Cervelletto: differenze tra le versioni
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|Didascalia= Rappresentazione tridimensionale del cervelletto (in rosso) nell'encefalo umano.
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|Didascalia2=Disegno di un cervello umano, sono evidenziati il cervelletto e il [[Ponte di Varolio|ponte]]
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}}
Il '''cervelletto''' (in [[lingua latina|latino]] ''cerebellum'' che significa "piccolo cervello") è una parte del [[sistema nervoso centrale]] e più precisamente del [[rombencefalo]] ed è presente in tutti i [[vertebrati]]. Sebbene di solito sia più piccolo del [[cervello]], in alcuni animali come i pesci ''[[mormyridae]]'' assume dimensioni addirittura più grandi.<ref>{{Cita pubblicazione|autore-capitolo-cognome=Hodos|autore-capitolo-nome=William|capitolo= Evolution of Cerebellum|titolo=Encyclopedia of Neuroscience|editore=Springer|data=2009|pp=1240-1243|url=https://link.springer.com/referenceworkentry/10.1007%2F978-3-540-29678-2_3124|doi=10.1007/978-3-540-29678-2_3124}}</ref> Nonostante il cervelletto costituisca circa il 10% della massa cerebrale nell'[[homo sapiens]], contiene approssimativamente l'80% del totale dei neuroni cerebrali<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Frederico A. C.|cognome=Azevedo|data=2009|titolo=Equal numbers of neuronal and nonneuronal cells make the human brain an isometrically scaled-up primate brain|rivista=Journal of Comparative Neurology|volume=513|numero=5|pp=532-541|lingua=en|accesso=18 novembre 2019|doi=10.1002/cne.21974|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/cne.21974|nome2=Ludmila R. B.|cognome2=Carvalho|nome3=Lea T.|cognome3=Grinberg}}</ref>, ossia circa 70 miliardi di neuroni (69.03 ± 6.65) contro i 16 miliardi della Corteccia (16.34 ± 2.17) e i 0.69 ± 0.12 miliardi del [[tronco encefalico]].
Il cervelletto svolge un ruolo importante nel controllo dei movimenti. È coinvolto anche in funzioni [[cognizione|cognitive]], quali l'[[attenzione]], la [[Memoria (fisiologia)|memorizzazione]] e il [[linguaggio]], nonché nella regolazione delle risposte alla [[paura]] o al [[piacere]],<ref>{{Cita pubblicazione|coautori=Wolf U, Rapoport MJ, Schweizer TA |titolo=Evaluating the affective component of the cerebellar cognitive affective syndrome |rivista=J. Neuropsychiatry Clin. Neurosci. |volume=21 |pp=245-53 |anno=2009 |pmid=19776302 |doi=10.1176/jnp.2009.21.3.245 |numero=3}}</ref> tuttavia le sue funzioni motorie sono quelle storicamente più accreditate e studiate nonostante si stima attualmente che solamente il 20% delle funzioni cerebrali siano di natura motoria<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Scott|cognome=Marek|data=21 novembre 2018|titolo=Spatial and Temporal Organization of the Individual Human Cerebellum|rivista=Neuron|volume=100|numero=4|pp=977–993.e7|lingua=en|accesso=18 novembre 2019|doi=10.1016/j.neuron.2018.10.010|url=https://www.cell.com/neuron/abstract/S0896-6273(18)30898-5|nome2=Joshua S.|cognome2=Siegel|nome3=Evan M.|cognome3=Gordon}}</ref>. I lobi cerebellari sono infatti implicati in tutto lo spettro dei domini neuropsicologici<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Jeremy D.|cognome=Schmahmann|data=1º novembre 1991|titolo=An Emerging Concept: The Cerebellar Contribution to Higher Function|rivista=Archives of Neurology|volume=48|numero=11|p=1178|lingua=en|accesso=18 novembre 2019|doi=10.1001/archneur.1991.00530230086029|url=http://archneur.jamanetwork.com/article.aspx?doi=10.1001/archneur.1991.00530230086029}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Jeremy D.