Gianni Di Capua: differenze tra le versioni

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{{P|taglio curriculare|registi|marzo 2018}}
{{Bio
|Nome = Gianni
|Cognome = Di Capua
|Sesso = M
|LuogoNascita = Zurigo
|GiornoMeseNascita = 20 luglio
|AnnoNascita = 19601959
|LuogoMorte = Abano Terme
|Attività = regista
|GiornoMeseMorte = 23 settembre
|AnnoMorte = 2018
|NoteMorte = <ref>{{Cita web |url=https://www.ilgazzettino.it/pay/treviso_pay/i_tanti_progetti_treviso_il_destino_gli_ha_concesso_un_tempo_troppo_breve_domenica-3995360.html |titolo=I TANTI PROGETTITREVISO Il destino gli ha concesso un tempo troppo breve: domenica |accesso=25 settembre 2018}}</ref>
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = regista teatrale
|Attività2 = sceneggiatore
|Attività3 = produttore televisivo
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Gianni Di Capua.jpg
|Didascalia = Sul set delle riprese del film concerto "Zoroastro. Io, Giacomo Casanova" Teatro Galli di Rimini
|Didascalia =
}}
 
== Biografia ==
Intrapreso lo studio del [[pianoforte]] privatamente, dopo il diploma liceale, si iscrive all'[[Accademia di belle arti di Venezia]] e alla scuola di [[musica elettronica]] del [[conservatorio Cesare Pollini]] di [[Padova]], dove avviene l’incontro con [[Teresa Rampazzi]] pioniera della musica elettroacustica italiana, al suo ultimo anno d’insegnamento e con la quale prosegue gli studi privatamente conseguendo nel 1981 una menzione d’onore al Concorso Internazionale "[[Luigi Russolo]]" per giovani compositori di musica elettroacustica e [[informatica musicale]].
A [[Venezia]] si forma nel clima culturale di sperimentazione intercettata nella programmazione della [[Biennale di Venezia]].
Partecipa al laboratorio multidisciplinare d’intervento sull'ambiente ideato dal Centro Maschere e Strutture Gestuali Strutturali di Donato Sartori durante la Biennale Teatro 80 "Carnevale" e ad un tirocinio presso la [[Galleria del Cavallino]] di Venezia tra le prime che, a partire dagli anni settanta, stavano introducendo in Italia il nuovo linguaggio della [[Videoarte]].
Al Cavallino sperimenta per la prima volta le potenzialità espressive del videotape e all'intersezione tra le arti performative e film d’artista. Come saggio conclusivo del tirocinio, realizza con l‘artista croato Branko Mohorovičil il video “uno-due-uno”.
 
Dal 1979 intraprende lunghi soggiorni di studio in [[Francia]], partecipando ai ''forum de la création'' dell’IRCAM di Parigi, ai corsi internazionali di musica elettroacustica di [[Bourges]] e agli Ateliers Internationaux (musica e suono) istituiti dal [[Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale]] presso l’INEP, l'Istituto Nazionale di Educazione Popolare di [[Marly-le-Roi]] assumendo per alcuni stages il ruolo di assistente musicale di Francette Leviuex, fotografa dell’Opera Nazionale di Parigi e documentarista del lavoro di coreografi come [[Roland Petit]], [[Maurice Béjart]], [[Alvin Ailey]] o danzatori come [[Rudol'f Nureev]], Noella Pontois, al seguito della quale entrerà in contatto con la Nouvelle Danse Française. Con Francette Levieux realizza un video danza interpretato da Martine Clary danzatrice di spicco del ''Groupe de recherche chorégraphique'' de l'Opéra de Paris (GRCOP) e del ''Théâtre du Silence'' scomparsa nel 2014.
Tra il [[1989]] e il [[2004]] collabora stabilmente con la [[Rai]] realizzando numerosi programmi incentrati sulle ''performings art'' e gli spettacoli dal vivo.
A un anno dalla scomparsa, il 24 settembre 2019 il [[Comune di Venezia]] e la Casa del Cinema di Venezia in collaborazione con Kublai film ed il sostegno della famiglia gli rendono omaggio con una rassegna dei suoi principali lavori e con il racconto, arricchito da testimonianze e aneddoti, di Roberto Calabretto, professore associato nell'[[Università degli Studi di Udine]] e della musicologa Roberta De Piccoli. A seguire la proiezione di ''[[Richard Wagner]]. Diario veneziano della sinfonia ritrovata''<ref>{{youtube |autore= Anna Nicoli |id= dqQEDSOynXY |titolo= Omaggio a Gianni Di Capua. Casa del Cinema di Venezia, 24/09/2019 - 1ª parte |accesso=1º aprile 2020}}</ref><ref>{{youtube |autore= Anna Nicoli |id= as96KjcUr0k |titolo= Omaggio a Gianni Di Capua. Casa del Cinema di Venezia, 24/09/2019 - 2ª parte |accesso=1º aprile 2020}}</ref><ref>{{youtube |autore= Anna Nicoli |id= Y3X0ra406j0 |titolo= Omaggio a Gianni Di Capua. Casa del Cinema, 24/09/2019 - 3ª parte |accesso=1º aprile 2020}}</ref>
Nel [[1993]] approda al cinema documentario dopo aver maturato un ampia esperienza lavorativa in campo lirico operistico affiancando il lavoro della regia in allestimenti del [Teatro alla Scala]] di [[Milano]], [Teatro di San Carlo]] di [[Napoli]] e [Teatro Massimo Vittorio Emanuele]] di [[Palermo]].
Ha curato la regia di opere tratte dal repertorio musicale e teatrale moderno e contemporaneo, tra cui lavori di Bussotti, [[Luciano Berio]], [[Henri Pousseur]], [[Karlheinz Stockhausen]].
Nel dicembre [[2013]] fonda la BLIQ srl mettendo a sistema la pluriennale esperienza maturata nel campo della produzione audiovisiva, multimediale e dell'amministrazione dell'impresa culturale.
E' socio fondatore di Doc.it, l'associazione dei documentaristi italiani e membro del primo Direttivo, ha svolto un'intensa attività divulgativa del genere documentario.
E' Direttore artistico di rassegne cinematografiche.
Collabora con la [[Fondazione ente dello spettacolo]], una realtà articolata e multimediale, impegnata nella diffusione, promozione e valorizzazione della cultura cinematografica in Italia.
E' amministratore unico di ''BLIQ srl'', che opera nell'ambito della promozione e produzione di attività culturali.
 
