Carlo Levi: differenze tra le versioni

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La famiglia e gli inizi: oltre alla già citata sorella Luisa, aggiungo anche gli altri fratelli Riccardo e Adele (Lelle) con rispettive fonti
 
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{{Carica pubblica
{{Membro delle istituzioni italiane
|nome = Carlo Levi
|istituzione = Senato
|immagine = Paolo Monti - Servizio fotografico (Italia, 1955) - BEIC 6341423.jpg
|didascalia = Carlo Levi nel 1955
|luogo_nascita = [[Torino]]
|carica = [[Senato della Repubblica|Senatore della Repubblica Italiana]]
|data_nascita = 29 novembre [[1902]]
|mandatoinizio = 16 maggio 1963
|luogo_morte = [[Roma]]
|mandatofine = 23 maggio 1972
|data_morte = 4 gennaio [[1975]]
|titolo =
|professione = scrittore, pittore
|partito = [[Sinistra Indipendente]]-Comunisti
|legislatura = [[IV legislatura della Repubblica Italiana|IV]], [[V legislatura della Repubblica Italiana|V]]
|gruppo parlamentare = Misto (IV Leg.), Sinistra indipendente (V Leg.)
|gruppo_parlamentare=Misto
|coalizione =
|nomina_senatore_a_vita =
|circoscrizione =
|data_nomina_senatore_a_vita =
|collegio = [[Civitavecchia]] (IV Leg.), [[Velletri]] (V Leg.)
|tipo nomina =
|incarichi =
|sito = http://www.senato.it/leg/05/BGT/Schede/Attsen/00009661.htm
|partito = [[Sinistra indipendente]]
|collegio=[[Civitavecchia]] (IV Leg.), [[Velletri]] (V Leg.)
|titolo di studio =
|regione=Lazio
|alma mater =
|professione = scrittore, pittore
|firma =
}}
{{Bio
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|Attività = scrittore
|Attività2 = pittore
|Attività3 = politico
|AttivitàAltre = e [[Antifascismo|antifascista]]
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , tra i più significativi narratori del [[XX secolo|Novecento]]
}}
 
Tra i più significativi narratori del [[XX secolo|Novecento]] italiano, è noto soprattutto per il romanzo ''[[Cristo si è fermato a Eboli (romanzo)|Cristo si è fermato a Eboli]]'', che lo rese uno dei maggiori portavoce della [[questione meridionale]] nel [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]].
 
== Biografia ==
=== La famiglia e gli inizi ===
Nasce da Ercole Raffaele Levi e Annetta Treves, in un'agiata [[Ebraismo in Italia|famiglia ebraica]] della [[borghesia]] [[Torino|torinese]] e fin da ragazzo dedica molto tempo alla [[pittura]], che coltiverà con gran passione per tutta la vita, raggiungendo anche importanti successi. Sua sorella maggiore è la neuropsichiatra infantile [[Luisa Levi]]. Suoi fratelli minori sono [https://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-r5629187/levi-riccardo.html Riccardo] e [https://artem.org/editoria/lelle-levi-sacerdoti/ Adele (Lelle)].
 
Dopo avere terminato gli studi secondari presso il [[Liceo classico statale Vittorio Alfieri|liceo Alfieri]]<ref name=repubblica>{{Cita web|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/11/27/cento-anni-di-un-liceo-conservatore.html|titolo = I cento anni di un liceo conservatore |autore = Marco Trabucco|editore = [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data = 27 novembre 2001|accesso = 4 aprile 2016}}</ref>, si iscrive alla facoltà di medicina alldell'[[Università degli Studi di Torino|Università di Torino]]. Nel periodo degli studi universitari, per il tramite dello zio, l'onorevole [[Claudio Treves]] (figura di rilievo nel [[Partito Socialista Italiano]]), conosce [[Piero Gobetti]], che lo invita a collaborare alla sua rivista ''[[La Rivoluzione liberale]]'' e lo introduce nella scuola di [[Felice Casorati (pittore)|Felice Casorati]], intorno alla quale gravita l'[[avanguardia]] pittorica torinese.
 
Levi, inserito in questo contesto multiculturale, ha modo di frequentare personalità come [[Cesare Pavese]], [[Giacomo Noventa]], [[Antonio Gramsci]], [[Luigi Einaudi]] e, più tardi, importanti per la sua evoluzione pittorica, [[Edoardo Persico]], [[Lionello Venturi]], [[Luigi Spazzapan]].
 
Nel [[1923]] soggiorna per la prima volta a [[Parigi]], dove viene a contatto per la prima volta con le opere dei ''[[Fauves]]'', di [[Amedeo Modigliani]] e di [[Chaïm Soutine]], leggendovi un incitamento alla ribellione contro la retorica fascista e la [[cultura ufficiale]] italiana<ref>Nota biografica in ''Cristo si è fermato a Eboli'', Torino, Einaudi, 2010</ref>.
 
Durante questo viaggio, scrive anche il primo articolo sulla sua pittura nellaper la rivista ''[[L'Ordine Nuovo]]'' di Antonio Gramsci.
 
Si laurea in medicina nello stesso anno e rimarrà alla Clinica Medica dell'Università di Torino come assistente fino al [[1928]], ma non eserciterà mai la professione di medico, preferendo definitivamente la pittura e il giornalismo.
 
=== La scelta per l'attività artistica ===
[[File:Carlolevi.jpg|thumb|upright|Levi nel 1947]]
[[Immagine:Paolo Monti - Servizio fotografico - BEIC 6341408.jpg|thumb|Carlo Levi ritratto da [[Paolo Monti]] nel 1975. Fondo Paolo Monti, [[BEIC]]]]
La profonda amicizia e l'assidua frequentazione di [[Felice Casorati (pittore)|Felice Casorati]] orientano la prima attività artistica del giovane Levi, con le opere pittoriche ''Ritratto del padre'' ([[1923]]) e il levigato nudo di ''Arcadia'', con il quale partecipa alla [[Esposizione internazionale d'arte di Venezia|Biennale di Venezia]] del [[1924]]. Nel 1926 presenta alla medesima rassegna ''Il fratello e la sorella''<ref>{{Cita libro|titolo=15. Esposizione Internazionale d'Arte della città di Venezia: catalogo, 4. ed., Venezia, 1926, p. 106}}</ref>.
 
