Isola di Capo Rizzuto: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = Isola di Capo Rizzuto
|Panorama =Palazzo Barracco, Isola di Capo Rizzuto (KR).jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Isola di Capo Rizzuto-GonfaloneBandiera.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stemma=Isola di Capo Rizzuto-Stemma.png
|Stato = ITA
|Voce stemma=
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Calabria
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Calabria Crotone
|Amministratore locale = Maria Grazia Vittimberga
|Divisione amm grado 2=Crotone
|Partito = [[Indipendente (politica)|indipendente]] di [[Centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]
|Amministratore locale=Gianluca Bruno<ref>{{cita web|url=http://www.ilcirotano.it/amministrative-2013-a-isola-capo-rizzuto-i-voti-dei-candidati-lista-per-lista/|titolo= Amministrative 2013 a Isola Capo Rizzuto, i voti dei candidati lista per lista|editore=ilcirotano.it|accesso=3 ottobre 2014}}</ref>
|Data elezione = 10-11-2019
|Partito=[[Il Popolo della Libertà|PdL]]
|Data elezionerielezione =27/05/2013 26-5-2025
|Data istituzione =
|Altitudine = 90
|Latitudine gradi=
|Sottodivisioni = Campolongo, [[Capo Rizzuto]], Le Cannella, Curmo, [[Le Castella (Isola di Capo Rizzuto)|Le Castella]], Marinella, Sant'Andrea, Sant'Anna, Stumio<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/isola_di_capo_rizzuto.pdf Comune di Isola di Capo Rizzuto - Statuto]</ref>
|Latitudine minuti=
|Divisioni confinanti = [[Crotone]], [[Cutro]]
|Latitudine secondi=
|Zona sismica = 2
|Latitudine NS=
|Gradi giorno =
|Longitudine gradi=
|Nome abitanti = isolitani (''isulitani'')
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|Patrono = [[Madonna di Costantinopoli|Madonna Greca]]
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|Longitudine EW=
|PIL =
|Altitudine=90
|PIL procapite =
|Superficie=126.65
|Mappa = Map of comune of Isola di Capo Rizzuto (province of Crotone, region Calabria, Italy).svg
|Note superficie=
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Isola di Capo Rizzuto nella provincia di Crotone
|Abitanti=17643
|Note abitanti=[http://www.demo.istat.it/bilmens2016gen/index.html Dato Istat al 01/01/2016]
|Sottodivisioni=[[Le Castella]], [[Campolongo (Isola di Capo Rizzuto)|Campolongo]], [[Capo Rizzuto]], Le Cannella, Marinella, Sant'Andrea, Sant'Anna, Stumio<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/isola_di_capo_rizzuto.pdf Comune di Isola di Capo Rizzuto - Statuto]</ref>
|Divisioni confinanti=[[Crotone]], [[Cutro]]
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|Nome abitanti=isolitani
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|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Isola di Capo Rizzuto (province of Crotone, region Calabria, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Isola di Capo Rizzuto nella provincia di Crotone
}}
'''Isola di Capo Rizzuto''' ([[Alfabetoè foneticoun internazionale|IPA]]: {{IPA|[ˈizola[Comune diˈkapo riʦˈʦuto]}}<ref>{{cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=22 marzo 2014}}</ref>(Italia) , dai residenti chiamata [[Dialetti calabresi|L'Isula]], è un [[comune italiano]] di 17.643{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Crotone]], in [[Calabria]].
 
== Geografia fisica ==
* [[Capo Piccolo]];
Si trova all'interno dell'[[area marina protetta di Capo Rizzuto]]. Non è un'isola, bensì un lungo [[promontorio]].
* [[Capo Rizzuto]];
* [[Le Castella (Isola di Capo Rizzuto)|Le Castella]];
* [[Le Cannella]];
* [[Marinella (Isola di Capo Rizzuto)|Marinella]];
* [[Sovereto (Isola di Capo Rizzuto)|Sovereto]];
* [[Sant'Anna (Isola di Capo Rizzuto)|Sant'Anna]].
 
