Linfocita T: differenze tra le versioni
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{{NN|biologia|arg2=medicina|gennaio 2017}}
[[File:Red White Blood cells.jpg|thumb|Raffigurazione di un linfocita T al microscopio elettronico (blu, a destra)]]
I '''linfociti T''' sono un gruppo di [[leucociti]] appartenenti alla famiglia dei [[linfociti]]. Giocano un ruolo centrale nella [[
Sono chiamati "T" poiché essi maturano nel [[Timo (anatomia)|timo]], a partire dai timociti (sebbene alcuni possano anche maturare nelle [[Tonsilla|tonsille]])<ref>{{Cita libro|autore=Alberts B, Johnson A, Lewis J, Raff M, Roberts k, Walter P|titolo=Molecular Biology of the Cell|url=https://archive.org/details/molecularbiology0004albe|anno=2002|editore=Garland Science|p=[https://archive.org/details/molecularbiology0004albe/page/1367 1367]}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Susan|cognome=McClory|data=2012-04-02|titolo=Evidence for a stepwise program of extrathymic T cell development within the human tonsil|rivista=The Journal of Clinical Investigation|volume=122|numero=4|pp=1403-1415|accesso=2018-09-27|doi=10.1172/JCI46125|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3314444/|nome2=Tiffany|cognome2=Hughes|nome3=Aharon G.|cognome3=Freud}}</ref>. I linfociti T umani possono essere raggruppati in base a somiglianze nel loro TCR:
* Linfociti T αβ, che riarrangiano le catene alfa e beta nel costituire il [[T-cell receptor|TCR]], e sono coinvolte nel [[Immunità adattativa|sistema immunitario adattativo]];
* Linfociti T γδ (presenti in percentuale minore nell'umano, più frequente nei [[Ruminantia|ruminanti]]), che riarrangiano le catene gamma e delta nel costituire un [[T-cell receptor|TCR]] con diversità limitata<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Pierre|cognome=Vantourout|data=2013-2|titolo=Six-of-the-best: unique contributions of γδ T cells to immunology|rivista=Nature reviews. Immunology|volume=13|numero=2|pp=88-100|accesso=2018-09-27|doi=10.1038/nri3384|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3951794/|nome2=Adrian|cognome2=Hayday}}</ref>, e sono coinvolte nel [[sistema immunitario innato]].
== Caratteristiche generali ==
I linfociti T eradicano le infezioni scatenate da [[Microrganismo|microrganismi]] intracellulari e attivano altre cellule, inclusi [[Macrofago|macrofagi]] e [[Linfocita B|linfociti B]]. I linfociti T non riconoscono direttamente gli [[Antigene|antigeni]] espressi dal "non-self": se così fosse dovrebbero esistere nell'organismo umano miliardi di cloni linfocitari che dovrebbero sorvegliare qualsiasi tessuto suscettibile a [[infezione]] da parte di microrganismi.
Il corpo umano si serve dunque di "intermediari", che hanno il compito di processare l'antigene e di presentarlo negli [[Sistema linfoide|organi linfoidi secondari]], dove sono concentrati la maggior parte dei linfociti T naïve (linfociti T non ancora differenziati). Le cellule che catturano gli antigeni dal patogeno sono dette cellule presentanti l'antigene (APC, Antigen Presenting Cell).<ref>{{Cita libro|autore=Abul K. Abbas, Andrew H. Lichtman|titolo=Immunologia cellulare e molecolare (2017)|p=117}}</ref>
I linfociti T non hanno soltanto una funzione effettrice capace di eliminare cellule tumorali, infette e organismi patogeni, ma hanno anche diverse funzioni supplementari. Si è soliti distinguere i linfociti T funzionalmente individuando le seguenti popolazioni:
{| class="wikitable"
|+Popolazioni di linfociti T nell'essere umano
!
