Nato Frascà: differenze tra le versioni
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|Nome = Nato
|Cognome = Frascà
|PostCognomeVirgola = all'anagrafe '''Fortunato Frascà'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
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|AnnoNascita = 1931
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 1º aprile
|AnnoMorte = 2006
|Epoca = 1900
|Attività = artista
|Nazionalità = italiano
}}
Ha compiuto la sua attività artistica come pittore, scultore, architetto, designer, regista, scenografo, docente,<ref>{{Cita|''Parɔl'' 2013|p. 275}}.</ref> definendosi un «ricercatore artistico multimediale».<ref>Archivio Nato Frascà, ''Materiali vari'', ''Biografie'', Scheda di presentazione dell'autore, 2001.</ref>
== Le fonti storiche ==
È l’autore stesso la fonte principale della sua biografia e della sua opera: in un'intervista<ref>si tratta del testo ''Prove generali. Dialogo a due voci tra Nato Frascà e Giovanna dalla Chiesa'', dove l'artista ripercorre le tappe principali della sua esperienza di vita, gli incontri fondamentali, i propri riferimenti culturali, le serie di opere prodotte.</ref> rilasciata in occasione di una delle sue ultime mostre antologiche,<ref>la mostra ''Nato Frascà. Da Frascà a Frascà: dipinti, disegni, strutture 1959-2003'', tenuta fra il febbraio e il marzo del 2004 alla Galleria Santo Ficara di [[Firenze]], curata da [[Giovanna dalla Chiesa]].</ref> in un libro-catalogo compilato negli anni ’70,<ref name="IMMOVVIA">''Immagine ovvia e nuovo simbolo. Una ricerca diagonale. Nato Frascà: opere dal 1960 al 1975'' viene stampato in occasione della mostra personale itinerante tenuta a partire dalla Galleria della Trinità di [[Roma]] nel maggio del 1975; il volume racchiude scritti, appunti, dichiarazioni dell'autore, testimonianze dei critici [[Giulio Carlo Argan]], [[Enrico Crispolti]], [[Paul Hefting]], Luigi Lambertini, [[Pierre Restany]] e contributi degli artisti [[Ico Parisi]], [[Joachim Pfeufer]] e [[Edward Carlos Plunkett]].</ref> nel suo testo teorico principale ''L’Arte, all’ombra di un’altra luce''<ref>{{cita libro | nome= Nato | cognome= Frascà |altri = prefazione di Pierre Restany| titolo= L’Arte, all’ombra di un’altra luce. Viaggio nello Scarabocchio degli adulti attraverso la Psiconologia | anno= 1998| editore= Tipografia G. De Cristofaro| città= Formello |SBN =RMS1340331 |cid = ''L’Arte, all’ombra di un’altra luce''}}</ref> e nei suoi numerosi scritti, diari, appunti, conservati presso l’omonimo Archivio.<ref>L'[[Archivio Nato Frascà]], costituito nel 2006, è un archivio privato, dichiarato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali - [[Soprintendenza Archivistica]] per il Lazio «di interesse storico particolarmente importante» (dec. 20/9/2010). È stato censito nella {{Cita|''Guida agli archivi d'arte del '900 a Roma e nel Lazio''}}, pp. 110-111.</ref>
== Biografia ==
L’infanzia e l’adolescenza di Frascà sono funestati dalla incarcerazione del padre Paolo Frascà da parte degli occupanti nazisti nella prigione di [[via Tasso]] e successivamente dalla morte alle [[Fosse Ardeatine]].<ref>{{cita libro | nome= Attilio | cognome= Ascarelli | wkautore = Attilio Ascarelli | titolo= Le Fosse Ardeatine | altri = estratto a cura dell'A.N.F.I.M. | anno= 1965| editore= Off. graf. Poligrafici R.d.C.| città= Bologna |SBN =LO10321723}}, p. 22</ref>
La famiglia Frascà, al pari delle altre famiglie romane coinvolte, ha vissuto la lacerante ricerca dei corpi dei congiunti e il loro riconoscimento.<ref>{{cita libro | nome= Alessandro | cognome= Portelli | wkautore = Alessandro Portelli | titolo= L'ordine è già stato eseguito: Roma, le Fosse Ardeatine, la memoria | anno=2012 | editore=Feltrinelli | città= Milano |ISBN = 978-88-07-72342-1}} Si vedano le pp. 249-268 e, in particolare, i paragrafi ''Donne che cercano'' e ''Seppellire i morti''.</ref>
Traccia di questo dramma indelebile<ref>ricordato in [[Giovanna dalla Chiesa]], ''Alle origini della creazione. La parabola storica, umano-artistica di Nato Frascà'', in {{Cita|''Parɔl'' 2013|pp. 171-172}}</ref> viene espresso dall’autore nella serie ''Orrori della guerra''.<ref>La riproduzione digitale della serie di disegni ''Orrori della guerra'' del 1956-58 è stata presentata alla [https://bibliobuscate.wordpress.com/2012/02/22/gli-orrori-della-guerra-di-nato-frasca-installazione-digitale/ Biblioteca di Buscate (VA)] in occasione del [[Giorno della Memoria]] del 2011.</ref>
=== Gli anni ’50: dalla figurazione all’Informale ===
Dopo essersi diplomato al Liceo Classico, si iscrive alla facoltà di Architettura dell'[[Università La Sapienza]] di Roma, frequentandola per tre anni; dal 1950 si dedica completamente alla pittura.<ref>{{Cita|''Prove generali'' 2004|p. 47}}; {{Cita|''Parɔl'' 2013|p. 275}}</ref><br />
Nel 1955 vince la borsa di studio per il Corso di Scenografia presso il [[Centro Sperimentale di Cinematografia]], tenuto da [[Virgilio Marchi]].<ref>Archivio Nato Frascà, ''Materiali vari'', ''Biografie'', ''Nato Frascà - Curriculum vitae'' (stampa di testo digitale, 11 maggio 2001).</ref><br />Contemporaneamente collabora con le riviste [[Bianco e Nero (rivista)|''Bianco e Nero'']] e ''[[Filmcritica]]'', dove vengono pubblicati suoi disegni.<ref>[http://www.fondazionecsc.it/bib_biblio_digitale_detail.jsp?area=32&ID_LINK=148&id_context=318 Collezione digitale di ''Bianco e Nero''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20161023202251/http://www.fondazionecsc.it/bib_biblio_digitale_detail.jsp?area=32&ID_LINK=148&id_context=318 |data=23 ottobre 2016 }}. Si vedano i numeri 7 e 11 del 1955 e 1, 5-6, 7 e 8 del 1956.</ref><br />Dagli inizi figurativi dei primi anni '50, la pittura di Frascà, con influssi da [[Goya]] e [[Georges Rouault|Rouault]], si sviluppa in senso espressionista, sia nei ritratti e nelle composizioni ancora figurative, sia nelle prime composizioni astratte. Nel 1958 si tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Schneider di [[Roma]]<ref>l'esposizione è recensita da [[Sandra Orienti]], in ''Cronache'', febbraio 1958. La Orienti nota le derivazioni espressioniste e da Rouault.</ref> e lo stesso anno vince il suo primo premio, a [[Milano]].<ref>''Premio San Fedele'', 3º premio. Citato a partire da ''60 artisti astratti'', catalogo della 312ª mostra della Galleria Numero, Firenze, 1961.</ref><br />Alla fine degli anni '50 e fino al 1960 attraversa un'intensa stagione informale, esponendone gli esiti alla sua seconda mostra personale alla Galleria Odyssia di [[Roma]], presentato dalla critica [[Marisa Volpi]].<ref>{{Cita news| autore=[[Marisa Volpi]] | titolo=Nato Frascà all’Odyssia | pubblicazione=Avanti! | data= luglio 1961}}</ref>
=== Gli anni '60: da Parigi, al ''Gruppo Uno'' al ''Rebis'' ===
Vengono realizzate le serie dei ''Neri'', delle ''Orme'', dei ''Muri'', con uso insistito di neri, grigi, bruni, fitti impasti, graffi, emblemi, ed elementi materici mescolati al colore.<ref>{{Cita|''Prove generali'' 2004|p. 8}}.</ref> Alcune di queste opere vengono dedicate ad [[Albert Camus]], uno dei riferimenti costanti dell'artista.<ref>[[Giovanna dalla Chiesa]], ''Alle origini della creazione'', pp. 172-173.</ref><br />
Parallelamente all'attività artistica, Frascà lavora nel cinema come arredatore, costumista, scenografo, collaborando, tra il 1957 e il 1961 con [[Mauro Bolognini]], [[Carlo Ludovico Bragaglia]], [[Mario Camerini]], [[René Clément]], [[Gianni Franciolini]], [[Raffaello Matarazzo]], [[Dino Risi]], [[Roberto Rossellini]].<ref>{{cita libro| titolo= Lo sguardo espanso. Cinema d'artista italiano 1912-2012 |tipo =catalogo mostra Complesso Monumentale del San Giovanni, Catanzaro | curatore=[[Bruno Di Marino]], [[Andrea La Porta]] e [[Marco Meneguzzo]] | anno=2012 | editore=Silvana | città=Cinisello Balsamo | cid=''Lo sguardo espanso'' 2012 | p=235}} Anche Archivio Nato Frascà, ''Cinema e documentari'', ''Cinema'', Elenco collaborazioni con registi (4 fogli manoscritti).</ref><br />
È alla fine del 1960 che risale la prima visita di [[Giulio Carlo Argan]] allo studio di Frascà.<ref>{{Cita|''Parɔl'' 2013|pp. 259-262}}, dove sono pubblicate quattro lettere di Argan.</ref> Ed è grazie all'appoggio di Argan e di [[Palma Bucarelli]], direttrice della [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|Galleria Nazionale d’Arte Moderna]] di [[Roma]], che Frascà ottiene una borsa di studio del governo francese per giovani artisti.<ref>Archivio Nato Frascà, ''Carteggi e lettere'', Lettera di presentazione di Giulio Carlo Argan (1961); Lettera di presentazione di Palma Bucarelli (1961).</ref><br />
Poco prima della partenza per Parigi viene chiamato da [[Michelangelo Antonioni]], che deve terminare le riprese del film ''[[L'eclisse]]'', per realizzare la scenografia dei primi 16 minuti del film.<ref>{{Cita|''Prove generali'' 2004|p. 8}}. E' pubblicata anche una foto di Antonioni che discute con Frascà, all'esterno della casa in cui si svolgono le scene iniziali. Nel corso del dialogo tra gli attori [[Monica Vitti]] e [[Francisco Rabal]] si intravede un'opera di Frascà.</ref><br />
Il soggiorno a Parigi dura un anno, nel quale Frascà ha modo di frequentare l{{'}}''Atelier 17'' di [[Stanley William Hayter]]<ref>{{Cita|''Prove generali'' 2004|p. 9}}.</ref>, studio di incisione di livello internazionale, dove avevano sperimentato il loro segno artisti come [[Pablo Picasso]] e [[Joan Miró]].<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/stanley-william-hayter_(Enciclopedia-Italiana)/ Stanley William Hayter], in sito Enciclopedia Italiana Treccani</ref> Ha occasione di conoscere [[Alberto Giacometti]], [[Alberto Magnelli]], [[Hans Hartung]], [[Alexander Calder]], [[César Baldaccini|César]], [[Arman]], ed in particolare [[Jean Fautrier]], che costituiva per Frascà un punto di riferimento fondamentale; stringe amicizia con i giovani artisti [[Eduardo Arroyo]], [[Pierre Restany]] e ritrova [[Pasquale Santoro|Pasquale 'Ninì' Santoro]] che era stato suo compagno di liceo.<ref>{{Cita|''Prove generali'' 2004|pp. 9-11}}; [http://www.accademiasanluca.eu/it/accademici/id/1843/pasquale-santoro Pasquale Santoro], in sito Accademia di San Luca</ref><br />
Il clima di libertà respirato a Parigi, le occasioni, gli incontri, la possibilità di potersi dedicare completamente all'attività artistica favoriscono un liberarsi del segno, che diviene sempre meno descrittivo e sempre più «energetico-emozionale», come nelle serie dei ''Tracciati''.<ref>{{Cita|''L’Arte, all’ombra di un’altra luce''|tavv. 13-15}}.</ref> Successivamente, i percorsi liberati dal segno, tendono spontaneamente a creare e a fluttuale in un proprio «contenitore spaziale» che via via assume una conformazione ovoidale, o ellissoidale, come nella serie degli ''Ovoidi''.<ref>{{Cita|''L’Arte, all’ombra di un’altra luce''|tav. 16}}; {{Cita|''Immagine ovvia'' 1975|pp. 12-13}}</ref><br />
Nel 1962, rientrato a Roma con l'amico Santoro, fonda, con [[Achille Pace]], [[Nicola Carrino]], [[Giuseppe Uncini]], [[Gastone Biggi]], il ''[[Gruppo 1]]''.<ref>{{cita libro | titolo=Gruppo Uno: 1962-67. Gastone Biggi, Nicola Carrino, Nato Frascà, Achille Pace, Pasquale Santoro, Giuseppe Uncini. Gli anni sessanta a Roma nelle collezioni della Galleria civica di Termoli | curatore=[[Luciano Caramel]] e [[Patrizia Ferri]] |anno=1998 | editore=Joyce & co. | città=Roma | cid= ''Gruppo Uno: 1962-67''}};{{cita libro | nome=Gastone | cognome=Biggi | wkautore =Gastone Biggi | titolo= Io gli anni sessanta e il Gruppo 1| anno=1994 | editore=Bora | città=Bologna | cid=''Biggi''}}</ref><br />
''[[Gruppo 1]]'', attivo dal 1962 al 1967, e, dalla fine del 1965 formato da Carrino, Frascà e Uncini<ref>{{Cita|''Biggi''|p. 123}}.</ref>, ha un'intensa attività teorica, progettuale ed espositiva, nazionale ed internazionale<ref>{{Cita|''Gruppo Uno: 1962-67''|pp. 74-76}}.</ref>; è supportato da Argan, che, assieme a Bucarelli e a Nello Ponente, cura la presentazione della prima mostra ufficiale del Gruppo, alla Galleria Quadrante di [[Firenze]].<ref>[[Giulio Carlo Argan]], ''Sei pittori romani'', [[Palma Bucarelli]], ''Un impegno etico'', [[Nello Ponente]], ''Nuova volontà di costruzione'', in ''Gruppo Uno'', catalogo mostra Galleria Quadrante, Firenze, 1963. Il testo è pubblicato nella rivista mensile della Galleria, {{cita pubblicazione | rivista=Quadrante. Studio d'arte contemporanea di Matilde Giorgini | volume=n. 18 | anno=1963 | mese=febbraio}}</ref> Rispetto ai gruppi di ricerca, italiani ed europei, nati a partire dalla fine degli anni '50, ''[[Gruppo 1]]'' condivide le necessità della discussione e della ricerca operativa collettive,<ref>si vedano le dichiarazioni del Gruppo ''Dichiarazione di poetica'' (1963) e ''La poetica della percezione'' (1964) e ''Spazio Geometria Strutture Collaborazione'' (1965), in {{Cita|''Gruppo Uno: 1962-67''|pp. 77-83}}</ref> ma ha una propria specificità; spesso accomunato alle tendenze dell'arte "[[arte cinetica|cinetica]]" o "[[op art|optical]]", se ne discosta sia nell'elaborazione teorica, che nell'uso dei mezzi artistici<ref>{{Cita|''Gruppo Uno: 1962-67''|pp. 9-13; 19-20}}; {{Cita|''Biggi''|pp. 51, 123}}; [[Mariastella Margozzi]], ''Arte programmatica, arte cinetica. Categorie e declinazioni attraverso le poetiche'', in {{cita libro | titolo= Arte programmata e cinetica, da Munari a Biasi a Colombo e… | altri= catalogo della mostra Galleria Nazionale d’Arte Moderna |anno=2012 | editore= Il Cigno | città= Roma | pp= 32, 40}}</ref> che, come in Biggi e Frascà (e, prima, in Pace e Santoro) sono in parte quelli "tradizionali" del colore, del pennello e della tela.<ref>{{Cita|''Gruppo Uno: 1962-67''|pp. 25-29}}.</ref><br />
