many at Camp Dix Welcome Induction Into Military Service}}</ref><ref>Capozzola, Christopher (2008). ''Uncle Sam Wants You: World War I and the Making of the Modern American Citizen''. New York: Oxford University Press, pp. 43–53. ISBN 978-0-19-533549-1.</ref>. I tentativi di rintracciare questi evasori erano chiamati "slacker raids". Ai sensi dell'Espionage Act del 1917, attivisti tra cui Eugene V. Debs ed Emma Goldman furono arrestati per essersi espressi contro la leva<ref>Virden, Jenel (2008). ''America and the Wars of the Twentieth Century''. Palgrave Macmillan, p. 35. ISBN 978-0-333-72661-7.</ref>.
Nonostante tali circostanze, l'evasione della leva fu sostanziale. Secondo uno studioso, circa l'11% della popolazione idonea alla leva si rifiutò di registrarsi o di presentarsi per l'arruolamento<ref name=":33">Keene, Jennifer D. (2006). ''World War I''. Greenwood Publishing Group, p. 37. ISBN 978-0-313-33181-7</ref>; secondo un altro, il 12% dei coscritti non si presentò ai propri campi di addestramento o disertò<ref name=":2" />. Una quantità significativa di evasione della leva ebbe luogo nel Sud, in parte perché molti impoveriti del Sud non avevano la documentazione<ref name=":33" /> e in parte perché molti del Sud ricordavano la "terribile carneficina" della Guerra Civile<ref>Ross, William G. (2017). ''World War I and the American Constitution''. Cambridge University Press, p. 28. ISBN 978-1-107-09464-2.</ref>. Nel 2017, lo storico Michael Kazin concluse che una percentuale maggiore di uomini americani evase la leva durante la Prima Guerra Mondiale rispetto alla [[Guerra del Vietnam]]<ref>Kazin, Michael (2017). ''War Against War: The American Fight for Peace, 1914–1918''. Simon & Schuster, p. 209. ISBN 978-1-4767-0590-3.</ref>.
==== Seconda Guerra Mondiale ====
Secondo la studiosa Anna Wittmann, circa 72.000 giovani americani fecero domanda per ottenere lo status di obiettore di coscienza (CO) durante la seconda guerra mondiale, e molte delle loro domande furono respinte<ref name=":34">Wittmann (2016), citato sopra, p. 116.</ref>. Alcuni CO scelsero di servire come non combattenti nell’esercito, altri scelsero la prigione e un terzo gruppo – che assumeva una posizione intermedia – scelse di entrare in un servizio pubblico civile nazionale appositamente organizzato<ref name=":34" /><ref>Frazer, Heather T.; O'Sullivan, John (1996). ''We Have Just Begun to Not Fight: An Oral History of Conscientious Objectors in the Civilian Public Service During World War II''. New York: Twayne Publishers. ISBN 978-0-8057-9134-1.</ref>.
==== Guerra di Corea ====
La [[guerra di Corea]], durata dal 1950 al 1953, generò 80.000 casi di presunta evasione della leva<ref name=":34" />.
==== Guerra del Vietnam ====
[[File:DraftcardRenJuan.jpg|alt=Una tessera di leva dell'epoca della guerra del Vietnam. La conservazione della tessera era richiesta per legge.|miniatura|Una tessera di leva dell'epoca della guerra del Vietnam. La conservazione della tessera era richiesta per legge.]]
La guerra del Vietnam (1955-1975) fu controversa negli Stati Uniti<ref>Maraniss, David (2003). ''They Marched Into Sunlight: War and Peace, Vietnam and America, October 1967''. New York: Simon & Schuster. ISBN 978-0-7432-6104-3</ref> e fu accompagnata da un numero significativo di evasioni alla leva tra i giovani americani, molti dei quali riuscirono a rimanere negli Stati Uniti con vari mezzi e alcuni alla fine partirono per il Canada o altrove.
Un'importante elusione della leva si stava verificando anche prima che gli Stati Uniti si impegnassero pesantemente nella guerra del Vietnam. La grande coorte dei Baby Boomer ha permesso un forte aumento del numero di esenzioni e rinvii, soprattutto per gli studenti universitari e laureati<ref name=":35">Cortright, David (2008). ''Peace: A History of Movements and Ideas''. Cambridge, UK: Cambridge University Press, pp. 164–165. ISBN 978-0-521-67000-5.</ref>. Secondo lo studioso di studi sulla pace David Cortright, ''più della metà'' dei 27 milioni di uomini aventi diritto alla leva durante la guerra del Vietnam sono stati rinviati, esentati o squalificati<ref name=":35" />.
Anche il numero di oppositori alla leva era significativo. Secondo Cortright, "Distinti dai milioni che [evitarono] la leva c'erano le molte migliaia che resistettero al sistema di coscrizione e si opposero attivamente alla guerra"<ref>Cortright (2005), citato sopra, p. 164.</ref>. Il capo della task force del Presidente degli Stati Uniti [[Richard Nixon]] sull'esercito interamente volontario riferì nel 1970 che il numero di oppositori stava "aumentando a un ritmo allarmante" e che il governo era "quasi impotente nell'arrestarli e processarli"<ref>Cortright (2005), citato sopra, p. 165 (citando il presidente della task force Martin Anderson).</ref>. È ora noto che, durante l'era del Vietnam, circa 570.000 giovani uomini furono classificati come delinquenti alla leva<ref name=":35" />, e circa 210.000 furono formalmente accusati di violazioni della leva<ref name=":35" /><ref>Baskir e Strauss (1978), citato sopra, p. 169.</ref>; tuttavia, solo 8.750 furono condannati e solo 3.250 furono incarcerati<ref name=":35" />. Alcuni uomini eleggibili alla leva bruciarono pubblicamente le loro cartoline di leva, ma il Dipartimento di Giustizia presentò accuse solo contro 50 di loro, 40 dei quali furono condannati<ref>Baskir e Strauss (1987), citato sopra.</ref>.