!Suddivisione
!Sottopopolazioni
!Fonte
|-
!Linfociti T effettori
|
# T helper (T<sub>H</sub>) o CD4<sup>+</sup>
# T citotossici (T<sub>C</sub>) o CD8<sup>+</sup>
# T regolatori/soppressori T<sub>REG</sub>
|
# T<sub>H</sub>1, T<sub>H</sub>2, T<sub>H</sub>3, T<sub>H</sub>17, T<sub>H</sub>9, e T<sub>FH</sub>
# Tc doppio-negativo e doppio-positivo
# FOXP3<sup>+</sup> T<sub>REG</sub> e FOXP3<sup>−</sup> T<sub>REG</sub>
|<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ilona|cognome=Gutcher|data=2007-05-01|titolo=APC-derived cytokines and T cell polarization in autoimmune inflammation|rivista=Journal of Clinical Investigation|volume=117|numero=5|pp=1119-1127|accesso=2018-10-29|doi=10.1172/JCI31720|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1857272/|nome2=Burkhard|cognome2=Becher}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Oliver S.|cognome=Burren|nome2=Arcadio|cognome2=Rubio García|nome3=Biola-Maria|cognome3=Javierre|data=2017-12|titolo=Chromosome contacts in activated T cells identify autoimmune disease candidate genes|rivista=Genome Biology|volume=18|numero=1|lingua=en|accesso=2023-10-03|doi=10.1186/s13059-017-1285-0|url=https://genomebiology.biomedcentral.com/articles/10.1186/s13059-017-1285-0}}</ref>
|-
!Linfociti T della memoria
|
# T della memoria centrale (T<sub>CM</sub> , da central memory);
# T della memoria effettori (T<sub>EM</sub> e T<sub>EMRA</sub> cells)
# T della memoria residenti nei tessuti (T<sub>RM</sub>)
# T della memoria virtuali
|
|<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Federica|cognome=Sallusto|data=1999-10-14|titolo=Two subsets of memory T lymphocytes with distinct homing potentials and effector functions|rivista=Nature|volume=401|numero=6754|pp=708-712|lingua=en|accesso=2018-10-29|doi=10.1038/44385|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1999Natur.401..708S|nome2=Danielle|cognome2=Lenig|nome3=Reinhold|cognome3=Förster}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Haina|cognome=Shin|data=2013-9|titolo=Tissue-resident memory T cells|rivista=Immunological reviews|volume=255|numero=1|pp=165-181|accesso=2018-10-29|doi=10.1111/imr.12087|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3748618/|nome2=Akiko|cognome2=Iwasaki}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=You Jeong|cognome=Lee|data=2011-2|titolo=Alternative memory in the CD8 lineage|rivista=Trends in immunology|volume=32|numero=2|pp=50-56|accesso=2018-10-29|doi=10.1016/j.it.2010.12.004|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3039080/|nome2=Stephen C.|cognome2=Jameson|nome3=Kristin A.|cognome3=Hogquist}}</ref>
|-
!Linfociti T Natural Killer (NTK)
|
# NKT di Tipo 1
# NKT di Tipo 2
# NKT-simile (NKT-like)
|
|<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Dale I.|cognome=Godfrey|data=03 2004|titolo=NKT cells: what's in a name?|rivista=Nature Reviews. Immunology|volume=4|numero=3|pp=231-237|accesso=2018-10-29|doi=10.1038/nri1309|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15039760|nome2=H. Robson|cognome2=MacDonald|nome3=Mitchell|cognome3=Kronenberg}}</ref>
|-
!Linfociti T γδ
|
# Linfociti Vγ9/Vδ2
# Linfociti non-Vδ2<sup>+</sup>
|
|<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Julie|cognome=Jameson|data=2007-2|titolo=Skin gammadelta T-cell functions in homeostasis and wound healing|rivista=Immunological Reviews|volume=215|pp=114-122|accesso=2018-10-29|doi=10.1111/j.1600-065X.2006.00483.x|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17291283|nome2=Wendy L.|cognome2=Havran}}</ref>
|}
=== Differenza con i linfociti B ===
I linfociti T sono specializzati nel riconoscimento di microrganismi intracellulari, e dunque riconoscono un [[antigene]] solo se esso viene "presentato" sulla superficie di una cellula APC. L'antigene si trova sulla membrana cellulare delle APC, complessato con le proteine del [[complesso maggiore di istocompatibilità]] (MHC), e non quindi nella sua forma solubile. I linfociti T possiedono un sistema di recettori, TCR/CD4-CD8, tramite i quali riescono a riconoscere il peptide antigenico, presente in un complesso con le proteine dell'MHC.
