Won't Get Fooled Again/Don't Know Myself: differenze tra le versioni

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|titolo = Won't Get Fooled Again
|artista = The Who
|tipo album = Singolo
|giornomese = 25 giugno
|anno = 1971
|postdata = {{sp}}{{Bandiera|GBR}}<br />17 luglio 1971 {{Bandiera|USA}}
|durata = 8:32<br />3:38 (single edit)
|durata = 8:34
|album di provenienza = [[Who's Next]]
|numero di dischi = 1
|numero di tracce = 2
|genere = ARtArt rock
|genere2 = HArdHard rock
|nota genere =
|etichetta = [[Polydor Records|Polydor]] (UK)<br />[[MCA Records|MCA]] (USA)
|produttore = The Who, [[Glyn Johns]]
|precedente =
|registrato = aprile-maggio 1971, [[Rolling Stones Mobile Studio]]
|successivo =
|etichetta = [[Polydor Records|Polydor]] (UK){{Bandiera|GBR}}<br />[[MCA Records|MCA]] ({{Bandiera|USA)}}
|formati = [[7 pollici]]
|note = n. 15 {{Bandiera|USA}}<br />n. 9 {{Bandiera|GBR}}
|numero dischi d'oro = {{Certificazione disco|GBR|oro|singolo|400000|{{BPI|14868-1463-1|accesso = 18 maggio 2024}}}}
|precedente = [[See Me, Feel Me/Overture from Tommy]]
|anno precedente = 1970
|successivo = [[Let's See Action/When I Was a Boy]]
|anno successivo = 1971
}}
'''''Won't Get Fooled Again/Don't Know Myself''''' è il 20° singolo del [[gruppo musicale]] [[Regno Unito|britannico]] [[The Who]], pubblicato nel Regno Unito nel 1971.<ref>{{Cita web|url=https://www.thewho.com/music/wont-get-fooled/|titolo=Won't Get Fooled Again|sito=The Who|accesso=2023-11-10}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.musicmag.it/canzoni-rock-migliori-classifica/|titolo=La classifica delle migliori canzoni rock di tutti i tempi [VIDEO]|editore=Musicmag|accesso=24 marzo 2022}}</ref>
{{Citazione|Quando scrissi ''Won't Get Fooled Again'' volevo dire " noi non accetteremo il fascismo".<ref>Bagarotti, Eleonora, ''The Who. Pure and Easy. Testi commentati'', Arcana Edizioni, 2011, pag. 524</ref>|[[Pete Townshend]]}}
'''''Won't Get Fooled Again''''' è un [[brano musicale]] del gruppo rock britannico [[The Who]], incluso nell'album ''[[Who's Next]]'' del [[1971]].
 
== Tracce singolo ==
Composta dal chitarrista della band [[Pete Townshend]], si tratta di uno dei brani più celebri del gruppo. Iniziante con un suono d'organo, precisamente un organo del 1968 Lowrey Berkshire Deluxe TBO-1 trattato poi attraverso i filtri del sintetizzatore EMS VCS 3, viene dopo poco accompagnata dalla chitarra di Townshend, dalla batteria di Moon, dal basso di Entwistle e dalla voce di Daltrey.
{{Tracce
|Autore testi e musiche = Pete Townshend
|Corsivo =
#|Titolo1 = ''Won't Get Fooled Again'' - 3:38
|Durata1 = 3:38
#|Titolo2 ''I= Don't Even Know Myself'' -
|Durata2 = 4:56
|ListaMedley2 =
}}
 
