Loano: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Loano
|Soprannome = Isola del Ponente
|Panorama =Sàn Pedrìn (Boisàn) - panoràmma de Lêua.jpg
|Didascalia = Panorama di Loano dal [[Monte Carmo di Loano|Monte Carmo]]
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Liguria
|Divisione amm grado
|Amministratore locale = Luca Lettieri
|Partito = [[lista civica]] di [[centro-destra]] Per Loano
|Data elezione = 4-10-2021
|Data
|Altitudine =
|Sottodivisioni = [[Verzi (Loano)|Verzi]]
|Divisioni confinanti = [[Bardineto]], [[Boissano]], [[Borghetto Santo Spirito]], [[Giustenice]], [[Pietra Ligure]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 1337
|Nome abitanti = loanesi
|Patrono = [[san Giovanni Battista]]
|Festivo = 24 giugno
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Loano (province of Savona, region Liguria, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Loano nella provincia di Savona
}}
'''Loano''' ({{Link audio|It-Loano.ogg}} AFI: {{IPA|/loˈano/|it}}<ref>{{Dipi|Loano}}</ref>; ''
La fascia della [[Riviera delle Palme (Liguria)|Riviera delle Palme Loanese]] (Loano, [[Balestrino]], [[Boissano]], [[Borghetto Santo Spirito]], [[Borgio Verezzi]] e [[Pietra Ligure]]) conta circa {{formatnum:38000}} residenti ed ha come principale centro Loano, facendone ''de facto'' la quarta città della provincia<ref>[https://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:__3eQhm77NgJ:www.cityrailways.it/storage/pdf/01_urbanismi%2520ITALIA_2011.pdf+area+metropolitana+genova+cityrailways&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESjDMzGUJ7IgpYS5yCMwBhH8_xo7WTNApyU_qcdOttBLmAb_haOeR5wIBY5bmEplh-98jpCUga8D4fl71Qjvxr2hbYQHraBRbro663gnH3C8dzHmOjs1efjT1ZLHrWprsW63AgXU&sig=AHIEtbR1sNS5BPKqqKmb0T76lxtRD0Mk8g Powered by Google Documenti<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, dopo il capoluogo, [[Albenga]] e [[Cairo Montenotte]].
[[File:Loano, frazione Verzi.jpg|thumb|Vista panoramica della frazione Verzi. L'abitato dista circa 4,2 km. da Loano ed è posta ad un'altitudine di circa 120 mt. Questa località è anche meta di escursionismo verso il [[Monte Carmo di Loano|Monte Carmo]], la località ''Castagnabanca'', il rifugio ''Pian delle Bosse''<ref>Nel territorio di [[Pietra Ligure]].</ref> con un dislivello di 850 mt. per 8 km. La zona è ricca di boschi con diverse varietà di alberi<ref>Censiti il [[Prunus avium|ciliegio]], l’[[Abies alba|abete bianco]], la [[Betula|betulla]], il [[Pinus sylvestris|pino silvestre]], il [[Fraxinus|frassino]], il [[Pinus pinaster|pino marittimo]], il [[Quercus ilex|leccio]], il [[Fagus|faggio]], il [[Castanea|castagno]], e molte piante tipiche dell'area mediterranea.</ref>]]
== Geografia fisica ==
===Territorio===
Il territorio di Loano è situato sulla costa della [[Riviera delle Palme (Liguria)|Riviera delle Palme]], alla foce del torrente Nimbalto, fra i comuni di [[Pietra Ligure]] e [[Borghetto Santo Spirito]].
[[File:Loano panorama costiero.jpg|thumb|La città di Loano e il suo porto vista dal santuario [[Cosma e Damiano|Santi Cosma e Damiano]]<ref>Dista 1,4 km dal [[Convento di Monte Carmelo|complesso di Monte Carmelo]]</ref>, sullo sfondo [[Isola Gallinara|l'isola Gallinara]]]]
=== Clima ===
Il clima è temperato di tipo [[clima mediterraneo|mediterraneo]]. Rispetto ad altre località del Savonese, il clima di Loano è molto favorevole, in quanto la zona è meno esposta ai venti provenienti dai quadranti settentrionali.
La sua posizione, protetta da un arco di montagne di cui la più alta è il [[Monte Carmo di Loano|monte Carmo]] ({{M|1389|u=m}}), fa sì che Loano possa godere di una situazione climatica particolarmente favorevole, peculiare, dal momento che il territorio loanese risulta molto più riparato dai freddi venti di [[tramontana]] rispetto ai territori limitrofi, situazione che rende il clima più simile a quello del Ponente estremo ([[Sanremo]], [[Bordighera]], [[Ospedaletti]]). In virtù delle sue caratteristiche climatiche, oltre che per la peculiarità della sua storia antica di feudo della famiglia [[Doria]], Loano può essere considerata come un'isola: "isola del Ponente"<ref name="Isola del Ponente">Fonte dai libri di {{cita libro|Paolo|Geraci|Loano isola del Ponente. La natura e il paesaggio addomesticato (2000).
Loano isola del Ponente. Storia, racconti e curiosità (2023).|2000, 2023|Monboso Casa Editrice|}}</ref><ref>https://comuneloano.it/vivere-la-citta/territorio/</ref>.
{{ClimaAnnuale
| nome = LOANO
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 11.2
| tempmax02 = 12.3
| tempmax03 = 14.5
| tempmax04 = 17.2
| tempmax05 = 20.8
| tempmax06 = 24.6
| tempmax07 = 28
| tempmax08 = 27.9
| tempmax09 = 24.8
| tempmax10 = 20.7
| tempmax11 = 15.3
| tempmax12 = 12.1
<!-- Temperature medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmedia01 = 7.0
| tempmedia02 = 8
| tempmedia03 = 10.2
| tempmedia04 = 12.9
| tempmedia05 = 16.4
| tempmedia06 = 20
| tempmedia07 = 22.9
| tempmedia08 = 22.8
| tempmedia09 = 20.1
| tempmedia10 = 16.2
| tempmedia11 = 11.3
| tempmedia12 = 8
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 2.8
| tempmin02 = 3.7
| tempmin03 = 5.9
| tempmin04 = 8.7
| tempmin05 = 12.1
| tempmin06 = 15.5
| tempmin07 = 17.9
| tempmin08 = 17.8
| tempmin09 = 15.4
| tempmin10 = 11.7
| tempmin11 = 7.3
| tempmin12 = 4
<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| pioggia01 = 83
| pioggia02 = 83
| pioggia03 = 84
| pioggia04 = 77
| pioggia05 = 66
| pioggia06 = 39
| pioggia07 = 20
| pioggia08 = 45
| pioggia09 = 65
| pioggia10 = 112
| pioggia11 = 98
| pioggia12 = 74
}}
== Storia ==
{{Citazione|''(Loano)'' DANTE solo poeta degno di te, o GARIBALDI, saluta con un suo verso la madre tua ROSA RAIMONDI che ebbe il natale in questo paesello sorriso dalla natura e illuminato dalla tua gloria : Benedetta colei che in te s'incinse. ''Epigrafe di [[Mario Rapisardi]]''}}
[[File:Battle of Loano.jpg|miniatura|left|[[Battaglia di Loano]]]]
Di origini preromane (sono recenti i ritrovamenti [[Preistoria|preistorici]] presso il colle di San Damiano e preromani presso l'attuale città vecchia), durante l'[[Impero romano|epoca romana]] il territorio loanese era costellato da ville anche di un certo rilievo; un [[mosaico]] romano di età imperiale è visibile presso il [[piano nobile]] di palazzo Doria.
Nell'
Nel corso dei secoli
[[File:SV-Loano-
[[File:Palazzo Doria di Loano.jpg|miniatura|Palazzo Doria agli inizi del XX secolo]]
La dominazione doriesca su quella che di fatto fu un'[[Contea di Loano|autonoma contea]] perdurò per tutto il XV secolo e nel 1505 il principe [[Corrado III Doria]] vendette al conte [[Giovanni Luigi Fieschi|Gian Luigi Fieschi "il vecchio"]] la proprietà feudale su Loano - confermata con il diploma imperiale del 1514 di [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] - che rimase nelle mani della famiglia dei Fieschi di [[Lavagna (Italia)|Lavagna]], pur dimorando raramente nel territorio loanese, fino alla metà del XVI secolo. A seguito della [[Congiura di Gianluigi Fieschi|congiura dei Fieschi nel 1547]], l'imperatore tolse loro il feudo ponendolo sotto la giurisdizione del [[governatore di Milano]] prima ed infeudandolo successivamente ad [[Andrea Doria]]<ref>Andrea Lercari, ''I domini doriani nella Riviera di ponente: Loano da signoria autonoma a feudo imperiale,'' in Cremonini Cinzia, Riccardo Musso (a cura di), ''I feudi imperiali in Italia tra XV e XVIII secolo'', Atti del convegno di studi, Albenga- Finale Ligure – Loano, 27-29 maggio 2004, Roma, Bulzoni editore 2010, p. 301.</ref>. Iniziò così vita la lunga signoria della famiglia sulla città, che sarebbe durata fino al 1737.
Con l’acquisizione da parte di questo altro ramo della famiglia [[Doria]], cambiò radicalmente il ruolo che Loano ebbe all’interno del contesto ligure. Essa infatti, da base militare per il controllo del territorio, spesso attraversato da lotte di fazioni, divenne un possedimento di prestigio, una residenza estiva per i [[Doria]], ora inseriti nell’entourage della corte imperiale<ref>''Ivi''. p. 303.</ref>. Le strutture difensive della città tuttavia non vennero meno, anzi esse acquisirono una funzione cerimoniale nel rappresentare il simbolo della potenza militare del feudatario.
