Castelleone: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
{{F|centri abitati della Lombardia|aprile 2012}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Castelleone
|Panorama = Castelleone-parrocchiale.jpg
|Didascalia = Chiesa parrocchiale S.S. Filippo e Giacomo nel centro storico di Castelleone.
|Bandiera = Castelleone-GonfaloneBandiera.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Castelleone-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Cremona
|Amministratore locale =Pietro EnricoFederico FioriMarchesi
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione = 9-6-2024
|Data elezione=26-5-2014 (1º mandato) <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|Data istituzionerielezione =
|Data istituzione =
|Latitudine gradi=
|Altitudine =
|Latitudine minuti=
|Sottodivisioni = [[Corte Madama]], Pellegra, Pradazzo, San Latino, Le Valli, San Giacomo<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.cremona.it/statistica/?view=Pagina&id=4908)|titolo=Elenco comuni, superficie e frazioni|accesso=28 luglio 2016}}</ref>
|Latitudine secondi=
|Divisioni confinanti = [[Cappella Cantone]], [[Fiesco]], [[Gombito]], [[Izano]], [[Madignano]], [[Ripalta Arpina]], [[San Bassano]], [[Soresina]], [[Trigolo]]
|Latitudine NS=
|Zona sismica = 3
|Longitudine gradi=
|Gradi giorno = 2389
|Longitudine minuti=
|Nome abitanti = castelleonesi
|Longitudine secondi=
|Patrono = [[Santi Filippo e Giacomo]]
|Longitudine EW=
|Festivo = 11 maggio (Anniversario apparizione di Maria a Domenica Zanenga)
|Altitudine=
|PIL =
|Superficie=45.08
|PIL procapite =
|Note superficie=
|Mappa = Map of comune of Castelleone (province of Cremona, region Lombardy, Italy).svg
|Abitanti=9455
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Castelleone nella provincia di Cremona
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2015gen/index.html Dato Istat al 31 dicembre 2015]
|Aggiornamento abitanti=31-12-2015
|Sottodivisioni=[[Corte Madama]], Pellegra, Pradazzo, San Latino, Le Valli<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.cremona.it/statistica/?view=Pagina&id=4908)|titolo=Elenco comuni, superficie e frazioni|accesso=28 luglio 2016}}</ref>
|Divisioni confinanti=[[Cappella Cantone]], [[Fiesco]], [[Gombito]], [[Izano]], [[Madignano]], [[Ripalta Arpina]], [[San Bassano]], [[Soresina]], [[Trigolo]]
|Prefisso=[[0374]]
|Targa=CR
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=castelleonesi
|Patrono=S.S. Filippo e Giacomo (Castelleone); S.Martino (Corte Madama); S.Cuore e S.Latino (S.Latino)
|Festivo=11 maggio (Anniversario apparizione di Maria a Domenica Zanenga)
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Castelleone (province of Cremona, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Castelleone nella provincia di Cremona
|Sito=http://www.comune.castelleone.cr.it/
}}
 
'''Castelleone''' (pronuncia: {{IPA|[kastɛlle'onekastɛlleˈone]}}, ''Castigliòn'' in dialetto castelleonese) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:9455Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Cremona]], in Lombardia, distante circa 26&nbsp;[[Chilometro|km]] dal [[Cremona|capoluogo]]. Nei suoi oltre 800 anni di storia è stato molte volte al centro delle contese tra [[Cremona]] da una parte e [[Milano]] e [[Crema (Italia)|Crema]] dall'altra. Il 4 ottobre 2011, su autorizzazione del [[Presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]] (D.P.R. 28 aprile 2011), a Castelleone è stato conferito il [[Titolo di città in Italia|titolo di città]]<ref>{{cita news|autore=Matteo Berselli|titolo=Il borgo promosso a città|pubblicazione=[[La Provincia (di Cremona)|La Provincia]]|data= 2 ottobre 2011}}</ref>.
 
== Geografia fisica ==
Castelleone si trova nella [[Pianura Padana]], ad un'altitudine di 66 {{M|66|ul=m s.l.m.}}.
 
==== Idrografia= ===
Castelleone è attraversata dal canale [[Serio Morto]], che divide la città in due parti: il Centro Storico e il quartiere ''Borgo Serio'', detto, in dialetto, ''Bàs de Sère'', perché ad altitudine inferiore rispetto al resto del paese. Il letto del [[Serio Morto]] era probabilmente quello del [[Serio]], ma quest'ultimo [[fiume]] ha poi deviato il suo corso.
In origine Castelleone si trovava sul [[Lagolago Gerundo]], che, ormai ridotto a [[palude]], fu bonificato nel [[Duecento|XIII secolo]] dai [[Ordine cistercense|monaci cistercensi]].
 
==== Clima= ===
[[Classificazione climatica]]: zona E, {{M|2389 |u=GR/|up=G}}.
 
== Origini del nome ==
==Storia==
Due sono le possibili interpretazioni del [[toponimo]] ''Castelleone''.
* Il 18 aprile [[1188]] viene posta la prima pietra di Castelleone. In quel giorno in Chiesa si canta ''Vicit Leo de tribu Iuda'', quindi il castello si è chiamato ''[[Castrum]] Leonis'', cioè Castelleone.
* La città potrebbe essere stata intitolata a papa Leone, infatti Castelleone è sorta nel bel mezzo delle lotte tra [[guelfi e ghibellini]].
 
== Storia ==
{{NN|storia|aprile 2012}}
===[[ Preistoria]] ed [[Antichità]]antichità ===
Nella [[preistoria]] in zona c'erano già insediamenti umani. Si trovano reperti [[mesolitico|mesolitici]] e [[neolitico|neolitici]] nel locale Museomuseo Civicocivico. Non c'è nessun centro abitato qui nell'epoca romana; soltanto una strada che passa in zona San Latino e che portava da [[Cremona]] a ''Mediolanum'' ([[Milano]]).
 