Frascà, dal 1962, quando la densa materia segnica sembra essersi raffreddata ed appaiono griglie, forme geometriche elementari, larghe campiture di colore,<ref>[[Palma Bucarelli]], ''Un impegno etico'', in ''Gruppo Uno'', catalogo mostra Galleria Quadrante, Firenze, 1963</ref> sperimenta colori fluorescenti (che allora erano usati nella segnaletica, anche pubblicitaria) e smalti-argenti (utilizzati principalmente nelle decorazioni per scenografie teatrali).<ref>[[Filiberto Menna]], in ''Gruppo Uno e Antonio Calderara'', presentazione mostra Galleria Libreria Guida, Napoli, 1966; {{Cita|''Prove generali'' 2004|p. 23}}</ref><br />
Dal 1963 inizia la serie degli ''Strutturali'', in cui l'intersezione diagonale di linee di colore (talvolta su strisce di carta trasparente) crea delle strutture in cui viene indagato il problema della percezione, della sua ambiguità e delle possibilità percettive che l'opera d'arte mette in movimento nel fruitore.<ref>{{cita libro | nome=Franco | cognome=Sossi | wkautore =Franco Sossi | titolo=Dall'Occhio al Cervello. Gruppo 1 di Roma. Carrino, Frasca, Uncini | anno=1965 | editore=Magna Grecia | città=Taranto |pp= 22-23}}</ref><br />
Questa ricerca, partita dal colore e dalla bidimensione, si orienta, negli anni successivi, alla tridimensione e allo studio che la luce determina al contatto con particolari volumi, originati sempre da linee diagonali indagate all'interno del quadrato prima e del cubo poi, dando vita alle serie delle ''Gabbie'' e dei ''Modulari Cubici''.<ref>{{Cita|''Immagine ovvia'' 1975|pp. 8, 19-27}}; {{Cita|''Prove generali'' 2004|p. 13}}</ref><br />
Tra il 1965 e il 1966 Frascà realizza il film sperimentale ''KAPPA'', con la fotografia di [[Alberto Grifi]], che «rappresenta il primo importante sforzo (anche dal punto di vista economico e dei tempi di lavorazione) da parte di un artista, di confrontarsi con la macchina-cinema».<ref>{{cita libro | nome=Bruno | cognome=Di Marino | wkautore =Bruno Di Marino | titolo=Sguardo inconscio azione. Il cinema sperimentale e underground a Roma (1965-1975) | cid=''Sguardo inconscio azione'' 1999 | capitolo =Frascà: il fattore 'Kappa' ovvero le rapide dell'inconscio | anno=1999 | editore=Lithos | città=Roma |pp =17; 41-45}} ''Nato Frascà: i moti dell’inconscio'', in {{cita libro | curatore = Piero Pala | titolo= Italian Experimental Cinema V1 ’08. Mostra del cinema d’artista italiano dalle origini del Futurismo al nuovo millennio | anno=2008 | editore= Multiprogress | città= Mosciano S. Angelo | pp= 35-36}}</ref><br />
''KAPPA'' viene girato in due mesi, ma il montaggio ne richiede nove di lavorazione:<ref>{{Cita|''Sguardo inconscio azione'' 1999|p. 41}}.</ref> il discorso narrativo viene frantumato e le immagini dei protagonisti, talvolta colte a loro insaputa durante le riprese, sono interpolate da immagini storiche di repertorio, testi di libri, pagine di fumetti, sequenze da film e programmi televisivi, oppure dilatate con particolari effetti ottici,<ref>{{Cita|''Sguardo inconscio azione'' 1999|pp. 43-45}}.</ref> con quello "sguardo espanso" che contraddistingue e caratterizza il [[cinema sperimentale]].<ref>{{Cita|''Sguardo inconscio azione'' 1999|p. 33}}.</ref> <br />
Il trattamento del sonoro, in cui insistono suoni, voci, rumori, il battito cardiaco e il respiro di Frascà, viene affidato al compositore [[Aldo Clementi]],<ref>{{Cita|''Parɔl'' 2013|pp. 272-274}}.</ref> con inserzioni di vocalizzi della figlia Anna, in omaggio a [[John Cage]].<ref>{{Cita web |url = http://www.fondazionecsc.it/news.jsp?ID_NEWS=1349&areaNews=8>emplate=news.jsp |titolo = Retrospettiva "Orizzonti 1960-1978" |sito = Cineteca Nazionale - Centro Sperimentale di Cinematografia |data = aprile 2012 |accesso = 10 settembre 2016 |urlmorto = sì }}</ref> Immagini e sonoro compongono un effetto spesso spiazzante e talvolta sono in fuorisincrono: per Frascà infatti ''KAPPA'' «è il viaggio senza categorie temporali e spaziali ... di ognuno di noi; che registra, provoca, immagina, vive, reagisce a vari livelli: tanti quanti ne avrà messi in gioco, cioè scatenati».<ref>{{cita pubblicazione | titolo=Dossier sul cinema surrealista e sperimentale | rivista=Fantazaria | data=anno II, n. 3-4, gennaio-febbraio 1967 | p=78 }}</ref><br />
Nel 1966 con la serie degli ''Strutturali varianti'' sperimenta la curva nella tridimensione, anche sulla base di studi architettonici effettuati sulla linea di [[Francesco Borromini|Borromini]], costruendo una struttura costituita da strisce di alluminio rivestite di plastica fuorescente e rifrangente, in una serie di doppie curve opposte, concave e convesse;<ref>{{Cita|''Immagine ovvia'' 1975|pp. 28-31}}; {{Cita|''Prove generali'' 2004|pp. 14-15}}</ref> uno di questi esemplari viene esposto alla [[Biennale di Venezia]] del 1966.<ref>{{cita libro| titolo= 33ª Biennale Internazionale d'Arte. Venezia, 18 giugno-16 ottobre 1966 |altri =catalogo della mostra | anno=1966 | editore=Stamperia di Venezia | città=Venezia | pp=XXIV, 104, ill. n. 116 |SBN = NAP0119448}} ''Descrizione delle opere in mostra'', in ''XXXIII Biennale di Venezia, GRUPPO 1: CARRINO FRASCA’; UNCINI'', Venezia 18 giugno 1966 (pieghevole).</ref><br />
Nel 1967 collabora con [[Luchino Visconti]] a ''[[La traviata]]'' realizzata alla [[Royal Opera House]] di [[Londra]], con [[Carlo Maria Giulini]] alla direzione d'orchestra, con protagonisti [[Mirella Freni]], [[Renato Cioni]] e [[Piero Cappuccilli]]:<ref>Verdi, ''La traviata''. [[Mirella Freni]], [[Renato Cioni]], [[Piero Cappuccilli]], Orchestra and Chorus of Royal Opera House Covent Garden, dir. [[Carlo Maria Giulini]] (registrazione dal vivo, Londra 1967), CD Frequenz, 1989; Verdi, ''La traviata'' - Freni/Cioni/Cappuccilli; Giulini, 1967 London (Acts 3 & 4/time coded) DVD</ref>; è di Frascà la particolare scenografia, tutta in bianco e nero, con rimandi al [[Art Nouveau|liberty]] e al segno di [[Aubrey Beardsley|Beardsley]].<ref>{{cita pubblicazione |lingua =EN | titolo=The grand new days of Opera | rivista=Observer |data =5 ottobre 1967 | pp=42-43}} {{cita pubblicazione |lingua =FR |autore =Claude Rostand | titolo=La Traviata travestie... par le magicien Visconti à Covent Garden | rivista=Le Figaro Litteraire |data =2 maggio 1967}} {{cita libro | titolo= Viscontiana. Luchino Visconti e il melodramma verdiano | anno=2001 | editore= Mazzotta | città=Milano |pp=55, 67-68, 99-105, 134-135}} Alcuni dei bozzetti di Frascà per le scene della ''Traviata'' londinese sono conservati nel ''Fondo Luchino Visconti'' presso la [[Fondazione Istituto Gramsci]] di Roma; altri presso l'Archivio Nato Frascà.</ref><br />
Nel 1967 nasce la serie dei ''Rebis'', una forma scultorea ottenuta dall'unione di quattro delle sei diagonali del cubo che presenta delle sorprendenti possibilità che si offrono alla percezione: una forma continuamente mutevole al variare della posizione dello spettatore.<ref>{{Cita|''Immagine ovvia'' 1975|pp. 32-33}}; {{Cita|''Prove generali'' 2004|pp. 15-16}}</ref><br />
Tra il 1967 e il 1971, dal ''Rebis'' «''matrice''», Frascà sperimenta possibili combinazioni a 2, 3, fino a 9 elementi,<ref>{{Cita|''Immagine ovvia'' 1975|pp. 35-38}}.</ref> ottenute nei più diversi materiali, presentandone gli esiti in una mostra allo Studio Farnese di Roma.<ref>''Rebis: ventidue sculture di Nato Frascà'', Studio Farnese, Roma, 1971 (con scritti di [[Fabio Carpi]], [[Paolo Fossati]], [[Ugo Leonzio]], [[Nelo Risi]])</ref>
''Rebis Daedalus II'' vince il premio di scultura alla Biennale Internazionale del Mediterraneo di Alessandria d'Egitto;<ref>{{cita pubblicazione |lingua =FR | titolo=La 9ème Biennale d’Alexandrie (Italie 1er prix de sculpture) | rivista=Le Journal d’Egypte |data =2 febbraio 1972 }}</ref> un ''Rebis'' in acciaio di grandi dimensioni, come esemplificazione di una proposta progettuale architettonica, viene presentato al [[Festival dei Due Mondi]] di Spoleto del 1971.<ref>[[Mirella Bentivoglio]], ''Rebis a Spoleto'', in ''Il Margutta'', Anno IV, luglio-agosto 1971, n. 7-8</ref><br />
Nel 1966 ha la sua prima esperienza didattica, chiamato da Argan, all'[[Istituto superiore per le industrie artistiche]] (ISIA) di Roma, al Corso Superiore di Disegno Industriale e Comunicazioni Visive.<ref>{{Cita web |url = http://www.designperlacondivisione.com/concepts/40isia/ |titolo = 40ISIA :: di Progetto in Progetto |autore = Veneranda Carrino |sito = Design per la condivisione |data = 22 maggio 2014 |accesso = 10 luglio 2016 |dataarchivio = 8 luglio 2019 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190708024709/http://www.designperlacondivisione.com/concepts/40isia/ |urlmorto = sì }}</ref><br />
Tra il 1968 e il 1970 cura la regia di alcuni documentari per la [[Rai|RAI]], per le rubriche '' [[L'approdo|L'Approdo]]'' e '' [[Sapere (programma televisivo)|Sapere]]'', sia su protagonisti dell'arte e della cultura ([[Marcel Duchamp|Duchamp]], [[Piet Mondrian|Mondrian]], [[Edvard Munch|Munch]], [[Louis-Ferdinand Céline|Céline]]), che su movimenti ([[Futurismo]], [[Movimento operaio]]).<ref>''Orizzonti 1960-1978. Vado-Verso-Dove-Vengo. Omaggio a Nato Frascà'', brochure della rassegna di film e video realizzata al Cinema Trevi ,Roma (a cura del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale di Roma e Archivio Nato Frascà), 2012; {{Cita|''Lo sguardo espanso'' 2012|p. 235}}. Nell'ordine di trasmissione: ''Il Futurismo'' (26/02/1969), ''Dibattito sul Futurismo'' (9/04/1969), ''Munch, l’inquietudine: una mostra a Parigi'' (21/05/1969), ''Mondrian. L’occhio come coscienza'' (16/07/1969), ''Céline. Viaggio al centro del delirio'' (7/10/1970), ''Biennale di Venezia 1970. Padiglione sperimentale arte come ricerca'' (19/10/1970), ''Marcel Duchamp. Oltre lo specchio'' (10/02/1971). Il documentario sul Movimento operaio non ha l'approvazione finale della RAI. Archivio Nato Frascà, ''Cinema e documentari'', ''Documentari'', Elenco documentari realizzati (foglio dattiloscritto, s.d.), ''RAI TECHE. Codici RAI e titoli'' (foglio dattiloscritto, s.d.).</ref><br />
Per la [[Olivetti]] gira il docufilm ''Informazione leitmotiv - L'informazione è ciò che conta'', con protagonista [[Enzo Jannacci]],<ref>{{Cita web |url = http://www.labiennale.org/it/cinema/archivio/mostra/film/selezione_ufficiale/questi_fantasmi/informazione.html |titolo = Informazione leimotiv – L’informazione è ciò che conta |sito = Mostra internazionale del cinema di Venezia |data = settembre 2009 |accesso = 12 luglio 2016 }} {{Cita web |url = http://www.fondazionecsc.it/events_detail.jsp?IDAREA=9&ID_EVENT=616>EMPLATE=events.jsp |titolo = in Omaggio a Nato Frascà |sito = Cineteca Nazionale di Roma |data = proiezione del 18 aprile 2012 |accesso = 12 luglio 2016 |urlmorto = sì }}</ref> unico film di fiction, tra gli oltre 400 film e video commissionati dall'azienda.<ref>{{cita libro | nome=Adriano | cognome=Bellotto | titolo=La memoria del futuro. Film d'arte, film e video industriali Olivetti: 1949-1992 | anno=1994 | editore=Grafica Tevere | città=Città di Castello |pp=82, 148}}</ref>
=== Gli anni '70: dal ''Kubus'' al ''Selbst'' ===
Dalla sperimentazione sul ''Rebis'', attraverso un processo di «distruzione» e di «smontaggio»,<ref>{{Cita|''Immagine ovvia'' 1975|pp. 8, 40}}.</ref> Frascà perviene nel 1972 al ''Kubus'', in cui la riduzione sul piano del cubo, in un segno che è contemporaneamente prospetto e sezione, permette ulteriori ricerche sulle ambiguità percettive,<ref>{{Cita|''Immagine ovvia'' 1975|p. 41}}; {{Cita|''Prove generali'' 2004|p. 21}}</ref> favorite dalla presenza di immagini che conservano segni elementari e di archetipi,<ref>{{Cita|''Immagine ovvia'' 1975|pp. 42-43}}; [[Joachim Pfeufer]], ''Rebis-Kubus-Cosmos. Note sugli archetipi e sulle strutture'', Parigi, 1975</ref> in una zona di riflessione sulla virtualità del volume che si muove sempre tra conscio e inconscio.<ref>[[Ezia Gavazza]], in {{cita libro | titolo=Nato Frascà dal 1963 al 1973 | altri =catalogo mostra Galleria Unimedia |anno=1973 | editore= | città=Genova}}; Luigi Lambertini, in {{Cita|''Immagine ovvia'' 1975|pp. 62-63}}</ref><br />
Dal ''Kubus'' e da altri elementi scultorei/architettonici, Frascà arriva nel 1974 all{{'}}''Ambiente Prospettico Polivalente (Percorso per esperienze percettive)'', una proposta di immersione completa in un'area di 140 metri quadrati per un'altezza di 2,70 metri, composta di un settore bianco e uno nero,<ref>{{Cita|''Immagine ovvia'' 1975|pp. 46-53}}.</ref> in cui lo spettatore viene posto in una costante condizione di dubbio, che ne sollecita l'immaginazione e la ricerca di senso.<ref>[[Giulio Carlo Argan]], [[Enrico Crispolti]], in {{Cita|''Immagine ovvia'' 1975|pp. 56-57 e 58-59}}.</ref><br />
Tra il 1974 e il 1975 propone le sue ricerche in viaggi in Germania ed in Olanda, dove realizza un modello dell{{'}}''Ambiente Prospettico Polivalente'' in scala 1:4 presso lo [[Stedelijk Museum]] di [[Amsterdam]].<ref>{{Cita|''Prove generali'' 2004|pp. 16-17}}; [[Giorgio Cortenova]], in {{cita libro | titolo=Nato Frascà | altri =catalogo mostra Galleria Beniamino, Sanremo | anno=1976}}</ref><br />
Nel 1975 una mostra itinerante, accompagnata da un impegnativo catalogo, presenta le ricerche svolte tra il 1960 e il 1975;<ref name="IMMOVVIA" /> la mostra, tra Roma, [[Merate]], [[Sanremo]], [[Verona]], [[Como]], viene presentata da critici e amici, con dibattiti e performance.<ref>Archivio Nato Frascà, ''Raccolte'', ''Mostre personali 1975-1986'', Galleria della Trinità. Invito alla mostra Immagine ovvia e nuovo simbolo (giugno 1975)</ref> Le opere stesse sono infatti dichiaratamente più vicine all'idea dei modelli di ricerca e di indicazioni metodologiche,<ref>{{Cita|''Immagine ovvia'' 1975|p. 44}}.</ref> cioè di progetto, sulle quali discutere e confrontarsi, che alla concezione tradizionale dell'opera d'arte, conclusa e chiusa in se stessa.<ref>{{Cita|''Santo Ficara'' 2004|p. 5}}.</ref><br />