Alla morte di [[Andrea Doria]] nel 1560 la signoria su Loano passò al nipote [https://www.treccani.it/enciclopedia/pagano-doria_res-96c7cbba-87ec-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Dizionario-Biografico%29/ Pagano] (1544-1574)<ref>In questo momento venne stabilita la successione per primogenitura.</ref> che tuttavia non si occupò direttamente della gestione del feudo, in quanto impegnato sia in attività militari<ref>Il Doria fu impegnato al servizio della Spagna e dell’Impero in diverse spedizioni militari contro l’impero Ottomano, tra cui l’assedio di Malta. Mariastella Ciappina Cavanna, ''Doria, Pagano'', in ''Dizionario biografico degli Italiani'', 41, Roma, Treccani, 1992. </ref>, sia nella causa giudiziaria relativa ad alcuni feudi, lasciatigli in eredità da [[Andrea Doria]]<ref>Nello specifico i Malaspina di Fabbrica accusarono Andrea Doria di aver usurpato il feudo di Gremiasco a cui poi si aggiunsero altre rivendicazioni. Lercari, ''I domini doriani nella Riviera di ponente'', p. 308.</ref>. Mentre il possesso di Loano non fu mai messo in discussione, su altri possedimenti gravava l’accusa di usurpazione, il nuovo Conte dovette quindi adoperarsi per il recupero dei feudi confiscati e occupati dal governatore di Milano. Nell’ottobre 1571, dopo aver partecipato alla [[battaglia di Lepanto]], [https://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-andrea-doria_%28Dizionario-Biografico%29/ Pagano] decise di entrare nell’[[Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme|Ordine di San Giovanni di Gerusalemme]] e donò al fratello [[Gianandrea Doria|Giovanni Andrea]] i feudi in suo possesso. Il fratello tuttavia rinunciò alla donazione di Pagano e, in seguito ad un compromesso tra i due, i feudi vennero venduti alla madre [[Ginetta Centurione]] che, all’eventuale morte di Pagano senza figli, li avrebbe ceduti a [[Gianandrea Doria|Giovanni Andrea]]<ref>''Ivi'', pp. 310-311.</ref>. Pagano sarebbe morto nel 1574 durante la [[Conquista di Tunisi (1574)|difesa della Goletta a Tunisi]]; come da accordi gli succedette il fratello [[Gianandrea Doria|Giovanni Andrea]] (1575-1606) che fece di Loano la sua residenza estiva.
[[File:Loano SV lungomare Marconi-C.so Roma.jpg|thumb|Passeggiata lungomare: si estende nel complesso per 3 km.]]
Fu con [[Gianandrea Doria|Giovanni Andrea Doria]] che iniziarono i disegni, condivisi dalla moglie [[Zanobia Del Carretto Doria|Zenobia del Carretto]], per la trasformazione del borgo in una città imperiale e ideale dotata di una forte impronta classicista. Questo progetto prevedeva la costruzione e la rifondazione di numerosi edifici, molti dei quali oggi perduti. A importanti lavori che riguardarono l’ospedale, la stamperia, il monte di pietà e la polveriera, si affiancarono opere di canalizzazione idrica (con lavori all’acquedotto e la creazione di un pozzo urbano) e la rifondazione di chiese extraurbane. Altri interventi riguardarono la zecca – a Loano, infatti, i [[Doria]] godevano del diritto di battere moneta<ref>Il Conte Giovanni Andrea Doria scelse di raffigurare sui due lati della moneta la galera ammiraglia Doria e il suo profilo.</ref>. Le attività di costruzione e rifondazione furono accompagnate dall’introduzione di numerosi ordini secolari, volti ad arricchire il feudo anche dal punto di vista religioso. Gli interventi più importanti a livello urbanistico riguardarono la trasformazione della vecchia rocca vescovile in una villa extraurbana, la realizzazione del castello, la costruzione del palazzo Doria<ref>L’edificio, completato nel 1578 e dotato di una torre pentagonale, è l’attuale sede del municipio.</ref> e l’edificazione della chiesa di Sant’Agostino (eretta tra il 1588 e il 1598). Il processo di rinnovamento non fu solamente di natura architettonica: nel 1602 infatti la città fu dotata di nuovi statuti civili e criminali, che portarono ad un inasprimento dell’azione penale e al rafforzamento giuridico del ruolo del feudatario imperiale<ref>Andrea Spiriti, ''Loano città imperiale e ideale: problemi di metodo e tipologie'', in Cremonini Cinzia, Riccardo Musso (a cura di), ''I feudi imperiali in Italia tra XV e XVIII secolo'', Atti del convegno di studi, Albenga- Finale Ligure – Loano, 27-29 maggio 2004, Roma, Bulzoni editore 2010, pp. 321-332.</ref>.
Il figlio e successore di [[Gianandrea Doria|Giovanni Andrea]], [[Andrea II doria|Andrea II]] (1606-1612), proseguì le operazioni del padre, riqualificando parte del borgo, ad esempio attraverso la costruzione del Palazzo del Comandante, e portando a termine la costruzione del [[Convento di Monte Carmelo]], il cui cantiere, iniziato nel 1602, terminò nel 1609. A conferma delle attività volte all’arricchimento del contesto religioso, in questa struttura, si tennero i primi stati generali dell’ordine carmelitano. Il convento inoltre fu oggetto di una scelta importante e simbolica: esso infatti sarebbe stato il luogo di sepoltura del Conte e dei successori, come stabilito nel testamento dello stesso Andrea II<ref>La scelta va contestualizzata con la volontà dei Doria di trasformare Loano arricchendo anche la città dal punto di vista spirituale, completando il progetto con la sepoltura dei suoi fondatori. ''Ivi'', pp.332-336.</ref>.
Alla morte del sovrano seguì un periodo particolarmente complesso per la successione; il figlio e futuro conte, [[Giovanni Andrea doria|Giovanni Andrea]] era infatti ancora minorenne. Si aprì il periodo di reggenza della madre [[Giovanna Colonna]] ma il giovane erede Doria non riuscì mai a prendere possesso della contea, dato che morì prematuramente nel 1618.
Il possesso di Loano passò al fratello, Pagano, che assunse il nome di [[Giovanni Andrea doria II|Giovanni Andrea II]] e fu Signore della città dal 1618 al 1640<ref>''Ivi'', p. 336.</ref>. Fu lui che tra il 1633 e il 1637 decise di edificare la nuova e attuale parrocchiale, mentre il vecchio edificio venne trasformato nella sede della confraternita di Nostra Signora del Rosario alle Cappe Turchine. La nuova chiesa fu arricchita con decorazioni pittoriche da parte di molti artisti del genovesi del Seicento tra cui [[Giovanni Andrea Ansaldo]], [[Orazio De Ferrari|Orazio de Ferrari]], [[Luciano Borzone]], [[Domenico Fiasella]] e [[Giovanni Domenico Cappellino]]. L’attenzione mostrata nella realizzazione della chiesa mirava a superare il disegno della precedente sede, la cui struttura era ritenuta troppo banale dal Conte, armonizzandola con gli altri edifici voluti dai predecessori. La signoria di Giovanni Andrea II non ebbe altri eventi di rilievo ad eccezione della breve occupazione sabauda nel 1625, del sacco saraceno di Ceriale (a poca distanza di Loano) nel 1637 e del suicidio del poeta [[Antonio Ricciardi (poeta)|Antonio Ricciardi]], segretario del principe Doria, accusato di truffa<ref>''Ibidem''.</ref>.
Con il successore, [[Andrea III Doria|Andrea III]] (1640-1654), si ebbe una ripresa dell’attività religiosa con la congregazione generale degli agostiniani, tenutasi nel 1644 nella chiesa di Sant’Agostino e con la fondazione, fuori dalle mura cittadine, della chiesa e del convento dei Santi Antonio e Francesco ai Cappuccini, nel 1650.
La dominazione Doria su Loano come feudatari imperiali, si concluse con il lungo regno di [[Giovanni Andrea Doria III]] (1654-1737), caratterizzato, in un primo momento, dalla reggenza della madre [[Violante Lomellini]]. In questo periodo, ad eccezione dell’ampliamento del Santuario di Loreto (sede dei turchini e dei cappuccini) come voto dopo la fine della peste del 1657, gli altri interventi seguirono una logica di conservazione della struttura della città.
Con il [[Trattato dell'Aia (1720)|trattato dell'Aia del 1720]], [[Carlo VI d'Asburgo]] determinò la nascita del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] dei [[Casa Savoia|Savoia]]: al re di Sardegna spetteranno i [[feudi imperiali]] nel Ponente ligure, tra cui Loano nel 1737. Il sovrano sabaudo, tuttavia, la sub-infeudò nuovamente alla famiglia doriesca. Con le costituzioni caroline del 1770 cessarono i diritti feudali vantati dalla famiglia e il dominio diretto passò allo stato piemontese<ref>''Ivi.'' p. 338''.''</ref>, di cui seguì le sorti durante il periodo napoleonico e dopo la [[restaurazione]]. Il 23 novembre 1795 a Loano si combatté la [[Battaglia di Loano|prima battaglia]] tra l'esercito francese contro quello austro-sardo che, con la vittoria dei soldati napoleonici, aprì la strada al generale [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] verso il nord Italia, una vittoria così importante da essere ricordata ancora oggi sull'[[Arco di Trionfo (Parigi)]].
