Castello di Godego: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome=Castello di Godego
|Panorama=
|Didascalia=
|Bandiera=Castello_di_Godego-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|Stemma=Castello di Godego-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Veneto
|Divisione amm grado 2=Treviso
|Amministratore locale= Diego Parisotto
|Partito=[[lista civica]] Progetto Godego
|Data elezione=11-6-2018
|Data rielezione=15-5-2023
|Data istituzione=
|Sottodivisioni=nessuna<br />Località: Alberone, Avenali, Ca' Leoncino, Casoname, Chioggia, Madonna, Motte, Quartiere Muson, i Prai, San Pietro, Vegre
|Divisioni confinanti=[[Castelfranco Veneto]], [[Loria]], [[Riese Pio X]], [[San Martino di Lupari]] (PD)
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=2443
|Nome abitanti=godigesi
|Patrono=[[Natività della Beata Vergine Maria]]
|Festivo=8 settembre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa = Map of comune of Castello di Godego (province of Treviso, region Veneto, Italy).svg
|Didascalia mappa = Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
|Sito=http://www.comune.castellodigodego.tv.it/
}}
'''Castello di Godego''' (''Gódego'' in [[lingua veneta|veneto]]<ref name=dizionario/>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di
== Origini del nome ==
Il comune si è chiamato semplicemente "Godego" fino al [[Regio Decreto|R.D.]] 10 novembre 1867, n. 4098, che ne modificò il toponimo per distinguerlo da [[Godega di Sant'Urbano]].
La prima parte allude al castello di cui si hanno notizie a partire dal [[X secolo]]. La seconda sembra invece derivare da ''gothicus'', in riferimento a un insediamento di [[Goti]].<ref name=dizionario>{{cita libro | nome= Carla | cognome= Marcato | capitolo= Castello di Gòdego | titolo= Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | anno= 1996 | editore= Garzanti | città= Milano | p= 170 | ISBN= 88-11-30500-4 |url= https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/170/mode/2up}}</ref>
==Storia==
=== Le origini ===
[[File:Motte di Castello di Godego (TV).png|thumb|left|Le Motte]]
Frequentato sin dall'epoca preromana, il territorio veniva identificato da [[Tito Livio]] come la
propria patria e la sede storica dei [[veneti]] antichi<ref>{{cita testo|url= http://www.rivolo.it/website/attachments/article/65/Le%20motte%20un'ipotesi%20storica%20intrigante.pdf |titolo= Le motte un'ipotesi storica intrigante }}</ref>. La testimonianza più evidente dell'epoca è rappresentata dalle Motte, un grandioso arginamento risalente all'[[età del bronzo]] allineata all'antico letto del fiume [[Musone (Veneto)|Muson]] dove abbondano i reperti. È evidente che si tratta di un manufatto molto antico visto che non segue la regolarità della [[centuriazione]] romana, orientato verso nordovest-sudest<ref>{{cita web|url= http://www.comune.castellodigodego.tv.it/comune_info/storia.asp |titolo= Storia di Castello di Godego |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110104010704/http://www.comune.castellodigodego.tv.it/comune_info/storia.asp |dataarchivio= 4 gennaio 2011 |sito= Comune di Castello di Godego |urlmorto= sì }}</ref>.
=== I Romani ===
Ben più abbondanti sono i reperti di [[epoca romana]]. Come già accennato, sono ben visibili le tracce della centuriazione che, allora, rientrava nel territorio dell'attuale [[Padova]] (il Muson segnava il confine con [[Asolo]]).
Le arature hanno restituito i resti di muraglie, sepolture, vasi e altro ancora. Spicca particolarmente un emblema bronzeo raffigurante [[Ercole]] con la clava. Si può quindi concludere che anticamente Godego rappresentasse un villaggio di una certa rilevanza, vista anche la sua posizione favorevole lungo la [[via Postumia]]<ref name=storia2/>.
Verso il [[IV secolo|IV]]-[[V secolo]] si ebbe l'evangelizzazione della zona di Castelfranco grazie all'influenza della [[diocesi di Padova]]. Si ritiene comunque che una prima comunità cristiana si fosse formata a Godego nel [[VI secolo]], poco prima dell'invasione longobarda<ref name=storia3/>.
=== L'età barbarica ===
L'importanza strategica del centro portò successivamente gli [[Ostrogoti]] a installare nella zona un presidio militare (lasciando, forse, il nome al paese<ref name=dizionario/>). Il [[VI secolo]] fu segnato dalle conseguenze della [[Guerra gotica (535-553)|guerra gotica]], che vide la vittoria dei [[Impero Bizantino|Bizantini]]. Il conflitto provocò lo spopolamento delle campagne a favore delle città e dei villaggi più grossi; tra questi, doveva esserci anche Godego<ref name=storia3>{{collegamento interrotto|1=[http://www.comune.castellodigodego.tv.it/comune_info/storia3.asp Storia di Castello di Godego] |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }} dal sito del Comune.</ref>.