Tra il 1975 e il 1976 Frascà partecipa ad ''Operazione Arcevia'': il progetto, nato dall'iniziativa dell'architetto [[Ico Parisi]], dell'imprenditore Italo Bartoletti e dei critici [[Enrico Crispolti]] e [[Pierre Restany]], consiste nella ideazione di una comunità, che si sarebbe dovuta realizzare in un territorio situato vicino ad [[Arcevia]], un piccolo comune nella provincia di [[Ancona]], attraverso le idee e la collaborazione di pittori, scultori, musicisti, architetti, scrittori, storici dell'arte, psicologi, istituzioni locali.<ref name=ARCEVIA>{{cita libro|curatore =[[Ico Parisi]] | titolo=Operazione Arcevia. Comunità esistenziale | anno=1976 | editore=Nani | città=Como}} Sito dedicato alla {{Cita web |url = http://www.operazionearcevia.com/passato.html |titolo = ''Operazione Arcevia'' |accesso = 14 luglio 2016 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160826131459/http://www.operazionearcevia.com/passato.html |dataarchivio = 26 agosto 2016 |urlmorto = sì }}</ref>
I progetti, cui contribuiscono, tra gli altri, il regista [[Antonioni]], lo sceneggiatore [[Tonino Guerra]], i musicisti [[Aldo Clementi]] e [[Francesco Pennisi]], gli artisti [[Alberto Burri]], [[Nicola Carrino|Carrino]], [[Mario Ceroli]], [[César Baldaccini|César]], [[Arman]], [[Jesús-Rafael Soto]], [[Francesco Somaini (1926-2005)|Francesco Somaini]], [[Mauro Staccioli]], lo psicologo [[Antonio Miotto]] e il sociologo [[Aldo Ricci]], vengono presenti alla Biennale di Venezia del 1976.<ref>manifesto dell'esposizione {{Cita web |url = http://asac.labiennale.org/it/documenti/fototeca/ava-ricerca.php?scheda=218528&p=1 |titolo = Operazione Arcevia: Biennale di Venezia del 1976 |accesso = 14 luglio 2016 |urlmorto = sì }}</ref> Frascà progetta un ''Ritiro laico'' ed un ''Labirinto-percorso'' per accedervi.<ref name=ARCEVIA /><br />
Tra il 1976 e il 1977 Frascà costituisce con [[Paolo Minoli]] e [[Antonio Scaccabarozzi]] il gruppo operativo ''Interrogazione sistematica''.<ref>{{cita libro | titolo=Documenti 77. L’Interrogazione sistematica: Frascà, Minoli, Scaccabarozzi | altri=testi di [[Brunella Antomarini]], [[Giovanni Anzani]], [[Luciano Caramel]], [[Attilio Marcolli]], [[Paola Mola]], [[Claudia Terenzi]], [[Alberto Veca]] |anno=1978 | editore=Grafica Rogese | città=Erba | cid= ''Documenti 77''}}</ref> Il gruppo intende, nei propri interventi, operare come si dovesse procedere alla rifondazione di un «ordine del discorso», alla radice del problema del linguaggio della visione, e dove le opere costituiscono uno stadio all'interno di un'operazione «didattica», che espone il proprio processo formativo, orientata alla ricerca di un nuovo spazio-ambiente, su cui interrogarsi e in cui potersi riconoscere.<ref>Attilio Marcolli, Brunella Antomarini e Paola Mola, in {{Cita|''Documenti 77''|pp. 2-5, 72-74 e 96}}</ref><br />
''Interrogazione sistematica'' partecipa a vari interventi, esposizioni e iniziative collettive, tra cui una nella comunità di Gallignano, dove un gruppo di artisti e cittadini ha utilizzato una chiesa sconsacrata per iniziative culturali, e all'esterno della quale Frascà realizza ''Pala d'altare'', un parallelepipedo virtuale di grandi dimensioni.<ref>{{Cita|''Documenti 77''|pp. 68-71}}.</ref><br />
Dal 1975 Frascà intraprende stabilmente l'attività didattica, prima all'[[Accademia di belle arti di Carrara|Accademia di Belle Arti di Carrara]], dove tiene il corso di Didattica Artistica,<ref>{{cita libro | titolo= DIDATTICA 2 PERCHE’ E COME. Premio Silvestro Lega 1977| |anno=1977 | editore= Unione Tipografica | città= Faenza | pp=(s.p.)| SBN = SBL0324346}}</ref> poi, dal 1977, in quella di [[Accademia di belle arti di Roma|Roma]], dove sarà titolare dell'insegnamento di Teoria della Percezione e Psicologia della forma fino al 1998.<ref>{{Cita|''L’Arte, all’ombra di un’altra luce''|p. 131}}; {{Cita|''Parɔl'' 2013|p. 278}}</ref><br />
Nel 1977 con il GRUPPORIPETTA di Roma espone una serie di progetti e di oggetti di uso comune, «come proposta di Anti-design».<ref>{{cita libro| titolo= Prima mostra della GRUPPORIPETTA spa | altri =catalogo della mostra, Roma, aprile 1977 | anno= 1977 | città=Marino | editore= Stampa Palozzi |SBN = UBO3971783}}</ref> <br />
Nel 1978 una mostra alla Galleria Lorenzelli di [[Bergamo]] e successivamente alla Sala comunale d'arte contemporanea di [[Alessandria]], presenta le ricerche successive all{{'}}''Ambiente'', in cui inizia ad accompagnare le opere esposte con dichiarazioni, testi, messaggi.<ref>''Nato Frascà. Esperienze e ricerche dal 1963 al 1978'', foglio di presentazione scritto dall'autore, distribuito alla mostra presso la Galleria Lorenzelli di Bergamo (13 aprile-27 maggio 1978); {{cita libro | titolo=Nato Frascà | altri =catalogo mostra Sala comunale d’arte Contemporanea | anno=1978 | città=Alessandria}}</ref> L'intento di Frascà è sempre più quello di proporre gli aspetti e le strade della sua ricerca aperta nel suo farsi, presentandone i poli di riflessione: i Miti (in particolare le coppie [[Narciso (mitologia)|Narciso]] - [[Eco (mitologia)|Eco]], [[Orfeo]] - [[Euridice (ninfa)|Euridice]], [[Teseo]] - [[Arianna (mitologia)|Arianna]], Arianna - [[Dioniso]])<ref>{{Cita|''L’Arte, all’ombra di un’altra luce''|pp. 54-55}}.</ref>, tra cui una serie dedicata ai ''Narcisi''; le figure legate agli Specchi e figure al limite, quali le ''Cerniere'', le ''Feritoie'', come Soglie; le ''Frecce'', gli ''Ambienti-Freccia'' e i ''Labirinti''.<ref>Archivio Nato Frascà, ''Scritti'', ''LABYRINTHUS'' (raccolta di scritti dell'autore ''dal, per, intorno, nel verso il, sul, al ,del Labirinto dal 1965'').</ref><br />
Nell'esposizione romana ''Artericerca '78'' presenta ''Labyrinthus III'', una grande installazione in due sale del [[Palazzo delle Esposizioni]], con grandi specchi spezzati posti a terra, e un camminamento al termine del quale lo spettatore, attraverso delle corde, poteva orientare uno specchio posto in verticale: un ambiente in cui venivano intrecciati i miti di Narciso e Orfeo,<ref>''Artericerca 78. 1ª rassegna di ricerche ed esperienze visive a Roma e Provincia. Documento per la sezione curata da Mirella Bentivoglio'', Roma, 1978 ; {{Cita|''Prove generali'' 2004|p. 20}}</ref> secondo la pratica, già iniziata nel 1967, delle ''Orfeizzazioni'', in cui la distruzione e/o smembramento dell'immagine non portano alla sua perdita, ma, attraverso la sua moltiplicazione, a nuove possibili ricomposizioni.<ref>{{Cita|''Prove generali'' 2004|p. 20}}.</ref><br />
Nello stesso anno conclude ''SOGLIE'', suo secondo film sperimentale, dedicato a [[Luchino Visconti]], in cui sono montati materiali girati a partire dal 1968, quali «reperti esistenziali».<ref>{{Cita|''Sguardo inconscio azione'' 1999}} p. 46;{{Cita|''Italian Experimental Cinema'' 2009}} pp. 101-102</ref> Presentato a [[Volterra]], al Festival del Cinema d'Artista, verrà da allora proiettato assieme a ''KAPPA''.<ref>{{Cita|''Lo sguardo espanso'' 2012}} p. 218</ref><br />
Dal 1978 realizza un ciclo intitolato ''Selbst'' (dal termine [[Carl Gustav Jung|junghiano]], traducibile con [[Sé (coscienza)|Sé]]),<ref>sulle varie determinazioni del ''Selbst'' in Jung: {{Cita web |url = http://www.atquerivista.it/wp/wp-content/uploads/pdf/atque_11_5.pdf |titolo = “Sono io, questo?” Ovvero, il Selbst nel pensiero di C.G. Jung | autore = Paolo Francesco Pieri | |sito = Atque. Materiali tra filosofia e psicoterapia | |accesso = 31 luglio 2016 }} Per i rapporti tra la visione del mondo di Frascà e alcuni aspetti del pensiero di Jung, si veda: Rodrigo Boggero, ''"Sua eminenza" Jung. Religione laica e ''Weltanschauung'' di Frascà'', in {{Cita|''Parɔl'' 2013|pp. 245-258}}</ref> che presenta l'anno successivo a [[Forlì]], in cui la parola viene incisa, graffiata, sovrapposta, in opere composte con materiali quali carta, scotch, pietra grezza, specchi, plastica, metallo, oro, ferro, rame.<ref>''SELBST 1978 - Dodici modi di scrivere la parola, più un'Opera-Messaggio''; in: {{cita libro| titolo= Premio Campigna. Ventitreesima edizione. Santa Sofia-Forlì | altri =catalogo della mostra Agosto-Ottobre 1979 | anno=1979 | editore= Associazione Pro-Loco Santa Sofia di Romagna | città=Forlì |SBN = RAV0289728 | p= 17}}</ref>
=== Gli anni '80: dalle ''Due Tavole apparecchiate'' alla ''Psiconologia'' ===
Nel 1980, partecipando a Forlì alla collettiva ''L'Arte è ciò che le è estraneo'',<ref>{{cita libro | titolo= L'Arte è ciò che le è estraneo | altri = Documenti sull'esposizione al Palazzo Albertini di Forlì, febbraio-marzo 1980 | anno=1980 | editore=Litografia N. Filograf | città=Forlì | cid= ''L'Arte è ciò che le è estraneo''}}</ref> presenta le installazioni ''Due Tavole apparecchiate'', accompagnate da uno scritto a colori sul muro: una, la ''Tavola del naturale'', è una tavola apparecchiata per sei persone, coperta da un telo di cellophane, con un vassoio di frutta al centro, che deperirà durante il tempo della mostra, fotografata ogni giorno tramite polaroid; l'altra, la ''Tavola dell'artificiale'', contiene alcuni oggetti-reperti (gomitoli, fili, un bastone, oggetti con specchi).<ref>''Nato Frascà: opere dal 1961 al 2001'', catalogo mostra Museo diocesano e Porta Napoletana, Velletri, marzo 2001, Velletri, Veliternagrafica, 2001, pp. 30-31.</ref><br />
Parallelamente alla attività di docente di Accademia, la partecipazione di Frascà alla vita artistica, a partire dagli anni '80, si allontana sempre più dai meccanismi tipici del mercato dell'arte (produzione artistica-occasione espositiva-vendita) per limitarsi ad interventi, tramite installazioni, o performance, o scritti, esemplificativi di una riflessione sul significato dell'arte, tra "natura" e "artificio", e sul ruolo che l'artista può assumere.<ref>Nato Frascà, ''L'Arte e ciò che le è estraneo'', in {{Cita|''L'Arte è ciò che le è estraneo''|pp. 7-8}}.</ref><br />
Con alcuni allievi delle Accademie di Roma e Firenze costituisce il ''Gruppo CREO''<ref>Archivio Nato Frascà, ''Associazioni-Centri-Comitati'', ''C.R.E.O. (Centro Ricerche Estetiche Operative)'', Comunicato stampa, 1980.</ref>, con il quale realizza il film-inchiesta ''IDENTIKIT: analisi di un'esperienza pilota''.<ref>proiettato inizialmente all'Istituto di Scienze dello Spettacolo del Magistero di Roma (''Giornale d'Italia'', 16 aprile 1981), viene acquisito dal Dipartimento Scuola Educazione della RAI e trasmesso in due puntate, con intervista all'autore il 18 e 25 marzo 1983 (Radiocorriere TV, Anno LX, n. 11, 13/19 marzo 1983, p. 25; Radiocorriere TV, Anno LX, n. 12, 20/26 marzo 1983, p. 25.</ref> Girato in tre mesi in una scuola elementare di [[Follonica]], il film indaga l'effetto dei cartoni animati giapponesi sui bambini e le possibilità alternative di strumenti che favoriscano la fantasia e la libertà immaginativa.<ref>la prima intervista con Frascà sul lavoro svolto con i bambini appare in {{cita pubblicazione | cognome=Ferrieri | nome=Giovanni | titolo=Come baby-sitter, zero | rivista=Europeo | mese=15 dicembre | anno=1980 | pp=119-121 }} Un resoconto completo dell'esperienza con i 21 scolari coinvolti è in ''OperazioneSassodigommapiuma'', in ''Quadernicinema 12'', supplemento a ''Bollettinocinema'', novembre 1983.</ref><br />
A partire dal 1982 si dedica ad una serie di ricerche che comprendono elementi di psicologia, psicoanalisi, psicosomatica, filosofia, assieme alla storia e teoria dell'arte, indirizzati allo studio degli aspetti psicologici che danno vita all'Icona e che Frascà proporrà col termine ''Psiconologia''.<ref>{{Cita|''L’Arte, all’ombra di un’altra luce''|pp. 12-21, 140-142}}; {{Cita|''Parɔl'' 2013|pp. 205-206}}</ref> Contemporaneamente a questo indirizzo teorico, propone e sviluppa coi suoi allievi dell'Accademia la pratica dello ''Scarabocchio degli Adulti''.<ref>{{Cita|''Parɔl'' 2013}} pp. 210-226, dove sono contenute testimonianze e riflessioni degli allievi Eclario Barone, Franca D’Angelo, Maria Iacomini, Gaspare Lombardo, Tiziana Parziale, Daniela Pergreffi.</ref><br />
A partire dalla analisi del segno, così come si è conformato nel proprio percorso artistico, e che ha minuziosamente descritto nei suoi diari di lavoro, Frascà rintraccia una «linea latente»,<ref>Nato Frascà, ''La linea latente'', in {{cita libro | titolo= Sinestesia arti terapia | altri = Atti del 3º Convegno nazionale Globalità dei Linguaggi (1998) | anno=1999 | editore=Clueb | città=Bologna |pp=89-107}}</ref> esistente nelle produzioni artistiche, in cui, tra Arte e [[Psicologia del profondo]], è possibile analizzare il segno come un «testimone simultaneo delle emozioni», un «messaggero delle stratificazioni profonde», un punto di contatto tra conscio e inconscio, e dunque anche come diretto indicatore di pulsioni, stati d'animo, «spinte energetico-emozionali», traumi.<ref>{{Cita|''L’Arte, all’ombra di un’altra luce''|pp. 48-67}}.</ref><br />
Attraverso quindi la pratica chiamata ''Scarabocchio degli adulti'', è possibile invitare i soggetti (anche che non abbiano competenze artistiche), sotto precise condizioni, tramite specifici materiali e secondo determinate serie, a tracciare e liberare/scaricare sequenze di segni; l'analisi di tali serie può permettere, attraverso una decodificazione, la lettura di blocchi, traumi, di punti di crisi fisiche od emotive, che possono risalire sino al periodo prenatale.<ref>{{Cita|''L’Arte, all’ombra di un’altra luce''|pp. 69-75}}.</ref><br />