== Storia ==
{{senza fonte|Isola Capo Rizzuto fu fondata intorno al 900 d.c. con il toponimo greco di "Asylon" sotto l'Impero Romano d'Oriente.<ref name=culturalheritageonline>{{Cita web|lingua=EN|url=https://www.culturalheritageonline.com/___location-2117_Isola-Capo-Rizzuto.php|titolo=Capo Rizzuto Island|sito=culturalheritageonline.com|accesso=31 agosto 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240615230239/https://www.culturalheritageonline.com/___location-2117_Isola-Capo-Rizzuto.php|dataarchivio=15 giugno 2024|urlmorto=no}}</ref> Per colonizzare quelle terre a quel tempo scarsamente popolate, l'imperatore Leone VI (886-912) istituì una nuova diocesi [[Diocesi di Isola|sede vescovile]] e concesse ad alcuni perseguitati politici di trasferirsi in Calabria; da qui il nome di "Asylon", terra dove nessuno poteva essere perseguitato: "asilo" più che "isola"}}.
Secondo la leggenda, la fondazione della cittadina fu voluta da una della sorelle di [[Priamo]], [[Astiochena]], che volle un centro abitato presso il promontorio [[Capo Rizzuto]], vicino al tempio di [[Era (mitologia)|Hera]].
La piccola diocesi di Isola crebbe intorno al 1090, quando fu nominato vescovo il taumaturgo Luca di Melicuccà, detto San Luca il Grammatico per la sua erudizione: nella sua diocesi rientravano il territorio di Le Castella e quelli di San Leonardo e Steccato (oggi frazioni di Cutro).<ref name=culturalheritageonline/> Il vescovo Luca, infatti, aveva inviato alcuni monaci nei due siti, fondando i due abitati. In quel periodo venne ritrovata l'icona della Madonna Greca e si verificò un certo aumento demografico, grazie a numerose famiglie venute dall'oriente. Durante il periodo normanno (1060-1194), la diocesi di isola continuò a mantenere i suoi privilegi e la possibilità di mantenere il rito greco nelle liturgie, ma a patto di pagare dazio alla diocesi latina di Santa Severina e di seguire le leggi del regno normanno. Isola, come pochi altri paesi calabresi, mantenne il rito greco fino al 1818, data della soppressione della diocesi di Isola Capo Rizzuto, accorpata a quella di Crotone.
In età medievale la diocesi di isola era piuttosto florida e ricca di possedimenti. Tra i vari vescovi che si succedettero in seguito, si ricorda il lungo periodo del vescovo Annibale Caracciolo (1562-1605), membro della celebre nobile famiglia, che ricostruì la cattedrale, che poi rimase anche l'unica parrocchia della diocesi. Dal secolo XVII si ha notizia di una difficile situazione ambientale del territorio di Isola, circondata di paludi e in piena decadenza per secoli. L'ultimo vescovo morì nel 1798 e la diocesi fu soppressa 20 anni più tardi.
 
