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{{nihongo|'''''Rebuild of Evangelion'''''|ヱヴァンゲリヲン新劇場版|Evangerion shin gekijōban|lett. "Evangelion nuova versione cinematografica"}} è una [[tetralogia]] cinematografica d'animazione giapponese, tratta dall'[[anime]] ''[[Neon Genesis Evangelion]]'' e prodotta dallo studio [[Khara]].
== Titoli dei lungometraggi ==
{|class="wikitable" style="font-size: 99%;"
|-
! Titolo internazionale
! Titolo giapponese
! Traduzione italiana
! Data di distribuzione
|-
| ''[[Evangelion: 1.0 You Are (Not) Alone]]''
| {{Nihongo|ヱヴァンゲリヲン新劇場版:序|''Evangelion Shin gekijōban: jo''}}
| Evangelion nuova versione cinematografica: prologo
| 1º settembre 2007
|-
| ''[[Evangelion: 2.0 You Can (Not) Advance]]''
| {{Nihongo|ヱヴァンゲリヲン新劇場版:破|''Evangelion Shin gekijōban: ha''}}
| Evangelion nuova versione cinematografica: intermezzo
| 27 giugno 2009
|-
| ''[[Evangelion: 3.0 You Can (Not) Redo]]''
| {{Nihongo|ヱヴァンゲリヲン新劇場版:Q|''Evangelion Shin gekijōban: kyu''}}
| Evangelion nuova versione cinematografica: epilogo
| 17 novembre 2012<ref>{{cita web|url=https://www.animenewsnetwork.com/news/2012-07-01/evangelion/3.0-you-can-not-redo-film-trailer-posted|titolo=Evangelion: 3.0 You Can (Not) Redo Film's Trailer Posted|editore=[[Anime News Network]]|data=1º luglio 2012|accesso=9 settembre 2013|lingua=en}}</ref>
|-
| ''[[Evangelion: 3.0+1.0 Thrice Upon a Time]]''
| {{Nihongo|シン・エヴァンゲリオン劇場版:𝄂|''Shin Evangelion gekijōban''}}
| Nuovo Evangelion versione cinematografica:𝄂
| 8 marzo 2021<ref>{{Cita web|url=https://www.animeclick.it/news/89379-evangelion-30-10-la-nuova-data-e-l8-marzo|titolo=Evangelion 3.0 + 1.0: la nuova data è l'8 marzo|editore=[[AnimeClick.it]]|data=26 febbraio 2021|accesso=28 febbraio 2021}}</ref>
|}
== Produzione ==
=== Genesi del progetto ===
{| class="toccolours" style="float: left; margin-left: 1em; margin-right: 2em; font-size: 85%; background:#white; color:black; width:30em; max-width: 30%;" cellspacing="5"
| style="text-align: left;" |L'opera innanzitutto visiva nota come ''Evangelion'' è stata realizzata assecondando desideri diversi. Il desiderio di voler fissare su pellicola i propri puri sentimenti. Il desiderio di trasmettere a più persone possibili il fascino originario, le diversità d'espressione, le emozioni primitive dell'immagine concretizzata in animazione. Il desiderio di ricollegare l'animazione giapponese, in rovina, alle sue origini. Il desiderio di abbattere il dilagare della chisura d'animo. Il desiderio di continuare ad avere uno spirito forte, che si muove nel mondo reale. [...] Sento che ''Eva'' ormai è vecchio. Ma negli ultimi dodici anni non ci sono stati anime più nuovi di ''Eva''.
