Letteratura ebraica: differenze tra le versioni

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{{W|Letteratura|Settembre 2025}}
{{Wip|Michele Lazzari}}
 
{{Avvisounicode}}
La '''letteratura ebraica''' (ספרות עם ישראל) fa riferimento a opere scritte da [[Ebreo|ebrei]] su temi ebraici, opere letterarie di vari temi scritti in [[lingua ebraica]], o opere letterarie in altre lingue scritte da scrittori ebrei.<ref name="Encyclopedia Judaica">[httphttps://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/judaica/ejud_0002_0013_0_12632.html Encyclopedia Judaica]</ref> La letteratura antica ebraica comprende la letteratura [[Tanakh|biblica]] e la [[letteratura rabbinica]]. La letteratura ebraica medievale include non solo la letteratura rabbinica ma anche [[Mussar|etica]], [[Filosofia ebraica|letteratura filosofica]], [[CabalaMisticismo ebraico|letteratura mistica]], varie altre forme di prosa tra storia e finzione, e varie forme di poesia e di varietà sia religiosi che laici.<ref name="Encyclopedia Judaica"/> La produzione di letteratura ebraica è fiorita con l'emergere moderno dell'[[Ebraismo|Ebraismo secolare]]. La moderna letteratura ebraica ha inclusocomprende la letteratura [[Yiddishletteratura yiddish]], la letteratura latinaladina ([[Lingua giudeo-spagnola|giudeo-spagnola]]), la letteratura ebraica (soprattutto [[letteratura israeliana]]), e la letteratura ebraica americana.
 
[[File:MosesMosaic.jpg|thumb|right|Mosè, secondo la tradizione il primo scrittore ebreo (Mosaico della cattedrale di Saint Louis)]]
 
== Letteratura biblica ==
[[File:entire Tanakh scroll set.png|thumb|right|Serie di rotoli che compone l'intera Bibbia ebraica]]
{{Vedi anche|Tanakh}}
Le prime, più grandi e più influenti opere letterarie ebraiche sono conosciute collettivamente come la ''[[Bibbia]]'', in ebraico ''Tanakh''.
 
EsaEssa cominciò a vedere la luce verso il VII sec. aC (ma alcuni studiosi non concordano con questa datazione), e fu completata verso il 250 dC. Di certo non era ancora sufficientemente completa prima dell'anno 100 dC, quando il "[[Cantico dei Cantici]]" fu inserito nel canone ebraico. pessoSpesso non conosciamo gli autori degli scritti. Il [[Talmud]] presuppone l'ispirazione divina di tutto il canone, e la sua testimonianza della rivelazione di Dio. Non possiamo dunque verificare le attribuzioni fornite dal Talmud, per es. quando attribuisce i "Libri dei profeti" a Samuele, o i "Libri dei Re" a Geremia.
 
La bibbia ebraica è l'unica opera di una certa estensione sulla storia antica degli Ebrei. Essa fa riferimento ad altre opere non più esistenti come il "Libro dei re di Giuda" o il "Libro delldelle guerre di Dio". È probabile che una parte dei libri biblici, soprattutto dei libri profetici e poetici, sia andata perduta.
 
La Bibbia ebraica è divisa in tre parti: La Legge (ebr. ''Torah''), per i Cristiani ''Pentateuco''; i Profeti (ebr. ''Neviìm''), per i Cr. ''[[Libri Storici]]'' e ''[[Libri Profetici]]''; e gli Scritti (ebr. ''Ketuvim''), per i Cr. ''[[Libro sapienziale|Libri Sapienzali]]'' o ''Libri Didattici''.
 
=== Torah ===
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La Torah è composta da cinque libri relativi alla creazione del mondo, alla storia antica dell'umanità, alla vita degli antichi Ebrei, alle loro vicissitudini in Israele ed [[Egitto]], la fuga (esodo) ed i 40 anni di peregrinazioni degli Ebrei nel deserto sotto la guida di Mosè. Viene dato un grande spazio ai principi etici, alle decisioni teologiche, alla legge per la determinazione dei comportamenti individuali e sociali, e ai rituali specifici per il clero e per i laici. Al centro delle vicende sta il patto di Dio con i patriarchi, e la rivelazione sul monte Sinai per l'intero popolo ebraico. Il patto prevedeva che gli Israeliti adorassero Dio e rispettassero le leggi della Torah; Dio in cambio avrebbe dato loro la terra di Canaan, e avrebbe fatto di loro il popolo eletto.
 
