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{{Nd}}
{{Divisione amministrativa
|Grado amministrativo = 3
|Nome = Lizzano
|Stato = ITA
|Stemma = Lizzano-Stemma.png
|Bandiera = Lizzano-Gonfalone.png
|Voce stemma =
|Voce bandiera =
|Panorama =Lizzano.jpg
|Didascalia =
|Divisione amm grado 1 = Puglia
|Divisione amm grado 2 = Taranto
|Amministratore locale=Dario Maria= FortunatoLucia MacripòPalombella
|Partito = [[Illista Popolo della Libertà|PdLcivica]] Lizzano ci siamo
|Data elezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2023#Lizzano|15-5-2023]]
|Data elezione=27/05/2013
|Data istituzione =
|Altitudine = 42
|Sottodivisioni = [[Marina di Lizzano]]
|Superficie=47.18
|Divisioni confinanti = [[Fragagnano]], [[Sava (Italia)|Sava]], [[Torricella]], [[Faggiano]], [[Taranto]] (isole amministrative)
|Note superficie=
|Zona sismica = 4
|Abitanti=10126
|Gradi giorno = 1004
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2014gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 settembre 2014.
|AggiornamentoNome abitanti =30-09-2014 lizzanesi
|Patrono = [[san Gaetano Thiene]]
|Sottodivisioni=[[Marina di Lizzano]]
|Festivo = 7 agosto
|Divisioni confinanti=[[Fragagnano]], [[Sava (Italia)|Sava]], [[Torricella]], [[Faggiano]], [[Taranto]] (isole amministrative).
|TargaPIL =TA
|PIL procapite =
|Zona sismica=4
|Mappa = Map of comune of Lizzano (province of Taranto, region Apulia, Italy).svg
|Gradi giorno=
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Lizzano all'interno della provincia di Taranto
|Nome abitanti=lizzanesi
|Sito = http://www.comune.lizzano.ta.it
|Patrono=[[san Gaetano Thiene]], [[san Pasquale Baylon]].
|Festivo=6 agosto, 17 maggio.
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Lizzano (province of Taranto, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Lizzano all'interno della provincia di Taranto
|Sito=http://www.comune.lizzano.ta.it
}}
 
'''Lizzano''' (''Lizzanu'' in [[Dialettodialetto salentino|salentino]]<ref>{{citaCita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | GARZANTIGarzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=357 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/357 }}</ref>, ''Licyanum'' in [[Lingua latina|latino]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 10.282{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref>Dati ISTATname="template divisione amministrativa-abitanti" 31/12/2010.</ref> della [[provincia di Taranto]] in [[Puglia]].
 
È situata a oriente del [[taranto|capoluogo]] da cui dista 25&nbsp;km circa. Si trova nel [[Salento]], sul margine meridionale delle [[Murge tarantine]], dove queste, attraverso la serra di [[Roccaforzata]] e [[San Crispieri]] e le Serre di Lizzano e della Marina, scendono digradando verso il [[mar Ionio]], dove c'è la località turistica [[Marina di Lizzano]] e la zona umida della palude Mascia. Il clima è [[mediterraneo]], le temperature miti, anche nel periodo invernale. Il comune fa parte dell'associazione nazionale "[[Associazione nazionale città del vino|Città del vino]]"<ref>{{Cita web|url=http://www.cittadelvino.it/it/elenco-dei-soci|titolo=Elenco delle città del vino.|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110710043803/http://www.cittadelvino.it/it/elenco-dei-soci|dataarchivio=10 luglio 2011}}</ref>, fa parte del [[Gruppo di azione locale|GAL]] "Terre del Primitivo", della [[strada del vino]] "Primitivo di Manduria e Lizzano DOC", del consorzio "Grande Salento" e dell'[[Unione di comuni "Terre del Mare e del Sole"]]. Per dialetto, cultura e tradizioni, Lizzano è a pieno titolo una cittadina [[Salento|salentina]], rendendola avulsa dal contesto socio-culturale della città di [[Taranto]], da cui riceve pochissime influenze.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.lizzano.ta.it/territorio/cenni-storici|titolo=Sito istituzionale del comune.|accesso=18 novembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131116020423/http://www.comune.lizzano.ta.it/territorio/cenni-storici|dataarchivio=16 novembre 2013|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Geografia fisica ==
{{Vedi anche|Marina di Lizzano}}
[[File:Lizzanoterritori.PNG|thumb|Territori storicamentecomunali appartenenti aldel comune di Lizzano (rosso), ora del comune di Taranto (blu) e territori contesi (storicamente appartenenti al comune di Lizzano ma attualmente aggregati a quello di Tatanto.) ]]
 
La cittadina di Lizzano, si trova in un territorio pressoché pianeggiante. L'altezzaaltitudine e varia da un minimo di 0&nbsp;m s.l.m., in prossimità della marina e della linea di costa, ed una massima di 97<ref>{{Cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/073/011/clima.html|titolo=Dati da www.comuni-italiani.it.}}</ref>&nbsp;m s.l.m. in prossimità delle [[serra|serre]] di Lizzano. La casa comunale è posta ad un'altezza di 42&nbsp;m.[[s.l.m.]] La [[Marina di Lizzano]] dista dal centro abitato 56&nbsp;km. Confina a nord con il comune di [[Fragagnano]], distante 4,5 &nbsp;km, a est con i comuni di [[Sava (Italia)|Sava]], distante 10 &nbsp;km e [[Torricella]], distante 6 &nbsp;km, a sud con il [[Mar Jonio]], distante 6 &nbsp;km, a ovest con l'isola amministrativa del comune di Taranto.
 
Il litorale, prevalentemente sabbioso e contraddistintocaratterizzato da una fine sabbia bianca, è contraddistinto da un [[duna|dunesistema dunale]] ricchee retrodunale ricchi di vegetazione caratteristicacon la tipica presenza della [[macchia mediterranea]]. Il paesaggio agrario è caratterizzato da uliveti, colture arboree miste, ficheti e mandorleti, alternati a seminativi e asoprattutto vigneti.
La vegetazione spontanea e la macchia mediterranea occupano le zone più alte e rocciose e le zone dunali. Le campagne, ricche di testimonianze rivenienti aldal periodo [[neolitico]], si caratterizzano per la presenza di moltissimi [[Muro a secco|muretti a secco]], di [[Specchia (megalite)|specchie]], di circa 3523 masserie sparse in tutto il territorio comunale e dei tipici trulli salentini, monumentomonumenti della civiltà contadina. Il [[Pajaru|trullo]] (del tipo salentino detti anche truddiTruddu/Tródduri, pagghiare, furnieddiin odialetto caseddelizzanese), è una costruzione realizzata con le pietre tolte dal terreno roccioso per renderlo coltivabile. Tali costruzioni venivano costruite interamente a secco ed utilizzate come rifugio per animali, attrezzi e persone.
[[File:Fiumeostone.JPG|thumb|upright|left|Il fiume Ostone tra le dune, [[Marina di Lizzano]].]]
[[File:Pagghiara.jpg|thumb|Tipico trullo salentinolizzanese]]
 
=== Idrografia ===
Nel territorio comunale, è presente un corso d'acqua a carattere prevalentemente torrentizio e stagionale, chiamato fiume [[Ostone]] o canale dei Cupi (''lu Stoni'' o ''li cupi'' in dialetto). Questo fiume e lL'area intorno ad esso è molto interessante sia sotto il profilo ambientale (flora e fauna) e sia sotto il profilo storico.
Infatti lungo il suo corso, trovano il loro habitat naturale molte specie animali come gli [[Amphibia|anfibi]] ([[rana (genere)|rane]], [[Bufo|rospi]] ecc.), [[pesci]] (specialmente [[Anguilla anguilla|anguille]]) e molti uccellivolatili (Upupa, Germano Reale, Gazza Ladra, Fagiano, Civetta e molti altri).
Anche la vegetazione è molto ricca. Lungo tutto il corso del fiume permane un fitto canneto e molte altre specie vegetali.
[[File:Maredilizzano.jpg|thumb|Marina di Lizzano]]
 
Sotto il profilo storico, invece,il fiume è molto importante perché lungosulle ilsue suo corsosponde, ed in particolare vicino al mare, sono stati rinvenuti nel tempo enormi quantitativi di reperti archeologici (vasellame, oro, ceramiche, pietre lavorate, tempietti votivi, necropoli, ossa, monumenti negalitici) risalenti all'[[età del bronzo]], all'età [[Magna Grecia|magno-greca]] e uninteri interovillaggi villaggio risalenterisalenti al [[Neolitico]] tra cui il più importante, presso Bagnàra, possiede una notevole cinta difensiva. A nord di Lizzano il fiume viene inglobato in una [[gravina (geologia)|gravina]] naturale sulle cui pareti rocciose insistono alcuni insediamenti grottiferi risalenti al periodo bizantino ed utilizzati come rifugio durante le scorribande saracene e come nascondiglio durante il fenomeno del brigantaggio risorgimentale.
Successivamente con la stagione delle bonifiche di fine ottocento, il fiume Ostone è servito a prosciugare la Palude Rotonda nei pressi di [[San Crispieri]] mediante il canale "dei Cupi", affluente artificiale del fiume. Le sorgenti che fino a pochi anni fa alimentavano naturalmente l'Ostone, sono state obliterate artificialmente a causa della smodata diffusione di pozzi artesiani.
 