|-
| style="text-align: right;" |Hideaki Anno<ref name="Booklet">{{Cita pubblicazione |titolo=Evangelion 1.01 Booklet |editore=Dynit}}</ref>
|}
 
[[Hideaki Anno]], regista della serie anime ''[[Neon Genesis Evangelion]]'', dopo aver finito di lavorare per la pellicola [[Cutie Honey (film)|''Cutie Honey'']] (2004) iniziò a pensare a un altro progetto ''[[live action]]'' con più o meno lo stesso personale di ''1.0''<ref>{{Cita |Khara |貞本 義行 interview: 新しい『エヴァ』として成立する予感}}.</ref>. Alla fine però non si riuscì a stendere una sceneggiatura per il lungometraggio<ref>{{Cita |Khara |大月 俊倫 interview: 誰も見たことのない映像を目ざして}}.</ref>, e il regista decise di virare ritornando sull'animazione. Egli aveva in mente di mettere di nuovo mano sul ''franchise'' di ''Neon Genesis Evangelion'' già nel 2001, in contemporanea con l'uscita del cofanetto DVD della sua serie ''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra]]''<ref name="Anno2">{{Cita |Khara |秀明 庵野 interview: 自分でやるしかない、覚悟の出発}}.</ref>. Attorno all'ottobre del 2005 decise definitamente di occuparsi di ''Evangelion'', e iniziò a lavorare al progetto usando [[Microsoft Word]] il 10 novembre; ''Evangelion'' infatti era un'opera che egli poteva portare avanti a suo piacimento, senza preoccuparsi di chiedere i diritti o altre circostanze per lui fastidiose<ref name=Anno1/>. Una delle opere che lo ispirarono a iniziare la tetralogia fu il ''franchise'' di ''[[Gundam]]'', creato anni prima da [[Yoshiyuki Tomino]] e ancora in corso tramite diverse incarnazioni, fra serie televisive, videogiochi e fumetti. Egli si diede infatti il proposito di ''Gundamizzare'' il ''franchise'' di ''Eva''; inizialmente aveva in mente un titolo sulla scia di ''G Evangelion'', con il proposito di creare un'opera capace di ribaltare completamente il concetto stesso di ''Evangelion'', similmente a quanto fatto da ''[[G Gundam]]'' per il ''franchise'' di Tomino<ref name="Anno1">{{Cita |Khara |秀明 庵野 interview: エヴァを業界を支えるコンテンツの柱のひとつにしたかった}}.</ref>. Egli credeva che l'animazione fosse in una fase di stallo e notò come negli ultimi tempi ci fosse stato un fenomeno di allontanamento degli appassionati di anime tra i ragazzi delle medie e delle superiori, percependo la necessità di promuovere opere rivolte a loro e alzare il livello generale delle produzioni animate<ref name=Booklet/>. Nel caso dell'animazione per bambini vide una vasta gamma di contenuti disponibili, come i lungometraggi di [[Hayao Miyazaki]] e dello [[Studio Ghibli]], ma per le fasce anagraficamente superiori vide soltanto ''Gundam''; il ''franchise'' di Tomino raggiunse infatti la popolarità oltre i confini ''[[otaku]]'', cioè gli appassionati di animazione, dunque Anno si diede l'obiettivo di fare qualcosa di simile<ref name=Anno1/><ref name=Anniversario/>.
=== Gli ultimi due episodi e i film di ''Evangelion'' ===
[[File:PRODUCTION I.G STUDIO.jpg|thumb|right|Sede della [[Production I.G]] a [[Musashino]]|alt=Moderno edificio formato da due ali divise da una torre scala cilindrica rivestita in metall.]]