Le scuole teologiche critiche del [[XIX secolo|XIX]] e del [[XX secolo]] hanno sostenuto che la Torah fosse un'opera umana risultante da un complesso di antiche tradizioni, designate come documenti "jJ", "E", "P", "R"; questi ultimi compilati probabilmeteprobabilmente tra la fine del [[VII secolo|VII]] e la metà del [[V secolo]] aCa.C.
 
=== Neviìm ===
{{Vedi anche|Neviìm}}
Questa sezione è divisa in due parti: i ''Profeti anteriori'' (''Neviìm Rishonim'') o ''[[Libri Storici]]'', e i ''Profeti Posteriori'' (''Neviìm Acharonim'') o ''[[Libri Profetici]]''.
 
La prima parte descrive la conquista della terra promessa di Canaan (''[[Libro di Giosuè]]'') il periodo di travaglio che ne conseguì, l'instaurazione di Israele (''[[Libro dei Giudici]]''), il periodo di consolidamento del regno sotto la guida di vari re (''[[Libro di Samuele]]'' e ''[[Libri dei Re]]''), il periodo di divisione in due regni, e la distruzione del [[Regno di Israele]] da parte degli [[Assiri]] e del [[Regno di Giuda]] da parte dei [[Babilonesi]].
 
La seconda parte i libri dei tre profeti maggiori (''[[Libro di Isaia]]'', ''[[Libro di Geremia]]'' e ''[[Libro di Ezechiele]]''), ed i brevi scritti dei dodici ''[[profeti minori]]''. L'idea centrale del libro è la realizzazione della promessa divina della conquista dell terra di Canaan; ma gli [[Israeliti]] hanohanno lasciato Dio, quindi il loro esilio è una punizione per non avere rispettato le regole. Esiste però la speranza in alcune persone rette che rinnoveranno un costante impegno in favore di Dio. I profeti descrivono la vita degli Ebrei dai tempi di Mosè (XIII sec. aC) fino al tempo del profeta Malachia (450 aC).
 
=== Ketuvim ===
{{Vedi anche|Ketuvìm}}
I libri raccolti negli "Scritti" comprendono diversi generi letterari: [[poesia]] (''[[Salmi]]''), dialogo (''[[Libro di Giobbe]]''), canzone d'amore (''[[Cantico dei cantici]]''), un'[[elegia]] (''[[Libro di Ezechiele]]'', cap. 19), storia (Cronache, Esdra, Neemia, Ester, Ruth) e apocalittica (Daniele).
 
=== Apocrifi ===
{{Vedi anche|Apocrifi dell'Antico Testamento}}
Dal III sec. aC la letteratura biblica produsse un buon numero di [[Apocrifo|apocrifi]], alcuni dei quali considerati [[Apocrifi dell'Antico Testamento|apocrifi]] da alcune Chiese cristiane ed autentici da altre. Le opere, generalmente di autori sconosciuti, riguardano scritti moralistici (Tobia), attività educative (Ecclesiaste), allegorie storiche (Giuditta) e narrazioni storiche (Maccabei). Alcuni, ad es. Ester, furono scritti per dare luce agli avvenimenti storici o fornire dati complementari alle carenze evidenti nei testi. Altri erano imitazioni dei testi tradizionali o loro continuazioni. Alcune opere furono costituite da [[Midrashim]], [[omiletica]] e commenti morali di alcuni passi della Bibbia, Genesi apocrife e l'interpretazione di Abacuc, annuncio profetico del primo periodo del conflitto giudaico-romano del I sec. aC.
 
Non possiamo conoscere la completa portata di questa letteratura in quanto molto è andato perduto. I rinvenuti [[Manoscritti del Mar Morto]] hanno dimostrato che molte di queste opere, già allora considerate apocrifi, furono eliminate dalla letteratura ufficiale, per impedire che fossero adottati dal canone e per liquidare le sette dissidenti. Perciò la maggior parte di queste opere non ci è pervenuta nelle lingue originali, ebraica o aramaica, ma da traduzioni in greco conservate dai Cristiani. Più che per il loro valore letterario, queste opere sono molto importanti per la comprensione delle correnti storiche, religiose, filosofiche e linguistiche dell'ebraismo e del cristianesimo; per es. sui temi dell'immortalità, della resurrezione e del messianesimo. Lo scontro tra il mondo ebraico e la società ellenistica, e la necessità di mettere in risalto la tradizione ebraica, sono evidenti nei libri di contenuto storico ed apologetico, ad es. nel quarto libro dei Maccabei. idee nazionaliste e rivoluzionarie sono presenti anche nei manoscritti del Mar Morto.
 