=== Sismicità ===
Nel corso della storia, l'unico evento sismico di rilevanza, èavvenne stato quello delil 20 febbraio [[terremoto del 1743|1743]], avvertito in tutto il [[Salento]]. Il sisma, del nono grado della [[scala Mercalli]], distrusse le vicine città di [[Francavilla Fontana]] e [[Nardò]] provocando anche morti e feriti. Questo evento, aper ciò che riguarda Lizzano, è documentato da alcuni scritti chedell'epoca siattualmente trovanocustoditi ininn variarchivio archividi del comunestato. In questi scrittidocumenti si racconta di come la scossa di terremoto sia statafu forte, provocandoe ildi panicocome dellala gente. Inebbe paesepaura crollaronoa molteseguito casedei ecrolli altreavvenuti siin lesionaronopaese eove addiritturaanche il palazzo marchesale subì dei danni statici e si inclinò<ref>{{Cita|E. Tripaldi, Lizzano e il convento degli alcantarini|pp. 76-77.|E. Tripaldi, Lizzano e il convento degli alcantarini, 1996}}.</ref>.
 
=== Clima ===
* [[Classificazione climatica]]: zona C, 1.004 GG.
Lizzano presenta [[clima mediterraneo]]. La vicinanza del mare mitiga gli inverni, quando le temperature scendono raramente sotto lo zero e le perturbazioni nevose sono rare. L'ultima nevicata abbondante è avvenuta il 30 e 31 dicembre [[2014]]<ref>{{Cita web|url=http://www.supermeteo.com/nevesalento.php|titolo=Tabella con nevicate nel Salento.|accesso=5 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100725053511/http://www.supermeteo.com/nevesalento.php|dataarchivio=25 luglio 2010|urlmorto=sì}}</ref> quando caddero circa 10cm10&nbsp;cm di neve. In estate la temperatura, supera facilmente anche i 40 gradi. Soprattutto negli ultimi anni, sono frequenti temporali violenti e trombe d'aria.
QuesteNella sonotabella seguente, le temperature medie annuali:
{{ClimaAnnuale
| nome = Lizzano<ref>{{cita web|http://www.ilmeteo.it/portale/medie-climatiche/Lizzano|I dati della tabella si riferiscono al periodo trentennale 1973-2003}}</ref>
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| intensità12 = 16.0
}}
 
== Origini del nome ==
L'origine del nome ''Lizzano'' è incerta: alcuni affermano che derivi da "lizza", steccato nel quale, durante il Medioevo, scendevano i cavalieri per combattere, altri fanno derivare la parola da "leccio", pianta della famiglia delle querce di cui la zona era ricca<ref>{{Cita web|url=http://www.pugliaweb.it/index.php/component/content/article/43-comuni-della-provincia-di-taranto/179-comune-di-lizzano.html|titolo=Etimologia del nome ''Lizzano''.|urlmorto=sì|accesso=5 maggio 2010|dataarchivio=24 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201024202528/https://www.pugliaweb.it/index.php/component/content/article/43-comuni-della-provincia-di-taranto/179-comune-di-lizzano.html}}</ref>. Il nome potrebbe derivare molto probabilmente da [[Lecce]], oppure dal latino ''Licyanum''.
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia del Salento|Storia della Puglia}}
 
{{Nota
|titolo=Le origini del toponimo
|contenuto=
L'origine del nome''Lizzano'' è incerto: alcuni affermano che derivi da "lizza", steccato nel quale, durante il Medioevo, scendevano i cavalieri per combattere, altri fanno derivare la parola da "leccio", pianta della famiglia delle querce di cui la zona era ricca<ref>{{Cita web|url=http://www.pugliaweb.it/index.php/component/content/article/43-comuni-della-provincia-di-taranto/179-comune-di-lizzano.html|titolo=Etimologia del nome ''Lizzano''.}}</ref>. Il nome potrebbe derivare, molto probabilmente da [[Lecce]]. Molte località esistenti nel territorio hanno, infatti, nomi di derivazione leccese: Padulecchie, Bagnara, S.Cassiano, S.Cataldo. Lizzano prese il nome di Licyano.}}
Non esistono molte notizie riguardo alla storia di Lizzano. Certo è che il "pagus", il rione di case umili di campagna di Lizzano, risale a prima del mille. Non è possibile precisare date, come non è facile indicare a quale colonia appartenessero i primi abitanti del pagus Lizzanese, benché si creda a quella romana o greca.
 
=== Il neolitico ===
Le prime presenze in questo territorio, si ebbero certamente già nel periodo del [[Neolitico]].
Precisamente, in località "Bagnàra" e "San Cassiano" sono stati rinvenuti, dopo alcuni scavi, resti di insediamenti e villaggi capannicoli riguardanti l'età neolitica. Nelle stesse zone, poi, sono stati ritrovati numerosi arnesi e attrezzi di quell'epoca in pietra e in selce così come nel primo tratto del "canale dei Cupi", nelle grotte che si trovano sui lati della piccola gravina.
 
=== L'età greco-romana ===
[[File:Truddu (trullo) a Lizzano (TA).JPG|thumb|Un trullo nelle campagne di Lizzano]]
Oltre le [[colonie greche]], presenti già nel territorio [[Salento|salentino]] e, in particolare nel [[Taranto|tarantino]], anche quelle Romane prendevano possesso di queste terre. Nell'anno [[206 a.C.]] fu condotta la colonia [[Neptunia]]. Ai tempi di [[Verone]] e di [[Vespasiano]] altre colonie furono condotte nella [[Provincia di Taranto]]. Ai Coloni venivano assegnati degli appezzamenti di terra di 200 [[yugeri]]. Di qui sorse la necessità delle casette per i contadini. Così sensibilmente i casolari si raggruppavano e formavano i villaggi. Queste popolazioni, lavorando i campi e rendendoli produttivi diffondevano il benessere in tutta la provincia, aprivano strade, che solcavano tutto l'agro Tarantino, delle quali una conduceva ad [[Oria]], per arrivare alla [[Via Appia]] di [[Brindisi]], l'altra direttamente a [[Taranto]] e ai villaggi limitrofi.
 
=== Il periodo longobardobizantino, e le invasioni longobarde ===
Tramontato l'[[Impero romano]], i [[Barbari]], come un torrente devastatore, invasero tutta l'[[Italia]]. Nonostante l’espansione di [[Totila]] arrivoarrivó fino alle terre [[Salento|salentine]], i generali bizantini [[Belisario]] s'impadronìprima dellae [[Calabria]]poi, nel [[555]] [[Narsete (generale bizantino)|Narsete]], riconquistòriconquistarono queste regioni, main nome dell’[[Impero romano d’Oriente]]. Tuttavia nel [[568]] i [[Longobardi]] occuparono [[Taranto]] e [[Brindisi]]. I grecibizantini si accordarono con i longobardi alzando un muraglione che segnava il confine tra la foresta tarantina e il marchesato di [[Oria]]. Il territorio lizzanese, ora, si trovava sotto il controllo dei [[longobardi]]. La pace, però, fu breve. Nel [[717]] i bizantini, guidati da [[Leone Isaurico]] invasetentarono questedi regionirioccupare distruggendoqueste chiese e conventi, costringendo i cristiani a nascondere croci ed effigi, specie nel tarantino, dove la gente nascondeva gli oggetti sacri nelle gravine, nei burroni e, a Lizzano, in alcune grotte appena scavate come quella di S. Angeloterre. Anche i [[Saraceni]] invasero questo lembo d'[[Italia]], distruggendo [[Oria]], [[Manduria]] e i villaggi limitrofi fino ad arrivare a [[Taranto]] che venne distrutta. Dopo i [[Saraceni]], si scatenarono su queste terre gli [[Schiavoni]] e gli [[Magiari|Ungari]] che distrussero tutti i villaggi, dal litorale all'entroterra. L'eccidio e le distruzioni proseguirono dal [[924]] al [[962]], fino alla comparsa dell'imperatore [[Niceforo II Foca|Niceforo Foca]].
 
=== Gli insediamenti religiosi Basiliani ===
I ricordi della permanenza di questi religiosi a Lizzano, si riscontrano nella "valle dei Cupi" prima e nella cripta-monastero dell'Annunziata dopo. I religiosi [[Basiliani]], già presenti da molti anni nel [[Salento]], durante le persecuzioni erano riusciti a salvarsi nascondendosi nella foresta e nelle cripte sotterranee. I primi insediamenti si ebbero intorno ai secoli IX e X.
 