 
Per la produzione dei lungometraggi Anno non si affidò alla [[Gainax]], lo studio che produsse la serie dieci anni prima. Egli infatti volle dare vita a qualcosa di nuovo e che sentì di non poter fare alla Gainax, pensando che nello stesso studio si sarebbe dovuto attenere, a suo dire, alla «stessa cornice» e gli stessi binari<ref name=Anno2/>. Lui stesso disse che era sua intenzione in tal modo rispettare lo spirito dell'originale, «per non essere schiavi del passato, per non essere viziati dal presente, per puntare a un futuro di progressi»<ref>{{Cita |Entry File |pp. 2-3}}.</ref>. Il regista contattò così Toshimichi Ōtsuki, produttore della serie classica, e dopo una iniziale titubanza questi accettò la proposta, cercando di realizzare e attuare gli ideali e i pensieri del regista<ref>{{Cita web |url=http://mainichi.jp/enta/mantan/archive/news/2007/08/26/20070826org00m200002000c.html |titolo=特集:ヱヴァ、新生 新劇場版、庵野は何を目指すのか? |lingua=ja |accesso=7 agosto 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090707092937/http://mainichi.jp/enta/mantan/archive/news/2007/08/26/20070826org00m200002000c.html }}</ref><ref>{{Cita |Khara |大月 俊倫 interview: 製作委員会方式へのカウンター}}.</ref>. Quest'ultimo propose l'affare a diverse società; secondo lui però non c'erano molti studi propensi a lavorare su ''Evangelion'', perché trattato con nervosismo all'interno dell'industria. Ōtsuki faticò molto e alla fine si trovò un certo numero di studi candidabili, ma per varie ragioni nessuno di loro alla fine si unì<ref name=Anno2/>. Per la pellicola del 1997 ''Neon Genesis Evangelion: The End of Evangelion'' diverse società si unirono al progetto, visto il successo della serie; in questo caso però Anno decise di detenere tutti i diritti<ref>{{Cita |Khara |大月 俊倫 interview: 『新劇場版』の出発点となった会話}}.</ref>. Secondo lui infatti gli sforzi del personale della serie classica non furono ricompensati adeguatamente, e la creazione di una nuova società avrebbe consentito di distribuire più equamente i profitti rispetto al passato<ref>{{Cita |Khara |大月 俊倫 interview: 高品質の作品づくりと利益配分の両立}}.</ref>. A favorire il progetto ci fu inoltre l'uscita di ''Eva'' nel mercato dei ''[[pachinko]]'', delle macchinette per il gioco d'azzardo particolarmente popolari in Giappone, uscita che fece poi salire le vendite di DVD della serie<ref>{{Cita |Khara |大月 俊倫 interview: 怒濤のような二年間のドラマ}}.</ref>. Alla fine Munenori Ogasawara gli propose di fondare uno studio tutto loro, e Anno accettò. All'inizio Anno trovò un posto per lui carino ed economico lungo la [[linea rapida Chūō]], dicendo di volerlo usare come sede; nacque così il Khara Office. In seguito la scala del progetto diventò sempre più grande<ref name=Anno3/>. Affittò un ufficio a Nishi-Shinjuku nel febbraio 2006, provvedendo per scrivanie e librerie; dei suoi amici, come [[Tsutomu Takahashi]] e Ikki Todoroki, lo aiutarono con la registrazione della società e la contabilità, diventando così Khara Inc<ref name=Anno2/><ref name="Anniversario">{{Cita web |url=https://fullfrontal.moe/khara-10/ |titolo=Translation – 10 Years of Khara, interview with Hideaki Anno Part 1 |lingua=en |accesso=7 agosto 2021}}</ref>. La Khara fu ufficialmente fondata nel 2006, anche se Anno diede le dimissioni alla Gainax soltanto nell'ottobre dell'anno seguente<ref>{{Cita web |url=https://www.gwern.net/docs/eva/2011-studiokhara-hideakiannopersonalbiography.html |titolo=Personal Biography |lingua=en |accesso=7 agosto 2021}}</ref>. Alla fine il personale della nuova azienda, a parte quello principale, accolse personale completamente nuovo rispetto a quello della serie di dieci anni prima<ref name=Tsurumaki5/>.