|cognome=Schmahmann|data=1996|titolo=From movement to thought: Anatomic substrates of the cerebellar contribution to cognitive processing|rivista=Human Brain Mapping|volume=4|numero=3|pp=174-198|accesso=18 novembre 2019|doi=10.1002/(sici)1097-0193(1996)4:3<174::aid-hbm3>3.3.co;2-w|url=http://dx.doi.org/10.1002/(sici)1097-0193(1996)4:3<174::aid-hbm3>3.3.co;2-w}}</ref>. Di per sé, il cervelletto umano non inizia il movimento, ma contribuisce al suo coordinamento, alla sua precisione e all'accurata temporizzazione ([[timing]])<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Orçun|cognome=Orkan Özcan|data=6 novembre 2019|titolo=Differential Coding Strategies in Glutamatergic and Gabaergic Neurons in the Medial Cerebellar Nucleus|rivista=The Journal of Neuroscience|pp=0806-19|lingua=en|accesso=18 novembre 2019|doi=10.1523/JNEUROSCI.0806-19.2019|url=http://www.jneurosci.org/lookup/doi/10.1523/JNEUROSCI.0806-19.2019|nome2=Xiaolu|cognome2=Wang|nome3=Francesca|cognome3=Binda}}</ref>: riceve l'input dai sistemi sensoriali del [[midollo spinale]] e da altre zone del cervello e integra questi segnali nell'ottimizzazione dell'attività motoria.<ref name="Fine"/> Un danno cerebellare produce negli esseri umani dei deficit nel movimento fine, nell'[[Equilibrio (biologia)|equilibrio]], nella [[postura]] e nell'apprendimento motorio, e in aggiunta svariate compromissioni a carico dei domini di [[linguaggio]], [[attenzione]] e [[memoria]] sono ben documentate in [[Neuropsicologia clinica|Neuropsicologia Clinica]] e in ricerca neuroscientifica<ref name="Fine">{{Cita pubblicazione|coautori=Fine EJ, Ionita CC, Lohr L |titolo=The history of the development of the cerebellar examination |url=https://archive.org/details/sim_seminars-in-neurology_2002-12_22_4/page/375 |rivista=Semin. Neurol. |anno=2002 |pp=375-84 |volume=22 |numero=4 | pmid=12539058 | doi = 10.1055/s-2002-36759}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Jeremy D.|cognome=Schmahmann|data=2004-8|titolo=Disorders of the Cerebellum: Ataxia, Dysmetria of Thought, and the Cerebellar Cognitive Affective Syndrome|rivista=The Journal of Neuropsychiatry and Clinical Neurosciences|volume=16|numero=3|pp=367-378|lingua=en|accesso=18 novembre 2019|doi=10.1176/jnp.16.3.367|url=http://psychiatryonline.org/doi/abs/10.1176/jnp.16.3.367}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Christian|cognome=Bellebaum|data=2007|titolo=Cerebellar involvement in executive control|rivista=The Cerebellum|volume=6|numero=3|pp=184-192|lingua=en|accesso=18 novembre 2019|doi=10.1080/14734220601169707|url=http://link.springer.com/10.1080/14734220601169707|nome2=Irene|cognome2=Daum}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=M. G.|cognome=Leggio|data=1º luglio 2000|titolo=Phonological grouping is specifically affected in cerebellar patients: a verbal fluency study|rivista=Journal of Neurology, Neurosurgery & Psychiatry|volume=69|numero=1|pp=102-106|accesso=18 novembre 2019|doi=10.1136/jnnp.69.1.102|url=http://jnnp.bmj.com/cgi/doi/10.1136/jnnp.69.1.102}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Peter|cognome=Mariën|data=2017-12|titolo=Cerebellar induced differential polyglot aphasia: A neurolinguistic and fMRI study|rivista=Brain and Language|volume=175|pp=18-28|lingua=en|accesso=18 novembre 2019|doi=10.1016/j.bandl.2017.09.001|url=https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0093934X17301141|nome2=Kim|cognome2=van Dun|nome3=Johanna|cognome3=Van Dormael}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=J.|cognome=Schmahmann|data=1º aprile 1998|titolo=The cerebellar cognitive affective syndrome|rivista=Brain|volume=121|numero=4|pp=561-579|accesso=18 novembre 2019|doi=10.1093/brain/121.4.561|url=https://academic.oup.com/brain/article-lookup/doi/10.1093/brain/121.4.561}}</ref><ref name=balboni89>{{cita|Anastasi et al.|p. 89}}.</ref>.
