Fibula prenestina: differenze tra le versioni

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{{Opera d'arte
[[File:Praeneste fibula.JPG|thumb|upright=1.4|La Fibula Prenestina]]
|immagine = Praeneste fibula.JPG
La '''[[fibula (spilla)|fibula]] prenestina''' è una spilla in [[oro]] della metà del [[VII secolo a.C.]], ritrovata a [[Palestrina]] (l'antica ''Praeneste'', Preneste), che reca un'iscrizione in [[latino arcaico]] considerata il più antico documento scritto in [[lingua latina]]. L'autenticità dell'iscrizione è stata a lungo oggetto di dibattito - in particolare, a partire dalla seconda metà del XX secolo – fino al [[2011]], quando è stata accertata – tramite analisi con [[microscopio elettronico a scansione]] e [[microsonda elettronica]] – la corrispondenza delle tecniche di fabbricazione del monile con quelle di realizzazione della scritta e con l'età ipotizzata dagli archeologi.
|titolo = Fibula Prenestina
|artista = Sconosciuto (orafo etrusco)
|data = Metà del VII secolo a.C.
|opera = scultura
|materiale = Oro
|città = [[Roma]]
|ubicazione = [[Museo delle Civiltà]]
}}
La '''[[fibula (spilla)|fibula]] prenestina''' è una [[spilla]] in [[oro]] della metà del [[VII secolo a.C.]], ritrovata a [[Palestrina]] (l'antica ''Praeneste'', ossia Preneste), che recariporta un'[[iscrizione]] in [[latino arcaico]] considerata il più antico [[documento]] scritto in [[lingua latina]]. L'autenticità dell'iscrizione è stata a lungo oggetto di dibattito - in particolare, a partire dalla seconda metà del XX secolo – fino al [[2011]], quando è stata accertata – tramite analisi con [[microscopio elettronico a scansione]] e [[microsonda elettronica]]<ref>{{Youtube |id=D_5EwsKTyAM?si=FJRN6bsOtX9RsikP |titolo=Praeneste fibula the oldest latin iscritption? |autore=Mea sententia |data=26 agosto 2025}}</ref> – la corrispondenza delle tecniche di fabbricazione del [[monile]] con quelle di realizzazione della scritta e con l'età ipotizzata dagli archeologi.
 
La fibula è esposta al [[Museo nazionaledelle preistoricociviltà|Museo etnograficodelle LuigiCiviltà]] Pigorini|Museoa NazionaleRoma, Preistoricoivi Etnograficoconfluita Luigidalle collezioni del vecchio [[Museo Pigorini]], adove Romaera conservata. Una sua riproduzione moderna è esposta nella Collezionecollezione [[Epigrafia|epigrafica]] del [[Museo nazionale romano delle Terme di Diocleziano|Museo nazionale romano alle Terme di Diocleziano]].
 
== Origine della fibula ==
La fibula fu presentata per la prima volta nel [[1887]], dall'[[archeologia|archeologo]] [[Germania|tedesco]] [[Wolfgang Helbig]] (1839-1915) presso l'[[Istituto archeologico germanico|Istituto Archeologico Germanico]] di Roma, ma senza che fosse fornita alcuna indicazione delcirca il luogo del ritrovamento.<ref name="CAH">F. W. Walbank, A. E. Astin, M. W. Frederiksen, ''[http://books.google.it/books?id=3qXuay2SEtIC&pg=PA74&lpg=PA74&dq=Georg+Karo+fibula&source=bl&ots=TxWdfemmbW&sig=KANg2hh522_2tVbr8fI46A9zpKI&hl=it&ei=vNb_TZexEYeVswag5MigDQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CC0Q6AEwAg#v=onepage&q=Georg%20Karo%20fibula&f=false The Cambridge Ancient History VII part 2]'' (''The Rise of Rome to 220 B.C.''), Cambridge University Press, 1989, p. 75</ref> Egli sostenne di averla acquistata da un amico nel 18761886, ma indicò successivamente come luogo del rinvenimento la [[tomba Bernardini]]<ref>Scoperta di [[Palestrina]] (scoperta nel 1851 e scavata a partire dal 1871 nei pressi dell'antica città di Preneste.</ref>), dal cui corredo funebre la spilla sarebbe stata rubata.<ref>Secondo quanto dichiarato da [[Georg Karo]], nel 1904, che citava come fonte una confidenza dello stesso Helbig. Fonte: ''The Cambridge Ancient History VII part 2'', op. cit., p. 75</ref> L'oggetto venne quindi inserito nell'inventario dei ritrovamenti della tomba Bernardini fino al 1919, data in cui venne ritirato a causa della mancanza di certezze archeologiche sulla sua esatta provenienza e sul contesto di reperimento.
 