Fu poi la volta dei [[Longobardi]]: secondo il Comacchio, furono loro a insediarsi, sulle rive del Muson, in un castello fondato su fortificazioni preesistenti, chiamato più tardi Godego. Di fronte alla chiesa è stata rinvenuta una sepoltura con un corredo di orecchini e fibule risalente al [[VII secolo]]<ref name=storia2>[http://www.comune.castellodigodego.tv.it/comune_info/storia2.asp Storia di Castello di Godego] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070830014809/http://www.comune.castellodigodego.tv.it/comune_info/storia2.asp |data=30 agosto 2007 }} dal sito del Comune.</ref>.
=== Il medioevo ===
Godego è menzionata per la prima volta in un documento del 28 maggio [[972]]: attesta che l'imperatore [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]] donava ad Abramo, [[arcidiocesi di Monaco e Frisinga|vescovo di Frisinga]], alcuni possedimenti sparsi tra il [[Vicenza|Vicentino]] e il [[Treviso|Trevigiano]].
In questo periodo Godego rappresenta una corte, ovvero un distretto, che, dall'inizio del [[XII secolo]], venne assegnata dal vescovo di Frisinga a [[Ezzelini#Ecelo II|Ecelo II]] degli [[Ezzelini]], con l'obbligo di richiederne l'investitura nel caso in cui fosse passato ai discendenti. Non avendo [[Ezzelini#Ecelino I o Ezzelino I il .E2.80.9CBalbo.E2.80.9D|Ezzelino I "il Balbo"]] adempiuto a ciò, nel [[1159]] il feudo ritornò al vescovo di Frisinga, ma l'anno successivo veniva ridato alla famiglia, ora con investitura perpetua.
Nel [[1179]] i [[Padova]]ni, alleati ai [[Conegliano|coneglianesi]] che si erano ribellati a [[Treviso]], invasero la [[Marca Trevigiana]] e espugnarono il castello di Godego, radendolo al suolo. Si ritiene che la fortezza fosse stata costruita dagli Ezzelini tra l'[[XI secolo|XI]] e il [[XII secolo]], su un rialzo del terreno ancor oggi noto come "castelliere di Ezzelino".
Nel [[1223]] entrò in possesso della corte di Godego il noto [[Ezzelino III da Romano|Ezzelino da Romano]]. Nel [[1229]] entrò in guerra con i Padovani e il castello fu nuovamente distrutto. Con la tragica estinzione della famiglia, avvenuta nel [[1260]], il vescovo di Frisinga assegnò il feudo a [[Tiso VII da Camposampiero]]<ref name=storia3/>.
Nel [[XIV secolo|Trecento]] Godego era sede di una [[pieve]] da cui dipendevano anche gli abitati di [[Ramon (Loria)|Ramon]], [[Castione (Loria)|Castione]] e [[Villarazzo]]. Si trattava di un territorio ancora in gran parte coperto da boschi in cui abbondava la selvaggina, in particolare i lupi: un documento del [[1318]] ricorda che un tal Giovanni da Godego ricevette dal [[comune medievale|comune]] di Treviso 40 soldi per aver catturato una lupa<ref name=storia4/>.
=== La Repubblica di Venezia ===
Dal [[1339]] Godego entrò a far parte dei domini della [[Serenissima]] e venne assegnato alla podesteria di [[Castelfranco Veneto|Castelfranco]]. La dominazione veneziana cessò nel [[1357]], con l'arrivo delle truppe [[Regno d'Ungheria (1000-1538)|ungheresi]]; durante questo conflitto, nel [[1378]], Godego fu saccheggiata.
La Serenissima tornò, ora definitivamente, nel [[1388]]. Cessata anche la parentesi della [[guerra della Lega di Cambrai]], la popolazione poté godere di un periodo di pace, conclusosi nel [[1797]] con la caduta di Venezia per mano di [[Napoleone]]<ref name=storia4>{{cita web|url= http://www.comune.castellodigodego.tv.it/comune_info/storia4.asp |titolo= Storia di Castello di Godego |sito= Comune di Castello di Godego |urlmorto= sì}}</ref>.
=== Napoleone ===
Il periodo dell'occupazione francese portò ancora gravi sofferenze dovute ai passaggi di truppe con i conseguenti saccheggi, ruberie e requisizioni<ref name="storia4"/>.
=== Prima guerra mondiale ===
Nell'ambito della [[Battaglia degli Altipiani]] dal 12 giugno 1916 vi arriva la [[43ª Squadriglia]] che vi resta fino al 12 luglio successivo.