Con l'aumento delle truppe statunitensi in Vietnam, alcuni giovani cercarono di eludere la leva arruolandosi proattivamente in forze militari che difficilmente avrebbero combattuto in Vietnam. Ad esempio, gli studiosi della coscrizione Lawrence Baskir e William Strauss affermano che la Guardia costiera potrebbe aver servito a questo scopo per alcuni<ref name=":36">Baskir e Strauss, citato sopra, p. 54.</ref>, sebbene sottolineino anche che i membri della Guardia costiera dovevano mantenersi pronti per il combattimento in Vietnam<ref>Baskir e Strauss, citato sopra, p. 14.</ref>, e che alcuni membri della Guardia costiera alla fine prestarono servizio e furono uccisi lì<ref name=":36" />. Allo stesso modo, la Guardia nazionale dell'era del Vietnam fu vista da alcuni come una via per evitare il combattimento in Vietnam<ref name=":37">Baskir e Strauss, citato sopra, p. 51</ref>, sebbene anche questa non fosse infallibile: circa 15.000 membri della Guardia nazionale furono inviati in Vietnam prima che la guerra iniziasse a concludersi<ref name=":37" />.
Altri giovani cercarono di eludere la leva evitando o opponendosi a qualsiasi impegno militare. In questo furono sostenuti da alcune figure della controcultura. "Draft Dodger Rag", una canzone del 1965 di [[Phil Ochs]], utilizzò la satira per fornire un elenco di come procedere con i rinvii disponibili: rottura della milza, scarsa vista, piedi piatti, asma e molto altro<ref>Ochs, Phil (1965). "Draft Dodger Rag". Lyrics. Genius website. Retrieved 12 October 2018.</ref>. Il cantautore folk [[Arlo Guthrie]] prese in giro il paradosso di cercare un rinvio comportandosi da pazzo nella sua canzone " Alice's Restaurant": "''Ho detto, 'Voglio uccidere! Uccidere! Mangiare cadaveri bruciati!''<nowiki/>' e il sergente disse, '''Sei il nostro ragazzo''<nowiki/>'!"<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Arlo Guthrie – Alice's Restaurant Massacree|accesso=6 settembre 2024|url=https://genius.com/Arlo-guthrie-alices-restaurant-massacree-lyrics}}</ref>. Il libro ''1001 Ways to Beat the Draft'' è stato scritto in collaborazione con Tuli Kupferberg, un membro della band [[The Fugs]]. Ha sposato metodi come arrivare alla commissione di leva in pannolini<ref>Kupferberg, Tuli; Bashlow, Robert (1968). ''1001 Ways to Beat the Draft''. New York: Oliver Layton Press. Originally New York: Grove Press, 1967. The book focuses on the United States in the 1960s.</ref>. Un altro testo pertinente agli uomini in età di leva è il racconto a fumetti di [[Jules Feiffer]] degli anni '50, ''Munro'', in seguito un cortometraggio, in cui un bambino di quattro anni viene arruolato per errore<ref>Feiffer, Jules (1989). ''The Collected Works, Volume II: Munro''. Seattle: Fantagraphics Books. ISBN 978-1-56097-001-9.</ref>.
I gruppi di consulenza per la leva erano un'altra fonte di supporto per i potenziali evasori della leva. Molti di questi gruppi erano attivi durante la guerra. Alcuni erano collegati a gruppi nazionali, come l'American Friends Service Committee e Students for a Democratic Society; altri erano gruppi ad hoc di campus o comunità<ref>Satin, Mark (2017, orig. 1968). ''Manual for Draft-Age Immigrants to Canada''. Toronto: House of Anansi Press "A List" reprint ed., Chap. 24 (listing the names ad addresses of 100 U.S. anti-draft groups from 38 states as of January 1968). ISBN 978-1-4870-0289-3.</ref>. Molti individui appositamente formati lavoravano come consulenti per tali gruppi<ref>Tatum, Arlo, ed. (October 1968, orig. 1952). ''Handbook for Conscientious Objectors''. Philadelphia: Central Committee for Conscientious Objectors, 10th ed., p. 6.</ref>.
Accanto ai gruppi di consulenza alla leva, emerse un consistente movimento di resistenza alla leva<ref name=":38">Foley (2003), citato sopra, Introduzione e capitoli. 1–6.</ref>. Gli studenti per una società democratica cercarono di svolgere un ruolo importante in esso, così come fecero la War Resisters League<ref>Sale, Kirkpatrick (1973). ''SDS''. New York: Vintage Books / Random House, "Resistance 1965–1968" section, pp. 311–316. ISBN 978-0-394-71965-8.</ref>, la "National Black Anti-War Anti-Draft Union"<ref>Carson, Clayborne (1981). ''In Struggle: SNCC and the Black Awakening of the 1960s''. Cambridge, MA: Harvard University Press, p. 271. ISBN 978-0-674-44726-4.</ref> dello Student Nonviolent Coordinating Committee e altri gruppi<ref name="rf 05">Ashbolt, Anthony (2013). ''A Cultural History of the Radical Sixties in the San Francisco Bay Area''. New York: Routledge, pp. 127–128. ISBN 978-1-84893-232-6.</ref>. Molti affermano che il movimento di resistenza alla leva fu guidato da un'organizzazione chiamata The Resistance<ref name=":38" /><ref name="rf 06">Ferber, Michael; Lynd, Staughton (1971). ''The Resistance''. Boston: Beacon Press. ISBN 978-0-8070-0542-2.</ref>. Fu fondata da David Harris e altri nella Bay Area di San Francisco nel marzo 1967 e si diffuse rapidamente a livello nazionale<ref name="rf 05" />. L'insegna dell'organizzazione era la lettera greca omega, Ω, il simbolo degli ohm, l'unità di resistenza elettrica. I membri di The Resistance bruciarono pubblicamente le loro tessere di leva o si rifiutarono di registrarsi per la leva. Altri membri depositarono le loro tessere in scatole in date selezionate e poi le spedirono al governo. Furono quindi arruolati, rifiutarono di essere arruolati e combatterono i loro casi nelle corti federali. Questi oppositori alla leva speravano che la loro disobbedienza civile pubblica avrebbe contribuito a porre fine alla guerra e alla leva. Molti giovani finirono in prigione federale come parte di questo movimento<ref name=":38" /><ref name="rf 06" />. Secondo Cortright, il movimento di resistenza alla leva fu l'avanguardia del movimento contro la guerra nel 1967 e nel 1968<ref name=":35" />.