Con la dominazione francese il territorio di Loano rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento della Maremola, con capoluogo [[Pietra Ligure|Pietra]], all'interno della [[Repubblica Ligure]]. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del III cantone, con capoluogo Pietra, della Giurisdizione delle Arene Candide e dal 1803 centro principale del VI cantone della Maremola nella Giurisdizione di Colombo. Annesso al [[Primo Impero francese]], il territorio di Loano dal 13 giugno 1805 al 1814 fu inserito nel [[Dipartimento di Montenotte]].
Nel 1815 fu inglobato nella [[provincia di Albenga]] del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], così come stabilì il [[Congresso di Vienna]] del 1814, e successivamente nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel VII mandamento omonimo del [[circondario di Albenga]] facente parte della [[provincia di Genova]]; nel 1927 con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel [[circondario di Savona]] e, infine, sotto la neo costituita [[provincia di Savona]].
Subisce gli ultimi aggiustamenti al territorio comunale nel 1878<ref>{{Cita legge italiana|tipo = RD|anno = 1878|mese = 08|giorno = 13|numero = 4493}}</ref> quando gli fu unito il soppresso comune di [[Verzi Pietra]].
Loano oltre che rinomata per essere stato il luogo che ha fornito [[Ammiraglio|ammiragli]] come detto in precedenza ha anche formato moltissimi [[Palombaro|palombari]], questa località rivierasca ha visto nascere numerosi futuri [[Capitano (nautica)|comandanti]] d’alto rango e da famiglie titolate di varie epoche (dai Doria al XX secolo) tutti inseriti storicamente nelle glorie della [[Regia Marina|marineria italiana sia militare]] che [[Marina mercantile|civile]]: dal passato emergono i giganti come [[Pietro Doria|Pietro]] e [[Andrea Doria]] ai quali si congiungeranno in altre epoche Giuseppe Accame (nato 1768), il figlio Pietro (1801-1878),<ref>{{cita web|url=https://turismo.savona.it/storie-marinare-5-pietra-ligure/|titolo=Storie Marinare|autore=Luca R.|data=4 aprile 2019}}</ref> Angelo, Guido e Luigi Biancheri, Eugenio Genta. Preziosissime testimonianze tutte conservate al "Museo del Mare e della Marineria" presso palazzo ''Kursaal'', vicinissimo alla riva, di proprietà comunale.
Dal [[2005]] è gestito dall’associazione "''Lodanum''"<ref>{{cita web|url=https://www.visitloano.it/en/16454/news/visite-al-museo-del-mare-e-ai-tesori-della-citta-natale-alla-scoperta-di-loano-con-lassociazione-lodanum/|titolo=Visite al Museo del Mare e ai tesori della città: Natale alla scoperta di Loano con l’Associazione "Lodanum"}}</ref>, che gestisce e contiene libri, documenti, attrezzature e oggetti, fotografie, cartoline e soprattutto una grandissima quantità di modellini, navi in scala di ogni genere, divise marinare, documenti di bordo e di persone, attrezzature, [[Corderia|corderie]], vele a testimonianza del passato glorioso e prettamente marinaro di questa località purtroppo spesso dimenticato o ignorato. Non mancano le [[Marconista|apparecchiature di telecomunicazione navale]], vecchi [[radar]].
[[File:Loano museo del mare.jpg|thumb|Vista parziale del "''Museo del mare e della marineria''" allestito in alcuni locali di palazzo "Kursaal"]]
Dalla fine della [[Seconda Guerra Mondiale]] agli anni attorno al [[1970]], Loano è stata la sede e la scuola di formazione per numerosi [[Palombaro|palombari]], seconda per numero solo dopo [[Viareggio]]. I loanesi di questo corpo avevano partecipato a missioni internazionali come quella per il recupero dello "''[[Scirè (sommergibile)|Scirè]]''" al largo di [[Haifa]]. Tra i più noti palombari loanesi vanno ricordati Giovanni Lertora a cui di aggiunsero i suoi figli Andrea e Virgilio, Vittorio Boggini, Angelo Spirito, Giuseppe Guido. Molti palombari erano assunti in missioni internazionali e in Italia furono impegnati dopo l'individuazione, nel recupero di oggetti del relitto del transatlantico "''San Guglielmo''"<ref>{{cita web|url=http://www.notteesale.it/images/002relitti/relSanGuglielmo.htm|titolo="Transatlantico San Guglielmo"}}</ref>, utilizzato nella tratta [[America del Sud]] e [[America del Nord|Nord]] con l'[[Europa]], affondato<ref>Nave a vapore, lunghezza 143 metri, larghezza 17 metri, stazza 8341 tonnellate, capacità 2425 passeggeri</ref> dopo che fu colpito da un siluro lanciato da un [[U-Boot]] tedesco nel gennaio [[1918]] a 800 mt. al largo di Loano. Fu usata la nave d'appoggio "''[[Artiglio (nave)|Artiglio]]''", raggiunse i 29 metri di profondità per liberare oggetti dagli interni. L'"''Artiglio''" fu pure usata nel recupero di una nave romana al largo di Albenga.
L'epoca dei cantieri navali, numerosi in costa, sparisce verso la fine del [[secolo XIX]] il secolo delle navi con i [[Piroscafo|motori alimentati a vapore]] che hanno aumentato il traffico marittimo e soppiantato la ben più impegnativa [[Vela (sistema di propulsione)|navigazione a vela]]. Ai primi del [[XX secolo]] si avvia una nuova e duratura fonte di benessere per l'economia locale della città (in continuo sviluppo anche per le intere località della Riviera e il suo entroterra che è ricchissimo di attrazioni naturali, turistiche, storiche, gastronomiche): si inizia con [[Colonia estiva|le colonie]] gestite da istituti religiosi o grandi aziende pubbliche o private per bambini (orfani, poveri, in convalescenza, figli di operai ecc.) Purtroppo ci sarà nel 1947 una tragedia per [[Tragedia di Albenga|alcuni di questi partiti da Loano]] per fare visita all'[[isola Gallinara]].
In seguito si aggiungeranno i soggiorni stagionali creati per le persone anziane per via del clima mite e salubre che si trova in riva al mare. Soprattutto indicato per i parametri medici per chi ha problemi respiratori e di ossa. Viene creato per questo scopo il grande ospedale "''Santa Corona''" di [[Pietra Ligure]], attualmente restante il più grosso complesso ospedaliero della [[Riviera di ponente]]. Dopo saranno costruiti numerosi complessi alberghieri, soprattutto pensioni ricavate anche in condomini in epoca di assenza di piano regolatori e di "invasione" di colate cementizie.
Nel [[1927]] Loano, grazie al continuo sviluppo viene classificata come "''stazione di cura e soggiorno''".
La tragica epoca della [[seconda guerra mondiale]] purtroppo, lascerà anche qui il suo segno tragico con vittime a causa di alcuni bombardamenti (tragico quello della vicina [[Toirano]]<ref>{{cita web|url=https://www.comune.toirano.sv.it/c009061/po/mostra_news.php?id=1044&area=H|titolo=79⁰ anniversario bombardamento di Toirano: 12 agosto 1944-12 agosto 2023}}</ref>). Per Loano fu altrettanto tragico (6 agosto 1944) lo scoppio al deposito di [[Mina navale|mine]] all'epoca sito sull'arenile davanti alla [[Stazione di Loano|stazione ferroviaria]].
[[File:Loano, base cippo littorio.jpg|miniatura|Resto storico di un [[Fascio littorio|cippo littorio]] (parte superiore demolita) in via [[Maria Francesca di Gesù|Madre Rubatto]] risalente all'anno[[1936]]<ref>"''[[Marcia su Roma|Anno 14⁰]]''": dal [[1922]]= [[1936]]</ref>]]
Anche qui ci furono lotte [[Partigiano|partigiane]] contro la dittatura, anche per la vicinanza di una località allora veramente infernale, Albenga, sede della ''[[Feldgendarmerie]]'' nazista coadiuvata, purtroppo, efficientemente per [[Martiri della Foce|numero di omicidi]], violenze ed esecuzioni dalla locale sede (sempre albenganese) delle ''[[Brigate nere]]'' nella quale era attivo un personaggio passato alla storia criminale (anche per il periodo successivo al conflitto mondiale) come il "''[[Luciano Luberti|Boia di Albenga]]''".
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della [[Comunità montana Pollupice]]. Dal 2014 al 2016 ha fatto parte dell'[[Unione dei comuni della Riviera delle Palme e degli ulivi]].
=== Simboli ===
[[File:Coat of arms of Loano
[[File:Loano-
;Stemma
{{Citazione|In campo azzurro, un [[Castello (araldica)|castello]] con torri mattonate sostenenti aste con bandiere rosse e nere, con basamento su roccia marrone chiaro. I merli sono alla ghibellina e su quello centrale vi è un uovo d'argento. Il tutto incorniciato da un cartiglio mistilineo e sovrastato da una corona dorata.<ref name="Araldica">{{cita web|url= https://www.araldicacivica.it/comune/Loano/ |titolo= Loano |accesso=6 novembre 2011}}</ref>}}
;Gonfalone
{{Citazione|Drappo partito di rosso e di nero, con impresso lo stemma civico di Loano.<ref name="Araldica"/>}}
;Bandiera
{{Citazione|Vessillo rettangolare partito di rosso e di nero, con impresso al centro lo stemma civico della città di Loano.}}
I colori ricorrenti sia nello stemma araldico comunale, che nella bandiera civica, sono il rosso e il nero, i colori della famiglia [[Doria]], conti di Loano, dinastia storicamente [[Ghibellini|ghibellina]] e fedele all'imperatore.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
*[[Chiesa di San Giovanni Battista (Loano)|Duomo di Loano]] nel centro storico. Sede vicariale, la chiesa decagonale fu eretta tra il 1633 e il 1638 dai [[Doria]]. Al suo interno conserva molte opere pittoriche, tra queste tele degli artisti seicenteschi [[Orazio De Ferrari]], [[Giovanni Andrea Ansaldo]] e [[Domenico Fiasella]].