Dalla fine del 1917 arriva la [[35ª Squadriglia]] che resta fino al 14 maggio 1918, dal 3 novembre 1917 la [[27ª Squadriglia]] fino al 29 novembre 1918, dal 18 novembre 1917 la [[48ª Squadriglia]] fino al 25 novembre 1918, dal 6 dicembre 1917 la [[Escadrille 44]] fino alla fine di febbraio 1918 e dal 16 dicembre 1917 la [[Escadrille 36]] fino al 28 febbraio 1918; alla metà di dicembre 1917 era presente anche la Escadrille SOP 206 sui [[Sopwith 1½ Strutter]].
Dal 31 gennaio 1918 arriva la [[Escadrille 22]] fino al 13 marzo, dal 13 febbraio la [[Escadrille 14]] fino al 26 marzo, da luglio il II Gruppo (poi [[2º Gruppo volo]]) fino a dicembre e dopo il 20 ottobre 1918 la 1ª Sezione seguita il 24 ottobre dalla 4ª della [[21ª Squadriglia]] fino al 29 ottobre.
=== Seconda guerra mondiale ===
Durante il conflitto fu luogo dell'[[eccidio di Castello di Godego]], strage considerata l'ultima compiuta dall'esercito tedesco durante la [[seconda guerra mondiale]] in Italia, per questo è significativo il gemellaggio con [[Boves]], dove invece avvenne il [[Eccidio di Boves|primo eccidio]].
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'11 dicembre 1997.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?3744 |titolo= Castello di Godego |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref>
{{citazione|D'argento, alla muraglia di rosso, mattonata di nero, merlata di otto merli aguzzi, uscente dai fianchi e fondata sulla pianura erbosa, di verde, aperta del campo con grande porta gotica, sostenente a sinistra la torre rettangolare, di rosso, mattonata di nero, vista in prospettiva, finestrata con finestra gotica del campo, [[Attributi araldici di forma geometrica#Merlato alla guelfa|merlata alla guelfa]] con sette merli visibili, quattro sul lato maggiore, tre sul lato volto a destra e visto in prospettiva, essa muraglia sostenente a destra altra torre, quadrata, di rosso, mattonata di nero, più piccola, merlata di quattro merli alla guelfa visibili, cimata dall'asta di nero, munita di pennone di azzurro sventolante [[Sinistra (araldica)|a sinistra]]. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo di rosso.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine= Merito civile silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia d'argento al merito civile
|collegamento_onorificenza= Merito_civile
|motivazione = Piccolo centro, durante le tragiche giornate della Guerra di Liberazione, subì una delle più feroci rappresaglie da parte delle truppe naziste, che trucidarono barbaramente settantasei suoi concittadini. Ammirevole esempio di coraggio, di spirito di libertà e di amor patrio. Castello di Godego (TV), 29 aprile 1945 }}
[[File:Chiesa della Natività di Maria Santissima (Castello di Godego) 02.jpg|thumb|Il campanile della chiesa parrocchiale]]
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
*''Sacello di San Pietro'', del [[IV secolo]], costruita nei pressi del torrente Muson, che rappresenta una delle più antiche chiese della zona.
* Il ''[[Santuario della Beata Vergine della Crocetta]]''; esso è chiamato in questo modo per la miracolosa [[Apparizioni e altre manifestazioni mariane|apparizione]] della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] con una piccola croce di legno in mano, avvenuta secondo la tradizione il 2 luglio 1420<ref>{{cita|Cammilleri|p. 321}}.</ref>.
*La [[Chiesa della Natività di Maria Santissima (Castello di Godego)|Chiesa Parrocchiale della Natività di Maria Santissima]], costruita nei primi decenni del [[XX secolo]] e consacrata il 7 settembre 1956<ref>{{Cita web|url=https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/63923/Chiesa_della_Nativit%C3%A0_di_Maria_Santissima_Castello_di_Godego|titolo=Chiesa della Natività di Maria Santissima - beweb}}</ref>.
*L'Oratorio di Sant′Antonio costruito nel [[XVII secolo]] nelle vicinanze di villa Priuli.
Le [[ville venete]]:
*La ''Villa Beltrame'' del [[XVIII secolo]], in origine si chiamava ''Ca' Zorzi''.
*La ''Villa Caprera'' del [[XIX secolo]], è in stile [[neoclassico]]
*La ''Villa Negri'' del [[XVII secolo]], è un edificio con riquadri a marmorino sulla facciata e una [[barchessa]] sul lato.
*La ''Villa Priuli'' del [[XVII secolo]]. Attualmente è un museo civico e, nel piano superiore, è sede della biblioteca comunale.
*''Villa Garzoni Martini'' del XV-XVIII secolo, in origine "Mocenigo", con il suo ampio parco e boschetto, in prossimità della piazza.