Anatomicamente, il cervelletto umano si presenta come una formazione grossolanamente ovoidale divisa in due emisferi (emisferi cerebellari), dal peso di circa 130-140 grammi<ref name=balboni89 /> ed è disposto nella fossa cranica posteriore nascosto sotto gli emisferi cerebrali. La sua superficie corticale è coperta da scanalature parallele finemente distanziate, in contrasto con le ampie convoluzioni irregolari tipiche della [[corteccia cerebrale]]. Queste scanalature parallele nascono dal fatto che la corteccia cerebellare è un sottile strato di tessuto strettamente piegato come una fisarmonica. All'interno di questo sottile strato vi sono diversi tipi di neuroni con una disposizione altamente regolare, le più importanti sono le [[Cellula del Purkinje|cellule Purkinje]] e le cellule granulari. Questa complessa organizzazione neurale permette una grande capacità di elaborazione del segnale, ma quasi tutta la lavorazione della corteccia cerebellare passa attraverso una serie di piccoli nuclei profondi che si trovano nella [[materia bianca]] all'interno del cervelletto.<ref name="Purves">{{Cita libro|curatore1= Dale Purves|nome1=Dale|cognome1=Purves|titolo=Neuroscience|anno= 2012|url= https://archive.org/details/neuroscience0000unse_o5f9|data=2011|editore=Sinauer|città=Sunderland, Mass.|isbn=978-0-87893-695-3|pp=[https://archive.org/details/neuroscience0000unse_o5f9/page/417 417]-423|edizione=5th}}</ref>
Oltre al suo ruolo diretto nel controllo del movimento, il cervelletto è necessario per diversi tipi di apprendimento motorio, soprattutto nell'adattamento ai cambiamenti dei rapporti sensomotorici. Sono stati sviluppati diversi modelli teorici per spiegare la calibrazione sensomotrice in termini di [[plasticità sinaptica]] all'interno del cervelletto. Questi modelli derivano da quelli formulati da [[David Marr]] e [[James Albus]], basati sull'osservazione che ogni cella cerebellare di Purkinje riceve due tipi di input totalmente diversi: uno comprende migliaia di ingressi deboli provenienti dalle fibre parallele delle cellule granulari; l'altro è un ingresso estremamente forte proveniente da una singola [[fibra rampicante]].<ref name="A">{{Cita libro|cognome1=Purves|nome1=Dale Purves|titolo=Neuroscience.|anno=2008|url=https://archive.org/details/neuroscienceissu00purv|data=2007|editore=W. H. Freeman|città=New York|isbn=0-87893-697-1|pp=[https://archive.org/details/neuroscienceissu00purv/page/n222 197]–200|edizione=4th}}</ref> Il concetto di base della teoria di Marr-Albus è che la fibra rampicante funge da "segnale di insegnamento", che induce un cambiamento duraturo nella forza degli ingressi nella fibra parallela. Le osservazioni di ''[[long term depression]]'' negli ingressi nelle fibre parallele hanno fornito sostegno a tali teorie, anche se la loro validità rimane ancora controversa.<ref name="A" />
[[File:EmbryonicBrain.svg|350x350px]]
== Rapporti e configurazione esterna ==
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La faccia superiore è coperta dai [[lobi occipitali]] da cui è separata dal tentorio del cervelletto, un setto della [[dura madre]] che si dispone orizzontalmente. Questa lamina prendendo inserzione sulla squama dell'[[osso occipitale]], contribuisce a delimitare il [[seno venoso]] e continua in avanti per formare un ampio spazio ovalare che delimita inferiormente la porzione sovratentoriale dell'[[encefalo]]. Sulla linea mediana, la faccia superiore si solleva in un rilievo, la faccia superiore del verme, formata dal verme stesso.
La faccia inferiore è in rapporto con le [[Fossa cranica|fosse craniche posteriori]] e con la [[cisterna magna]] (o
[[File:Cerebellum NIH.png|thumb|Il cervelletto (evidenziato in
La circonferenza è percorsa anteriormente da una depressione, l
=== Angolo cerebellare ===
L'angolo cerebellare è un'area triangolare delimitata posteriormente e dorsalmente da cervelletto e [[Tronco encefalico|ponte]], anteriormente e lateralmente dalla rocca petrosa dell'[[osso temporale]]. È posto anteriormente al flocculo. In tale area si trovano concentrati i nuclei dei [[nervi encefalici]] [[Nervo facciale|facciale]], intermedio e [[Nervo vestibolococleare|vestibolo-cocleare]] che emergono avvolti da una comune guaina meningea. L'importanza di tale area è squisitamente clinica e dovuto ai rapporti intimi e delicati che vi sono fra gli elementi presenti; un'alterazione, infatti, che interessa questa zona presenta un quadro anatomoclinico famoso come
=== Peduncoli cerebellari ===
I peduncoli sono tratti di collegamento fra cervelletto e tronco encefalico (e quindi poi con tutto il nervoso centrale) costituiti da fasci di fibre nervose sia afferenti che efferenti.