=== La nascita del casale ===
Sulla nascita del casale, non ci sono molte fonti, ma alcune di esse attestano<ref>Come afferma lo storico Ferrari</ref> che Lizzano sia stato edificato nel [[1208]] dalla contessa [[Albiria]], figlia di [[Tancredi di Sicilia|Tancredi]], re normanno. Fonti, seppur approssimative, narrano che il re normanno [[Guglielmo I di Sicilia|Guglielmo il Malo]] distrusse [[Lecce]], allora chiamata ''[[Rudiae]]'', nel [[1147]].
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=== Da feudo a comune ===
Nel corso dei secoli, Lizzano divenne un grande [[feudo]], con il titolo di [[Marchese|marchesato]]. Diversi feudatari si sono avvicendati al comando di questo feudo: nel [[1272]] il casale era infeudato da Iacopo de Rephis, nel [[1315]] passò nelle mani di Goffredo de Pandis, nel [[1329]] il feudo fu proprietà di Giovanni Sanseverino, dei De Tremblayo nella metà del [[XIV secolo]], dei Francone nel [[1475]], dei De Raho nel [[1569]], dei Duchi Clodinio nel [[1606]], dei De Luca nel [[1675]] e dei Chyurlia nel [[1697]]. Quest'ultima famiglia controllò il marchesato di Lizzano sino al [[1806]] quando furono abolite le feudalità.
Sotto il profilo amministrativo, Lizzano ha fatto parte della [[Terra d'Otranto]] (poi [[Provincia di Lecce]]) dall'XI secolo fino al [[1923]], quando dal [[distretto di Taranto]], che comprendeva la cittadina, venne istituita la [[provincia di Taranto|provincia dello Jonio]], ribattezzata [[provincia di Taranto]] solo nel [[1951]]. A livello regionale, fu inserita nella Regione [[Salento]] quando, nel secondo dopoguerra, il legislatore costituì formalmente le regioni; successivamente però, alla nascita effettiva delle regioni italiane, la Regione [[Salento]] fu annessa alla [[Puglia|Regione Puglia]]. A livello statale, Lizzano, dopo l'autonomia di cui godeva durante la preistoria, fece inizialmente parte della [[Magna Grecia]] (VIII-III secolo a.C.), poi fu annesso all'[[Impero romano]] (dal [[III secolo a.C.]] al IV secolo d.C.), all'Impero romano d'Occidente (IV-VI secolo d.C.), successivamente all'Impero Bizantino (VI-XII secolo d.C.), al [[Principato di Taranto]] all'interno del [[Regno di Sicilia]] ([[XII secolo]] d.C. - [[1262]]) prima e del [[Regno di Napoli]] ([[1262]]-[[1816]]) poi, al [[Regno delle Due Sicilie]] ([[1816]]-[[1860]]) e, infine, al [[Regno d'Italia]], l'attuale [[Repubblica Italiana]] ([[1860]]-oggi). Fino al [[1951]] Lizzano ha amministrato anche le due frazioni di [[Torricella]] e [[Monacizzo]] diventatodiventati comune autonomo sotto il nome di [[Torricella]].
 
=== Simboli ===
{{Approfondimento
{{Nota
|titolo=La leggenda dello stemma
|contenuto=
Mentre [[Lecce]] ha una [[Canis lupus|lupa]] alla base del [[leccio]], Lizzano fra i rami del suo simbolo ha una scritta molto particolare ''Fracta et ligata refloret'' ("spezzata e legata rifiorisce"). La leggenda narra che durante una tempesta la quercia più maestosa del paese fu violentemente colpita dalla furia del vento, fino a troncargli i due rami principali. I lizzanesi rialzarono la quercia e legarono al tronco i due rami. La quercia, quasi per incanto, rifiorì più bella di prima.}}
 
==== Stemma ====
[[File:Lizzano-Stemma.png|left|150px|Stemma del comune]]
Lo stemma comunalestorico del comune di Lizzano venne approvatoriconosciuto il 27 maggio [[1929]], dall'allora [[Capo del Governo Primo Ministro Segretario di Stato|capo del governo]] [[Benito Mussolini]]. La sua descrizione è la seguente:
{{Citazione|[[Campo di cielo]], all'albero di [[leccio]], con due rami spezzati e rilegati, nodrito su pianura erbosa morentemovente dalla punta, il tutto [[al naturale]], con in alto all'albero una lista bifida, svolazzante, d'argento, con il motto in nero: ''{{maiuscoletto|fracta et ligata refloret}}''.|Decreto reale di concessione in datariconoscimento del 27 maggio 1929}}
Il gonfalone, concesso con DPR del comune14 luglio 1971<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?6203|titolo=Lizzano|accesso=2025-09-16|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>, è costituito da un drappo partito di colore giallo- e di rosso nel centro del quale è posto lo stemma.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture civili ===
==== Il castello ====
{{Vedi anche|Palazzo Marchesale di Lizzano}}
Il Palazzo Marchesale (Castello) è situato ai piedi del poggio su cui gradatamente s'adagia il paese, si presenta con linee sobrie e severe. Secondo alcuni studiosi fu costruito su di un antico nucleo normanno dai baroni De Raho nel [[XVI secolo]], di cui rimane solo un torrione.
[[File:Castellolizzano.JPG|thumb|Castello Marchesale]]
La struttura è stata soggetta ad ampliamenti e rifacimenti nel corso della storia che ne hanno modificato l'aspetto originale. Attualmente è di proprietà privata, in pessimo stato conservativo ed in totale degrado. Molte sono, ancora oggi, le richieste da parte dei cittadini lizzanesi di rendere pubblico e fruibile questo palazzo.
 
==== Altre architetture civili ====
[[File:Trappitoantonazzo.jpg|thumb|Trappito Antonazzo (1700)]]
* Trappeti e palmenti ipogei;
* Architetture rurali presenti nelle campagne (Trulli, costruzioni a secco);
* Le 35 masserie presenti nel territorio;
* Palazzo Majorano;
* Palazzi signorili nel centro storico;
* Palazzo della scuola elementare ''Alessandro Manzoni''
 
=== Architetture militari ===
==== Torre dell'orologio ====
La Torre dell'Orologio (XII-XIX secolo) è impostata su un torrione del castello, un tempo poco distante dall'impianto originario normanno pare fosse legata ad esso da un passaggio sotterraneo, mai ritrovato. Rappresenta una testimonianza di valore storico inestimabile. Da una prima lettura delle strutture murarie appare evidente un processo di sedimentazione attuatosi nel corso dei secoli. La struttura di base sembra ancora riconducibile ad una torre fortificata di avvistamento e di difesa, risalente al XIII - XIV secolo.
[[File:Torrelizzano.JPG|thumb|left|Torre dell'orologio]]
 
Qui al piano terra esiste un unico vano a pianta quadrata con volta a botte. La parte superiore della torre è un evidente rifacimento con sopraelevazione. databile tra il XV ed il XVI secolo. A seguito di tale intervento fu ricostruita la volta del vano preesistente al secondo livello, con arco a sesto acuto. Furono inoltre costruiti gli spalti di difesa con le relative caditoie e con l'aggiunta di elementi architettonici decorativi dello stesso materiale adoperato per la sopraelevazione (carparo), che ne hanno ingentilito l'aspetto. Tra XVIII e XIX secolo la torre divenne importante punto di riferimento per la vita del paese per l'inserimento dell'orologio e della torre campanaria. Innalzata la sua sommità, fu ricavato un apposito vano per accogliere i meccanismi dell'orologio, sormontato da un campanile dotato di due campane di diverse dimensioni, asservite all'orologio. In seguito sono stati affiancati due piccoli corpi di fabbrica ad un solo livello, adiacenti ai due lati mentre il terzo lato della torre è addossato ad uno stabile, un tempo adibito, a cinema, ma costruito, nei secoli scorsi, per evidente utilizzo militare. L'accesso ai vari locali del fabbricato avviene in modo del tutto indipendente.
 
==== Torri Costiere ====
{{Vedi anche|Torre Zozzoli|Torri costiere del Salento}}
[[File:Torre zozzoli.jpg|thumb|[[Torre Zozzoli]], [[Marina di Lizzano]]]]
 
Nel territorio di Lizzano sono presenti 3 torri costiere:
* [[Torre Zozzoli]] o torre sgarrata (in dialetto), parzialmente crollata
* Torre Rossa, ormai presente sotto forma di ruderi
* Torre Canneto, non più esistente
* Torri di vedetta sparse lungo la fascia costiera, costruite nella [[seconda guerra mondiale]].
 