*Il ''Barco Mocenigo'' fu costruito a metà del [[XV secolo]] come luogo di intrattenimento dopo le battute di caccia. Attualmente è una scuola-bottega per opere artistiche.
*Il ''Sepolcreto Romano''
*La ''Villa Renier/Foscarini'' del [[XVII secolo]]. Recentemente ristrutturata.
*La ''Villa Enrico di Sardagna'', ospita oggi un istituto salesiano con Scuole paritarie Primaria e Secondaria di Primo Grado
==Società==
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Castello di Godego}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano {{formatnum:678}}, ovvero il {{formatnum:9.4}}% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2017/index.html|editore=ISTAT|titolo=Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2017 per sesso e cittadinanza|accesso=27 luglio 2018|dataarchivio=6 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170806142909/http://www.demo.istat.it/bil2016/index.html|urlmorto=sì}}</ref>:
# [[Romania]]: {{formatnum:341}}
# [[Macedonia del Nord]]: {{formatnum:63}}
# [[Marocco]]: {{formatnum:61}}
# [[India]]: {{formatnum:21}}
# [[Ghana]]: {{formatnum:20}}
==Cultura==
===Eventi===
*''Sagra patronale della natività di Maria'' attorno all'8 settembre
*''Godego in cornice'': sfilata in costume medioevale e rinascimentale (ogni quattro anni)
*Ogni fine giugno ci sono i ''festeggiamenti di [[San Pietro]]''
*''Estate godigese'' a luglio
*''Sagra della Madonna della Crocetta'' le prime due settimane di luglio
*''Mercatini di Natale'' 8 dicembre
==Economia==
L'economia locale, storicamente basata sull'agricoltura, ha visto sorgere negli [[anni 1960|anni sessanta]] i primi insediamenti industriali. Tra le aziende più importanti, il pastificio [[Pasta Jolly|Jolly Sgambaro]], la Simec Spa (di proprietà della famiglia Stangherlin, originaria proprio di Castello di Godego) e la [[Breton (azienda)|Breton Spa]].
==Amministrazione==
Il 29 ottobre [[2012]] il [[Prefetto (ordinamento italiano)|prefetto]] di [[Treviso]] Aldo Adinolfi, a seguito delle dimissioni del 50% più uno dei consiglieri comunali, ha disposto la sospensione del [[Consiglio comunale (Italia)|Consiglio comunale]] e nominato [[commissario prefettizio]] il vice prefetto vicario Pietro Signoriello. Il 7 novembre [[2012]], a causa dello scioglimento del vicino comune di [[Vedelago]], il prefetto Adinolfi ha nominato il vice prefetto vicario Signoriello [[commissario prefettizio]] di Vedelago e il vice [[prefetto]] aggiunto Paola De Palma [[commissario prefettizio]] di Castello di Godego.
Con le [[elezioni amministrative in Italia del 2018]] viene eletto sindaco Diego Parisotto.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1970]]
|[[1980]]
|Luigi Milani
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1980]]
|[[1987]]
|Gino Bolzon
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1987]]
|[[1995]]
|Sante Marchetti
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1995]]
|[[1999]]
|Luciano Milani
|[[Centrismo|Centro]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1999]]
|[[2009]]
|Angelo Civiero
|[[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2009]]
|[[2012]]
|Francesco Luison
|[[Centro-destra in Italia|Centro-destra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2012]]
|[[2012]]
|Pietro Signoriello
|
|[[Commissario prefettizio]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2012]]
|[[2013]]
|Paola De Palma
|
|[[Commissario prefettizio]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2013]]
|[[2018]]
|Pier Antonio Nicoletti
|[[Lista civica]] Godego viva
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2018]]
|''in carica''
|Diego Parisotto
|[[Lista civica]] Progetto Godego
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
===Gemellaggi===
* {{Gemellaggio|Italia|Boves|<!-- anno -->}}
* {{Gemellaggio|Francia|Labastide-Saint-Pierre|<!-- anno -->}}
===Altre informazioni amministrative===
La denominazione del comune fino al 1867 era Godego.
Tra il [[1868]] e il [[1887]] il comune ha compreso la frazione [[Castione (Loria)|Castione]], scorporata dal comune di [[Loria]] e poi reintegrata allo stesso (Censimento 1881: pop. res. 377)<ref>Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3</ref>.
==Sport==
Gli sport principali sono la pallavolo, basket, pattinaggio artistico, calcio e il ciclismo.
Il basket milita in Prima divisione con GodegoBasket.
La pallavolo milita in Serie D.
Il calcio milita in Eccellenza Veneta.
Il ciclismo è presente con squadre di giovanissimi, juniores e allievi.
==
<references />
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo=Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni|autore=Rino Cammilleri|città=Milano|editore=Ares|anno=2020|ISBN=978-88-815-59-367|cid=Cammilleri}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Veneto}}
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