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|Tipo = subregione
|Divisione amm grado 1 = Sardegna
|Divisione amm grado 2 = Sud SardegnaCagliari
|Capoluogo =
|Latitudine decimale = 39.629
|Longitudine decimale = 9.150
|Superficie = 412.4443,0
|Altitudine =
|Superficie = 412.4
|Note superficie =
|Abitanti =
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti =
|Sottodivisioni = [[Barrali]], [[Gesico]], [[Guamaggiore]], [[Guasila]], [[Mandas]], [[Ortacesus]], [[Pimentel (Italia)|Pimentel]], [[Samatzai]], [[Sant'Andrea Frius]], [[San Basilio (Italia)|San Basilio]], [[Selegas]], [[Senorbì]], [[Siurgus Donigala]], [[Suelli]]
|Divisioni confinanti = [[Sarcidano]], [[Marmilla]], [[Campidano di Cagliari]], [[ParteollaParteòlla]], [[Sarrabus-Gerrei]], [[Ogliastra]], [[Barbagia di SeuloSeùlo]]
|Lingue = [[Lingua italiana|italiano]], [[Lingua sarda|sardo]]
|Codice postale =
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|Sito =
}}
La '''Trexenta'''<ref>[[Giulio Angioni]], voce ''Trexenta'' in ''Dizionario storico-geografico dei comuni della Sardegna, S-Z'', (a cura di Manlio Brigaglia e Salvatore Tola), Sassari, Delfino, 2009</ref> (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]:</small> {{IPA|/tɾɛˈʒɛnta/|sc}}; raramente in italiano ''Tregenta'')<ref>{{DOP|id=1092017}}</ref> è una regione storica della [[Sardegna]], situata nella parte settentrionale della [[provinciacittà delmetropolitana Suddi SardegnaCagliari]]. Comprende 1314 comuni.
 
==Geografia fisica==
===Territorio===
Si estende su una superficie di circa {{m|412443,40|k|m2ul=km2}} di un più vasto territorio prevalentemente collinare nella parte orientale e più pianeggiante verso ovest.
 
=== OrigineOrigini del nome ===
==Storia==
Il toponimo Trexenta potrebbe derivare dal plurale neutro latino "trecenta", ada indicare forse qualche misura agricola (per esempio ''trecenta iugera'', equivalente a circa 75 ettari, o a qualche altra misura maggiore) o l'esistenza di trecento entità (per esempio granai, aziende agricole, fortezze o altro). Il nome Trexenta ricorda i trenta o trecento villaggi che la leggenda dice la popolassero nei tempi antichi e della maggior parte dei quali si è perso anche il nome, ma di molti dei quali restano testimonianze, fino alla grande [[Crisi del XIV secolo|crisi demografica del 1300]], quando diversi centri furono effettivamente abbandonati. Quelli che oggi rimangono presentano il tipico aspetto dei centri agricoli del Sud della Sardegna.<ref>Antioco Piseddu, ''Senorbì: note per una storia'' e in particolare [[Giulio Angioni]], la voce ''Trexenta'' cit., ora anche in [[{{cita libro|autore=Giulio Angioni|titolo=Il dito alzato|città=Palermo|editore=[[Sellerio]]|anno=2012|pagine=171-173}}</ref> Da uno studio toponomastico, fatto nel territorio di Sant<nowiki>''IlAndrea ditoFrius, alzatorisulta una forte presenza colonica romana organizzata in "topia". Questo termine latino neutro pl. si ritrova infatti in toponimi come "topia meliora" (trasformatosi per etimologia popolare in "tupp'',</nowiki>e Palermo,sa Sellerio,mallòra") 2012o in "tuppellocas" (in territorio di Senorbì) riconducibile a "topia lucana", ppo in "tuppezzonia" riconducibile a "topia ausonia". 171-173Pertanto si può ipotizzare che "Trexenta" faccia riferimento al numero delle "topia" esistite nella regione.<ref>{{cita libro|autore=Aldo Casu|titolo=SANT'ANDREA FRIUS, una storia cancellata e tanto altro|editore=BSE|anno=2019|ISBN=9788824934060}}</ref>.
I più antichi insediamenti nella regione risalgono alla [[preistoria]]<ref>Silvestro Ghiani, ''La Trexenta antica'', Comune di Guasila, 2000</ref>, ne è testimonianza il [[nuraghe]] Piscu di Suelli.<br />
Nel [[medioevo]] il distretto di Trexenta faceva parte del [[regno di Calari]], uno dei [[giudicati]] della Sardegna.
 
