Austerità: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua||Austerity (disambigua)|Austerity}} 
{{nota disambigua| 
In [[politica economica]],  
== Descrizione == 
Le politiche economiche di ''austerity'' vengono raggruppate nella definizione di "misure di austerità", e possono includere vari provvedimenti, quali la riduzione delle spese e disinvestimenti, l'ottimizzazione dei servizi ([[ 
Nella maggior parte dei modelli [[Macroeconomia|macroeconomici]] l'adozione di misure di austerità  
Siccome la spesa pubblica contribuisce al [[prodotto interno lordo]] (PIL), la sua riduzione può avere come effetto collaterale uno squilibrio nel [[Rapporto debito-PIL|rapporto tra debito e PIL]], misura chiave del debito oneroso sullo Stato. 
Un esempio storico dell'adottamento dell' 
Esempi in tal senso vengono dalla [[grande recessione]] ([[crisi del debito sovrano europeo]]) con misure messe in atto dalla cosiddetta [[Troika (politica europea)|troika]] a favore dei paesi dell'[[Unione europea]] a rischio [[insolvenza sovrana]] (es. [[Grecia]]) per stimolare il ''risanamento'' interno dei conti pubblici ovvero forzare interventi di [[politica economica]] interna che agiscano sulle cause del malfunzionamento economico interno come prezzo per beneficiare dei finanziamenti di aiuto, evitando così il reiterarsi di situazioni simili in futuro. I critici a tale misura fanno invece notare l'esistenza del cosiddetto [[fondo salva-stati]] per far fronte ad emergenze simili. In [[Italia]] misure di austerità si sono avute ad esempio con i governi di [[governo Dini|Lamberto Dini]], [[Governo Prodi I|Romano Prodi]] e, più recentemente, [[governo Monti|Mario Monti]] per far fronte ad esigenze particolari quali l'entrata nell'[[Unione economica e monetaria dell'Unione europea]] e la crisi del debito italiano. 
Secondo alcuni autori, l'austerità ha spesso lo scopo di dimostrare ai [[creditore|creditori]] la solvibilità, dunque la credibilità, a lungo termine del '' 
Altri autori (tra cui quelli di orientamento [[Economia keynesiana|keynesiano]]), come il premio nobel [[Paul Krugman]], sostengono che non ci sia nessuna prova a favore di questo argomento e che nonostante i deficit eccezionalmente elevati, i [[tasso d'interesse|tassi d'interesse]] sui titoli di Stato sono oggi già abbastanza bassi e senza precedenti in tutti i principali paesi in cui c'è una [[banca centrale]] normalmente funzionante. Altri critici sostengono che misure restrittive di austerità su economie in recessione abbiano effetti disastrosi e peggiorativi sul [[Sistema economico]]. 
== Utilizzo e motivazioni == 
{{Vedi anche|Libero mercato|Neoliberismo}} 
Le misure di austerità vengono solitamente adottate da uno Stato se c'è il concreto rischio che quest'ultimo non sia in grado di rispettare i suoi [[Obbligazione (finanza)|obblighi bancari]] (i ''bond''). 
In una tale situazione, le [[Banca|banche]] e gli [[Investimento|investitori]] perdono fiducia nell'abilità del governo di risanare i propri debiti e/o di volerli pagare, o rifiutarsi di passare sopra ai debiti esistenti, o pretendere [[Tasso d'interesse|tassi d'interesse]] molto alti. Le [[istituzioni finanziarie internazionali]] come il [[Fondo monetario internazionale]] (FMI) possono richiedere misure di austerità come parte di un [[aggiustamento strutturale]] nel momento in cui svolgono il ruolo di [[prestatore di ultima istanza]]. 
Le misure di austerità possono inoltre fare leva sulla classe più facoltosa di creditori, che preferiscono una bassa inflazione e una maggior probabilità di recupero dell'investimento sui loro [[titolo di Stato|titoli di Stato]] da governi meno sregolati.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=[[Paul Krugman]]|url=http://www.nybooks.com/articles/2013/06/06/how-case-austerity-has-crumbled/|titolo=How the Case for Austerity Has Crumbled|pubblicazione=The New York Review of Books|data= 
== Considerazioni teoretiche == 
{{Vedi anche|Economia post-keynesiana|Nuova macroeconomia keynesiana}} 
[[File:Keynes 1933 cropped.jpg|thumb 
Le politiche del rigore  
Gli economisti contemporanei, tipicamente appartenenti alle scuole di pensiero [[Economia keynesiana|keynesiana]] e [[Nuova macroeconomia keynesiana|neo-keynesiana]], sostengono che i deficit di bilancio funzionano meglio in sistemi economici in recessione, perché così riducono la disoccupazione e spronano la crescita del PIL.<ref name="nyt"/> 
La ripresa economica attraverso l'austerità è resa difficile anche da altri fattori e possibili rischi,<ref>{{Cita news|lingua=fr|autore=Jean-Marc Daniel|url= 
A seguito dell'accentuarsi della [[Crisi economica della Grecia|crisi economica greca]] nel corso del 2015, anche enti quali il [[Fondo Monetario Internazionale]] hanno dedicato studi all'analisi degli effetti negativi dell'austerità, in particolare negli effetti correlati nell'accentuazione delle disuguaglianze sociali<ref>{{cita testo|url=https://www.imf.org/external/pubs/ft/fandd/2016/06/ostry.htm|titolo=Furceri, Davide, Prakash LOUNGANI, and Jonathan D. OSTRY. "Neoliberalism: oversold." Finance & Development 53 (2016): 38-41.}}</ref>. 
== Note == 
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== Voci correlate == 
* [[Politica fiscale]] 
* [[Politica monetaria]] 
* [[Revisione della spesa pubblica]] 
* [[Growth in a Time of Debt]] 
* [[Tecnocrazia]] 
* [[Teorema del bilancio in pareggio]] 
* [[Conservatorismo fiscale]] 
== Altri progetti == 
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