Antonio Talamo: differenze tra le versioni

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{{Bio
|Nome = Antonio
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|GiornoMeseNascita = 10 agosto
|AnnoNascita = 1931
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = giornalista
|Attività2 = scrittore
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Antonio Talamo 2.JPG
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== Biografia ==
NegliGiornalista annidella sessanta[[RAI]], ha dato un significativo contributocontribuito all’affermarsi del documentario radiofonico come strumento di conoscenza delle complesse e molto variegate realtà particolaridell'Italia, deltestimoniando l’evoluzione dei costumi e degli assetti sociali nelle regioni meridionali per la prima volta attraverso la voce diretta dei Paeseprotagonisti.<br />
I suoi documentari sono selezionati dalla RAI per rappresentarla al concorso internazionale [[Prix Italia]] nelle edizioni del 1962, del 1964 e del 1972.
Nel pieno del miracolo economico si adopera per portare l’attenzione sull’evoluzione dei costumi e degli assetti sociali nelle regioni meridionali dando per la prima volta voce ai protagonisti. Gli itinerari sono in qualche caso quelli dell’antropologo De Martino e delle esplorazioni sociologiche di Banfield, Marselli e Friedmann. Alcuni di quei documentari realizzati anche all’estero sono riportati integralmente nel DVD allegato al cofanetto “Cento voci dall’Italia” edito dalla RAI in occasione del 150° anniversario dell’Unità. Nel 1960 gli è assegnato il Premio Napoli per “Gli ultimi di Scanderbeg” sulle comunità italo-albanesi. Tre suoi documentari accedono a una ribalta internazionale: sono scelti per rappresentare la RAI nelle edizioni del 1962, 1964 e 1972 del Prix Italia. In qualche caso le interviste sono introdotte dai canti originali di [[Otello Profazio]] suo amico di gioventù. Quanto ai documentari televisivi si occupa dei processi di innovazione specialmente nella produzione manifatturiera e in quella agricola.<br />
Nel 1960 gli è assegnato il ''[[Premio Napoli]]'' per il documentario sulle comunità italo-albanesi, realizzato insieme a Enrico Mascilli Migliorini.<br />
Entra in RAI nel 1958, dopo un periodo di praticantato nel Centro di produzione TV di Roma è assegnato alla Sede regionale di Cosenza appena inaugurata. Intensa l’attività di radiocronista. È tra l’altro uno degli inviati di “Ponte radio”, la trasmissione che inaugura la stagione della cronaca in diretta da luoghi diversi collegati ad uno studio centrale. Sergio Giubilo lo chiama a collaborare fin dalle fase di ideazione e strutturazione del programma.<br />
In occasione del 150º anniversario dell’Unità, la RAI pubblica integralmente una selezione di suoi documentari nel DVD allegato al cofanetto ''Cento voci dall’Italia''.<br />
Nel 1968 è inviato a Napoli per assistere con funzioni vicarie il responsabile della Redazione giornalistica in una fase di riorganizzazione dei servizi. Si dedica alla valorizzazione delle professionalità presenti in un corpo redazionale del quale fanno parte tra gli altri gli scrittori [[Luigi Compagnone]] e [[Domenico Rea]]. Tra i primi impegni la formazione di un nucleo di radiotelecronisti dopo il trasferimento in altre sedi di Ezio Zefferi, Ennio Mastrostefano e Luciano Lombardi. L’anno successivo gli è affidato uno spazio sulla rete nazionale per un programma di inchieste giornalistiche sul Mezzogiorno che condurrà ininterrottamente per venticinque anni. Il titolo “Qui parla il Sud” è suggerito da [[Sergio Zavoli]] dopo che ha ascoltato un numero di prova e approvato il tipo di approccio giornalistico a temi all’epoca molto dibattuti. In contemporanea sul finire degli anni ottanta è impegnato nella trasmissione in diretta nazionale di “Intercity”. È stato Capo redattore centrale e in ultimo Vice direttore giornalistico nella Direzione del Centro di Produzione RAI di Napoli. Attualmente è Direttore responsabile del periodico “Essere” del Centro Studi Erich Fromm. Ha pubblicato libri di saggistica e di narrativa.