[[File:Loano-chiesa San Giovanni2.jpg|thumb|Il [[Chiesa di San Giovanni Battista (Loano)|duomo di San Giovanni Battista]]]]
* [[Oratorio di Nostra Signora del Rosario (Loano)|Oratorio di "Nostra Signora del Rosario"]], nei pressi del duomo loanese, edificato nel corso del 1660 e sede della Confraternita dei Disciplinanti "''Turchini''".
[[File:Loano-oratorio NS del Rosario.jpg|thumb|L'[[oratorio di Nostra Signora del Rosario (Loano)|Oratorio di Nostra Signora del Rosario"]] (detta delle "''Cappe Turchine''")]]
[[File:Loano, Confraternita di San Giovanni delle "Cappe Bianche".jpg|miniatura|L'oratorio della confraternita di san Giovanni Battista, delle "''Cappe Bianche''", a Loano dal 1269]]
* [[Oratorio di San Giovanni Battista (Loano)|Oratorio di San Giovanni Battista]] nel centro storico loanese, in via Boragine (dopo l'entrata al ''caruggio'' da piazza Cadorna, oppure proseguendo dritti per via Doria dal Comune) è presieduta dalla Confraternita dei Disciplinanti "''Bianchi''" ("''Cappe Bianche''") fondata nel 1269. L'edificio religioso fu ristrutturato nel 1989-1990. Al suo interno si trova un'urna con porzione delle ceneri di san Giovanni Battista e altri martiri.
[[File:Chiesa di Sant'Agostino e Santa Rita, Loano SV.jpg|thumb|[[Facciata]] della chiesa degli Agostiniani con il monumento commemorativo (verso la parte frontale) istallato nel [[1998]]. Verso destra si trova l'ingresso al chiostro che conduce all'area con giardino retrostante]]
* Complesso conventuale di [[Agostino d'Ippona|Sant'Agostino]] in via Sant'Agostino, dalla [[Strada statale 1 Via Aurelia|via Aurelia]].<ref>In linea d'aria dista quasi 178 metri dal Comune.</ref> Costituito dalla chiesa, dal convento e dal chiostro fu eretto nel XVI secolo su progetto dell'architetto [[Giovanni Ponzello]] e seguito nell'opera di costruzione dal [[capomastro]] [[Bartolomeo Lanardo]]. L'interno della chiesa, intitolata alla "''Madonna delle Misericordie''", è diviso in tre [[Navata|navate]] e conserva statue monumentali degli evangelisti. È nota come "''S. Agostino e Santa Rita''", ha larga facciata, molto semplice, che appena accenna le tre navate, un ingresso centrale più ampio e due laterali riquadrati in [[pietra di Verezzi]]. Sul portale una lapide ricorda i costruttori, principi Zenobia e [[Gianandrea Doria]] I. L’interno è tripartito da due file di colonne in pietra, e si presenta come una preziosa galleria d’arte cinquecentesca. Attualmente la chiesa è in restauro, con ponteggi esterni lasciati da tempo per sopraggiunti problemi di costi. È custodita e aperta al pubblico in alcune occasioni, prima dai ''Templari Cattolici d’Italia''.<ref>{{cita web|url=https://www.templarioggi.it/|titolo=I "Templari Oggi", d'Italia e del Mondo.}}</ref> Internamente si trova un dipinto<ref>{{cita web|url =https://www.ultimacena.afom.it/loano-sv-chiesa-di-santagostino-ultima-cena-di-p-f-piola-fine-xvi-secolo/https://www.ultimacena.afom.it/loano-sv-chiesa-di-santagostino-ultima-cena-di-p-f-piola-fine-xvi-secolo/|titolo="L'ultima cena", Loano chiesa Sant'Agostino}}</ref> dell’[[Ultima Cena]] ubicato sopra il portone in controfacciata, che secondo gli studiosi d'arte dei [[beni culturali]] Massimo Bartoletti e Franco Boggero fu eseguito probabilmente negli ultimi anni di vita dal pittore genovese [[Pier Francesco Piola]] (1565-1600). Il dipinto, purtroppo non in ottimo stato conservativo, presenta gli [[Apostoli]] seduti a un tavolo rettangolare; alle estremità, in alto, si intravedono le figure di due servitori. Oggigiorno parte del monastero è sede di uffici della [[Diocesi di Albenga-Imperia|curia vescovile di Albenga-Imperia]], mentre nel convento, che fu un seminario [[Ordine di Sant'Agostino|agostiniano]], vi è una ricca biblioteca; nel chiostro saloni e cucina. Sopra al piano rialzato vi sono le camere da letto che furono utilizzate dai religiosi agostiniani. Il complesso include la chiesa rettoria a ordinamento speciale.
[[File:Chiesa di Sant'Agostino e Santa Rita, Loano.jpg|thumb|[[Sant'Agostino d'Ippona|Sant'Agostino]] e [[Santa Rita da Cascia|Santa Rita]]: monumento commemorativo dei 400 anni della presenza agostiniana: [[1598]]~[[1998]]]]
* [[Convento di Monte Carmelo|Complesso conventuale di "Monte Carmelo"]] al di fuori del centro abitato di Loano. Eretto tra il 1603 e il 1608 è costituito dalla chiesa, dal convento, dal chiostro, dalla torre di difesa e dal palazzo principesco. La chiesa, a croce latina a pianta basilicale, presenta al suo interno dipinti e quadri del Cinquecento e del Seicento. Il convento venne fatto erigere dalla stessa famiglia [[Doria]]. Nella cripta numerose tombe degli appartenenti alla famiglia Doria. All'interno del convento vennero tenuti i primi stati generali dell'ordine carmelitano e numerosi prelati della chiesa furono novizi in questa abbazia.
[[File:Loano-convento Monte Carmelo-prospetto sudoccidentale.jpg|thumb|Il [[convento di Monte Carmelo]]]]
* [[Santuario di Nostra Signora di Loreto (Loano)|Chiesa-santuario di "Nostra Signora di Loreto" e della Madonna della Neve]] nella zona del porto. L'edificio venne eretto in un periodo variabile tra il [[775]] e il [[1171]] dai monaci benedettini dell'[[abbazia di San Pietro in Varatella|abbazia di San Pietro in Varatella (Toirano)]] in quella zona che, col tempo, sarebbe diventata l'area portuale della marina loanese. La chiesa, oltre la celebrazione del culto religioso, aveva funzione in passato di ricovero dei pellegrini e dei monaci e conservava un gran numero di "''[[Ex voto]]''" donati per le grazie ricevute.
[[File:Santuario di Nostra Signora di Loreto.jpg|thumb|Interno santuario di "Nostra Signora di Loreto"]]
[[File:Loano, chiesa di San Pio X.jpg|thumb|La moderna architettura della chiesa ''San Pio X'', via Bergamo, vista con il campanile]]
* Chiesa parrocchiale di San [[Papa Pio X|Pio X]] nel quartiere ponente di Loano (verso [[Borghetto Santo Spirito]]), in via Bergamo. Eretta negli anni 1972 completata nel 1973. Fu già don Giovanni Folci<ref>{{cita web|url= https://www.causesanti.va/it/venerabili/giovanni-folci.html|titolo=Don Giovanni Folci (1890-1963)}}</ref> (1890-1963), che fu il promotore, nel 1948, della "''Casa del Sacerdote''" (struttura di riposo per religiosi anche anziani, malati, convalescenti al mare, oggi non più esistente, demolita e sostituita da condomini turistici) ad avviare il progetto per la realizzazione di una nuova chiesa in zona, idea partita dal lontano [[1951]]. La chiesa è stata recentemente ristrutturata nei tetti, dispone di pannelli solari, nuove vetrate, nuovo altare più ribassato con nuova pavimentazione, inoltre è stata recentemente completata dalla moderna torre campanaria con orologio. Nel novembre del [[1972]] il vescovo albenganganese, monsignor [[Alessandro Piazza (vescovo)|Alessandro Piazza]], aveva dato disposizioni per cui ogni parrocchia di una città doveva avere per numero almeno tra le 3000 massimo 4000 persone, in modo che ogni parroco potesse conoscere i propri fedeli, a tale scopo furono edificate nuove parrocchie in tutta la diocesi. Ecco la nascita della novella "''San Pio X''", la scelta del nome del pontefice nativo di [[Riese Pio X|Riese]] fu proposta da don Folci e accettata. Il primo parroco, nominato il 14 novembre 1972, figura molto amata in città (ma non dagli speculatori dell'edilizia), era stato anche vice rettore del seminario vescovile di Albenga: don Alessandro Ranoisio ([[1940]]-[[2002]]), nativo di [[Dolcedo]], molto attivo nel sociale. Nel [[1998]] per problemi di salute si ritirò dall'incarico di parroco. La rotonda ''Don Folci'' gli sarà intitolata.<ref>{{cita web |url=https://www.ivg.it/2023/07/il-comune-di-loano-pronto-a-dedicare-una-piazza-a-don-alessandro-ranoisio-primo-parroco-di-san-pio-x/|titolo=Il Comune di Loano pronto a dedicare una piazza a don Alessandro Ranoisio, primo parroco di San Pio X|autore=Redazione}}</ref>
[[File:Loano, San Pio X.jpg|thumb|Interno della chiesa ''San Pio X'' rinnovata, foto 2025]]
* [[Chiesa dei Cappuccini (Loano)|Convento e chiesa parrocchiale dei frati cappuccini]], al di fuori del centro storico. Al suo interno si venera la statua della [[Immacolata Concezione|Madonna Immacolata]] che, nel 1864, avrebbe mosso gli occhi<ref>{{cita web|url=https://www.lalucedimaria.it/santuario-madonna-di-loano-dove-avviene-miracolo/#amp_tf=Da%20%251%24s&aoh=17464654339455&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&share=https%3A%2F%2Fwww.lalucedimaria.it%2Fsantuario-madonna-di-loano-dove-avviene-miracolo%2F|titolo=Santuario Madonna di Loano: dove si venera la statua miracolosa|autore=Giovanni Bernardi|data=9 marzo 2021}}</ref> e lacrimato mentre le leggi anticlericali piemontesi costringevano i [[Ordine dei frati minori cappuccini|Cappuccini]] a lasciare Loano<ref>Rino Cammilleri, ''Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni'', Edizioni Ares, 2020, p.98 (formato Kindle).</ref>.
