Led Zeppelin IV: differenze tra le versioni
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{{F|album hard rock|arg2=album folk rock|giugno 2024}}
{{Album
|titolo = Led Zeppelin IV
|artista = Led Zeppelin
|tipo
|giornomese = 8 novembre
|anno = 1971
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|genere = Hard rock
|genere2 = Folk rock
|genere3 = Heavy metal
|etichetta = [[Atlantic Records|Atlantic]]
|produttore = [[Jimmy Page]]
|registrato = [[Island Studios]], [[Londra]], [[
|formati = [[Long playing|LP]], [[Musicassetta|MC]], [[Compact disc|CD]], [[Musica digitale|download digitale]]
|numero dischi d'oro = {{Certificazione disco|
|numero dischi di platino = {{Certificazione disco|ARG|platino|album|60000
|numero dischi di diamante = {{Certificazione disco|CAN|diamante|album|2000000
|numero dischi di platino ITA 2 = {{Certificazione disco|ITA|platino|album|100000|{{FIMI|14052|accesso = 16 giugno 2025}}|2}}
|precedente = [[Led Zeppelin III]]
|anno precedente = 1970
|successivo = [[Houses of the Holy]]
|anno successivo = 1973
▲|singolo1 = [[Black Dog (brano musicale)|Black Dog]]
|data singolo1 = 2 dicembre 1971
|singolo2 = [[Rock and Roll (Led Zeppelin)|Rock and Roll]]
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}}
{{Recensioni album
|recensione1 = [[AllMusic]]<ref>{{Allmusic|album|
|giudizio1 = {{Giudizio|5|5}}
|recensione2 = [[Robert Christgau]]<ref>{{Cita web|url=http://www.robertchristgau.com/get_artist.php?name=Led+Zeppelin%3E|titolo=Robert Christgau: CG: Led Zeppelin>|accesso=13 giugno 2024}}</ref>
|giudizio2 =
|recensione3 = The New Rolling Stone Album Guide<ref>da The New Rolling Stone Album Guide di Nathan Brackett with David Hoard, pagina 479</ref>
|giudizio3 = {{Giudizio|5|5}}
|recensione4 = [[Sputnikmusic]]<ref>{{Cita web|url=https://www.sputnikmusic.com/review/7873/Led-Zeppelin-Led-Zeppelin-IV/%5d/|titolo= |accesso=13 giugno 2024}}</ref>
|giudizio4 = 4.0
|recensione5 = [[Piero Scaruffi]]<ref>{{Cita web|url=https://www.scaruffi.com/vol2/ledzeppe.html|titolo=The History of Rock Music. Led Zeppelin: biography, discography, reviews, ratings, best albums|accesso=13 giugno 2024}}</ref>
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|recensione6 = [[Ondarock]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ondarock.it/rockedintorni/ledzeppelin.htm|titolo=Led Zeppelin - biografia, recensioni, streaming, discografia, foto :|sito=OndaRock|accesso=13 giugno 2024}}</ref>
|giudizio6 = {{Giudizio|8|10}}
|recensione7 = Dizionario del Pop-Rock<ref>da Dizionario del Pop-Rock di Enzo Gentile & Alberto Tonti, Ed. Baldini & Castoldi, pagina 577</ref>
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|recensione8 = 24.000 dischi<ref>da 24.000 dischi di Riccardo Bertoncelli e Chris Thellung, Zelig Editore, pagina 557</ref>
|giudizio8 = {{Giudizio|5|5}}
|recensione9 = Storia della musica<ref>{{Cita web|url=http://www.storiadellamusica.it/heavy_metal_hardcore_punk/hard_rock/led_zeppelin-iv(atlantic-1971).html|titolo=}}</ref>
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|recensione10 = [[Pitchfork (sito web)|Pitchfork]]<ref>{{Cita web|url=https://pitchfork.com/reviews/albums/19834-led-zeppelin-ivhouses-of-the-holyphysical-graffiti/|titolo=Led Zeppelin: Led Zeppelin IV/Houses of the Holy/Physical Graffiti|autore=Mark Richardson|sito=Pitchfork|lingua=en|accesso=13 giugno 2024}}</ref>
|giudizio10 = {{Giudizio|9.1|10}}
}}
Il quarto [[album in studio]] dei [[Led Zeppelin]], pubblicato l'8 novembre 1971 dalla [[Atlantic Records]], è privo di un titolo ufficiale. Nel corso degli anni è stato generalmente indicato con la dicitura '''''Led Zeppelin IV''''',<ref>Il chitarrista dei Led Zeppelin, [[Jimmy Page]], fa riferimento all'album nel corso delle interviste con l'appellativo di ''Led Zeppelin IV''.</ref> in accordo con la numerazione dei precedenti dischi, anche se non sono mancati appellativi diversi: sul catalogo della [[Atlantic Records]] il disco è stato anche denominato