* I
* I
* I
=== Suddivisione lobare ===
Sia il verme che gli emisferi vengono suddivisi da cinque profondi
==== Lobi ====
[[File:Human cerebellum anterior view description.JPG|thumb|upright=1.4|Suddivisione del cervelletto: 1. Lobulo centrale 2. Velo midollare anteriore 3. Nodulo 4. Uvula 5. Piramide 6. Vallecula 7. Tonsilla 8. Emisfero cerebellare 9. Peduncolo cerebellare 10. Flocculo 11. Fessura orizzontale]]
Il cervelletto è diviso dalle scissure postero-laterale e primaria in 3 lobi, ognuno costituito da una porzione centrale nel verme e due porzioni laterali negli emisferi:
*
*
*
==== Lobuli ====
Le altre scissure suddividono poi il lobo anteriore e posteriore in ulteriori lobuli. La classificazione di Reil<ref name=balboni93>
{{Colonne}}
'''Lobuli del verme'''
<br />
* Lobulo della lingula del verme
* Lobulo centrale
* ''Munticulus'' con il ''culmen'' e il ''declive''
* ''Folium vermis''
* ''Tuber vermis'' anteriore e posteriore
* Piramide
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{{Colonne spezza}}
'''Lobuli degli emisferi'''
<br />
* Frenuli della lingula
* Ali del lobulo centrale
* Lobuli quadrangolari superiore e inferiore
* Lobuli semilunari superiori
* Lobuli semilunari inferiori e lobulo gracile
* Lobuli biventri
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==== Scissure ====
[[File:
Il cervelletto possiede numerose scissure (dette anche fessure o solchi), divise in principali (che danno vita ai lobi) e secondarie (responsabili della formazione dei lobuli). Sulla faccia superiore le scissure si fanno progressivamente più lunghe, dalla fessura precentrale alla fessura orizzontale, poi sulla faccia inferiore decrescono sino alla fessura posterolaterale. Per evitare ripetizioni, ciascuna fessura divide sia una porzione del verme dalla successiva che la corrispondente ala abbinata al verme dalla successiva.
Le scissure principali risultano essere solo due:
*
*
Le scissure secondarie sono:
* La
* La
* La
* La
* La
* La
* La
* La
== Struttura e configurazione interna ==
[[File:Gray704.png|thumb|Organizzazione interna del cervelletto]]
[[File:BodyParts3D FJ3834 FJ3876 Cerebellum.stl|thumb|Modello 3D (in [[STL (formato di file)|formato .stl]]) del cervelletto]]
Il cervelletto presenta uno strato di sostanza grigia superficiale, detta ''corteccia cerebellare'', di forma irregolare a causa di numerosi solchi ad andamento prevalentemente trasversale. Al profondo della corteccia è presente la ''sostanza bianca'' che forma, al centro, il ''corpo midollare'' da cui dipartono tralci di sostanza che seguono i ripiegamenti della grigia superficiale e formano l<nowiki>'</nowiki>''arbor vitae''. Nel profondo del corpo midollare sono situati quattro nuclei (detti ''nuclei intrinseci''): nucleo del tetto, nucleo globoso, nucleo emboliforme e nucleo dentato.▼
▲Il cervelletto presenta uno strato di sostanza grigia superficiale, detta
=== Corteccia cerebellare ===
La corteccia cerebellare possiede una superficie pari alla metà di quella del [[cervello]] ma contiene un numero di [[neuroni]] maggiore, benché il suo peso sia dieci volte inferiore<ref name=gray258>
Presenta inoltre [[vasi sanguigni]], cellule della [[neuroglia]] e 6 tipi neuronali<ref name=popolazionineuronali>
* granuli,
* cellule dei canestri,
Riga 117 ⟶ 122:
* cellule del Golgi,
* cellule fusiformi,
* cellule di Lugaro;
* cellule di Purkinje.
==== Strati cerebellari ====
[[File:Gray706.png|thumb|upright=1.8|Schema degli strati della corteccia cerebellare]]
La corteccia
* lo strato molecolare,
* lo strato delle cellule di Purkinje,
Riga 127 ⟶ 133:
===== Strato molecolare =====
Lo strato molecolare, spesso 0,3-0,4mm<ref name=gray258 /><ref name=balboni96>
L'arborizzazione dendritica delle cellule di Purkinje si
Le fibre parallele nascono dalla biforcazione a T di numerosi assoni dei granuli che, una volta ascesi nello strato molecolare, divergono dando vita alle fibre stesse. Le fibre rampicanti, invece, risultano essere le terminazioni delle fibre olivo-cerebrali. Entrambe le fibre incontrano e traggono [[sinapsi]] con le cellule e i dendriti presenti nello strato molecolare.
I prolungamenti
===== Strato delle cellule del Purkinje =====
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===== Strato dei granuli =====
Lo strato dei granuli, più profondo, ha uno spessore che varia da 0,1mm nelle fessure a 0,5mm sulla sommità delle lamelle<ref name=balboni96 /><ref name=gray260 />, contiene circa 2.7 milioni di neuroni dei granuli per millimetro cubo<ref name=gray260 />. In questo strato sono contenuti i corpi cellulari, i dendriti basali e le [[assone|arborizzazioni assonali]] delle cellule del Golgi; i corpi cellulari delle cellule dei piccoli granuli e la parte iniziale del loro assone; le ramificazioni terminali delle fibre muscoidi (fibre afferenti) e parte delle fibre rampicanti che transitano verso lo strato molecolare. Dai piccoli granuli, originano gli [[assone|assoni]] che vanno a formare le fibre parallele che decorrono nello strato molecolare.