Lo sviluppo relativamente tardivo di Isola di Capo Rizzuto si deve alla condizione d'isolamento infrastrutturale che il centro visse fino agli anni '60 del novecento, quando la vecchia [[Strada statale 106 Jonica|strada statale 106]] venne fatta passare per il paese.<ref name=":0222">{{Cita pubblicazione|autore=Salvatore Anastasio|autore2=Azienda Promozione Turistica Crotone|autore3=Regione Calabria - Assessorato al Turismo|titolo=Crotone - Una provincia nuova tra miti e realtà|rivista=|editore=Grafiche Cusato|città=Crotone|volume=|numero=|p=21}}</ref>
Alcuni fanno derivare il nome “Insula” dalla esistenza di alcune isole prospicienti i tre promontori “[[Japigi]]”, identificati in Capo Rizzuto, Capo Cimiti e Punta [[Le Castella]], così denominati dalla presenza del mitico [[Japyx]], figlio di [[Dedalo]], uno degli artisti più valenti dell'antica Grecia. Infatti, secondo quanto riportano alcune testimonianze letterarie antiche (Erodoto, Strabone, etc), Japyx o Japige fuggì da Creta seguendo il padre in una spedizione in Sicilia; ma durante il ritorno, una violenta tempesta lo fece naufragare presso le coste dell'odierna Calabria, ed alla località fu dato il nome di “terra Japigia”.<ref>Bruno Riillo, Isola Di Capo Rizzuto - Vescovi e Signori in una piccola comunità di Calabria Ultra - , Crotone, 2010. pp. 12-14
</ref>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Sul promontorio di [[Capo Piccolo]], compreso tra Capo Rizzuto e Le Castella, nel 1977 l'archeologo [[Domenico Marino]] ha scoperto, e successivamente scavato, un insediamento del Bronzo antico 2 e del Bronzo medio 1-2 che ha restituito alcuni frammenti di ceramica minoico-micenea, tra i più antichi rinvenuti nella penisola italiana, testimonianza certa di contatti tra i popoli indigeni enotrio-japigi e il mondo minoico-miceneo. I reperti sono esposti e conservati nel [[Museo archeologico nazionale di Crotone]].
Nel borgo di Isola vi sono avanzi del complesso fortificato cinquecentesco del Castello Feudale (in via S. Marco), eretto in periodo medievale, ampliato nel 1549, dal feudatario napoletano Giovanni Antonio Ricca; resti di torri quadrilatere angolari speronate; reliquie delle muraglie della cortina perimetrale con pivellini; "l'Orologio", la Porta del borgo medievale, sormontata da una torretta dell'orologio posteriore, che divide la zona antica da quella più moderna.
 
La chiesa matrice, che anticamente adempiva le funzioni di duomo, è caratterizzata da una facciata barocca, interrotta da un portale sormontato dallo stemma vescovile.<ref name=":0222"/> Al suo interno si conservano un coro settecentesco e una ''Madonna Greca'' dipinta a olio su tela.<ref name=":0222"/>
Altri studiosi ancora, fanno derivare il nome di Isola al fatto che "Insula" era il luogo dove chi viveva godeva di [[diritto d'asilo]]. L'[[imperatore di Costantinopoli]], [[Leone VI il Saggio|Leone VI]] (886-911), elevò Isola di Capo Rizzuto a sede vescovile. La diocesi e quindi la cittadina è indicata nei documenti bizantini con il termine greco “Άσυλον” che significa “luogo sacro”, dove l'uomo non può essere perseguitato.
 
Nella frazione di [[Le Castella (Isola di Capo Rizzuto)|Le Castella]], si trova la celebre fortificazione, di origine cinquecentesca, protesa su una piccola penisola sul mare. Fu costruita per contrastare le frequenti invasioni. Importantissime sono le monumentali cave di blocchi e di rocchi di colonna di età greca (VI-III secolo a.C.) sulla Punta Cannone e nell'area del porto. Da esse sono stati presumibilmente estratti i rocchi delle colonne del [[Tempio di Hera Lacinia]], posto sul [[promontorio di Capo Colonna]].
Con la trasformazione della scrittura greca in quella latina il nome divenne Isola.
 
Lungo la costa sorge la "Torre Vecchia", una torre cilindrica, con massiccia cordonatura a conci lapidei, eretta nel sec. XVI a guardia della costa contro le incursioni barbariche. La torre era custodita da un caporale e da un milite, che avevano il compito di vigilare giorno e notte e segnalare la presenza di navi sospette con particolari segnali: [[segnali di fumo|fumo]] durante il giorno e falò la notte. L'accesso all'interno della torre avveniva mediante un rustico ponte levatoio in legno.
Con decreto regio del 22 gennaio 1863, assunse definitivamente l'attuale denominazione: Isola di Capo Rizzuto.<ref>Bruno Riillo, "Op. cit. pag." pagg.12-14."</ref>
 