Dopo altri soggiorni a Parigi, dove aveva mantenuto uno studio, la sua pittura, influenzata dalla ''[[Scuola di Parigi]]'', subisce un ulteriore cambiamento stilistico, proseguito poi con la conoscenza, tra il [[1929]] e il [[1930]], di [[Amedeo Modigliani|Modigliani]].
 
Con il sostegno di [[Edoardo Persico]] e [[Lionello Venturi]], alla fine del [[1928]] prende parte al movimento pittorico cosiddetto dei [[sei di Torino|sei pittori di Torino]], insieme a [[Gigi Chessa]], [[Nicola Galante]], [[Francesco Menzio]], [[Enrico Paulucci]] e [[Jessie Boswell]], che lo porterà a esporre in diverse città in [[Italia]] e anche in [[Europa]] ([[Genova]], [[Milano]], [[Roma]], [[Londra]], [[Parigi]]).<br />Espone alla [[I Quadriennale nazionale d'arte di Roma]] nel [[1931]].
 
Levi, per una precisa posizione culturale coerente con le sue idee, considerava espressione di libertà la pittura, in contrapposizione non solo formale, ma anche sostanziale alla retorica dell'arte ufficiale, secondo lui sempre più sottomessa al [[conformismo]] del [[storia dell'Italia fascista|regime fascista]] e al modernismo ipocrita del [[futurismo|movimento futurista]].
Levi, per una precisa posizione culturale coerente con le sue idee, considerava espressione di libertà la pittura, in contrapposizione formale e sostanziale alla retorica dell'arte ufficiale, secondo lui sempre più sottomessa al [[conformismo]] del [[storia dell'Italia fascista|regime fascista]] e al modernismo del [[futurismo|movimento futurista]].
 
=== L'impegno politico antifascista ===
[[File:Aliano scorcio.jpg|thumb|left|Scorcio panoramico del comune di [[Aliano]], dove Carlo Levi trascorse il suo periodo di [[confino]]]]
Nel 1931 si unisce al movimento antifascista di "[[Giustizia e Libertà|Giustizia e libertà]]", fondato tre anni prima da [[Carlo Rosselli]].
 
Nel 1932 partecipa alla [[Esposizione internazionale d'arte di Venezia|Biennale di Venezia]] presentando le opere: ''L'uomo rosso'' (1929), ''Scena di frutta'' (1930) e ''Natura morta con melograni'' (1930)<ref>{{Cita libro|titolo=18. Esposizione Biennale Internazionale d'Arte: catalogo, 2. ed., Venezia, 1932, p. 110}}</ref>.
Nel marzo [[1934]] Levi viene arrestato per sospetta attività antifascista, e l'anno successivo, il 15 maggio 1935 su segnalazione dello scrittore fascista [[Pitigrilli|Dino Segre]]<ref>Franco Fucci, ''Le polizie di Mussolini'', p. 177</ref> fu colpito da un secondo arresto e condannato al [[confino]] nel paese [[Basilicata|lucano]] di [[Grassano]]; successivamente fu trasferito nel piccolo centro di [[Aliano]], in [[provincia di Matera]].<ref>Commissione di Roma, ordinanza del 15.7.1935 contro Carlo Levi: (“Organizzazione giellista attiva specialmente a Torino”). In: Adriano Dal Pont, Simonetta Carolini, ''L'Italia al confino 1926-1943. Le ordinanze di assegnazione al confino emesse dalle Commissioni provinciali dal novembre 1926 al luglio 1943'', Milano 1983 (ANPPIA/La Pietra), vol. IV, p. 1387</ref>
 
Nel marzo [[1934]] Levi viene arrestato per sospetta attività antifascista. Il 15 maggio 1935, su segnalazione dello scrittore fascista [[Pitigrilli|Dino Segre]] (''Pitigrilli''),<ref>Franco Fucci, ''Le polizie di Mussolini'', p. 177</ref> è colpito da un secondo arresto e condannato al [[confino]] nel paese [[Basilicata|lucano]] di [[Grassano]]. Successivamente viene trasferito nel piccolo centro di [[Aliano]], in [[provincia di Matera]].<ref>Commissione di Roma, ordinanza del 15.7.1935 contro Carlo Levi: (“Organizzazione giellista attiva specialmente a Torino”). In: Adriano Dal Pont, Simonetta Carolini, ''L'Italia al confino 1926-1943. Le ordinanze di assegnazione al confino emesse dalle Commissioni provinciali dal novembre 1926 al luglio 1943'', Milano 1983 (ANPPIA/La Pietra), vol. IV, p. 1387</ref> Lo segue, per amore, la cugina Paola Levi, sorella della scrittrice [[Natalia Ginzburg]]<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cultura/16_novembre_09/carlo-levi-nicola-coccia-saggio-cristo-si-fermato-a-eboli-935bfe2c-a69d-11e6-b4bd-3133b17595f4.shtml|titolo=Carlo Levi, una donna portò Cristo oltre Eboli|autore=MARZIO BREDA|sito=Corriere della Sera|data=11 settembre 2016|lingua=it|accesso=30 gennaio 2024}}</ref>. Da questa esperienza nasce il suo romanzo più famoso, ''[[Cristo si è fermato a Eboli (romanzo)|Cristo si è fermato a Eboli]]'' (nel racconto il paese viene chiamato ''Gagliano'', imitando la pronuncia locale).
Da questa esperienza nascerà il suo romanzo più famoso, ''[[Cristo si è fermato a Eboli (romanzo)|Cristo si è fermato a Eboli]]'' (nel racconto, il paese viene chiamato ''Gagliano'' imitando la pronuncia locale).
 
Nel [[1936]] il regime fascista, sull'onda dell'entusiasmo collettivo per la [[Divisione amministrativa delle colonie italiane#Africa Orientale Italiana|conquista etiopica]], gli concede la grazia, e lo; scrittoreLevi si trasferisce per alcuni anni in [[Terza Repubblica (Francia)|Francia]], dove continua la sua attività politica.
 
Nel 1938 nasce sua figlia Anna, in seguito alla relazione con Paola Levi<ref>{{Cita web|url=https://www.senato.it/3182?newsletter_item=1658&newsletter_numero=155|titolo=Carlo Levi|accesso=29 gennaio 2024}}</ref>.
Rientrato in Italia, nel [[1943]] aderisce al [[Partito d'Azione|Partito d'azione]] e dirige insieme ad altri Azionisti ''La Nazione del Popolo'', organo del Comitato di Liberazione della [[Toscana]].
 