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa matrice di San Nicola ====
Riga 232 ⟶ 199:
[[File:Conventolizzano.JPG|thumb|Convento San Pasquale Baylon, Lizzano]]
 
Il convento [[Ordine dei frati minori|francescano]] di [[San Pasquale Baylon]], venne eretto nel 1742 per volontà dei [[marchese|marchesi]] Chyurlia, allora feudatari della ''Terra di Lizzano''. Artisticamente la chiesa si presenta molto semplice, con sfumature [[Barocco|barocche]], ancora più evidenti prima dei numerosi restauri e rimaneggiamenti effettuati negli ultimi trent'anni. Sono presenti un grande numero di tele settecentesche e statue della stessa epoca. Il convento ospita un museo (prevalentemente di oggetti sacri) e una biblioteca chiusi al pubblico. AttualmenteVi vihanno dimoranodimorato i frati della provincia francescana del [[Salento]] fino al mese di settembre 2016 quando, tra fortissime proteste e manifestazioni di dissenso, la cura del convento e della parrocchia ad esso legata è stata affidata all'[[Arcidiocesi di Taranto]] che accogliendo la decisione del capitolo provinciale dei Frati, ha nominato un parroco diocesano dando seguito di fatto alla soppressione della fraternità francescana.
[[File:Chiesarosariolizzano.jpg|thumb|upright|Chiesa del Rosario, Lizzano]]
 
Riga 242 ⟶ 209:
==== Cappella del Crocifisso ====
{{vedi anche|Cappella del Crocifisso (Lizzano)}}
Sita nel centro storico del paese nelle immediate adiacenze del castello normanno; conservato in discrete condizioni, è una preziosa testimonianza della identità culturale storica dei lizzanesi. Di grande valore, al suo interno, è la [[deesis]], affresco di origine bizantina (come lo è tutta la chiesa), che si trova sopra l'altare maggiore. Vi sono conservate, inoltre, due statue lignee raffiguranti [[san Gaetano da Thiene]] e [[sant'Elena]].
 
=== Chiese e cripte rupestri ===
{{Vedi anche|Cripta}}
La cittadina di Lizzano, è stata, per molti secoli, abitata da monaci [[bizantini]], [[basiliani]] e [[gesuiti]]. L'esistenza di queste figure religiose, ha lasciato numerose tracce architettoniche e artistiche che trovano il loro fulcro nelle due grandi chiese rupestri con relativa cripta: quella della ''Ss.Santissima Annunziata'' e quella di ''Sant'Angelo''.
 
==== Chiesa e cripta rupestre ''Ss.della Santissima Annunziata'' ====
La [[cripta]] rupestre della Ss.Santissima [[Annunciazione|Annunziata]] si trova a circa mezzo Kmkm di distanza da Lizzano. La chiesetta della SS.Santissima Annunziata è considerata un monumento di notevole interesse storico artistico, uno dei più singolari di tutto il territorio pugliese ed un importante santuario rupestre, centro di devozione [[Maria (madre di Gesù)|mariana]] e meta di pellegrinaggio da parte di tutto il territorio ionico posto a sud-est di [[Taranto]] specialmente nel Medioevo. La cripta è ricavata da una grotta già [[Monastero|cenobio]] [[Monaci basiliani|basiliano]], era ricca di dipinti murali sacri, alcuni di rara bellezza, di epoca non anteriore al secolo XI. Sulla chiesa rupestre venne, in seguito, eretta la chiesa, fra il IX e il X secolo. Nei secoli XII e XIII si effettuarono alcuni interventi parziali sull'edificio, senza, però, mutarne in maniera rilevante l'aspetto formale e la configurazione spaziale. Tra il. XIV e il XV secolo fu attuata una ristrutturazione generale della cripta e della chiesetta, altri lavori ci furono tra il XVI e il XVII secolo. Agli inizi del XIX secolo avvenne la totale ristrutturazione dell'edificio ed il rinnovamento delle opere pittoriche. Nella chiesa, un tempo, vi erano non meno di 22 dipinti murali. A causa di leggende di tesori nascosti, la chiesetta fu sottoposta a saccheggi. L'accesso alla chiesa rupestre è stato ripristinato dal Rotary Club di [[Manduria]] in occasione della VI Festa di Fine Vendemmia il 17 novembre 2002.
 
==== Cripta rupestre e grotta di ''Sant'Angelo'' ====
[[File:Sant'Angelo-Lizzano.jpg|thumb|entrata della grotta di Sant'Angelo]]
[[File:Affrescosantangelolizzano.JPG|thumb|Uno degli affreschi all'interno della cripta di Sant'Angelo.]]
 
La chiesa di S. Sant'Angelo (Cripta Basiliana) è situata in contrada Serra degli Angeli su una collinetta denominata monte S. Sant'Angelo a 3&nbsp;km a nord-ovest di Lizzano. La grotta di Sant'Angelo si apre sulla sommità di una collina nei [[Calcare|calcari]] bianco-cerulei sub-cristallini del [[Cretacico]] e si articola in questi per circa 50 metri. Sul piano di calpestìo si sono notati vari frammenti di ossa con uno strato di fossilizzazione alquanto avanzata, frammenti di ceramica di varie epoche e quindi non si può escludere la presenza di qualche livello, in posto, del periodo neo-[[Età del rame|eneolitico]] e post-[[neolitico]]. Le tracce dell'epoca di culto, sono soprattutto la presenza di numerosi affreschi [[Arte paleocristiana|paleocristiani]].
 
==== Altre architetture religiose ====
Altre architetture religiose sono rappresentate dalle varie chiese e cappelle presente nel castello, nei palazzi signorili, nelle masserie e dai tempietti greci e romani ritrovati nelle zone ad interesse archeologico.
=== Architetture civili ===
==== Il castello ====
{{Vedi anche|Palazzo marchesale di Lizzano}}
Il Palazzo marchesale (Castello) è situato ai piedi del poggio su cui gradatamente s'adagia il paese, si presenta con linee sobrie e severe. Secondo alcuni studiosi fu costruito su di un antico nucleo normanno dai baroni De Raho nel [[XVI secolo]], di cui rimane solo un torrione.
[[File:Castellolizzano.JPG|thumb|Castello marchesale]]
La struttura è stata soggetta ad ampliamenti e rifacimenti nel corso della storia che ne hanno modificato l'aspetto originale. Attualmente è di proprietà privata e versa in stato di degrado.
 
==== ZoneAltre archeologichearchitetture civili ====
* Trappeti e palmenti ipogei;
L'indagine archeologica ha permesso di iscrivere il territorio di Lizzano nell'importante area neolitica del Sud-Est tarantino<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.taranto.it/spazio_comuni/view.php?id=13|titolo=Comune di Lizzano, provincia di Taranto}}</ref> comprendente Torre Castelluccia, Saturo, Porto Pirrone. Una campagna di scavo effettuata, infatti, in località Bagnara, ha portato alla luce un insediamento capannicolo di una comunità agricolo-pastorale cronologicamente collocabile nel [[Bronzo Medio]] (XV-XVI secolo a.C.). Altri scavi archeologici, sono stati effettuati in zona ''Santa Petronilla'', in zona ''San vito'', in tutto il corso percorso del fiume Ostone, nei dintorni della masseria Casabianca ed in tutto il territorio comunale. In questi scavi sono state ritrovate tombe e necropoli del periodo greco, messapico e romano, resti di ville con colonne in stile dorico, vasellame di vario genere e di varie epoche (dai messapi ai greci, dai romani al medio-evo), tombe a camera, reperti dell'età del bronzo e della preistoria.
* Architetture rurali presenti nelle campagne (Trulli, costruzioni a secco);
* Le 35 masserie presenti nel territorio;
* Palazzo Majorano;
* Palazzi signorili nel centro storico;
* Palazzo della scuola elementare ''Alessandro Manzoni''
 
=== Architetture militari ===
==== Torre dell'orologio ====
La Torre dell'Orologio (XII-XIX secolo) è impostata su un torrione del castello, un tempo poco distante dall'impianto originario normanno pare fosse legata ad esso da un passaggio sotterraneo, mai ritrovato. Rappresenta una testimonianza di valore storico inestimabile. Da una prima lettura delle strutture murarie appare evidente un processo di sedimentazione attuatosi nel corso dei secoli. La struttura di base sembra ancora riconducibile ad una torre fortificata di avvistamento e di difesa, risalente al XIII - XIV secolo.
[[File:Torrelizzano.JPG|thumb|left|Torre dell'orologio]]
 
Qui al piano terra esiste un unico vano a pianta quadrata con volta a botte. La parte superiore della torre è un evidente rifacimento con sopraelevazione. databile tra il XV ed il XVI secolo. A seguito di tale intervento fu ricostruita la volta del vano preesistente al secondo livello, con arco a sesto acuto. Furono inoltre costruiti gli spalti di difesa con le relative caditoie e con l'aggiunta di elementi architettonici decorativi dello stesso materiale adoperato per la sopraelevazione (carparo), che ne hanno ingentilito l'aspetto. Tra XVIII e XIX secolo la torre divenne importante punto di riferimento per la vita del paese per l'inserimento dell'orologio e della torre campanaria. Innalzata la sua sommità, fu ricavato un apposito vano per accogliere i meccanismi dell'orologio, sormontato da un campanile dotato di due campane di diverse dimensioni, asservite all'orologio. In seguito sono stati affiancati due piccoli corpi di fabbrica ad un solo livello, adiacenti ai due lati mentre il terzo lato della torre è addossato ad uno stabile, un tempo adibito, a cinema, ma costruito, nei secoli scorsi, per evidente utilizzo militare. L'accesso ai vari locali del fabbricato avviene in modo del tutto indipendente.
 