Il Santuario della Madonna Greca, in località Capo Rizzuto, è dedicato alla Protettrice di Isola di Capo Rizzuto.<ref name=":0222"/> Semplice e maestoso, è di nuova costruzione: la posa della prima pietra è datata infatti 1991. La superficie del Santuario è di circa 800&nbsp;m² più altri 200&nbsp;m² di balconate.
==Principali monumenti==
Vi sono avanzi del complesso fortificato cinquecentesco del Castello Feudale (in via S. Marco), eretto in periodo medievale, ampliato nel 1549, dal feudatario napoletano Giovanni Antonio Ricca; resti di torri quadrilatere angolari speronate; Reliquie delle muraglie della cortina perimetrale con pivellini; " l'Orologio", la Porta del borgo medievale, sormontata da una torretta dell'orologio posteriore, che divide la zona antica da quella più moderna.
 
Sul promontorio di [[Capo Piccolo]], compreso tra Capo Rizzuto e Le Castella, nel 1977 l'archeologo [[Domenico Marino (archeologo)|Domenico Marino]] ha scoperto, e successivamente scavato, un insediamento del Bronzo antico 2 e del Bronzo medio 1-2 che ha restituito alcuni frammenti di ceramica minoico-micenea, tra i più antichi rinvenuti nella penisola italiana, testimonianza certa di contatti tra i popoli indigeni enotrio-japigi e il mondo minoico-miceneo. I reperti sono esposti e conservati nel [[Museo archeologico nazionale di Crotone]].
[[File:Isola Capo Rizzuto.jpg|thumb|left|Isola di Capo Rizzuto.]]
Sulla costa sorge la "Torre Vecchia", una torre cilindrica, con massiccia cordonatura a conci lapidei, eretta nel sec. XVI a guardia costiera contro le incursioni barbariche. La torre era custodita da un caporale e da un milite, che avevano il compito di vigilare giorno e notte e segnalare la presenza di navi sospette con particolari segnali: [[segnali di fumo|fumo]] durante il giorno e falò la notte. L'accesso all'interno della torre avveniva mediante un rustico ponte levatoio in legno.
 
== Società ==
Il Santuario della Madonna Greca, in località Capo Rizzuto, è dedicato alla Protettrice di Isola di Capo Rizzuto. Semplice e maestoso, è di nuova costruzione: la posa della prima pietra è datata infatti 1991. La superficie del Santuario è di circa 800 m<sup>2</sup> e si arricchisce di altri 200 m<sup>2</sup> di balconate.
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Isola di Capo Rizzuto}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Nella frazione di [[Le Castella]], si trova la celebre fortificazione, di origine cinquecentesca, protesa su di una piccola penisola sul mare. Fu costruita per contrastare le frequenti invasioni. Importantissime sono le monumentali cave di blocchi e di rocchi di colonna di età greca (VI-III secolo a.C.) sulla Punta Cannone e nell'area del porto. Da esse sono stati presumibilmente estratti i rocchi delle colonne del [[Tempio di Hera Lacinia]], posto sul [[promontorio di Capo Colonna]].
Al 31 dicembre 2023 i residenti stranieri erano 2011, pari al 12,78&nbsp;% dei residenti.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera e popolazione residente straniera per sesso}}</ref>
 