== FilmografiaTeatro musicale ==
Agli anni di studio al Conservatorio risalgono le prime regie di teatro strumentale realizzate col ''Pollini Interensemble'', un gruppo di studenti e docenti del Conservatorio patavino costituitosi nell’intento di aggiornare il proprio percorso formativo dotandosi dello studio di un repertorio musicale contemporaneo, in particolare multidisciplinare, nel quale convergessero linguaggi diversi.<ref>{{cita news |url= http://www.pck.it/index.php?aid=589 |sito= pck.it |titolo= 1983 - Pollini Interensemble |accesso= 22 ottobre 2016}}</ref>
Tra i lavori allestiti col gruppo del ''Pollini Interensemble'' figurano opere di [[Silvano Bussotti]], [[Luciano Berio]], [[Henri Pousseur]].
Nel marzo del 1982 realizza la partitura elettroacustica, una ''grammatica visuale'', per Anamorfosi, sette variazioni sul quotidiano, azione di teatro danza, ideata e diretta da Roberto Piaggio, prodotta dal [[Teatro Comunale di Ferrara]] e andata in scena nella Sala Polivalente sede del Centro Video Arte diretto da Lola Bonora.
 
Nel 1984, su sollecitazione del M° Elio Peruzzi, clarinettista e interprete dei repertori musicali più estremi e innovativi, mette in scena ''l’Harlekin'' di [[Karlheinz Stockhausen]] nella sua terza versione per [[clarinetto]] e danza. Sarà lo stesso compositore tedesco a dare preziosi consigli sulla [[partitura]] che andrà in scena interpretato dalla coreografa e danzatrice francese Zaza Disdier a Padova e su invito del gruppo 78 a [[Trieste]].
Nell'elenco non state prese in considerazione le decine di programmi realizzati a diverso titolo, per i canali satellitari della [[Rai]]
Durante la messa in scena di ''Harlequin'', Karlheinz Stochkausen lo invita ad assistere all'intero allestimento del ''Samsatg aus Licht'', per la regia di [[Luca Ronconi]] e scene di [[Gae Aulenti]], in corso al Palazzo dello Sport Milano prodotto dal [[Teatro alla Scala]].
===Regista e Sceneggiatore===
 
Nel 1985 allestisce a proprie spese la versione per pianoforte e canto [[La voce umana]], tragédie lyrique in un atto unico di Francis Poulenc tratta dall'omonimo monologo drammatico di [[Jean Cocteau]] del 1928.
*''[[Respiri, silenzi...altri ascolti. La prassi musicale dell'ultimo Nono]]''- documentario - (1993)
*''[[Corti d'Autore. Pensare la musica]]''- cortometraggio - (1995-1997)
*''[[Io, frammento dal Prometeo]]''- documentario - (1998)
*''[[Vedova. Al Castello di Ricoli]]'', (1999)
*''[[L'ultimo nastro di Krapp]]'' - documentario performance con John Tilbury - (2001)
*''[[Risonanze. Nuove musiche contemporanee]]'', (2001)
*''[[Oh, Kind god!]]'' - documentario - (2001)
*''[[Solo Donna. Carolyn Carlson]]'', (2002)
*''[[Richard Wagner. Diario veneziano della sinfonia ritrovata]]'', (2013)
 