Tra il 1983 e il 1984 lavora alla scultura ''Finestra dell’Apocalisse – Fontana della Gaja Scienza'', iniziata anche a seguito della suggestione di un viaggio all'isola di [[Patmo]]s, dove [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni Evangelista]] scrisse l'[[Apocalisse di Giovanni|Apocalisse]].<ref>Archivio Nato Frascà, ''Diari'', ''Diario 1984'', ''Pietre miliari rintracciabili nel mio chemin'' (manoscritto, 15-16 agosto 1984) e ''Arcipelaghi Labirintici'' (manoscritto, 26 agosto 1984); {{Cita|''L’Arte, all’ombra di un’altra luce''|pp. 102-103}}</ref>
L'opera, in ottone fuso a cera persa, presentata alla Mostra del Gioiello Valenzano del 1984, è formata da 119 elementi-immagini che compongono un complesso «oggetto simbolico», «luogo di passaggio dall'inconscio al conscio», «Caos di intersezioni», in cui liberamente poter trovare il proprio percorso.<ref>Paolo Antinucci, ''Finestra- Fontana dell' Apocalisse e della Gaia Scienza'', brochure Mostra del Gioiello Valenzano, Valenza Po, 1984. Anche in Stefano Romanelli, ''Clinamen. Quattro sponde dai documenti dell'Archivio Nato Frascà'', in {{Cita|''Parɔl'' 2013|pp. 242-243}}</ref><br />
Viene invitato da [[Franco Fornari]] (allora direttore dell'Istituto di Psicologia della [[Università degli Studi di Milano|Università Statale di Milano]]) al convegno Psicoanalisi-Arte-Persona,<ref>Il convegno si tiene dal 27 al 29 settembre 1985, al quale mancherà Fornari, prematuramente scomparso il 20 maggio. Frascà interviene il 27 settembre, nella giornata iniziale dedicata alla Comunicazione e al Linguaggio delle arti. {{cita libro | titolo=Psicoanalisi, arte, persona | anno=1987 | editore=Franco Angeli | città=Milano}} {{cita pubblicazione | titolo=Congresso «Psicoanalisi Arte Persona» | cognome=Maisetti Mazzei | nome=Franca | rivista= Rivista italiana di psichiatria dinamica | volume=anno 1, n. 0 | anno=1986 | mese=aprile | pp=33-34 }}</ref> dove presenta le sue ricerche sulla ''Psiconologia'', assieme alla ''Finestra-Fontana'' e al film ''KAPPA''.<ref>{{Cita|''Parɔl'' 2013|p. 241}}.</ref><br />
Tiene a Roma corsi e seminari presso l'IPA-SUR (Istituto di Psicoterapia Analitica e Sophia University di Roma)<ref>{{Cita web |url = http://www.sur.it/chi.htm |titolo = Breve Storia della Sophia University of Rome |sito = sito S.U.R |accesso = 8 agosto 2016 |dataarchivio = 19 settembre 2016 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160919072901/http://www.sur.it/chi.htm |urlmorto = sì }}</ref> e nel 1986 la prima esperienza psicoterapeutica presso la Comunità terapeutica MAYEUSIS di Capena.<ref name=NotaCorsiSeminari>{{Cita|''Parɔl'' 2013|p. 279}}; Archivio Nato Frascà, ''Biografie'', ''Cenni biografici essenziali sull'attività artistica e di ricerca. Curriculum Psicologia e psicoterapia'' (dattiloscritto, 1988)</ref><br />
Nello stesso anno presenta a [[Badgastein]], all'ottavo Congresso della International Society of Prenatal Psychology, una relazione sullo ''Scarabocchio degli Adulti'' e sulla ''Psiconologia'', come mezzi per sviluppare un'analisi caratteriale e come strumenti terapeutici.<ref>Nato Frascà, ''Da Simbiosi a Simbolo. Ipotesi e riflessioni sullo Scarabocchio'', in {{cita libro | titolo= Il contributo sophianalitico all’VIII Congresso internazionale dell’International Society of Prenatal Psycology (1986) | anno=1987 | editore=Sophia University | città=Roma |pp= 29-35}}</ref><br />
Nel 1987 è invitato a far parte del Direttivo della S.I.A.P. (Società Internazionale di Antropologia del Prenatale) e inizia a svolgere seminari rivolti a docenti delle scuole materne ed elementari di Roma.<ref name=NotaCorsiSeminari /><br />
Sul rotocalco '' [[La Domenica del Corriere|Domenica del Corriere]]'' esce un'intervista sullo ''Scarabocchio'', in cui Frascà illustra la propria attività, descrive la metodologia seguita e in cui vengono pubblicati alcuni degli Scarabocchi tracciati dai praticanti.<ref name=DomenicaCorriere>{{cita pubblicazione | cognome=Giovetti | nome=Paola |wkautore =Paola Giovetti | titolo=In un brutto Scarabocchio tutta la vita | rivista=Domenica del Corriere | volume=n. 46, anno 89 | data=12 novembre 1987}}</ref>
=== Gli anni '90: dall'Estetica all{{'}}''Etica-est'' ===
Nell'intervista alla '' [[La Domenica del Corriere|Domenica del Corriere]]'' aveva chiarito come la sua impostazione didattica non fosse quella di voler creare una "scuola", né di voler creare degli "artisti", quanto piuttosto quella di voler «aiutare la persona a conoscersi».<ref name=DomenicaCorriere /><br />
Negli interventi teorici afferma come compito dell'Arte possa essere sempre più quello di evolvere per «trasformarsi da pratica estetica a pratica etica»<ref>{{Cita |''La linea latente'' 1999 |p. 103}}.</ref> portando il fine dell'Arte «da est-etico in etico-est»<ref>{{Cita|''L’Arte, all’ombra di un’altra luce''|pp. 28, 44}}.</ref>, in cui l'Artista, più sarà in grado, nella sua ricerca, di risalire al proprio segno originale, e al proprio nucleo energetico, più sarà in grado di «guardare oltre», assumendosi «quella responsabilità etica che gli permette, attraverso le proprie azioni espressive, di aiutare la creatura umana a riattivare il suo stupore di fronte al mondo».<ref>{{Cita|''L’Arte, all’ombra di un’altra luce''|pp. 118; 56}}.</ref><br />
Nel 1990 partecipa attivamente al [[Pantera (movimento studentesco)|Movimento della Pantera]], intervenendo a riunioni con studenti e docenti, rivolgendosi in particolare alle proposte di ipotesi di riforma delle Università e specificamente delle Accademie di Belle Arti.<ref>Archivio Nato Frascà, ''Accademie'', ''Pantera 1990'', ''Lettera aperta agli studenti delle Accademie di Belle Arti Italiane'' (dattiloscritto, 5 maggio 1990); ''Piattaforma generale contenente alcuni punti fondamentali da prendere in considerazione per la definizione della legge-quadro'', allegato a ''Documento del III Coordinamento Nazionale delle Accademie di Belle Arti Italiane, Napoli 9-10-11-12 marzo '90'' (dattiloscritti).</ref><br />
Nel giugno del 1991, presso il Picasso Cafè di Roma propone ''OLTREPASSIAMOCI: VENTINTERVENTI (in venti giorni) di Nato Frascà come accumulazione di reperti in/condizionati e di/sparati dedicati al PAN di PICASSO'', in cui, con interventi e performance, presenta, anche intervenendo sulle pareti del locale, opere e materiali disparati, datati tra il 1965 e il 1991, come «reperti di archeologia rituale»:<ref name=PICASSOCAFE>Nato Frascà, ''OLTREPASSIAMOCI: venti interventi come accumulazione di reperti in/condizionati e di/sparati dedicati al PAN di PICASSO'', presentazione della mostra-performance, Picasso Expomusicafè, Roma, 3-23 giugno 1991.</ref> tra una questi, alcuni ''Altarini'', opere in cui, sotto l'apparente futilità di «oggetti d'affezione»<ref name=PICASSOCAFE />, sono concentrati paradosso ed ironia, indicativi, per frammenti, di una profonda riflessione filosofica ed artistica.<ref>{{Cita|''Prove generali'' 2004|p. 22}}.</ref><br />
Nello stesso anno al cinema Labirinto di Roma si tiene una Rassegna di film e video di Frascà, presentati dal critico [[Mario Verdone]] e dal Maestro Gian Paolo Berto, docente e collega dell'Accademia di Belle Arti di Roma.<ref>''La ricerca filmica di Nato Frascà dal 1965 al 1980'', brochure con programma e un testo di Nello Ponente.</ref> Nell'occasione viene esposto un ciclo di opere dedicate all{{'}}'' [[Estasi di santa Teresa]]'' del [[Gian Lorenzo Bernini|Bernini]]: si tratta di una serie di tavole in cui, partendo dall'«evento» dell'incontro e visione dell'opera barocca, si compie una «estrapolazione del totale», per catturare l'«intensità dei vari centri propulsori» dell'opera e la «corrente energetica» che vi scorre.<ref>Nato Frascà, ''... Infiniti presenti costituiscono...'', in {{cita libro | titolo= "I lavori dell'Arte". Dedicato a Mozart | altri = Catalogo mostra Centro multimediale "G. Montemartini" dell'ACEA | anno=1991 | editore=Utopia| città=Roma | pp= 43-45}}</ref><br />
Conosce l'epistemologo [[Ervin László]] e da questi viene invitato nel 1992 a far parte del [[Club of Budapest|Club di Budapest]]; diventa membro della Global Cooperation for the Better World e successivamente collaboratore dell'International Committee for Integral Science e del General Evolution Research Group.<ref>{{Cita|''Parɔl'' 2013|p. 279}}.</ref> Si avvicina al [[Scienza olistica|Pensiero olistico]], alle "Scienze di frontiera" e alla [[Psicologia transpersonale]] ([[Stanislav Grof]]),<ref>{{Cita|''L’Arte, all’ombra di un’altra luce''|pp. 20, 69-70, 141-142}}.</ref> in un tentativo, tra Arte, Scienza, [[Psicologia del profondo]], di fondere conscio e inconscio, creatività e razionalità, quotidianità del vivere e spiritualità.<ref>{{Cita |''La linea latente'' 1999 |pp. 89, 106-107}}.</ref><br />
Fonda l'Associazione Culturale Costellazione ANDROS, che intende promuovere e sviluppare manifestazioni artistiche e ricerche «nello spirito del Pensiero Globale e dell'Alleanza Olimpica (Arte-Scienza-Spiritualità)».<ref>Archivio Nato Frascà, ''Associazioni-Centri-Comitati'', ''ANDROS'', ''Costell'azione A.N.D.R.O.S. Associazione Noetica Delle Ricerche Olistiche e dello Scarabocchio'' (volantino di presentazione, s.d.)</ref><br />
Nell'aprile del 1994, su invito di un allievo iracheno, compie un viaggio in [[Iraq]], allora sotto l'embargo internazionale, contestuale e successivo alla [[Guerra del Golfo]], dove ha modo di conoscere artisti, uomini di cultura e stabilire contatti con l'Accademia di Belle Arti di [[Baghdad]], con il Museo d'Arte Contemporanea, il Centro d'Arte Saddam e l'[[Università di Baghdad]].<ref>Archivio Nato Frascà, ''Andros Roma: Iraq 1994, Palazzo Esposizioni, Rapimento Simona Torretta 2004'', ''Viaggio a Baghdad Aprile 1994. Messaggio da El Kubra'' (Comunicato stampa, 12 maggio 1994)</ref><br />
Contro l'embargo all'Iraq promuove, a maggio, con l'Associazione ANDROS e in collaborazione con l'Associazione ''Un ponte per Baghdad'', la manifestazione ''Mille e uno tubetti di colore per Baghdad'': mostre di pittura e scultura di artisti italiani e arabi, spettacoli di danza orientale e occidentale, letture di poesie italiane e arabe, fotografia, teatro, e il cui ricavato viene utilizzato per inviare materiali artistici agli allievi dell'Accademia di Baghdad.<ref>Archivio Nato Frascà, ''Andros Roma: Iraq 1994, Palazzo Esposizioni, Rapimento Simona Torretta 2004'', ''Mille e uno tubetti di colore per Baghdad: manifestazione gemellaggio contro l'embargo al popolo iracheno e la raccolta di materiali artistici degli studenti dell'Accademia di BB.AA. di Roma per gli studenti dell'Accademia di BB.AA. di Baghdad'' (Comunicato stampa, maggio 1994)</ref><br />
Nello stesso anno, con 25 studenti e giovani dell'Associazione ANDROS, dopo un seminario di preparazione svolto nell'isola di [[Alicudi]], compie il secondo viaggio in Iraq, invitato, in rappresentanza dell'Italia, al Festival internazionale di Babilonia<ref>Archivio Nato Frascà, ''Andros Roma: Iraq 1994, Palazzo Esposizioni, Rapimento Simona Torretta 2004'', ''Costell'azione ANDROS. Comunicato stampa n. 2'' (dattiloscritto, 2 settembre 1994)</ref>. Un diario del viaggio, durato venti giorni, viene pubblicato nel mese di dicembre sulla rivista ''D'ARS'', in cui vengono ricordati l'attraversamento del deserto tra [[Amman]] e [[Baghdad]], la partecipazione alle mostre e le performance presso il Museo d'Arte Contemporanea e il Saddam Center, gli incontri con gli artisti iracheni, la visita ad ospedali (con dono di materiali medici), rifugi e luoghi sacri colpiti dalla guerra, la partecipazione al 6º Festival internazionale di Arte, Musica e Spettacolo di Babilonia.<ref>{{cita pubblicazione | titolo=Baghdad hailulà: 16 settembre – 6 ottobre 1994. Appunti di viaggio di Cristina Cary raccolti da Nidia Morra | rivista=D’Ars | volume=n. 144 anno trentacinquesimo n. 3 | anno=1994 | mese=dicembre | pp=40-51 }}</ref><br />
Nel 1996, ancora sulla rivista ''D'ARS'', viene pubblicato un intervento di Frascà, in cui riassume eventi e ragioni della sua "militanza" artistica e annuncia il proprio ritorno sulla scena espositiva.<ref>{{cita pubblicazione | titolo=L'ordine sottile del caos nello spirituale dell'arte| rivista=D’Ars | volume=n. 149 anno trentaseiesimo n. 4 | anno=1996 | mese=dicembre | pp=30-32 }}</ref><br />
Nel 1998 presso la Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Termoli si tiene la mostra retrospettiva ''Gruppo Uno: 1962-1967 e gli anni Sessanta a Roma'',<ref>{{cita libro | titolo=Gruppo Uno: 1962-67. Gastone Biggi, Nicola Carrino, Nato Frascà, Achille Pace, Pasquale Santoro, Giuseppe Uncini. Gli anni sessanta a Roma nelle collezioni della Galleria civica di Termoli | curatore=[[Luciano Caramel]] e [[Patrizia Ferri]] |anno=1998 | editore=Joyce & co. | città=Roma | cid= ''Gruppo Uno: 1962-67''}}</ref> dove l'attività del Gruppo viene ricostruita, anche attraverso la pubblicazione di documenti e interviste agli artisti, e criticamente valutata «come un'autentica proposta di libertà», «esperienza non sempre indolore o facilmente aproblematica che è un costante mettersi in gioco, un continuo trasmettere e ricevere sensazioni, emozioni, valori, conflitti e principi universali, come segni del nostro passaggio».<ref>{{Cita |''Gruppo Uno: 1962-67''|p. 20}}.</ref><br />
