Procurator XX hereditatium: differenze tra le versioni

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Il '''procurator XX hereditatium''' era un procuratore di rango equestre che si occupava per l'imperatore della riscossione della tassa sull'eredità dei cittadini romani, gravante per 1/20 (5%) sul totale dei beni. La tassa, che venne istituita da [[Augusto]], fu in primo tempo affidata alle cure di un liberto, poi nel corso del I d.C., ad un cavaliere.
 
Svetonio racconta che Augusto, quando gli venivano lasciate parti di eredità da chiunque, aveva l'abitudine di restituirle immediatamente ai figli del defunto o, nel caso fossero troppo giovani, di restituirle il giorno in cui questi avessero indossato la [[toga virile]], oppure il giorno delle nozze, addirittura aggiungendovi qualcosa di suo.<ref>{{cita|Svetonio|''Augustus'', 66}}.</ref>
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==Note==
{{<references}}/>
 
== Bibliografia ==
*H.G. Pflaum, ''Essai sur les procurateurs équestres sous le Haut-Empire'', [[Parigi]] 1950.
 
{{Economia e finanza nell'Antica Roma}}