Interessato allo sperimentalismo teatrale musicale del regista e scenografo Pier’Alli, lo segue nell'allestimento mozartiano de [[Le nozze di Figaro]] al Teatro di [[Lione]] e nel 1986, come attore figurante nel progetto cinematografico di drammaturgia scenica sperimentale prodotto dalla Scala di Milano, [[La caduta della casa Usher]], film-spettacolo realizzato nell'ambito del ''Festival Debussy''.
===Produttore===
 
Nel 1987 a Villa Zusto sede municipale di Vigordarzere nel padovano, cura una singolare messa in scena ''en plain air'' de L’[[Histoire du Soldat]] di [[Igor Stravinsky]].
*''[[Quando l'arte si Tace]]'' - documentario - (2006)
*''[[Memoriae Causa]]'', (2007)
 
Nel 1988 [[Beppe Menegatti]] lo incarica di adattare la Settima sinfonia di [[Anton Bruckner]] al balletto ''Senso'' in due parti coreografato da [[Wayne Eagling]], tratto dall'omonima [[novella]] di [[Camillo Boito]], già rivisitata per il cinema da [[Luchino Visconti]], rielaborato per l’occasione da [[Suso Cecchi D'Amico]] che ne fu la sceneggiatrice, l'adattamento musicale è costituito da una [[suite (musica)|suite]] per orchestra diretta da Karl Martin, ricavata da un libero adattamento delle nove sinfonie di Anton Bruckner. ''Senso'' va in scena nel maggio 1989 al [[Teatro Massimo Vittorio Emanuele]] di [[Palermo]] con [[Carla Fracci]], nel ruolo della contessa Serpieri.<ref>{{cita news |url= http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/06/02/nell-alba-tragica-fracci-si-strugge.html |sito= ricerca.repubblica.it |titolo= NELL'ALBA TRAGICA FRACCI SI STRUGGE |autore= Alberto Testa |data= 2 giugno 1989 |accesso= 21 ottobre 2016}}</ref><ref>{{cita news |url= http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/05/28/senso-di-menegatti-con-la-fracci.html |sito= ricerca.repubblica.it |titolo= SENSO' DI MENEGATTI CON LA FRACCI CONTESSA |data= 28 maggio 1989 |accesso= 21 ottobre 2016}}</ref>
==Televisione==
 
Nell'autunno del 1989, in occasione del centenario della nascita di Jean Cocteau, al [[Teatro Mercadante]] di [[Napoli]], va in scena ''Cocteau-Opium, portrairs des femmes, souvenir des hommes'', spettacolo di poesia, musica, danza ideato e diretto da Beppe Menegatti con Carla Fracci per la quale realizza, a partire dal monologo teatrale de ''La voce umana'' musicato da Francis Poulenc, una trasposizione per pianoforte e voci registrate, quest’ultime tratte dalle interpretazioni di [[Anna Magnani]], [[Simone Signoret]], [[Ingrid Bergman]] e [[Rina Morelli]].<ref>{{cita news |url= http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/11/07/ricordando-cocteau.html |sito= ricerca.repubblica.it |titolo= RICORDANDO COCTEAU |autore= Alberto Testa |data= 7 novembre 1989 |accesso= 21 ottobre 2016}}</ref><ref>{{cita news |url= http://ricerca.gelocal.it/tribunatreviso/archivio/tribunatreviso/2005/07/31/TGDPO_TGD04.html |sito= ricerca.gelocal.it |titolo= Gianni Di Capua e la vocazione alla regia ''Il teatro è formazione di coscienze'' |data= 31 luglio 2005 |accesso= 21 ottobre 2016}}</ref>
===RAI SAT===
La ''voix humaine'' ritornerà ancora nel suo percorso professionale con un allestimento da camera al Castrum di Serravalle di Vittorio Veneto, con Lucia Schierano nel ruolo titolo.
 
Per il Festival teatrale di [[Radicondoli]], mette in scena nell'estate del 1990, le opere da camera in un atto unico de ''Il Telefono'' di [[Gian Carlo Menotti]] e ''Madame Landru'' di Roberto Hazon.
Dal 1997 al 2004 è autore e regista di punta di [[RaiSat]]. Per i canali satellitari della RAI realizza alcuni ''Format'' di successo e numerosi programmi televisivi e documentari sull'arte e le [[performing arts]].
E' responsabile delle produzioni di documentazione delle attività del Settore Danza, Musica e Teatro della [[Biennale di Venezia]].
I programmi realizzati per RAI SAT sono stabilmente presenti nei palinsensti televisivi di [[Rai 5]] e distribuiti da [[Rai Trade]] nelle rassegne internazionali in rappresentanza del prodotto RAI per la cultura.
 