== Economia ==
==Persone legate a Isola di Capo Rizzuto==
{{cn|Risorsa naturale: Superficie del Territorio comunale di km² 125,27 equivalenti a oltre {{formatnum:12500}} ha per la stragrande parte coltivabile.}}
* [[San Luca di Melicuccà]] (al secolo "''Luca il Grammatico''"), monaco e vescovo.
* [[Giovanni Dionigi Galeni]] (''[[Uluç Ali Paşa]]''), corsaro barbaresco e ammiraglio ottomano.
* [[Giovanni Barracco]], politico e collezionista d'archeologia, fondatore del [[Museo Barracco]].
* [[Alberto Barracco]], politico.
* [[Antonio Mamone]], [[Ufficiale militare|ufficiale]] dell'[[Aeronautica Militare]] decorato con la [[medaglia d'oro al valor militare]].
* [[Maurizio Barracco (pittore)|Maurizio Barracco]], pittore. Dipinse paesaggi e figure di pastori della [[Calabria]] e della [[Basilicata]]. Amico dei [[Palizzi (famiglia)|Palizzi]] e di [[Domenico Morelli (pittore)|Domenico Morelli]], era da costoro apprezzato per il gusto delicato della sua pittura. La sua opera «Ritratto di pastore», venne esposta alla prima [[Mostra d'arte calabrese]] di [[Catanzaro]] del [[1912]].
* [[Antonio Staglianò]], vescovo di [[Diocesi di Noto|Noto]].
* [[Antonio Giuseppe Caiazzo]], arcivescovo di [[Arcidiocesi di Matera-Irsina|Matera-Irsina]].
 
==Tradizioni= Turismo ===
'''Musei'''
==Economia==
==Prodotti tipici==
 
Museo Civico Demologico dell'Economia del Lavoro e della Storia Sociale<ref>{{Cita web|url=https://calabriastraordinaria.it/luoghi/museo-civico-demologico-delleconomia-del-lavoro-e-della-storia-sociale-isola-di-capo-rizzuto|titolo=Museo Civico Demologico dell'Economia del Lavoro e della Storia Sociale}}</ref>
== Amministrazione ==
{{...||centri abitati}}
 
==== GemellaggiRisorse naturali ====
Oltre 37&nbsp;km di costa con diverse calette, intervallate da scogliere e spiagge di sabbia finissima che con colori che vanno dal giallo oro al rosso per le incantevoli spiagge di Le Cannella. Castello Aragonese di Le Castella, Porticciuolo Turistico.
* {{Gemellaggio|Italia|Belcastro|2009}}
Molto attiva in ambito turistico, sono presenti diverse infrastrutture alberghiere. Inoltre, è possibile fare escursioni nell'[[Area naturale marina protetta Capo Rizzuto]].
 
=== SocietàProdotti tipici ===
I prodotti tipici di questa città sono i formaggi, i ''frigulimiti'' (impasto ottenuto dagli scarti del [[maiale]] e aromatizzato alla [[salvia]]) e la ''gnelatina'' ([[gelatina di maiale]]), oltre a ''sazizzu'' ([[salsiccia]]), ''supprissata'' ([[soppressata]]), ''[[nduja]]'' (prodotto solamente calabrese).
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Isola di Capo Rizzuto}}
 
=== EtnieInfrastrutture e minoranzetrasporti straniere ===
La città è attraversata dalla [[Strada statale 106 Jonica]] e dalla [[Ferrovia Jonica]].
Gli stranieri residenti nel comune sono 908, ovvero il 5,8% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2010/index.html|titolo=Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza|editore=ISTAT|accesso=2 settembre 2013}}</ref>:
 
== Amministrazione ==
# [[Romania]], 238
[[File:Palazzo Barracco, Isola di Capo Rizzuto (KR).jpg|thumb|right|Palazzo Barracco, sede della Giunta comunale di Isola di Capo Rizzuto.]]
# [[Marocco]], 213
[[File:Isola di Capo Rizzuto-Gonfalone.png|thumb|right|100px|Il gonfalone comunale]]
# [[Ucraina]], 144
Il 9 maggio [[2003]] il consiglio comunale di Isola di Capo Rizzuto, guidato dal sindaco Damiano Milone è stato sciolto per infiltrazioni mafiose con [[decreto del presidente della Repubblica]] (d.lgs. 267/2000 art.143); il comune viene nuovamente sciolto per infiltrazioni mafiose il 24 novembre [[2017]] con Gianluca Bruno sindaco. Il 10 novembre [[2019]], dopo il ballottaggio, Maria Grazia Vittimberga, con una lista civica di [[Centro-sinistra|centrosinistra]], sostenuta da "Isola in Rete" e "Liberi di Ricominciare" viene eletta sindaco ed è attualmente in carica.
# [[Bulgaria]], 53
# [[Albania]], 50
# [[Iraq]], 25
# [[Portogallo]], 23
# [[Algeria]], 22
# [[Cina]], 21
 