=== Letteratura apocalittica ===
{{Vedi anche|Apocalisse}}
Durante il periodo degli apocrifi, dal 200 aC ca. alla fine del I secolo dC si è creata una letteratura apocalittica. Come per gli altri apocrifi, anche questa letteratura visse in cenacoli piuttosto ristretti, e ci è rimasta soprattutto in traduzioni cristiane greche o copte. Questi libri sono testimonianze di tentativi di divulgazione pseudoepigrafica, che affermano di essere stati scritti da autori antichi o da personalità religiose. Vengono affrontati gli argomenti principali di natura escatologica: le questioni del bene e del male, la fede nella resurrezione, il ruolo del Messia, il giudizio finale e la visione di una nuova vita. L'[[Apocalisse di Esdra]] viene vista come una conseguenza della distruzione del tempio di Gerusalemme, in quanto dopo questa tragedia Esdra annuncia al popolo ebraico che la volontà di Dio è un mistero, ma il suo amore per gli Israeliti resta incrollabile. Dopo che sulla terra avrà regnato il male, questo verrà seguito da un'era messianica di 400 anni, dopo la quale seguirà la creazione di un nuovo mondo. Una caratteristica di queste opere apocalittiche è il tentativo di integrare le lacune presenti nei testi biblici classici con delle allegorie, e di abbellire le leggende. L'atteggiamento negativo dei rabbini verso questo tipo di letteratura ha portato alla sua estinzione, e alla scomparsa dei manoscritti nelle lingue originali ebraica ed aramaica.
 
=== Letteratura ellenistica ===
Molte opere scritte in greco, probabilmente ad [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]], di contenuto apocrifo o apocalittico, sono state scritte all'interno della comunità ebraica tra il III sec. aC e il [[I secolo]] dC, quindi in piena epoca di cultura [[Ellenismo|ellenistica]]. La maggior parte di queste opere sono perdute. Dopo la traduzione greca della Bibbia, furono scritte molte opere di esegesi ed interpretazione biblica e di filosofia ebraica; per far conoscere il pensiero, la fede e gli insegnamenti ebraici ad una comunità integrata nel mondo culturale ellenistico. In Palestina invece la comunità ebraica, meno assimilata al mondo ellenistico, si servì soprattutto dell'aramaico.
 
=== Traduzioni della Bibbia ===
 
==== Traduzioni in greco ====
Il III sec. aC vide la stesura della traduzione della Bibbia in greco, la cosiddetta ''Bibbia dei LII'' o ''[[Septuaginta]]'', che ebbe un forte impatto sulle traduzioni successive. Predomina uno stile greco, perché la traduzione ebraica si rifà alle proposte. La traduzione non è letterale, in quanto incorpora anche commenti che sembrano abbiano lo scopo di armonizzare il pensiero biblico e quello greco, ed anche idee [[Halakhah]] e altre, presenti nella versione palestinese. Alcune caratteristiche del testo eliminano tutti i termini antropomorfici ed anticipano molte letture del testo, che differisce dalla versione standard. Non è chiaro se i traduttori avessero lavorato con testi diversi, e certamente la versione offriva molte interpretazioni di difficili passaggi biblici. Secoli dopo risultarono due traduzioni in greco. Alcuni [[Rabbi (ebraismo)|rabbi]] palestinesi sono convinti che la ''Septuaginta'' non sia del tutto autentica, ma fosse soggetta alle manipolazioni dei cristiani. Sotto la guida dei saggi mishnaici [[Eliezer ben Hirkana]] e [[Akiva's Akil]] fu intrapresa una nuova traduzione all'inizio del [[II secolo]]. Il risultato fu una traduzione letterale di molte interpretazioni rabbiniche. Questa traduzione fu largamente usata ed approvata, ma andò perduta. Ci restano soltanto alcuni frammenti dagli scritti di [[Origene]] (185-254), uno dei [[Padri della Chiesa]]. Anche la traduzione di [[Teodozione]] ([[200]] ca.) è andata perduta, con la sola eccezione del [[Libro di Daniele]].
 