Nell'autunno del 1990 debutta nella regia lirica con [[L'italiana in Algeri]] di [[Gioachino Rossini]] andata in scena al Teatro Comunale di [[Lecco]].
===Biennale Danza===
 
Per il XIII premio internazionale [[Efebo d'oro]], elabora un divertimento musicale sulle musiche di [[Nino Rota]] per due pianoforti ''Intorno a Rota'' con e coreografie di Gabriella Borni.
Per Rai Sat ha documentato tutta la rassegna del quadriennio di [[Carolyn Carlson]], nominata direttrice del settore danza della Biennale di Venezia dal 1999 al 20012. <ref>{{cita web|url= http://www.labiennale.org/it/danza/storia/1999_2002.html?back=true |sito= labiennale.org |titolo= Biennale danza 1999-2002 |accesso= 30 settembre 2016}}</ref>
Realizza la ripresa televisiva di ''Parabola'' (1999), Light Bringers (2000) e J. Beuys Song (2001).
 
== Documentario ==
==Direzione artistica==
Il 1993 segna l’approdo al cinema documentario con il film ''Respiri, silenzi... altri ascolti. La prassi musicale dell'ultimo Nono'' realizzato nel contesto del Festival di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia del 1993, intitolato ''Con Luigi Nono''.
L’edizione della rassegna, diretta da Mario Messinis, rileva la centralità della figura del musicista veneziano ponendolo al centro di una trama di possibili relazioni e intraprendendo una lettura critica delle sue opere “non paga di sicurezze acquisite”. Il film indaga la poetica musicale dell’ultimo Nono dove il [[compositore]] aveva maturato un’idea del suono e dello spazio modificando il testo e l’esecuzione musicale tradizionale. Il film è arricchito con testimonianze di Mimma Guastoni, [[Alvise Vidolin]], [[Ciro Scarponi]], André Richard e [[Roberto Fabbriciani]]. Il film è stato presentato fuori concorso alla 51ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 1994.
Nel 1997, grazie al sostegno della Fondazione Archivio Luigi Nono è stata realizzata un’edizione ampliata di ''Respiri Silenzi... altri ascolti'' con inclusa una testimonianza di [[Massimo Cacciari]].
 
Tra il 1995 e il 1997 produce e dirige ''Corti d’Autore - pensare la musica'', dodici cortometraggi dedicati alla poetica musicale di altrettanti compositori. I primi otto sono realizzati nell'ambito del 46º Festival di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia, ''l’ora di l’à del tempo'', diretta da Mario Messinis.
Nel 2000 riporta in attività lo storico ''Festiva Internazionale del Documentario d'Arte e di Biografia d'Artasta di [[Asolo]], riorganizzandone la struttura e il recupero dell'identità storica. <ref>{{cita web|url= https://dirittodautore.it/news/attualita/torna-ad-asolo-il-festival-internazionale-del-film-sullarte/ |sito= dirittodautore.it |titolo= Torna ad Asolo il Festival Internazionale del film sull’arte |accesso= 2 ottobre 2016}}</ref>
Alla base dei Corti c’è un testo critico realizzato seguendo logiche del linguaggio cinematografico che indaga la musica attuale attraverso il contributo degli autori e degli interpreti in cartellone alla Biennale del centenario che con oltre quaranta composizioni delineava un panorama quanto mai variegato degli approcci compositivi contemporanei riconducibili alle categorie dello spirituale e del religioso.
 
Una prima serie di sei cortometraggi di ''Corti d’Autore'' confluisce in un'unica raccolta.
A ''Videopolis'', manifestazione video-cinematografica sulla rappresentazione dello spazio umano, imprime le caratteristiche di una rassegna di riferimento tra quelle dedicate al genere documentario in Italia. <ref>{{cita web|url= http://www.regione.veneto.it/web/comunicazione-e-informazione/videopolis|sito= regione.veneto.it |titolo= Videopolis |accesso= 2 ottobre 2016}}</ref> <ref>{{cita web|url= http://www.nonsolocinema.com/VIDEOPOLIS-2004-Festival-video.html |sito= nonsolocinema.com|titolo= VIDEOPOLIS 2004 – Festival video-cinematografico sulla rappresentazione dello spazio urbano |accesso= 2 ottobre 2016}}</ref>
Il ''Quare Tristis'' di [[Adriano Guarnieri (compositore)|Adriano Guarnieri]] su testo di [[Giovanni Raboni]] per soli, cori, orchestra e live electronics; l’incipit della voce fuori campo su testo di Raboni è affidato alla voce di Teresa Rampazzi.
Il ''Requiem'' di [[Hans Werner Henze]], nove concerti spirituali per pianoforte e solo tromba concertante e grande orchestra da camera.
''La Missa-Dahlmer Messe'' di Dieter Schnebel per soli, due cori, orchestra, [[organo (strumento musicale)|organo]] e suoni elettronici.
''Scardanelli-Zyklus I II III'' di [[Heinz Holliger]], opera per [[flauto]], orchestra da camera, coro e suoni elettronici su versi di [[Friedrich Hölderlin]]. ''Romancero'' di Louis de Pablo, composizione per voci miste ed infine ''Vertical song'' per flauto solo del compositore giapponese [[Toshio Hosokawa]], scritto per Roberto Fabbriciani. Quest’ultimo, interamente girato nelle Sale Apollinee, costituisce un documento storico del [[Ridotto (architettura)|Ridotto]] del Teatro andato distrutto nell'[[incendio]] della Fenice, la notte del 29 gennaio del 1996.<ref>{{cita news |url= http://www.ilcorrieremusicale.it/vertical-song/ |sito= ilcorrieremusicale.it |titolo= A proposito di Vertical Song |autore= Gianni Di Capua |accesso= 20 gennaio 2017 |dataarchivio= 7 ottobre 2016 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20161007170046/http://www.ilcorrieremusicale.it/vertical-song/ |urlmorto= sì }}</ref>
 