Si può osservare che unaUna fibula simile - d'oro e recante un'iscrizione - èvenne stata trovataritrovata in [[Etruria]] a ''[[Clusium]]'' (oggi [[Chiusi]]) (''.<ref>Heurgon 1971''), p.12.</ref> Altre fibule dello stesso tipo, datate tra l'[[VIII secolo a.C.|VIII]] e il [[VII secolo a.C.]], sono state ritrovate ancora in [[Etruria]], ma anche nel [[Lazio]] e in [[Campania]].
 
== Descrizione ==
Si tratta di una spilla "di sicurezza" oLa [[fibula (spilla)|fibula]], è lunga 10,7&nbsp;cm, d'ed è realizzata in oro,. dellaAppartiene alla classe delle ''fibule "a drago''", una versione evoluta e più raffinata delle ''fibule "ad arco serpeggiante''", che nella [[protostoria]] italiana sono ornamenti tipicamente maschili. Si presenta di profilo come un elemento a più gomiti con due barrette trasversali, che si prolunga in un ago o ''[[ardiglione]]'' il cui tratto distale è contenuto in una ''staffa'' allungata (una sorta di astuccio aperto lateralmente) su cui è incisa l'iscrizione, in [[latino arcaico]], con andamento da destra a sinistra (tecnicamente, presenta un ''[[ductus]]'' sinistrorso).
[[File:fibula-PalestrinaFibula Praenestina.jpgsvg|center|thumb|upright 3.5]]
L'iscrizione, trascrittacompresi ingli caratteriallungamenti modernivocalici, si legge come seguedi seguito:
<div align="center"> '''MANIOSMĀNIOS MEDMĒD FHEFHEFHAKĒD FHAKED NVMASIOINVMASIŌI'''</centerdiv>
 
E viene fatta corrispondere, "traducendola" in [[latino classico]], a MANIVSMĀNIVS ME FECITFĒCIT NVMERIONVMERIŌ, ossia ''« Manio mi feceha fatto per Numerio »''.
 