Dopo la guerra, alcuni degli evasori della leva rimasti negli Stati Uniti scrissero delle memorie. Tra queste, ''Dreams Die Hard'' (1982)<ref name=":39">{{Cita web|url=https://www.nytimes.com/1982/06/13/books/a-protege-s-story.html|titolo=A Protégé's Story}}</ref> di David Harris, ''I Didn't Know God Made Honky Tonk Communists'' (2001) di David Miller, ''Felon for Peace'' (2005)<ref name=":40">Kehler, Randy (September 2005). "Felon for Peace: The Memoir of a Vietnam-Era Draft Resister". ''Fellowship'', vol. 71, no. 9–10, p. 27. A publication of the Fellowship of Reconciliation.</ref> di Jerry Elmer, ''e Resister'' (2014)<ref>Joseph, Paul (April 2015). "Resister: A Story of Peace and Prison During the Vietnam War". ''Peace & Change'', vol. 40, issue no. 2, pp. 272–276. A joint publication of the Peace History Society and the Peace and Justice Studies Association.</ref><ref name="historynewsnetwork.org">{{Cita web|url=https://www.historynewsnetwork.org/article/review-of-bruce-danciss-resister-a-story-of-protes|titolo=Review of Bruce Dancis’s “Resister: A Story of Protest and Prison During the Vietnam War”|autore=Murray Polner|sito=History News Network|data=18 maggio 2014|lingua=en|accesso=6 settembre 2024}}</ref> di Bruce Dancis. Harris era un organizzatore anti-coscrizione che finì in prigione per le sue convinzioni (e fu brevemente sposato con la cantante folk Joan Baez)<ref name=":39" />, Miller fu il primo a rifiutarsi della guerra del Vietnam a bruciare pubblicamente la sua tessera di leva (e in seguito divenne il partner dell'insegnante spirituale Starhawk)<ref>{{Cita web|url=https://berkeleydailyplanet.com/issue/2002-02-01/article/9905?headline=Stranger-than-fiction--Sari-Friedman|titolo=Stranger than fiction. Category: Page One from The Berkeley Daily Planet|sito=berkeleydailyplanet.com|accesso=6 settembre 2024}}</ref>, Elmer si rifiutò di registrarsi per la leva e distrusse i fascicoli della commissione di leva in diverse località<ref name=":40" />, e Dancis guidò il capitolo più grande di Students for a Democratic Society (quello alla Cornell University) prima di essere incarcerato per aver pubblicamente distrutto la sua tessera di leva e averla restituita alla sua commissione di leva<ref name="historynewsnetwork.org"/>. Harris in particolare esprime seri ripensamenti su aspetti del movimento di cui faceva parte<ref name=":39" />.
La storica canadese Jessica Squires sottolinea che il numero di evasori della leva statunitensi che arrivarono in Canada era "solo una frazione" di coloro che resistettero alla guerra del Vietnam<ref>Squires, Jessica (2013). ''Building Sanctuary: The Movement to Support Vietnam War Resisters in Canada, 1965–73''. Vancouver: University of British Columbia Press, p. 174. ISBN 978-0-7748-2524-5.</ref>. Secondo un libro del 1978 di ex membri del Clemency Board del presidente Gerald Ford, 210.000 americani furono accusati di reati di leva e 30.000 lasciarono il paese<ref>Baskir and Strauss (1978), citato sopra, p. 169.</ref>. Più recentemente, Cortright ha stimato che tra 60.000 e 100.000 lasciarono gli Stati Uniti, principalmente per il Canada o la Svezia<ref name=":35" />. Altri si dispersero altrove; ad esempio, lo storico Frank Kusch menziona il Messico<ref>Kusch (2001), citato sopra, p. 26.</ref>, la studiosa Anna Wittmann menziona la Gran Bretagna<ref name=":2" />, e il giornalista Jan Wong descrive un evasore della leva che simpatizzava con la Cina di Mao Zedong e vi trovò rifugio<ref>Wong, Jan (1997). ''Red China Blues: My Long March from Mao to Now''. New York: Anchor Books, pp. 154–155. ISBN 978-0-385-48232-5.</ref>. Il renitente alla leva Ken Kiask ha trascorso otto anni viaggiando ininterrottamente attraverso il Sud del mondo prima di tornare negli Stati Uniti<ref>Kiask, Ken (2015). ''Draft-Dodging Odyssey''. Seattle, WA: CreateSpace / Amazon. ISBN 978-1-5087-5169-4.</ref>.