A causa di limiti di tempo ed altri problemi, il penultimo episodio non seguì la sceneggiatura originariamente prevista, nonostante quest'ultima fosse già stata scritta e pronta per essere utilizzata<ref name=Note>{{cita|Gainax|Production Note, p. 26}}</ref><ref name=KentaroSadamoto>{{cita|Kentaro|最終二話について, pp. 164-165}}</ref>. Sia la Tatsunoko, sia TV Tokyo non riuscirono a gestire adeguatamente la programmazione della serie, ed Anno rimase estremamente amareggiato per via di questo<ref>{{cita web|url=http://www.j-pop.com/anime/archive/feature/04_gal_999/otaking8.html|titolo=Return of the Otaking, part 8|sito=J-pop.com|lingua=en|accesso=2 novembre 2015|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20001217163000/www.j-pop.com/anime/archive/feature/04_gal_999/otaking8.html|dataarchivio=17 dicembre 2000}}</ref>. Tuttavia, nonostante i problemi di tempo, a detta del regista lo staff della Gainax fece comunque un ottimo lavoro: «Finire quella tabella di marcia con così poche persone. [...] Fare una cosa del genere, con così poche persone, in un così breve lasso di tempo - in questo senso, abbiamo fatto davvero un buon lavoro. [...] La maggior parte delle persone giudica solamente il risultato finale. Dal mio punto di vista però, abbiamo fatto tutto quello che eravamo in grado di fare»<ref name=Sanenari1/>. Visionando il venticinquesimo episodio subito dopo averlo montato, egli a primo impatto pensò di essere «un genio», per poi sentirsi estremamente insoddisfatto ed imbarazzato dalla sua «mancanza di capacità» ad una seconda visione<ref>{{cita|Kentaro|エピローグ}}</ref>.
 
=== Produzione ===
Stando a quanto dichiarato dallo stesso regista in alcune interviste, egli dovette abbandonare la ventiseiesima puntata mentre si trovava «in una fase di pianificazione assai precoce». La sceneggiatura non era ancora stata completata e rimanevano solamente tre giorni nel ''planning'' per poterla realizzare<ref name="NewtypeAnno"/>. Per prima cosa, venne effettuata la registrazione del doppiaggio, e successivamente furono realizzati gli [[storyboard]]. In un primo momento, egli pensò di realizzare un episodio di soli dialoghi, ma l'idea venne rifiutata e accantonata: «Non ho bisogno di disegni per rappresentare la mia visione delle cose. A dire il vero, sarei stato felice di spiegarmi solamente con la parola parlata. L'avrei fatto, ma purtroppo, [la proposta] venne respinta»<ref name="NewtypeAnno"/>. In un'altra occasione, Anno sostenne che, nonostante non ci fosse stato tempo per realizzare la venticinquesima puntata così come inizialmente concepita, l'episodio finale rispecchiava in tutto e per tutto l'idea originale<ref>{{cita web|url=http://togetter.com/li/580471|titolo=大阪芸術大学「庵野秀明監督×小池一夫先生」特別講義まとめ|sito=Togetter.com|data=22 ottobre 2013|lingua=ja|accesso=31 ottobre 2015}}</ref>. Inoltre, a quanto da lui stesso affermato gli ultimi due episodi riflettono perfettamente quello che era il suo stato d'animo all'epoca: «Sono molto soddisfatto. Non rimpiango niente»<ref name="NewtypeAnno"/>. Per Toshimichi Otsuki, il finale della serie fu un qualcosa che «Anno volle fare sul serio»<ref name="Mainichi">{{cita web|titolo=Evangelion Special: Phenomenon to Legacy|autore=Kei Watanabe, Daichi Nakagawa, Tsunehiro Uno|editore=[[Mainichi Shinbun]]|data=8 maggio 2006|lingua=ja}}</ref>; quasi nessuno nello staff si sentì insoddisfatto del risultato finale e, a parere del regista, «sento che non avrei potuto fare gli ultimi due episodi diversamente»<ref name=Sanenari1/>. Anche il character designer Sadamoto trovò le due puntate «soddisfacenti»; l'unico problema risiederebbe, secondo Sadamoto, nella mancanza di una connessione «immediatamente comprensibile» tra il ventiquattresimo e il venticinquesimo episodio. Se fosse stata usata la sceneggiatura originale per la penultima puntata, ci sarebbe poi stato un chiaro collegamento con i due episodi conclusivi<ref name=KentaroSadamoto/>.