==== Cellule della corteccia
Il cervelletto presenta, oltre alle cellule della neuroglia, sei tipi di cellule neuronali<ref name=popolazionineuronali />: cellule di Purkinje, cellule del Golgi, cellule dei granuli, cellule a canestro, cellule stellate e cellule fusiformi. Queste ultime sono poco numerose, di tipo associativo con assone breve e presenti interamente nello strato molecolare.
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===== Cellule del Purkinje =====
[[File:Purkinje cell by Cajal.png|thumb|Esempio dell'arborizzazione dendritica di un cellula di Purkinje]]▼
{{vedi anche|Cellula del Purkinje}}
▲[[File:Purkinje cell by Cajal.png|thumb|Esempio dell'arborizzazione dendritica di
Le cellule del Purkinje sono grossi neuroni il cui corpo oblungo è situato nell'omonimo strato. Sono disposte ad intervalli piuttosto regolari al suo interno e possiedono un albero dendritico fittamente arborizzato che prende origine da uno o due dendriti primari e che si porta fino allo strato molecolare, dove contrae migliaia di sinapsi per mezzo di numerose spine dendritiche con le fibre parallele delle cellule dei granuli. L'albero dendritico delle cellule di Purkinje è caratteristicamente limitato ad una sottile lamina di tessuto perpendicolare all'asse maggiore della lamella. I dendriti delle cellule di Purkinje contraggono sinapsi mediante spine dendritiche più tozze con le fibre rampicanti. Ricevono sinapsi inibitorie dalle cellule stellate, dalle cellule a canestro e da rami ricorrenti di assoni di altre cellule del Purkinje. Il [[citoplasma]] delle cellule di Purkinje possiede un [[reticolo endoplasmatico]] rugoso molto superficiale rispetto alla membrana plasmatica e molto sviluppato, associato a molti mitocondri e ribosomi. Gli assoni delle cellule di Purkinje originano dal loro lato basale e si dirigono verso lo strato dei granuli per poi penetrare nella sostanza bianca. Contraggono sinapsi assoassoniche con le cellule a canestro. Ciascun assone emette rami ricorrenti che formano sinapsi con le cellule a canestro (assosomatiche), le cellule di Golgi (assosomatiche o assoassoniche) e altre cellule di Purkinje (assodendritiche o assoassoniche). Il resto dell'assone si ricopre di [[guaina mielinica]] nella sostanza bianca e poi si ramifica diffusamente dirigendosi verso i nuclei del cervelletto o i nuclei vestibolari.
Nel complesso, sono neuroni inibitori GABAergici la cui funzione è di modulare l'attività dei nuclei intrinseci del cervelletto.
===== Cellule del Golgi =====
Le
===== Cellule dei granuli =====
Le
Le cellule dei granuli, a differenza delle altre popolazioni, sono gli unici neuroni eccitatori e nelle loro sinapsi rilasciano L-glutammato.
===== Cellule a canestro =====
Le
===== Cellule stellate =====
Le
===== Cellule di Lugaro<ref name="B">{{Cita libro|nome=Henry|cognome=Gray|nome2=Henry|cognome2=Gray|nome3=Edward Anthony|cognome3=Spitzka|titolo=Anatomy, descriptive and applied, by Henry Gray.|url=https://dx.doi.org/10.5962/bhl.title.44407|accesso=30 dicembre 2018|data=1913|editore=Lea & Febiger,}}</ref> =====
Sono neuroni a forma di sigaro situati allo stesso livello delle cellule di Purkinje. Questi neuroni glicinergici innervano le cellule stellate e le cellule a canestro e formano un lungo assone, orientato trasversalmente, che termina sulle cellule di Purkinje. Ricevono le afferenze principali da un sistema serotoninergico extracerebellare.
===== Cellule unipolari a pennello<ref name="B" /> =====
Si tratta di cellule neuronali eccitatrici, presenti principalmente nelle regioni vestibolari del cervelletto, dove agiscono come una sorta di "booster" per le afferenze dalle fibre muscoidi. Le fibre muscoidi terminano con sinapsi molto grandi sulla base (il "pennello") di queste cellule. I loro assoni terminano come fibre muscoidi sui granuli.
==== Fibre afferenti ====
Riga 170 ⟶ 182:
La corteccia cerebellare comprende due tipi di fibre afferenti eccitatorie, le fibre rampicanti e le fibre muscoidi, distinte secondo la modalità con cui terminano nella corteccia cerebellare.
Oltre alle fibre muscoidi e rampicanti, la corteccia del cervelletto contiene un ricco plesso di fibre aminergiche provenienti da vari distretti del sistema nervoso centrale che rilasciano neurotrasmettitori come [[noradrenalina]], serotonina e dopamina in modo paracrino piuttosto che tramite sinapsi, ciò significa che i loro effetti si esercitano su gruppi di cellule e non su una singola cellula. Le fibre serotoninergiche provengono dalla formazione reticolare bulbare, quelle noradrenergiche dal ''locus coeruleus'' e sono inibitrici per le cellule del Purkinje, infine quelle dopaminergiche provengono dal tegmento ventrale.