Appartengono alla stessa serie dei ''Corti d’autore – pensare la musica'' del 46º Festival di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia, ma separati, gli episodi ''Oktophonie'', musica elettronica di [[Karlheinz Stockhausen]] e il ''Concerto per flauto e orchestra'' di Isang Yun con Roberto Fabbriciani.
===Fondazione Benetton===
''Corti d’Autore - pensare la musica'' è presentato alla Biennale Musica, ''Quattro ritratti'' del [[1996]] e del 2014 ed è accessibile dalla piattaforma satellitare Medici.TV.<ref>{{cita news |url= http://www.medici.tv/#!/corti-d-autore-pensare-la-musica |sito= medici.tv |titolo= Author Shorts - Documentary in six parts by Gianni Di Capua |accesso= 1º gennaio 2017}}</ref>
L’indagine critica nel mondo musicale contemporaneo si arricchisce nel 1997 con due nuovi ''Corti'' dedicati a [[Giacomo Manzoni]] e ad [[Aldo Clementi]] rispettivamente con le opere ''Quanta oscura selva trovai'' e ''Passacaglia'', entrambi presentati in prima esecuzione assoluta per il concerto di Tempo Reale tenutosi il 14 ottobre 1997 al Teatro Studio di Milano per il ''Festival Milano Musica'' del 1996 consacrato all'opera di e con Luciano Berio.
 
Nel 1998 inizia la collaborazione con il canale tematico [[RaiSat Show]] a margine della quale prosegue la produzione di documentari autoprodotti ed estende la sperimentazione del linguaggio televisivo applicato al live performance.
Su incarico ricevuto nel 2003 dalla presidenza del CdA della ''Fondazione Benetton'', imposta e coordina la start up delle attività culturali di [[Palazzo Bomben]] di [[Treviso]], sede dell'importante istituzione afferente all'omonimo Gruppo tessile trevigiano. Nei quattro anni del suo mandato di Direttore artistico della ''Fondazione Benetton Iniziative Culturali srl'' promuove una fitta programmazione di eventi giungendo a definire un modello di gestione e una qualità della proposta culturale segnalata da ''Exibar'' tra le prime quattro istituzioni del [[Veneto]]. <ref>{{cita web|url= http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=8449&IDCategoria=204 |sito= exibart.com |titolo= TREVISO, NASCE LA SEZIONE INIZIATIVE CULTURALI DELLA FONDAZIONE BENETTON |accesso= 2 ottobre 2016}}</ref>
Per la ''Fondazione Benetton'' avvia innovativi percorsi espositivi concepiti sul modello di una forte crossmedialità dei conenuti, ossia la diversificazione dei piani della loro lettura, in risposta ai diversi modi, e alle diverse esigenze, con cui gli utenti dell'epoca presente intendono o anno accesso alla concoscenza.
A prodotto i pluripremiati documentari del regista asolano Riccardo De Cal ''Quando l'arte si Tace'', sull'opera di [[Gino Rossi (pittore)]] e di [[Arturo Martini]] <ref>{{cita web |url= http://www.italiandoc.it/area/public/wid/NCQ/video.htm |sito= italiandoc.it |titolo= Quande l'arte si Tace |accesso= 2 ottobre 2016}}</ref> e ''Memoriae Causa'', sul monumento funebre [[Tomba Brion]] realizzato dall'architetto [[Carlo Scarpa]]. <ref>{{cita web |url= http://www.italiandoc.it/area/public/wid/OSQ/video.htm |sito= italiandoc.it |titolo= Memoriae Causa |accesso= 2 ottobre 2016}}</ref> <ref>{{cita news |url= http://www.studiodiscrittura.it/n91.html |sito= studiodiscrittura.it |titolo= Carlo Scarpa, ''Kann Architektur Poesie sein?'' |autore= Mario Anton Orefice-Corriere del Veneto |data= febbraio 2007 |accesso= 7 ottobre 2016)}}</ref>
 