* Santuario dei [[Cosma e Damiano|"Santi Cosma e Damiano"]] presso il Poggio di San Damiano, a settentrione del convento di Monte Carmelo da cui dista 1,4 km. Circondata da una zona panoramica dominata da alberi di ulivo, la primitiva chiesa (una ''[[pieve]]'', considerata storicamente il primo insediamento cristiano a Loano) fu edificata intorno al 1070 e stando a una tradizione popolare (non confermata da fonti cartacee) qui trovarono rifugio i primi abitanti di Loano in fuga dalla costa per le sempre più frequenti incursioni dei pirati. L'attuale struttura, in stile semplice e campestre e ad unica navata, venne riedificata nel XVII secolo. All'interno del santuario è conservata un'immagine dei due santi.
[[File:Santoâio di Sànti Cöximo e Damiàn (Lêua) - estèrno (1).jpg|thumb|L'esterno del santuario dedicato ai Santi [[Cosma e Damiano]]]]
[[File:Santi Cosma e Damiano Loano (Savona).jpg|thumb|Interno della chiesa-santuario dei Santi Cosma e Damiano. La chiesa è aperta al pubblico in tre occasioni: il 1⁰ maggio, festa "''Madonna dell'ulivo''", il 26 settembre, festa patronale e il 29 settembre, [[Michele (arcangelo)|San Michele Arcangelo]]<ref>È anche il patrono della [[Polizia di Stato]].</ref>]]
[[File:Loano, cappella N. S. Della Mercede.jpg|thumb|La cappella di Nostra Signora della Mercede in via San Damiano, zona "''Rolandette''". È aperta durante la festa patronale, il 24 settembre.]]
* Chiesetta di "Nostra Signora della Mercede", conosciuta localmente come ''chiesetta delle Rolandette'', nei pressi dell'ex ospedale Marino Piemontese. Edificata<ref>{{cita web|url=https://www.visitloano.it/fr/9281/vivi-la-citta/loano-religiosa/chiesa-delle-rolandette/|titolo=La cappella delle "Rolandette": Nostra Signora della Mercede}}</ref> in questa forma dal 1766 probabilmente da una precedente struttura pagana [[Siti_archeologici_dell'Italia_antica#Liguria|d'epoca romana]], poi utilizzata dai [[Ordine di Santa Maria della Mercede|padri mercedari]] per riscattare in queste zone gli [[Schiavismo|schiavi]] cristiani catturati dai [[Corsari barbareschi|barbareschi]].
[[File:Loano, Nostra Signora della Mercede (10113).jpg|thumb|L'Interno della cappella delle ''Rollandette''.]]
[[File:Loano, Nostra Signora della Mercede.jpg|thumb|Chiesetta N. S. della Mercede: il quadro raffigura in ginocchio (a Sx) [[Pietro Nolasco]], la lapide sottostante sormontata dal motto "[[Deo Optimo Maximo|DOM]]" contiene un errore nella trascrizione in [[Sistema di numerazione romano|numeri romani]] del ''1766'' (versione corretta: "''MDCCLXXVI''")]]
[[File:Verzi, Loano, Santa Maria delle Grazie.jpg|thumb|L'esterno della chiesa ''Santa Maria delle Grazie'' in frazione Verzi<ref>La chiesa di ''Santa Maria delle Grazie'' in frazione Verzi dista circa 4,5 km dal Comune loanese (piazza Italia)</ref>]]
* Chiesa parrocchiale di "Nostra Signora delle Grazie"<ref>{{cita web |url=https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/20989/Chiesa+di+Santa+Maria+delle+Grazie|titolo=Chiesa di Santa Maria delle Grazie, Verzi, Loano}}</ref> nella frazione di Verzi. Risalente al 1471, ha una struttura ad unica navata che internamente si presenta in stile [[Architettura barocca|barocco]], mentre esternamente un'impronta neoclassica.
* Cappella di "Santa Libera" nella frazione di Verzi. L'edificio venne menzionato nel 1583 per la nomina del locale cappellano da parte del [[Diocesi di Albenga-Imperia|vescovo di Albenga]] monsignor Luca Fieschi<ref>{{cita web|url=https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0700006301|titolo=Vescovo Luca Fieschi
busto post 1600 - ante 1699}}</ref>.
[[File:Loano, Verzi cappella della Visitazione di Maria Santissima.jpg|thumb|Cappella della visitazione di Maria SS. a Verzi con il suo campanile]]
* Cappella della Visitazione di Maria Santissima<ref>{{cita web|url=https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/20981/Cappella+della+Visitazione+%7C+Loano+%28SV%29|titolo=Cappella-chiesa "Visitazione di Maria Santissima", Verzi, Loano}}</ref> nella frazione di Verzi, edificata nel 1647.
Numerose in città anche le strutture gestite da lungo tempo dalle suore:
[[File:Loano, suore della Visitazione.jpg|thumb|Chiesa e fabbricato loanese delle suore della Visitazione con asilo-nido]]
* Chiesa della casa generalizia di "''Nostra Signora della Visitazione''"<ref>{{cita web|url=https://www.visitloano.it/9293/vivi-la-citta/loano-religiosa/chiesa-monastero-suore-n-s-della-visitazione/|titolo=Suore della Visitazione, Loano}}</ref> a Loano, appartiene alle suore della "[[Visitazione della Beata Vergine Maria|Visitazione]]" in Loano, inaugurato nel 1962 nella centralissima (allora nuova) ''corso Europa'': oltre che ospitare le [[Ordine della Visitazione di Santa Maria|suore visitandine]] più anziane e la consueta attività caritatevole-missionaria, offrono soggiorni ed esperienza vocazionale per ragazze e asilo pubblico (scuola d'infanzia) per i bambini. Sono presenti attività commerciali in affitto nella loro struttura.
[[File:Loano, chiesa suore cappuccine.jpg|thumb|La chiesa delle suore cappuccine, inaugurata nel 1967, vista da via Madre Rubatto]]
* Chiesa della casa generalizia e di riposo (''Casa di cura San Francesco'') appartenente [[Suore cappuccine di Madre Rubatto|alle suore cappuccine]] a Loano, fondata il 23 gennaio 1885 [[Maria Francesca di Gesù|da Madre Rubatto]]. Vasto complesso già riprogettato nel 1967, rinnovato, ingrandito e totalmente ristrutturato dallo studio Rota Nodari<ref>{{cita web|url=https://primabergamo.it/persone/larchitetto-appeso-lattaccapanni-al-louvre/|titolo=Rota Nodari, l'architetto che ha appeso l'attaccapanni al Louvre|data=30 maggio 2018}}</ref> negli anni dal 2017 al 2023.
[[File:Loano, Madre Rubatto.jpg|thumb|Il complesso totalmente restaurato delle suore cappuccine, casa di riposo per terza età in via dei Gazzi]]
* Istituto ''San Giuseppe'', con cappella interna, nella loanese via Carducci delle [[Suore di carità dell'Immacolata Concezione (Ivrea)]], offrono soggiorni
[[File:Loano, istituto San Giuseppe.jpg|thumb|Loano, ingresso della struttura appartenente alle [[Suore di carità dell'Immacolata Concezione (Ivrea)|suore di carità dell'Immacolata]]]]
* Casa del ''Sacro Cuore'', con cappella interna. Appartiene alle [[Suore di Santa Maria di Loreto]]
[[File:Loano, casa Sacro Cuore.jpg|thumb|Loano, Casa S. Cuore in via Carducci, con chiesetta interna. Struttura appartenente alle [[Suore di Santa Maria di Loreto]] per soggiorni. L'ordine ha anche un'altra struttura a [[Moncrivello]] all'inizio del [[canavese]]]]
=== Architetture civili ===
* Palazzo [[Doria]] nel centro storico di Loano. Oggi sede del municipio fu costruito nel corso del
[[File:Loano-municipio2.jpg|miniatura|Palazzo Doria, sede del comune]]
[[File:Loano, casa Richieri.jpg|thumb|Casa Richieri in via Cavour adiacente piazza Rocca]]
* L'antica Casa (palazzo) Richieri<ref>{{cita web|url=https://catalogo.cultura.gov.it/detail/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/0700111615|titolo=Loano, Palazzo Richieri, epoca 1500}}</ref> nel centro storico loanese.