Nel maggio dello stesso anno viene pubblicato ''L’Arte, all’ombra di un’altra luce. Viaggio nello Scarabocchio degli adulti attraverso la Psiconologia''<ref>{{cita libro | nome= Nato | cognome= Frascà | titolo= L’Arte, all’ombra di un’altra luce. Viaggio nello Scarabocchio degli adulti attraverso la Psiconologia | anno= 1998| editore= Tipografia G. De Cristofaro| città= Formello |cid = ''L’Arte, all’ombra di un’altra luce''}}</ref> il volume che esprime e riassume l'intero percorso intellettuale e artistica di Frascà. Nella prefazione [[Pierre Restany]] presenta il testo come un «contributo alla rivoluzione della verità», «nell'universo di un'estetica in mutazione sotto il segno della transustanziazione dal bello al vero».<ref>{{Cita|''L’Arte, all’ombra di un’altra luce''|pp. 9, 11}}.</ref><br />
Ad ottobre Frascà partecipa al convegno ''Sinestesia: potenziali umani per l'arte del vivere'', dove tiene la relazione ''La linea latente'',<ref>{{cita libro | titolo= Sinestesia arti terapia | altri = Atti del 3º Convegno nazionale Globalità dei Linguaggi (1998) | anno=1999 | editore=Clueb | città=Bologna | cid= ''La linea latente'' 1999}}</ref> in cui, a partire «da una messa a fuoco del rapporto esistente fra Arte e Psicologia del Profondo», presenta, sulla base della propria esperienza artistica, il senso delle proprie ricerche sullo ''Scarabocchio degli adulti'', come un tentativo di «creare una zona ermeneutica» nel «confine pauroso che separa conscio da inconscio»; un compito da realizzare come «fosforescenti contrabbandieri che trasfugano l'invisibile verso il visibile», come «traghettatori. Caronti di noi stessi».<ref>{{Cita |''La linea latente'' 1999 |pp. 89, 95}}.</ref><br />
Realizza un ciclo di opere, già iniziato nel 1996, dal titolo ''Orizzonte dei Confini'': «un titolo e un luogo», che può riassumere una ricerca «fatta di continui sguardi e oscure tensioni» e dei tentativi di oltrepassare quelle «nette linee di demarcazione che distinguevano i territori della conoscenza», alla ricerca di quei «campi interferenziali ed emozionali che ci attraversano continuamente e ci in-formano».<ref>Archivio Nato Frascà, ''Orizzonte dei Confini 1997-'', ''L'Orizzonte dei Confini'' (stampa di testo digitale, 30 luglio 1997).</ref>
=== Nel nuovo millennio, come a riavvolgersi ===
''La notte di Niccodemo "...per spirito ed acqua"'', ispirata ad un brano dal ''Vangelo'' di Giovanni,<ref>«Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito», ''Vangelo'', Giovanni, 3, 8</ref> apre il nuovo Millennio di Frascà, dove, da un magma caldo e pastoso, emergono e scorrono «colori freddi e acuti da schermo televisivo» in un brulichio intermittente, orizzontale e verticale.<ref>Giuseppe Appella, ''La pittura come metodo di conoscenza'', in {{cita libro | titolo=Nato Frascà. Opere dal 1961al 2001 | altri =catalogo mostra Museo Diocesano e Porta Napoletana | anno=2001 | città= Velletri | p=40}} {{Cita|''Prove generali'' 2004|p. 24}}</ref><br />
Dal 2000 si realizzano una serie di mostre antologiche, che ripercorrono il cammino dell'artista dalla fine degli anni '50 in poi, a partire da quella tenuta alla Galleria ''Il Tempo Ritrovato'' di Roma: qui viene per la prima volta esposto il modello dell{{'}}''Ambiente prospettico polivalente'', rimasto ad [[Amsterdam]] dalla metà degli anni '70.<ref>{{cita libro | titolo=Nato Frascà: l’orizzonte dei confini (frammenti di percorso 1962-2000) |altri =presentazione di Giovanna dalla Chiesa | anno=2000 | editore= | città=Roma |cid=''L' Orizzonte dei confini'' 2000}}</ref> Nelle opere più recenti presentate, la curatrice e amica [[Giovanna dalla Chiesa]] rileva «la solarità mediterranea di un respiro vitale che ha invaso corpo e anima».<ref>Giovanna dalla Chiesa, ''Nato Frascà e il tempo del ritorno'', in {{Cita |''L' Orizzonte dei confini'' 2000}}</ref><br />
Sempre a Roma, nel 2001, alla Galleria Rumma si tiene una retrospettiva di grafica e disegni<ref>''Blitz Emozionali 1955-2000. Grafica e disegni'', Galleria Rumma, Roma, 2001</ref> e a [[Velletri]] vengono esposti, in due sedi, dipinti e sculture dal 1961 al 2001, con testi di Giovanna dalla Chiesa e [[Giuseppe Appella]].<ref>''Nato Frascà: opere dal 1961 al 2001'', Museo diocesano e Porta Napoletana, Velletri, (a cura di Elio Rumma; testi di Giovanna dalla Chiesa e Giuseppe Appella), 2001.</ref>.<br />
Nel 2004 a [[Firenze]], alla Galleria Santo Ficara, una nuova mostra antologica ''Da Frascà a Frascà'' di dipinti, disegni, strutture dal 1959 al 2003,<ref>''Nato Frascà. Da Frascà a Frascà: dipinti, disegni, strutture 1959-2003'', Galleria Santo Ficara, Firenze, 2004 (a cura di Giovanna dalla Chiesa)</ref> cui si affianca un incontro con gli allievi dell'[[Accademia di belle arti di Firenze|Accademia di Belle Arti]] con proiezione di ''KAPPA'' e dibattito, presentato dall'amico pittore e regista d'avanguardia [[Andrea Granchi]].<ref>Archivio Nato Frascà, ''2004 Firenze Santo Ficara e AABBAA'', ''Accademia di Belle Arti di Firenze - Istituto delle discipline storico-critiche. Presentazione della mostra di Nato Frascà con proiezione video d'artista KAPPA'' (locandina, marzo 2004)</ref><br />
Nel catalogo viene pubblicata una lunga intervista in cui Frascà ripercorre temi, personaggi, luoghi, opere, di tutto il suo percorso artistico<ref>''Prove generali. Dialogo a due voci tra Nato Frascà e Giovanna dalla Chiesa'', in {{Cita|''Santo Ficara'' 2004|pp. 7-24}}</ref>, preceduta da una nuova presentazione di Giovanna dalla Chiesa: «Come il filosofo, come il fisico, come lo psicologo, ma anche e soprattutto come il bambino e come il poeta, Frascà è andato alla ricerca, in tutti questi anni, della forma matrice, dell'archetipo primordiale, ovvero degli esordi».<ref>Giovanna dalla Chiesa, ''Quaero, non pono... (interrogo, non affermo)'', in {{Cita|''Santo Ficara'' 2004|p. 5}}</ref><br />
Il 7 settembre dello stesso anno due operatrici italiane dell'organizzazione ''Un Ponte per...'', [[Rapimento di Simona Pari e Simona Torretta|Simona Pari e Simona Torretta]] e due colleghi iracheni dell'organizzazione '' [[INTERSOS|Intersos]]'', Ra'ad Ali Abdul-Aziz e Mahanaz Bassam, vengono sequestrati<ref>{{Cita web |url = http://www.repubblica.it/2004/i/sezioni/esteri/itarap/itarap/itarap.html
|titolo = Bagdad, sequestrate due italiane. Lavorano per "Un ponte per..."|sito = sito La Repubblica |data = 7 settembre 2004 |accesso = 12 settembre 2016 }}</ref> e tenuti poi in ostaggio per 21 giorni. Simona Torretta era stata allieva di Frascà e aveva fatto parte del gruppo in viaggio a Baghdad del 1994.<ref>{{Cita web |url = http://www.repubblica.it/2004/i/sezioni/esteri/itarap/profili/profili.html |titolo = Studi, giornalismo e volontariato. Chi sono le due italiane rapite |sito = sito La Repubblica |data = 7 settembre 2004 |accesso = 12 settembre 2016 }}</ref><br />
Presso l'Accademia di Belle Arti di Roma si forma un gruppo di sostegno alle iniziative per la liberazione degli ostaggi;<ref>Archivio Nato Frascà, ''Andros Roma: Iraq 1994, Palazzo Esposizioni, Rapimento Simona Torretta 2004'', ''Accademia di Belle Arti - Roma. Manifestazioni per la liberazione delle due donne italiane e i due collaboratori iracheni a Baghdad'' (Comunicato stampa, 8 settembre 2004)</ref> dall'8 al 19 settembre vengono mostrate fotografie e filmati realizzati da Frascà e dagli studenti nel viaggio del 1994 ed esposto uno striscione in cui le ragazze sono ringraziate «per averci insegnato a trasformare l'arte in vita»<ref>{{Cita web |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/09/20/in-fila-all-accademia-belle-arti-simona.html |titolo = In fila all' Accademia belle arti. Simona Torretta racconta il suo Iraq |sito = sito La Repubblica |data = 20 settembre 2004 |accesso = 12 settembre 2016 }}</ref><br />
Dopo la liberazione, avvenuta il 28 settembre, intervistato dal settimanale ''Oggi'', Frascà descrive l'esperienza vissuta in Iraq nel 1994, assieme a impressioni e ricordi, in particolare sulla partecipazione e l'entusiasmo della sua allieva.<ref>{{cita pubblicazione | titolo=Dieci anni fa, un viaggio in Iraq le cambiò la vita |autore =Gabriella Montali | rivista=Oggi | volume=n. 41 | anno=2004 | mese=6 ottobre | pp=XII-XIII }}</ref><br />
Nello stesso settimanale, il mese successivo, Frascà illustra le ricerche sullo ''Scarabocchio degli adulti''; nell'articolo-intervista, riferisce anche del percorso compiuto per analizzare e comprendere il proprio segno, sulla base del quale iniziò poi ad individuare un'ipotesi, scientifica, di lettura dei flussi emozionali ed energetici, quando, come negli ''Scarabocchi'', possano comparire come scarico non mediato e pienamente autentico.<ref>{{cita pubblicazione | titolo=Dimmi che scarabocchi fai e ti farò scoprire chi sei |autore =Gabriella Montali | rivista=Oggi | volume=n. 46 | anno=2004 | mese=10 novembre | pp=97-99 }}</ref><br />
Nel 2005, alla Galleria del Mascherino di Roma vengono presentate opere di Frascà del periodo del ''Gruppo 1'' (1962-67).<ref>''Nato Frascà. Antologica 1962-67, il periodo del Gruppo Uno'', Galleria del Mascherino, Roma, 2005 (a cura di Barbara Martusciello); {{Cita web |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/04/11/gli-esperimenti-di-frasca-fra-cinema-psicologia.html?ref=search |titolo = Gli esperimenti di Frascà fra cinema e psicologia |sito = sito La Repubblica |data = 11 aprile 2005 |accesso = 12 settembre 2016 }}</ref><br />
Alla serie di esposizioni antologiche, in questi primi anni del Duemila, corrisponde, dal punto di vista artistico, una ripresa di alcuni dei temi affrontati negli anni '60: nella serie dei ''Neostrutturali'', come nelle nuove edizioni degli ''Strutturali varianti'', Frascà torna alle qualità e quantità percettive della metà degli anni '60; così come torna al ''Rebis matrice'', con una nuova edizione esposta ad una mostra a [[Giffoni Valle Piana]],<ref>{{cita libro | titolo= Allo sport l'omaggio dell'arte | anno=2001 | editore= Artecnica Production | altri = Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo, catalogo mostra | città=Salerno }}</ref> oggi al [[MUSMA|Museo della scultura contemporanea di Matera]].<ref>l'opera si trova nel secondo Cortile del Museo: [http://www.musma.it/index.php?option=com_content&task=view&id=44&Itemid=40 MUSMA Matera]</ref><br />
E ancora al «disorientamento percettivo» e al riferimento borromioniano, si ispirano il ciclo delle ''Panoplie'' e dei ''Nottagoni'', in cui la «perdita di gravità» si incontra con le «pulsazioni cromatiche» e i «vortici di energia» lungamente studiati in Cézanne.<ref>{{Cita|''Prove generali'' 2004|p. 24}}.</ref><br />
L'ultima opera di Frascà è una mattonella in cotto, dipinta per il Museo Epicentro di [[Barcellona Pozzo di Gotto]], che custodisce pezzi unici di oltre 900 artisti.<ref>[http://www.museoepicentro.com/riferimenti-storici Museo Epicentro di Barcellona Pozzo di Gotto]</ref><br />
Se il Millennio si era aperto con ''La notte di Niccodemo'', il 1º aprile termina, lasciando un incompiuto "Battesimo": ''Giovanni, il Battesimo - omaggio a Piero della Francesca'',<ref>esposto per la prima volta a Penne nel febbraio 2016: {{Cita web |url = http://www.agica.it/penne-mostra-la-voce-del-silenzio-dal-13-febbraio-al-3-aprile/ |titolo = Penne, mostra La Voce del silenzio
|sito = sito AGICA (Appuntamenti giornalieri cultura Abruzzo) |data = 5 febbraio 2016 |accesso = 16 settembre 2016 }}</ref> in cui, in un'unica opera, oltre spazio e tempo, appaiono il Battista e l'Evangelista, a partire dal [[Battesimo di Cristo (Piero della Francesca)|Battesimo]] e dal [[San Giovanni Evangelista (Piero della Francesca)|San Giovanni]] di [[Piero della Francesca]].<br />
L'attività artistica di Frascà si chiude quindi con un [[Battesimo]]: una nascita, una ri-nascita, secondo ciò che l'autore ha voluto esprimere e condensare, araldicamente, nel proprio "[[motto]]", o "impresa", «divisa fondamentale»: ''«Vado-Verso-Dove-Vengo»''.<ref>{{Cita|''L’Arte, all’ombra di un’altra luce''|p. 52}}.</ref>
== Opere ==
=== Contributi teorici e interventi === * {{cita libro| titolo= Immagine ovvia e nuovo simbolo. Una ricerca diagonale. Nato Frascà: opere dal 1960 al 1975 | anno=1975 | editore=Arese Litografica | città=Roma |SBN =
* Nato Frascà, ''L'Arte e ciò che le è estraneo'', in {{cita libro | titolo= L'Arte è ciò che le è estraneo | altri = Documenti sull'esposizione al Palazzo Albertini di Forlì | anno=1980 | editore=Litografia N. Filograf | città=Forlì |SBN = LIA0116329}}
* Nato Frascà e Antonella Querenghi, ''OperazioneSassodigommapiuma'', in ''Quadernicinema 12'', supplemento a ''Bollettinocinema'', novembre 1983.
* Nato Frascà, ''Da Simbiosi a Simbolo. Ipotesi e riflessioni sullo Scarabocchio'', in {{cita libro | titolo= Il contributo sophianalitico all’VIII Congresso internazionale dell’International Society of Prenatal Psycology (1986) | anno=1987 | editore=Sophia University | città=Roma}}
* Nato Frascà, ''... Infiniti presenti costituiscono...'', in {{cita libro | titolo= "I lavori dell'Arte". Dedicato a Mozart | altri = Catalogo mostra Centro multimediale "G. Montemartini" dell'ACEA, Roma, ottobre-novembre 1991 | anno=1991 | editore=Utopia| città=Roma |SBN = CAG0957955}}
* {{cita pubblicazione | cognome=Frascà | nome=Nato | titolo=L’ordine sottile del Caos come Spirituale nell’Arte | rivista=D’Ars | volume=anno trentaseiesimo - n. 4, n. 149 | anno=1996 | mese=dicembre | cid= ''L’ordine sottile del Caos'', 1996 }}
* Nato Frascà, ''La linea latente'', in {{cita libro | titolo= Sinestesia arti terapia | altri = Atti del 3º Convegno nazionale Globalità dei Linguaggi (1998) | anno=1999 | editore=Clueb | città=Bologna |ISBN = 88-491-1321-8 | cid= ''La linea latente'' 1999}}
* {{cita libro | nome= Nato | cognome= Frascà |altri = prefazione di Pierre Restany| titolo= L’Arte, all’ombra di un’altra luce. Viaggio nello Scarabocchio degli adulti attraverso la Psiconologia | anno= 1998| editore= Tipografia G. De Cristofaro| città= Formello |SBN =RMS1340331 |cid = ''L’Arte, all’ombra di un’altra luce''}}