==== Torri Costiere ====
[[File:Torre zozzoli.jpg|thumb|[[Torre Zozzoli]], [[Marina di Lizzano]]]]
 
Nel territorio di Lizzano sono presenti 3 torri costiere:
* [[Torre Zozzoli]] o torre sgarrata (in dialetto), parzialmente crollata
* Torre Rossa, ormai presente sotto forma di ruderi
* Torre Canneto, non più esistente
* Torri di vedetta sparse lungo la fascia costiera, costruite nella [[seconda guerra mondiale]].
 
=== Siti archeologici ===
L'indagine archeologica ha permesso di iscrivere il territorio di Lizzano nell'importante area neolitica del Sud-Est tarantino<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.taranto.it/spazio_comuni/view.php?id=13|titolo=Comune di Lizzano, provincia di Taranto|accesso=17 marzo 2022|urlarchivio=https://archive.is/20070616132349/http://www.provincia.taranto.it/spazio_comuni/view.php?id=13|dataarchivio=16 giugno 2007}}</ref> comprendente Torre Castelluccia, Saturo, Porto Pirrone. Una campagna di scavo effettuata, infatti, in località Bagnara, ha portato alla luce un insediamento capannicolo di una comunità agricolo-pastorale cronologicamente collocabile nel [[Bronzo Medio]] (XV-XVI secolo a.C.). Altri scavi archeologici, sono stati effettuati in zona ''Santa Petronilla'', in zona ''San vito'', in tutto il corso percorso del fiume Ostone, nei dintorni della masseria Casabianca ed in tutto il territorio comunale. In questi scavi sono state ritrovate tombe e necropoli del periodo greco, messapico e romano, resti di ville con colonne in stile dorico, vasellame di vario genere e di varie epoche (dai [[messapi]] ai greci, dai romani al medio-evo), tombe a camera, reperti dell'età del bronzo e della preistoria.
 
=== Centro storico ===
Il nucleo abitato storico di Lizzano è situato a sud del paese, intorno alla Chiesa Madre, al Castello marchesale e alla torre dell'orologio. Fino a qualche decennio fa, il centro storico era interamente abitato mentre ora molte case e antiche bottege versano in stato di degrado. Le strade si presentano strette e curve intervallate da alcuni spiazzi e da vicoli più piccoli. La pavimentazione stradale fino a pochi decenni fa, era interamente costituita dalle tipiche chianche di pietra viva, caratteristiche di questa zona della Puglia; ora il bitume ricopre tutte le strade, lasciando intravedere, però, qualche chianca che riaffiora dal piano di calpestio. Questa parte del paese era anche quella più attiva economicamente in quanto vi si trovavano le bottege e i laboratori degli artigiani (ceramisti, falegnami, fabbri, scarpari, fornai e molti altri), ormai inesistenti. Le abitazioni sono molto semplici e tipiche della Puglia meridionale, con tetto basso e facciate imbiancate a calce o di carparo levigato, anche se non sono poche le case signorili e i palazzi dei nobili. Alcune case hanno una particolare decorazione barocca e altre, invece, presentano dei caratteristici comignoli '''arbereshe'''[[Arbëreshë]], tipici dei paesi circostanti, facenti parte dell'[[Arberia]] Tarantina. Nel [[2011]] sono iniziati i lavori di riqualificazione del centro storico con cui sono state riposizionate le chianche in pietra di trani in alcune strade, restaurata la facciata della chiesa del Rosario e parte della torre dell'orologio. Attualmente il centro storico è ancora in fase di riqualificazione, per la quale si attendono ulteriori fondi e progetti.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Lizzano (TA)}}
 
Al 31 dicembre [[20122023]] a Lizzano risultano residenti 106141 cittadini stranieri., Lepari nazionalitàall'1,37% principalidella sonopopolazione.<ref>[http{{cita web|url=https://demo.istat.it/str2012app/index.html Statistiche demografiche ISTAT<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>:?i=P03&l=it|titolo=
Bilancio demografico popolazione straniera e popolazione residente straniera per sesso}}</ref>
 
Le nazionalità principali sono<ref>[http://demo.istat.it/str2022/index.html Statistiche demografiche ISTAT<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>:
* [[Albania]]: 39
 
* [[Romania]]: 23
* [[Albania]]: 40
* [[Romania]]: 31
 
=== Lingue e dialetti ===
 
[[File:Dialettolizzanese.jpg|thumb|Il dialetto lizzanese nel contesto dei dialetti salentini.]]
Il dialetto lizzanese fa parte del [[Dialetto salentino|salentino]] e appartiene quindi al gruppo dei [[gruppo siciliano|dialetti italiani meridionali estremi]].
L'accento e la cadenza del lizzanese sono prevalentemente [[dialetto brindisino|brindisini]] (dialetto salentino settentrionale), ma forte è anche l'impronta del [[dialetto leccese|leccese]], ossia del salentino centrale. Il dialetto lizzanese, quindi, si discosta moltissimo dal dialetto del capoluogo ionico ([[Dialetto tarantino]]) che appartiene ai dialetti di transizione apulo-salentini. Il dialetto lizzanese è stato ampiamente studiato dal famoso filologo e linguista tedesco [[Gerhard Rohlfs (filologo)|Gerhard Rohlfs]].
 
=== Religione ===
La religione più diffusa è il [[cattolicesimo]] di [[rito romano]]. A Lizzano vi è la presenza di una confraternita: la confraternita del Santo [[Rosario]]. Inoltre presso il convento di San Pasquale hanno sede, dal 1907, il [[Ordine francescano secolare|Terz'ordine Francescano secolare]] (OFS) e la [[Gioventù Francescana]]. Molto sentite sono le feste religiose di [[San Gaetano da Thiene]], patrono principale (6-7 agosto), [[San Pasquale Baylon]], protettore della città (dal 15 al 18 maggio) e [[San Giuseppe]], nella cui vigilia della ricorrenza vengono allestite le famose [[Tavole di San Giuseppe]] e, nel giorno festivo, i falò per le strade (18-19 marzo) che vedono una partecipazione numerosa della cittadinanza e che richiamano un grosso flusso turistico da tutta la provincia e dal [[Salento]] in generale. La cittadina è compresa nell'Arcidiocesi di Taranto e nella provincia dei frati minori di Lecce.
 
Altre feste religiose molto sentite sono:
[[File:Perdonilizzano.JPG|thumb|I "Pirdùni" durante il pellegrinaggio agli altari della reposizione, Lizzano]]
* [[Sant'Antonio da Padova]]
* [[Madonna del Rosario]]
* [[Corpus Domini]]
* [[Epifania]]
* [[Assunzione di Maria]], con la processione a mare della statua.
* [[Settimana Santa]], che ruota intorno alla processione dei [[Mistero della fede|Misteri]], alla processione notturna dell'[[Maria Addolorata|Addolorata]] e alla visitazione dei [[Altare della reposizione|Sepolcri]] (''altari della reposizione'') da parte dei ''Perdoni'', coppie di confratelli del Rosario che incappucciati e in abito da penitenza, vagano per le vie del paese visitando gli Alari della reposizione.
* [[Santi Medici]] (Santi Cosimo e Damiano), venerati in particolar modo la notte dell'Ascensione del Signore. In questa notte prende vita un pellegrinaggio, a piedi, diretto verso il santuario di San Cosimo alla Macchia presso [[Oria]] (Br), per una distanza di 24 chilometri.
* [[Francesco d'Assisi|San Francesco d'Assisi]], patrono d'Italia. La devozione nei confronti del Santo è molto sentita anche grazie alla presenza del convento francescano dei frati minori, dell'Ordine Francescano Secolare e della Gioventù Francescana.
 
=== Tradizioni e folclore ===
{{C|La sezione contiene eventi da controllare, descritti con linguaggio non enciclopedico, tipo volantino pro loco e senza fonti.|Eventi|ottobre 2014}}
 
==== Il Tarantismo ====
{{Vedi anche|Tarantismo}}
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ci è malincunia, caccila fori.|Alcune strofe della ''Taranta di Lizzano''}}
 
A Lizzano, così come in tutta la Puglia meridionale, il fenomeno del [[tarantismo]] ha occupato un'importante pagina culturale e folcloristica di intere generazioni, arrivando fino ai giorni nostri, prima di scomparire del tutto. Testimoni oculari di questo studiato fenomeno raccontano di veri e propri rituali musicali usati per "guarire" le donne morse dalla tarantola. Il rituale consisteva in un ballo frenetico e stancante eseguito per ore o addirittura per giorni, dalle tarantate o dai tarantati che , sfiniti, cadevano a terra in uno stato di trance. Appena visti i primi sintomi del morso della tarantola, si usava appendere fazzoletti di diverso colore nella stanza più grande della casa e la tarantata, quasi incantata dai colori, ne sceglieva uno e ballava con quello. Si credeva che il colore del fazzoletto indicasse il colore della tarantola. Dopo ore di ballo ci si spostava, ballando e suonando, in campagna, sul posto dove si credeva che la tarantola avesse morso la tarantata e li si compiva l'ultimo ballo.
 