[[File:Loano, palazzo "del Comandante".jpg|thumb|Il "''Palazzo del Comandante''" risalente al 1500 (sullo sfondo la cupola del [[Chiesa di San Giovanni Battista (Loano)|duomo San Giovanni Battista)]]]]
* Palazzo del ''Commissario'' nel centro storico loanese, a ponente di piazza Palestro; eretto nel 1606, dopo l'avvento dei Savoia a metà Settecento, sarà l'abitazione del comandante della guarnigione sabauda per cui verrà chiamato ''Palazzo del Comandante''. Attualmente il palazzo è usato dalle opere parrocchiali del locale duomo.<ref>{{cita web|url=https://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/0700111610|titolo=Loano, "Palazzo del Comandante"}}</ref>.
[[File:Loano, palazzo "del Comandante" (87792).jpg|thumb|Palazzo del ''Commissario'' (''Comandante''): particolare della Loggia al piano superiore; sotto: l'antica scritta all'ingresso "''sia nel tempo libero che nel lavoro''".]]
* Palazzo "Kursaal" a Loano<ref>Vedasi rubrica "''Cultura''"</ref>. Sede della Biblioteca Civica, della Pro Loco e di numerose associazioni e del ''Museo del Mare e della Marineria'' con testimonianze dei numerosi cantieri navali d'epoca del Ponente ligure.
[[File:Loano SV biblioteca.jpg|thumb|Interno della locale biblioteca comunale presso palazzo ''Kursaal'', fornita (2025) di 24 mila volumi. A destra è visibile un [[pianoforte]] a coda della ditta di [[Hradec Králové]], ''Petrof'', in uso quando sono programmati concerti]]
[[File:Porta Passorino, Loano SV.jpg|thumb|''Porta Passorino'' con il suo orologio, monumento caratteristico nel ''carruggio'' di Loano visto da via Giuseppe Garibaldi]]
* Porta Passorino<ref>{{cita web|url=https://www.visitloano.it/521/vivi-la-citta/itinerari-mari-tradizioni/porta-passorino/|titolo=Loano, Porta Passorino}}</ref> Risalente alla dominazione del principe conte di Loano [[Gianandrea Doria]], è una delle quattro porte della città che ne chiudevano il borgo storico a ponente. Nella torretta, posizionata nel 1774, presenta un bell'affresco con lo stemma di [[Casa Savoia]], un orologio e una piccola campanella.
[[File:Porta Passorino Loano, SV.jpg|thumb|''Porta Passorino'' vista dall'altro lato, via Cavour. Simbolo ed emblema della città viene anche replicato in scala in alcuni carri del rinomato e storico carnevale cittadino]]
* Ponte "du nicciu" (Ponte "della nicchia"). Eretto nel 1691 da Andrea III Doria; dedicato a san Sebastiano la cui statua (tardiva) era nella nicchia lato monte: questa la ragione del nome dato dai Loanesi al ponticello. La posizione sopra il Fossato (Nimbalto) consentiva l'attraversamento del torrente dal retro del palazzo Doria alla via delle Fontane e quindi raggiungere il [[convento di Monte Carmelo]]. Questa funzione è resistita per secoli. Il 14 luglio 2013 è crollato il parapetto a monte con la nicchia e la statua del santo. Il ponte, dopo un lungo restauro, è stato riaperto nel 2015 quando è stata riposta nella nicchia una copia della statua di San Sebastiano distrutta nel crollo.
[[File:ALFORD(1870) p150 AT LOANO.jpg|miniatura|Ponte Du Nicciu (1870)]]
=== Architetture militari ===
[[File:Loano-torre palazzo Doria.jpg|thumb|
* Castello dei Doria a Borgo Castello. Costruito nel XII secolo dai [[Diocesi di Albenga-Imperia|vescovi di Albenga]] come avamposto e rocca fortificata, con la dominazione dei principi e conti di Loano [[Doria]] ne divenne la loro residenza; tra il XVI e il XVII secolo la struttura prese la forma attuale di palazzo in [[Architettura rinascimentale|stile rinascimentale]]. Assoggettato ai [[Fieschi]] dal 1505 al 1547 (dopo la [[Congiura di Gianluigi Fieschi|congiura di Gian Luigi Fieschi]] Loano e il palazzo ritornarono nelle mani della famiglia doriesca), la proprietà del maniero passò infine al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] (1736).
* Torre Pentagonale: eretta nel 1602 per difendere le mura di cinta è collegata, tramite un ballatoio, con il palazzo comunale Doria.
=== Monumenti ai caduti delle guerre e del terrorismo ===
L'amministrazione comunale e le generazioni succedute (con la cittadinanza) ha sempre ricordato, come consuetudine, i caduti delle epoche passate e recenti immortalando la loro memoria onorandoli perennemente nel ricordo. Nel tratto del lungomare si trovano distanziati dal primo all'ultimo per 820 metri.
[[File:Loano, monumento concittadini medaglie Argento bronzo valore militare.jpg|thumb|Inaugurato il 4 nov. 2007, nomi di caduti<ref>Panizza Silvio; Perdoni Luciano; Sclavo Alfredo; Panizza Giovanni.</ref> insigniti di [[Ricompense al valor militare|medaglie d'argento e bronzee al valor militare]]]]
[[File:Loano, monumento ai caduti.jpg|thumb|Opera<ref>{{cita web|URL=https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0700320313|titolo=Fontana della Vittoria. allegoria della Vittoria come donna armata}}</ref> di Roberto Terracina ([[1900]]-[[1976]]) inaugurata il 3 luglio [[1932]]: "''Allegoria della Vittoria come Donna armata''", dedicato ai caduti Iª e IIª guerra Mondiale]]
[[File:Loano, monumento ai caduti (60982).jpg|thumb|Loano, parte posteriore del monumento dello scultore Terracina in corso Roma, lungomare, le targhe bronzee con i nomi<ref>{{cita web |url=https://www.albengacorsara.it/2021/04/24/loano-restaurate-le-plance-del-monumento-ai-caduti-sul-lungomare/|titolo=Loano, restaurate le plance del monumento ai caduti sul lungomare|autore=Redazione|data=24 aprile 2021}}</ref> dei caduti della [[Prima guerra mondiale|Iª]] e [[Seconda guerra mondiale|IIª guerra]] mondiale]]
[[File:Loano, fronte biblioteca comunale.jpg|thumb|"Giardini di Nāṣiriya", (davanti la biblioteca) monumento inaugurato il 4 novembre 2008<ref>{{cita web|url=https://www.ivg.it/2024/11/strage-di-nassiriya-a-loano-la-cerimonia-commemorativa-per-i-caduti/?amp|titolo=Strage di Nassiriya, a Loano la cerimonia commemorativa per i caduti|autore=Redazione|data=12 novembre 2024}}</ref> dedicato ai caduti [[Attentati di Nāṣiriya|dell'attentato in Iraq]]]]
[[File:Loano, “Un segno per la Memoria”.jpg|thumb|Lungomare Garassini verso largo Cadorna, alla foce torrente ''Nimbalto'': su progetto degli studenti dell’istituto loanese "Falcone" per il concorso ''Un segno per la Memoria'' (2014) a commemorazione dei [[Partigiano|partigiani]] della [[Guerra di liberazione italiana|Liberazione]].<ref>Renato Boragine anni 20; Guido D’Alonzo anni 29; Adelio Panizza anni 23; Guglielmo Simi e Dario Volpe entrambi diciottenni (vd. monumento fronte cimitero cittadino); Agide Maccari anni 25 e i civili della città: Primo Burastero anni 7; Giovanni Fugassa 42, Emilio S. Fugassa 47; Domenico E. Fugassa 40.</ref> A Sx la targa ceramica del conferimento della cittadinanza onoraria ad Aldo Marostica (1925-2021), sopravvissuto al [[Campo di concentramento di Mauthausen|lager]].<ref>{{cita web|url=https://deportati.it/aned/le-sezioni/verona/targa-in-memoria-del-deportato-politico-aldo-marostica/|titolo=Targa in memoria del deportato politico Alfo Marostica}}</ref><ref>{{cita web|url=https://daveronaailager.com/marostica-aldo/|titolo=Aldo Marostica}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.pietredellamemoria.it/pietre/__trashed-35/|titolo=Caduti della Resistenza, Loano}}</ref> I riquadri evidenziano le nostre basi civili: "''Costituzione, Lotta, Resistenza, Repubblica, Liberazione, Sacrificio e Pace''"]]
[[File:Loano, monumento caduti 1944 via Madre Rubatto.jpg|thumb|Dario Volpe - Guglielmo Simi (nati 1924) fucilati il 18 settembre 1944 davanti al cimitero cittadino]]
=== "Polo del Soccorso" ===
È stata spostata dal maggio 2024<ref>{{cita web|url=https://www.lastampa.it/savona/2023/01/10/news/loano_una_nuova_sede_per_la_croce_rossa-12489735/|titolo=Loano, una nuova sede per la Croce Rossa.
Nasce il “Polo del soccorso”|data=10 gennaio 2023}}</ref> dalla vecchia postazione di piazzale Aicardi, sulla [[Strada statale 1|via Aurelia]], la locale [[Croce Rossa Italiana]]<ref>{{cita web|url=https://www.ivg.it/2024/05/loano-inaugurato-il-polo-del-soccorso-di-via-magenta-accoglie-cri-protezione-civile-soccorso-alpino-e-radioamatori/|titolo=Loano, inaugurato il "Polo del Soccorso" di via Magenta: accoglie C.R.I., Protezione civile, Soccorso Alpino e Radioamatori|autore=Redazione|data=24 maggio 2024}}</ref> (anni addietro classificata ''sottocomitato''<ref>{{cita web|url=https://cri.it/wp-content/uploads/2020/10/REG_ORG_VOLONTARI_ottobre_2019_DEF.pdf|titolo=Regolamento sull'organizzazione, attività, formazione e ordinamento dei volontari|data=18 ottobre 2019}}</ref>) in una grande struttura attrezzata in via Magenta con spazi per i mezzi. Vi ha sede anche la [[protezione civile]], il [[soccorso alpino]] e i [[Radioamatore|radioamatori]].