==
Dopo l'uscita dell'album ''[[Led Zeppelin III]]'' nell'ottobre 1970, il gruppo si prese una pausa dalle esibizioni dal vivo per concentrarsi sulla registrazione di un nuovo album. Rifiutarono quindi tutte le offerte di tour, incluso un concerto proposto per capodanno che sarebbe stato trasmesso in televisione. Tornarono a Bron-Yr-Aur, una casa di campagna a Snowdonia, nel Galles, per scrivere nuovo materiale.<ref>{{cita|Lewis 2010|p. 67}}.</ref>
=== Storia ===▼
Le sessioni di registrazione per l'album iniziarono nei nuovi studi della [[Island Records]] in Basing Street a Londra il 5 dicembre 1970, con la registrazione del brano ''[[Black Dog (singolo)|Black Dog]]''.<ref name=":0">{{Cita libro|cognome=Guesdon|nome=Jean-Michel|titolo=Led Zeppelin All The Songs|editore=Running Press|altri=Co-written by Philippe Margotin|anno=2018|isbn=9780316418034}}</ref><ref name="theirtime">{{Cita news|titolo=Their Time is Gonna Come|pubblicazione=[[Classic Rock Magazine]]|data=dicembre 2007}}</ref> Il gruppo aveva anche considerato la casa di Mick Jagger, Stargroves, come studio di registrazione ma poi decise che era troppo costoso.<ref name=":1">{{cita|Lewis 2010|p. 73}}.</ref> Successivamente si trasferirono il mese successivo a [[Headley Grange]], una casa di campagna nell'[[Hampshire]], in Inghilterra, utilizzando lo [[Rolling Stones Mobile Studio|studio mobile dei Rolling Stones]] con l'ingegnere del suono Andy Johns e con l'assistenza di [[Ian Stewart (musicista)|Ian Stewart]] degli stessi Rolling Stones. Andy Johns aveva appena da poco finito di lavorare all'album ''[[Sticky Fingers]]'' e consigliò al gruppo l'uso dello studio mobile.<ref name=":1" /> Jimmy Page ricordò in seguito che: "''Avevamo bisogno di quel tipo di strutture in cui potevamo prendere una tazza di tè, passeggiare per il giardino ed entrare e fare quello che dovevamo fare''".<ref name=":2">{{cita|Lewis 1990|p. 16}}.</ref> Questo ambiente rilassato e atmosferico a Headley Grange fornì anche altri vantaggi alla band la quale riuscì a catturare immediatamente performance spontanee, con alcune tracce derivanti dalle jam session comuni.<ref name=":2" /> John Paul Jones ricorda che non c'erano bar o strutture per il tempo libero e questo aiutava a concentrare il gruppo sulla musica senza distrazioni.<ref name=":1" />
Una volta registrate le tracce di base, la band aggiunse le [[Sovraincisione|sovraincisioni]] agli Island Studios a febbraio; Page portò poi i nastri multitraccia al Sunset Sound di Los Angeles per il missaggio il 9 febbraio, su raccomandazione di Johns, con l'idea di pubblicare l'album nell'aprile 1971.<ref name=":0" /><ref>{{cita|Lewis 2010|p. 91}}.</ref><ref>{{cita|Lewis 1990|p. 89}}.</ref> Il mixaggio richiese dieci giorni e poi Page tornò a Londra. La band suonò poi agli Olympic Studios.<ref name=":0" /> Alla band i risultati non piacquero e così, dopo una tournée in primavera durata fino all'inizio dell'estate, Page remixò l'intero album a luglio. La pubblicazione venne ritardata per la scelta della copertina e se dovesse essere invece un doppio album o anche un set di EP al posto di un album singolo.<ref>{{cita|Lewis 1990|p. 16, 89}}.</ref>
A differenza dei due album precedenti, alla band si unirono musicisti ospiti: la cantante [[Sandy Denny]] in ''The Battle of Evermore'' e il pianista Ian Stewart in ''Rock and Roll''. Come per gli album precedenti, la maggior parte del materiale è stato scritto dalla band, anche se c'era una cover, una reinterpretazione hard rock della canzone blues di Memphis Minnie ''When the Levee Breaks''.