Nel 1998 incaricato da Annabianca ed Emilio Vedova, lavora alla realizzazione di un documentario sulla grande antologica di Vedova allestita al [[Castello di Rivoli]] a cura di Ida Giannelli. Dopo le prime riprese il progetto viene sospeso, ma resta tuttavia un’esperienza preziosa nella fase preparatoria e nel rapporto intercorso tra il regista con uno dei grandi maestri dell'arte del Novecento.
*[[2006]] – [[Quando l'arte si Tace]]
**Primo Premio Festival Internazionale del Cinema d'Arte di Bergamo
**Premio Migliore biografia d'Artista Asolo International Art Film Festival
 
Nel corso del 2000, nello spazio del Teatro Fondamenta Nuove di Venezia, "luogo della contemporaneità", in coproduzione con l’associazione culturale ''Vortice'' di Venezia, realizza il film performance ''L'ultimo nastro di Krapp'' di [[Samuel Beckett]] con John Tilbury nel ruolo titolo. Nella trasposizione televisiva, il rigore ieratico dell’idea drammaturgica del celebre monologo è declinato in un unico e inesorabile piano sequenza fotografato dallo stesso regista marcando stretto l’attore in scena.
 
Nel maggio del 2001, la struttura di mattoni e legno del Teatro Fondamenta Nuove diventa nuovamente teatro di posa per la realizzazione del [[film concerto]] in tre piani sequenza con la chitarrista Elena Casoli interprete di un trittico di brani M. Pisati, M. Tadini e [[Steve Reich]] per chitarra elettrica. Il film è realizzato con la collaborazione dello studio Agon, il Centro di ricerca e produzione musicale interdisciplinare.
 
Nell'estate del 2001 vola in [[Giappone]] per realizzare ''Oh, King god!'' un documentario sullo storico fondatore della danza Butho giapponese [[Kazuo Ōno]]<ref>{{cita news |url= http://www.ilsussidiario.net/News/Musica-e-concerti/2010/6/8/RICORDO-Kazou-Ohno-il-poeta-della-danza-dell-amore-e-della-morte/3/91347/ |sito= ilsussidiario.net |titolo= RICORDO/Kazou Ohno, il poeta della danza, dell'amore e della morte |autore= Maria Elisa Buccella |data= 8 giugno 2010 |accesso= 1º gennaio 2017 |urlmorto= sì }}</ref> prodotto e distribuito dalla giapponese ''Canta Co Ltd.'' la società depositaria del patrimonio culturale del grande danzatore scomparso nel 2010.
 
Nel 2002, su commissione della [[Fondazione Giorgio Cini]] di Venezia, per i 50 anni dalla sua costituzione, realizza il documentario ''Si monumentum... (Si monumentum requiris circumspice)''. Il film si avvale del contributo dello storico [[Sergio Romano]], di una rara selezione di filmati d’epoca individuati nel corso delle ricerche presso gli archivi dell'[[Istituto Luce]] e della Fondazione Cini consentendone il recupero e il restauro conservativo.
 
Su incarico ricevuto nel 2003 dalla presidenza del CdA della Fondazione Benetton,<ref>{{cita web|url= http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=8449&IDCategoria=204 |sito= exibart.com |titolo= TREVISO, NASCE LA SEZIONE INIZIATIVE CULTURALI DELLA FONDAZIONE BENETTON |accesso= 1º gennaio 2017}}</ref> imposta e coordina la ''startup'' delle attività culturali di [[Palazzo Bomben]] di [[Treviso]] tra cui l’attivazione di partenariati con RAI Educational, oggi [[Rai Cultura]] e Sky Classica, da cui scaturiranno i documentari di Massimo Sangermano per il contenitore televisivo Magazzini Einstein.<ref>{{cita web |titolo= IV Incontro Biennale Internazionale sul Restauro Audio. L’audio nel multimediale: conservare l’innovazione |url= http://audiolab.uniud.it/pdf/biennale_restauro_uniud_2004.pdf |accesso= 7 ottobre 2016 |dataarchivio= 2 febbraio 2017 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20170202064458/http://audiolab.uniud.it/pdf/biennale_restauro_uniud_2004.pdf |urlmorto= sì }}</ref> e il programma a cura di Maria Mauti ''Al Presente, incontri contemporanei – Omaggio Ad Aldo Clementi'' di Enrico Girardi.<ref>{{cita news |url= http://www.cidim.it/cidim/content/314624?sez=10&file=http://www.cidim.it/cidim/sites/all/themes/cidimSite/flash/videos/13_aldo_clementi.flv&TV=Omaggio%20ad%20Aldo%20Clementi:%20intervista%20-%202005 |sito= cidim.it |titolo= Omaggio ad Aldo Clementi: intervista-2005 |accesso= 20 gennaio 2017}}</ref>
 