[[File:Sede C.R.I. di Loano e protezione civile.jpg|thumb|"Polo del Soccorso" di via Magenta ove hanno sede la locale [[Croce Rossa Italiana|Croce Rossa]], i [[Radioamatore|radioamatori]], il [[soccorso alpino]] e la [[protezione civile]]]]
=== Aree naturali ===
Tra i territori comunali di Loano, [[Bardineto]], [[Bormida]], [[Boissano]], [[Calizzano]], [[Castelvecchio di Rocca Barbena]], [[Giustenice]], [[Magliolo]], [[Osiglia]], [[Pietra Ligure]], [[Rialto (Italia)|Rialto]] e [[Toirano]] è presente e preservato un [[sito di interesse comunitario]], proposto dalla rete [[Natura 2000]] della [[Liguria]], per il suo particolare interesse naturale, faunistico e geologico. Il [[Monte Carmo - Monte Settepani|sito]] è collocato nell'area boschiva tra il [[monte Carmo di Loano]] e il [[monte Settepani]] in cui insistono foreste, praterie, versanti rupestri, cavità di interesse speleologico e formazioni carsiche; nella stessa area è presente la Foresta regionale della Borbottina. Oltre alle zone boschive comprensivi di [[Faggio|faggi]], [[Pino silvestre|pini silvestri]] e [[
== Società ==
[[File:Loano-porta.jpg|thumb|Porta Passorino
=== Evoluzione demografica ===
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati [[Istituto nazionale di statistica|Istat]] al 31 dicembre
{{div col}}
# [[Albania]], {{formatnum:
# [[Romania]], {{formatnum:
# [[
# [[
# [[
# [[Egitto]], {{formatnum:50}}
# [[
# [[
# [[
# [[
{{div col end}}
== Cultura ==
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=== Istruzione ===
Loano è sede di una [[scuola secondaria di secondo grado]]. Anche se in un unico edificio, inizialmente la scuola era formata da due storici corsi separati (per geometri e per ragionieri), unitesi nel
[[File:Loano, Kursaal, biblioteca.jpg|thumb|Palazzo "Kursaal": la biblioteca comunale<ref>{{cita web|url =https://www.visitloano.it/19575/esperienza/la-biblioteca/|titolo=La biblioteca di Loano}}</ref> (a sinistra con la struttura sporgente) e a destra l'ingresso per il "Museo del mare e della marineria"]]
Dal 1º agosto
=== Musica ===
Già nei primi anni del
=== Eventi ===
* Premio
* CarnevaLoa, il più grande Carnevale della Liguria, Febbraio (due sfilate) e luglio, sfilata serale.
* Festa delle Basue, festa delle streghe, metà agosto.
*
==
[[File:Loano-
Il territorio comunale è costituito dai due principali agglomerati urbani di Loano e di Verzi - quest'ultima situata nell'entroterra della valle del Nimbalto - per una superficie territoriale è di 13,48 km².<ref name="Statuto">{{cita web|url=http://www.comuneloano.it/download.asp?numdoc=257|titolo=Fonte dallo statuto comunale di Loano|accesso=29 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140409205905/http://www.comuneloano.it/download.asp?numdoc=257|dataarchivio=9 aprile 2014|urlmorto=sì}}</ref> Fanno altresì parte del comune le località e borgate storiche di Borgo Castello, Centro Storico, Ponente-Ponte Romano, Porto e Vignasse.
Confina a nord con il comune di [[Bardineto]], a sud è bagnato dal [[mar Ligure]], ad ovest con [[Boissano]] e [[Borghetto Santo Spirito]], ad est con [[Pietra Ligure]].
La città di Loano, nel suo insieme è costituito da tante frazioni, quartieri e borgate, che nei secoli e negli anni sono andati a formare l'intero centro abitato. I principali quartieri sono:
* Borgo Castello: il nucleo medievale della città, si trova più a nord del centro, è un borgo tipicamente ligure, costituito da stretti "[[caruggi]]" in pietra, importante è il castello, antica fortificazione, oggi appare come una sontuosa villa.
* Centro storico: è tutta la fascia abitata che costeggia la lunga spiaggia sabbiosa dalla [[Stazione di Loano|stazione]] fino al [[Porto di Loano|porto]]. È distinto in due parti ben distinguibili: il Borgo di Dentro, cintato da mura cinquecentesche a pianta pentagonale; il Borgo di Fuori, più a ponente, che comincia dalla porta dell'Orologio (o porta Passorino) e arriva fino a piazza Massena. Il primo è la parte più antica della città, dove si stabilirono, a partire dal 19 luglio 1309, 71 famiglie rispondendo all'invito del feudatario Raffo Doria: qui, intorno alle attuali via Boragine e via Doria si costituì il primo nucleo di case, tra cui "casa Richeri" del 1310 (la grande casa con il portico in mattoni a vista di piazza Rocca) cui si addossarono nei secoli altre case e palazzi voluti dai [[Doria]]; al suo interno si trovano i principali palazzi della città: palazzo Doria, oggi sede municipale, la parrocchiale di San Giovanni (il cosiddetto [[duomo di Loano]]), la casa del Commissario (poi del Comandante), gli oratori [[Oratorio di Nostra Signora del Rosario (Loano)|dei Turchini]] e [[Oratorio di San Giovanni Battista (Loano)|dei Bianchi]]. Il secondo (Borgo di Fuori) ha origine tra la seconda metà del Seicento e la prima del Settecento: tra le case più notevoli la casa Maccagli (1711), ben identificabile dal mare per la doppia terrazzata con porticato e il colore rosa. Nel suo giardino (da anni soppresso per far posto alla passeggiata a mare) si trovava, fino al 1943, la palma più alta d'[[Europa]].<ref name="ReferenceA"/>
* Ponente-Ponte Romano: è la zona residenziale più a ponente della città, sorta intorno ai resti dell'antico ponte romano chiamato "Pontasso", di cui restano ben visibili le grandiose arcate in pietra; lo scavo archeologico è vincolato dalla Soprintendenza Archeologica ligure. Qui si trovano la colonia marina "Città di Torino", il bocciodromo comunale, l'istituto superiore "Giovanni Falcone" e il grande parco delle Rose.
* Porto: è tutta la zona che si trova sulle rive del [[Porto di Loano]], uno dei più grandi porti della [[riviera di Ponente]], qui si trova la piccola chiesa della Madonna di Loreto, protettrice dei marinai.
* Verzi: è la frazione più collinare della città, comprendente la regione al di sopra dell'abitato da sempre chiamata Castagnabanca. Da qui partono i sentieri che portano alla cima del [[monte Carmo di Loano]], la vetta più alta del comprensorio; ultimamente si sta trasformando in zona residenziale privilegiata.
* Vignasse: la zona più a levante di tutta la città, qui dominano distese di campi di olivi e di agrumeti, le principali piantumazioni che sorgono rigogliose nella piana di Loano. Sulle alture sorge l'ex ospedale Marino Piemontese, in disuso, ma oggetto di un piano di recupero.
== Economia ==
Oggi Loano è una cittadina a forte vocazione [[turismo|turistica]], grazie alle spiagge per lo più sassose. Discreta anche la produzione [[agricoltura|agricola]], grazie alla presenza di molte aziende e attività nel settore.
[[File:Loano, centro storico.jpg|thumb|"Carruggio", il tipico centro storico ligure ricco di attività commerciali, artigianali, di moda, gastronomiche in un attimo di tranquillità per la pausa pranzo...]]
Importante è anche il settore dell'artigianato locale, che vede sempre più espandersi grazie all'internazionalizzazione del turismo.
La località ha ottenuto dalla FEE-Italia ([[Foundation for Environmental Education]]) il conferimento della [[bandiera blu]] per la qualità delle sue spiagge e per la qualità dei servizi del [[porto turistico]] ("[[Porto di Loano|Marina di Loano]]").