== Il branoStoria ==
{{Citazione|Quando scrissi ''Won't Get Fooled Again'' volevo dire " noi non accetteremo il fascismo".|[[Pete Townshend]]<ref>Bagarotti, {{Cita|Eleonora, ''The Who. Pure and Easy. Testi commentati'', Arcana EdizioniBagarotti, 2011, pag|p. 524}}.</ref>|[[Pete Townshend]]}}
Townshend scrisse la canzone come brano conclusivo della progettata opera rock ''Lifehouse'', con un testo critico nei confronti della rivoluzione e del potere.<ref>{{Cita web|url=http://www.petetownshend.co.uk/diary/display.cfm?id=285&zone=diary |urlarchivio=http://web.archive.org/web/20061205225327/http://www.petetownshend.co.uk/diary/display.cfm?id=285&zone=diary |titolo=Pete's Diaries - Won't Get Judged Again |editore=petetownshend.co.uk |data=27 maggio 2006 |dataarchivio=5 dicembre 2006 |accesso=8 gennaio 2012}}</ref> Per simboleggiare la comunione spirituale che egli aveva trovato nella musica grazie alle opere di [[Meher Baba]] e [[Inayat Khan]],<ref>Kent, 2002, pag. 273</ref> Townshend inserì un miscuglio di caratteristiche umane in un [[sintetizzatore]] usandolo come base strumentale principale della traccia. Townshend aveva letto ''The Mysticism of Sound and Music'', libro che illustrava la teoria dell'armonia creata dall'"accordo universale", e realizzò come la nuova tecnologia allora emergente dei sintetizzatori gli avrebbe permesso di trasmettere questa idea al pubblico.<ref name="Unterberger, 2011, pag. 27">Unterberger, 2011, pag. 27</ref> Si incontrò quindi con i tecnici della [[BBC Radiophonic Workshop]] i quali gli fornirono l'idea di catturare il suono della personalità umana attraverso la musica. Townshend intervistò svariate persone con domande di carattere generale, e registrò risposte, battiti del cuore, onde cerebrali, e previsioni astrologiche, convertendo il tutto in una serie di impulsi sonori. Per il demo di ''Won't Get Fooled Again'', egli collegò un organo Lowrey ad un sintetizzatore [[EMS VCS 3]] che trasformò in suoni gli impulsi sonori da lui catturati.<ref name="Unterberger, 2011, pag. 27"/> Il demo venne poi completato sovraincidendo batteria, basso, chitarra elettrica, voce e battiti di mani.
 
GliIl Whogruppo provaronoprovò la canzone ''Won't Get Fooled Again'' a New York nel marzo 1971, ma ri-registrarono il brano in una versionevenne piùpoi convincenteregistrato nello studio mobile dei [[The Rolling Stones|Rolling Stones]] a [[Stargroves]] (a casa di [[Mick Jagger]]) il mese successivo, utilizzando il sintetizzatore del nastro demo originale di Townshend.<ref>{{Cita|Andrew Neill e Matthew Kent, 2002, pag|p. 280}}.</ref> Alla fine, il progetto di [[Lifehouse Chronicles|''Lifehouse'']] venne abbandonato in favore di un nuovo album, ''[[Who's Next]]'', un disco più convenzionale, dove ''Won't Get Fooled Again'' venne posta come ultima traccia.
=== Registrazione ===
Gli Who provarono la canzone a New York nel marzo 1971, ma ri-registrarono il brano in una versione più convincente nello studio mobile dei Rolling Stones a [[Stargroves]] (a casa di Mick Jagger) il mese successivo, utilizzando il sintetizzatore del nastro demo originale di Townshend.<ref>Kent, 2002, pag. 280</ref> Alla fine, il progetto di ''Lifehouse'' venne abbandonato in favore di ''Who's Next'', un disco più convenzionale, dove ''Won't Get Fooled Again'' venne posta come ultima traccia.
 
CompostaNel dalbrano chitarristaviene dellausato bandun [[Peteorgano TownshendLowrey]], si tratta di uno dei brani più celebri del gruppo. Iniziante con un suono d'organo, precisamente un organo del 1968 Lowrey Berkshire Deluxe TBO-1 del 1968, trattato poi attraverso i filtri del sintetizzatore [[EMS VCS 3VCS3]], viene dopo poco accompagnata dalla chitarra di [[Pete Townshend]], dalla batteria di [[Keith Moon]], dal basso di [[John Entwistle]] e dalla voce di [[Roger Daltrey]].
=== Pubblicazione ===
''Won't Get Fooled Again'' venne pubblicata su singolo il 25 giugno 1971, editata a 3:35. Il 17 luglio venne pubblicata anche negli Stati Uniti. La B-side, ''I Don't Even Know Myself'' era stata incisa ai [[Eel Pie Studios]] nel 1970 per un EP mai realizzato. Il singolo raggiunse la posizione numero 9 in Gran Bretagna e la numero 15 negli Stati Uniti.
 
Townshend scrisse la canzone come brano conclusivo della progettata opera rock ''Lifehouse'', con un testo critico nei confronti della rivoluzione e del potere.<ref>{{Cita web|url=http://www.petetownshend.co.uk/diary/display.cfm?id=285&zone=diary|titolo=Pete's Diaries - Won't Get Judged Again|editore=petetownshend.co.uk|data=27 maggio 2006|lingua=en|accesso=8 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061205225327/http://www.petetownshend.co.uk/diary/display.cfm?id=285&zone=diary|dataarchivio=5 dicembre 2006|urlmorto=sì}}</ref> Per simboleggiare la comunione spirituale che egli aveva trovato nella musica grazie alle opere di [[Meher Baba]] e [[Inayat Khan]],<ref>{{Cita|Andrew Neill e Matthew Kent, 2002|p. 273}}.</ref> Townshend inserì un miscuglio di caratteristiche umane in un [[sintetizzatore]] usandolo come base strumentale principale della traccia.
La versione completa della canzone della durata di 8 minuti e 32 secondi apparve nell'album ''Who's Next'', pubblicato il 14 agosto negli Stati Uniti e il 27 agosto in Gran Bretagna, dove raggiunse la vetta delle classifiche.<ref>Kent, 2002, pag. 288</ref>
 