[[File:Draft dodgers being counseled 1967.jpg|alt=Mark Satin (a sinistra), direttore del Toronto Anti-Draft Programme, fornisce consulenza ai renitenti alla leva americani, 1967.|miniatura|Mark Satin (a sinistra), direttore del Toronto Anti-Draft Programme, fornisce consulenza ai renitenti alla leva americani, 1967.]]
[[File:Manual for Draft-Age Immigrants to Canada.jpg|alt=Copia logora del Manuale per gli immigrati in età di leva in Canada (1968) in cima alla cancelleria del Programma anti-leve.|miniatura|Copia logora del ''Manuale per gli immigrati in età di leva in Canada'' (1968) in cima alla cancelleria del Programma anti-leve.]]
Il numero di renitenti alla leva dell’era del Vietnam che partirono per il Canada è fortemente contestato; un intero libro, scritto dallo studioso Joseph Jones, è stato scritto su questo argomento<ref>Jones, Joseph (2005). ''Contending Statistics: The Numbers for U.S. War Resisters in Canada''. Morrisville, NC: Lulu Press. ISBN 978-0-9737641-0-9.</ref>. Nel 2017, il professore dell’[[Università di Toronto]] Robert McGill ha citato stime di quattro studiosi, tra cui Jones, che vanno da un minimo di 30.000 a un massimo di 100.000, a seconda in parte di chi viene conteggiato come renitente alla leva<ref>McGill, Robert (2017). ''War Is Here: The Vietnam War and Canadian Literature''. Kingston, Canada: McGill-Queen's University Press, p. 272 n.12 (citing scholars John Hagan, David D. Harvey, Joseph Jones, and David S. Surrey). ISBN 978-0-7735-5159-6.</ref>.
Sebbene la presenza di disertori e renitenti alla leva statunitensi in Canada fosse inizialmente controversa, il governo canadese alla fine scelse di accoglierli<ref>Knowles, Valerie (2016). ''Strangers at Our Gates: Canadian Immigration and Immigration Policy, 1540–2015''. Toronto: Dundurn Press, 4th ed., p. 214 ("Draft-Age Americans in Canada" section). ISBN 978-1-4597-3285-8.</ref>. La renitenza alla leva non era un reato penale ai sensi della legge canadese<ref>Kasinsky, Renée G. (1976). ''Refugees from Militarism: Draft-Age Americans in Canada''. New Brunswick, NJ: Transaction Books, p. 61. ISBN 978-0-87855-113-2.</ref>. La questione dei disertori era più complessa. La diserzione dall'esercito statunitense non era nell'elenco dei crimini per i quali una persona poteva essere estradata ai sensi del trattato di estradizione tra Canada e Stati Uniti<ref>Satin (2017, orig. 1968), cited above, pp. 120–122.</ref>; tuttavia, la diserzione era un crimine in Canada e l'esercito canadese si oppose fermamente a tollerarla. Alla fine, il governo canadese mantenne il diritto di perseguire questi disertori, ma in pratica li lasciò soli e ordinò alle guardie di frontiera di non porre domande relative alla questione.
In Canada, molti evasori americani della guerra del Vietnam ricevettero consulenza pre-emigrazione e assistenza post-emigrazione da gruppi locali<ref>Clausen, Oliver (21 May 1967). "Boys Without a Country". ''The New York Times Magazine'', pp. 25 and 94–105.</ref>. In genere, questi erano composti da emigranti americani e sostenitori canadesi. I più grandi erano il Montréal Council to Aid War Resisters, il Toronto Anti-Draft Programme e il Vancouver Committee to Aid American War Objectors<ref>Williams (1971), cited above, pp. 56–62.</ref>. I giornalisti spesso ne notavano l'efficacia<ref>Articoli di riviste o giornali che hanno toccato l'efficacia di uno o più gruppi di consulenza sulla leva del Canada includono:
Cowan, Edward (11 febbraio 1968). "Expatriate Draft Evaders Prepare Manual on How to Immigrate to Canada". The New York Times, pag. 7.
Dunford, Gary (3 febbraio 1968). "Toronto's Anti-Draft Office Jammed". Toronto Star, pag. 25.
Johnson, Olive Skene (agosto 1967). "Draft-Age Dilemma". McCall's, pag. 34, 150.
Rosenthal, Harry F. (2 giugno 1968). "Canada Increasingly Draft Dodgers' Haven". Los Angeles Times, pag. H9.
Schreiber, Jan (gennaio 1968). "Canada's Haven for Draft Dodgers". The Progressive, pag. 34–36. Wakefield, Dan (marzo 1968). "Supernation at Peace and War". The Atlantic, pp. 42–45.</ref>. Il ''Manual for Draft-Age Immigrants to Canada'', pubblicato congiuntamente dal Toronto Anti-Draft Programme e dalla House of Anansi Press, vendette quasi 100.000 copie<ref>Adams, James (20 October 2007). "'The Big Guys Keep Being Surprised by Us.'" ''The Globe and Mail'' (Toronto), p. R6 (statting that "close to 100,000" had been sold).</ref><ref>{{Cita news|lingua=en-CA|url=https://www.theglobeandmail.com/arts/books-and-media/book-reviews/review-mark-satins-manual-for-draft-age-immigrants-to-canada-is-just-as-timely-as-ever/article36087618/|titolo=Review: Mark Satin's Manual for Draft-Age Immigrants to Canada is just as timely as ever|pubblicazione=The Globe and Mail|data=25 agosto 2017|accesso=6 settembre 2024}}</ref>, e un sociologo scoprì che il ''Manuale'' era stato letto da oltre il 55% del suo campione di dati di emigranti americani della guerra del Vietnam prima o dopo il loro arrivo in Canada<ref>Hagan, John (2001). ''Northern Passage: American Vietnam War Resisters in Canada.'' Cambridge MA: Harvard University Press, pp. 77–78. ISBN 978-0-674-00471-9.</ref>. Oltre ai gruppi di consulenza (e almeno formalmente separata da essi) c'era un'organizzazione politica con sede a Toronto, l'Unione degli esuli americani, meglio conosciuta come "Amex"<ref>Hagan (2001), pp. 80–81.</ref><ref>Williams (1971), pp. 79–83.</ref>. Cercava di parlare a nome dei renitenti alla leva e dei disertori americani in Canada. Ad esempio, fece pressioni e campagne per un'amnistia universale e incondizionata e ospitò una conferenza internazionale nel 1974 opponendosi a qualsiasi cosa che non fosse quella<ref>Hagan (2001), pp. 81 and 161–62.</ref>.