=== Cronotassi dei sindaci ===
==Frazioni==
{| class=wikitable style=text-align:center
===Campolongo===
! colspan="8" | Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1993)
Alcuni scritti medievali attestano l'esistenza della località con il nome di Campo Longo, luogo di agricoltura, allevamento e pascoli.
|-
! rowspan=2 colspan=1| Nominativo
! rowspan=2 colspan=2| Lista
! colspan="2" rowspan="2" |Coalizione
! colspan="2" | Mandato
! rowspan=2| Elezione
|-
! Inizio
! Fine
|-
| rowspan=2| Damiano Milone
| bgcolor={{CP|Partito Democratico della Sinistra}}|
| [[Partito Democratico della Sinistra]]
| bgcolor={{CP|L'Ulivo}}|
|[[L'Ulivo]]
| 10 giugno 1996
| 16 aprile 2000
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1996|Elezione 1996]]
|-
| bgcolor={{CP|Democratici di Sinistra}}|
| [[Democratici di Sinistra]]
| bgcolor={{CP|L'Ulivo}}|
|[[L'Ulivo]]
| 17 aprile 2000
| 9 maggio 2003
| [[Elezioni amministrative in Italia del 2000|Elezione 2000]]
|-
| Antonio Ruggiero,<br> Salvatore Gullì, <br>Maria Carolina Ippolito
| colspan="4" | ''Commissione straordinaria''
| 10 maggio 2003
| 28 maggio 2006
| -
|-
| Luigi Rocca
| bgcolor={{CP|Socialisti Democratici Italiani}}|
| [[Socialisti Democratici Italiani]]
| bgcolor={{CP|L'Unione}}|
|[[L'Unione]]
| 29 maggio 2006
| 26 marzo 2007
| [[Elezioni amministrative in Italia del 2006|Elezione 2006]]
|-
| Giustino Di Santo
| colspan="4" | ''Commissario prefettizio''
| 27 marzo 2007
| 13 aprile 2008
| -
|-
| Carolina Girasole
| bgcolor={{CP|Partito Democratico (Italia)}}|
| [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
| bgcolor={{CP|Partito Democratico (Italia)}}|
|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]
| 14 aprile 2008
| 26 maggio 2013
| [[Elezioni amministrative in Italia del 2008|Elezione 2008]]
|-
| Gianluca Bruno
| bgcolor={{CP|Il Popolo della Libertà}}|
| [[Il Popolo della Libertà]]
| bgcolor={{CP|Centro-destra in Italia}}|
|[[Il Popolo della Libertà|PdL]]-[[Unione di Centro (2002)|UdC]]-L. civiche
| 27 maggio 2013
| 23 novembre 2017
| [[Elezioni amministrative in Italia del 2013|Elezione 2013]]
|-
| Domenico Mannino,<br> Antonella Rotolo, <br>Stefano Tenuta
| colspan="4" | ''Commissione straordinaria''
| 24 novembre 2017
| 25 novembre 2019
| -
|-
| rowspan="2" | Maria Grazia Vittimberga
| rowspan="2" bgcolor={{CP|Indipendente (politica)}}|
| rowspan="2" | [[Indipendente (politica)|Indipendente]]
|bgcolor={{CP|Lista civica di centro-sinistra}}|
|L. civiche di centro-sinistra
| 25 novembre 2019
| 25 giugno 2025
| [[Elezioni amministrative in Italia del 2019|Elezione 2019]]
|-
|bgcolor={{CP|Lista civica di centro-sinistra}}|
|L. civiche di centro-sinistra
|25 giugno 2025
|''in carica''
|[[Elezioni amministrative in Italia del 2025|Elezione 2025]]
|}
 