Rientrato in Italia, nel [[1943]] aderisce al [[Partito d'Azione]] e dirige insieme ad altri azionisti ''La Nazione del Popolo'', organo del Comitato di Liberazione della [[Toscana]].
=== Cristo si è fermato a Eboli ===
{{Citazione|Cristo è sceso nell'inferno sotterraneo del moralismo ebraico per romperne le porte nel tempo e sigillarle nell'eternità. Ma in questa terra oscura, senza peccato e senza redenzione, dove il male non è morale, ma è un dolore terrestre, che sta per sempre nelle cose, Cristo non è disceso. Cristo si è fermato a Eboli.|Carlo Levi, ''[[Cristo si è fermato a Eboli (romanzo)|Cristo si è fermato a Eboli]]'', [[1945]]}}
 
Trova rifugio a [[Firenze]], presso l'abitazione di [[Anna Maria Ichino]], dove soggiornava anche [[Eugenio Montale]] e dove rimane fino al 1944. È qui che conobbe [[Umberto Saba]], suo futuro suocero. Anche il poeta triestino aveva infatti trovato riparo presso la [[casa Ichino]] in [[piazza Pitti]] 14.
[[File:Cristo si è fermato a Eboli.png|thumb|Un fotogramma del film ''[[Cristo si è fermato a Eboli (film)|Cristo si è fermato a Eboli]]'', con l'attore [[Gian Maria Volonté]]]]
 
Nel [[1945]] [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]] pubblica il romanzo ''[[Cristo si è fermato a Eboli (romanzo)|Cristo si è fermato a Eboli]]'', scritto nei due anni precedenti.
=== ''Cristo si è fermato a Eboli'' ===
{{Citazione|Cristo è sceso nell'inferno sotterraneo del moralismo ebraico per romperne le porte nel tempo e sigillarle nell'eternità. Ma in questa terra oscura, senza peccato e senza redenzione, dove il male non è morale, ma è un dolore terrestre, che sta per sempre nelle cose, Cristo non è disceso. Cristo si è fermato a Eboli.|Carlo Levi, ''[[Cristo si è fermato a Eboli (romanzo)|Cristo si è fermato a Eboli]]'', [[1945]]}}
[[File:Cristo si è fermato a Eboli.png|thumb|Un fotogramma del film ''[[Cristo si è fermato a Eboli (film)|Cristo si è fermato a Eboli]]'', con l'attore [[Gian Maria Volonté]] nei panni di Carlo Levi]]
Nel [[1945]], a seguito del ripristino della democrazia in Italia, Einaudi pubblica il romanzo ''[[Cristo si è fermato a Eboli (romanzo)|Cristo si è fermato a Eboli]]'', scritto nei due anni precedenti da Carlo Levi.
 
In esso Levi denuncia le condizioni di vita disumane di quella popolazione contadina, dimenticata dalle istituzioni dello Stato, alle quali "neppure la parola di Cristo sembra essere mai giunta".
 
La risonanza che avrà il romanzo mette in ombra la sua attività di pittore:. ma laLa stessa pittura di Levi viene influenzata dal suo soggiorno in [[Basilicata]] (sotto il fascismo chiamata Lucania), diventando più rigorosa ed essenziale e, fondendo la lezione di Modigliani con un sobrio, personale realismo.
 
Nel [[1979]] il romanzo verrà [[Cristo si è fermato a Eboli (film)|adattato per il cinema e la televisione]] da [[Gillo Pontecorvo]] e [[Francesco Rosi]]: il ruolo di Carlo Levi è interpretato dall'attore [[Gian Maria Volonté]].
 
=== Il dopoguerra ===
[[File:CarloleviPremio marzotto Enrico Accatino Achille Sdruscia Carlo Levi.jpg|thumb|left|upright=0.7|Carlo Levi nel(in 1947alto (fotoa disinistra) [[Carlal Vanpremio Vechten]])Marzotto nel 1951]]
Sempre nelNel 1945 Carlo Levi intreccia una relazione amorosa -, che saràdurerà trentennalesino -alla sua morte, con [[Linuccia Saba]] (24 gennaio 1910 - 28 luglio 1980), l'unica figlia del poeta [[Umberto Saba]]. Nel dopoguerra Levi continuerà la sua attività di giornalista, in qualità di direttore del quotidiano romano ''[[L'Italia libera]]'', organo del Partito d'Azione, partecipando a iniziative e inchieste politico-sociali sull'arretratezza del [[Mezzogiorno (Italia)|UmbertoMezzogiorno d'Italia]]; per molti anni collaborerà con il quotidiano ''[[La Stampa]]'' di Torino.
Nel dopoguerra Levi continuerà la sua attività di giornalista, in qualità di direttore del quotidiano romano ''[[L'Italia libera]]'', organo del Partito d'Azione, partecipando a iniziative e inchieste politico-sociali sull'arretratezza del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno d'Italia]]; per molti anni collaborerà con il quotidiano ''[[La Stampa]]'' di Torino.
 
Partecipa alle edizioni della Biennale di Venezia degli anni 1948, 1950, 1952. Nel [[1954]] aderisce al gruppo neorealista e partecipa allaad Biennalealtre didue Veneziaedizioni condell'esposizione apprezzabiliveneziana, dipintinel 1954 e nel 1956, con dipinti in chiave realistica come la sua narrativa.
 
Prosegue l'attività di scrittore: dopo ''Cristo si è fermato a Eboli'', di grande interesse sono ''L'orologio'', pensosa e inquieta cronaca degli anni della [[Piano Marshall|ricostruzione economica]] italiana ([[1950]]), ''Le parole sono pietre'', del [[1955]], sui problemi sociali della [[Sicilia]] (vincitore nel [[1956]] del [[Premio Viareggio]] per la Narrativa, ex aequo con ''La sparviera'' di [[Gianna Manzini]]), ''Il futuro ha un cuore antico'' (1956), e ''Tutto il miele è finito'' ([[1965]]), e ''L'orologio'', pensosa e inquieta cronaca degli anni della [[Piano Marshall|ricostruzione economica]] italiana ([[1950]]).
 