==== Traduzioni in aramaico ====
La traduzione della Bibbia in greco ad Alessandria ebbe parallele traduzioni aramaiche (''[[Targum]]'') in Palestina, perché gli Ebrei della Palestina potessero capire la Bibbia. Diventò abituale, specialmente a Babilonia, leggere i Targum insieme all'originale. La traduzione aramaica standard del Pentateuco fu il Targum di Onkhelos, che in seguito venne stampato in quasi tutte le versioni della Bibbia ebraica, e che la tradizione vuole eseguito da Onkelos, che lavorò sotto la guida di [[Joshua ben Hananiah]] ed [[Eliezer ben Hurcanus]] nel primo terzo del II secolo. Anche la traduzione Akil è letterale, ma aggiunge interpretazioni Halak e altre, parafrasi e segue in larga misura l'interpretazione rabbinica. La seconda versione è quella di Gerusalemme (versione palestinese del Targum).
 
== Letteratura rabbinica (Sifrut Hazal) ==
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Gli esempi più evidenti di narrativa ebraica medievale includono:
* ''Sefer ha-Ma'asiyyot'', di Nissim b. Jacob b. Nissim ibn Shahin da [[Qayrawan]], scritto in [[Lingua araba|arabo]], un libro di favole sulla base delle leggende [[Haggadah]].
* ''Sefer Sha'ashu'im'', di Joseph[[Ibn Zabara|Yossèf Ibn Zabara]] ([[XII secolo]]), una storia che unisce racconti popolari, epigrammi e passaggi sulla filosofia e la scienza.
* ''Ben ha-Melekh ve-ha-Nazir'', di Abraham b. Samuel ha-Levi Ibn Ḥasdai, sulla base di un racconto indiano basato sulla vita di [[Buddha]].
* ''Meshal ha-Kadmoni'', di Isaac ibn Sahula (13th century), che unisce [[Haggadah]] con storie originali.
* ''Mishlei Shu'alim'' ("Favole della volpe"<ref>allegorie o favole aventi come protagonista la volpe furba o altri animali</ref>), di [[Berechiah ben Natronai ha-Nakdan]], favole ebraiche che ricordano le ''favole[[Favole (Esopo)|Favole]]'' di [[Esopo]]''.
* ''Epistola sopra gli animali'' (''Iggereth ha'lé Chajjm''), di [[Ben Calonymos Calonymos]], caratterizzata da spiritualità e gioiosità ispirata alla novellistica araba.
*
 
=== Poesia ===
La poesia ebraica [[Liturgia|liturgica]] ([[Piyyut]]) fioriva in [[Palestina]] nei secoli settimo e ottavo, con gli scritti di Yose ben Yose, [[Yanai (Payetan)|Yanai]], e [[Eleazar Ben Killir]].<ref name="Encyclopedia Judaica"/>
 
Più tardi poeti spagnoli, [[provenza]]li, e italiani hanno scritto sia poemi religiosi che laici. Particolarmente importanti sono stati i poeti [[Avicebron|Solomon ibn Gabirol detto [[Avicebron]] e [[Yehuda Ha-Levi|Yehuda Halevi]].
 
La prima poetessa ebrea a scrivere poesie in tedesco è stata [[Rachel Akerman]] (1522-1544), che ha scritto una poesia dal titolo "''Geheimniss des Hofes"'' ("Il mistero della [[Corte]]corte"), in cui ha descritto gli intrighi dei cortigiani.<ref>[http://www.jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=1027&letter=A Articolo su ''Jewish Encyclopedia''].</ref> Una poetessa ebrea che scriveva in yiddish nello stesso periodo è stata [[Rebecca bat Meir Tiktiner]], autore di un poema su ''Simchat Torah'' in 40 [[Distico|distici]].<ref>Israel Zinberg, "Old Yiddish Literature from Its Origins to the Haskalah Period" (KTAV, 1975), p. 51ff.</ref>
 
=== Altra letteratura ebraica medievale ===
La letteratura ebraica medievale comprende anche:
*[[Filosofia ebraica|letteratura filosofica ebraica]]
*[[Cabala|letteratura mistica ([[Cabala ebraica|Cabalistica)]])
*[[Mussar|letteratura mussar]], letteratura etica che tratta di vizi e virtù
* Letteratura [[Halakhah]]
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== Letteratura ebraica moderna ==
Gli ebrei moderni hanno continuato a scrivere le forme standard di [[letteratura rabbinica]]: [[Filosofia ebraica|letteratura filosofica ebraica]], [[Cabala|letteratura mistica ([[Cabala ebraica|Cabalistica)]]), [[Mussar|letteratura etica mussar]], letteratura [[Halakhah]], e [[Bibbia#Bibbia_ebraicaBibbia ebraica|Commenti sulla Bibbia ebraica]]. Non mancano drammi e commedie composte in diversi paesi d'Europa tra il XVI e il XVIII secolo; tuttavia, in assenza di un pubblico, la drammaturgia ebraica generalmente non produce ancora testi concepiti per la rappresentazione.
 