=== Gemellaggi ===
Nel centro dell'abitato c'è una piccola chiesa e i ruderi di un edificio di datazione incerta, identificato come casino dei nobili.
* {{Gemellaggio|Italia|Brescello|2008}}
* {{Gemellaggio|Italia|Belcastro|2009}}
* {{Gemellaggio|Italia|Matera|2017}}
 
== Sport ==
=== Calcio ===
La principale squadra è l'F.C. {{Calcio Isola Capo Rizzuto|N}} fondata nel [[1966]] (ora nota come G.S.D. Isola Capo Rizzuto 1966), che è stata promossa in [[Serie D 2017-2018|Serie D]] il [[Eccellenza Calabria 2016-2017|23 aprile 2017]] vincendo il [[Eccellenza Calabria|campionato di Eccellenza Calabrese]], insieme alla [[Supercoppa Calabria]]. Un solo anno in Serie D con il ritorno immediato nel campionato di Eccellenza, dove milita ancora oggi: promossa per la prima volta nel massimo campionato nella stagione 2008/09 sotto la guida del mister Francesco Lomonaco, da allora non è mai stata retrocessa al campionato inferiore. La matricola sportiva 23560 è la seconda più longeva del calcio calabrese ad ogni livello, dietro solo al Brancaleone che può vantare di essere la squadra più antica della regione. C'è anche un libro che racconta i primi 50 anni di storia della società pubblicato nel 2017 e scritto da Antonio Franco e Raffaele Muraca.
La principale squadra di calcio della città è l'''A.S.D. Isola Capo Rizzuto 1966'' che milita nell'[[Eccellenza Calabria]]. È nata nel [[1966]].
 
Esiste anche un'altra realtà calcistica che è Le Castella Calcio, società presente nell'omonima frazione, che ha nel suo statuto due differenti squadre, una iscritta al campionato di Seconda Categoria e l'altra al campionato regionale Amatori. Presenti anche diverse scuole calcio, tra cui le più importanti sono Academy Isola e Juventus Club. Tra i calciatori più rappresentativi del territorio ci sono sicuramente Domenico Mungo e Carmine Leone (non più in attività), entrambi con una lunga carriera tra i professionisti.
 
=== Altri sport ===
Non solo calcio ma tanti altri sport esaltano gli atleti del territorio, dalla Pesca in Apnea praticata dall'associazione Isola Ambiente Apnea, fino alla pesca con canna della Uccialì Fishing Team. Poi Judo sotto la guida della campionessa del mondo Teresa Loprete, ma anche bodybuilding dove primeggia a livello internazionale Antonio Macrillò. Poi ancora Danza con due scuole presenti e molti attive, Tennis con l'associazione Isola Tennis Club.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* [[Emanuele Greco]], ''Magna Grecia'', Bari 1980, pp.&nbsp;108 s.
* [[Pietro Giovanni Guzzo]], ''Le città scomparse della Magna Grecia'', Roma 1982, pp.&nbsp;284 ss.
* D. Marino, ''Cave d'età greca nella chora meridionale della pòlis di Kroton: note topografiche e tipologiche'', in Russi A. - Dell'Era A. (a cura di), Vir bonus docendi peritus. Omaggio dell'[[Università degli Studi dell'Aquila|Università dell'Aquila]] al prof. Giovanni Garuti, Gervasiana, 6, pp.&nbsp;17–38, Gerni Editori, 1996, San Severo
* [[Bruno Riillo]], ''Isola Di Capo Rizzuto - Vescovi e Signori in una piccola comunità di Calabria Ultra - '', Crotone, 2010.
 
== Voci correlate ==
* [[Uluç Ali PaşaUccialì]]
* [[Stazione meteorologica di Crotone-Isola di Capo Rizzuto]]
* [[Diocesi di Isola]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Isola di Capo Rizzuto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{ProvinciaComuni della provincia di Crotone}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Calabria}}