* {{cita libro| capitolo=Prove generali. Dialogo a due voci tra Nato Frascà e Giovanna dalla Chiesa | titolo= Nato Frascà. Da Frascà a Frascà: dipinti, disegni, strutture 1959-2003 | anno=2004 | editore=Tipografia Aurelia '72 | città=Roma |cid = ''Prove generali'' 2004 }}
=== Pitture e sculture principali e serie ===
==== Figurativo (1950-52) ====
* ''Suonatore nero'' (1952)
* ''Bologna S. Stefano'' (1952)
==== Post espressionista (1953-57) ====
* ''Vera sul dondolo'' (1955)
* serie: ''Orrori della guerra'' (1956-58)
:''Colomba della Guerra'' (1957)
*
==== Astratto (1957-58) ====
* serie:
:''Impronta n. 1'' (1957)
* serie: ''Quadri Neri'' o ''Neri'' e ''Orme'' (1958)
:''Nero 1'' (1958)
:''Giorno d’angoscia'' (1958)
* Studi dal vero dalla Quinta del Sordo di Goya (1959)
===
* serie: ''Muri'' (1959-60)
:''Muro 1 informale'' (1960)
:''Pittura 1960 (Muro del sogno)'' (1960)
* ''Omaggio a Camus n. 24'' (1960)
* ''Pagina della coscienza'' (1960-61)
* ''Impulsi energia'' (1961)
* ''Apparizione (Informale bianco)'' (1961)
===
* serie: ''Tracciati'' (1961)
:''Segni traccia'' (1961)
:''Vendôme'' (1961)
* ''Segnali spaziali'' (1961)
* serie: ''Percorsi'' (1961-62)
:''Percorsi'' (1962)
:''5 tracce di movimenti rallentati'' (1962)
:''Monstre-Volo notturno di farfalla'' (1962)
:''Gravi-Danza'' (1962)
:''Forme in apparizione'' (1962)
* serie: ''Ovoidi'' (1961-62)
:''Ovoide nero'' (1962)
:''Ovoide rosso-Forma Uno'' (1962)
* serie: ''Pitture (argenti)'' (1962)
:''Pittura'' (1962)
:''Contenuto-contenente'' (1962)
==== Geometrico pre-strutturale (1962-63) ====
* ''Apparizione del quadrato'' (1963)
* ''Maestà geometrica'' (1963)
* ''Rosa rosae'' (1963)
==== Strutturale (1963-67) ====
* serie: ''Strutturali'' (1963-65)
:''Strutturale III'' (1963)
:''Strutturale XXII'' (1964)
:''Strutturale impercettibile'' (1965)
* serie: ''Modulari cubici'' (1964-65)
:''Modulare cubico'' (smalto su lamiera) (1965)
:''Modulare cubico'' (plexiglas trasparente) (1967)
* serie: ''Gabbie'' (1964-65)
:''Gabbia aperta'' (1964-65)
:''Gabbia cubica'' (1965)
:''Gabbia modulare'' (1965)
:''Gabbia strutturale'' (1965)
* serie: ''Strutturali varianti'' (1966)
:''Strutturale variante I'' (1966)
:''Strutturale variante II rosa'' (1966)
==== ''Ricercare'' (prima fase) 1967-75 ====
* ''Thalassa,thalassa'' (1967)
* ''Soglie'' e ''Orfeizzazioni'' (prima fase) (1967)
:''Soglie n. 3 Orfeizzazioni'' (1967)
* ''Miti e trasgressioni'' (prima fase) 1967
* serie: ''Rebis'' (1967-71)
:''Rebis matrice''
:''Rebis Phoenix'' (2 elementi)
:''Rebis Samotracia'' (3 elementi)
:''Rebis Salamandra'' (4 elementi)
:''Rebis multiplex quadrato''
:''Rebis negativo Daedalus I''
:''Rebis Daedalus II''
:''Rebis pieno Athanor''
:''Rebis Pieno Janus''
:''Rebis Labyrinthus''
:''Rebis Delos''
:''Rebis scatola''
:''Rebis cubo''
:''Rebis Columna''
* serie: ''Tautologie'' (1971)
:''Cielo'' (1971)
:''Tre A, due B, C'' (1971)
* ''Columna Tiburtina'' (1972)
* serie: ''Kubus'' (1972-76)
:''Kubus pittura''
:''Kubus piattina''
:''Kubus tondino''
:''Kubus inciso''
:''Kubus rilievo''
:''Kubus virtuale''
:''Doppio Kubus''
:''Pietra Kubus''
* ''Imago '74'' (1974)
* ''Ambiente prospettico polivalente'' (1972-75)
* serie: ''Parallelepipedi'' (1972-77)
:''Parallelepipedo quadrato''
:''Parallelepipedo rettangolo''
:''Parallelepipedo rilievo''
:''Parallelepipedo colonna''
:''Pala d'altare'' (1976)
* ''Due autoritratti allo specchio'' (1974)
* serie: ''Barre inferte'' (1974-75)
* ''Il Volume'' (1975)
* ''Petrapicta'' (1976)
* ''Totem del nuovo simbolo'' (1976-77)
* ''Miti e trasgressioni'' (seconda fase) (1971-78)
:''Orpheus'' (1977)
:''Euridike'' (1977)
:''Feritoia Orpheus'' (1977)
:''Stagno di Narciso orfeizzato'' (1977)
* serie: ''Frecce'' (1976-78)
* serie: ''Labirinti'' (1977-78)
* serie: ''Narcisi'' (1977-78)
:''Narciso''
:''Narciso di specchio''
:''Narciso o gabbia stagno''
* serie: ''Feritoie''
* serie: ''Cerniere''
:''Femminile (fase genitale)'' (1974)
:''Femminile (fase lunare)'' (1974)
:''Cerniera rosa'' (1977-78)
* ''Colonna HPL'' (1977)
* ''Soglie'' e ''Orfeizzazioni'' (seconda fase)
* serie: ''Selbst'' (1977-78)
:''Selbst'' (1977)
:''Selbst gemelli'' (1977)
:''Selbst, NarcisOrfeo'' (1977-97)
* ''Rebis –voyeur'' (1978)
* ''Bagaglio primo per trasgressioni'' (1978)
* ''Ad Sybillam Cumanam'' (1979-80)
* ''Due tavole apparecchiate: Natura Morta e Natura Artificiale'' (1979-1980)
* ''La tavola delle tent’azioni – Hommage a P. Cézanne'' (1983-92)
* serie: ''Erbarelli'' (1983)
* serie: ''Vinarelli'' (1983)
* ''Finestra dell’Apocalisse – Fontana della Gaja Scienza'' (1983-84)
* ''All’ombra di un’altra luce'' (intervento murale) (1985-86)
==== ''Ricercare'' (seconda fase) (1987-) ====
* ''Notte, Nuit, Nykta, Night…'' (1986-87)
* ''L'Enigma della IV corda e la voix/voie lactèe'' (1976-88)
* ''Vortice'' (1989)
* ''Anemos – l’Estasi di Santa Teresa d’Avila, omaggio a G.L. Bernini'' (1990)
* serie: ''Altarini'' (1990-92)
:''Luna'' (1990)
:''Il Piccolo Hans'' (1991-92)
:''Licuori infranti'' (1991-92)
* ''Introibo'' (1995)
==== ''L'Orizzonte dei Confini'' (1996- ====
* ''Viaggio a Delfi con l'ombra di Eraclito'' (1996)
* ''La porta di Labaro'' (1998)
* ''La voce di Zarathustra'' (1999)
* ''Era un notte buia e forse tempestosa'' (1999)
* ''Une nuite pour Vincent'' (1999)
* ''Sos da Campo de’ Fiori (a Giordano Bruno)'' (1999)
* ''La Notte di Niccodemo (…per spirito ed acqua)'' (2000)
* ''Onda Energetica 2001/32C'' (2001)
* ''Nidisegni'' (2002)
* serie: ''Panoplie'' (2002-3)
:''Panoplia Borromini aplomb'' (2002)
:''Panoplia Psiche'' (2003)
* serie: ''Nottagoni'' (2002-3)
* serie: ''Neostrutturali'' (2004-05)
:''Ultradodecafonico (omaggio a Anton Webern)'' (2005)
:''Ritmi – Neostrutturale sperimentale'' (2005)
* serie: ''Arc en ciel'' (2005)
:''Finestra metafisica''
:''Il Cuneo''
* ''Colonna inferta'' (2005)
* ''Giovanni, il Battesimo – omaggio a Piero della Francesca'' (incompiuta) (2003-06)
=== Architetture ===
* ''Autoscuola Schiavo'', Roma (restyling) (1962)
* ''Monumento allo Scugnizzo napoletano e alla Resistenza di Napoli'' (progetto), con Paolo Verde e Giuseppe Uncini (1964)
* ''Villa Schiavo'', Sacrofano, con Paolo Verde e Giuseppe Uncini (1965)
* Stand per la società ASSIDER, M.E.T. Torino (1964)
* ''Rebis'' – proposta architettonica (progetto), con Arkstudio (1971)
* ''Ritiro laico'' e ''Labirinto-percorso'' (in Operazione Arcevia, progetto) (1975-76)
* ''Parco-giochi-scultura'', per Comuni di Prato e Roma (progetto) (1979)
* ''Blocchi di partenza'' (progetto), con Pietro Mennea (2001)
===
Studi per Stoffe (1963-64)<br />
Studi per Gioielli (1964)<br />
Servizi di piatti, con R.P.R., per Richard-Ginori (1964)<br />
Marchio della C.E.C.A., con R.P.R. (1964)<br />
Studi per Piastrelle, per R.P.R. (1973)<br />
Rebis tavolo (1972)<br />
Kubus lampada neon (1974)<br />
''Feritoia'' e ''Quadrato'', specchiere, con GRUPPORIPETTA, per Romeo Rega spa (1977)<br />
''Papessa'', poltrona, con GRUPPORIPETTA, per Romeo Rega spa (1977)<br />
''Rebis'', contenitore componibile, con GRUPPORIPETTA, per Romeo Rega spa (1977)<br />
''Janua'' lampada metacrilato (2005-06)
== Filmografia ==
{{W|filmografie|ottobre 2025|Seguire [[WP:FILMOGRAFIA]]}}
=== Film ===
* 1965-66: ''Kappa'' (16 mm, col. e b/n 47’)
* 1968-69: ''Informazione leitmotiv - L’informazione è ciò che conta'' (35mm, b/n e col., 23’)
* 1978: ''Soglie'' (1978, super8 e 16mm, b/n e col., 11’)
* 1980 ''Identikit'' (1980, super 8 gonfiato a 16 mm, col., 50')
* 1991 ''Jazz per un massacro: omaggio a L. F. Céline'' (1991, video, col., 50’)
=== Documentari ===
* 1967-68: ''Futurismo e Dibattito sul Futurismo'' (b/n 14’ e 15‘)
* 1968-69: ''Céline (Viaggio al centro del delirio)'' (b/n 26‘)
* 1969: ''Mondrian (L’occhio come coscienza)'' (b/n 28‘)
* 1969: ''Munch, l’inquietudine (Una mostra a Parigi)'' (b/n 1969, 7‘)
* 1970: ''Biennale di Venezia 1970 (Padiglione sperimentale arte come ricerca)'' (b/n 26‘)
* 1970: ''Marcel Duchamp (Oltre lo specchio)'' (b/n, 25’)
* 1980-81: ''Aldo Schmid. Destino di un ricercatore'' (col. 30’)
=== Scenografo ===
* 1957: ''Il prete'', di [[Roberto Pariante]]
* 1961: ''[[L'eclisse]]'', di [[Michelangelo Antonioni]] (primi 16’)
==
* 1968: ''[[Diario di una schizofrenica]]'', di [[Nelo Risi]]
=== Art director ===
* 1972: ''[[Corpo d’amore]]'', di [[Fabio Carpi]]
=== Assistente alla regia ===
* 1957: ''[[Giovani mariti]]'', di [[Mauro Bolognini]]
=== Arredamento ===
* 1957: ''[[L'ultima violenza]]'', di [[Raffaello Matarazzo]]<ref name=ELENCOREGISTI>in Archivio Nato Frascà, ''Cinema e documentari'', ''Cinema'', ''ENPALS. Contributi pagati per films'' (manoscritto, s.d.) ed elenco ''Nato Frascà (Fortunato) matr. 350730 dal 1957 al 1983'' (manoscritto, 21 marzo 1996)</ref>
* 1959: ''[[Ferdinando Iº re di Napoli]]'', di [[Gianni Franciolini]]<ref name=ELENCOREGISTI/>
* 1960: ''[[Gli amori di Ercole]]'', di [[Carlo Ludovico Bragaglia]]
* 1960: ''[[Un amore a Roma]]'', di [[Dino Risi]]
* 1960: ''[[Via Margutta]]'', di [[Mario Camerini]]
* 1979: ''[[Org (film)|Org]]'', di [[Fernando Birri]]
=== Attore ===
* 1971-72: ''[[Non ho tempo]]'', di [[Ansano Giannarelli]]<ref>dove Frascà interpreta un testimone che depone ad uno dei due processi intentato contro il matematico Evariste Galois, cui il film è dedicato. Si veda: {{cita libro | titolo= Cercando la rivoluzione. Ansano Giannarelli, i film e le idee | curatore= Antonio Medici | anno=2013 | editore= Donzelli | altri = con film DVD ''Non ho tempo'' | città=Roma |ISBN = 978-88-6843-047-4}}
</ref>
=== Assistente (nelle fasi di preparazione) ===
* 1960: ''[[Era notte a Roma]]'', di [[Roberto Rossellini]]<ref name=ELENCOREGISTI/>
* 1961: ''[[Che gioia vivere]]'', di [[René Clément]]<ref name=ELENCOREGISTI/>
* 1974: ''[[Il tempo dell'inizio]]'', di [[Luigi Di Gianni]]<ref name=ELENCOREGISTI/>
== Teatro ==
{{W|teatro|ottobre 2025|Seguire [[Progetto:Teatro/Teatrografia]]}}
=== Scenografo ===
* 1967: ''[[La traviata]]'', regia di [[Luchino Visconti]], Royal Opera House, Covent Garden, Londra
=== Spettacoli e performance ===
* 1978: ''Celebr’Azione'', [[Premio Michetti]], [[Francavilla al Mare]]
* 1982: ''Deus ex camera (tre istantanee apologetiche sul modo di manipolare, confezionare, mercificare l’arte)'', realizzato con Antonella Querenghi e gruppo V.I.T.R.I.O.L., [[Palazzo dei Diamanti]], [[Ferrara]]; Padiglione Borghese, [[Roma]]
* 1982: ''Questo popolo di….'', realizzato con Antonella Querenghi, su testi di Nato Frascà e da [[Alberto Arbasino]], La Strage dei Colpevoli. Primo Censimento teatrale romano, ideato e condotto da [[Leo De Berardinis]], [[Estate Romana]] 1982, [[Villa Borghese]], [[Roma]]
* 1985: Interventi nel Foyer del Teatro La Piramide di [[Roma]], con allievi dell’[[Accademia di Belle Arti di Roma|Accademia di Belle Arti]]
* 1986: ''Hortus conclusus – Primavera romana. Azioni sceniche e musicali all’Orto Botanico'', con allievi dell’[[Accademia di Belle Arti di Roma|Accademia di Belle Arti]] e Associazione Arteto, [[Orto Botanico]], [[Roma]]
* 1980: ''Con altri occhi. Ricognizione fotografica nei quartieri della II Circoscrizione'', con Associazione Coop. “Elle”, [[Estate romana]], [[Roma]]
== Mostre principali ==
=== Mostre personali principali e testi dei relativi cataloghi ===
* 1958: Galleria Schneider, [[Roma]] (prima mostra personale)
* 1961: ''Frascà'', Galleria Odyssia, [[Roma]]
* 1971: ''REBIS-UOMO-TERRA 45°'', XIV [[Festival dei Due Mondi]], [[Spoleto]]
* 1971: ''Rebis: ventidue sculture di Nato Frascà'', Studio Farnese, [[Roma]], (scritti di [[Fabio Carpi]], [[Paolo Fossati]], [[Ugo Leonzio]], [[Nelo Risi]])
* 1973: ''Frascà: dal 1963 al 1973'', Galleria Unimedia, [[Genova]] (pres. di [[Ezia Gavazza]] e [[Luciano Caramel]])
* 1974: ''Opere di Frascà dal 1963 al 1973'', Galleria Sant’Elia, [[Como]] (pres. di [[Luciano Caramel]])
* 1975-76: ''Immagine ovvia e nuovo simbolo'', libro catalogo (testi di Nato Frascà, [[Giulio Carlo Argan]], [[Enrico Crispolti]], [[Paul Hefting]], Lucio Lambertini, [[Pierre Restany]], [[Ico Parisi]], [[Joachim Pfeufer]], [[Edward Carlos Plunkett]]) mostra itinerante Galleria della Trinità, [[Roma]] – Studio Casati, [[Merate]] - Galleria Beniamino, [[Sanremo]] – Galleria Ferrari, [[Verona]] – Galleria Sant’Elia, [[Como]]
* 1976: ''Nato Frascà'', Galleria Beniamino, [[Sanremo]] (testi di [[Giorgio Cortenova]] e [[Marisa Vescovo]])
* 1978: ''Nato Frascà'', Sala comunale d’arte contemporanea, [[Alessandria]] (testo di [[Alberto Veca]])
* 1978: ''Il Terzo Occhio o delle trasgressioni percettive: opere dal ‘63/‘78'', Galleria Lorenzelli, [[Bergamo]]
* 1978: ''Nato Frascà. Opere dal 1971 al 1978'', Galleria Due Torri, Bologna (pres. di [[Bruno D’Amore]] e [[Giuseppe Marchiori (critico)|Giuseppe Marchiori]])
* 1979: ''Nato Frascà'', Galleria Rickje Swart, [[Amsterdam]]
* 1984: ''Finestra dell’Apocalisse e Fontana della Gaja Scienza'', Fiera dell’Arte Orafa, [[Valenza Po]], (pres. di Paolo Antinucci)
* 1990: ''La ricerca filmica di Nato Frascà dal 1965 al 1980'', Cinema Labirinto, [[Roma]] (testo di [[Nello Ponente]])
* 2000: ''L’orizzonte dei confini. Frammenti di percorso 1962-2000'', Galleria Il Tempo Ritrovato, [[Roma]] (a cura di [[Giovanna dalla Chiesa]])
* 2001: ''Blitz Emozionali 1955-2000. Grafica e disegni'', Galleria Rumma, [[Roma]]
* 2001: ''Nato Frascà: opere dal 1961 al 2001'', [[Museo diocesano (Velletri)|Museo diocesano]] e [[Porta Napoletana (Velletri)|Porta Napoletana]], [[Velletri]], (a cura di [[Elio Rumma]]; testi di [[Giovanna dalla Chiesa]] e [[Giuseppe Appella]])
* 2004: ''Nato Frascà. Da Frascà a Frascà: dipinti, disegni, strutture 1959-2003'', Galleria Santo Ficara, [[Firenze]], 2004 (a cura di [[Giovanna dalla Chiesa]]).
