Agape: differenze tra le versioni
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[[File:Agape feast 03.jpg|thumb|right|Probabile raffigurazione del ''banchetto dell'Agape'' in un [[affresco]] delle [[catacombe dei Santi Marcellino e Pietro]] a [[Roma]]. A partire dal [[I secolo]] e fino al [[IV secolo]], insieme al rito dell'[[
{{q|Poiché è donando che si riceve.|Anonimo, ''[[Preghiera semplice]]''}}▼
'''''Àgape'''''<ref>
▲[[File:Agape feast 03.jpg|thumb|right|Probabile raffigurazione del ''banchetto dell'Agape'' in un [[affresco]] delle [[catacombe dei Santi Marcellino e Pietro]] a [[Roma]]. A partire dal [[I secolo]] e fino al [[IV secolo]], insieme al rito dell'[[Eucaristia]], si sarebbe sviluppata una forma di cena tra i fedeli cristiani basata su questo sentimento.]]
▲'''''Àgape'''''<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/tag/agape/ Treccani, l'Enciclopedia Italiana<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> o '''''agàpe'''''<ref>[http://www.sapere.it/enciclopedia/%C3%A0gape+o+agape.html àgape o agape - Sapere.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.dizionario-italiano.it/definizione-lemma.php?definizione=agape&lemma=A0394800 Dizionario Italiano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> (dal [[lingua greca antica|greco]] ἀγάπη, ''agápē'', in [[lingua latina|latino]] '''''caritas'''''<ref name="caritas">[[Battista Mondin]], ''Storia della metafisica'', vol. II, pag. 12, ESD, Bologna 1998, alla sezione: "Il concetto di carità (''caritas'', ''agape'')".</ref>) significa [[amore]] disinteressato, fraterno, smisurato. Viene utilizzato nella [[teologia cristiana]] per indicare l'[[amor di Dio]] nei confronti dell'umanità.
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Il termine, rintracciabile nell'espressione ebraica ''ahabâ'' dell'[[Antico Testamento]],<ref>E. Stauffer, ''Agapao'', in G. Kittel-G. Friedrich, ''Grande lessico del Nuovo Testamento'', vol. I, Paideia, Brescia 1965, col. 102.</ref> è presente nella [[Septuaginta|Bibbia dei Settanta]],<ref>Col significato di "amore", "affezione", "oggetto di amore", "carità"; e col significato ulteriore di ''agape'' inteso come convito dei cristiani, in ''[[Siracide|Ecclesiastico]]'' ([[Lorenzo Rocci]], ''[[Vocabolario Greco-Italiano]]'', [[Società Dante Alighieri|Società Editrice Dante Alighieri]], Città di Castello (Perugia), [[1993]], p. 6).</ref> nella versione greca dei [[Vangeli]],<ref>''[[Vangelo di Giovanni|Giovanni]]'', 15,9.</ref>
Paideia, Brescia 1965, col. 102.</ref> Nel [[vangelo di Giovanni]] è anche sinonimo di [[eucarestia]].<ref>"[http://www.collevalenza.it/CeSAM/08_CeSAM_0025.htm#3a Eros, philia e agape]".</ref> L'equivalente vocabolo latino '''''caritas'''''<ref name="caritas" /> è stato poi utilizzato da altri autori e filosofi cristiani, soprattutto di tradizione [[neoplatonismo|neoplatonica]],<ref>Ad esempio [[Agostino d'Ippona]], in ''Meditazioni'', V, 4, p. 135. [[Scoto Eriugena]] e [[Duns Scoto]] conserveranno la concezione agostiniana d'ispirazione platonica.</ref> per indicare lo slancio, l'entusiasmo dell'amore verso un coniuge, la famiglia, o una qualunque particolare attività, a differenza della ''philia'', sentimento di [[amicizia]] di carattere generalmente non sessuale, e in contrasto con ''[[eros]]'', l'attrazione [[carne (Bibbia)|carnale]].<ref>Sulla differenza terminologica tra ''agape'', ''eros'' e ''filos'', cfr. E. Stauffer, ''Agapao'', (''op. cit.'') in G. Kittel-G. Fridrich, ''Grande lessico del Nuovo Testamento'', vol. I, Paideia, Brescia 1965, coll. 57-146.</ref>▼
Il verbo greco ''ἀγαπἀω'' era citato in autori della [[Grecia classica]], per i quali significava «accogliere con affetto», «avere caro», oppure «essere contento», «preferire»,<ref>Così [[Demostene]] (384-322 a.C.), e l'oratore [[Licurgo]] (VIII secolo a. C.)</ref>, mentre come sostantivo lo si trova in ''[[Iliade]]'' come «amore della virilità», «coraggio».