Nel 1960 è invitato alla “11ª edizione del premio Avezzano-rassegna nazionale delle Arti Figurative” ad Avezzano (AQ), insieme a [[Remo Brindisi]], [[Stefano Cavallo]], [[Gisberto Ceracchini]], [[Vincenzo Ciardo]], [[Eliano Fantuzzi]], [[Giovanni Omiccioli]], [[Michele Rosa (pittore)|Michele Rosa]], [[Joseph Franz Strachota|G. Strachota]], [[Francesco Trombadori]], [[Antonio Vangelli]] e altri<ref>{{cita|Lucci s.d.|pp. 186-217}}.</ref>.
Nel [[1963]], per dare peso alle sue inchieste sociali sul degrado generalizzato del paese, e mosso dal desiderio di contribuire a modificare una politica stratificata su un immobilismo di conservazione di certi diritti acquisiti anche illegalmente, passa dalla teoria alla pratica e, convinto dagli alti vertici del [[Partito Comunista Italiano|partito comunista]], incomincia a svolgere politica attiva.
 
Nel 1961 dipinge il grande pannello ''Lucania '61'', una tela delle dimensioni di 18,50 x 3,20 m che rappresenterà la Basilicata all'Esposizione internazionale [[Expo 1961|Italia '61]] di Torino e che dedica alla memoria di [[Rocco Scotellaro]], poeta basilicatese suo amico e simbolo della civiltà contadina; la tela è ora esposta nel [[Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata]] sito a [[Matera]] nel [[Palazzo Lanfranchi (Matera)|Palazzo Lanfranchi]].
Candidato a un seggio senatoriale, viene eletto per due legislature [[Senato della Repubblica|Senatore della Repubblica]], come indipendente del [[Partito Comunista Italiano|Partito comunista italiano]]: la prima volta nel collegio di [[Civitavecchia]], nel secondo mandato nel collegio di [[Velletri]].
 
Nel [[1963]], per dare peso alle sue inchieste sociali sul degrado generalizzato del paese e mosso dal desiderio di contribuire a modificare una politica stratificata su un immobilismo di conservazione di certi diritti acquisiti anche illegalmente, passa dalla teoria alla pratica e, convinto dagli alti vertici del [[Partito Comunista Italiano]], in particolare da [[Giorgio Amendola]], incomincia a svolgere politica attiva.
Nel gennaio [[1973]] subisce due interventi chirurgici per il distacco della retina. In stato temporaneo di cecità riuscirà a scrivere ''Quaderno a cancelli'', che sarà pubblicato postumo nel [[1979]] senza la parte finale recentemente recuperata dallo studioso D. Sperduto, e a tracciare 146 disegni.
 
Candidato a un seggio senatoriale, viene eletto per due legislature [[Senato della Repubblica|senatore della Repubblica]], come indipendente del partito comunista: la prima volta nel collegio di [[Civitavecchia]], nel secondo mandato nel collegio di [[Velletri]].
Muore a Roma il 4 gennaio 1975.
 
Nel 1967, assieme ad altri artisti e intellettuali, politici e sindacalisti italiani (tra cui [[Renato Guttuso]], [[Paolo Cinanni]], [[Ferruccio Parri]], Gaetano Volpe, [[Luigi Gaiani]], [[Claudio Cianca]], Vincenzo Bigiaretti), fonda la [[Federazione italiana lavoratori emigranti e famiglie]] (FILEF), di cui sarà presidente fino alla morte; ad essa aderiranno centinaia di associazioni di emigrati in tutto il mondo; l'obiettivo indicato in un suo famoso scritto "Emigrati, non più cose, ma protagonisti" è quello di far emergere la questione migratoria come una delle grandi questioni nazionali; l'eco di questo suo impegno è presente in numerosi suoi discorsi e interventi parlamentari.
=== Carlo Levi ed Aliano ===
La salma dello scrittore torinese riposa nel cimitero di [[Aliano]], dove volle essere sepolto per mantenere la promessa di tornare, fatta agli abitanti lasciando il paese.
 
Nel gennaio 1973 subisce due interventi chirurgici per il distacco della retina. In stato temporaneo di cecità riuscirà a scrivere ''Quaderno a cancelli'', pubblicato postumo nel [[1979]] senza la parte finale, recentemente recuperata dallo studioso D. Sperduto, e a tracciare 146 disegni. Nel 2020 l'Einaudi pubblicherà l'edizione filologicamente corretta dell'opera, secondo le disposizioni dell'autore.
In realtà, Levi tornò più volte in terra di Basilicata nel secondo dopoguerra. Ne sono testimonianza le numerose foto custodite nella pinacoteca dedicatagli nel comune di Aliano che lo ritraggono nelle varie località della provincia di Matera assieme a suoi amici personali e assieme agli stessi personaggi protagonisti del suo libro più famoso.
 
Nel 1974 dona una sua opera, un'acquaforte raffigurante un brigante che ha fatto parte di una cartella di 6 acqueforti creata per il IV convegno nazionale di storiografia lucana svoltosi a [[Pietragalla]] ([[Provincia di Potenza|PZ]]) nel settembre dello stesso anno, sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica e presieduto da un suo caro amico il dott. Antonio Maria de Bonis.
Ad Aliano è stato realizzato il ''Parco letterario Carlo Levi'' che promuove numerose iniziative legate alla memoria dello scrittore e pittore torinese, come i ''viaggi sentimentali'' nei luoghi legati al confino di Levi, e giornate di degustazione di prodotti tipici. Inoltre ogni anno si svolge ad Aliano il ''Premio letterario nazionale Carlo Levi''.
 
Muore a Roma il 4 gennaio 1975, all'età di 72 anni.
 
=== Carlo Levi e Aliano ===
[[File:Tomba di Carlo Levi.jpg|thumb|upright|Tomba di Levi nel cimitero di Aliano]]
La salma dello scrittore torinese riposa nel cimitero di [[Aliano]], dove volle essere sepolto per mantenere la promessa di tornare che aveva fatto agli abitanti lasciando il paese.
 
In realtà Levi tornò più volte in Basilicata nel secondo dopoguerra e soggiornò anche in un paesino della [[provincia di Potenza]], [[Pietragalla]], ospite della famiglia de Bonis. Ne sono testimonianza le foto custodite nella pinacoteca dedicatagli nel comune di Aliano, che lo ritraggono nelle varie località della [[provincia di Matera]] assieme a suoi amici e ai personaggi protagonisti del suo libro più famoso.
 