===[[ Medioevo]] ===
Nel [[967]] d. C. un documento attesta che qui si trova una corte, ''Brixianorum'' (Bressanoro), chiamata così perché sulla strada per [[Brescia]], e al suo interno, al posto dell'attuale chiesa di S.San Maria in Bressanoro, sorge una Pieve, intitolata a [[San Lorenzo]]. C'erano altre due corti a Castelleone: Fepenica e Castel Manzano. Più tardi verrà edificato un castello, Castel Manfredi di proprietà del [[Vescovo]]vescovo di Cremona]]. Suo terrapieno era un dosso, tuttora, in parte, esistente.
 
{{Nota
Nel [[1186]], [[Federico I Barbarossa]] scende in [[Italia]] e distrugge Castel Manfredi lasciando intatta solamente una torre: la torre Isso, chiamata dai castelleonesi "Torrazzo". Due anni dopo, il 18 aprile [[1188]], il [[Vescovo]] di Cremona [[Sicardo]] posa la prima pietra di un nuovo castello: Castrum Leonis, Castelleone. Il 1º maggio dello stesso anno, quando l'edificazione
|allineamento = destra
era ad uno stadio tale da potervi celebrare una messa solenne, Sicardo proclama i santi di quel giorno, [[San Filippo apostolo|Filippo]] e [[San Giacomo il Minore|Giacomo]], patroni della nuova città. Il vescovo cremonese fa erigere la Porta Isso, nell'attuale piazza Borgo Isso con il Torrazzo a sua difesa, e nella zona detta Borgo Serio la Porta Serio, protetta da una torre distrutta nel [[XIX secolo]]. L'ingresso della chiesa era posto nell'attuale piazza del Comune, dove si affacciava anche la sede del Palazzo Comunale. Il cardo era la Contrada Leona (Via Roma), mentre il decumano l'attuale via Garibaldi e l'odierna via Fondulo che convergevano nella piazza.
|larghezza = 350px
Castelleone era un castello a presidio di Cremona, un avamposto verso [[Crema (Italia)|Crema]].
|titolo = Origine del nome
Il 2 giugno [[1213]], nei campi delle Bodesine, poco fuori dall'abitato, gli eserciti di Castelleone e Cremona sfidarono Crema e Milano. Castelleone rischiava di essere conquistata da [[Milano]] e nella mattinata le cose non andavano bene. Si racconta che nel pomeriggio apparvero i [[Marcellino e Pietro|Santi Pietro e Marcellino]] (i patroni di Cremona celebrati in quel giorno) i quali distrussero l'esercito nemico. Questa battaglia passò alla Storia con il nome di [[Battaglia delle Bodesine]]. Sta di fatto che Castelleone riportò un'importante vittoria militare e il [[Carroccio]] [[Milano|milanese]], che era stato conquistato, prima di essere portato a Cremona, entrò trionfalmente nel Castello. Per accogliere i feriti della battaglia, a Castelleone fu costruito un ospedale, che si ritiene essere il primo della Lombardia.
|contenuto = Due sono le possibili interpretazioni del [[toponimo]] ''Castelleone''.
Nel [[1354]] Castelleone venne conquistata dal [[Ducato di Milano]], ma tra il [[1420]] e il [[1424]] fu affidata al Marchese [[Cabrino Fondulo]]. Furono anni di prosperità per Castelleone, che diventò una piccola signoria perché Fondulo richiamava, nel suo immenso palazzo (che occupava un quarto di Castelleone), artisti e mercanti. Nel [[1424]], per aver dato troppi poteri a Castelleone, Fondulo fu imprigionato e l'anno seguente decapitato a Milano. Dopo qualche decennio fu concesso a Castelleone il titolo di Terra Separata da ogni altra città, dovendo ubbidienza solamente a Milano. In questo periodo fu costruita la magnifica chiesa di Santa Maria in Bressanoro.
*Il 18 aprile [[1188]] viene posta la prima pietra di Castelleone. In quel giorno in Chiesa si canta ''Vicit Leo de tribu Iuda'', quindi il castello si è chiamato ''Castrum Leonis'', cioè Castelleone.
*La città potrebbe essere stata intitolata a Papa Leone, infatti Castelleone è sorta nel bel mezzo delle lotte tra [[Guelfi e Ghibellini]].
}}
 