[[File:Zoso.svg|miniatura|I 4 simboli indicanti ciascuno i singoli membri]]
Da un punto di vista concettuale è considerata la più sofisticata copertina realizzata dal gruppo, che per spiegare l'idea del circolo naturale della vita (con il passato a rappresentare i giorni perduti e la visione di un presente distruttivo), impose delle immagini ben precise, prescindendo da qualsiasi riferimento personale e dalla propria storia recente (nome del gruppo, titolo dell'album, simboli forti come il [[dirigibile]]). Sul [[recto]] fu scelto di inquadrare il particolare di un muro consumato dal tempo con la carta da parati che cade a pezzi: in primo piano, una vecchia cornice con la fotografia di un contadino piegato sotto il peso di una grossa fascina di legname. Aprendo la copertina (sul [[verso]]), con un gioco di prospettive, lo sguardo dello spettatore coglie l'istantanea di un quartiere popolare metropolitano, mentre sul lato interno, un'illustrazione di Barrington Colby MOM ispirata a [[L'Eremita]], una carta dei [[Tarocchi]], chiude il cerchio metaforico.<ref name="Dave Lewis 1994"/> Sulla quarta di copertina, dove campeggiano i titoli dei brani, l'unica firma riconoscibile è costituita da quattro simboli ''misteriosi'' ([[File:Zoso.svg|75 px]]) che rappresentano ognuno dei componenti del gruppo e che i quattro scelsero da un libro di rune.▼
[[File:4 GeomShaps Triple triangle.svg|miniatura|Simbolo scelto dalla cantante ospite Sandy Denny]]
Al posto del titolo Page decise che ogni membro della band avrebbe scelto un simbolo.<ref>{{Cita web|url=http://www.iem.ac.ru/zeppelin/docs/interviews/page_77.trp|titolo=|data=|accesso=3 giugno 2024|dataarchivio=20 agosto 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110820054853/http://www.iem.ac.ru/zeppelin/docs/interviews/page_77.trp|urlmorto=sì}}</ref>
Page disegnò il proprio simbolo<ref name=":3">{{cita|Lewis 1990|p. 51}}.</ref> e non ha mai rivelato pubblicamente il ragionamento che ci stava dietro. È stato sostenuto che il suo simbolo apparisse già nel 1557 per rappresentare Saturno<ref>{{Cita libro|nome=Fred|cognome=Gettings|titolo=Dictionary of Occult, Hermetic, and Alchemical Sigils|url=https://books.google.com/books?id=W-E9AAAAIAAJ|accesso=3 giugno 2024|data=1º gennaio 1981|editore=Routledge & Kegan Paul|lingua=en|ISBN=978-0-7100-0095-8}}</ref> e viene talvolta chiamato "ZoSo", anche se Page ha spiegato che in realtà non era affatto inteso come una parola.