Non è quindi solo un sentimento, ma anche una [[virtù]], uno stato spirituale, un dono di Dio, una [[Grazia (teologia)|grazia]]. Viene tradotta con [[carità]].<ref name="caritas" /><ref>[http://woerterbuchnetz.de/LEI/call_wbgui_py_from_form?sigle=LEI&mode=Volltextsuche&hitlist=&patternlist=&lemid=YA00558 Dizionario Borghini e Panzini].</ref>▼
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▲Non è quindi solo un sentimento, ma anche una [[virtù]], uno stato spirituale, un dono di Dio, una [[Grazia (teologia)|grazia]]. Viene tradotta con «[[carità]]
==Nel mitraismo==
{{vedi anche|Agape (mitraismo)}}
Già nel [[mitraismo]] l{{'}}''agape'' stava a indicare un [[banchetto]] [[rituale]] riservato ai soli [[iniziati]], che si teneva in una stanza specifica del [[mitreo]]. Basato sulla consumazione di vino e pane, consisteva in una sorta di [[teofagia]] che simboleggiava il sacrificio del [[sangue (religione)|sangue]] e della [[carne (Bibbia)|carne]] del [[toro (simbolo)|toro]], col cui [[sacrificio]] veniva celebrata la vittoria di [[Mitra (divinità)|Mitra]] e la fecondazione della [[suolo|terra]], dando inizio al suo ciclo vitale.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=G8ONAwAAQBAJ&pg=PT364#v=onepage&q&f=false|titolo=Religioni e culti nella Roma antica|autore=Roberto Pierpaoli|p=364|editore=Bookstones|anno=2014}}</ref>
==Nel cristianesimo==
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 235px
|titolo = ''Eros'' e ''
|contenuto = I due modi complementari di intendere l'amore:
*''Eros'', come desiderio di possesso, di inglobare l'altro nell'io;
*''Ágape'', come dono disinteressato, andando oltre se stessi.
}} L{{'}}''agape'' per i cristiani delle origini era una pratica caritatevole consistente in un banchetto comunitario comprendente la [[messa]], una comunione, espressione più in generale del legame di una comunità umana riunita insieme e vincolata dall'amore fraterno.
L<nowiki>'</nowiki>''agape'' per i cristiani delle origini era una pratica caritatevole consistente in un banchetto comunitario comprendente la [[messa]], una comunione, espressione più in generale del legame di una comunità umana riunita insieme e vincolata dall'amore fraterno. Durante il suo svolgimento doveva quindi essere previsto il rituale dell'[[Eucarestia]], da cui presumibilmente deriva, anche se questo legame col banchetto sacro tese a dissolversi col tempo, man mano che cresceva il numero dei fedeli, con una conseguente diversificazione dei due riti.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/agape_%28Enciclopedia-Italiana%29/ Agape in ''Enciclopedia Italiana'' (1929)], a cura di Umberto Fracassini, Treccani.</ref>▼
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Sul piano filosofico passò invece a indicare l'amore spirituale, come superamento dell<nowiki>'</nowiki>''eros'' che è l'amore di attrazione tra uomo e donna.<ref>«All'amore tra uomo e donna, [...] l'[[antica Grecia]] ha dato il nome di ''eros''» ([[Benedetto XVI]], lettera enciclica ''[[Deus Caritas Est]]'', n. 3). In questa prima [[enciclica]] di papa Benedetto XVI viene trattato proprio il tema dell'evoluzione dall'amore puramente corporeo tipico del [[filosofia greca|mondo greco]] (''[[eros (filosofia)|eros]]'') verso l'amore più completo del messaggio cristiano (appunto ''àgape'').</ref> Mentre in [[Platone]] l'''eros'' è un amore di tipo ascensivo, animato dalla bramosia di possedere l'oggetto amato, vissuto come esigenza di completamento e bisogno di appropriarsi di ciò che a noi manca, l’''agape'' è la risposta di Dio a un tale desiderio, e consiste nella scoperta apparentemente paradossale che solo nel dono di sé l’''eros'' può approdare alla meta tanto anelata, giungendo a infinita e totale soddisfazione.▼
===''Eros'' e ''agape''===
