Giuseppe Sotgiu: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
|nome = Giuseppe Sotgiu
|didascalia =Giuseppe Sotgiu e Claire Bebawi
|carica = Sindaco di [[Olbia#Amministrazione|Olbia]]
|mandatoinizio = [[1970]]
|mandatofine = [[1973]]
|predecessore = Tore Mibelli
|successore = Giuseppe Carzedda
|carica2 = [[Presidenti della Provincia di Roma|Presidente della Provincia di Roma]]
|mandatoinizio2 = 23 giugno 1952
|mandatofine2 = 27 novembre 1954
|predecessore2 = nessuno
|successore2 = [[Edoardo Perna]]
}}
{{Bio
|Nome = Giuseppe
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|Attività3 = politico
|Nazionalità = italiano
▲|Immagine = Sotgiu.jpg
}}
== Biografia ==
=== L'ambiente familiare antifascista ===
Figlio di Antonio Sotgiu, che fu sindaco socialista di [[Olbia]] tra il [[1906]] e il [[1910]], e fratello maggiore di [[Girolamo Sotgiu]], esponente regionale di rilievo del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] sardo, Giuseppe Sotgiu si trasferì a Roma, ove risiedette per il resto della sua vita, per frequentare le scuole superiori. Nel dicembre [[1922]], ad Olbia, il padre fu costretto ad ingerire l'[[olio di ricino]], da parte di [[Squadrismo|squadracce fasciste]], appositamente giunte da [[Civitavecchia]]<ref>''Documento R. Prefettura di Sassari n. 843-Gab.'', del dic. 1922, riportato in: ''Da Olbìa ad Olbia. Atti del Convegno internazionale di studi'', a cura di Eugenia Tognotti, Chiarella, Sassari, 1996, pagg. 38 e succ.ve</ref>.
Durante il periodo fascista, Giuseppe si dedicò esclusivamente alla professione forense e alla pubblicazione di testi giuridici. Nel [[1945]], fu nominato alla [[Consulta Nazionale]]; alle elezioni per l'[[Assemblea Costituente
=== I primi successi professionali e politici ===
[[Avvocato]] [[penalista]], Giuseppe Sotgiu salì per la prima volta all'onore delle cronache nel [[1949]], al processo intentato dal deputato comunista [[Edoardo D'Onofrio]] contro gli estensori di un libello ove il querelante era stato dipinto come aguzzino dei prigionieri italiani in [[Unione Sovietica]]. Pur concludendosi con l'assoluzione dei denunciati, al processo rifulse particolarmente l'oratoria di Sotgiu, avvocato della parte civile, che svolse in favore della tesi del querelante una requisitoria che durò due intere sedute e durante la quale aprì sul tavolo una grossa valigia di cuoio, piena zeppa di libri, opuscoli e fascicoli dai quali poi, trasse citazioni, ricordi storici ed esemplificazioni<ref>Giuseppe Sotgiu, ''La tragedia dell'Armir nelle arringhe di Giuseppe Sotgiu e Mario Paone al processo D'Onofrio'', prefazione di Maurizio Ferrara, Milano, Milano-sera editrice, 1950.</ref>.
Nel 1952, Sotgiu si presentò alle prime elezioni della [[
=== Lo scandalo ===
{{Vedi anche|Caso Montesi}}
Contemporaneamente, Giuseppe Sotgiu proseguì nella professione forense e salì alla ribalta delle cronache nel cosiddetto "caso Montesi". Wilma Montesi era una giovane ventunenne, alta e di bell'aspetto, trovata morta sulla spiaggia tra [[Capocotta]] ([[Roma]]) e [[
Successivamente Piero Piccioni fu richiamato in causa da Silvano Muto, redattore del periodico
Mentre Sotgiu tuonava contro il vizio, la questura romana indagava su un'altra misteriosa morte, avvenuta il 23 marzo [[1954]], di tale "Pupa" Montorsi, ''
I coniugi
=== Il caso Bebawi: Sotgiu principe del foro ===
Se lo scandalo Montesi riempì le colonne dei giornali negli [[anni cinquanta]], nel decennio successivo fu il [[caso Bebawi]] a occupare le cronache romane<ref>Cristiano Armati e Yari Selvetella, ''Roma criminale'', Newton Compton Editori, Roma, 2005, pagg. 204 e succ.ve.</ref>.