=== Età moderna ===
Nel [[1186]], [[Federico I Barbarossa]] scende in [[Italia]] e distrugge Castel Manfredi lasciando intatta solamente una torre: la torre Isso, chiamata dai castelleonesi “Torrazzo”. Due anni dopo, il 18 aprile [[1188]], il [[Vescovo]] di Cremona [[Sicardo]] posa la prima pietra di un nuovo castello: Castrum Leonis, Castelleone. Il 1º maggio dello stesso anno, quando la nuova chiesa era abbastanza costruita da potervi dire messa, Sicardo la celebra solennemente e i santi di quel giorno, Santi [[San Filippo apostolo|Filippo]] e [[San Giacomo il Minore|Giacomo]], diventano i patroni della nuova città. Il vescovo cremonese mette una porta, Porta Isso, nell'attuale piazza Borgo Isso con il Torrazzo a difesa mentre nella zona detta Borgo Serio Porta Serio, protetta da una torre distrutta nel [[XIX secolo]]. L'ingresso della chiesa era posto sull'attuale piazza del Comune, dove si affacciava anche la sede del Palazzo Comunale. Il cardo era la Contrada Leona (Via Roma), decumano l'attuale via Garibaldi e l'odierna via Fondulo. S'incontravano nella piazza.
Tra il [[1499]] e il [[1509]] Castelleone fu sotto il [[Repubblica di Venezia|dominio Veneziano]]. Abbiamo ancora gli Statuti della Magnifica Comunità di Castelleone che furono redatti in questo periodo, caratterizzato da un ottimo governo, ma poco dopo ecco i [[Francia|Francesi]]. Decenni bui questi, poche luci: la ricostruzione della chiesa parrocchiale, e, dopo le apparizioni di Maria a Domenica Zanenga, venne edificato il santuario della Beata Vergine della Misericordia.
Castelleone era un castello a difesa di Cremona, un avamposto verso [[Crema (Italia)|Crema]].
Nel Cinquecento, come il resto dei domini milanesi, anche Castelleone fu presa dagli [[Spagna|spagnoli]]. Furono le famiglie [[D'Avalos]] e [[Ordoño de Rosales]] a governare Castelleone, e nel loro periodo di governo appare una figura: [[Bernardino Realino da Carpi]], che fu nominato potestà del borgo. Realino comandò a Castelleone ottimamente. Fece anche redigere gli atti comunali non solo in [[Lingua latina|latino]], ma anche in volgare, in modo che questi potessero essere letti da tutto il popolo.
Il 2 giugno [[1213]], nei campi delle Bodesine, poco fuori dall'abitato, gli eserciti di Castelleone e Cremona sfidarono Crema e Milano. Castelleone rischiava di essere conquistata da [[Milano]] e nella mattinata le cose non andavano bene. Si racconta che nel pomeriggio apparsero i [[Santi Pietro e Marcellino]] (i patroni di Cremona celebrati in quel giorno) e che distrussero l'esercito nemico. Questa battaglia passò alla Storia con il nome di [[Battaglia delle Bodesine]]. Sta di fatto che Castelleone riportò un'importante vittoria militare e che il [[Carroccio]] [[Milano|milanese]], che era stato conquistato, prima di essere portato a Cremona, entrò trionfalmente nel Castello. Per accogliere i feriti della battaglia, a Castelleone fu costruito un ospedale, che si ritiene essere il primo della Lombardia.
Abbandonata la vita politica, Bernardino Realino si fece [[Compagnia di Gesù|gesuita]] e nel [[1947]] la Chiesa lo proclamò Santo. Possiamo ammirare nella chiesa parrocchiale un dipinto che lo raffigura sopra una nuvola che sovrasta Castelleone.
Nel [[1354]] Castelleone venne conquistata dal [[Ducato di Milano]], ma tra il [[1420]] e il [[1424]] fu affidata al Marchese [[Cabrino Fondulo]]. Furono anni bellissimi per Castelleone, che diventò come una piccola signoria perché Fondulo attirava, nel suo immenso palazzo (che teneva un quarto di Castelleone), artisti e mercanti. Nel [[1424]], per aver dato troppi poteri a Castelleone, Fondulo fu imprigionato e l'anno seguente decapitato a Milano. Dopo qualche decennio fu concesso a Castelleone il titolo di Terra Separata da ogni altra città, dovendo ubbidienza solamente a Milano. In questo periodo fu costruita la magnifica chiesa di S. Maria in Bressanoro.
Alfonso d'Avalos, marchese di Castelleone e di altre terre, grazie ad un favore diplomatico che gli fece [[Ludovico Ariosto]], lo insignì della pensione di 100 scudi annuali, da riscuotersi presso i dazi doganali castelleonesi.
I Rosales vendettero il feudo castelleonese ai Venturelli, anch'essi di origine [[Spagnoli|spagnola]], che mantennero il controllo fino all'avvento degli [[Lombardia austriaca|Austriaci]], che durante il loro periodo di governo cacciarono gran parte dei religiosi che si trovavano nei conventi castelleonesi. Ancora oggi vivono in Castelleone di discendenti dei Venturelli, e la loro residenza è edificata nel giardino del palazzo ducale, che fu anche di [[Cabrino Fondulo]].
 
===[[ Età Moderna]]contemporanea ===
Nel [[1859]] Castelleone fu annessa al [[Regno di Sardegna]]. Due soldati [[esercito francese|francesi]] feriti nella [[battaglia di Solferino e San Martino]], furono portati a Castelleone. Aggravatasi la loro situazione, morirono entrambi, e le loro [[esequie]] si svolsero con gran pompa in quel di Castelleone.
Tra il [[1499]] e il [[1509]] Castelleone fu sotto il dominio [[Venezia]]no. Abbiamo ancora gli Statuti della Magnifica Comunità di Castelleone che furono redatti in questo periodo, caratterizzato da un ottimo governo, ma poco dopo ecco i [[Francia|Francesi]]. Decenni bui questi, poche luci: la ricostruzione della Chiesa Parrocchiale, e, dopo le apparizioni di Maria a Domenica Zanenga, venne edificato il Santuario della Beata Vergine della Misericordia.
Nel Cinquecento, come il resto dei domini milanesi, anche Castelleone fu presa dagli [[Spagna|spagnoli]]. Furono le famiglie [[D'Avalos]] e Rosales a governare Castelleone, e nel loro periodo di governo appare una figura: [[Bernardino Realino da Carpi]], che fu nominato potestà del borgo. Realino comandò a Castelleone ottimamente. Fece anche redigere gli atti comunali non solo in [[Lingua latina|latino]], ma anche in volgare, in modo che questi potessero essere letti da tutto il popolo.
Abbandonata la vita politica, Bernardino Realino si fece [[Compagnia di Gesù|gesuita]] e nel [[1947]] la Chiesa lo proclamò Santo. Possiamo ammirare nella Chiesa Parrocchiale un dipinto che lo raffigura sopra una nuvola che sovrasta Castelleone.
Alfonso d'Avalos, marchese di Castelleone e di altre terre, a causa di un favore diplomatico che gli fece [[Ludovico Ariosto]], lo insignì della pensione di 100 scudi annuali, da riscuotersi presso i dazi doganali castelleonesi.
I Rosales vendettero il feudo castelleonese ai Venturelli, anch'essi di origine [[Spagna|spagnola]], che mantennero il controllo fino all'avvento degli [[Austria]]ci, che durante il loro periodo di governo cacciarono gran parte dei religiosi che si trovavano nei conventi castelleonesi. Ancora oggi vivono in Castelleone di discendenti dei Venturelli, e la loro residenza è edificata nel giardino del palazzo ducale, che fu anche di [[Cabrino Fondulo]].
 