Ha svolto la prima attività giornalistica nella Redazione di Reggio Calabria della ''[[Gazzetta del Sud]]''. In RAI nel 1958 e prime esperienze di radiotelecronista a Roma nelle redazioni del Telegiornale e del Giornale radio, poi Capo servizio a Cosenza. Nella Redazione di Napoli dal 1968, sarà Capo redattore e dal 1990 Vice direttore giornalistico con la funzione di Assistente del Direttore di Sede.<br />
Intensa l’attività di radiocronista nelle sedi di Cosenza e Napoli. È tra gli inviati del programma di Sergio Giubilo ''Ponte Radio''. Conduce per ventiquattro anni sulla rete nazionale la trasmissione radiofonica ''Cronache del Mezzogiorno - Qui parla il Sud'' sui temi più attuali del dibattito meridionalistico; dopo il terremoto dell’Irpinia, la trasmissione sarà per alcuni mesi, con la collaborazione di [[Gianni Raviele]], lo Speciale del GR 1. Negli anni Ottanta cura in diretta con Milano la trasmissione ''Intercity''.<ref>La trasmissione ''Cronache del Mezzogiorno'' andrà in onda con frequenza bisettimanale (mercoledì e sabato) dal 1970 al 1974 e con frequenza settimanale (sabato) fino al 1976, anno in cui modifica il titolo in ''Qui parla il Sud – Cronache del Mezzogiorno'', che sarà mantenuto fino all’ultima puntata andata in onda nel marzo del 1994.</ref><br />
Partecipa su quotidiani e periodici all'approfondimento di temi riferiti alla realtà socioculturale del Mezzogiorno. In particolare negli anni dal 1979 al 1986 collabora alla testata della CISL ''Il lavoro del Sud'' con la rubrica ''La finestra'' i cui testi sono poi raccolti nel volume ''Cronache da un'isola di fastidio''. Tra le firme di quel mensile quella dell’economista e noto meridionalista Salvatore Vinci e del giovane [[Giancarlo Siani]], il giornalista ucciso pochi anni dopo dalla camorra.
Dal 2000 al 2020 Direttore responsabile del periodico ''Essere'' del Centro Studi Erich Fromm. Iscritto all’Ordine dei giornalisti professionisti della Campania, ha pubblicato libri di saggistica e di narrativa.
 
== Pubblicazioni ==
* ''I figli dei patriarchi'', Guida, 1975 ([[Premio Nazionale Rhegium Julii|Premio eRhegium Julii 1976]],<ref>{{cita web|url=https://www.rhegiumjulii.it/premi/premio-nazionale/16-premi/34-albo-d-oro-premio-nazionale.html|titolo=Albo d'oro del Premio operaRhegium primaJulii|editore=rhegiumjulii.it}}</ref> e Premio Villa San Giovanni)
* ''Inchiesta sulla condizione dell’infanzia in Campania'', UNICEF, 1975 (Premio Chianciano)
* ''Cronache da un’isola di fastidio'', Edinapoli, 1986.
* ''Lettera dal Sud'', Rubbettino, 1998. ISBN 88-7284-618-8.
* ''Raccontando Napoli'', Guida, 2001. ISBN 88-7188-482-5.
* ''La sconveniente memoria'', Guida, 2007. ISBN 978-88-6042-363-4.
* ''Edmondo De Amicis''. Il piccolo patriota siciliano, Guida, 2008. ISBN 9788860424747.
* ''Viaggio tra le parole che contano'', Terre Sommerse, 2013. ISBN 978-88-967-8685-7.
* ''Uomini e navi'', Compagnia dei trovatori, 2014. ISBN 978-88-981-8012-7.
* ''Il pianista di Via Scarlatti'',&nbsp;Guida -, 2015<br. />ISBN 978-88-6866-145-8.
* ''Pagine dispari. Un diario calabrese'', Rubbettino, 2019. ISBN 978-88-498-5735-1.
* ''Al volo sulla giostra dell'informazione. Quando la RAI aprì una sede in Calabria'', Rubbettino, 2023. ISBN 978-88-498-788-06.