== Tracce singolo ==
Townshend scrisse la canzone come brano conclusivo della progettata opera rock ''Lifehouse'', con un testo critico nei confronti della rivoluzione e del potere.<ref>{{Cita web|url=http://www.petetownshend.co.uk/diary/display.cfm?id=285&zone=diary |urlarchivio=http://web.archive.org/web/20061205225327/http://www.petetownshend.co.uk/diary/display.cfm?id=285&zone=diary |titolo=Pete's Diaries - Won't Get Judged Again |editore=petetownshend.co.uk |data=27 maggio 2006 |dataarchivio=5 dicembre 2006 |accesso=8 gennaio 2012}}</ref> Per simboleggiare la comunione spirituale che egli aveva trovato nella musica grazie alle opere di [[Meher Baba]] e [[Inayat Khan]],<ref>Kent, 2002, pag. 273</ref> Townshend inserì un miscuglio di caratteristiche umane in un [[sintetizzatore]] usandolo come base strumentale principale della traccia. Townshend aveva letto ''The Mysticism of Sound and Music'', un libro che illustrava la teoria dell'armonia creata dall'"accordo universale", e realizzò come la nuova tecnologia allora emergente dei sintetizzatori gli avrebbe permesso di trasmettere questa idea al pubblico.<ref name="Unterberger, 2011, pag. 27">{{Cita|Richie Unterberger, 2011, pag|p. 27}}.</ref> Si incontrò quindi con i tecnici della [[BBC Radiophonic Workshop]] i quali gli fornirono l'idea di catturare il suono della personalità umana attraverso la musica. Townshend intervistò svariate persone con domande di carattere generale, e registrò risposte, battiti del cuore, onde cerebrali, e previsioni astrologiche, convertendo il tutto in una serie di impulsi sonori. Per il demo di ''Won't Get Fooled Again'', egli collegò un organo Lowrey ada un sintetizzatore [[EMS VCS 3VCS3]] che trasformò in suoni gli impulsi sonori da lui catturati.<ref name="Unterberger, 2011, pag. 27" /> Il demo venne poi completato sovraincidendo batteria, basso, chitarra elettrica, voce e battiti di mani.
# ''Won't Get Fooled Again'' - 3:38
 
# ''I Don't Even Know Myself'' -
Il singolo venne pubblicato il 25 giugno 1971, in una versione modificata dalla durata di 3:35. Il 17 luglio venne pubblicata anche negli Stati Uniti.
 
La versione completa della canzone della durata di 8 minuti e 32 secondi apparve nell'album ''Who's Next'', pubblicato il 14 agosto negli Stati Uniti e il 27 agosto in Gran Bretagna, dove raggiunse la vetta delle classifiche.<ref>{{Cita|Andrew Neill e Matthew Kent, 2002, pag|p. 288}}.</ref>
 
Il [[lato B]], ''I Don't Even Know Myself'', fu registrata nei [[Eel Pie Studios]] nel 1970 per un EP mai realizzato.
 
== Accoglienza ==
Il singolo raggiunse la posizione numero 9 in Gran Bretagna e la numero 15 negli Stati Uniti.
 
* Secondo una classifica stilata dalla rivista ''[[Rolling Stone]]'', il brano ''Won't Get Fooled Again'' è alla 133ª posizione tra le [[I 500 migliori brani musicali secondo Rolling Stone|500 canzoni più belle mai scritte nella storia della musica]].
 
* Pete Townshend negò al regista [[Michael Moore]] il permesso di suonare la canzone sui titoli di coda del suo documentario ''[[Fahrenheit 9/11]]'' (2004), in quanto incerto della credibilità giornalistica di Moore e non voleva che il suo lavoro potesse essere associato con un documento inattendibile. In seguito Townshend dichiarò: «''Una volta capito di cosa trattava il film, fui certo al 90% che la mia canzone non era giusta per loro''». In risposta Moore accusò Townshend di essere un sostenitore della guerra in Iraq, cosa che Townshend negò risolutamente.<ref>{{Cita news|giornale=The Guardian |titolo=Michael Moore is a bully, says Who guitarist |data=14 luglio 2004 |url=http://www.guardian.co.uk/film/2004/jul/14/news2 |lingua=en}}</ref> Il brano è stato usato come sigla di apertura della serie televisiva ''[[CSI: Miami]]''.
 