Nel [[1860]] sono due i castelleonesi che si arruolano tra i [[Spedizione dei Mille|Mille]]: Carlo Coelli ed Antonio Barnabò. Quest'ultimo cadde a soli 17 anni nella [[battaglia del Volturno]].
===[[Età contemporanea]]===
Nel [[1859]] Castelleone fu annessa al [[Regno di Sardegna]]. Due soldati [[Francia|francesi]] feriti nella [[Battaglia di Solferino]], furono portati a Castelleone. Aggravatasi la loro situazione, morirono entrambi, e le loro [[esequie]] si svolsero con gran pompa in quel di Castelleone.
 
Nel [[1861]] Castelleone divenne [[Comune (Italia)|Comune]] del neonato [[Regno d'Italia]]. Apparteneva alla [[provincia di Cremona]], [[circondario di Cremona]], [[mandamento (diritto)|mandamento]] di [[Soresina]].
Nel [[1860]] sono due i castelleonesi che si arruolano tra i [[Spedizione dei Mille|Mille]]: Carlo Coelli ed Antonio Barnabò. Quest'ultimo cadde a soli 17 anni nella [[Battaglia del Volturno]].
 
Agli inizi del Novecento, anche a Castelleone, iniziano le discussioni politiche tra [[Socialismo|Socialisti]] e [[Chiesa cattolica|Cattolici]], magistralmente descritte da [[Virgilio Brocchi]] ne ''Le campane dell'Isola Sonante''.
Nel [[1861]] Castelleone divenne [[Comune italiano|Comune]] del neonato [[Regno d'Italia]]. Apparteneva alla [[provincia di Cremona]], [[circondario di Cremona]], [[mandamento (diritto)|mandamento]] di [[Soresina]].
 
Anche alcuni castelleonesi combattono nella [[Seconda guerra mondiale]], uno dei caduti castelleonesi, morto per le ferite riportate in combattimento, è Giulio Riboli, a cui viene data una [[Medaglia d'oro al valore militare]], da ricordare anche Fiorenzo Bertolotti disperso nella campagna di Russia. Il 25 aprile [[1945]], i partigiani castelleonesi si recano nella vicina [[Ripalta Arpina]], dove fanno scorta di munizioni, quindi entrano dal Viale Santuario, occupano il Municipio e la caserma dei [[Carabinieri]], arrestano i [[Fascismo|fascisti]] e dichiarano Castelleone libero. Pochi giorni dopo, una colonna [[Germania|tedesca]] in fuga passa da Castelleone. I partigiani sparano e uccidono il Capitano. Gli altri soldati si arrendono senza opporre resistenza ai partigiani, che catturano due [[cannoni]] che si possono ancora vedere in Castelleone a fianco del ''Monumento ai caduti''.
Agli inizi del Novecento, anche a Castelleone, iniziano le discussioni politiche tra [[Socialismo|Socialisti]] e [[Chiesa Cattolica|Cattolici]], magistralmente descritte da [[Virgilio Brocchi]] ne ''Le campane dell'Isola Sonante''.
 
Il 2 giugno 1946, Castelleone fa parte della [[Italia|Repubblica Italiana]].
Anche alcuni castelleonesi combattono nella [[Seconda guerra mondiale]], uno dei caduti castelleonesi, morto per le ferite riportate in combattimento, è Giulio Riboli, a cui viene data una [[Medaglia d'oro al valore militare]], da ricordare anche Fiorenzo Bertolotti disperso nella campagna di Russia. Il 25 aprile [[1945]], i partigiani castelleonesi si recano nella vicina [[Ripalta Arpina]], dove fanno scorta di munizioni, quindi entrano dal Viale Santuario, occupano il Municipio e la caserma dei [[Carabinieri]], arrestano i [[Fascismo|fascisti]] e dichiarano Castelleone libero. Pochi giorni dopo, una colonna [[Germania|tedesca]] in fuga passa da Castelleone. I partigiani sparano e uccidono il Capitano. Gli altri soldati si arrendono senza opporre resistenza ai partigiani, che catturano due [[cannoni]] che si possono ancora vedere in Castelleone a fianco del Monumento ai Caduti.
 
=== Simboli ===
Il 2 giugno [[1946]], Castelleone fa parte della [[Italia|Repubblica Italiana]].
; Stemma
[[File:Castelleone-Stemma.png|destra|200px]]
 
Lo stemma comunale è stato riconosciuto con decreto del 16 dicembre 1956.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?5657 |titolo= Castelleone |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 16 ottobre 2022}}</ref>
===Simboli===
{{citazione|D'azzurro, alla [[Gemella (araldica)|gemella]] d'argento, su cui poggia un castello dello stesso, torricellato di tre pezzi, il mediano più alto, aperto del campo, accompagnata sotto da un leone passante d'oro.}}
* Stemma
[[File:Castelleone-Stemma.png|right|200px]]
 
Lo [[stemma]] del Comune di Castelleone rappresenta il [[toponimo]]: consiste infatti in un [[leone]] passante]] giallo che sostiene un [[castello]] [[argento (colore)|argento]] a tre torri con [[Merlo (architettura)|merli guelfi]] in [[campo (araldica)|campo]] [[blu]].
 
L'attuale stemma venne fatto approvare dal [[Governo]]governo nel [[1958]].1956 Ilma il vero stemma castelleonese è, però,era ben diverso.: Non''[[Troncato|spaccato]]: esistononel le righe bianche tra il castello e il leoned'argento, laa fieratre ètorri fulvadi anziché giallarosso, emoventi ilda castello,una argenteocortina nelladel versione attualemedesimo, eraaperta rossodi etre avevaporte idel merlicampo; [[ghibellino|ghibellini]].nel Per questioni [[araldica|araldiche]]d'argento, ial colorileopardo furonorivolto cambiati e il campod'oro, anzichéposto [[azzurro]]su cielo,una divenne [[blu]]pianura cobaltoerbosa''.
Non esistono le righe bianche tra il castello e il leone, la fiera è fulva anziché gialla, e il castello, argenteo nella versione attuale, era rosso e aveva i merli [[ghibellini]]. Per questioni [[araldica|araldiche]], i colori furono cambiati e il campo, anziché [[azzurro]] cielo, divenne [[blu cobalto]].
 