I linfociti B, invece, sono in grado di riconoscere gli antigeni direttamente (fungendo, dunque da APC) sulle membrane della cellula ospite, e producono recettori dell'antigene anche in forma solubile.
== Maturazione ==
La maturazione dei linfociti T è il processo che porta progenitori comuni a trasformarsi in linfociti T maturi capaci di riconoscere l'antigene e di innescare una risposta immunitaria. Avviene attraverso fasi che comprendono riarrangiamenti, proliferazione e selezione. Il processo comincia dall'orientamento delle HSC (Hematopoietic Stem Cells) presenti nel midollo osseo verso la linea B o la linea T. L'attivazione di [[Notch
=== Ruolo del timo ===
L'importanza del timo nello sviluppo dei linfociti T fu inizialmente scoperta con la [[
=== Stadi di sviluppo ===
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==== Timociti doppio-negativi ====
I '''timociti doppio-negativi''' o '''pro-T''' sono i più immaturi e sono quelli appena arrivati nella corticale. Non esprimono nessuna delle molecole che costituiscono il complesso del TCR, né CD4 o CD8 e da questo deriva il loro nome. In questo stadio avviene la ricombinazione dei [[recettore delle cellule T#Organizzazione dei geni|geni per la catena β]] che, possedendo
===== Recettore
La generazione della catena β viene espressa sulla superficie cellulare insieme
==== Timociti doppio-positivi ====
In questo stadio, i linfociti esprimono sia CD4
=== Eventi di selezione ===
Durante la maturazione i linfociti T vanno incontro a numerosi eventi di selezione che portano
==== Selezione positiva ====
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==== Linfociti NKT ====
La formazione di linfociti NKT avviene quando, nella fase doppio-positiva, i TCR αβ riconoscono un marcatore chiamato CD1-
== Attivazione ==
L'attivazione dei linfociti T ha lo scopo di produrre una grande quantità di linfociti T specifici per l'antigene riconosciuto come patogeno nel nostro organismo. L'entrata di un agente microbico nell'organismo stimola l'immunità innata che a sua volta (mentre cerca di distruggere il patogeno) attiva la risposta adattiva anche stimolando le cellule dendritiche. Il riconoscimento dell'antigene proteico legato
=== Cellule presentanti l'antigene ===
{{vedi anche|Antigen-presenting cell}}
Le cellule presentanti l'antigene sono particolari cellule capaci di riconoscere un agente patogeno, catturarlo e processare i suoi antigeni per ricavarne peptidi da esporre su molecole MHC di classe II. Le molecole MHC-II vengono poi riconosciute dai linfociti T CD4 helper. Le cellule dendritiche immature possono essere considerate i primi attori
=== Riconoscimento dell'antigene ===
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=== Costimolazione ===
{{vedi anche|recettore delle cellule T#Costimolatori}}
La '''costimolazione''' o '''secondo segnale''' (come conseguenza al primo che risulta essere l'antigene) è un meccanismo che causa un aumento della risposta dei linfociti T dopo l'attivazione. L'attivazione senza costimolazione, da esperimenti in laboratorio, sembra comunque procedere ma con regimi molto bassi tanto da renderla necessaria per una risposta efficiente. Lo stato di non responsività in seguito
Esistono però anche sostanze che svolgono il ruolo opposto cioè di ''coinibitori''. Esempio chiave è la proteine '''CTLA-4''' che come CD28 lega B7. In questo modo svolge il ruolo opposto a CD28 stesso. Sembra che CTLA-4 abbia un'affinità da 20 a 50 volte maggiore a CD28 nel legare B7 e potrebbe servire a legarle in momenti in cui sono poco espresse (come da APC immature che esprimono solo antigeni self).