Di solito gli strumenti usati per questa terapia musicale erano il violino e il tamburello, ai quali si aggiungevano talvolta l'organetto e la chitarra battente.
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Il 6 gennaio, giorno dell'[[epifania]], si svolge lungo le vie del paese, "''la calata dei Magi''".
La mattina, sin dalle prime ore dell'alba, una banda suona nenie natalizie per le strade del paese, e prepara l'atmosfera alla manifestazione che si svolge nel pomeriggio, quando dal Convento San Pasquale Baylon, partono nei loro sontuosi abiti e i loro doni, i Sapienti d'oriente, preceduti dalla stella cometa e scortati da numerosi scudieri e paggi. Dopo aver percorso alcune vie, ci si reca nel centro storico, di fronte alla chiesa San Nicola, nella parte bassa del paese dove sono allestiti dei palchi. I Magi, guidati dalla cometa vanno da Erode dove si svolge il dialogo. Dopo aver salutato Erode, la cometa riappare guidando i Magi alla grotta del Bambinello. La manifestazione si chiude festosamente con i fuochi d'artificio.
 
==== La Passione di Cristo ====
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La manifestazione consta di 14 scene:
 
1. Ingresso a Gerusalemme
2. Lavanda dei Piedi e Ultima cena
3. Getsemani (Orto degli Ulivi)
4. Tradimento e suicidio di Giuda
5. Sinedrio
6. Negazione di Pietro
7. Erode
8. Pilato
9. Flagellazione
10. Via Crucis
11. Crocifissione
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La manifestazione è inserita nel circuito internazionale [[Europassion]] che raggruppa 34 località di tutta Europa che meglio rappresentano il messaggio salvifico della Croce mantenendo e sostenendo esempi di religiosità popolare.
 
Attraverso l'organismo nazionale [[Europassione per l’Italia]], è stato avviato ed è giunto ormai alla sua definizione, il percorso per il riconoscimento di queste manifestazioni come Patrimonio immateriale dell'Umanità da parte dell'[[UnescoUNESCO]].
[[File:Tavolasangiuseppelizzano.JPG|thumb|Tavola di San Giuseppe]]
 
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In questa tradizione si imbandiscono tavole molto grandi, a volte a gradoni, piene di piatti tipici salentini e lizzanesi, ma non deve esserci carne.
Recandosi nella cucina, solitamente posta in una stanza posteriore a quella in cui è imbandita la "taula", si viene immediatamente colpiti dal gran caldo sprigionatosi dal fuoco che per giornate intere resta acceso per permettere la cottura de "lu cranu stumpatu", grano bollito nelle apposite "pignate" e condito successivamente con soffritto di prezzemolo, cipolla verde e pepe in abbondanza. Lo stesso condimento viene usato anche per la preparazione della "massa cu lli ciciri", tagliatelle fatte in casa, unita ai ceci che in alcune zone del Salento viene chiamata "Tria cu lli ciciri"<ref>Salvatore Fischetti, ''Lizzano per san Giuseppe. Le tavolate devozionali. Storia e costume'', Brindisi, Associazione Amici della Biblioteca "De Leo", 1988, pp. 269, ill. a colori e in b/n.</ref>.
 
===Lu Ressu Ressu===
Un'interessante tradizione sopravvive a Lizzano e in alcuni comuni limitrofi, la notte e la mattina di [[Pasqua]]. Si tratta de "Lu Resu Resu" o "Ressu Ressu", un canto di questua pasquale che, come in altre zone dell'Italia centrale e meridionale, ha la funzione di questuare beni alimentari e denaro in cambio di musica. La Notte di Pasqua alcuni giovani si riuniscono presso una delle chiese del paese aspettando la fine della veglia pasquale. Dopo la celebrazione, muniti di tamburelli, organetti e fisarmoniche, iniziano il loro peregrinare per strade e contrade cantando un tipico canto dialettale chiamato appunto "Ressu ressu", una sorta di traslitterazione dialettale del latino "Jesus Resurrexit", in questo canto vengono intonate strofe dialettali, spesso accostate ad un latino storpiato, che annunciano la Resurrezione di Cristo oltre che stornelli di richiesta esplicita di uova e generi alimentari. La popolazione attende con trepidazione i suonatori della notte di Pasqua e dona tutto ciò che è nelle proprie possibilità. Questa tradizione, dopo oltre un quarantennio di disuso, è stata recuperata con successo dal locale gruppo di musica popolare "Mandatari" che da anni si occupa ricerca e divulgazione del patrimonio immateriale e culturale locale. Tutto ciò che viene raccolto la notte di Pasqua é destinato in beneficenza al contrario dei tempi passati in cui il tutto veniva diviso equamente tra i suonatori.
 
== Cultura ==
=== BibliotecheIstruzione ===
==== Biblioteche ====
Nel comune sono presenti la biblioteca comunale, che si trova in un locale del giardino della scuola media, e la biblioteca del Convento San Pasquale Baylon (chiusa al pubblico), che è sita nello stesso convento e che raccoglie libri di ogni genere e vari volumi molto pregiati del '700, '800 e '900.
Nel comune sono presenti la biblioteca comunale (attualmente in ristrutturazione ed ampliamento), posta nei giardini della scuola media, la biblioteca del Convento San Pasquale Baylon, curata dalla gioventù francescana, sita nello stesso convento e che raccoglie libri di ogni genere e vari volumi molto pregiati del '700, '800 e '900. Inoltre è presente su corso Vittorio Emanuele, una Biblioteca di iniziativa popolare con libri donati dagli stessi lizzanesi e messi a disposizione di chiunque volesse usufruirne.
 
==== MuseiScuole ====
Nel comune sono presenti due scuole materne, due elementari ed una scuola secondaria di primo grado.
==== Museo civico della paleontologia e dell'uomo ====
 
{{Museo
==== Musei ====
|Nome = Museo civico della paleontologia e dell'uomo
===== Museo civico della paleontologia e dell'uomo =====
|Tipologia = Archeologia, Paleontologia, Cultura locale, cultura dell'Oceania e dell'Africa, Arte contemporanea
|Immagine =
|Didascalia =
|Larghezza =
|Indirizzo = Piazza IV Novembre Lizzano
|Coord titolo = no
|Sito = [http://www.amicideimusei.org www.amicideimusei.org]
}}
Il Museo civico della paleontologia e dell'uomo, ha sede nel centro storico, nel Palazzo Majorano, un tipico palazzo dei signorotti locali dell'Ottocento. Il museo raccoglie importanti reperti a partire da 600 milioni di anni fa, provenienti da tutto il mondo e da fossili ritrovati nel territorio di Lizzano o della [[Puglia|regione]]. Un'ampia sezione è dedicata all'archeologia con l'esposizione di vari reperti risalenti al periodo della [[Magna Grecia]], al [[Neolitico]] e prossimamente all'esposizione di reperti risalenti all'età del [[Bronzo]], all'età Romana e a quelle medioevale. Nel museo sono esposti vari attrezzi da lavoro e oggetti di uso domestico tradizionali, come l'antico telaio ancora funzionante e corredato di accessori. Notevole "lu traìnu", carro trainato da cavallo o mulo per il trasporto, importante come valore documentario soprattutto per le nuove generazioni.
Ci sono ampie sezioni dedicate alle culture dell'[[Africa]], dell'[[Oceania]] e all'arte contemporanea.
 
=== ScuoleMedia ===
In passato, nel paese, hanno operato diversi media, in diversi settori. Fino agli anni '80-'90, erano presenti varie radio private (Radio Lizzano, Radio Gruppo 15, Radio Punto Elle, Radio Studio Alfa, Radio Onda Dancing, Canale 7 Radio, Radio Amica, Radio Speak, Radio Studio Night) e 2 emittenti televisive (Tele Provincia Jonica e Tele Aut).
Nel comune sono presenti quattro scuole materne, due elementari e una secondaria di primo grado.
 
=== Impianti Sportivi ===
Nel comune sono presenti alcuni impianti sportivi:
* Palazzetto dello sport
* Stadio comunale "Antonucci"
 
=== Sanità ===
Il territorio comunale fa parte dell'Azienda Sanitaria Locale Taranto/1 (ASL TA/1). Nel comune sono presenti un Centro di Salute Mentale (C.S.M) e un poliambulatorio con servizio di Guardia Medica. Inoltre vi è un Presidio sanitario turistico nella marina.
 