I veri colori castelleonesi sono quindi il [[rosso]] e l'[[azzurro]], ma l'[[Ufficio araldico]] assegnò a Castelleone il giallo e il blu.
 
; Gonfalone
===Ricorrenze===
Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 9 febbraio 1956, è un drappo partito di azzurro e di giallo.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/9dd67d39-515f-4773-9832-92c86b110085/509-castelleone|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Castelleone|accesso=12 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
*18 aprile [[1188]]: Prima Pietra.
*1º maggio [[1188]]: Fondazione.
*11 maggio [[1511]]: Apparizioni di Maria a Domenica Zanenga.
 
=== Ricorrenze ===
==Monumenti e luoghi d'interesse==
* 18 aprile [[1188]]: Prima Pietra.
===Architetture religiose===
* 1º maggio [[1188]]: Fondazione.
====Santuario della Beata Vergine della Misericordia====
* 11 maggio [[1511]]: Apparizioni di Maria a Domenica Zanenga.
Il ''[[santuario di Santa Maria della Misericordia|Santuario della Beata Vergine della Misericordia]]'', eretto tra il [[1513]] e il [[1516]] da [[Agostino de Fondulis]] presenta forme [[rinascimento|rinascimentali]], con il [[tiburio]] chiaramente ispirato dallo stile architettonico di [[Giovanni Antonio Amadeo]]. Venne costruito in onore delle apparizioni di Maria alla contadina Domenica Zanenga l'11 maggio [[1511]].
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
====Chiesa di Santa Maria in Bressanoro====
=== Architetture religiose ===
La chiesa di Santa Maria in Bressanoro, voluta nel [[XV secolo]] da [[Bianca Maria Visconti]] per la miracolosa guarigione della figlia, fu edificata dai castelleonesi sopra la preesistente pieve sotto la guida del francescano [[Amedeo da Silva]], che vi fondò gli [[amadeiti]]. Nel suo interno si trovano [[affresco|affreschi]] del tardo Quattrocento che illustrano la vita di [[Gesù]] e culminano in una grande [[crocifissione]]. Resta aperto il problema di chi abbia potuto ideare un impianto tanto innovativo che richiama la croce greca ‘estroflessa‘ della chiesa di [[San Sebastiano]] di [[Mantova]]<ref>Vedasi Beltramini, 2001, 51 n. 174</ref>.
==== Santuario della Beata Vergine della Misericordia ====
Il [[Santuario di Santa Maria della Misericordia (Castelleone)|santuario della Beata Vergine della Misericordia]], eretto tra il [[1513]] e il [[1516]] da [[Agostino de Fondulis]] presenta forme [[rinascimento|rinascimentali]], con il [[tiburio]] chiaramente ispirato dallo stile architettonico di [[Giovanni Antonio Amadeo]]. Venne costruito in onore delle apparizioni di Maria alla contadina Domenica Zanenga l'11 maggio [[1511]].
 
==== Chiesa di Santa Maria in Bressanoro ====
La [[chiesa di Santa Maria in Bressanoro]], voluta nel [[XV secolo]] da [[Bianca Maria Visconti]] per la miracolosa guarigione della figlia, fu edificata dai castelleonesi sopra la preesistente pieve sotto la guida del francescano [[Amedeo da Silva]], che vi fondò gli [[amadeiti]]. Nel suo interno si trovano [[affresco|affreschi]] del tardo Quattrocento che illustrano la vita di [[Gesù]] e culminano in una grande [[crocifissione]]. Resta aperto il problema di chi abbia potuto ideare un impianto tanto innovativo che richiama la croce greca ‘estroflessa‘ della chiesa di [[San Sebastiano]] di [[Mantova]]<ref>Vedasi Beltramini, 2001, 51 n. 174</ref>.
 
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==== Chiesa Parrocchialeparrocchiale ====
{{Vedi anche|Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo (Castelleone)}}
La chiesa parrocchiale, edificata nel [[1551]], presenta un esterno rinascimentale mentre l'interno è di gusto [[barocco]]. Fu costruita dopo la demolizione di quella risalente al [[1188]]. È dedicata ai Santi [[Filippo apostolo|Filippo]] e [[Giacomo il Maggiore|Giacomo]].
La chiesa parrocchiale, edificata nel [[1551]], presenta un esterno rinascimentale mentre l'interno è di gusto [[barocco]]. Fu costruita dopo la demolizione di quella risalente al [[1188]]. È dedicata ai santi [[Filippo apostolo|Filippo]] e [[Giacomo il Maggiore|Giacomo]].
 
==== Santuario della Beata Vergine del Presepe ====
Il [[santuario della Beata Vergine del Presepe]] sorge in pieno centro storico e fu edificato nella prima metà del [[XVIII secolo]] per proteggere una venerata immagine della ''[[Nascita di Gesù|Natività]]'' un tempo posta sulla facciata dell'abitazione di un sacerdote.
 
Il [[Santuario della Beata Vergine del Presepe]] sorge in pieno centro storico e fu edificato nella prima metà del [[XVIII secolo]] per proteggere una venerata immagine della [[Nascita di Gesù|natività]] un tempo posta sulla facciata dell'abitazione di un sacerdote.
 
====Chiesa della Santissima Trinità====
 
==== Chiesa della Santissima Trinità ====
Chiesa [[XVII secolo|seicentesca]] ma con stili [[rinascimento|rinascimentali]], ha l'interno a [[navata]] unica con cappelle laterali.
 
==== Chiesa di San Giuseppe ====
 
Fu eretta nel [[1692]] con canoni classici. Conserva in un'[[Pala d'altare|ancona]] lignea una pregevole tela di [[Antonio Campi]].
 