==Storia==
=== Origine del nome ===
I più antichi insediamenti nella regione risalgono alla [[preistoria]]<ref>Silvestro Ghiani, ''La Trexenta antica'', Comune di Guasila, 2000</ref>. Sono presenti, tra i siti di maggiore rilevanza a testimoniarlo, il [[nuraghe]] Piscu di Suelli<ref>{{Cita web | url=http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=24751&v=2&c=2461&c1=2616&visb=&t|titolo=Il nuraghe Piscu }}</ref> e la Necropoli di S’Aqua Salida e di Corongiu (risalente all’Eneolitico antico, con una datazione tra i 5200 e i 4800 [[Era volgare|a.C.]]). <br />
Il toponimo Trexenta potrebbe derivare dal plurale neutro latino "trecenta", ad indicare forse qualche misura agricola (per esempio ''trecenta iugera'', equivalente a circa 75 ettari, o a qualche altra misura maggiore) o l'esistenza di trecento entità (per esempio granai, aziende agricole, fortezze o altro). Il nome Trexenta ricorda i trenta o trecento villaggi che la leggenda dice la popolassero nei tempi antichi e della maggior parte dei quali si è perso anche il nome, ma di molti dei quali restano testimonianze, fino alla grande crisi demografica del 1300, quando diversi centri furono effettivamente abbandonati. Quelli che oggi rimangono presentano il tipico aspetto dei centri agricoli del Sud della Sardegna.<ref>Antioco Piseddu, ''Senorbì: note per una storia'' e in particolare [[Giulio Angioni]], la voce ''Trexenta'' cit., ora anche in [[Giulio Angioni]], ''Il dito alzato'', Palermo, Sellerio, 2012, pp. 171-173</ref>.
Nel [[medioevoMedioevo]] illa distretto[[curatoria]] di Trexenta faceva parte del [[regno di Calari]], uno dei [[giudicati]] della Sardegna.
 
==Economia==
Le prevalenti attività economiche sonoconsistono ladell'attività coltivazioneagricola, deiprevalentemente concentrate nella coltivazione [[cereali|cerealicola]], delladei [[vigneto|vitevigneti]] e delledegli [[oliva|olive|oliveti]].
 
== Comuni ==
Comprende i comuni di:
<br />
*[[Barrali]],
*[[Gesico]],
*[[Guamaggiore]],
*[[Guasila]],
*[[Mandas]],
*[[Ortacesus]],
*[[Pimentel (Italia)|Pimentel]],
*[[Samatzai ]]
*[[SelegasSant'Andrea Frius]],
*[[SenorbìSelegas]] ,
*[[Senorbì]]
*[[Siurgus Donigala]],
*[[Suelli]]
 
escolca
e i centri minori:
*Seuni (frazione di Selegas),
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==Bibliografia==
* {{cita libro|1=|2=|3=Grande Enciclopedia della Sardegna|4=2007|5=Newton&ComptonEditori|6=Sassari|curatore=Francesco Floris|url=http://www.sardegnacultura.it/j/v/321?s=7&v=9&c=2475&c1=28430&o=1&na=1&n=10|accesso=28 dicembre 2012|dataarchivio=11 giugno 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120611055129/http://www.sardegnacultura.it/j/v/321?s=7&v=9&c=2475&c1=28430&o=1&na=1&n=10|urlmorto=sì}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Subregioni della Sardegna}}