== Analisi linguistica ==
Gli argomenti linguistici a favore dell'antichità dell'iscrizione sono i seguenti:
* la redazione da destra a sinistra, dal momento che la direzione sinistrorsa è prevalente su quella destrorsa nei documenti più antichi;
* la forma arcaica delle lettere, paragonabili a quelle delle iscrizioni greche di [[Cuma]]. (è bene ricordare che i primi alfabetari a cui [[Etruschi]] e [[Latini]] attinsero provenivano dalle colonie greche in Campania);
* la scrittura arcaica della consonante latina ''f'' per mezzo di ''ϜH''
*la scrittura arcaica della consonante latina ''f'' per mezzo del [[digramma]] ‹FH› per rendere un suono [[consonante occlusiva|plosivo]] fricativizzato, uso mutuato dalla tradizione etrusca (in Etruria, infatti, per trascrivere il suono {{IPA|/f/}} veniva impiegato ‹FH› in compresenza con la variante ‹VH›, mentre il [[digamma]] ‹ϝ› veniva usato per rendere {{IPA|/w/}}, cioè la {{IPA|/u/}} semivocalica);
* la morfologia arcaica, con un [[nominativo]] in –''os'', un [[dativo]] in –''oi'', il pronome personale di prima persona all'[[accusativo]] ''med'', il perfetto del verbo formato col raddoppiamento
* la morfologia arcaica, con il [[nominativo]] in –''ŏs'' (con ''o'' non ancora "oscuratasi" in ''ŭ''), il [[dativo]] in –''ōi'' (non ancora normalizzato e "analogizzato" in -''ī''), il pronome personale di prima persona all'[[accusativo]] ''mēd'' (con estensione [[analogia (linguistica)|analogica]] della [[desinenza]] [[ablativo|ablativale]] -''d'' mutuata dai [[tema (morfologia)|temi]] in -''e''/-''o''), il verbo al [[perfetto]] nella forma, di eredità [[lingua protoindoeuropea|indoeuropea]] ma non più produttiva, con raddoppiamento sillabico della consonante iniziale con inserimento della vocale media anteriore ''e'': ''fhe-fhaked'' (oltre al relitto morfologico del raddoppiamento, in questa forma verbale si notano la non ancora avvenuta chiusura di -''ă''- in -''ǐ'' per effetto della cosiddetta "[[apofonia latina]]" e la persistenza della desinenza secondaria -''d'' tipica del tema del perfetto, non ancora cancellata per influsso analogico dalla desinenza primaria -''t'', che si ritroverà nel classico ''fēcǐt'');
* la forma arcaica delle lettere, paragonabili a quelle delle iscrizioni greche di [[Cuma]].
* l'assenza in ''NUMA<u>S</u>IOI'' del fenomeno del [[rotacismo]], cioè della trasformazione di ''-S-'' intervocalica in ''-R-'' monovibrante dopo una fase intermedia di sonorizzazione e affricazione di ''-S-'' in ''-Z-'' (il rotacismo, infatti, si verificò dal VI secolo a.C. fino al IV inoltrato, dopodiché cessò);
* il testo è anteriore al "[[rotacismo]]", vale a dire alla trasformazione in ''-R-'' di ''-S-'' intervocalico (''numa'''S'''ioi'').
* il testo è anteriore anchel'assenza aglidi "indebolimentiindebolimento" che colpiscono ledelle vocali dellenelle sillabe successive alla prima, sempre (per cuiapofonia latina non ancora innescatasi (in ''NUM<u>A</u>SIOI'', passerà''-A-'' anon muta in ''-E-'' inchiudendosi e [[sillaba|sillabacambiando chiusa]]timbro).
 
== Dibattito sull'autenticità ==
I primi dubbi sull'autenticità dell'iscrizione furono sollevati già all'inizio del [[XX secolo]], vistefavoriti ledalle circostanze confuse e non documentate della scoperta. Ciononostante, la fibula è stata a lungo menzionata nelle pubblicazioni su [[Roma antica]]. Nel [[1977]], la spilla venne esposta a [[Parigi]] adin occasione di una mostra al [[Petit Palais]] sulla nascita di Roma. Il catalogo dell'esposizione ne presentava due foto e la inseriva tra gli oggetti dellaprovenienti dalla tomba Bernardini. Le foto, scattate dall'alto e dalla faccia posteriore, evitavano di mostrare l'la discussa iscrizione, che veniva tuttavia menzionata nei testi introduttivi al catalogo.
 