L'epoca moderna ha visto anche la creazione di ciò che è generalmente noto come "moderna letteratura ebraica," trattata qui. La letteratura ebraica moderna emerge dalla letteratura ebraica del Haskalah e rompe con le tradizioni religiose riguardanti la letteratura. Pertanto, può essere distinta dalla [[letteratura rabbinica]] che è nettamente di carattere religioso.
<ref>''[http://www.jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=467&letter=L#ixzz12fOPYmCY Jewish Encyclopedia]''.</ref> La letteratura moderna ebraica era una un'unica letteratura ebrea che spesso ha contribuito anche alle letterature nazionali di molti dei paesi in cui gli ebrei vivevano.
 
=== Letteratura ebraica del XVIII secolo ===
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=== Letteratura ebraica del XIX secolo ===
Il XIX secolo vede la nascita e la definitiva affermazione di una letteratura ebraica secolare; scritta e pubblicata prima in Europa Orientale, soprattutto grazie all'opera di [[Mendele Moicher Sforim]], autore tanto in [[yiddish]] quanto in ebraico; e poi nello [[Yishuv]], la comunità ebraica nella Palestina ottomana e poi britannica, dove si formeranno le prime generazioni di parlanti nativi di ebraico moderno.
 
Il 1853 vede la pubblicazione di ''L'amore di Sion'', del lituano [[Abraham Mapu]], considerato il primo romanzo in ebraico.
 
In Italia è rilevante l'opera di [[Samuel David Luzzatto]], mentre in [[Europa orientale]] si mette in evidenza [[David Frishman]].<ref name=Muse>{{cita libro | titolo=Le Muse | editore=De Agostini | città=Novara | anno=1965 | volume=5 | p=123}}</ref>
 
Al volgere del secolo, la disponibilità di un pubblico di parlanti rende possibili anche la nascita e lo sviluppo di un teatro in lingua ebraica, fondato inizialmente su testi tradotti da altre lingue e poi – con sempre maggior frequenza – su testi originali in ebraico: tra gli autori si ricorda [[Yaacov Cahan]].
 
Il romanzo psicologico realistico ''Senza scopo'' (''Be'en Maṭṭarah'', [[1899]]), scritto da [[Isaiah Bershadski]], è considerato il primo romanzo ebraico moderno.<ref name =yivo>{{Cita web | url=http://www.yivoencyclopedia.org/article.aspx/Bershadsky_Yeshayahu | titolo=Bershadsky, Yesha'yahu | lingua = en | accesso= 2 giugno 2019}}</ref>
 
=== Letteratura israeliana ===
{{Vedi anche|Letteratura israeliana}}
Si considera generalmente il "padre" della letteratura ebraico-israeliana lo scrittore [[Haim Nachman Bialik]], nato in Ucraina ed emigrato in Israele nel 1924. Gli altri principali pionieri furono [[Aharon Abraham Kabak]], [[Yosef Haim Brenner]] e [[Shmuel Yosef Agnon]], che ottenne nel [[1966]] il [[premio Nobel per la letteratura]].
 
Le opere di [[M. Shamir]], [[A. Megged]] e [[Benjamin Tammuz]] sono caratterizzate dal realismo e dall'interesse per il sociale. Mentre quelle degli autori successivi, come [[S. Yizhar]], [[Y. Shabtai]] e [[Yehoshua Kenaz]] affrontano le contraddizioni tra le necessità individuali e quelle collettive del neonato Stato d'Israele.
 
Gli autori degli anni '60 sono di particolare interesse perché hanno vissuto, e rispecchiato nei loro libri, la storia d'Israele dalla sua proclamazione ad oggi. Tra questi spiccano i nomi di [[Abraham Yehoshua]], [[Amos Oz]] e [[Yoram Kaniuk]].
 