===== Fibre rampicanti =====
Le
===== Fibre muscoidi =====
Le
=== Sostanza bianca ===
La sostanza bianca cerebellare, posta profonda alla corteccia, è composta dal
==== Corpo midollare ====
Il corpo midollare è
Il corpo è suddiviso in due lamine che si separano ad angolo acuto delimitando il recesso superiore del IV ventricolo:
*
*
Il tronco encefalico è connesso al corpo midollare tramite i tre peduncoli cerebellari. La disposizione ordinata delle fibre nei peduncoli si perde all'interno del corpo stesso, per riformarsi poi a livello delle lamine e delle lamelle.
=== Nuclei intrinseci ===
[[File:Gray707.png|thumb|upright=1.4|Posizione del nucleo dentato]]
I nuclei intrinseci del cervelletto sono situati nella parte profonda del corpo midollare.
Sono quattro paia e, in ordine mediolaterale, sono:
Ai nuclei afferiscono sia gli assoni delle cellule di Purkinje sia i collaterali rilasciati dalle fibre rampicanti e muscoidi prima di impegnarsi nella corteccia. Le cellule di Purkinje rilasciano nei nuclei degli impulsi sempre a significato inibitorio con la generazione di una scarica tonica, mentre i collaterali delle altre fibre svolgono una funzione eccitatoria attraverso un'attività elettrica irregolare (burst).
==== Nucleo del tetto (o del fastigio) ====
Il nucleo del tetto si trova nella sostanza bianca al di sopra del IV ventricolo ed è separato dallo strato ependimale da un fascio di fibre mieliniche. Dista solo 12mm<ref name=balboni100 /> dal nucleo controlaterale e di fatto è il nucleo più mediale. Presenta una forma ovoidale e le cellule multipolari sono più grandi nei due terzi craniali rispetto alla parte più inferiore. Appartiene funzionalmente al vestibolocerebello.
==== Nucleo globoso ====
Il nucleo globoso comprende 2-3 gruppi di cellule multipolari simili al nucleo del tetto. È di dimensioni inferiori rispetto al precedente. Si trova in prossimità dell'ilo del nucleo dentato dal quale è difficilmente individuabile. Insieme al nucleo emboliforme forma quello che viene a volte definito il
==== Nucleo emboliforme ====
Il nucleo emboliforme è situato lateralmente è un po' più caudalmente al nucleo globoso e presenta 2-3 gruppi di cellule di varie dimensioni. Si trova in prossimità dell'ilo del nucleo dentato dal quale è difficilmente individuabile. Insieme al nucleo globoso forma quello che viene a volte definito il
==== Nucleo dentato ====
Il nucleo dentato è il più voluminoso ed è disposto vicino al verme tra il paraflocculo e il peduncolo cerebellare inferiore. È chiamato anche
== Suddivisione e classificazione dei territori ==
Riga 214 ⟶ 226:
In base all'origine filogenetica è possibile suddividere il cervelletto in tre porzioni, dalla più antica alla più recente:
* ''archicerebellum'': comprende il nodulo e i flocculi e corrisponde quindi al lobo flocculonodulare, delimitato dalla Scissura Postero-laterale;
* ''paleocerebellum'': compare nella filogenesi insieme alla stazione eretta e comprende le formazioni situate anteriormente alla Scissura Primaria, che nel complesso corrispondono al lobo anteriore, con l'aggiunta della
* ''neocerebellum'': si è sviluppato in collegamento con la corteccia telencefalica
=== Suddivisione funzionale ===
La suddivisione funzionale del cervelletto è stata fatta prendendo in considerazione i territori di afferenza e di efferenza definendo quindi: un
==== Vestibolocerebello (archicerebello) ====
Il
==== Spinocerebello (paleocerebello) ====
Lo
==== Pontocerebello (neocerebello) ====
Il
== Derivazione embriologica ==
[[File:Cervelletto e cisterna magna ecografia ad ultrasuoni Dr. Wolfgang Moroder.jpg|thumb|upright=1.4|Sezione assiale modificata del cranio fetale a 19 settimane di gravidanza con rappresentazione della fossa cranica posteriore, misura del diametro trasverso del cervelletto e del diametro anteroposteriore della cisterna magna]]
Il cervelletto si sviluppa dal labbro rombico, un ispessimento della parte dorsale delle lamine alari del [[metencefalo]], che forma il margine craniale del [[Ventricoli cerebrali|IV ventricolo]]<ref name=gray336>
Si forma poi la prima fessura, che corrisponde alla parte più laterale della fessura posterolaterale. Alla fine del terzo mese compare un solco trasversale sulla superficie superiore del cervelletto primitivo formando la prima fessura che divide il verme ed entrambi gli emisferi<ref name=gray336 />.