Nel [[1980]], l'[[epigrafista]] italiana [[Margherita Guarducci]] sostenne pubblicamente che non solo l'iscrizione, ma la stessa fibula erafosse un falso, frutto della collaborazione tra Wolfgang Helbig e l'antiquario [[Francesco Martinetti]].<ref name="CAH" /><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Arthur E.|cognome=Gordon|titolo=Review: La cosiddetta Fibula Prenestina. Antiquari, eruditi e falsari nella Roma dell' Ottocento by Margherita Guarducci|rivista=The Classical Journal|volume=78|data=ottobre - novembre, 1982|pp=64–7064-70|url=httphttps://www.jstor.org/pss/3297269|numero=1|editore=The Classical Association of the Middle West and South, Inc.}}</ref> Quella della Guarducci fu la presa di posizione più netta a sfavore dell'autenticità del monile, ma non raccolse unanimità di consensi in seno alla comunità scientifica, e il dibattito rimase aperto fino al 2011, quandoallorquando la controversia fu risolta grazie ad un'indagine condotta da Daniela Ferro dell'Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati (Ismn) del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]] e da Edilberto Formigli, restauratore e docente presso l'[[Università "La Sapienza"]] di Roma e [[Università degli Studi di Firenze|quella di Firenze]].
 
L'analisi della superficie della fibula, effettuata tramite un microscopio elettronico a scansione e una microsonda elettronica con [[Spettroscopia EDX|spettrometro a raggi X in dispersione di energia]], ha permesso di stabilire la congruenza tra l'età ipotizzata del manufatto (cioè il VII secolo a.C.) e le tecniche orafe delle maestranze etrusche dell'epoca. Si è inoltre scoperto che la fibula era stata riparata anticamente con una lamina a foglia d'oro per nascondere una piccola frattura che si era formata nella staffa.<ref>''[http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/06/05/news/fibula_prenestina-17255384/?ref=HREC2-9 Fibula Prenestina, giallo risolto. Spazzati i dubbi: "È autentica"]'', ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', 6 giugno 2011.</ref>
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
=== Alcune edizioni del testo ===
* ''[[Corpus Inscriptionum Latinarum]]'', [http://db.edcs.eu/epigr/bilder.php?bild=$CIL_01_00003.jpg I, 3].
* [[{{cita libro|autore=Ernst Diehl]],|wkautore=Ernst ''Diehl|titolo=Altlateinische Inschriften'', |città=Berlin |anno=1930<sup>|edizione=3</sup>, n° |numero=719}}
* [[Vittore Pisani]], ''Testi latini arcaici e volgari'', Torino 1960, n°º A 3.
 
=== Studi ===
* [[Jacques Heurgon]], ''Recherches sur la fibule d'or inscrite de Chiusi: la plus ancienne mention épigraphique du nom des étrusques'', "Mélanges de l'[[École Française de Rome]]", tome 83 (1971), pp. 9-28.
* [[Massimo Pallottino]], [[Giovanni Colonna (etruscologo)|Giovanni Colonna]], ''Naissance de Rome'', catalogo della mostra al [[Petit Palais]] di Parigi, 1977.
* Franz Wieacker, ''Die Manios-Inschrift von Präneste: zu einer exemplarischen Kontroverse'', Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen 1984, 29 pp. ("Nachrichten der Akademie der Wissenschaften in Göttingen. Philol.-hist. Kl.", 1984,9, pp.&nbsp;373–399).
 
;Scritti a sostegno dell'ipotesi di un falso
* [[Margherita Guarducci]], ''La cosiddetta fibula prenestina. Antiquari, eruditi e falsari nella Roma dell'Ottocento'', "Atti della Accademia Nazionale dei Lincei. Memorie", Classe di scienze morali, storiche e filologiche, serie VIII, vol. 28, fasc. 2, Roma 1980.
* Margherita Guarducci, ''Nuova appendice alla storia della «Fibula prenestina»'', "Rendiconti dell'Accademia Nazionale dei Lincei. Classe di Scienze morali, storiche e filologiche", ser. IX, 2 (1991), pp.&nbsp;139–146.
* Arthur E. Gordon, "Illustrated Introduction to Latin Epigraphy", Berkeley/Los Angeles/London 1983, ISBN 0-520-03898-3.
* Larissa Bonfante, "Etruscan Life and Afterlife: A Handbook of Etruscan Studies", Wayne State University Press, Detroit, 1986.
 