* 2005: ''Nato Frascà. Antologica 1962-67, il periodo del Gruppo Uno'', Galleria del Mascherino, [[Roma]], (a cura di [[Barbara Martusciello]])
* 2008: ''Nato Frascà. Vado-Verso-Dove-Vengo. Mostra antologica'', [[MUSMA|Museo della Scultura Contemporanea di Matera]], [[Matera]], 2008 (a cura di [[Giuseppe Appella]])
* 2012: ''Orizzonti 1960-1978. Vado-Verso-Dove-Vengo. Omaggio a Nato Frascà'', Cinema Trevi, [[Roma]] (a cura del [[Centro Sperimentale di Cinematografia]] – [[Cineteca Nazionale]] di Roma e Archivio Nato Frascà)
* 2014: ''Nato Frascà. La mente mente. L'interrogazione sistematica'', Pinacoteca dell'[[Accademia Albertina]] e [[Galleria civica d'arte moderna e contemporanea|Galleria d’Arte Moderna]], [[Torino]] (a cura di Paolo Antinucci, in collaborazione con Archivio Nato Frascà)
=== Mostre collettive principali e testi dei relativi cataloghi ===
* 1961: ''6ª mostra nazionale d'arte contemporanea. Premio nazionale di pittura Castello Svevo'', [[Termoli]]
* 1962: ''Pittura e musica elettronica'', Autoscuola Schiavo, [[Roma]]
* 1963: ''Gruppo Uno'', Galleria Quadrante, [[Firenze]], (pres. di [[Giulio Carlo Argan]], [[Palma Bucarelli]], [[Nello Ponente)]]
* 1963: ''Gruppo 1: Gastone Biggi, Nicola Carrino, Nato Frascà, Achille Pace, Pasquale Santoro, Giuseppe Uncini'', Galleria Rotta, [[Genova]], (testi di [[Giulio Carlo Argan]], [[Palma Bucarelli]], [[Nello Ponente]], [[Eugenio Battisti]], [[Giuseppe Gatt]], [[Franco Sossi)]]
* 1963: ''IV Biennale internazionale d’arte San Marino. Oltre l’informale'', Palazzo del Kursal, [[San Marino]] (testi di [[Giulio Carlo Argan]], [[Vicente Aguilera Cerni]], [[Umbro Apollonio]], [[Palma Bucarelli]], [[Giuseppe Gatt]], [[Pierre Restany]])
* 1964: ''Gruppo 1 Biggi – Carrino – Frascà – Uncini'', Galleria del Cavallino, [[Venezia]] (pres. di [[Giulio Carlo Argan]])
* 1964: ''Biennale Internazionale dell’incisione'', [[Tokyo]]
* 1965: ''9^ Quadriennale nazionale d’arte di Roma'', [[Palazzo delle Esposizioni]], [[Roma]], (prefazione di [[Guido Perocco]])
* 1965: ''The Exibition of Works by Contemporary Italian artists'', [[Niigata]] Art Museum
* 1965: ''Fifth International Contemporary Art Exhibition'', [[New Delhi]]
* 1966: ''Galleria Space-Time'', IX [[Festival dei Due Mondi]], [[Spoleto]]
* 1966: ''Gruppo Uno e Antonio Calderara'', Galleria Libreria Guida, [[Napoli]], (pres. di [[Filiberto Menna]], [[Achille Bonito Oliva]], testo di [[Giulio Carlo Argan]])
* 1966: ''XXXIII Biennale Internazionale d’arte'' (Sala Gruppo Uno), [[Venezia]]
* 1967: ''Nuove tecniche d'immagine. VI Biennale internazionale d'arte'', Palazzo dei Congressi, [[San Marino]]
* 1968: ''Horizonte II'', Gimpel-Hanover Galerie, [[Zurigo]]
* 1971: ''9ª Biennale internazionale d’arte del Mediterraneo'', [[Alessandria d’Egitto]]
* 1971: ''Exerzitium Rom 72. Symposio internazionale di scultura'', Cave Poggi, [[Bagni di Tivoli]]
* 1973: ''10^ Quadriennale nazionale d’arte di Roma. La ricerca estetica dal 1960 al 1970'', [[Palazzo delle Esposizioni]], [[Roma]]
* 1976: ''Biennale internazionale di grafica'', [[Varsavia]] – [[Cracovia]]
* 1976: ''XXXVII Biennale di Venezia, L’ambiente come sociale – Documentazione aperta. Operazione Arcevia: Comunità esistenziale di Palazzo di Arcevia. Esposizione progetti'', [[Venezia]]
* 1976: ''500 artisti per la Innocenti e le altre fabbriche occupate'', [[La Permanente]], [[Milano]]
* 1977: ''L’interrogazione sistematica: Frascà, Minoli, Scaccabarozzi'', Galleria Lorenzelli, [[Bergamo]] (testi di [[Luciano Caramel]], [[Claudia Terenzi]], [[Alberto Veca]], [[Attilio Marcolli]])
* 1978: ''Artericerca ‘78'', [[Palazzo delle Esposizioni]], [[Roma]] (pres. di [[Mirella Bentivoglio]])
* 1983: ''Lo stagno di Narciso'', Fondazione Majorana, [[Erice]], (a cura di [[Filiberto Menna]] e [[Giorgio Di Genova]])
* 1984: ''Il divino mare diVino o Il territorio del gusto'', Enoteca Angelo Rasi, [[Padova]]
* 1985: ''Il Museo Sperimentale di Torino. Arte Italiana degli anni Sessanta nelle collezioni della Galleria Civica d’Arte Moderna'', [[Castello di Rivoli]] ([[Torino]]) (a cura di [[Mirella Bandini]] e [[Rosanna Maggio Serra]])
* 1985: ''1930-1980 Astrattismo in Italia nella raccolta Cernuschi Ghiringhelli'', [[Museo d'arte contemporanea Villa Croce|Villa Croce]], [[Genova]] (a cura di [[Guido Giubbini]], con un colloquio con [[Maria Cernuschi Ghiringhelli]])
* 1990: ''ἄνεμος: l'ispirazione e il vento'', [[Castello di Copertino]], [[Copertino]] (a cura di [[Giuseppe Rizzo)]]
* 1994: ''Art & Tabac'', [[Riccione]]-[[Roma]], (a cura di [[Pierre Restany]])
* 1998: ''Gruppo Uno: 1962-67. Gli anni sessanta a Roma nelle collezioni della Galleria civica di Termoli'', [[Galleria Civica d’Arte Contemporanea]], [[Termoli]], (a cura di [[Luciano Caramel]] e [[Patrizia Ferri]])
* 2007: ''Segni Multipli. Opere grafiche dalla donazione Argan'', [[Palazzo Lanfranchi (Pisa)|Museo della Grafica]], [[Pisa]]
* 2007: '''50-'60. La Scultura in Italia. Opere dalle collezioni della Galleria Nazionale d'Arte Moderna'', [[Villa d'Este (Tivoli)|Villa d'Este]], [[Tivoli]] (a cura di [[Mariastella Margozzi]])
* 2008: ''Italian Experimental Cinema, V. 1 ’08. Mostra del cinema d’artista italiano. Dalle origini del Futurismo al nuovo millennio'', Nuovo Cinema Aquila e [[Palazzo Farnese (Roma)|Palazzo Farnese]], [[Roma]] (a cura di [[Piero Pala]])
* 2009: ''Palma Bucarelli - Il museo come avanguardia'', [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|Galleria Nazionale d’Arte Moderna]], [[Roma]], (a cura di [[Mariastella Margozzi]])
* 2011: ''68ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. Rassegna Orizzonti italiani 1960-1968'', [[Venezia]] (a cura di [[Enrico Magrelli]], [[Domenico Monetti]], [[Luca Pallanch]])
* 2012: ''Arte programmata e cinetica. Da Munari a Biasi a Colombo e...'', [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|Galleria Nazionale d’Arte Moderna]], [[Roma]] (a cura di [[Giovanni Granzotto]] e [[Mariastella Margozzi]])
* 2012: ''Lo sguardo espanso. Cinema d'artista italiano 1912-2012'', Complesso Monumentale del San Giovanni, [[Catanzaro]] (a cura di [[Bruno Di Marino]], [[Andrea La Porta]], [[Marco Menguzzo]])
* 2013: ''1963 e dintorni. Nuovi segni, nuove forme, nuove immagini'', [[Gallerie d'Italia]], [[Milano]] (a cura di [[Francesco Tedeschi)]]
* 2014-15: ''Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo 50 anni dopo. Nuove tecniche di immagine: arte cinema fotografia'', [[Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata|Museo Nazionale di Palazzo Lanfranchi]] e [[MUSMA]], [[Matera]] (a cura di [[Marta Ragozzino]] e [[Giuseppe Appella]])
== Riconoscimenti ==
* 1958: 2ª Mostra-premio nazionale di pittura ''Il taccuino delle arti'', [[Palazzo Strozzi]], [[Firenze]] (2º premio)
* 1958: Premio San Fedele, [[Milano]] (3º premio) con l'opera ''Il giorno delle manifestazioni''
* 1961: 6ª Mostra nazionale d'arte contemporanea Premio nazionale di pittura Castello Svevo, [[Termoli]], con l'opera ''Testimonianza''
* 1961: Rassegna di arti figurative di Roma e del Lazio, [[Roma]]
* 1962: Premio di Incoraggiamento del Ministero della Pubblica Istruzione, [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|Galleria Nazionale d’Arte Moderna]], [[Roma]], con l'opera ''Evento''
* 1962: 1ª Mostra nazionale di pittura ''Premio Sicilia Industria'', [[Palermo]], con l'opera ''Suggestioni alla E.L.S.I.''
* 1963: (con Gruppo 1) : IV Biennale internazionale d’arte San Marino. ''Oltre l’informale'', Palazzo del Kursal, [[San Marino]] (2º premio)
* 1964: (con Gruppo 1, in collaborazione con l'architetto [[Paolo Verde]]) Progetto del Monumento alle 4 giornate di Napoli, [[Napoli]] (3º premio)
* 1965: (con Gruppo 1) Concorso [[CECA]] per il Marchio internazionale dell’acciaio (1º premio)
* 1971: Premio di scultura alla 9ª Biennale internazionale d’arte del Mediterraneo di [[Alessandria d'Egitto]], con l'opera ''Rebis Daedalus II''
* 1975: Premio per la pittura al Premio Villa San Giovanni, con l'opera ''Strutturale XXII''
* 1977: Premio Cave ‘77
* 1979: [[Premio Campigna]] XXIII edizione, [[Santa Sofia (Italia)|Santa Sofia]]
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
=== Generale e sull'attività artistica ===
* {{cita libro | titolo=Galleria Nazionale d'Arte & MAXXI. Le collezioni 1958-2008 | anno=2009 | editore=Electa | città=Milano |ISBN =978-88-370-7021-2 }}
* {{cita libro| titolo= Guida agli archivi d'arte del '900 a Roma e nel Lazio | altri=a cura de La [[Quadriennale di Roma]] Fondazione | anno=2009 | editore=Palombi | città=Roma |ISBN = 978-88-6060-230-5 |cid = ''Guida agli archivi d'arte del '900 a Roma e nel Lazio''}}
* ''Materiali 1; Materiali 2: Sull’opera come campo'' (testi di [[Antonello Armando]], L. Bernardi, N. Corradini, [[Nello Ponente]]), Carrara, Accademia di Belle Arti, 1974
* {{cita libro | titolo=La Pittura in Italia| volume=vol 2. ''1945-1990'' (tomi 1 e 2) e vol. 3. ''Le ultime ricerche'' |anno=1993-1994 | editore= Electa | città=Milano | ISBN= 88-435-3982-5 | SBN= RER0012608}}
* {{Cita pubblicazione
|titolo = Scritture per... Frascà |altri = a cura di Paolo Antinucci |rivista = Parɔl - Quaderni d’arte e di epistemologia |numero = 24 |anno =2013 |mese = luglio/dicembre |cid = ''Parɔl'' 2013 |ISBN = 978-88-6025-313-2}}
* Paolo Antinucci, ''Finestra – Fontana dell’Apocalisse e della Gaja Scienza'', Mostra del Gioiello Valenzano, Valenza Po, 1984
* [[Brunella Antomarini]], in{{cita libro | titolo=L’interrogazione sistematica: Frascà, Minoli, Scaccabarozzi. Documenti da Gallignano | anno=1977 | editore=Centro Gallignano Arte | città=Gallignano |SBN =LO10901178 }}
* {{Cita news| autore=[[Giuseppe Appella]] | titolo=Nell’immediatezza e nella velocità del tratto il segno grafico anticipa il significato | pubblicazione=L’Osservatore Romano | data=28 marzo 1999 }}
* [[Giuseppe Appella]], ''La pittura come metodo di conoscenza'', in {{cita libro | titolo=Nato Frascà. Opere dal 1961al 2001 | altri =catalogo mostra Museo Diocesano e Porta Napoletana | anno=2001 | editore=Veliternagrafica | città= Velletri |SBN =RAV1898494 }}
* {{cita libro | nome=Giulio Carlo | cognome=Argan | wkautore =Giulio Carlo Argan | titolo= Calderara e Gruppo 1: Carrino Frascà Uncini | anno=1966 | editore=Scheiwiller | città=Milano |SBN =UBO151688 }}
* {{cita libro | nome=Giulio Carlo | cognome=Argan | wkautore =Giulio Carlo Argan | titolo= L'arte moderna 1770/1970 | anno=1970 | editore=Sansoni | città=Firenze |SBN =RMS0118711 }}
* [[Giulio Carlo Argan]], ''Sei pittori romani'', in ''Gruppo Uno'', catalogo mostra Galleria Quadrante, Firenze, 1963
* [[Eugenio Battisti]], in {{cita libro | titolo=Gruppo 1: Gastone Biggi, Nicola Carrino, Nato Frascà, Achille Pace, Pasquale Santoro, Giuseppe Uncini | altri =catalogo mostra Galleria Rotta, Genova | anno=1963 | editore=Edizioni dell'Ateneo | città= |SBN =USM1735770 }}
* [[Mirella Bentivoglio]], ''Rebis a Spoleto'', in ''Il Margutta'', Anno IV, luglio-agosto 1971, n. 7-8
* [[Mirella Bentivoglio]], in ''Artericerca ’78'', catalogo mostra Palazzo delle Esposizioni, Roma, 1978
* {{Cita news| autore=[[Germano Beringheli]] | titolo=Il relativismo di Nato Frascà | pubblicazione=Il Lavoro | data=20 novembre 1973 }}
* {{cita libro | nome=Gastone | cognome=Biggi | wkautore =Gastone Biggi | titolo= Io gli anni sessanta e il Gruppo 1| anno=1994 | editore=Bora | città=Bologna |ISBN =88-85345-38-7 }}
* [[Palma Bucarelli]], ''Un impegno etico'', in ''Gruppo Uno'', catalogo mostra Galleria Quadrante, Firenze, 1963
* {{cita libro | nome=Palma | cognome=Bucarelli | wkautore =Palma Bucarelli | titolo=La Galleria Nazionale d’Arte Moderna (Roma – Valle Giulia) | anno=1973 | editore=Istituto Poligrafico dello Stato | città=Roma |SBN =FER0149659 }}
* [[Luciano Caramel]], ''La terza via del Gruppo Uno'', in {{cita libro | titolo=Gruppo Uno: 1962-67. Gastone Biggi, Nicola Carrino, Nato Frascà, Achille Pace, Pasquale Santoro, Giuseppe Uncini. Gli anni sessanta a Roma nelle collezioni della Galleria civica di Termoli | altri =catalogo della mostra alla Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Termoli |anno=1998 | editore=Joyce & co. | città=Roma |cid= ''Gruppo Uno: 1962-67'' |ISBN =88-85074-44-8 }}
* [[Cristina Cary]] e [[Nidia Morra]], Baghdad hailulà, in ''D’Ars'', anno trentacinquesimo - n. 3, n. 144, dicembre 1994
* [[Giorgio Cortenova]] e [[Marisa Vescovo]], in {{cita libro | titolo=Nato Frascà | altri =catalogo mostra Galleria Beniamino, Sanremo | anno=1976 | editore= | città= |SBN =LO10903283 }}
* {{cita libro | nome=Enrico | cognome=Crispolti | wkautore =Enrico Crispolti | titolo=Erotismo nell'arte astratta e altre schede per una iconologia dell'arte astratta | anno=1997 | editore=Celebes | città=Trapani |SBN =SBL0018440 }}
* {{cita libro| titolo= Nato Frascà. Da Frascà a Frascà: dipinti, disegni, strutture 1959-2003 |tipo =catalogo mostra | curatore=[[Giovanna dalla Chiesa]] | anno=2004 | editore=Tipografia Aurelia '72 | città=Roma IT |cid = ''Santo Ficara'' 2004}}
* [[Giovanna dalla Chiesa]], ''Nato Frascà e il tempo del ritorno'', in {{cita libro | titolo=Nato Frascà: l’orizzonte dei confini (frammenti di percorso 1962-2000) |altri =catalogo mostra Associazione culturale Il Tempo Ritrovato | anno=2000 | editore= | città=Roma}}
* [[Giovanna dalla Chiesa]], ''Alle origini della creazione. La parabola storica, umano-artistica di Nato Frascà'', in {{Cita pubblicazione
|rivista = Parɔl - Quaderni d’arte e di epistemologia |numero = 24 |anno =2013 |mese = luglio/dicembre |ISBN = 978-88-6025-313-2}}
* [[Patrizia Ferri]], ''Percezione della realtà e visione del mondo, progetualità e partecipazione: la genesi del Gruppo Uno, un’ipotesi operativa e teorica di superamento'', in {{cita libro | titolo=Gruppo Uno: 1962-67. Gastone Biggi, Nicola Carrino, Nato Frascà, Achille Pace, Pasquale Santoro, Giuseppe Uncini. Gli anni sessanta a Roma nelle collezioni della Galleria civica di Termoli | altri =catalogo della mostra alla Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Termoli |anno=1998 | editore=Joyce & co. | città=Roma |cid= ''Gruppo Uno: 1962-67'' |ISBN =88-85074-44-8 }}
* [[Ezia Gavazza]], in {{cita libro | titolo=Nato Frascà dal 1963 al 1973 | altri =catalogo mostra Galleria Unimedia |anno=1973 | editore= | città=Genova}}
* {{cita libro | nome=Armando | cognome=Gentilucci | wkautore =Armando Gentilucci | titolo=Introduzione alla musica elettronica | anno=1972 | editore=Feltrinelli | città=Milano |SBN =SBL0455075 }}
* [[Giuseppe Marchiori (critico)|Giuseppe Marchiori]], in {{cita libro | titolo=Nato Frascà. Opere dal 1971 al 1978 | altri =catalogo mostra Galleria Due Torri | anno=1978 | editore= | città=Bologna}}
* [[Attilio Marcolli]], ''Gennaio 78'', in {{cita libro | titolo=L’interrogazione sistematica: Frascà, Minoli, Scaccabarozzi | altri =catalogo mostra Centro Rizzoli, Galleria Vittorio Emanuele| anno=1978 | editore= | città=Milano}}
* [[Barbara Martusciello]], presentazione a {{cita libro | titolo=Nato Frascà. Antologica 1962-67, il periodo del Gruppo Uno | altri = mostra Galleria del Mascherino | anno=2005 | città=Roma}}
* {{cita pubblicazione |autore =V.M. [Vera Marzot] |wkautore =Vera Marzot | titolo=Curriculum | rivista=Filmcritica | anno=1968 | mese=settembre}}
* [[Filiberto Menna]], in {{cita libro | titolo=Calderara – Gruppo 1 (Carrino – Frascà – Uncini) | altri =catalogo mostra Libreria-Galleria Guida | anno=1966 | città=Napoli}}
* {{cita libro | nome=Fernando | cognome=Miglietta | wkautore =Fernando Miglietta | titolo=Futurismo: linea sino a Peruzzi | anno=1975 | editore=Il Calabrese | città=Cosenza |SBN =RCA0641579 }}
* {{cita libro|curatore =[[Ico Parisi]] | titolo=Operazione Arcevia. Comunità esistenziale | anno=1976 | editore=Nani | città=Como |SBN =SBL0590355 }}
* [[Nello Ponente]], ''Nuova volontà di costruzione'', in ''Gruppo Uno'', catalogo mostra Galleria Quadrante, Firenze, 1963
* [[Pierre Restany]], ''Cézanne-Matisse-Duchamp: la Tavola delle Tentazioni di Nato Frascà'', in {{cita libro | titolo=Art & Tabac | altri =catalogo mostra Riccione-Roma | anno=1994 | editore= | città= | }}
* [[Pierre Restany]], Prefazione, in {{cita libro | nome= Nato | cognome= Frascà |altri = prefazione di Pierre Restany| titolo= L’Arte, all’ombra di un’altra luce. Viaggio nello Scarabocchio degli adulti attraverso la Psiconologia | anno= 1998| editore= Tipografia G. De Cristofaro| città= Formello |SBN =RMS1340331 }}
* Stefano Romanelli (Archivio Nato Frascà), ''Clinamen. Quattro sponde dai documenti dell’Archivio Nato Frascà'', in {{Cita pubblicazione
|rivista = Parɔl - Quaderni d’arte e di epistemologia |numero = 24 |anno =2013 |mese = luglio/dicembre |ISBN = 978-88-6025-313-2}}
* {{cita libro | nome=Franco | cognome=Sossi | wkautore =Franco Sossi | altri =Prefazione di [[Giulio Carlo Argan]] | titolo=Dall'Occhio al Cervello. Gruppo 1 di Roma. Carrino, Frasca, Uncini | anno=1965 | editore=Magna Grecia | città=Taranto |SBN =SBL0536262 }}
* {{cita libro | nome=Monica | cognome=Stirling | wkautore =Monica Stirling | titolo=A screen of time: a study of Luchino Visconti | anno=1979 | editore=Secker & Warburg | città=London |SBN =SCM0080103 }}
* {{Cita news| autore=[[Lorenza Trucchi]] | titolo=Le mostre d’arte a Roma | pubblicazione=La Fiera Letteraria | data=9 marzo 1958}}
* {{Cita news| autore=[[Lorenza Trucchi]] | titolo=Frascà alla Trinità | pubblicazione=Momento-sera | data=19-20 giugno 1975}}
* [[Alberto Veca]], in {{cita libro | titolo=Nato Frascà | altri =catalogo mostra Sala comunale d’arte Contemporanea | anno=1978 | città=Alessandria |SBN =TO00731117 }}
* {{cita pubblicazione | cognome=Vescovo | nome=Marisa |wkautore =Marisa Vescovo | titolo=Rebis-Kubus-Freccia | rivista=Artificina. Proposte d'arte contemporanea | anno=anno I, gennaio-marzo 1977, n.1}}
* [[Marisa Vescovo]], [[Italo Mussa]] e [[Silvana Sinisi]], in {{cita libro | titolo=Metafisica del quotidiano | altri =catalogo mostra Galleria d'arte moderna (a cura di [[Franco Solmi]]) | anno=1978 | città=Bologna |SBN =SBL0171800 }}
* {{Cita news| autore=[[Marisa Volpi]] | titolo=Nato Frascà all’Odyssia | pubblicazione=Avanti! | data= luglio 1961}}
* {{cita pubblicazione | cognome=Volpi | nome=Marisa |wkautore =Marisa Volpi | titolo=Nato Frascà | rivista=Leggere | anno=anno VIII, 1962}}
=== Sulla scenografia e sul cinema ===
* {{cita libro | titolo=25 years of opera and ballet. Covent Garden, Royal opera house | altri =Catalogo mostra Victoria & Albert Museum| anno=1971 | editore=Shenval | città=Londra |SBN =TO01660732 }}
* {{cita pubblicazione | titolo=Dossier sul cinema surrealista e sperimentale | rivista=Fantazaria | data=anno II, n. 3-4, gennaio-febbraio 1967}}
* {{cita pubblicazione | titolo=L'informazione è ciò che conta | rivista=Il cinema e l'automobile | data=n. 2, luglio-settembre 1969}}
* {{cita libro | titolo=Visconti e il suo lavoro | altri =catalogo mostra Castello Sforzesco | anno=1981 | editore=Electa | città=Milano |SBN =CFI0027617 }}
* [[Antonello Armando]], ''Kappa'', in Materiali 1, Carrara, Accademia di Belle Arti, 1974
* {{cita libro | nome=Adriano | cognome=Bellotto | wkautore =Adriano Bellotto | titolo=La memoria del futuro. Film d'arte, film e video industriali Olivetti: 1949-1992 | anno=1994 | editore=Grafica Tevere | città=Città di Castello |SBN = RAV0232217}}
* [[Fernando Birri]], ''Kappa di Frascà, un film'' di su ''e'' per ''i cinemutanti'', in ''Filmcritica'', settembre 1968.