Coloro che andavano all'estero rischiavano la prigione o il servizio militare forzato se tornavano a casa. Nel settembre 1974, il presidente [[Gerald Ford]] offrì un programma di amnistia per i renitenti alla leva che richiedeva loro di lavorare in occupazioni di servizio alternative per periodi da sei a 24 mesi<ref>{{Cita web|url=https://www.nytimes.com/1974/09/14/archives/flexible-amnesty-plan-is-reported-set-by-ford.html|titolo=Flexible Amnesty Plan Is Reported Set by Ford}}</ref>. Nel 1977, un giorno dopo il suo insediamento, il presidente [[Jimmy Carter]] mantenne una promessa della campagna elettorale offrendo la grazia a chiunque avesse eluso la leva e ne avesse fatta richiesta. Ciò suscitò l'antagonismo dei critici da entrambe le parti, con la destra che si lamentava del fatto che coloro che erano stati graziati non pagavano alcuna sanzione e la sinistra che si lamentava del fatto che richiedere la grazia richiedesse l'ammissione di un crimine<ref>{{Cita libro|nome=Robert D.|cognome=Schulzinger|titolo=A Time for Peace: The Legacy of the Vietnam War|url=https://books.google.it/books?id=Dq4QiUWHrOIC&pg=PT38&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|accesso=6 settembre 2024|data=15 agosto 2006|editore=Oxford University Press|lingua=en|ISBN=978-0-19-987937-3}}</ref>.
Resta un argomento di dibattito se l'emigrazione in Canada e altrove durante la guerra del Vietnam sia stata una strategia di resistenza alla guerra efficace o addirittura genuina. Lo studioso Michael Foley sostiene che non solo è stata relativamente inefficace, ma che è servita a distogliere i giovani americani scontenti dalla lotta più ampia<ref name=":6" />. Gli attivisti Rennie Davis e Tom Hayden avrebbero sostenuto opinioni simili<ref>Kasinsky (1976), citato sopra, p. 98.</ref>. Al contrario, gli autori John Hagan e Roger N. Williams riconoscono gli emigranti americani come "resistenti alla guerra" nei sottotitoli dei loro libri sugli emigranti<ref>Williams (1971), citato sopra.</ref><ref>Hagan (2001), citato sopra</ref>, e l'autore del ''Manuale per gli immigrati in età di leva in Canada'' Mark Satin ha sostenuto che la consapevolezza pubblica di decine di migliaia di giovani americani in partenza per il Canada avrebbe<ref>Kasinsky (1976), p. 104.</ref><ref>Satin, Mark (2017). "Afterword: Bringing Draft Dodgers to Canada in the 1960s". In Satin, Mark (2017, orig. 1968). ''Manual for Draft-Age Immigrants to Canada''. House of Anansi Press, "A List" reprint ed, p. 129. ISBN 978-1-4870-0289-3.</ref> - e alla fine lo ha fatto<ref>Satin (2017), p. 135.</ref><ref>{{Cita web|url=https://houseofanansi.com/blogs/anansi/godfrey-and-me-a-guest-post-by-mark-satin-1|titolo=Godfrey and Me — A Guest Post by Mark Satin|sito=House of Anansi Press|lingua=en|accesso=6 settembre 2024}}</ref> - contribuito a porre fine alla guerra.
Alcuni renitenti alla leva tornarono negli Stati Uniti dal Canada dopo la grazia del 1977, ma secondo il sociologo John Hagan, circa la metà di loro rimase<ref>Hagan, John (2001), pp. 3 and 241–42.</ref>. Questa popolazione giovane e per lo più istruita espanse la scena artistica e accademica del Canada e contribuì a spingere la politica canadese ulteriormente a sinistra, sebbene alcuni canadesi, tra cui alcuni nazionalisti di principio, trovassero la loro presenza o il loro impatto preoccupanti<ref>{{Cita web|url=https://www.erudit.org/fr/revues/uhr/2010-v39-n1-uhr3960/045106ar.pdf|titolo=American Expatriates and the Building of Alternative Social Space in Toronto, 1965–1977}}</ref>. Tra i renitenti alla leva americani che partirono per il Canada e divennero famosi lì ci sono lo scrittore William Gibson, il politico Jim Green, il sostenitore dei diritti degli omosessuali Michael Hendricks, l'avvocato Jeffry House, l'autore Keith Maillard, il drammaturgo John Murrell, la personalità televisiva Eric Nagler, il critico cinematografico Jay Scott e il musicista Jesse Winchester. Altri renitenti alla leva dell'era del Vietnam rimangono in Svezia e altrove<ref>Baskir and Strauss (1978), p. 201.</ref><ref>Hagan (2001), citato sopra, p. 186 (quoting Baskir and Strauss).</ref>.