Il 18 gennaio [[1964]], in un appartamento di
Sotgiu fece parte del collegio di difesa, in sostituzione di [[Giovanni Leone]], presto dimessosi, e insieme a [[Giuliano Vassalli]]. La linea difensiva fu abbastanza chiara: i due imputati proseguirono nel gioco delle reciproche accuse, giostrando con abilità, suggestione e destrezza, per rendere impossibile stabilire il vero o il falso, senza tradirsi mai, né avere attimi di smarrimento; così facendo, suscitarono continui dubbi nella Corte, sulla consistenza delle prove a loro carico.
Tale linea ebbe successo: dopo due anni di dibattimento e circa trenta ore di camera di consiglio, gli imputati furono assolti in primo grado per insufficienza di prove (una formula attualmente depennata dal [[Codice di procedura penale italiano|
Non si può oggettivamente affermare se la linea difensiva vincente sia nata dalla mente dei due coniugi o da quella dei difensori; tuttavia l'opinione pubblica ne attribuì il merito quasi esclusivamente a Giuseppe Sotgiu, che, dopo l'assoluzione, era subito apparso, in fotografia, nelle prime pagine dei giornali, sorridente insieme all'imputata, che gli stringeva calorosamente la mano.
Va detto
=== Il rientro in politica: Sotgiu sindaco di Olbia ===
Nel [[1970]], Giuseppe Sotgiu si presentò alle elezioni comunali della sua città natale, nelle liste del [[Partito Socialista Italiano|PSI]]. Fu un altro successo: dopo alcuni decenni, la sinistra tornò al potere nella città gallurese, e Sotgiu fu eletto sindaco, così come suo padre sessantaquattro anni prima. Data la risicata maggioranza, tuttavia, le difficoltà di governo furono notevoli. Inoltre, all'interno del Partito Socialista erano forti le pressioni miranti a sostituire la giunta al potere con una di centrosinistra PSI-DC, speculare a quella esistente all'epoca a livello regionale e nazionale<ref>[http://tesirandaccio.altervista.org/capitolo2_3.html tesi di laurea di Andrea Randaccio: Meridiana ed Olbia Storia della compagnia aerea e del parallelo sviluppo della “sua“ città<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110213023124/http://tesirandaccio.altervista.org/capitolo2_3.html |data=13 febbraio 2011 }}</ref>.
Successivamente fu attuato un accordo con la DC, e
=== L'assoluzione di Lorenzo Bozano ===
{{Vedi anche|Omicidio di Milena Sutter}}
Gli [[anni settanta]] portarono a Sotgiu un nuovo grande successo sul piano professionale. Il 6 maggio [[1971]] scomparve da [[Genova]] una ricca e graziosa ragazzina di nemmeno quattordici anni: Milena Sutter, figlia di un industriale svizzero della cera. Due testimoni dichiararono di aver visto tale [[Lorenzo Bozano]], un ragazzo benestante con alcuni precedenti, davanti alla scuola privata della ragazza. Altre persone avevano notato Bozano anche davanti alla villa dei [[Gruppo Sutter|Sutter]], con la sua spider rossa. Il giovane finì in carcere, con a carico i soli indizi testimoniali, ed alcuni appunti interpretati come pro-memoria per un possibile rapimento trovati nella sua camera d'affitto, ma senza una prova ben precisa. Bozano venne inizialmente rilasciato dagli inquirenti, che speravano in un suo errore dopo il rilascio. Quattordici giorni dopo il mare restituì il corpo della povera ragazza appesantito da una cintura di piombo da sub. L'autopsia stabilì che la ragazza era stata uccisa per strangolamento non più tardi di un'ora dopo il suo rapimento. Bozano, appassionato di immersione subacquea, fu rinviato a giudizio.
Al processo, che si tenne due anni dopo, il “biondino” si presentò con un collegio di difesa guidato da Giuseppe Sotgiu, il quale studiò una difesa volta a presentare l'imputato come un detenuto modello ed una vittima dei disagi familiari
=== Abilità oratoria ===
Nonostante l'enorme popolarità acquisita, Sotgiu, negli ultimi anni di
L'avvocato [[Nino Marazzita]], che iniziò la professione proprio nello studio dell'avvocato Sotgiu e all'epoca del processo Bebawi, lo ricorda ancora con ammirazione e affetto:
È scomparso a Roma, all'età di 78 anni, nel [[1980]]<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0002/articleid,1443_02_1980_0122A_0002_23011236/ Morto Sotgiu, penalista di famosi superprocessi] Archiviolastampa.it</ref>.