[[File:Godzilla Resurgence World Premiere Red Carpet- Anno Hideaki (28526529431).jpg|thumb|upright=1.2|Hideaki Anno, regista e sceneggiatore di ''Neon Genesis Evangelion'' e del ''Rebuild'']]
 
Anno rivide la serie originale per l'occasione, visto che erano passati dodici anni dalla prima trasmissione. Toshimichi Ōtsuki, produttore dell'anime, notò come durante la seconda metà della serie il personale fosse completamente spossato; durante lo sviluppo del ''Rebuild'' però ritrovò gli stessi membri di nuovo entusiasti e cresciuti, ritenendo che tale evolutione si sarebbe poi riflettuta nell'opera. Il produttore aggiunse come il successo della serie classica avesse generato quella che lui definì «molta confusione e incomprensione» all'interno dell'industria dell'animazione giapponese, che sarebbero poi confluite nella creazione di diverse opere «spazzatura», prodotti [[moe]] destinati a otaku sulla trentina e trasmessi in fascia notturna, come ''[[La malinconia di Haruhi Suzumiya]]''<ref>{{cita pubblicazione|lingua=ja|titolo=アニメがつまらなくなったのは、「新世紀エヴァンゲリオン」のせいである|pubblicazione=Cyzo|editore=Cyzo Inc.|data=novembre 2006|url=https://web.archive.org/web/20090124221741/http://homepage3.nifty.com/mana/new-eva-siryou1.html|accesso=20 settembre 2021}}</ref>. Criticando tale incomprensioni, egli dichiarò: «Questa mentalità è persistita per dieci anni, ma adesso siamo nella posizione di dimostrare la sua scorrettezza. Siamo determinati a chiudere la porta dell'era post-''Eva'' per sempre»<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Anno's new baby|p=30|pubblicazione=Newtype USA|lingua=en|data=dicembre 2006}}</ref>. Per Ōtsuki, inoltre, visto che la storia del ''Rebuild'' ha luogo «nello stesso periodo di tempo» della serie classica, ma con una trama differente, la saga non sarebbe stato un rifacimento di questa, ma «una produzione completamente inedita»<ref name=NTOtsuki/>.
Entrambe le puntate si focalizzano sulla psicologia dei personaggi principali senza offrire però risposte e una conclusione chiara alla trama della serie<ref name=Understanding>{{cita web|url=http://www.animenewsnetwork.com/feature/2002-06-11|titolo=Understanding Evangelion|autore=Mike Crandol|editore=[[Anime News Network]]|data=11 giugno 2002|accesso=9 dicembre 2015|lingua=en}}</ref><ref name="Lawrence">{{cita web|url=http://www.cjas.org/~leng/revolution.htm|titolo=A look at "The Four Revolutions of Anime"|autore=Lawrence Eng|sito=Cjas.org|data=20 dicembre 2004|lingua=en|accesso=9 novembre 2015}}</ref>, risultando così di difficile comprensione e fonte di perplessità per gli appassionati<ref>{{cita libro|curatore=Dynit Italia|capitolo=Neon Genesis Evangelion: Versione integrale cinematografica|titolo=Neon Genesis Evangelion: The Feature Film - DTS Collector's Edition|pagina=3|data=2009}}</ref><ref>{{cita|Camp, Davis|p. 19}}</ref>. Anche la carta stampata si interessò del caso, con il ''[[Mainichi Shinbun]]'' che scrisse: «Quando l'episodio 25 andò in onda la prima volta, quasi tutti gli spettatori si sentirono traditi [...] Quando il critico Eiji Otsuka inviò una lettera allo ''[[Yomiuri Shinbun]]'' lamentandosi del finale della serie ''Evangelion'', il dibattito fu nazionale»<ref name="Mainichi"/>. Anno si dichiarò in più occasioni soddisfatto degli episodi finali della serie:
{{Citazione|Non ho nessun problema [con gli ultimi due episodi]. Se c'è un problema è solo vostro. ''Too bad''.|Hideaki Anno all'Anime Expo di [[Anaheim]], [[California]] del 1996<ref>{{cita libro|data=1996|titolo=Virtual Panel! Meet Hideaki Anno|rivista=''Animerica''|volume=4|numero=9|pagina=27|editore=Viz Media|lingua=en}}</ref>}}
e affermò che la serie «si è conclusa magnificamente» anche così<ref name=EyesofAnno/>: «La maggior parte degli appassionati è furiosa. Capisco la loro rabbia. Non posso fare a meno di ridere quando ci accusano di aver fatto un lavoro scadente, con negligenza. No, non è così. Nessuno nello staff ha fatto un lavoro scadente. Ogni membro della Gainax ha dimostrato più energia di quanto si possa immaginare»<ref name=ProtoAnno/>. Secondo Toshio Okada — fondatore della Gainax e amico personale di Anno — ai problemi di budget e di programmazione si aggiunse anche la grande indecisione da parte di Anno su come concludere la serie: «Quando gli ho parlato il mese scorso, Anno mi ha detto di non essere riuscito a decidere il finale fino a quando non è arrivato il momento. Questo è il suo stile»<ref>{{cita web|url=http://www.j-pop.com/anime/archive/feature/04_gal_999/otaking10.html|titolo=Return of the Otaking, 10|accesso=9 novembre 2015|sito=J-pop.com|lingua=en|anno=1996|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20000126012803/http://www.j-pop.com/anime/archive/feature/04_gal_999/otaking10.html|dataarchivio=26 gennaio 2000}}</ref>. Yoshiyuki Sadamoto invece, interrogato sulla «complessità filosofica» degli ultimi due episodi, ha sostenuto che, da spettatore, la ritiene frutto della difficile situazione in cui si trovava il regista all'epoca, sempre più stanco e sull'orlo della depressione; secondo Sadamoto, ogni volta che si incontrava con Anno quest'ultimo non faceva che ripetere che non ce la faceva più e che «voleva farla finita»<ref name="SadaDays">{{cita web|url=http://www.animeclick.it/news/36125-milano-manga-festival-reportage-dei-sadamoto-days|titolo=Milano Manga Festival: Reportage dei Sadamoto Days|editore=[[Animeclick.it]]|data=11 luglio 2013|accesso=9 novembre 2015}}</ref>. Alcuni sostennero che le puntate furono censurate a seguito delle pressioni e le lamentele avute da parte dell'Associazione Genitori-Insegnanti (PTA)<ref>{{cita pubblicazione|autore=Claude J. Pelletier|titolo=Truth or cyvber graffiti|rivista=Protoculture Addicts|numero=41|pagina=6|url=http://www.protoculture.ca/PA/edito41.htm|lingua=en|anno=1996|mese=luglio}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|autore=Claude J. Pelletier|titolo=Save yourselves|rivista=Protoculture Addicts|numero=42|url=http://www.protoculture.ca/PA/edito42.htm|lingua=en|anno=1996|mese=settembre}}</ref>, ma il regista nelle interviste non menzionò mai alcun tipo di censura, ribadendo invece che vennero prodotte intenzionalmente così «per dimostrare che l'animazione può essere fatta anche con modalità alternative»<ref>{{cita pubblicazione|autore=Martin Ouellette|autore2=Claude J. Pelletier|titolo=Neon Genesis Evangelion: The controversy|rivista=Protoculture Addicts|numero=41|pagina=45|lingua=en|anno=1996|mese=luglio}}</ref>.