Due critici letterari accademici hanno scritto ampiamente sui romanzi autobiografici di renitenti alla leva che andarono in Canada: Rachel Adams nel ''Yale Journal of Criticism<ref name=":24">{{Cita web|url=http://www.racheladams.net/articles/GoingtoCanada.pdf|titolo=“Going to Canada”:The Politics and
Poetics of Northern Exodus}}</ref>'' e Robert McGill in un libro della McGill-Queen's University Press<ref name=":25">McGill (2017), citato sopra, pp. 172–181 ("The Alternative America in Draft-Dodger Novels" sub-chapter).</ref>. Entrambi i critici discutono di ''Getting Out'' (1971) di Morton Redner e di ''Confessions of a Young Exile (1976)'' di Mark Satin, e Adams discute anche di ''Dropping Out in 3/4 Time'' (1972) di Allen Morgan e di ''Border Crossing'' (1978) di Daniel Peters. Tutti questi libri descrivono in dettaglio le opinioni, le motivazioni, le attività e le relazioni dei loro protagonisti<ref name=":24" /><ref name=":25" />. Adams dice che contengono alcune sorprese:<blockquote>È prevedibile che gli evasori della leva denuncino lo Stato come una burocrazia oppressiva, usando il vernacolo del tempo per inveire contro "la macchina" e "il sistema". Ciò che sorprende di più è la loro generale resistenza ai movimenti di massa, un sentimento che contraddice l'associazione dell'evasore della leva con la protesta degli anni Sessanta riscontrata in lavori più recenti di [Scott] Turow o [Mordecai] Richler. Contrariamente agli stereotipi, l'evasore della leva in queste narrazioni non è né un seguace irriflessivo dell'ideologia del movimento né un radicale che tenta di convertire gli altri alla sua causa.... [Un'altra sorpresa è che gli evasori] hanno scarso interesse per l'amore romantico. La loro iperattività libidica concorda con la convinzione di [Herbert] Marcuse nel potere liberatorio dell'eros. Sono molto meno preoccupati se determinate relazioni sopravvivranno alla fuga in Canada che per la gratificazione dei loro impulsi sessuali immediati<ref>Adams (Fall 2005), p. 419.</ref>. </blockquote>Le memorie successive di renitenti alla leva dell'era del Vietnam che andarono in Canada includono ''I Refuse'' (1992)<ref>Beelaert, Amy M. (November 1993). "Voices of Our Times: I Refuse: Memories of a Vietnam War Objector". ''The English Journal'', vol. 82, no. 7, p. 84.</ref><ref>Peters, Pamela J. (April 1992). "I Refuse: Memories of a Vietnam War Objector", ''Library Journal'', vol. 117, no. 6, p. 129.</ref> di Donald Simons, ''Travels by Night'' (1994)<ref>Macfarlane, David (30 April 1994). "Fetherling's Talents Take Wing". ''The Globe and Mail'', p. C20.</ref><ref>Ware, Randall (1 May 1994). "A Grey Memoir of a Colorful Time". ''Ottawa Citizen'', p. B3.</ref> di George Fetherling, e ''Erratic North'' (2008) di Mark Frutkin<ref>Coates, Donna (Winter 2009). "Artful Dodgers". ''Canadian Literature'', issue no. 203, p. 147. A publication of the University of British Columbia.</ref><ref>Grady, Wayne (8 October 2008). "An Artful Dodger". ''The Globe and Mail'', p. D4.</ref>.
===== Persone di spicco che presumibilmente hanno manipolato il sistema =====
Per decenni dopo la fine della guerra del Vietnam, importanti personaggi americani vennero accusati di aver manipolato il sistema della leva obbligatoria a proprio vantaggio.
Secondo una rubrica di EJ Dionne sul ''Washington Post'', nel 2006 i politici che gli oppositori avevano accusato di aver evitato impropriamente la leva obbligatoria includevano [[George W. Bush]], [[Dick Cheney]] e [[Bill Clinton]]<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=E. J. Dionne|cognome=Jr|url=https://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2006/01/16/AR2006011600913.html|titolo=E. J. Dionne Jr. - Murtha and the Mudslingers|data=17 gennaio 2006|accesso=6 settembre 2024}}</ref>.
In un articolo del 1970 sul ''High Times'', il cantautore americano [[Ted Nugent]] dichiarò di aver assunto [[Metanfetamina|metanfetamine]] in cristalli e di aver urinato e defecato nei pantaloni prima della visita medica, per evitare di essere arruolato nella guerra del Vietnam<ref>Sirius, R.U. (2009). ''Everybody Must Get Stoned: Rock Stars on Drugs''. Kensington Publishing Corp., pp. 47–48. ISBN 978-0-8065-3073-4.</ref>. In un'intervista del 1990 con un importante quotidiano di Detroit, Nugent fece dichiarazioni simili<ref>{{Cita web|url=https://www.mediamatters.org/national-rifle-association/worst-ted-nugent-interview-all-time|titolo=The Worst Ted Nugent Interview Of All Time|autore=Timothy Johnson|sito=Media Matters for America|data=26 marzo 2014|lingua=en|accesso=6 settembre 2024}}</ref>.
Anche l'attore e comico [[Chevy Chase]] ha tratto in inganno la sua commissione di leva. Nel 1989, circa due decenni dopo il fatto, Chase rivelò in un talk show televisivo di aver evitato la guerra del Vietnam facendo diverse false dichiarazioni alla sua commissione di leva, tra cui quella di aver nutrito tendenze omosessuali. Aggiunse di "non essere molto orgoglioso" di averlo fatto<ref>{{Cita web|url=https://www.nytimes.com/1989/01/11/arts/review-television-late-night-chitchat-additions-pat-sajak-and-arsenio-hall.html|titolo=Review / Television; Late-Night Chitchat Additions: Pat Sajak and Arsenio Hall}}</ref>. Diversi libri politicamente carichi hanno successivamente discusso il comportamento di Chase<ref>Kusch (2001), citato sopra, p. 71.</ref><ref>Gottlieb, Sherry Gershon (1991). ''Hell No, We Won't Go: Resisting the Draft During the Vietnam War''. New York: Viking Press, p. 96. ISBN 978-0-670-83935-3.</ref>.