Produce i pluripremiati documentari del regista asolano Riccardo De Cal ''Quando l'arte si Tace'', sull'opera di Gino Rossi<ref>{{cita web |url= http://www.italiandoc.it/area/public/wid/NCQ/video.htm |sito= italiandoc.it |titolo= Quando l'arte si Tace |accesso= 2 gennaio 2017 |dataarchivio= 27 gennaio 2021 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20210127234418/http://www.italiandoc.it/area/public/wid/NCQ/video.htm |urlmorto= sì }}</ref> e ''Memoriae Causa'', sul monumento funebre [[Tomba Brion]] realizzato dall'architetto [[Carlo Scarpa]]<ref>{{cita web |url= http://www.italiandoc.it/area/public/wid/OSQ/video.htm |sito= italiandoc.it |titolo= Memoriae Causa |accesso= 2 ottobre 2016 |dataarchivio= 5 marzo 2016 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160305114313/http://www.italiandoc.it/area/public/wid/OSQ/video.htm |urlmorto= sì }}</ref><ref>{{cita news |url= http://www.studiodiscrittura.it/n91.html |sito= studiodiscrittura.it |titolo= Carlo Scarpa, ''Kann Architektur Poesie sein?'' |autore= Mario Anton Orefice-Corriere del Veneto |data= febbraio 2007 |accesso= 7 ottobre 2016}}</ref> Quest’ultimo film del 2007 è prodotto ad integrazione del percorso espositivo ''Memoriae Causa. Carlo Scarpa e il complesso monumentale Brion'' dove per la prima volta sono resi accessibili rari documenti video e audio del grande architetto veneziano, tra cui la conferenza del 1976 resa all'[[Accademia di belle arti di Vienna]] sul tema ''Può l’architettura essere poesia?'' e la registrazione audio della lezione pubblica ''Mille cipressi'' tenutasi a [[Madrid]] nel 1978, la più ampia conferenza tenuta da Scarpa sul complesso monumentale Brion.
 
*[[2006]] - [[Quando l'arte si Tace]]
**Primo Premio Festival Internazionale del Cinema d'Arte di Bergamo
**Premio Migliore biografia d'Artista Asolo International Art Film Festival
*[[2007]] - [[Memoriae Causa]]
**Primo Premio “Le mura d’oro” al Festival Internazionale del Cinema d’Arte di Bergamo
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**Premio Architettura e Design al Premio Libero Bizzarri
**Premio Miglior Fotografia al Premio Libero Bizzarri
**In concorso al 48°º Festival dei Popoli di Firenze
**Menzionato al BigScreen Film Festival (Cina) 2007
 