Riga 240 ⟶ 252:
== Trasmissione degli impulsi ==
Le fibre afferenti parallele e rampicanti veicolano sempre un segnale di tipo eccitatorio, mentre le cellule stellate e dei canestri contraggono sinapsi inibitorie. Le fibre muscoidi che terminano nella corteccia formano i
=== Afferenze ===
Le fibre afferenti al cervelletto, qualsiasi sia la loro origine e la via a cui appartengono, sono solo di due tipi: muscoidi e rampicanti. Le fibre entrano nel cervelletto attraverso i peduncoli cerebellari e, passando nella sostanza bianca, gettano collaterali nei nuclei intrinseci per terminare poi nella corteccia in modo del tutto diverso.
Le fibre muscoidi si fermano nello strato dei granuli e terminano formando i
Le fibre rampicanti, invece, si dirigono direttamente nello strato molecolare della corteccia e stabiliscono sinapsi eccitatorie con i [[
=== Circuiti della corteccia ===
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Le cellule di Golgi, presenti nello strato granulare, ricevono anch'esse sinapsi eccitatorie dalle fibre muscoidi e parallele che traducono poi in un segnale inibitorio per i granuli.
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=== Glomerulo cerebellare ===
Le fibre muscoidi, terminando espandendosi in rosette sui
== Connessioni afferenti ==
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=== Fibre spinocerebellari ===
Le
==== Fascio spinocerebellare posteriore ====
Il
==== Fascio spinocerebellare anteriore ====
Il
==== Fascio spinocerebellare rostrale ====
Il
==== Fascio cuneocerebellare ====
Il
=== Fibre trigeminocerebellari ===
Le
=== Fibre olivocerebellari ===
Le fibre rampicanti che entrano nel cervelletto originano solamente da nuclei appartenenti al complesso olivare inferiore: da qui nascono per terminare controlateralmente su zone (costituite da strisce longitudinali) di cellule di Purkinje nella corteccia cerebellare. I collaterali delle fibre rampicanti si staccano per i nuclei cerebellari o vestibolari che contraggono sinapsi con le cellule di Purkinje raggiunte dalle rampicanti stesse. In tal modo le fibre olivocerebellari possono controllare i segnali in uscita dal cervelletto.<ref name=gray262 />
*
*
=== Fibre vestibolocerebellari ===
Le
Le
=== Fibre reticolocerebellari ===
Le
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*
*
=== Fibre pontocerebellari ===
Le
*
*
== Connessioni efferenti ==
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==== Zone della corteccia ====
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La corteccia cerebellare è suddivisia in
Il verme del lobo anteriore e il lobulo semplice sono divisi in:
* zona A: la striscia più mediale del verme
*zona X: proietta ai gruppi di cellule interstiziali, che si trovano tra il nucleo del fastigio e il nucleo interposito posteriore, e riceve le fibre rampicanti dalla regione intermedia del nucleo olivare accessorio mediale;
* zona B: la striscia laterale del verme; proietta al nucleo vestibolare laterale e riceve fibre rampicanti dalla parte caudale del nucleo olivare accessorio dorsale.
Proseguendo verso gli emisferi, nella regione intermedia, sono presenti
Il resto degli emisferi è costituito da:
* zona C<sub>2</sub>: proietta al nucleo interposito posteriore e riceve le fibre afferenti rampicanti dalla regione craniale del nucleo olivare accessorio mediale;
* zona D (D<sub>1</sub> e D<sub>2</sub>): proietta al nucleo dentato caudale e rostrale e riceve le fibre rampicanti dalle lamine ventrali e dorsali del nucleo olivare principale.
Le principali connessioni delle zone C<sub>2</sub> e D sono con la corteccia cerebrale. Esse sono infatti connesse ad aree corticali motorie, premotorie e parietali con suddivisione somatotopica.<ref>{{Cita libro|nome=Henry|cognome=Gray|nome2=Henry|cognome2=Gray|nome3=Edward Anthony|cognome3=Spitzka|titolo=Anatomy, descriptive and applied, by Henry Gray.|url=https://dx.doi.org/10.5962/bhl.title.44407|accesso=2 gennaio 2019|data=1913|editore=Lea & Febiger,}}</ref>
Le altre parti del cervelletto presentano una suddivisione zonale di minore importanza o ancora poco chiara, rimanendo luogo di numerose efferenze.