Il simbolo di Jones, che scelse dal ''Libro dei segni'' di Rudolf Koch, è un unico cerchio che interseca tre ''[[vesica piscis]]'' (una [[triquetra]]). Ha lo scopo di simboleggiare una persona che possiede sia fiducia che competenza. Il simbolo di Bonham, i tre anelli intrecciati, fu scelto dal batterista dallo stesso libro. Rappresenta la triade madre, padre e figlio, ma è anche il logo del produttore di acciaio e armamenti Krupp e, capovolto, della birra Ballantine. Il simbolo di Plant, una piuma all'interno di un cerchio, era un suo disegno basato sul segno della presunta civiltà [[Mu (continente)|Mu]].<ref name=":3"/>
Un quinto simbolo più piccolo scelto dalla cantante ospite Sandy Denny rappresenta il suo contributo a "The Battle of Evermore "; la figura, composta da tre triangoli equilateri, appare sulla copertina interna dell'LP, fungendo da asterisco.{{Senza fonte}}
''Stairway to Heaven'' era già stata abbozzata musicalmente da Page nel marzo del 1971 (con una prima assoluta alla [[Ulster Hall]] di [[Belfast]]), ma era stata ultimata da tutti e quattro con contributi significativi. Il testo di Plant si ispira alla letteratura fantastica [[celti]]ca, in modo particolare al libro di [[Lewis Spence]], ''[[Magic Arts in Celtic Britain]]''. Orgogliosamente inserita in ogni scaletta nei loro concerti successivi, era sempre l'occasione per Page di prodursi nei suoi migliori assoli, dilatando il brano di svariati minuti rispetto alla versione da studio.<ref name="Stairway to Heaven">Una versione celebre è contenuta nel doppio album dal vivo ''[[The Song Remains the Same (album)|The Song Remains the Same]]''.</ref>▼
== Copertina ==
L'album si apre con due pezzi molto duri, ''Black Dog'' e ''Rock and Roll''. Il primo brano presenta un arrangiamento complesso, con le sue quattro sovraincisioni di chitarra nell'assolo; per la parte vocale Plant si ispirò a una canzone dei [[Fleetwood Mac]], ''Oh well''. La seconda è un vero e proprio compendio della storia del rock firmato da tutti i componenti della band: nata da una [[jam session]] con [[Ian Stewart (musicista)|Ian Stewart]] dei [[Rolling Stones]], il brano cita ''Good Golly Miss Molly'' di [[Mitch Ryder]], ''Keep a Knocking'' di [[Little Richard]] e riprende qualcosa da [[Muddy Waters]].▼
▲
Oltre al dirigibile raffigurato nel primo album, i due [[Sigillo (oggetto)|sigilli]] e le due [[Alfabeto runico|rune]] che compongono il titolo del loro quarto album sono i simboli ricollegati maggiormente al gruppo. Il significato specifico di questi simboli non è mai stato del tutto chiarito; quel che è certo è che [[Jimmy Page|Page]] e [[Robert Plant|Plant]] hanno realizzato i disegni di proprio pugno, anche se il simbolo scelto da [[Jimmy Page|Page]] è stato probabilmente preso dall'alfabeto magico del matematico alchimista [[Gerolamo Cardano]], mentre [[John Paul Jones (musicista)|Jones]] e [[John Bonham|Bonham]] l'hanno trovato su un antico libro di rune chiamato Book of signs di [[Rudolf Koch]]. Tutti e quattro i simboli trovano comunque le loro origini nella [[mistica]]. La motivazione della scelta dei simboli, ad ogni modo, risiede nel loro modo di concepire la musica, come più volte spiegato dal gruppo stesso: all'epoca della registrazione del loro quarto album, i Led Zeppelin operarono una ''summa'' del percorso musicale compiuto fino a quel momento; i simboli, pertanto, furono un modo per ribadire il loro disinteresse verso nomi, titoli ed etichette di genere per convogliare l'attenzione solo verso la musica. Un celebre esempio di errata interpretazione riguarda il simbolo scelto da Page: molti vi hanno intravisto la criptica sigla ''ZoSo'', interpretazione più volte smentita dal chitarrista.