In un libro del 2011 critico nei confronti di Limbaugh, il giornalista John K. Wilson ha accusato Rush Limbaugh di aver fatto "attacchi iperbolici alla politica estera"<ref>Wilson, John K. (2011). ''The Most Dangerous Man in America: Rush Limbaugh's Assault on Reason''. New York: St. Martin's Press, p. 80 ("Limbaugh at War" section). ISBN 978-0-312-61214-6.</ref>.
La [[Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni|Chiesa LDS]] alla fine ha accettato di limitare il numero di rinvii missionari che cercava per i membri in una qualsiasi regione<ref>{{Cita web|url=https://archive.boston.com/news/politics/2008/specials/romney/articles/part1_side_2/|titolo=Mormon church obtained Vietnam draft deferrals for Romney, other missionaries|sito=Boston.com|lingua=en|accesso=6 settembre 2024}}</ref>. Dopo che Romney abbandonò la [[Università di Stanford|Stanford University]] e stava per perdere il suo rinvio da studente, decise di diventare un missionario; e la Chiesa LDS nel suo stato d'origine, il Michigan, scelse di dargli uno dei rinvii missionari di quello stato<ref name="salon.com">{{Cita web|url=https://www.salon.com/2007/07/20/rudy_and_romney/|titolo=Rudy and Romney: Artful dodgers|autore=Joe Conason|sito=Salon|data=20 luglio 2007|lingua=en|accesso=6 settembre 2024}}</ref>. In un articolo del ''Salon'' del 2007, il giornalista Joe Conason ha osservato che il padre di Romney era stato governatore del Michigan all'epoca<ref name="salon.com"/>.
È stata posta attenzione anche al fallimento del senatore indipendente [[Bernie Sanders]]. In un articolo su ''The Atlantic'', è stato riportato che, dopo la laurea presso l'[[Università di Chicago]] nel 1964, e il ritorno a New York City, il futuro candidato alla nomination presidenziale democratica ha fatto domanda per lo status di obiettore di coscienza, anche se, come Sanders ha ammesso al giornalista, non era religioso<ref name=":5">{{Cita web|url=https://www.theatlantic.com/politics/archive/2015/10/bernie-sanders-mayor/407413/|titolo=How Bernie Sanders Became 'The Socialist Mayor'|autore=Russell Banks|sito=The Atlantic|data=5 ottobre 2015|lingua=en|accesso=6 settembre 2024}}</ref>. (Sanders era contrario alla guerra del Vietnam<ref>Banche (5 ottobre 2015), sopra citata, sezione terza, 9° comma. Estratto 27 luglio il 2018.</ref>. All'epoca, tuttavia, lo status di CO è stato concesso interamente sulla base dell'opposizione religiosa a tutte le guerre.<ref name=":5" />) Lo status di CO di Sanders è stato negato. Tuttavia, una "lunga serie di udienze, un'indagine dell'FBI e numerosi rinvii e ritardi" lo hanno portato all'età di 26 anni, momento in cui non era più idoneo alla leva<ref name=":5" />. In un libro del 2015 critico nei confronti di Sanders, il giornalista Harry Jaffe ha ripreso quella parte dell’articolo dell’''Atlantic'', sottolineando che quando le “numerose udienze” di Sanders avevano terminato il loro corso, lui era “troppo vecchio per essere arruolato”<ref>Jaffe, Harry (2015). ''Why Bernie Sanders Matters''. Regan Arts / Phaidon Press, p. 54. Questo libro è stato pubblicato nel dicembre 2015, due mesi prima dei caucus democratici dell’Iowa, 2016. ISBN 978-1-68245-017-8.</ref>.
[[Donald Trump]], che è stato Presidente degli Stati Uniti dal 2017 al 2021, si è laureato al college nella primavera del 1968 ed è diventato idoneo al servizio militare. Tuttavia, a Trump, grazie a un amico personale di suo padre, un medico, è stata diagnosticata una protuberanza ossea nei talloni. La diagnosi ha permesso a Trump di ricevere un rinvio medico<ref>{{Cita web|url=https://www.nytimes.com/2016/08/02/us/politics/donald-trump-draft-record.html?mcubz=3|titolo=Donald Trump's Draft Deferments: Four for College, One for Bad Feet}}</ref>.
===== Perdono =====
Nel 1977, il presidente Jimmy Carter emanò una legge che concedeva l'amnistia incondizionata ai renitenti alla leva durante la guerra del Vietnam<ref>{{Cita web|url=https://www.nytimes.com/1977/01/22/archives/texts-of-documents-on-the-pardon.html|titolo=Texts of Documents on the Pardon}}</ref>.
== Problemi maggiori ==
<blockquote>"[L]'aggregazione di migliaia e migliaia di... atti di resistenza 'meschine' [può] avere effetti economici e politici drammatici.... Il bracconaggio e l'occupazione abusiva su larga scala possono ristrutturare il controllo della proprietà. L'[[evasione fiscale]] dei contadini su larga scala ha provocato crisi di appropriazione che minacciano lo Stato. La massiccia diserzione da parte di servi o contadini coscritti ha contribuito a far cadere più di un antico regime. Nelle condizioni appropriate, l'accumulo di atti meschini può, un po' come fiocchi di neve su un ripido pendio di montagna, innescare una valanga".</blockquote>Il fenomeno dell'evasione della leva ha sollevato diverse questioni importanti tra gli studiosi e non solo<ref name="rf 07">Scott, James C. (1990). ''Domination and the Arts of Resistance: Hidden Transcripts''. New Haven, CT: Yale University Press, p. 192. ISBN 978-0-300-05669-3.</ref>.