;Scritti che mantengono lal'opinione tradizionale opinione che la spilla sia autenticasull'autenticità
 
* Winfred P. Lehmann, ''Historical Linguistics: an Introduction'', Routledge, London 1993<sup>3</sup>. ISBN 0-415-07242-5
* [[Ignasi-Xavier Adiego|Adiego Lajara, Ignasi-Xavier]] (2016). “[https://www.academia.edu/35956933/La_f%C3%ADbula_de_Preneste_i_no_de_Helbig_ La fíbula de Preneste (i no de Helbig)]” a ''Omnia mutantur. Canvi, transformació i pervivència en la cultura clàssica, en les seves llengües i en el seu llega''t (eds. Esperança Borrell i Óscar de la Cruz), SEEC, Barcelona. Pp: 29-38.
* R. Wachter, ''Altlateinische Inschriften. Sprachliche und epigraphische Untersuchungen zu den Dokumenten bis 150 v. Chr.'', Lang, Bern ecc. 1987. ISBN 3-261-03561-7
* Limón Belén, María; Fernández Martínez, Concepción (2015). “[https://www.academia.edu/13938894/Sobre_la_autenticidad_de_la_F%C3%ADbula_de_Preneste_Las_evidencias_del_texto_y_su_confirmaci%C3%B3n_cient%C3%ADfica_Epigraphica_LXXVII_2015_87_101 Sobre la autenticidad de la fíbula de Preneste. Las evidencias del texto y su confirmación científica]” in ''Epigraphica, Periodico Internazionale di epigrafia'', 78 1-2, Fratelli Lega Editori, Faenza. Pp. 85-101.
* Touratier, Charles (2013). ''La fibule de Préneste'', Presses universitaires de Procence, Aix-en-Provence.
* De Simone, C. (2011) "Ancora sulla fibula Praenestina (e fine)" ''Wolfang Helbig e la scienza dell'autentichità del suo tempo. Atti del Convegno internazionale in occasione del 170º compleanno di Wolfang Helbig'' (eds. S. Örmä, K. Sandberg). Roma, Institutum Romanum Finlandiae, pp. 229-235.
 
* {{cita libro|autore=Winfred P. Lehmann, ''|titolo=Historical Linguistics: an Introduction'', |editore=Routledge, |città=London |anno=1993<sup>|edizione=3</sup>. ISBN |isbn=0-415-07242-5}}
* R. Wachter, ''Altlateinische Inschriften. Sprachliche und epigraphische Untersuchungen zu den Dokumenten bis 150 v. Chr.'', Lang, Bern ecc. 1987. ISBN 3-261-03561-7.
* E. Formigli, ''Indagini archeometriche sull'autenticità della Fibula Praenestina''. "Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts. Römische Abteilung" 99 (1992) 329-343, tavv. 88-96.
* {{Cita pubblicazione
* ''La Fibula Prenestina, Bullettino di Paletnologia Italiana'' 99, 2011-2014, Roma, Espera 2014.
|titolo = La Fibula Prenestina: oltre un secolo di discussioni.
|autore = Elisabetta Mangani
|rivista = Bullettino di Paletnologia Italiana
|volume = 99
|editore = Espera
|città = Roma
|data = 2014
|anno = 2011-2014
|pp =1-42
|lingua = italiano
|url = https://www.academia.edu/attachments/52829464/download_file?st=MTUzNzQ3NTk2MSw3OS4yNC4xNDIuMTI4&s=swp-toolbar&ct=MTUzNzQ3NTk2MywxNTM3NDc1OTY4
|formato = pdf
|via=academia.edu
|issn=0392-5250
|accesso = 20 settembre 2018
}}
 
== Voci correlate ==
* [[Latino arcaico]]
* [[Lapis niger]]
* [[Vaso di Dueno]]
* [[Tabella Lanuvina]]
* [[Lapis Satricanus]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
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