Ad Aliano è stato realizzato il ''Parco letterario Carlo Levi'' che promuove iniziative legate alla memoria di Levi, come i ''viaggi sentimentali'' nei luoghi legati al confino di Levi, e giornate di degustazione di prodotti tipici. Inoltre ogni anno si svolge ad Aliano il ''[[Premio Carlo Levi|Premio letterario nazionale Carlo Levi]]''.
 
=== La Fondazione ===
Nel 1975 la compagna Linuccia Saba (1910-1980), su richiesta testamentaria del pittore, istituisce la Fondazione Carlo Levi, divenendone prima presidente<ref>{{Cita web|url=https://carlolevifondazione.it/fondazione-carlo-levi/|titolo=Storia della Fondazione Carlo Levi}}</ref>.
 
== Opere ==
* ''[[Cristo si è fermato a Eboli (romanzo)|Cristo si è fermato a Eboli]]'', Torino, Einaudi, 1945.
[[File:Carlo Levi.gif|upright=0.7|thumb|Carlo Levi]]
* ''Paura della libertà'', Torino, Einaudi, 1946; Introduzione di [[Giorgio Agamben]], Neri Pozza, 2018.
** {{en}} ''Fear of Freedom. With the Essay, "Fear of Painting'', New York, Columbia University Press, 2008, ISBN 978-0-231-13996-0.
* Sceneggiatura de ''[[Il grido della terra]]'', con Alessandro Fersen, Lewis F. Gittler e Giorgio Prosperi, 1949.
* ''[[L'Orologio]]'', Collana [[Saggi (Einaudi)|Saggi n.126]], Torino, Einaudi, 1950; Introduzione di Mattia Acetoso, Collana ET Scrittori, Einaudi, 2015.
* ''[[Le parole sono pietre. Tre giornate in Sicilia]]'', Torino, Einaudi, 1955. [[Premio Viareggio]].<ref>{{Cita web|url = http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|titolo = Premio letterario Viareggio-Rèpaci|sito = premioletterarioviareggiorepaci.it|accesso = 9 agosto 2019|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140719121618/http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|urlmorto = sì}}</ref>
* ''[[Il futuro ha un cuore antico. Viaggio nell'Unione Sovietica]]'', Torino, Einaudi, 1956.
* ''La doppia notte dei tigli'', Collana Saggi, Torino, Einaudi, 1959; Introduzione di [[Mario Desiati]], Collana ET Scrittori, Einaudi, 2024, ISBN 978-88-062-6315-7.
* ''Un volto che ci somiglia. Ritratto dell'Italia'', Torino Einaudi, 1960. [volume di fotografie di [[János Reismann]], pubblicato prima in Germania nel 1959]
** ''Un volto che ci somiglia. L'Italia com'era'', Roma E/O, 2000, ISBN 978-88-764-1433-6.
* ''[[Tutto il miele è finito]]'', Collana Saggi, Torino, Einaudi, 1964.
 