 
Lo scopo del personale fu quello di offrire anche agli spettatori che non avevano mai visto la serie originale di godere dei lungometraggi del ''Rebuild''. Per lo scopo vennero eliminati molti dettagli di ''Evangelion'' ritenuti controversi; sempre secondo Ōtsuki: «Riempire le opere di paroloni e concetti difficili per creare confusione fra gli spettatori era una buona tecnica dodici anni fa, ma adesso non è più così»<ref name=NTOtsuki>{{cita pubblicazione|titolo=A better kind of anime|pubblicazione=Newtype USA|lingua=en|data=dicembre 2006}}</ref>. I cambiamenti trovarono un riflesso anche nel personale; Anno, la situazione generale e l'atmosfera era per il produttore allegra e solare. Il regista si diede due obbiettivi principali; il primo fu quello di fare un buon prodotto e renderlo un successo, e l'altro è condividere i profitti con gli amici e gli altri membri del personale, condivdendo con lui l'impegno e la sofferenza della produzione. Tale spirito collaborativo si rifletterebbe per Ōtsuki nelle immagini del primo capitolo, citando il fatto che l'Eva di Ayanami protegga e venga in aiuto di Shinji come «la genesi e il risultato della Khara»<ref>{{Cita |Khara |大月 俊倫 interview: 高品質の作品づくりと利益配分の両立}}.</ref>.
In risposta agli appassionati, che chiedevano una conclusione più chiara alla trama della serie e una spiegazione ai misteri rimasti irrisolti, Anno e lo studio Gainax decisero di produrre un [[remake]] delle due puntate conclusive<ref name=PB7>{{cita|Platinum Booklets|The two endings, vol. 7}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.gainax.co.jp/anime/eva/story.html|titolo=新世紀エヴァンゲリオン - Story|sito=Gainax.co.jp|accesso=9 novembre 2015|lingua=ja}}</ref>. In un primo momento, il regista pensò di concludere la serie con un solo film; tuttavia, la quantità finale del materiale prodotto superò di gran lunga le aspettative, e dunque si optò per due lungometraggi<ref>{{cita web|autore=Carl Gustav Horn|url=http://j-pop.com/anime/archive/reviews/11_comp_graphics/picks0.html|titolo=Neon Genesis Evangelion Death and Rebirth|sito=J-pop.com|lingua=en|accesso=14 agosto 2015|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20010219070024/j-pop.com/anime/archive/reviews/11_comp_graphics/picks0.html|dataarchivio=19 febbraio 2001}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|capitolo=Production Note Death|titolo=Death & Rebirth Program Book (Special Edition)|data=1997|editore=Gainax|lingua=ja|url=http://www.evaotaku.com/html/dr2-prodnotes.html|accesso=31 ottobre 2015}}</ref>, di cui il secondo avrebbe offerto, secondo Anno, «lo stesso finale, ma visto da una diversa prospettiva»<ref>{{cita libro | anno = 1997 | autore = Trish Ledoux | coautori = Doug Ranney, Fred Patten | ling説明ua = inglese | titolo = The Complete Anime Guide: Japanese Animation Film Directory & Resource Guide | città = Panama City | editore = Tiger Mountain Press | ISBN = 0-9649542-5-7 | pagina= 129 }}</ref><ref>{{cita web|autore=Carl Gustav Horn|url=http://j-pop.com/anime/archive/feature/03_evangelion/end2.html|titolo=On the Eighth Day|sito=J-pop.com|data=1996|lingua=en|accesso=2 novembre 2015|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20010305211004/j-pop.com/anime/archive/feature/03_evangelion/end2.html|dataarchivio=1º marzo 2001}}</ref>. Così, il 15 marzo 1997 uscì nelle sale giapponesi ''[[Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth]]''<ref>{{cita|Tavassi|p. 274}}</ref>, composto da due parti: {{nihongo|''Shi''|シ||"morte"}}, rimontaggio di 60 minuti di vari spezzoni tratti dai primi 24 episodi della serie, incluse alcune scene inedite; e {{nihongo|''Shinsei''|新生||"rinascita"}}, anticipazione del film ''[[Neon Genesis Evangelion: The End of Evangelion]]'', uscito il 19 luglio del medesimo anno. Quest'ultimo film rappresenta un nuovo sviluppo del finale della serie ed una sua conclusione alternativa<ref>{{cita|Cavallaro|p. 55}}</ref>, ed è difatti suddiviso in un episodio 25 e in un episodio 26, alternativi a quelli dell'anime<ref>{{cita|Tavassi|p. 275}}</ref>.