=== Efficacia ===
Un problema è l'efficacia dei vari tipi di pratiche di elusione della leva per quanto riguarda la fine di una leva militare o l'interruzione di una guerra. Lo storico Michael S. Foley vede molte pratiche di elusione della leva come meramente personali e benefiche<ref name=":6">Foley, Michael S. (2003). ''Confronting the War Machine: Draft Resistance During the Vietnam War''. Chapel Hill, NC: University of North Carolina Press, pp. 6–7, 39, 49, 78. ISBN 978-0-8078-5436-5.</ref>. A suo avviso, solo l'attività pubblica anti-leva, impegnata consapevolmente e collettivamente, è rilevante per interrompere una leva o una guerra<ref name=":6" />. Al contrario, il sociologo Todd Gitlin è più generoso nella sua valutazione dell'efficacia dell'intera gamma di pratiche di elusione della leva<ref name=":8" />. Lo scienziato politico James C. Scott, sebbene parli in modo più teorico, fa un punto simile, sostenendo che l'accumulo di migliaia e migliaia di atti "mescoli" e oscuri di resistenza privata può innescare un cambiamento politico<ref name="rf 07" />.
=== Classe sociale ===
Un altro problema è come comprendere al meglio le risposte dei giovani alla chiamata alle armi. Secondo lo storico Charles DeBenedetti, alcuni oppositori della guerra del Vietnam scelsero di valutare le risposte delle persone alla guerra in larga misura in termini di volontà di assumersi la responsabilità personale di resistere al male, uno standard sollecitato dalla [[Principi di Norimberga|dottrina di Norimberga]]<ref>DeBenedetti, Charles (1990). ''An American Ordeal: The Antiwar Movement of the Vietnam Era''. Syracuse, NY: Syracuse University Press, pp. 127–128. ISBN 978-0-8156-0245-3.</ref>. Il ''Manuale per gli immigrati in età di leva in Canada'' esortava i suoi lettori a prendere la loro decisione di leva tenendo a mente Norimberga<ref>Satin (2117, orig. 1968), citato sopra, p. 7.</ref>. Al contrario, il famoso giornalista James Fallows è convinto che la classe sociale (piuttosto che la coscienza o la convinzione politica) fosse il fattore dominante nel determinare chi avrebbe combattuto in guerra e chi avrebbe eluso il proprio obbligo di farlo<ref name="rf 03" />. Fallows scrive della vergogna che provò – e continuò a provare – dopo essersi reso conto che il suo tentativo riuscito di elusione della leva (portò il suo peso corporeo al di sotto del minimo e mentì sulla sua salute mentale), un tentativo per il quale si era preparato con l’aiuto di sofisticati consulenti di leva e compagni di classe ad Harvard, significava che i ragazzi della classe operaia di Boston sarebbero andati in Vietnam al suo posto. Si riferì a questo risultato come a una questione di discriminazione di classe e si oppose con passione<ref>Fallows (1977), citato sopra, pp. 162, 164, 166.</ref>. Va aggiunto che Fallows indica che avrebbe potuto provare sentimenti diversi riguardo al suo comportamento se avesse scelto la resistenza pubblica alla leva, la prigione o l’esilio.<ref>Fallows (1977), citato sopra, pp. 159, 162.</ref>
Lo storico [[Stanley Karnow]] ha notato che, durante la guerra del Vietnam, gli stessi rinvii degli studenti contribuirono a preservare i privilegi di classe: "[Il presidente Lyndon] Johnson rinviò generosamente gli studenti universitari americani dalla leva per evitare di alienare la classe media americana"<ref name="rf 01" />.
=== Democrazia ===
Lo storico [[Howard Zinn]] e l'attivista politico [[Tom Hayden]] vedevano almeno alcuni tipi di evasione della leva come un'espressione positiva della democrazia<ref name="rf 04">Zinn, Howard (2005, orig. 1980). ''A People's History of the United States''. New York: Harper Perennial "classics" ed., pp. 485–486, 605. ISBN 978-0-06-083865-2.</ref><ref name="rf 04" />. Al contrario, lo storico e studioso di studi classici Mathew R. Christ afferma che, nell'antica Atene democratica, dove l'evasione della leva era in corso<ref name=":0" />, molti dei popolari drammaturghi tragici erano profondamente preoccupati per gli effetti corrosivi dell'evasione della leva sulla democrazia e sulla comunità<ref name=":7">Christ (2006), cited above, pp. 65–87 ("Conscription and Draft Evasion through a Tragic Lens" section).</ref>. Secondo Christ, mentre molti di questi drammaturghi erano sensibili ai dilemmi morali della guerra e alle imperfezioni della democrazia ateniese<ref name=":7" />, la maggior parte decantava "l'imperativo etico che un uomo dovrebbe sostenere i suoi amici e la comunità. Nel servire la comunità, l'individuo fa... ciò che è giusto e onorevole"<ref>Christ (2006), cited above, p. 86.</ref>.
==Note==
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*[[Servizio militare di leva in Italia]]
*[[Storia della renitenza alla leva in Italia]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
*[https://web.archive.org/web/20121110055925/http://www.edizionieuropee.it/data/html/23/zn46_11_020.html Testo del D.P.R. 14 febbraio 1964, n. 237 "''Leva e reclutamento obbligatorio nell'Esercito, nella Marina e nell'Aeronautica''"].
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