=== LetteraturaPubblicazioni postume ===
* ''Coraggio dei miti. Scritti contemporanei. 1922-1974'', Bari, De Donato, 1975.
* ''[[Cristo si è fermato a Eboli (romanzo)|Cristo si è fermato a Eboli]]'', Torino, Einaudi, [[1945]].
* ''Mezzogiorno, emigrazione, rinnovamento. Scritti e discorsi nel Senato e nella Filef'', Roma, Federazione Italiana Lavoratori emigrati e famiglia, 1975.
* ''Paura della libertà'', Torino, Einaudi, [[1946]].
* Sceneggiatura de ''[[Il grido della terra]]'', con Alessandro Fersen, Lewis F. Gittler e Giorgio Prosperi, [[1949]].
* ''[[L'orologio]]'', Torino, Einaudi, [[1950]].
* ''[[Le parole sono pietre. Tre giornate in Sicilia]]'', Torino, Einaudi, [[1955]]. [[Premio Viareggio]].
* ''[[Il futuro ha un cuore antico. Viaggio nell'Unione Sovietica]]'', Torino, Einaudi, [[1956]].
* ''La doppia notte dei tigli'', Torino, Einaudi, [[1959]].
* ''Un volto che ci somiglia. Ritratto dell'Italia'', Torino Einaudi, [[1960]].
* ''[[Tutto il miele è finito]]'', Torino, Einaudi, [[1964]].
* ''Coraggio dei miti. Scritti contemporanei. 1922-1974'', Bari, De Donato, [[1975]].
* ''Mezzogiorno, emigrazione, rinnovamento. Scritti e discorsi nel senato e nella Filef'', Roma, Federazione Italiana Lavoratori emigrati e famiglia, 1975.
* ''La soglia del deserto. Un inedito'', in "Il calendario del popolo", A. 31, n. 363, gennaio 1975.
* ''[[Quaderno a cancelli]]'', con una testimonianza di Linuccia Saba e una nota di Aldo Marcovecchio, Collana Saggi n.611, Torino, Einaudi, 1979; ''[[Quaderno a cancelli]]'', a cura di Riccardo Gasperina Geroni, con uno scritto di [[Italo Calvino]], Collana Letture, Einaudi, 2020, ISBN 978-88-062-4331-9.
* ''[[Quaderno a cancelli]]'', Torino, Einaudi, [[1979]].
* {{Cita libro|titolo=Il Mezzogiorno. L'altro mondo. Testi e disegni|editore=Gangemi|città=|anno=1980|isbn=978-88-744-8112-5}}
* ''Bosco di Eva. Poesie inedite 1931-1972'', Roma, Mancosu, [[1993]].
* Poesie inedite 1934-1946. Prefazione Sen. Giovanni Spadolini e Rita Levi Montalcini, Roma, Carlo Mancosu editore, stampato a Foggia, 1990
* ''[[Le mille patrie]]. Uomini, fatti, paesi d'Italia'', Roma, Donzelli, [[2000]]. ISBN 88-7989-575-3.
* {{Cita libro|titolo=È questo il «Carcer tetro»? Lettere dal carcere 1934-1935|url=https://archive.org/details/equestoilcarcert0000levi|altri=a cura D. Ferraro|editore=Il Nuovo Melangolo|città=Genova|anno=1991|isbn=978-88-701-8134-0}}
* ''Carlo Levi inedito: con 40 disegni della cecità'', a cura di Donato Sperduto, Milazzo, Spes, [[2002]].
* ''Noi esistiamo. Poesie inedite. Prefazione On. Francesco De Lorenzo,'' Roma, Carlo Mancosu editore, stampato a Foggia, 1991.
* ''Roma fuggitiva. Una città e i suoi dintorni'', Roma, Donzelli, 2002. ISBN 88-7989-695-4.
* ''Bosco di Eva. Poesie inedite 1931-1972'', Roma, Mancosu, 1993.
* {{en}} ''Fleeting Rome. In Search of La Dolce Vita'', Chichester, West Sussex, England-Hoboken, NJ, J. Wiley, [[2004]]. ISBN 978-0-470-87183-6.
* {{Cita libro|titolo=Il bambino del 7 luglio. Dal neofascismo ai fatti di Reggio Emilia|altri=a cura di [[Sandro Gerbi]]|editore=Avagliano|anno=1996|isbn=978-88-860-8151-1}}
* {{en}} ''Fear of Freedom. With the Essay, "Fear of Painting'', New York, Columbia University Press, [[2008]]. ISBN 978-0-231-13996-0.
* {{Cita libro|titolo=L'invenzione della verità. Testi e intertesti per «Cristo si è fermato a Eboli»|altri=a cura di V. Barani e M. A. Grignani|editore=Edizioni dell'Orso|anno=1998|isbn=978-88-769-4332-4}}
* ''[[Le mille patrie]]. Uomini, fatti, paesi d'Italia'', a cura di G. De Donato, Roma, Donzelli, 2000, ISBN 88-7989-575-3; Prefazione di [[Guido Crainz]], Donzelli, 2015.
* {{Cita libro|titolo=Lo specchio. Scritti di critica d'arte|altri=a cura di P. Vivarelli|editore=Donzelli|città=Roma|anno=2001|isbn=978-88-798-9641-2}}
* {{Cita libro|titolo=Paesaggi 1926-1974. Lirismo e metamorfosi della natura|altri=a cura di P. Vivarelli|editore=Meridiana Libri|anno=2001|isbn=978-88-861-7573-9}}
* {{Cita libro|titolo=Prima e dopo le parole. Scritti e discorsi sulla letteratura|altri=a cura di G. De Donato e R. Galvagno|editore=Donzelli|città=Roma|anno=2001|isbn=978-88-798-9658-0}}
* {{Cita libro|titolo=Scritti politici|url=https://archive.org/details/scrittipolitici0000levi|altri=a cura di [[David Bidussa]]|editore=Einaudi|città=Torino|anno=2001|isbn=978-88-061-4481-4}}
* {{Cita libro|titolo=Le tracce della memoria|url=https://archive.org/details/letraccedellamem0000levi|editore=Donzelli|città=Roma|anno=2002|isbn=978-88-798-9745-7}}
* ''Carlo Levi inedito: con 40 disegni della cecità'', a cura di Donato Sperduto, Milazzo, Spes, 2002.
* ''Roma fuggitiva. Una città e i suoi dintorni'', a cura di G. Di Donato, Roma, Donzelli, 2002, ISBN 88-7989-695-4.
**{{en}} ''Fleeting Rome. In Search of La Dolce Vita'', Chichester, West Sussex, England-Hoboken, NJ, J. Wiley, 2004. ISBN 978-0-470-87183-6.
* {{Cita libro|titolo=Discorsi parlamentari|altri=Con un saggio di [[Mario Isnenghi]]|editore=Il Mulino|città=Bologna|anno=2003|isbn=978-88-150-9575-6}}
* {{Cita libro|titolo=Il pianeta senza confini. Prose di viaggio|altri=a cura di V. Zaccaro|editore=Donzelli|città=Roma|anno=2003|isbn=978-88-798-9818-8}}
* {{Cita libro|titolo=Un dolente amore per la vita. Conversazioni e interviste|altri=a cura di L.M. Lombardi Satriani e L. Bindi|editore=Donzelli|città=Roma|anno=2003|isbn=978-88-798-9785-3}}
* {{Cita libro|titolo=Le ragioni dei topi. Storie di animali|altri=a cura di G. Di Donato|editore=Donzelli|città=Roma|anno=2004|isbn=978-88-798-9883-6}}
* {{Cita libro|titolo=Il dovere dei tempi. Prose politiche e civili|altri=a cura di L. Montevecchi, Introduzione di [[Nicola Tranfaglia]]|editore=Donzelli|città=Roma|anno=2004|isbn=978-88-798-9939-0}}
* {{Cita libro|titolo=La strana idea di battersi per la libertà. Dai giornali della Liberazione (1944-1946)|altri=a cura di Filippo Benfante|editore=Spartaco|anno=2005|isbn=978-88-875-8341-0}}
* {{Cita libro|titolo=Il seme nascosto. Tocca ai contadini, agli ultimi uccidere il serpente|altri=a cura di Aldo Cormio|editore=Palomar|anno=2006|isbn=978-88-760-0145-1}}
* {{Cita libro|titolo=Poesie|editore=Donzelli|città=Roma|anno=2008|isbn=978-88-603-6209-4}}
* {{Cita libro|titolo=Versi|altri=a cura di Silvana Ghiazza|editore=Wip Edizioni|anno=2009|isbn=978-88-845-9148-7}}
* {{Cita libro|titolo=Buongiorno, Oriente. Reportages dall'India e dalla Cina|editore=Donzelli|città=Roma|anno=2014|isbn=978-88-684-3124-2}}
* {{Cita libro|titolo=Due racconti etnei|editore=Il Girasole Edizioni|anno=2014|isbn=978-88-974-6619-2}}
 