=== Espressione di molecole sulla membrana ===
L'attivazione causa, sulla membrana dei linfociti T, un aumento o l'inizio dell'espressione di particolari molecole che hanno molteplici
=== IL-2 ===
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==== Funzioni ====
Sono due le principali funzioni dell'IL-2: sopravvivenza e proliferazione di linfociti T effettori e regolatori. Per quanto riguarda i linfociti T effettori, stimola la produzione di Bcl-2, una delle più importanti proteine antiapoptotiche e inibisce p27, che induce un blocco nel ciclo cellulare. È l'unica proteina, invece, in grado di stimolare l'azione dei linfociti T regolatori (in modo analogo a quanto fatto per gli effettori). Questo ha una rilevanza nei casi di mutazioni del gene che la codifica: mentre una mancanza di IL-2 è indifferente per la risposta immunitaria verso i patogeni, diventa essenziale per impedire la risposta verso antigeni self, cosa che viene fatta dai linfociti regolatori.
=== Proliferazione e differenziamento ===
La produzione di IL-2 e il successivo riconoscimento da parte del suo recettore assicura a linfociti T una grande proliferazione in modo da garantire un elevato numero di linfociti T specifici per un antigene. Questo fenomeno va sotto il nome di '''espansione clonale'''. I linfociti poi possono differenziarsi in molti [[#Tipologio|tipi cellulari]]. Le diverse popolazioni esprimono una serie di combinazioni di citochine che le identificano, oppure solo alcune di queste rendendo difficile l'identificazione. Questi possono possedere profili misti che non si sa se appartengono a cellule in transizione tra una popolazione e l'altra oppure o di sottopopolazioni. In ogni caso ogni popolazione presente delle funzioni effettrici ben precise. La differenziazione linfocitica che si ha in seguito all'espansione clonale può però dare origine a un terzo tipo cellulare, le cellule della memoria, che in caso di infezioni successive potranno indurre rapidamente una potente risposta immunitaria differenziandosi a loro volta in linfociti T effettori. La rapida attivazione è dovuta al fatto che le cellule T di memoria sono attivate dal semplice legame dei loro TCR con il ligando corrispondente, senza la necessità di molecole co-stimolatorie. In seguito alla risposta immunitaria la quantità di un determinato antigene cala e i linfociti T che non riescono più a legarlo perdono quindi il loro segnale di sopravvivenza, di conseguenza la grande maggioranza muore per apoptosi. Le tappe del differenziamento e dello sviluppo delle varie popolazioni saranno trattate nei paragrafi specifici per i vari tipi.
=== Termine della risposta ===
Quale che sia la popolazione o il tipo di linfocita T, l'avvenuta eliminazione dell'antigene e del patogeno associato porta alla mancanza del più importante e fondamentale segnale di sopravvivenza. Questo porta
=== Dettagli molecolari della trasduzione del segnale ===
Il fine ultimo delle cascate di trasduzione del segnale è quello di attivare dei fattori di trascrizione che aumentino o
* '''AP-1''': è un dimero formato dalle proteine ''Fos'' e ''Jun'' legate fra loro tramite un motivo a cerniera di leucina. È capace di legare altri fattori e agire in sinergia con loro.
* '''NFAT''': ne esistono
* '''NF-κB''': è un fattore essenziale per la sintesi di citochine. È presente nel citoplasma in forma inattiva, associato a IκB. La fosforilazione di IκB provoca il suo distacco e la liberazione di NF-κB, che può così traslocare nel nucleo.
La trasduzione del segnale attivatoria
==== Attivazione di AP-1 ====
Quando un linfocita T tramite il suo recettore TCR riconosce il complesso MHC-antigene alcune proteine chinasi come Lck, associata a CD4 e CD8, e Fyn, associata a CD3, fosforilano i due residui di tirosina all'interno delle loro sequenze [[ITAM]] dando inizio alle cascate di trasduzione.
[[File:TrasductionAP1T.svg|thumb|center|upright=4.5|''Via di segnalazione per AP-1.'' Alcune di queste molecole come Rac--GTP hanno il compito di riorganizzare il citoscheletro per permettere la formazione della sinapsi immunologica.]]