== Opere ==
* {{cita libro | titolo=Sebastiano Satta: avvocato e poeta di Sardegna
▲* {{cita libro | titolo=Sebastiano Satta: avvocato e poeta di Sardegna | editore=Stab. tip. Parise | città=Roma | anno=1933 }}
* {{cita libro | titolo= La revisione dei giudicati penali | editore= Istituto editoriale moderno | città=Roma | anno=1933 }}
* {{cita libro | titolo=L'
* {{cita libro | titolo= La libertà di stampa | editore= Edizioni del Pensiero Giuridico Penale| città=Roma | anno= 1943}}
* {{cita libro | titolo=Lineamenti del processo penale italiano
* {{cita libro | titolo=Studi di diritto e procedura penale
* {{cita libro | titolo= Le guarentigie giudiziarie del cittadino nelle carte dei diritti
* {{cita libro | titolo=Sommario di diritto e procedura penale inglese
* {{cita libro | titolo=La crisi socialista
* {{cita libro | titolo= Lo stato democratico | editore=Ercoli | città=Roma | anno=1945 }}
* {{cita libro | titolo=Il processo di Gesù
* {{cita libro | titolo= Il falso documentale
* {{cita libro | titolo= Problemi giuridici della circolazione stradale| editore=L'editrice dell'automobile | città=Roma | anno=1949}}
* {{cita libro | titolo= Il delitto politico
* {{cita libro | titolo= Stato e diritto nell'Unione Sovietica
* {{cita libro | titolo= La ricerca della paternità
* {{cita libro | titolo=Diritto automobilistico
* {{cita libro | titolo= Il codice della strada: (contributi alla riforma)
* {{cita libro | titolo= Arringhe e discorsi | editore=Thyrus | città=Terni | anno=1961 }}
* {{cita libro | titolo= L'
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro |cognome=Armati|nome=Cristiano|coautori=Yari Selvetella|titolo=Roma criminale|url=https://archive.org/details/romacriminaleill0000arma|editore=Newton Compton |città=Roma|anno=2005}}▼
▲* {{cita libro |cognome=Armati|nome=Cristiano|coautori=Yari Selvetella|titolo=Roma criminale|editore=Newton Compton |città=Roma|anno=2005}}
* {{cita libro |cognome=Augias|nome=Corrado|titolo= I segreti di Roma. Storie, luoghi e personaggi di una Capitale| editore=Mondadori|città=Milano|anno=2005}}
* {{cita libro |cognome=Costantini|nome=Costanzo|titolo=Sangue sulla dolce vita|editore=L’Airone|città=Roma|anno=2006}}
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== Voci correlate ==
* [[Sindaci di Olbia]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/03/29/bozano-non-uccise-la-sutter-in.html|''Bozano non uccise la Sutter. In TV la prova del medico legale'', in: ''La Repubblica'', 29/03/1992}}
* {{cita web | 1 = http://www.vip.it/caso-milena-sutter-bozano-innocente/ | 2 = ''Omicidio Milena Sutter, Lorenzo Bozano si dichiara innocente'' | accesso = 7 febbraio 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100104041352/http://www.vip.it/caso-milena-sutter-bozano-innocente/ | dataarchivio = 4 gennaio 2010 | urlmorto = sì }}
{{Box successione
| carica = Presidente della [[Provincia di Roma]]
| immagine = Provincia di Roma-Stemma.
| periodo = dal 23 giugno [[1952]] al 26 novembre [[1954]]
| precedente = nessuno
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{{Box successione
| carica = Sindaco di [[Olbia#Amministrazione|Olbia]]
| immagine = Olbia-Stemma.
| periodo = [[1970]] - [[1973]]
| precedente = [[Tore Mibelli]]
| successivo = [[Giuseppe Carzedda]]}}
{{Portale|biografie|diritto|politica}}
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[[Categoria:Politici del Partito Comunista Italiano]]
[[Categoria:Politici del Partito Socialista Italiano]]
[[Categoria:Deputati della Consulta
[[Categoria:Presidenti della Provincia di Roma]]
[[Categoria:Massoni]]
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