=== Pittura ===
[[File:Lucania 61 di Carlo Levi 1.JPG|thumb|Particolare di ''Lucania 61'', [[Telero]] di Carlo Levi, [[Matera]], [[Palazzo Lanfranchi (Matera)|Palazzo Lanfranchi]], [[Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata|Museo Nazionale di Matera]]).]]
* ''Ritratto di Federico Comandini'', [[Biblioteca Malatestiana]] di [[Cesena]]
* ''Donna con frutta'', [[Casa della cultura]], [[Palmi]]<ref>Guida d'Italia - Calabria: dal Pollino all'Aspromonte le spiagge dei due mari le città, i borghi arroccati, Milano, Touring Editore, 2003. ISBN 88-365-1256-9</ref>
* ''Donna con frutta'', [[Casa della cultura (Palmi)|Casa della cultura]], [[Palmi]]<ref>Guida d'Italia - Calabria: dal Pollino all'Aspromonte le spiagge dei due mari le città, i borghi arroccati, Milano, Touring Editore, 2003. ISBN 88-365-1256-9</ref>
* ''Lucania '61'', [[telero]] di 18,50x3,20 m. composta da cinque pannelli, che Levi dipinse per rappresentare la [[Basilicata]] alla Mostra delle Regioni nell'esposizione ''[[Italia '61]]'' tenutasi a [[Torino]] in occasione delle celebrazioni per il [[anniversario dell'Unità d'Italia|centenario dell'Unità d'Italia]]. È conservata a [[Matera]] nel [[Palazzo Lanfranchi (Matera)|Palazzo Lanfranchi]], sede del [[Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata]]<ref>[http://www.centrocarlolevi.it/pubblicazioni/ Centro Carlo Levi: pubblicazioni]</ref><ref>[http://www.associazionefinisterre.it/memoria/carlolevi_lucania61.htm I colori di Lucania 61, metafora di un mondo]</ref><ref>[http://www.associazionefinisterre.it/memoria/carlo_levi_dipintoluc61.htm Lucania 61 di Carlo Levi]</ref>;
* ''Lucania '61'', [[telero]] di 18,50 x 3,20 m composta da cinque pannelli, che Levi dipinse per rappresentare la [[Basilicata]] alla Mostra delle Regioni nell'esposizione ''[[Italia '61]]'' tenutasi a [[Torino]] in occasione delle celebrazioni per il [[centenario dell'Unità d'Italia]]. È conservata a [[Matera]] nel [[Palazzo Lanfranchi (Matera)|Palazzo Lanfranchi]], sede del [[Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata]];<ref>[http://www.centrocarlolevi.it/pubblicazioni/ Centro Carlo Levi: pubblicazioni]</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.associazionefinisterre.it/memoria/carlolevi_lucania61.htm |titolo=I colori di Lucania 61, metafora di un mondo |accesso=27 settembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120615044933/http://www.associazionefinisterre.it/memoria/carlolevi_lucania61.htm}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.associazionefinisterre.it/memoria/carlo_levi_dipintoluc61.htm|titolo=Lucania 61 di Carlo Levi|accesso=27 settembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090208201001/http://www.associazionefinisterre.it/memoria/carlo_levi_dipintoluc61.htm}}</ref>
* '' Nuotatore'', olio su tela 50x70<ref>{{cita web
* '' Nuotatore'', olio su tela 50x70;<ref>{{cita web|url = http://www.arte-incontro.it/collettiva.htm|titolo = Carlo Levi :Il Nuotatore|accesso = 26 dicembre 2008|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060515162105/http://www.arte-incontro.it/collettiva.htm}}</ref>
|url= http://www.arte-incontro.it/collettiva.htm
|titolo= Carlo Levi :Il Nuotatore
|accesso=26 dicembre 2008
}}</ref>;
* ''Due uomini che si spogliano'', 1935
* ''20 pitture di Carlo Levi 1929-1935 presentate da Antonio Del Guercio'', Editori Riuniti - La Nuova Pesa, Roma 1962.
* ''La liberazione'', olio su tela raffigurante i martiri delle Fosse Ardeatine
 
* ''Carrubi del Golfo'', 1950, [[Centro d'arte moderna e contemporanea|CAMeC]], [[La Spezia]]
== Curiosità ==
* ''Il bouquet'', olio su tela un mazzo di fiori bianchi con tre fiori blu sul fondale arancione, Roma 1971.
* Nel film ''[[Basilicata coast to coast]]'', diretto da [[Rocco Papaleo]] ([[2010]]), i protagonisti rendono omaggio allo scrittore andando in pellegrinaggio ad [[Aliano]].[[File:Carlo Levi-Alassio.jpg|thumb|Piastrella con l'[[autografo]] da Carlo Levi sul [[Muretto di Alassio]]]]
 
== Opere nei musei ==
* [[Foggia#Museo civico|Museo Civico]] di [[Foggia]]
* [[Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata|Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata]] di [[Matera]]
* [[Museo permanente arte contemporanea]] di [[Amatrice]] ([[Provincia di Rieti|RI]])
* [[Casa della cultura#Pinacoteca Leonida ed Albertina Repaci(Palmi)|Pinacoteca Leonida ed Albertina Repaci]] di [[Palmi]] ([[Reggio Calabria]])
* Pinacoteca Carlo Levi al Palazzo Morteo di [[Alassio]] ([[Savona]])
* Museo delle Fosse Ardeatine (Roma)
* [[Museo Novecento]]
* [[MAGI '900]] di [[Pieve di Cento]] (BO)
*Pinacoteca Carlo Levi di ALIANO (MT)[[Aliano]]
*MIG. Museo Internazionale della Grafica, Castronuovo Sant'Andrea (PZ)
*[https://www.gamtorino.it/it GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino]
*Museo Carlo Levi e della Questione Meridionale, Fondazione Luigi Gaeta Centro Studi Carlo Levi, Palazzo Forcella (SA) Buccino
 