==== Chiesa di San Rocco ====
Piccolo edificio che conserva affreschi del [[XVIII secolo]] dedicata a [[Carlo Borromeo|san Carlo]] e alla [[Beata Vergine Maria del Monte Carmelo|Madonna del Carmelo]].
 
Piccolo edificio che conserva affreschi del [[XVIII secolo]] dedicata a [[Carlo Borromeo|San Carlo]] e alla [[Beata Vergine Maria del Monte Carmelo|Madonna del Carmelo]].
 
=== Architetture civili ===
{{...||centri abitati|arg2=architettura d'Italia}}
 
=== Architetture militari ===
[[File:Torre Isso, torrazzo, Castelleone.jpg|thumb|Torre Isso, Torrazzo]]
====La Torre Isso====
==== La Torre Isso ====
Nel centro storico si innalza la Torre Isso (sec. XI). È alta ca 45 m ed è il simbolo del paese. Fu risparmiata dal [[Federico Barbarossa|Barbarossa]] (apparteneva a Castel Manfredi) per volere di Alberto Trusso, un cremonese che aveva conosciuto l'imperatore.
Nel centro storico si innalza la Torre Isso (sec. XI). È alta 47 m ed è il simbolo del paese. Fu risparmiata dal [[Federico Barbarossa|Barbarossa]] (apparteneva a Castel Manfredi) per volere di Alberto Trusso, un cremonese che aveva conosciuto l'imperatore.
È comunemente detta dai castelleonesi Torrazzo. Fino a qualche decennio fa fu sede dell'acquedotto.
È comunemente detta dai castelleonesi Torrazzo. Dal 1948 al 1997 ha ospitato al suo interno il serbatoio piezometrico dell'acquedotto.
Si racconta che al suo interno, un imperatore rinchiuse 200 [[guelfi]] [[Cremona|cremonesi]], e qui li fece uccidere.
 
==== Arco del Voghera ====
Sulla piazza si innalza un arco progettato dall'architetto cremonese [[Luigi Voghera]]; di fianco ad esso ci sono dei portici medievali.
 
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</gallery>
 
===Luoghi Aree naturali ===
A Castelleone esiste il [[Parco del Serio Morto]], che ha alcune parti di riserva integrale. In questo c'è anche il [[Bosco Didattico della Provincia di Cremona]], che contiene molte specie di piante ed animali presenti nel territorio.
 
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{{Demografia/Castelleone (CR)}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 20152020 i cittadini stranieri residenti sono {{formatnum:10891016}}, pari all'11,52% della popolazione comunale. Le comunità nazionali numericamente significative sono<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2015str2020/index.html|titolo=ISTAT, cittadini stranieri al 31 dicembre 20152020|accesso=1124 giugnoottobre 20162021}}</ref>:
 
# [[Romania]], 358328
# [[Marocco]], 188150
# [[India]], 134129
# [[Senegal]], 8389
# [[EgittoNigeria]], 6250
# [[AlbaniaEgitto]], 3633
# [[Nigeria]], 31
# [[Cina]], 29
# [[Albania]], 26
# [[Pakistan]], 20
 
== Cultura ==
[[File:Falò San Giuseppe Castelleone.jpg|Il falò di San Giuseppe|thumbminiatura|rightdestra]]
=== Istruzione ===
A Castelleone sono presenti la [[Scuola dell'infanzia]], la [[Scuola primaria]], intitolata allo storico Romualdo Cappi, e la [[Scuola secondaria di primo grado]].
 
Il tutto è compreso, insieme ai plessi di [[Trigolo]], [[Gombito]], [[Fiesco]] e [[Ripalta Arpina]], nell'[[Istituto Comprensivo]] Statale "Piero Sentati".
 
=== Biblioteche ===
A Castelleone è presente una biblioteca comunale, intitolata allo scrittore castelleonese [[Virgilio Brocchi]], che è fornita di più di 40.000{{formatnum:40000}} volumi, ed effettua anche il prestito di [[Compact disc|CD]] e film.
 
=== Musei ===
Il museo civico di Castelleone conserva reperti trovati nel comune risalenti al [[Mesolitico]], al [[Neolitico]], all'[[Età del bronzo]], all'[[Età del ferro]], all'epoca romana, tra cui semplici oggetti, punte di lance e monete. Il museo possiede anche una collezione [[malacologia|malacologica]].
 
=== Musica ===
==== Bande, cori ed orchestre ====
Castelleone è dotata di un [[banda musicale|corpo bandistico]], dedicato a [[Giuseppe Verdi]], diretto dal maestro MicheleFabiano LombardiRedolfi, della [[Schola Cantorum]] "Ettore Rancati", diretta dal maestro Davide Massimo e dell'[[Orchestra]] "Valerio Boldi", diretta dal maestro Erik Lundberg.
 
==== Musicisti ====
Diversi musicisti si sono avvicendati alla guida della banda e della Schola e che sono stati [[Organo (strumento musicale)|organisti]] nella Parrocchiale. Tra questi ricordiamo Ettore Rancati, che tra l'altro compose un ''[[Pange Lingua]]'', un ''[[Vexilla Regis]]'' e un Innoinno a Maria Vergine (ancora eseguiti nelle processioni a Castelleone), Cesare Borsieri, che dopo la [[Secondaseconda guerra mondiale]] emigrò negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dove ebbe un discreto successo, e Valerio Boldi, liutaio e musicista del borgo. È di Castelleone e musicalmente nato nella banda, l'attuale Prima Tromba dell'Orchestra del [[Gran Teatro La Fenice|Teatro La Fenice di Venezia]], il Maestro Piergiuseppe Doldi.
 
==== Organi e codici ====
A Castelleone c'è un [[Organo (strumento musicale)|organo]] [[Serassi]] del 1836 custodito nel Santuario. A trasmissione meccanica, è composto da un manuale di 61 tasti. Più maestoso quello della Chiesachiesa Parrocchialeparrocchiale. A trasmissione elettrica, ha due manuali da 61 tasti e una pedaliera da 28 pedali. È disposto su tre casse: due vicino all'altare (Grand'organo e Organo Espressivo) e una in controfacciata (Organo in Eco). Dietro alla consolle si trova un Graduale [[canto gregoriano|gregoriano]] risalente al [[1643]].
 