==== Attivazione di NFAT e NF-κB ====
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===== Recettori inibitori =====
I '''recettori inibitori della famiglia di CD28''' sono recettori simili a CD28 ma con funzioni inibitorie e non costimolatorie, ne fanno parte principalmente CTLA-4 e PD-1. '''CTLA-4''' (Cytotoxic T-Lymphocyte Antigen 4, noto anche come CD152) compete con CD28 per il legame a B7-1 (CD80) e B7-2 (CD86), avendo un'affinità molte volte più alta, ma ha funzioni opposte rispetto
===== Ubiquitina ligasi E3 =====
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== Tipologie ==
Sono presenti diversi tipi di linfociti T, caratterizzati dal diverso meccanismo d'azione e dal meccanismo di funzionamento, come i [[#Linfociti T CD4 helper|linfociti T helper]], [[#Linfociti T CD8 citotossici|linfociti T citotossici]], [[#linfociti T memoria|linfociti T memoria]], [[#Linfociti T regolatori|linfociti T regolatori]], [[#Linfociti NKT|linfociti T natural killer]] e [[
=== Linfociti T CD4 helper ===
{{vedi anche|Linfocita T helper}}
I linfociti T CD4 helper sono i linfociti T ristretti per le [[MHC-II|molecole MHC di classe II]] che vengono attivati solamente dalle [[Antigen-presenting cell|APC]]. Le azioni svolte dai linfociti helper sono molteplici e sono tutte svolte da sottopopolazioni specifiche per le funzioni che espletano. In generale si può dire che lo scopo dei linfociti T helper è quello di secernere citochine in seguito a stimolazione antigenica fungendo da "aiutanti" sia nella risposta immunitaria adattativa sia innata, in aperta contrapposizione ai CD8 citotossici che svolgono un'azione diretta nell'uccisione delle cellule.
A partire dai linfociti T helper si sviluppano diverse sottopopolazioni in risposta a citochine prodotte durante le fasi precoci della risposta. Queste citochine possono essere prodotte dalle APC stesse o da altre cellule che si trovano nel sito della risposta. Recenti studi parlano di cellule dendritiche specializzate nel promuovere uno specifico differenziamento tramite produzione in grandi quantità delle citochine che servono. I linfociti T differenziati poi producono le citochine che li caratterizzano favorendo la propria popolazione e inibendo le altre. Questo differenziamento fa parte della specializzazione dell'immunità adattativa dal momento che
=== Linfociti T CD8 citotossici ===
I linfociti T CD8 (CTL) sono linfociti che svolgono la loro azione principalmente eliminando le cellule infettate. Durante l'attivazione riconoscono le molecole MHC di classe I presenti sulle APC. Durante la [[
==== Differenziamento ====
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==== Citotossicità ====
I meccanismi con cui i linfociti CD8 estrinsecano la loro citotossicità fa sì che non vengano danneggiate altre cellule vicine o le stesse CTL. Questo avviene grazie alla formazione della cosiddetta ''sinapsi immunologica'', cioè la creazione di uno spazio chiuso fra linfociti e cellula bersaglio nel quale rilasciare gli enzimi che andranno a distruggere la cellule infetta. Il processo di uccisione continua anche se il CTL si stacca dalla "vittima" e per questo si dice il linfocita trasmette un '''colpo letale'''. La fusione dei granuli con la membrana, causa la fuoriuscita del loro contenuto (molto simile a quello dei [[linfociti NK]]):
* '''[[granzimi]] A''', '''[[granzima B|B]]'''
* '''[[perforina]]''', in grado di alterare la struttura e creare pori sulla superficie cellulare;
* '''[[serglicina]]''', che serve a facilitare l'ingresso dei granzimi attraverso la perforina;
* '''[[granulisina]]''', che altera la permeabilità delle cellule.
Un altro metodo, condiviso da molte cellule che non possiedono i granuli dei CTL, è l'espressione della proteina detta '''ligando di Fas''' che lega Fas sulla membrana cellulare. Sembra che l'attivazione di Fas causi la morte della cellula che lo espone. Si è già detto che la sinapsi immunologica previene danni alle cellule adiacenti isolando la zona di secrezione senza, però apparentemente proteggere i CTL stessi. I linfociti, infatti, per ovviare a questo, secernono anche '''catepsina B''', un enzima in grado di degradare qualsiasi molecola di perforina si avvicini al linfociti.