 
La produzione del primo capitolo diventò mano a mano più frenetica<ref>{{Cita |Khara 2010 |鶴巻 和哉 interview: 序』の公開直後に大きいな転換点へ}}.</ref>, subendo crisi<ref>{{Cita |Khara 2010 |庵野 秀明 interview: 改稿に改稿を重ね、難航したシナリオ}}.</ref> e cambiamenti fino all'ultimo minuto; essa si svolse inoltre in contemporanea con quella del secondo lungometraggio<ref name=AnnoHa/>. Tsurumaki controllò che tutto si svolgesse regolarmente; la politica di Anno infatti fu quella di armonizzare il più possibile le parti nuove con quelle vecchie<ref name=Haraguchi3/>. Il lavoro per ''1.0'' venne descritto dal suo stesso personale come una performance dal vivo, flessibile e nel peggiore dei casi disorganizzata; la produzione infatti fece molte cose sul momento, e non di rado fu costretta a rifare alcuni dettagli per improvvisi cambi di programma<ref name="Matsubara3">{{Cita |Khara |松原 秀典 interview: あきらめるつもりがない現場の面白さ}}.</ref>. Secondo Tsurumaki, inoltre, al minimo errore si rischiava di arrivare fuori tempo; ogni dipartimento lavorò in modo indipendente, dunque soltanto all'ultimo momento si seppe con certezza se si era sulla strada giusta oppure no<ref name="Tsurumaki8">{{Cita |Khara |鶴巻 和哉 interview: 作画とCGの新たなバランスを求めて}}.</ref>. Intervistato in proposito, dichiarò di considerare il processo «troppo caotico»; tutti i membri lavorarono partendo dal presupposto di non aver potuto raggiungere lo scopo con la serie originale, ma l'esatta natura di questo obiettivo per lui non era ancora chiara a nessuno del personale: «Visto che ci stiamo prendendo la briga di fare dei nuovi lungometraggi, dovremmo portare avanti la storia come minimo dov'era arrivata in passato, ma finora è stata una lotta in salita. Ho la sensazione che questo sarà un progetto molto instabile, in molti sensi»<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|pubblicazione=Newtype USA|data=marzo 2007|p=50|titolo=Recapturing the look and feel}}</ref>. Stando ad Haraguchi infatti si dovette creare una situazione in cui qualunque cosa si potesse aggiustare e modificare durante il processo, viste le continue riflessioni e le opinioni dei vari membri del personale<ref name="Haraguchi4">{{Cita |Khara |原口 浩 interview: アバウトでも大丈夫な ベテランの進め方}}.</ref>. Ōtsuki invece espresse particolare ottimismo; a differenza della serie classica, finita con un finale metatestuale e un lungometraggio apocalittico e «assurdo», il produttore dichiarò di voler creare un'opera d'intrattenimento, vicino all'idea che si era prefissata originariamente: «Io avrei voluto sempre fare così, e il regista finalmente si è deciso»<ref>{{cita web|lingua=ja|accesso=20 settembre 2021|url=https://www.asahi.com/culture/movie/TKY200609130251.html|titolo=謎解けるか「真の完結編」エヴァンゲリオン再映画化|data=13 settembre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061128031001/https://www.asahi.com/culture/movie/TKY200609130251.html}}</ref>.
 
=== Sviluppo ===
=== Conclusione ===