===Cucina===
{{...||centri abitati|arg2=cucina}}
 
=== Cucina ===
{{...|centri abitati d'Italia}}
Originaria di Castelleone è la "Patùna" o castagnaccio, tipico dolce autunnale fatto con farina di castagne, acqua, olio e zucchero.
Dalla consistenza morbida e dal colore marrone, la Patùna viene venduta solitamente a ottobre e novembre in panetterie e fruttivendoli, solitamente in fette di forma quadrata alte pochi centimetri
=== Eventi ===
* 19 marzo: si accende un falò in onore di [[Sansan Giuseppe]];
* 11 maggio e seconda domenica di settembre: processione al Santuario della Beata Vergine della Misericordia;
* quarta domenica di luglio Happy Beach in centro storico;
*fine giugno: A Le Valli rievocazione storica in costume;
* 16 agosto: festeggiamenti nel quartiere Borgo Serio per [[Sansan Rocco]];
* 2<small>a</small>ª domenica di ottobre: sagra del paese;
* 12 dicembre: mercatino di [[Santa Lucia da Siracusa|Santa Lucia]];
* 2ª domenica di ogni mese: mercatino dell'antiquariato, tranne la seconda domenica del mese di agosto in quanto si svolge a Ferragosto.
*25 dicembre: a Le Valli presepio vivente;
*2<small>a</small> domenica di ogni mese: mercatino dell'antiquariato.
 
== Geografia antropica ==
== Persone legate a Castelleone ==
=== Città ===
*Iacobus Zonus de Castroleone - Armiger Comitiue Sancti Marci Degateshis 1452 (Cavaliere della Repubblica Veneta, sepolto nella chiesa di Povegliano Veronese. Nabile Famiglia con Araldica scolpita sulla pietra tombale, dal 1300 legata al paese di Povegliano Veronese (Archivio Balladoro).
*[[Onorata Rodiani]] (?, [[1403]] - Castelleone [[1453]]), pittrice;
*[[Bernardino Realino]] ([[Carpi]], [[1530]] - [[Lecce]], [[1616]]), gesuita, santo, a Castelleone ricoprì la carica di pretore;
*[[Giulio Cesare Monteverdi]] ([[Cremona]], [[1573]] - [[1630]]), compositore, fratello di [[Claudio Monteverdi|Claudio]], visse a Castelleone tra il [[1615]] ed il [[1622]];
*[[Virgilio Brocchi]] ([[Orvinio]], [[1876]] – [[Genova]], [[1961]]), scrittore;
*[[Francesco Arata]] (Castelleone, [[1890]] - [[1956]]), pittore;
*[[Amos Edallo]] (Castelleone, 1908 - Crema, 1965), architetto, urbanista e scultore;
*Emilio Vecchia (Castelleone, 1924 - Varazze 1944), partigiano, Medaglia d'Argento V.M.;
*[[Pierre Carniti]] (Castelleone, [[1936]]), sindacalista e politico, nipote di [[Alda Merini]];
*[[Angelica (cantante)|Angelica]] (Castelleone, [[1947]]), cantante;
*[[Anna Identici]] (Castelleone, [[1947]]), cantante;
*[[Gian Carlo Corada]] (Castelleone, [[1951]]), politico italiano, ex sindaco di Cremona e presidente della [[Provincia di Cremona]] dal [[1990]] al [[2004]].
*[[Enzo Iacchetti]] (Castelleone, [[1952]]), attore, comico e conduttore televisivo.
*[[Renato Villa]] (Castelleone, [[1958]]), calciatore, allenatore.
 
==Geografia antropica==
====Città====
* '''Urbanistica'''
Castelleone ha l'impostazione della città romana, con la Piazza del Comune al centro (sulla quale si affacciano il Municipiomunicipio e la Chiesachiesa Parrocchialeparrocchiale), e via Roma come cardo, via Garibaldi e via Fondulo come decumano. Tutte le vie del Centro Storico sono a reticolo.
* '''Suddivisioni'''
Normalmente il centro abitato di Castelleone viene diviso in 4 zone:
** Via Solferino;
** Centro Storico;
** Borgo Serio;
** Santuario.
 
==== Frazioni e dintorni ====
* Corte Madama
Corte Madama è la [[frazione (diritto amministrativo)|frazione]] più grande di Castelleone, fu infatti, una volta, comune a sé. Ha ancora la sua autonomia a livello ecclesiastico, infatti Corte Madama ha la sua parrocchia, intitolata a [[Sansan Martino Vescovovescovo]].
Il toponimo ha origine nel fatto che il suo territorio fu feudo personale di Bianca Maria Visconti, da cui ''madama''.
 
* Le Valli
Le Valli è una frazione di Castelleone con circa 220 abitanti. Servita dalla chiesa di Santa Maria in Bressanoro, è prevalentemente composta da cascine è anche teatro di una sagra durante il mese di agosto.
 
* Pellegra
Sebbene non sia la frazione più grande è probabilmente la più importante dal punto di vista economico soprattutto grazie ai numerosi allevamenti di bovini e suini. si sviluppa sui due lati della strada che conduce verso il comune di Soresina. Agli inizi di maggio si tiene la cosiddetta "Sagra di maggio" a cui accorrono numerose persone provenienti da diverse zone.
Questa frazione è spesso ricordata dai versi di un poeta del luogo: "là dove col sorger del sole una nuova rugiada bagna la campagna dipinta d'amore"
 
* San Latino
Questa frazione è divisa tra Castelleone e [[Gombito]].
Bella la chiesa [[Ottocento|ottocentesca]].
 