== Note ==
Riga 161 ⟶ 204:
* ''Intertestualità leviane'', a cura di Silvana Ghiazza, Settore Editoriale e Redazionale (Università degli Studi di Bari), Bari, 2011.
* Giovanni Russo, ''Carlo Levi segreto'', Dalai editore, Milano, 2011.
* ''Carlo Levi e il Mezzogiorno'', a cura di Gigliola De Donato e Sergio D'Amaro, Foggia, Claudio Grenzi, 2003.
* ''Carlo Levi e la letteratura di viaggio nel Novecento: tra memoria, saggio e narrativa'', a cura di Sergio D'Amaro e Salvatore Ritrovato, Foggia, Claudio Grenzi, 2003.
* Donato Sperduto, ''L'imitazione dell'eterno'', Schena editore, Fasano, 1998.
* Donato Sperduto, ''Maestri futili? Gabriele D'Annunzio, Carlo Levi, Cesare Pavese, Emanuele Severino'', Aracne, Roma, 2009.
Riga 169 ⟶ 214:
* Dalia Abdullah, "Pittura e letteratura: Il bilinguismo di Carlo Levi", in "Riscontri. Rivista trimestrale di cultura e di attualità", XXXIV(2012),3-4,pp.&nbsp;9–54.
* ''Oltre il buio. Scritti per Carlo Levi'', a cura di P. L. Berto, Ensemble, Roma, 2013.
* Domenico Musicco, ''[http://centrostudipsicologiaeletteratura.org/wp-content/uploads/2013/12/Domenico-Musicco-Oltre-il-confino.pdf Oltre il confino]'', in Giornale Storico del Centro Studi di Psicologia e Letteratura, 1-2005.
* {{Cita libro | autore = Franco Fucci | titolo = Le polizie di Mussolini, la repressione dell'antifascismo nel Ventennio | editore = Mursia | anno = 1985 | città = Milano}}
* {{Cita libro|autore=Franco Fucci|titolo=Le polizie di Mussolini, la repressione dell'antifascismo nel Ventennio|editore=Mursia|anno=1985|città=Milano}}
* Giuseppe Appella, ''Carlo Levi e "Lucania '61"'', De Luca Edizioni d'Arte, Roma, 1989.
* Gigliola De Donato, Sergio D'Amaro, ''Un torinese del Sud: Carlo Levi'', Baldini & Castoldi, 2001.
* Nicola Coccia, ''L'arse argille consolerai'', ETS, Pisa, 2016
* Riccardo Gasperina Geroni, ''Il custode della soglia'', Mimesis, Milano-Udine, 2018.
* Rosalba Galvagno, ''Carlo Levi, Narciso e la costruzione della realtà'' , Olschki Editore (Collana Polinnia), Firenze, 2004.
* Rosalba Galvagno, ''Mitografie di Carlo Levi'', Edizioni Sinestesie (collana Biblioteche di Sinestesie), Avellino, 2021.
* Rosalba Galvagno, ''Il mito della Madre in Carlo Levi. Da Demetra e Persefone alla rottura della sfera materna'', in ''Schede umanistiche. Antichi e Moderni'', XXXIV/2, 2020, pp. 109-125.
* Rosalba Galvagno, ''Sette lito-serigrafie di Carlo Levi a confronto con sette poesie di Charles Baudelaire'', in ''Letteratura&Arte'', 22/2024, Fabrizio Serra Editore, Pisa-Roma MMXXIV, pp. 123-135.
* Rosalba Galvagno, ''«L'artista a cui tutte le arti di Apollo furono rivelate». Un sogno surrealista di Carlo Levi'', in ''Centoventi anni dopo. Memoria e attualità di Carlo Levi'', Convegno Nazionale di Studi per i 120 anni dalla nascita di Carlo Levi, Matera, 10-11 novembre 2022, pp. 1-24.
* {{Cita libro|titolo = Vicende e storia critica del Premio Avezzano, 1949-2001|autore = |curatore = Lucci M. G.|illustratore = |url = |via = |editore = |città = Avezzano |anno = s.d. |edizione = Promo Italia |p = |pp = 186-217|SBN = TER0018573|cid = Lucci s.d.}}.
* {{Cita libro|titolo =[https://archive.org/details/to01331286_to0905_5245_000000 Il coraggio della libertà]. Pagine scelte di Carlo Levi, introdotte, annotate e commentate |curatore =Giovanni Caserta |editore = Il rinnovamento |città = Torino |anno =2004}}
*Filippo La Porta," L'impossibile “cura” della vita. Čechov, Céline e Carlo Levi, medici-scrittori coscienziosi e senza illusioni", in Cure, Roma, Castelvecchi, 2021, ISBN 978-88-329-0403-1.
*Donato Sperduto, ''Oltre il tempo e oltre la cuccagna'', Bari, Edizioni Wip, 2023.
*Filippo La Porta e Luca Cirese, Non possiamo non dirci nonviolenti. Dialoghetto.
*{{Cita web|url=https://fondazioneamendola.it/carlo-levi/|titolo=Carlo Levi, "il torinese del Sud". Profilo biografico di Carlo Levi.|autore=Giovanni Caserta|autore2=Fondazione Giorgio Amendola|accesso=12 ottobre 2023}}
*Donato Sperduto: ''Le cinque dita:'' Accabadora ''di Michela Murgia e'' Quaderno a cancelli ''di Carlo Levi'', "Riscontri", 2024, n. 1, pp.&nbsp;69–88.
 
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Carlo Levi|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* Opere di Carlo Levi sul sito della Fondazione Luigi Gaeta Centro Studi Carlo Levi, Eboli su www.fondazioneluigigaeta.it{{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.carlolevifondazione.it/index.php|Fondazione Carlo Levi}}
* {{cita web|url=https://carlolevifondazione.it/|titolo=Fondazione Carlo Levi|accesso=21 novembre 2019}}
* {{cita web|url=http://www.torinoinsolita.it/sito_torinoliberty/edifici/edificio.php?sez=torinoliberty&pagina=borgo_po|titolo=Foa-Levi|123|Il villino della famiglia Levi a Torino}}
* {{cita web|url=http://www.letteratura.rai.it/categorie/carlo-levi/481/1/default.aspx|titolo=Lo Speciale su Carlo Levi di RAI Letteratura}}
* {{cita web |url=http://www.ornitorinconews.it/index.php/10-cultura/138-meridionalia-carlo-levi-e-la-questione-meridionale.html |titolo=Carlo Levi e la questione meridionale |accesso=16 febbraio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140223044258/http://www.ornitorinconews.it/index.php/10-cultura/138-meridionalia-carlo-levi-e-la-questione-meridionale.html |urlmorto=sì }}
*[http://www.teche.rai.it/2016/01/carlo-levi-ed-indro-montanelli-conversazioni/ Teche Rai, intervista con Indro Montanelli.]
 
* {{cita web|url=https://fondazioneamendola.it/|titolo=Fondazione Giorgio Amendola e Associazione Lucana in Piemonte Carlo Levi|accesso=12 ottobre 2023|urlarchivio=|urlmorto=}}
{{Premio Viareggio}}
{{Antifascismo}}
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{{Portale|biografie|ebraismo|letteratura|pittura|politica|storia}}
 
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