=== Cucina ===
{{Vedi anche|Lizzano (vino)|Primitivo di Manduria|Cucina salentina|Cucina pugliese}}
[[File:Orecchiette.jpg|thumb|Orecchiette ''ricchiteddi'' in dialetto.]]
Oltre al vino e l'olio pregiatissimi, altri prodotti tipici del territorio o maggiormente prodotti sono il [[Triticum|grano]], i [[Ficus carica|fichi]], l'uva da tavola, le angurie, le mandorle, la [[ricotta forte]] e vari prodotti caseari locali di origine caprina e ovina, latra [[scapece]].cui Alcunila piattitipica tipici"Pampanella". sono:
Considerazione a parte merita la "Puccia alla spasa" o "Puccia allu tiestu", prodotto di panificazione ormai diventato presidio Arca del gusto/slow food.
Alcuni piatti tipici sono:
* ''fai e fogghji'' (purea di fave con le cicorie)
* ''massa culli ciciri'' (tagliatelle fatte in casa con i ceci)
Riga 384 ⟶ 396:
* ''ciambotta'' (minestra di verdure ed ortaggi)
* ''[[Frisella|friselle]]''
* ''[[pettole]]''
* ''brotu chinu'' (brodo con verdure e carne)
* ''risu, patani e cozzi'' (riso, patate e cozze al forno)
* ''pašta culli cozzi'' (pasta e cozze)
* ''pecura alla pignata'' (carne di pecora cotta nella [[pignatta (cucina)|pignatta]])
* ''purpu alla pignata'' (polipo cotto nella [[pignatta (cucina)|pignatta]])
 
[[File:Dialettolizzanese.jpg|thumb|Il dialetto lizzanese nel contesto dei dialetti salentini.]]
=== Lingue e Dialetti ===
 
Il dialetto lizzanese fa parte del [[Dialetto salentino|salentino]] e appartiene quindi al gruppo dei [[gruppo siciliano|dialetti italiani meridionali estremi]].
L'accento e la cadenza del lizzanese sono prevalentemente [[dialetto brindisino|brindisini]] (dialetto salentino settentrionale), ma forte è anche l'impronta del [[dialetto leccese|leccese]], ossia del salentino centrale. Il dialetto lizzanese, quindi, si discosta moltissimo dal dialetto del capoluogo ionico ([[Dialetto tarantino]]) che appartiene ai dialetti di transizione apulo-salentini. Il dialetto lizzanese è stato ampiamente studiato dal famoso filologo e linguista tedesco [[Gerhard Rohlfs (filologo)|Gerhard Rohlfs]].
 
=== Religione ===
La religione più diffusa è il [[cattolicesimo]] di [[rito romano]]. A Lizzano vi è la presenza di una confraternita: la confraternita del Santo [[Rosario]]. Inoltre presso il convento di San Pasquale hanno sede, dal 1907, il [[Ordine francescano secolare|Terz'ordine Francescano secolare]] (OFS) e la [[Gioventù Francescana]]. Molto sentite sono le feste religiose di [[San Gaetano da Thiene]], patrono principale (6-7 agosto), [[San Pasquale Baylon]], protettore della città (dal 15 al 18 maggio] e [[San Giuseppe]], quando vengono allestite le famose [[Tavole di San Giuseppe]] e i falò per le strade (18-19 marzo) che vedono una partecipazione numerosa della cittadinanza e che richiamano un grosso flusso turistico da tutta la provincia e dal [[Salento]] in generale. La cittadina è compresa nell'Arcidiocesi di Taranto e nella provincia dei frati minori di Lecce.
 
Altre feste religiose molto sentite sono:
[[File:Perdonilizzano.JPG|thumb|I "Pirdùni" durante il pellegrinaggio agli altari della reposizione, Lizzano]]
* [[Sant'Antonio da Padova]]
* [[Madonna del Rosario]]
* [[Corpus Domini]]
* [[Epifania]]
* [[Assunzione di Maria]], con la processione a mare della statua.
* [[Settimana Santa]], che ruota intorno alla processione dei [[Mistero della fede|Misteri]], alla processione notturna dell'[[Maria Addolorata|Addolorata]] e alla visitazione dei [[Altare della reposizione|Sepolcri]] (''altari della reposizione'') da parte dei ''Perdoni'', coppie di confratelli del Rosario che incappucciati e scalzi camminano per le vie del paese tutta la notte in segno di penitenza.
* [[Santi Medici]] (Santi Cosimo e Damiano), venerati in particolar modo la notte dell'Ascensione del Signore. In questa notte prende vita un pellegrinaggio a piedi, da Lizzano al santuario di San Cosimo alla Macchia presso [[Oria]] (Br).
* [[Francesco d'Assisi|San Francesco d'Assisi]], patrono d'Italia. La devozione nei confronti del Santo è molto sentita anche grazie alla presenza del convento francescano dei frati minori, dell'Ordine Francescano Secolare e della Gioventù Francescana.
 
=== Persone legate a Lizzano ===
* [[Antonio Chionna]], carabiniere
* [[Mimmo Cavallo]], cantautore
* [[Pietro Franzoso]], politico e imprenditore
* [[Pasquale Pozzessere]], regista cinematografico
=== Eventi ===
[[File:Festasanpasqualelizzano.jpg|thumb|la piazza durante i festeggiamenti di San Pasquale 17-18 maggio]]
Riga 422 ⟶ 409:
* [[Tavole di San Giuseppe]]: 18 marzo
* [[Domenica delle Palme]]: [[Passione di Gesù|Passione di Gesù Cristo]], organizzata da [[Pietre Vive onlus]]
* [[San Pasquale Baylon]]: protettoreco-patrono della città; si svolge anche la grande fiera e per tre giorni c'è festa (17-18 maggio)
* [[San Gaetano Thiene]]: patrono principale della città (6-7 agosto)
* ''Agritur'', manifestazione enogastronomica, di cultura ed intrattenimento (prima metà d'agosto)
* Festa del vino novello (prima metà di novembre)
 
== Media ==
In passato, nel paese, hanno operato diversi media, in diversi settori. Fino agli anni 80'-90', erano presenti varie radio private (Radio Lizzano, Radio Gruppo 15, Radio Punto Elle, Radio Studio Alfa, Radio Onda Dancing, Canale 7 Radio, Radio Amica, Radio Speak, Radio Studio Night) e 2 emittenti televisive (Tele Provincia Jonica e Tele Aut).
 
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
[[File:Piazza4novembrelizzano.jpg|thumb|Piazza 4 Novembre, centro storico di Lizzano.]]
La struttura urbana della cittadina lizzanese, presenta una un'espansione a macchia d'olio, con delle frazionicontrade o piccoli centri abitati satelliti, attorno al nucleo comunale principale. L'espansione urbana èha acceleratasubito notevolmenteuna brusca accelerata nel corso della [[seconda guerra mondiale]] e nel secondo dopoguerra, grazie anche al [[Boom economico italiano|boom economico]]. Intere zone di campagna, masserie,masserir e case contadine,rurali sono state interamente inglobate nel tessuto urbanourbanistico. Esempio lampante di questa espansione è sicuramente il Convento San Pasquale Baylon che fino al 19451955, si trovava a mezzoquasi un chilometro fuoridi lontananza dal paese ed ora vi si trova quasi al centro.
Il nucleo primitivo del comune è il centro storico, sviluppatosi nei dintorni del castello marchesale e della chiesa matrice, ora a sud dell'abitato. Il centro storicoEsso presenta viottoli e stradine conpoco ilarge, ortali, vecchi forni per la lavorazione della ceramica, palazzotti nobiliari e classicialcuni curvonimonumenti. Il manto stradale, ora è asfaltato con bitume, sotto cui c'è ancoranasconde il vecchio mantolastrico stradale, ovvero quello formato dadalle classiche chianche in pietra viva.
Il resto del paese è caratterizzato da lunghe strade regolari eed incroci.
FuoriAppena dalal paese,di cifuori del centro abitato lizzanese, sonoesistono varie contrade e le frazioni della marina.
 
=== Rioni ===
==== Paese ====
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* Centro
* San Vito
 
==== Marina ====
* Bagnara
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Tra i comuni di Lizzano e [[Pulsano]], ci sono alcune [[isole amministrative]] del comune di [[Taranto]], alcune delle quali quasi interamente inglobate nell'agro Lizzano<ref>{{Cita web|url=http://www.google.it/url?sa=t&source=web&ct=res&cd=2&ved=0CBkQFjAB&url=http%3A%2F%2Fdb.formez.it%2Fcontratti.nsf%2Fc32e0b28845f2973c1256dd5003ad559%2Fbf1b43e9592af599c1256ea50035a888%2F%24FILE%2FComune%2520di%2520Taranto%2520-%2520Contratto%2520di%2520servizio%2520%2527igiene%2520ambientale.doc&rct=j&q=isola+amministrativa+taranto+agro+di+lizzano&ei=R7f7S-_hJ4aAnQPx2KzlAg&usg=AFQjCNG85Gmh-qkAoh3uLFASYKrplSXpbQ|titolo= Nota ufficiale dell'Amiu (società di multiservizi e igiene urbana di Taranto), in cui si esprime chiaramente che le isole amministrative di Taranto sono in agro di Lizzano.}}</ref>: la zona marina della Torretta e la zona di Porvica.
Nella prima è presente ancora una torre saracena chiamata [[Torre Zozzoli]], o torre sgarrata.
 