 
== Fonti ==
* ''Cento voci dall'Italia - I documentari e le inchieste di Radio Rai (1944-2011)'' - Rai Eri - 2011 - pp. 21, 22, 49, 50, 55, 100
* ''Rhegium Julii - Albo d'oro Premio Nazionale'' [https://www.rhegiumjulii.it/premi/premio-nazionale/16-premi/34-albo-d-oro-premio-nazionale.html]
* ''Radiocorriere TV'' n. 45, novembre 1960 pag. 4 “I vincitori del Premio Napoli” [http://www.radiocorriere.teche.rai.it/Download.aspx?data=AQAAANCMnd8BFdERjHoAwE/Cl+sBAAAABLQdF/2qS0WLqyvuzHhdOgQAAAACAAAAAAADZgAAwAAAABAAAAAY52OJbx5OAKNSgAxhAbG5AAAAAASAAACgAAAAEAAAAAcPHWZSFM2Fo4ILfFaf9RwQAAAA3diArFT/gAepc9SQSBZDyhQAAADFCaYFj0U32GbWarXQEuJk5cSajQ==]
*''[http://www.almanacco.cnr.it/reader/cw_usr_view_recensione.html?id_articolo=3084&giornale=3101 Radio RAI, un patrimonio da salvare]'' - Almanacco della Scienza - mensile a cura dell'Ufficio Stampa del CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche
* La prima puntata della trasmissione radiofonica in onda sul canale radio Nazionale della RAI ''Cronache del Mezzogiorno'' nel palinsesto del Radiocorriere TV n. 40, ottobre 1970, pag. 76 [http://www.radiocorriere.teche.rai.it/Download.aspx?data=AQAAANCMnd8BFdERjHoAwE/Cl+sBAAAA7x/+4flbukqy6vo+CLts7QQAAAACAAAAAAADZgAAwAAAABAAAABy64T0BAVW97NDFq3PxGp4AAAAAASAAACgAAAAEAAAACVceVRBSvRVFr3PbtDUSqYQAAAAbzinTccx91H8mBjfPuLQCxQAAACqdbE9ZpLUek2wHshEwpu3tzFO3g==]. L’ultima puntata della trasmissione in onda su RAI radio 1, successivamente chiamata ''Qui parla il Sud - Cronache del Mezzogiorno'', nel palinsesto Radiocorriere TV n. 10, marzo 1994, p. 127 [http://www.radiocorriere.teche.rai.it/Download.aspx?data=AQAAANCMnd8BFdERjHoAwE/Cl+sBAAAA7x/+4flbukqy6vo+CLts7QQAAAACAAAAAAADZgAAwAAAABAAAADfYfzzJEw3wWrPRG85rGI6AAAAAASAAACgAAAAEAAAAAnOoAh+0+VADIu6TtiUbXoQAAAA9d0EP4ca+jr0JlcA5PP8RxQAAACGRlsMRWMriNapvkmRyrI3RJhFcw==]
* ''Quarant'anni di RAI in Calabria'' - Pino Nano - Edizioni Memoria - pp. da 113 a 121
*''Cultura e narrativa calabrese tra Otto e Novecento'' - Vincenzo Paladino - Guida Editori - pp. 64, 70, 90
* ''[[Il Calendario del Popolo]]'' - La radio c'è - "Elogio del documentario radiofonico" - Anno 2013 n. 761 - p. 23
* ''[[Radiocorriere TV]]'' – 1960&nbsp;– N. 28&nbsp;– p. 9 – “Un radiodocumentario di Mascilli e Talamo”
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* http://www.amolaradio.it/cento-voci-dall-italia.html#imGoToCont
*[https://www.raiplayradio.it/audio/2018/08/LA-NOTTE-DI-RADIO3-fa21a44f-e048-462e-b0a3-9da080a22485.html ''Un cittadino europeo a Baden Baden''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190530215017/https://www.raiplayradio.it/audio/2018/08/LA-NOTTE-DI-RADIO3-fa21a44f-e048-462e-b0a3-9da080a22485.html |date=30 maggio 2019 }}, audiodocumentario di Antonio Talamo, 1967 - Rai Play Radio.
* http://archivio.agi.it/articolo/59b0bdd7cb0e9ba0ef4b92ac0f127bda_19910114_radiodue-riprende-intercity/?query=riprende_intercity
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