== Formazione ==
* [[Roger Daltrey]]: voce
* [[Pete Townshend]]: chitarra elettrica, [[sintetizzatore]] [[EMS VCS 3]]
* [[John Entwistle]]: basso
* [[Keith Moon]]: batteria
 
== CuriositàCover ==
Nel [[1972]] la canzone venne reinterpretata in chiave [[soul]] dalle [[Labelle]]. Nel [[1993]] i [[Van Halen]] ne pubblicarono una versione live per l'album ''[[Live: Right Here, Right Now]]'', che raggiunse il primo posto nelle classifiche rock statunitensi.
* Secondo una classifica stilata dalla rivista ''[[Rolling Stone]]'', il brano è alla 133ª posizione tra le canzoni più belle mai scritte nella storia della musica.
* Il brano è tornato recentemente alla ribalta dopo che è stato scelto per la sigla di apertura della serie televisiva ''[[CSI: Miami]]''.
* Pete Townshend negò al regista [[Michael Moore]] il permesso di suonare la canzone sui titoli di coda del suo documentario ''[[Fahrenheit 9/11]]'', in quanto incerto della credibilità giornalistica di Moore e non voleva che il suo lavoro potesse essere associato con un documento inattendibile. In seguito Townshend dichiarò: «Una volta capito di cosa trattava il film, fui certo al 90% che la mia canzone non era giusta per loro». In risposta Moore accusò Townshend di essere un sostenitore della guerra in Iraq, cosa che Townshend negò risolutamente.<ref>{{Cita news|giornale=The Guardian |titolo=Michael Moore is a bully, says Who guitarist |data=14 luglio 2004 |url=http://www.guardian.co.uk/film/2004/jul/14/news2}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Marsh,{{Cita libro |autore=Dave (1983).Marsh ''|titolo=Before I Get Old :. The Story of The Who''. |anno=1983 |editore=Plexus. ISBN|lingua=en |cid=Dave Marsh, 1983 |ISBN=978-0-85965-083-0.}}
* Atkins, John (2000). ''The Who on Record: A Critical History'', 1963–1998. McFarland. ISBN 978-0-7864-0609-8.
* {{Cita libro |autore=John Atkins |titolo=The Who on Record: A Critical History 1963–1998 |url=https://archive.org/details/whoonrecordcriti0000atki |anno=2000 |editore=McFarland |lingua=en |cid=John Atkins, 2000 |ISBN=978-0-7864-0609-8}}
* Atkins, John (2003). ''Who's Next (Deluxe Edition)'' (Media notes). Polydor. 113-056-2.
* Neill,{{Cita libro |autore=Andrew; Kent,Neill |autore2=Matthew (2002).Kent ''|titolo=Anyway Anyhow Anywhere. The Complete Chronicle of The Who''. |anno=2002 |editore=Virgin. ISBN|lingua=en |cid=Andrew Neill e Matthew Kent, 2002 |ISBN=978-0-7535-1217-3.}}
* Bagarotti, Eleonora (2011). ''The Who. Pure and Easy. Testi commentati'', Arcana Edizioni, ISBN 978-88-6231-159-5
* {{Cita album |autore=John Atkins |artista=The Who |titolo=Who's Next (Deluxe Edition) |wktitolo = Who's Next |etichetta=Polydor |catalogo=113-056-2 |anno=2003 |lingua=en}}
* Marsh, Dave (1983). ''Before I Get Old : The Story of The Who''. Plexus. ISBN 978-0-85965-083-0.
* {{Cita libro |autore=Eleonora Bagarotti |titolo=The Who. Pure and Easy. Testi commentati |anno=2011 |editore=Arcana Edizioni |cid=Eleonora Bagarotti, 2011 |ISBN=978-88-6231-159-5 |The Who. Pure and Easy. Testi commentati}}
* Neill, Andrew; Kent, Matthew (2002). ''Anyway Anyhow Anywhere – The Complete Chronicle of The Who''. Virgin. ISBN 978-0-7535-1217-3.
* Unterberger,{{Cita libro |autore=Richie (2011).Unterberger ''|titolo=Won't Get Fooled Again:. The Who from Lifehouse to Quadrophenia''. |anno=2011 |editore=Jawbone Press. ISBN|lingua=en |cid=Richie Unterberger, 2011 |ISBN=978-1-906002-75-6.}}
 
== Collegamenti esterni ==
 
{{collegamenti musica}}
* {{Cita web|url=http://www.45cat.com/record/2094009|titolo=Won't Get Fooled Again|lingua=en}}
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{The Who}}
{{Portale|rock}}
 
[[Categoria:Brani musicali dei Thedegli Who]]