*Altre frazioni sono:
* San Giacomo
**Guzzafame;
La frazione o località, situata poco dopo San Latino in direzione di [[Formigara]], dista 4,35 chilometri dal capoluogo ed è un piccolo abitato a prevalenza agricola.
**Pradazzo;
Degna di nota è la chiesetta di San Giacomo, risalente al 1000, che è ciò che resta dell'antico ospizio edificato sull'antica [[strada Regina]], strada militare romana di collegamento tra [[Milano]] e [[Cremona]].
**Valseresino
La chiesetta, situata in Ripa Scorticata, possiede un affresco cinquecentesco. Esso rappresenta i luoghi santi dei principali cammini della spiritualità
cristiana medioevale: S. Pietro (Roma), la deposizione di Cristo (Gerusalemme), san Jacopo (Compostella).
Qui inoltre resistette nel tempo uno [[xenodochio]], od ospizio per pellegrini, a testimoniare la sopravvivenza della via di comunicazione del medioevo. Poco lontano sorgeva un secondo ospizio detto “de Yerusalem”: il che la dice lunga sul traffico dei romei e di devoti pellegrini in viaggio verso i luoghi santi della cristianità dell'epoca.
Suggestiva è la costa boscata che consente di apprezzare le belle prospettive del paesaggio e di
avvistare un lussureggiante esempio di alneto (boschetto di ontani neri) che si eleva sopra un vasto canneto punteggiato di grossi cespugli di salice grigio.
Nei dintorni le risorgenze di falda che affiorano ai piedi della scarpata morfologica della valle del Serio Morto, mantengono costantemente fradicio il terreno e favoriscono così una vegetazione spiccatamente igrofila.
 
* Altre frazioni sono:
** Guzzafame;
** Pradazzo;
** Valseresino;
** Gramignana
 
== Economia ==
{{...||centri abitati|arg2=economia d'Italia}}
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Nel territorio del comune di Castelleone passa la [[Strada statale 415 Paullese|ex strada statale 415 "Paullese"]] che viene tuttavia anche chiamata ''Castelleonese''. In questo modo da Castelleone si possono facilmente raggiungere [[Cremona]], [[Crema (Italia)|Crema]] e [[Milano]].
 
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* Strada Provinciale 89 "di Crema"
 
=== Ferrovie ===
{{vedi anche|Stazione di Castelleone}}
A Castelleone si trova una stazione ferroviaria composta da due binari passanti e gestita da [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]]. Essa si trova sulla linea [[Ferrovia Treviglio-Cremona]].
 
== Amministrazione ==
[[File:Castelleone-Gonfalone.png|thumb|100px|Il gonfalone comunale]]
Elenco dei sindaci dal [[1985]] ad oggi<ref>[http://amministratori.interno.it/amministratori/AmmIndex6.htm Anagrafe: Ricerca e Archivio] nel sito del Ministero dell'Interno]</ref>.
 
Elenco dei sindaci dal [[1985]] ad oggi<ref>[http://amministratori.interno.it/amministratori/AmmIndex6.htm Anagrafe: Ricerca e Archivio] nel sito del Ministero dell'Interno]</ref>.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
Riga 341 ⟶ 325:
|Nome = Pietro Enrico Fiori
|Inizio = 2014
|Fine = [[2019]]
|Carica = sindaco
|Partito = [[lista civica]]
|Note =
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Pietro Enrico Fiori
|Inizio = 2019
|Fine = [[2024]]
|Carica = sindaco
|Partito = [[lista civica]]
|Note =
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Federico Marchesi
|Inizio = 2024
|Fine = in carica
|Carica = sindaco
Riga 347:
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Altre informazioni amministrative ===
Nel mese di febbraio [[2018]] veniva avviata la procedura di fusione per incorporazione del Comune di [[Fiesco]] in quello di Castelleone<ref>Delibera del Consiglio comunale di Castelleone n. 3 del 28 febbraio 2018</ref><ref>Delibera del Consiglio comunale di Fiesco n. 2 del 28 febbraio 2018</ref>. Entrambi i comuni indicevano un [[referendum]] consultivo da tenersi nella giornata di domenica 1º luglio<ref>Decreto sindacale del Comune di Castelleone n. 14 del 12 maggio 2018</ref><ref>Decreto sindacale del Comune di Fiesco n. 4 del 12 maggio 2018</ref>.
 
Al termine dello spoglio elettorale risultava che il 59,32% degli elettori votanti del Comune di Fiesco aveva manifestato un parere contrario al progetto che, quindi, veniva annullato. Favorevole, invece, il 92,32% dei cittadini votanti a Castelleone<ref>{{cita web|url=http://www.comune.castelleone.cr.it/news/leggi_area.asp?ART_ID=4926&ARE_ID=32&MEC_ID=289&MEC_IDFiglie=&MGRCONTROL=S|titolo=REFERENDUM FUSIONE PER INCORPORAZIONE DEL COMUNE DI FIESCO NEL COMUNE DI CASTELLEONE – 1 LUGLIO 2018|accesso=8 aprile 2021|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20180702151356/http://www.comune.castelleone.cr.it/news/leggi_area.asp?ART_ID=4926&ARE_ID=32&MEC_ID=289&MEC_IDFiglie=&MGRCONTROL=S|dataarchivio=2 luglio 2018|urlmorto=sì}}</ref>.
==Sport==
{{...||centri abitati|arg2=sport}}
 
== Note ==
<references />
 
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* Rosetta Cugini, ''Storia di Castelleone'', Edizioni Malfasi, Castelleone, 1973
 
== AltriVoci progetticorrelate ==
{{interprogetto|commons=Category:Castelleone}}
 
==Voci correlate==
* [[Serio Morto]]
* [[Parco del Serio Morto]]
Riga 373 ⟶ 371:
* [[Unione del Gerundo]]
 
== Altri progetti ==
{{Provincia di Cremona}}
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* Castelleone Antiquaria,"[http://www.castelleoneantiquaria.it www.castelleoneantiquaria.it]"
{{Comuni della provincia di Cremona}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Lombardia}}
 
[[Categoria:Castelleone| ]]
[[Categoria:Borghi franchi]]