* {{cita libro | titolo= Viscontiana. Luchino Visconti e il melodramma verdiano | curatore=[[Caterina D'Amico de Carvalho]] | anno=2001 | editore= Mazzotta | città=Milano |ISBN = 88-202-1518-7}}
* {{cita libro | nome=Bruno | cognome=Di Marino | wkautore =Bruno Di Marino | titolo=Sguardo inconscio azione. Il cinema sperimentale e underground a Roma (1965-1975) | anno=1999 | editore=Lithos | città=Roma |ISBN =88-86584-35-0 | cid= ''Sguardo inconscio azione'' 1999}}
* {{cita libro | nome=Bruno | cognome=Di Marino | nome2=Annamaria | cognome2=Licciardello |wkautore =Bruno Di Marino | |wkautore2=Annamaria Licciardello | titolo=Off & Pop. Cinema sperimentale in Italia: '60-'80 | anno=2012 | editore=Domograf | città=Roma |SBN =TO01896851}}
* {{cita libro | nome=Angela | cognome=Madesani | wkautore =Angela Madesani | titolo=Le icone fluttuanti: storia del cinema d'artista e della videoarte in Italia | anno=2002 | editore=Mondadori | città=Milano |ISBN =88-424-9722-3 }}
* {{cita libro | curatore = [[Piero Pala]] | titolo= Italian Experimental Cinema V1 ’08. Mostra del cinema d’artista italiano dalle origini del Futurismo al nuovo millennio | anno=2008 | editore= Multiprogress | città= Mosciano S. Angelo | cid= ''Italian Experimental Cinema'', 2008}}
* {{cita pubblicazione | cognome=Pivano | nome=Fernanda |wkautore =Fernanda Pivano | titolo=Manovelle fuori canale – I filmatori italiani da underground a indipendenti a collettivi | rivista=Domus | volume=n. 477 | anno=1969 | mese=agosto}}
* [[Nello Ponente]], ''Kappa'', in {{cita libro | titolo=Nuove tecniche d'immagine. VI Biennale internazionale d'arte | altri=catalogo mostra San Marino | anno=1967 | editore=Alfieri edizioni d'arte | città=Venezia |SBN =SBL0552071 }}
* {{cita libro | curatore=[[Carla Subrizi]] | titolo=Baruchello e Grifi. Verifica incerta. L’arte oltre i confini del cinema | anno=2004 | editore=Derive&Approdi | città=Roma |ISBN =88-88738-40-1}}
=== Sulla Psiconologia, psicoanalisi, psicologia ===
* {{cita libro | titolo=Il contributo sophianalitico all’VIII Congresso internazionale dell’International Society of Prenatal Psycology (1986) | anno=1987 | editore=Sophia University | città=Roma }}
* {{cita libro | titolo=In principio era il corpo… | altri =Atti del 1º Convegno nazionale Globalità dei Linguaggi (1996)| anno=1997 | editore=Fuori Thema | città= |SBN =TO10004938 }}
* {{cita libro | titolo=L'integrazione: nuovo modello di sviluppo | altri =Atti del 2º Convegno nazionale Globalità dei Linguaggi, (1997)| anno=1998 | editore=Borla | città=Roma |ISBN = 88-263-1263-X}}
* {{cita libro | titolo=Psicoanalisi, arte, persona | anno=1987 | editore=Franco Angeli | città=Milano |SBN =CFI0109884 }}
* Eclario Barone, Franca D’Angelo, Maria Iacomini, Gaspare Lombardo, Tiziana Parziale, Daniela Pergreffi, ''Frammenti di Teoria dello Scarabocchio'', in {{Cita pubblicazione
|rivista = Parɔl - Quaderni d’arte e di epistemologia |numero = 24 |anno =2013 |mese = luglio/dicembre |ISBN = 978-88-6025-313-2}}
* {{cita pubblicazione | cognome=Giovetti | nome=Paola |wkautore =Paola Giovetti | titolo=In un brutto Scarabocchio tutta la vita | rivista=Domenica del Corriere | volume=n. 46, anno 89 | data=12 novembre 1987}}
* {{cita pubblicazione | cognome=Marrucci | nome=Laura |wkautore =Laura Marrucci | titolo=Il gesto dello scarabocchio | rivista=Arti terapie | volume=n. 2/3, anno V | anno=1989 | mese=febbraio-marzo}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web |url = http://www.labiennale.org/it/cinema/archivio/mostra-68/film/sel-uff/1961-1978/kappa.html
|titolo = KAPPA, di Nato Frascà |sito = sito 68ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia |data = settembre 2011|accesso = 12 luglio 2016 }}
* {{Cita web |url = https://www.youtube.com/watch?v=jqay9HiNTz0 |titolo = Informazione leimotiv – L’informazione è ciò che conta |sito = canale YouTube dell’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa |data = pubblicato il 10 aprile 2013 |accesso = 12 luglio 2016 }}
* rassegna {{Cita web |url = http://www.fondazionecsc.it/events_detail.jsp?IDAREA=9&ID_EVENT=616>EMPLATE=events.jsp |titolo = Orizzonti 1960-1978: Vado verso dove vengo. Omaggio a Nato Frascà |sito = sito Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale di Roma |data = 18 aprile 2012 |accesso = 12 luglio 2016 |urlmorto = sì }}
* {{Cita web |url = http://www.natofrasca.com/ |titolo = Archivio Nato Frascà |accesso = 1 settembre 2016}}
=== Video ===
*{{Cita web |url = https://www.youtube.com/watch?v=rGwVeAJhYD0
|titolo = REBIS DAEDALUS I di Nato Frascà
|sito = YouTube
|data = 7 dicembre 2017 |accesso = 10 dicembre 2017 }} L’opera ''Rebis Daedalus I'', letta attraverso un testo del regista e scrittore [[Fabio Carpi]] (2 ed.) e {{Cita web |url = https://vimeo.com/246399880
|titolo = Rebus - Rebis
|sito = Vimeo
|data = 7 dicembre 2017 |accesso = 10 dicembre 2017 }}
* {{Cita web |url = https://www.youtube.com/watch?v=-yhgxnuytgc
|titolo = GLI OCCHI DI NATO – ovvero – L’ORO, SUBITO
|sito = YouTube
|data = 3 febbraio 2016 |accesso = 10 dicembre 2017 }} Intervista con lo scrittore e sceneggiatore [[Ugo Leonzio]], con cui Frascà aveva realizzato nel 1970 il documentario ''Céline. Viaggio al centro del delirio''.
* {{Cita web |url = https://www.youtube.com/watch?v=Zut4LoT5mOA
|titolo =
|sito = YouTube
|data = 19 giugno 2015 |accesso = 10 dicembre 2017 }} Immagini del ''Rebis matrice'' di Frascà, su lettura di un frammento da ''[[Burnt Norton]]'' di [[T.S. Eliot]].
* {{Cita web |url = https://www.youtube.com/watch?v=1niVfwgjiMU
|titolo = CHIASMI : MONTEVERDI χ FRASCA' - “Narciso o Gabbia stagno” χ “Pur ti miro”
|sito = YouTube
|data = 9 marzo 2015 |accesso = 10 dicembre 2017 }} Intreccio tra l’opera ''Narciso o Gabbia stagno'' di Frascà e ''Pur ti miro'', da ''[[L'incoronazione di Poppea]]'' di [[Claudio Monteverdi]].
* {{Cita web |url = https://www.youtube.com/watch?v=6epY10cGBGA
|titolo = Nato Frascà descrive "Kappa"
|sito = YouTube
|data = 24 gennaio 2015 |accesso = 10 dicembre 2017 }} La voce di Nato Frascà è accompagnata da brani del film, da immagini di opere e di documenti dell’Archivio.
* {{Cita web |url = https://www.youtube.com/watch?v=UB5xdVsTz8g
|titolo = Un ricordo giovanetto
|sito = YouTube
|data = 26 dicembre 2014 |accesso = 10 dicembre 2017 }} Un ricordo di gioventù di Nato Frascà - estratto dalla presentazione del film KAPPA all'Accademia di Belle Arti di Firenze (2004).
* {{Cita web |url = https://www.youtube.com/watch?v=4JmY1ESeeus
|titolo = "La forma della vita" - dai Diari di Nato Frascà
|sito = YouTube
|data = 1º dicembre 2014 |accesso = 10 dicembre 2017 }} Estratto dalle letture presentate alla inaugurazione della mostra ''La Mente mente: l'interrogazione sistematica'' - Accademia Albertina, Torino, 2014.
* {{Cita web |url = https://www.youtube.com/watch?v=v9DUXdXPyAc
|titolo = KAPPA , di Nato Frascà - ultima scena
|sito = YouTube
|data = 25 novembre 2014 |accesso = 10 dicembre 2017 }} Lettura dalla sceneggiatura dell’ultima scena di Kappa, sulle immagini del film.
* {{Cita web |url = https://www.youtube.com/watch?v=Xt-8AQ9YwT0
|titolo = TECNICHE MISTE SU SCHERMO. Il cinema sperimentale a Roma. 1965-1975
|sito = YouTube
|data = 10 luglio 2014 |accesso = 10 dicembre 2017 }} Documentario con interviste a registi, cineasti, artisti, protagonisti del cinema sperimentale e underground. (Intervista a Frascà a 19.54).
* {{Cita web |url = https://www.youtube.com/watch?v=p-4VQoW9Pcc
|titolo = Rebis circumambulatio
|sito = YouTube
|data = 15 marzo 2014 |accesso = 10 dicembre 2017 }} Presentazione della mostra ''La Mente mente. L'interrogazione sistematica'' - Pinacoteca Albertina, Torino, 2014.
* {{Cita web |url = https://www.youtube.com/watch?v=DE2cPLkgmjg
|titolo = Immagine ovvia e nuovo simbolo. Arte-Segno-Scarabocchio in Nato Frascà
|sito = YouTube
|data = 14 marzo 2013 |accesso = 10 dicembre 2017 }} Teaser sugli Incontri realizzati nelle Accademie di Belle Arti di Roma, Napoli, Carrara, Palermo, Milano, Sassari, Torino su Nato Frascà (2013).
* {{Cita web |url = https://www.youtube.com/watch?v=fen0IJk_7Is
|titolo = Omaggio a Nato Frascà
|sito = YouTube
|data = 9 aprile 2012 |accesso = 10 dicembre 2017 }} Promo della rassegna ''Orizzonti 1960-1978. Vado Verso Dove Vengo. Omaggio a Nato Frascà'', realizzata dalla Cineteca Nazionale di Roma in collaborazione con l'Archivio Nato Frascà.
* {{Cita web |url = https://www.youtube.com/watch?v=XnZUWPUJZO0
|titolo = “Above…Ab ovo”: documentazione e restauro delle opere di Nato Frascà (2009)
|sito = YouTube
|data = 19 febbraio 2013 |accesso = 10 dicembre 2017 }} Viene documentata la settimana di restauri, documentazione fotografica, ricerche d’archivio, condotte a casa Frascà dal 6 al 12 aprile 2009; in particolare il montaggio del modello dell{{'}}''Ambiente Prospettico Polivalente'' ed i restauri delle opere ''Fontana-Finestra'' e ''Gabbia cubica'', condotti dall’artista Omar Mossali.
* {{Cita web |url = https://www.youtube.com/watch?v=n5bZaYyr7jg
|titolo = Matera: Nato Frascà, antologica e intervista
|sito = YouTube
|data = 27 aprile 2008 |accesso = 10 dicembre 2017 }} Intervista a Franca d’Angelo sulla mostra tenuta al [[MUSMA]] di Matera (2008).
* {{Cita web
|url = http://www.archivioluce.com/archivio/jsp/schede/videoPlayer.jsp?tipologia=&id=&physDoc=3603&db=cinematograficoDOCUMENTARI&findIt=false§ion=/
|titolo = Oltre l'informale
|sito = Archivio Storico Istituto Luce
|data = (metà anni ’60)
|accesso = 10 dicembre 2017
|urlmorto = sì
}} Cortometraggio, con regia di [[Emilio Marsili (regista)|Emilio Marsili]], sulle tendenze dell’arte degli anni ‘60. Il documentario termina con il Gruppo 1 (da 1:40:39) ed è presente lo stesso Frascà.
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|arte|biografie|cinema|istruzione|pittura|scultura}}
[[Categoria:Pittori italiani del XX secolo]]
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