[[File:Lot long photo frameless.jpg|thumb|Lot Long, l’uomo raffigurato sulla copertina dei Led Zeppelin IV]]
''Misty Mountain Hop''<ref name="Misty Mountain Hop">Anche questo brano riprende l'opera di Tolkien, per la citazione delle famose ''Montagne nebbiose''.</ref> è un brano rock in cui emerge il talento vocale di Plant e la perizia percussionistica di Bonham che si ripete in ''Four Sticks'', titolo che trae origine dalle quattro bacchette (due per mano) usate dal batterista durante le prove.▼
Nel 2021 Brian Edwards, ricercatore esterno presso la [[University of the West of England]] (UWE) di [[Bristol]] e fan dei Led Zeppelin, sfogliando un album fotografico dell'[[età vittoriana]] vi riconobbe immediatamente la foto che appare sul fronte copertina dell'album.<ref name="Pitchfork">{{Cita web|lingua = en|url = https://pitchfork.com/news/man-on-led-zeppelin-iv-cover-identified-52-years-after-albums-release/|titolo = Man on Led Zeppelin IV Cover Identified 52 Years After Album's Release|autore = Madison Bloom|sito = [[Pitchfork (sito web)|Pitchfork]]|data = 8 novembre 2023|accesso = 8 novembre 2023}}</ref> La scoperta di Edwards ha permesso, a 50 anni dalla pubblicazione del disco, di attribuire la fotografia a [[Ernest Howard Farmer]] (1856-1944), primo direttore della scuola di fotografia presso il Polytechnic Regent Street,<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.loudersound.com/news/an-original-photograph-of-the-mysterious-figure-on-the-cover-of-led-zeppelin-iv-has-been-found-in-an-old-photo-album-and-hes-been-identified|titolo = A photograph of the mysterious figure on the cover of Led Zeppelin IV has been found|autore = Fraser Lewry|sito = Louder|data = 8 novembre 2023|accesso = 8 novembre 2023}}</ref> e, dopo ulteriori ricerche, anche di identificare il soggetto ritratto nella foto: un [[Tetto di paglia|impagliatore di tetti]] di nome [[Lot Long]], nato a [[Mere (Wiltshire)|Mere]] nel 1823 e morto vedovo nel 1893.<ref name="Pitchfork"/>
Di tutt'altro tenore la chiusa dell'album. Citando correttamente la fonte e mettendosi al riparo da accuse di plagio, gli Zeppelin recuperano un blues di [[Memphis Minnie]] registrato da lei e il marito [[Joe McCoy]] nel [[1929]]. Plant desiderava ricostruire un certo stile ''[[Elvis Presley|Elvis]] da giovane'' per la parte vocale, mentre il suono della batteria è stato ottenuto con un trucco ben congegnato: lo strumento di Bonham fu spostato vicino a una scala dove furono posizionati, tra primo e secondo piano, diversi microfoni; aggiungendo un effetto di riverbero, il suono ottenuto risultò estremamente particolare.▼
▲L'album si apre con
Il brano ''The Battle of Evermore'' è una ballata ed è caratterizzato dall'uso del [[mandolino]], un arrangiamento filtrato e pieno di [[Eco|echi]] e la partecipazione vocale di [[Sandy Denny]].<ref name="The Baattle of the Evermore1">Cantante dei [[Fairport Convention]] nel 1969, fu ospite d'onore nel duetto con Plant proprio agli albori della sua carriera solista.</ref> Il testo del brano tratta temi [[fantasy]] ed è stato interpretato come una trasposizione in musica di alcuni episodi dell'opera di [[J. R. R. Tolkien]] ''[[Il Signore degli Anelli]].''