== Infrastrutture e trasporti ==
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=== Strade ===
Il territorio di Loano è attraversato dalla [[strada statale 1 Via Aurelia]] che permette il collegamento stradale con [[Pietra Ligure]] ad est<ref>Distanza dalla rotonda (proveniente da via dei Gazzi) al [[Ospedale Santa Corona (Pietra Ligure)|Santa Corona]] è di 2,3 km.</ref> e [[Borghetto Santo Spirito]]<ref>Distanza dalla rotonda (proveniente da via dei Gazzi) che porta a Borghetto Piazza Libertà: 2,9 km.</ref> ad ovest. La
La strada provinciale 25 collega il centro loanese con il territorio comunale di [[Boissano]].<ref>Dall'inizio di via dei Gazzi, Loano, al comune di [[Boissano]] la distanza è di 3,9 km.</ref>
=== Ferrovie ===
Loano è dotata di una [[Stazione di Loano|stazione ferroviaria]] sulla [[Ferrovia Genova-Ventimiglia|linea Genova-Ventimiglia]] e si trova in uno degli ultimi tratti a binario singolo (da [[Stazione di Finale Ligure|Finale Ligure]]) della riviera di ponente. Solamente dopo, all'altezza della stazione loanese, si trova il doppio [[Binario ferroviario|binario]] presente fino ad [[Stazione di Albenga|Albenga]]. Questo doppio binario venne inaugurato nel periodo 1936-1937 (compresa quindi la doppia galleria che unisce [[Stazione di Borghetto Santo Spirito|Borghetto]] a [[Stazione di Ceriale|Ceriale]]) con conseguente apertura al pubblico di due nuove stazioni entrambi progettate dall'ingegnere [[Roberto Narducci]]. Subito dopo la stazione albenganese (che dispone di un vasto fascio di binari di ricovero) all'altezza della locale [[sottostazione elettrica]] ritorna il binario unico verso [[Stazione di Alassio|Alassio]] fino alla tratta iniziale di [[Stazione di Andora|Andora]]. All'altezza della nuova stazione inizia la doppia percorrenza, inaugurata nel [[2016]], che prosegue sino al [[Stazione di Ventimiglia|confine di stato]]. La linea verso la [[Ferrovia Marsiglia-Ventimiglia|Costa Azzurra]], costiera, inizia subito dopo la stazione ventimigliese, è integralmente a doppio binario ed è gestita dalla [[Société Nationale des Chemins de fer Français|SNCF]] anche nel tratto italiano.
'''La nuova linea con il raddoppio dei binari'''
Un progetto di costruzione di una nuova linea ferroviaria più a monte esiste dal 2018 (dal costo di 2,51 miliardi) e nel 2021 è stato nominato il Commissario per l'esecuzione dell'opera<ref name="OTI nord, Gronda Ovest">{{cita web|url=https://www.otinord.it/progetti/ferrovia_genova_ventimiglia__completamento_raddoppio_della_linea_costiera|titolo=OTI nord, Gronda Ovest|accesso=5 febbraio 2024}}</ref> nonostante le forti proteste di vari comitati cittadini.<ref Name="Che fine ha fatto il raddoppio Finale - Andora?">{{cita web|url=https://www.ivg.it/2023/08/che-fine-ha-fatto-il-raddoppio-ferroviario-dal-grande-sogno-allo-stallo-che-dura-da-50-anni/?amp|titolo=Che fine ha fatto il raddoppio della Finale - Andora|accesso=5 febbraio 2024}}</ref> Al febbraio 2024 non sono pervenute notizie riguardo ad una reale attuazione.
[[File:Locomotiva vapore Henschel & Sohn.jpg|thumb|''Monumento alla locomotiva'' (epoca 1887 appartenente alla [[Ferrovie Torino Nord|FTN]]) costruzione [[Henschel & Sohn]] nel piazzale alberato sottostante l'ingresso della stazione loanese]]
Nel [[2001]] è stata realizzata la tratta di 24 km che ha soppresso la vecchia linea tutta costiera, di conseguenza le stazioni di [[Stazione di Ospedaletti Ligure|Ospedaletti]], quella vecchia di [[Stazione di Sanremo (1872)|Sanremo]] (sostituita da [[Stazione di Sanremo|una sotterranea]]) e di [[Stazione di San Lorenzo-Cipressa|San Lorenzo]] sono passate alle amministrazioni comunali per la pista ciclabile che ha sostituito l'antica via ferrata. Resta ora soltanto da terminare il tracciato fra [[Stazione di Andora|Andora]] e [[Stazione di Finale Ligure Marina|Finale Ligure]] lungo 32 km dei quali ben 25 km (secondo il progetto presentato) saranno realizzati in galleria.<ref>{{cita web|url=https://www.ivg.it/2023/08/che-fine-ha-fatto-il-raddoppio-ferroviario-dal-grande-sogno-allo-stallo-che-dura-da-50-anni/|titolo=Che fine ha fatto il raddoppio ferroviario? Dal “grande sogno” allo stallo che dura da 50 anni|autore=Nicola Seppone|data=2 agosto 2023}}</ref>
=== Porti ===
Il [[porto di Loano]] è uno dei più grandi della Riviera di Ponente con una disposizione di 827 posti da diporto stanziale da 8 a {{M|65
[[File:Loano verso Pietra Ligure.jpg|thumb|Il nuovo passaggio pedonale, lungo 50 mt. che scavalca il ''Rio Ciappe''<ref>{{cita web|url=https://www.ivg.it/2025/08/inaugurata-la-passerella-di-collegamento-tra-le-passeggiate-a-mare-di-loano-e-pietra-ligure/|titolo=Inaugurata la passerella di collegamento tra le passeggiate a mare di Loano e Pietra Ligure|autore=Redazione|data=8 agosto 2025}}</ref> che unisce la passeggiata della ''Marina di Loano'' con [[Pietra Ligure]], inaugurata<ref>Con un costo iniziale di 240.mila euro passati a 300.mila per la vitale messa in sicurezza con l'area ferroviaria</ref> nell'agosto 2025]]
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|1928|1934|Ottavio Borsarelli|[[Partito Nazionale Fascista]]|[[Podestà (fascismo)|Podestà]]|}}
{{ComuniAmminPrec|nd|nd|Giuseppe Rinonapoli|Partito Nazionale Fascista|Podestà|}}
{{ComuniAmminPrec|nd|1945|Vincenzo Lisi||[[Commissario prefettizio|Comm. straord.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1945|1946|Stefano Carrara|[[Partito Comunista Italiano]]-[[Partito Repubblicano Italiano]]-[[Partito d'Azione]]
|[[Sindaco]]|<ref>Insediato dal [[Comitato di Liberazione Nazionale]]</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|1946|1946|Giuseppe Canepa|[[Democrazia Cristiana]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1946|1951|Felice Vignola|Democrazia Cristiana|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1951|1951|Gerolamo Bossi|Democrazia Cristiana|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1951|1962|Pietro Ciarlo|Democrazia Cristiana|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1962|1967|Felice Elice|Democrazia Cristiana|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1967|1967|Felice Elice|La Palma<br/>([[lista civica]])|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1967|1974|Mario Rembado|Democrazia Cristiana|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1974|1978|Giuseppe Guzzetti|Democrazia Cristiana|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1978|1988|Eliodoro Garassini|Democrazia Cristiana|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|15 ottobre 1988|7 giugno 1993|Mario Rembado|Democrazia Cristiana|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|7 giugno 1993|28 aprile 1997|Francesco Cenere|Democrazia Cristiana|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|28 aprile 1997|14 maggio 2001|Francesco Cenere|[[Polo per le Libertà]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|14 maggio 2001|30 maggio 2006|[[Angelo Vaccarezza]]|[[Casa delle Libertà]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|30 maggio 2006|17 maggio 2011|Angelo Vaccarezza|[[Il Popolo della Libertà]]|Sindaco|<ref>Dal 24 giugno 2009 è anche presidente della [[Provincia di Savona]]</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|17 maggio 2011|7 giugno 2016|Luigi Pignocca|Il Popolo della Libertà|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|7 giugno 2016|4 ottobre 2021|Luigi Pignocca|Pignocca sindaco<br/>(lista civica di [[centro-destra]])|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|4 ottobre 2021|''in carica''|Luca Lettieri|Per Loano<br/>(lista civica di centro-destra)|Sindaco|<ref>in quota [[Lega Nord|Lega]]</ref>|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Francia|Francheville|1998|Francheville (Metropoli di Lione)}}
== Sport ==
Loano è stata "Comune europeo dello sport" nel
=== Calcio ===
* A.S.D.
== Note ==
== Bibliografia ==
* [https://www.treccani.it/enciclopedia/pagano-doria_res-96c7cbba-87ec-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Dizionario-Biografico%29/ Cavanna Ciappina Mariastella, ''Doria, Pagano'', in ''Dizionario biografico degli Italiani'', 41, Roma, Treccani, 1992].
*Geraci Paolo, ''Loano isola del Ponente. Variazioni su un tema di Alford. La natura e il paesaggio modificato.'' Gressoney Saint-Jean: Monboso casa editrice, 1999
*Geraci Paolo, ''Loano isola del Ponente. Variazioni su un tema di Alford. Storia, racconti e curiosità.'' Pavia: Monboso casa editrice, 2023.
*Lercari Andrea, ''I domini doriani nella Riviera di ponente: Loano da signoria autonoma a feudo imperiale,'' in Cinzia Cremonini, Musso Riccardo (a cura di), ''I feudi imperiali in Italia tra XV e XVIII secolo'', Atti del convegno di studi, Albenga- Finale Ligure – Loano, 27-29 maggio 2004, Roma, Bulzoni editore 2010, pp. 299-311.
* Rettighieri Nicoletta, ''L'importanza delle acciughe. Delitti a Loano'', Editore Frilli, 2011.
*[https://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-andrea-doria_%28Dizionario-Biografico%29/ Savelli Rodolfo, ''Doria, Giovanni Andrea'', in ''Dizionario biografico degli Italiani'', 41, Roma, Treccani, 1992.]
*Spiriti Andrea, ''Loano città imperiale e ideale: problemi di metodo e tipologie'', in Cinzia Cremonini, Musso Riccardo (a cura di), ''I feudi imperiali in Italia tra XV e XVIII secolo'', Atti del convegno di studi, Albenga- Finale Ligure – Loano, 27-29 maggio 2004, Roma, Bulzoni editore 2010, pp. 313–338.
== Voci correlate ==
Riga 385 ⟶ 393:
* [[Liguria]]
* [[Provincia di Savona]]
* [[Riviera delle Palme (Liguria)]]
* [[Battaglia di Loano]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni della provincia di Savona}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Liguria}}
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