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==== Fibre corticonucleari ====
Le
==== Fibre corticovestibolari ====
Le
=== Efferenze dai nuclei ===
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==== Fibre cerebellovestibolari ====
Le
==== Fibre
Le
==== Fibre
Le
==== Fibre
Le
== Anatomia funzionale ==
Le informazioni che arrivano dalla periferia portano i dettagli dei movimenti nel corso della loro esecuzione permettendo al cervelletto di controllare il tono muscolare
Sia i segnali periferici che centrali vengono confrontati in ogni istante e usati per produrre una risposta efficiente per modulare, ed eventualmente correggere, il segnale sia nel tragitto discendente che ascendente. Qualora sussistano delle differenze tra il movimento programmato e quello effettivamente realizzato, il cervelletto è in grado di correggere, con un meccanismo di [[feedback negativo]], il movimento durante il suo realizzarsi.
Il modulo di funzionamento del cervelletto si ripete invariato nonostante le diverse connessioni e funzioni attribuite. La corteccia è costituita ovunque dagli stessi strati che sono raggiunti dalla stesse fibre afferenti e da cui dipartono l'unico tipo di fibre efferenti dirette ai nuclei intrinseci del cervelletto.<ref name=balboni95>
Un danno cerebellare, infine, non impedisce l'utilizzo di una determinata funzione, ma ne riduce l'efficienza.
=== Apprendimento motorio ===
Queste capacità del cervelletto si applicano sia durante i processi cognitivi (che coinvolgono le aree corticali limbiche e paralimbiche) sia durante la ripetizione di movimenti complessi (apprendimento motorio). La ripetizione nel tempo di determinati schemi motori, modifica i circuiti cerebellari (effetto plastico) accrescendo l'efficienza di controllo nell'atto motorio e quindi anche l'efficacia con cui viene effettuato. Si parla soprattutto di azione che richiedono schemi elevati di coordinazione (suonare il pianoforte) e in cui l'esecuzione dei singoli atti che compongono il movimento sia indipendente dall'intervento cosciente della corteccia cerebrale.<ref name=balboni95 />
Nel cervelletto si crea quindi un ben preciso schema motorio che viene trasmesso al complesso olivare inferiore tramite proiezioni collaterali del fascio corticospinale. Anche alcune informazioni cerebellari uscenti attraverso il peduncolo cerebellare superiore che raggiungono il nucleo rosso vengono poi ritrasmesse all'oliva inferiore per il confronto con lo schema motorio originale<ref name=gray267 />.
==== Correzione del movimento ====
In ogni caso sembra che proprio per questo motivo, il sistema delle fibre rampicanti
=== Mantenimento della stazione eretta ===
A questo riguardo svolge un ruolo essenziale il verme del cervelletto essendo implicato in quella serie di movimenti muscolari inconsci che permettono di mantenere la [[stazione eretta]] mentre si compie un'azione e nell'insieme noti come
=== Tempistica e cooperazione ===
Un esempio dell'importanza della tempistica con cui devono avvenire i movimenti motori e la coordinazione fra i muscoli si ha nella lettura. Per leggere una pagina di un libro è necessario che ad ogni riga gli occhi che scorrono le lettere nelle righe scattino indietro per iniziare la riga successiva.<ref name=gray267 />
== Patologie ==
=== Lesioni ===
[[File:Thomas-fig68,69-p127.png|thumb|Esempio della tipica andatura barcollante]]
Le lesioni al cervelletto sono tutte
Lesioni della linea mediana del verme o del lobulo flocculonodulare portano ad un'[[atassia]] del tronco, con caratteristica andatura barcollante tipica dell'ubriaco. Questa scoordinazione si accompagna in genere a movimenti anomali degli occhi (
Lesioni laterali al verme causano un'[[atassia]] appendicolare, un'incoordinazione degli arti che si traduce nell'incapacità di svolgere movimenti appropriati alla distanza da raggiungere (
Lesioni al lobo anteriore portano ad un aumento abnorme del tono muscolare (
Anche l
=== Sindrome dell'angolo pontocerebellare ===
Tale sindrome è un quadro anatomoclinico che coinvolge gli elementi presenti nell'angolo cerebellare. Tale patologia è solitamente causata da un [[tumore]] che coinvolge la guaina del [[nervo vestibolococleare]] che causa disturbi all'udito, dell'equilibrio e alterazioni al [[nervo facciale]]. Se si espande, può portare alla compromissione del [[Tronco encefalico|ponte]], del cervelletto e di altri [[nervi encefalici]]. Altre cause della sindrome possono essere una compressione dovuta ad emorragie o processi espansivi del [[tronco encefalico]].<ref name=balboni92>
== Note ==
== Bibliografia ==
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▲* {{Bibliografia|Moore|Keith Moore, T. V. N. Persaud, ''Lo sviluppo prenatale dell'uomo'', Napoli, EdiSES, 2009, ISBN 978-88-7959-348-9}}
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{
{{Sistema nervoso}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|anatomia|biologia|medicina}}
[[Categoria:Encefalo]]
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