=== Sanità ===
Il territorio comunale fa parte dell'Azienda Sanitaria Locale Taranto/1 (ASL TA/1). Nel comune sono presenti un Centro di Salute Mentale (C.S.M) e un poliambulatorio con servizio di Guardia Medica.
 
== Economia ==
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Nel territorio comunale sono molto sviluppate le attività agricole, basate sulla coltivazione di ulivi e vigneti. Molto importante è la produzione di [[olio extravergine di oliva]], ortaggi, grano, frutta e verdura. La zona rientra nella [[Denominazione di origine protetta|DOP]] dell'[[olio d'oliva]] [[Terra d'Otranto (olio di oliva)|Terra d'Otranto]] che comprende le provincie di [[Provincia di Taranto|Taranto]] e [[Provincia di Lecce|Lecce]].
 
Rilevante è la [[Viticoltura]], che fornisce una produzione di uva da vino di quasi centomila quintali e di 78&nbsp;000 ettolitri di vino che pone Lizzano come terzo produttore in [[Puglia]] e 23º in [[Italia]];<ref>{{Cita web|url=http://www.cantinelizzano.it/chisiamo.htm|titolo=Sito web della principale azienda vinicola lizzanese.|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110928003221/http://www.cantinelizzano.it/chisiamo.htm|dataarchivio=28 settembre 2011}}</ref> i vitigni più diffusi sono il [[Primitivo]] e il [[Negroamaro]]. La località fa parte dell'[[associazione nazionale Città del Vino]] e della strada del vino "Primitivo di Manduria e Lizzano DOC".
 
=== Turismo ===
Negli ultimi anni la cittadina di Lizzano è interessata da una crescita del turismo molto forte. Ogni anno, in estate, la bellezza della [[Marina di Lizzano|marina]] attira migliaia di turisti da ogni parte d'[[Italia]] e d'[[Europa]]. Nel resto dell'anno il turismo è a carattere prevalentemente naturalistico, storico o culturale.
 
=== Energie Rinnovabilirinnovabili ===
Il territorio comunale lizzanese è stato oggetto, negli ultimi anni, di un rinnovo energetico a 360 gradi. Grazie ai fondi regionali e statali riguardanti le fonti di energia rinnovabili, è stato possibile installare nel territorio una grande quantità di impianti fotovoltaici ed eolici. In particolare si possono contare una decina di impianti fotovoltaici per un totale di circa 8 [[Watt|MwMW]]; altri impianti ad energia solare sono ancora in progetto ed altri ancora sono in fase di installazione su tutti gli uffici comunali e su tutti gli edifici pubblici (scuole comprese). Per quanto riguarda l'energia eolica, Lizzano è in assoluto il comune al primo<ref>{{Cita web|url=http://www.corrieredelgiorno.com/2011/06/09/eolico-a-qualcuno-piace-%E2%80%9Cmini%E2%80%9D-e-lizzano-diventa-regina-italiana-del-vento/|titolo=SEolico, a qualcuno piace “mini” e Lizzano diventa regina italiana del vento; Corriere del Giorno.|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130605103340/http://www.corrieredelgiorno.com/2011/06/09/eolico-a-qualcuno-piace-%E2%80%9Cmini%E2%80%9D-e-lizzano-diventa-regina-italiana-del-vento/|dataarchivio=5 giugno 2013}}</ref> posto in Italia per quantità di energia prodotta dal cosiddetto ''minieolico'' ovvero impianti eolici di ridotte dimensioni capaci di sviluppare energia non superiore ai 150&nbsp;kW circa. Nel territorio inoltre, al confine col comune di [[Faggiano]], insistono due enormi turbine eoliche alte più di 90 metri, visibili da gran parte della provincia.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
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I collegamenti stradali principali sono rappresentati da ([http://www.mapquest.com/maps/map.adp?searchtype=address&formtype=address&latlongtype=degrees&latdeg=40&latmin=24&latsec=0&longdeg=17&longmin=34&longsec=0&zoom=5 vedi]):
 
* [[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14]] [[Bologna]]-[[Taranto]] (barriera di [[Massafra]]) da e per l'[[Italia Settentrionalesettentrionale]]
* S.S. 7 ter
* [[Via Appia|S.S. 7 Appia]] da e per [[Brindisi]]
* [[Litoranea Salentina]]
 
=== Ferrovie ===
Le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di: [[Manduria]] a 15&nbsp;km, [[Grottaglie]] a 17&nbsp;km, [[Francavilla Fontana]] a 21&nbsp;km e [[Taranto]] a 25&nbsp;km.
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{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Pietro Schirano |Inizio = 14 settembre 1988 |Fine = 18 dicembre 1991 |Partito = [[Partito Socialista Italiano]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Antonio Corigliano |Inizio = 23 dicembre 1991 |Fine = 19 ottobre 1992 |Partito = [[Partito Democratico della Sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Maria Maddalena Schirano |Inizio = 19 ottobre 1992 |Fine = 8 giugno 1993 |Partito = [[Partito Democratico della Sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Antonio Cavallo |Inizio = 8 giugno 1993 |Fine = 28 aprile 1997 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Generoso Tocci |Inizio = 28 aprile 1997 |Fine = 14 maggio 2001 |Partito = [[Partito della Rifondazione Comunista]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Antonio Cavallo |Inizio = 14 maggio 2001 |Fine = 30 maggio 2006 |Partito = [[centro-sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Gaetano Bino |Inizio = 30 maggio 2006 |Fine = 24 luglio 2007 |Partito = [[Casa delle Libertà]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Adriana Famà |Inizio = 24 luglio 2007 |Fine = 15 aprile 2008 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. straordinario]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Dario Macripò |Inizio = 16 aprile 2008 |Fine = 28 maggio 2013 |Partito =[[Forza Italia (2013)|NoteForza Italia]]|Note= <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Dario Macripò |Inizio = 28 maggio 2013 |Fine =9 ''in carica''maggio 2018|Partito =[[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Antonietta D'Oria|Inizio=10 maggio 2018|Fine=15 maggio 2023|Partito=L'alternativa|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Lucia Palombella|Inizio=15 maggio 2023|Fine=''in carica''|Partito=Lizzano ci siamo|Note=<ref name=interno />}}
 
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport ==
Nel comune è presente la Polisportiva Dilettantistica Lizzano 1996, squadra di calcio nata nel [[1996]] che milita in [[Promozione (calcio)|Promozione]].
 
Ha sede a Lizzano la società di pallavolo Lizzano Volley.
 
=== Impianti sportivi ===
Gli impianti sportivi esistenti nel territorio sono: lo stadio Comunale "Antonucci" e il palazzetto dello sport, struttura tensostatica.
Nel comune sono presenti alcuni impianti sportivi:
 
* Palazzetto dello sport
==Galleria d'immagini==
* Stadio comunale "Antonucci"
<gallery>
File:Lizzano chiesa dell'Immacolata.JPG|Chiesa dell'immacolata, oggi chiusa al culto e usata come oratorio
File:Marinadilizzanoaerea.jpg|Marina di Lizzano, località bagnara
File:Portalerosariolizzano.JPG|Particolare del portale d'accesso alla chiesa del Rosario.
File:Internorosariolizzano.jpg|Interno della chiesa del Rosario, Lizzano
File:Truddu.JPG|Un [[Pajaru|trullo]] nel territorio comunale.
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
Dialetto di Lizzano
http://zitogiuseppe.com/dialetto.html
 
== Bibliografia ==
* [[Luigi Abatangelo|Abatangelo Luigi]], ''La cripta dell'Annunziata a Lizzano nasconde un grande eremitaggio?'', articolo apparso sul quotidiano di Taranto ''Voce del Popolo'' il 5 settembre 1954.
* Abatangelo Luigi Abatangelo, ''Incontro di secoli nella Cripta dell'Annunziata'', articolo apparso sul quotidiano di Taranto ''Voce del Popolo'' l'11 settembre 1954.
* Abatangelo Luigi Abatangelo, ''Le sette Madonne dell'Annunziata'', articolo apparso sul quotidiano di Taranto ''Voce del Popolo'' il 19 settembre 1954.
* Berzano Filippo, ''La storia di Lizzano'', Tipografia Michelerio, Asti 1950.
* Cirese Alberto - Perrone Aldo, ''Alfredo Majorano cuore del tarantino, nella sua Lizzano'', Edizioni del gruppo Taranto, Taranto 2001, pp.&nbsp;120.
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* [[Dialetto salentino]]
* [[Marina di Lizzano]]
* [[Mar JonioIonio]]
* [[Puglia]]
* [[Murge Tarantine]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Lizzano}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{ProvinciaComuni della provincia di Taranto}}
{{Salento}}
{{Portale|Puglia}}
 
[[Categoria:Lizzano| ]]
[[Categoria:Comuni salentini della provincia di Taranto]]