▲Uno dei brani più noti dell'album è ''[[Stairway to Heaven]]'',
▲''Misty Mountain Hop''
▲
== Tracce ==
* Lato A
{{Tracce
|Titolo1 = [[Black Dog (
|Durata1 = 4:57
|Autore testo e musica1 = [[Jimmy Page]], [[Robert Plant]], [[John Paul Jones (musicista)|John Paul Jones]]
|Titolo2 = [[Rock and Roll (Led Zeppelin)|Rock and Roll]]
|Durata2 = 3:40
|Autore testo e musica2 = Jimmy Page, Robert Plant, John Paul Jones, [[John Bonham]]
|Titolo3 = [[The Battle of Evermore]]
|Durata3 = 5:52
|Autore testo e musica3 = Jimmy Page, Robert Plant
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== Formazione ==
* [[Robert Plant]] – [[Canto|voce principale]], [[Tamburello
* [[Jimmy Page]] – [[chitarra elettrica]], [[chitarra folk]], [[pedal steel guitar]], [[Coro (musica)|cori]], [[mandolino]] (traccia 3)
* [[John Paul Jones (musicista)|John Paul Jones]] – [[Basso elettrico|basso]], [[EMS VCS3]], [[Flauto dolce|flauti dolci]], [[mellotron]], [[Organo (strumento musicale)|organo]], [[pianoforte]], [[
* [[John Bonham]] – [[Batteria (strumento musicale)|batteria]], [[Timpano (strumento musicale)|timpani]], cori
* [[Ian Stewart (musicista)|Ian Stewart]] – pianoforte (traccia 2; non accreditato)
* [[Sandy Denny]] – voce aggiuntiva (traccia 3)
* [[Peter Grant]] –
* [[George Chkiantz]] –
* [[Andy Johns]] –
* Joe Sidore
* George Marino –
* Graphreaks –
* Barrington Colby Mom – illustrazione interna (''The Hermit'')
== Note ==
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Dave Lewis|titolo=Led Zeppelin: A Celebration|url=https://archive.org/details/ledzeppelinceleb0000lewi|anno=1990|editore=Omnibus Press|cid=Lewis 1990|isbn=978-0-711-92416-1}}
* {{cita libro|autore=Dave Lewis|titolo=Led Zeppelin: The "Tight But Loose" Files|url=https://books.google.it/books?id=jOzTNQk0C48C&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|anno=2010|editore=Omnibus Press|cid=Lewis 2010|isbn=978-0-85712-220-9}}
* {{cita libro|autore=Dave Lewis|titolo=From A Whisper to A Scream: The Complete Guide to the Music of Led Zeppelin|url=https://www.google.it/books/edition/From_A_Whisper_to_A_Scream_The_Complete/LFP_AgAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=isbn:9780857127884&printsec=frontcover|anno=2012|editore=Omnibus Press|cid=Lewis 2012|isbn=978-0-857-12788-4}}
* {{Cita libro|autore = Federico Ballanti|titolo = Led Zeppelin|città = Roma|editore = Lato Side Editori|anno = 1982}}
* {{Cita libro|autore = AA.VV.|titolo = Led Zeppelin|città = Milano|editore =
* {{Cita libro|autore = Stephen Davis|titolo = Led Zeppelin: Il martello degli Dei|città = Milano|editore = Arcana Editrice|anno = 1988|isbn = 88-85859-13-5}}
* {{Cita libro|autore = Dave Lewis|titolo = Led Zeppelin – Anni di fuoco|città = Milano|editore = Arcana Editrice|anno = 1993|isbn = 88-7966-018-7}}
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== Voci correlate ==
{{
=== Altri brani ===
* [[Bohemian Rhapsody]]
Riga 191 ⟶ 214:
* [[Queen]]
* [[The Beatles]]
{{
=== Luoghi ===
* [[Belfast]]
Riga 204 ⟶ 227:
=== Altro ===
* [[
* [[Lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone]]
{{
== Altri progetti ==
Riga 211 ⟶ 235:
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Led Zeppelin}}
{{Portale|rock}}
▲[[Categoria:Album certificati ventitré volte disco di platino negli Stati Uniti d'America]]
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