Nelle opere di [[Aharon Appelfeld]] e [[David Grossman]] il tema è il confronto con il passato. La narrativa "rurale" di [[M. Shalev]] rivive l'entusiasmo dei primi immigrati in Israele.
La letteratura [[Giallo (genere)|gialla]] ha come principali autori [[Uri Adelman]], [[Batya Gur]], [[Dror Mishani]], [[Shulamit Lapid]] e [[Ram Oren]].
 
Si è affermata una letteratura [[postmodernismo|postmodernista]] nelle opere di [[Etgar Keret]] e [[Orly Castel-Bloom]].
 
Oltre che per merito delle già citate Lapid, Castel-Bloom e Gur, si è imposta una letteratura femminile di alto livello ad opera di [[Zelda Schneersohn Mishkovsky]] conosciuta anche in quanto insegnante di Amos Oz, [[Netiva Ben-Yehuda]], [[Dahlia Ravikovitch]], [[L. Goldberg]], [[A. Cahana Carmon]], [[R. Almog]], [[G. Avigur Rotem]], [[Savyon Liebrecht]], [[Y. Katzir]], [[T. Shalev]], [[Zeruya Shalev]] e [[J. Rotem]]. Quest'ultima descrive il contrasto tra il modo ultrareligioso e il mondo laico, similmente ad alcuni autori maschi come [[Y. Bar Yosef]].
 
I poeti di maggior rilievo sono [[Yehuda Amichai]] e [[Natan Zach]].
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|nome=Israel|cognome=Abrahams|titolo="L'eredità d'Israele" con introduzione di A. Lindsay|città=Milano|editore=Vallaridi|data=1960}}
* Antonio Belli, ''Storia della letteratura ebraica biblica e postbiblica'', Collana [[Storia delle letterature di tutto il mondo]], Milano, Nuova Accademia, 1951
* FrancoAntonio Michelini TocciBelli, ''LaStoria della letteratura ebraica biblica e postbiblica'', Collanacollana [[LeStoria delle letterature deldi tutto il mondo]], Milano, [[Sansoni]]/Nuova Accademia, 19701951
* AntonioFranco BelliMichelini Tocci, ''Storia dellaLa letteratura ebraica biblica e postbiblica'', Collanacollana [[Storia delleLe letterature di tutto ildel mondo]], Milano, Nuova [[Sansoni]]/Accademia, 19511970
* Ariel Rathaus (a cura di), ''Poeti israeliani'', Torino, Einaudi, 2008
* {{en}} [[T. Carmi]] (cura e traduzione), ''The Penguin Book of the Hebrew Verse'', [[Viking Press]] and [[Penguin Books]] (USA)/Allen Lane and [[Penguin Books]] (UK), 1981, ISBN 0-14-04.-2197-1
* Sara Ferrari, Cesare Segre, ''Forte come la morte è l'amore. Tremila anni di poesia d'amore ebraica'', a cura di S. Guastalla, Livorno, Salomone Belforte Editore, 2007, ISBN 9788874670260
* [[Clara Kraus Reggiani]], ''Storia della letteratura giudaico-ellenistica'', Milano - Udine, [[Mimesis Edizioni|Mimesis]], 2008
* Günter Stemberger, ''Introduzione all'ebraistica'', traduzione di Massimiliano De Villa, Brescia, [[Morcelliana]], 2013, ISBN 978-88-372-2758-6
** Edizione originale: {{de}} Günter Stemberger, ''Einfürung in die Judaistik'', Beck, München, 2002
* Daniele Castellari, ''Non so se il riso o la pietà prevale. Umorismo e misericordia nel romanzo ebraico del Novecento'', prefazione di [[Moni Ovadia]], collana Bibbia e giornale, Reggio Emilia, [[Aliberti editore|Aliberti]], 2019, ISBN 978-8893233606
 
== Voci correlate ==
* [[Giulio Bartolocci]]
* [[Codice di Aleppo]]
* [[Cultura ebraica]]
* [[Mussar]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{JewishEncyclopedia
|article=LITERATURE, MODERN HEBREW
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|autore=Richard Gottheil, N. Slouschz
}}
* [https://it.wikibooks.org/wiki/Identit%C3%A0_e_letteratura_nell%27ebraismo_del_XX_secolo ''Identità e letteratura nell'ebraismo del XX secolo''], su [[Wikibooks]]
 
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