==== Azione ====
Il principale metodo di riconoscimento è dato dal corecettore CD8 che, legandosi alle MHC di classe I, permette di riconoscere il peptide portato su di esse. Le cellule bersaglio devono anche presentare la molecola di adesione ICAM-1 che legandosi a LFA-1 presente sui linfociti va a formare la
==== Ruolo nella difesa ====
I linfociti T CD8 citotossici svolgono l'importante ruolo di distruzione delle cellule infettate dai microbi. Questa funzione è importante per prevenire un'ulteriore proliferazione dei patogeni nelle nostre cellule che senza l'intervento del sistema immunitario non sarebbero in grado di controllare. Molte cellule infatti, non hanno gli strumenti per fermare un'invasione microbica per via dell'estrema capacità dei patogeni di scavalcare tutte le barriere poste dal nostro organismo. È importante ricordare, comunque, che l'uccisione di cellule infette avviene senza discriminazione e molte volte è più il danno causato dalla risposta immunitaria che non dal virus stesso a causa del grande numero di cellule uccise.
=== Linfociti T regolatori ===
I linfociti T regolatori, detti anche '''soppressori''', sono coinvolti nei processi di regolazione, soprattutto in senso negativo, di spegnimento della risposta immunitaria contribuendo alla tolleranza periferica (in particolare inducendo l'apoptosi in linfociti attivati senza un reale bisogno tramite fasL, ma anche esprimendo il recettore per IL2 ad altissima affinità in maniera da sottrarlo ai linfociti
=== Linfociti NKT ===
Riga 196 ⟶ 200:
=== Linfociti T della memoria ===
I linfociti T della memoria, analogamente ai linfociti B della memoria, sono un particolare tipo di
* esprimono livelli maggiori di proteine antiapoptotiche che consentono loro di non morire al termine della risposta;
* sono presenti in numero più alto rispetto ai linfociti
* offrono una risposta più immediata e più potente rispetto alla prima;
* ridotta dipendenza dalla costimolazione;
Riga 206 ⟶ 209:
==== Tipi di memoria ====
Esistono fondamentalmente due tipi di memoria: centrale ed effettrice. La '''memoria centrale''' è costituita da linfociti della memoria che esprimono il recettore CCR7 e la [[L-selectina]] con i quali si impegnano nei linfonodi. Hanno grandi capacità proliferative che permette loro di originare un grande numero di linfociti effettori. La '''memoria effettrice''' si localizza in sede periferica e ha la capacità di tornare subito effettrice in caso di stimolazione assumendo capacità citotossiche. L'origine è molto variegata: possono formarsi da linfociti CD4 già differenziati o no e da linfociti CD8.
==Ricerca==
L'inibitore del canale di potassio Kv1.3 [[mitocondrio|mitochondriale]] (PAPTP) nei linfociti T autoreattivi è capace di uccidere selettiva mente queste ultime nel sangue periferico dei malati di [[sclerosi multipla]] e nei topi ha ridotto i deficit di tipo clinico e la demielinizzazione dei neuroni.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Beatrice|cognome=Angi|nome2=Tatiana|cognome2=Varanita|nome3=Marco|cognome3=Puthenparampil|data=2025-09-29|titolo=Selective inhibition of mitochondrial Kv1.3 prevents and alleviates multiple sclerosis in vivo|rivista=EMBO Molecular Medicine|pp=1–31|accesso=2025-10-14|doi=10.1038/s44321-025-00307-2|url=https://www.embopress.org/doi/full/10.1038/s44321-025-00307-2}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it|autore=G. F. P. 14 ottobre 2025 11:09 Facebook WhatsApp|url=https://www.padovaoggi.it/attualita/sclerosi-multipla-studio-universita-padova-14-ottobre-2025.html|titolo=Sclerosi multipla, lo studio Unipd apre la via a nuove possibili terapie mirate|sito=PadovaOggi|accesso=2025-10-14}}</ref>
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
* Abbas, Lichtman, Pillai, ''Immunologia cellulare e molecolare'', ELSEVIER, 2010. ISBN 88-214-3176-2.
* Abbas, Lichtman, Pillai, ''Immunologia cellulare e molecolare'', ELSEVIER, 2012.
== Voci correlate ==
* [[Linfocita B]]
* [[Sinapsi immunologica]]
* [[Timo (anatomia)]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{sistema immunitario}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biologia|medicina}}
[[Categoria:Linfociti]]
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