Nella [[Bibbia]] e, in particolare nel [[Nuovo Testamento]], la parola è usata infatti non in contrapposizione con l'amore "umano", ma come completamento e sublimazione dello stesso. L'''Agape'' è infatti per i [[cristianesimo|cristiani]] il vertice più alto dell'amore, il punto in cui la [[filosofia]] culmina nella [[religione]], quando dopo aver percorso l'ascesi filosofica ha inizio il cammino inverso, per rendere partecipi gli altri uomini della Verità appena raggiunta.<ref name="nygren">Anders Nygren, ''Agape and Eros'', Stoccolma 1930.</ref> L’''Agape'' è quindi l'amore gratuito, di colui che dona tutto se stesso all'altro o agli altri senza prevedere o pretendere nulla in cambio, ed è perciò incondizionato e ''[[assoluto]]''▼
▲Sul piano filosofico il termine passò invece a indicare l'amore spirituale, come superamento dell
▲Nella [[Bibbia]] e, in particolare nel [[Nuovo Testamento]], la parola è usata infatti non in contrapposizione con l'amore "umano", ma come completamento e sublimazione dello stesso. L{{'}}''Agape'' è infatti per i [[cristianesimo|cristiani]] il vertice più alto dell'amore, il punto in cui la [[filosofia]] culmina nella [[religione]], quando dopo aver percorso l'ascesi filosofica ha inizio il cammino inverso, per rendere partecipi gli altri uomini della Verità appena raggiunta.<ref name="nygren">Anders Nygren, ''Agape and Eros'', Stoccolma 1930.</ref>
===Dibattito critico===
Il rapporto tra le due forme di amore è stato al centro di un dibattito critico tra gli studiosi. Mentre [[Anders Nygren]] distingueva nettamente
In polemica con Nygren,
Egli rileva ad esempio che l{{'}}''eros'' in [[Plotino]] non sembra essere soltanto un movimento ascensivo, ma anche una forza creatrice, propria dell'[[Uno (filosofia)|Uno]] che «ama se stesso»:<ref>[[Plotino]], ''[[Enneadi]]'', VI, 8, 15.</ref>
{{citazione|Si deve ammettere che l'Eros dell'Uno è riferito a sé stesso; ciò, tuttavia, non lo rende appetitivo, dal momento che l'Uno è per natura perfetto e senza bisogni. Inoltre, tutte le cose sono nell'Uno. Eros è rivolto all'Uno in
Del resto, anche nei cristiani [[Origene Adamantio|Origene]] e [[Dionigi Areopagita|Dionigi]], secondo Rist, ''eros'' e ''agape'' non sono ritenuti in contrasto tra di loro,<ref>Rist, ''op. cit.'',
==Note==
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==Bibliografia==
* {{cita libro|autore=AAVV|curatore=Redazioni Garzanti|titolo=Enciclopedia Garzanti di Filosofia|editore=[[Garzanti Editore]]|città=Milano|anno=1994|cid=Garzanti|isbn=88-11-50460-0}}
* [[Benedetto XVI]], ''[[Deus caritas est]]'', lettera [[enciclica]], 2006.
* [[Papa Francesco|Francesco I]], ''[[Amoris laetitia|Amoris Lætitia]]'', esortazione apostolica, 2016.
*Walther Völker, ''Gregorio di Nissa filosofo e mistico'', trad. it. a cura di Claudio Moreschini e Chiara Ombretta Tommasi, Vita e Pensiero, Milano 1993 ISBN 9788834305645▼
*
* John Michael Rist, ''Eros e Psyche: studi sulla filosofia di Platone, Plotino e Origene'', trad. it. a cura di Enrico Peroli, [[Vita e Pensiero (casa editrice)|Vita e Pensiero]], Milano 1995 ISBN 978-88-343-0567-6.
▲* Walther Völker, ''Gregorio di Nissa filosofo e mistico'', trad. it. a cura di Claudio Moreschini e Chiara Ombretta Tommasi, Vita e Pensiero, Milano 1993 ISBN
*Dario Cornati, ''"Ma più grande è l'amore". Verità e giustizia di agápē'', [[Queriniana (casa editrice)|Queriniana]], Brescia 2019 ISBN 978-88-399-0495-9.
==Voci correlate==
* [[
* [[Amore]]
* [[Amore nell'Ebraismo]] * [[Carità]]
* [[Eros (filosofia)|Eros]]
==
▲{{interprogetto|etichetta=agape|wikt=agape|commons=Category:Agape}}
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.cantalamessa.org/?p=546|titolo=Le due facce dell'amore: Eros e Agape|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141015102203/http://www.cantalamessa.org/?p=546|dataarchivio=15 ottobre 2014}}
* {{cita web | 1 = http://www.uprait.org/sb/index.php/ao/article/view/500/335 | 2 = L'Agape nei Padri Apostolici | accesso = 11 ottobre 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20141016185428/http://www.uprait.org/sb/index.php/ao/article/view/500/335 | dataarchivio = 16 ottobre 2014 | urlmorto = sì }}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Cristianesimo|Filosofia}}
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[[Categoria:Dottrina cristiana]]
[[Categoria:Teologia cristiana]]
[[Categoria:Eucaristia]]
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