Nel 2010, dopo una breve parentesi statunitense dedicata allo studio della scrittura cinematografica, dopo tre anni di lavoro termina la stesura della prima sceneggiatura per il lungometraggio ''Venezia, 1882''. Ambientato nella città lagunare nell'inverno del 1882 il film ricostruisce, a partire da un'accurata ricerca storica e musicologica, l'esecuzione presso il Ridotto del Teatro la Fenice della ''Sinfonia in Do'', un lavoro giovanile di [[Richard Wagner]] creduto perso, eseguito e diretto nell'intimità famigliare dallo stesso compositore alcune settimane prima del suo decesso avvenuto a Venezia il 13 febbraio del [[1883]].
===Mostre Fondazione===
Nel 2011, su stimolo della veneziana Kublai Film, ricaverà dalla propria sceneggiatura il documentario ''Richard Wagner. Diario veneziano della sinfonia ritrovata''. Per l'alto valore culturale e la qualità il film è stato presentato nel 2015, in occasione del bicentenario della nascita del grande compositore tedesco, nell'ambito del Festival di Bayreuth<ref>{{cita news |url= http://www.classicvoice.com/rivista/mondo-classico/wagner-italiano-a-bayreuth/ |sito= classicvoice.com |titolo= Il documentario di Gianni Di Capua in prima visione al Festival wagneriano |data= 24 luglio 2013 |accesso= 2 gennaio 2017}}</ref> e alla Library of Congress di Washington il 7 novembre 2014 in prima statunitense.<ref>{{cita news |url= http://america24.com/news/giorni-veneziani-di-wagner-proiettati-al-congresso-usa |sito= america24.com |titolo= I giorni veneziani di Wagner proiettati al Congresso Usa |accesso= 2 gennaio 2017}}</ref><ref>{{cita news |url= http://lavocedivenezia.it/documentario-veneziano-wagner-gianni-capua-036733/ |sito= lavocedivenezia.it |titolo= Documentario veneziano su Wagner di Gianni Di Capua in tv |data= 7 gennaio 2015 |accesso= 2 gennaio 2017}}</ref><ref>{{cita news |url= http://www.ilsussidiario.net/News/Musica-e-concerti/2013/4/13/WAGNER-SEGRETO-Il-film-documentario-di-Gianni-Di-Capua-Il-diario-veneziano/2/382626/ |sito= ilsussidiario.net |titolo= WAGNER SEGRETO/Il fil documentario di Gianni Di Capua: il diario veneziano |data= 13 aprile 2013 |accesso= 2 gennaio 2017 |dataarchivio= 18 ottobre 2018 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20181018202529/http://www.ilsussidiario.net/News/Musica-e-concerti/2013/4/13/WAGNER-SEGRETO-Il-film-documentario-di-Gianni-Di-Capua-Il-diario-veneziano/2/382626/ |urlmorto= sì }}</ref><ref>{{cita news |url= http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-af10e9dc-09b6-4799-af71-e844f316934f.html |sito= radio3.rai.it |titolo= Inedito Wagner |accesso= 2 gennaio 2017}}</ref><ref>{{cita news |url= http://eurochannel.com/en/Wagner-in-Venice-Gianni-Di-Capua-Italy.html |sito= eurochannel.com |titolo= Wagner in Venice |accesso= 2 gennaio 2017}}</ref><ref>{{cita news |url= https://agiscuola.it/schede-film/item/413-richard-wagner-diario-veneziano-della-sinfonia-ritrovata.html |sito= agiscuola.it |titolo= Richard Wagner - Diario veneziano della sinfonia ritrovata |accesso= 2 gennaio 2017 |dataarchivio= 4 marzo 2016 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160304202323/http://www.agiscuola.it/schede-film/item/413-richard-wagner-diario-veneziano-della-sinfonia-ritrovata.html |urlmorto= sì }}</ref>
 
Nel dicembre 2013 fonda la propria società di produzione e distribuzione BLIQ Srl.
Ha curato la mostra dedicata a [[Fernanda Pivano]] dal titolo ''Voci-Voices'', inaugurata a Palazzo Bomben a Treviso il 29 maggio 2004. <ref>{{cita news |url= http://ricerca.gelocal.it/tribunatreviso/archivio/tribunatreviso/2004/05/30/VT1TC_VT101.html |sito= ricerca.gelocal.it |titolo= Cosi Treviso scopre le voci e le immagini di Fernanda Pivano |autore= Cristiana Sparvoli |accesso= 7 ottobre 2016}}</ref>Il progetto ha coinvolto il Laboratorio di restauro audio Mirage del corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (sede di [[Gorizia]]) dell'Università di Udine in un importante lavoro di recupero di materiali deperibili (conversazioni, [[reading]], interviste) ritrovati nel suo archivio di cui la Benetton custodisce il ''Fondo'', presentato dall'allora Rettore [[Furio Honsell]] all'interno del ''V Incontro Internazionale Biennale sul Restauro Audio'' svoltosi a Gorizia il 30 settembre 2004 e a Treviso il 1° e 2 ottobre 2004. <ref>{{cita web |titolo=IV Incontro Biennale Internazionale sul Restauro Audio. L’audio nel multimediale: conservare l’innovazione |url=http://audiolab.uniud.it/pdf/biennale_restauro_uniud_2004.pdf}}</ref> Curò un allestimento sul quale la Rai fece un documentario. {{YouTube |autore = Rai Tv |id = 6PFQiIdWb_U |titolo = Fernanda Pivano - Letteratura americana |data = 14 luglio 2011 |accesso = 7 ottobre 2016}}
 
Nel 2015 in coproduzione con Kublai Film con la nuova impresa di produzione produce e dirige un dittico di film concerto ''Zoroastro. Io, Giacomo Casanova'', basato sulla tragédie lyrique di [[Louis de Cahusac]] e [[Jean-Philippe Rameau]] nella traduzione italiana e testi di [[Giacomo Casanova]] con [[Galatea Ranzi]] e la [[Theresia Youth Baroque Orchestra]], diretta da Claudio Astronio e realizzato in collaborazione con la Sagra Musicale Malatestiana<ref>{{cita news |url= http://www.theresia-project.eu/2015/10/gianni-di-capua-intervistato-da-radio3/ |sito= theresia-project.eu |titolo= Gianni Di Capua intervistato da Radio3 |data= 17 ottobre 2015 |accesso= 8 ottobre 2016 |pubblicazione= |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160802172212/http://theresia-project.eu/2015/10/gianni-di-capua-intervistato-da-radio3/ |dataarchivio= 2 agosto 2016 |urlmorto= sì }}</ref><ref>{{cita news |url= http://www.cinemaitaliano.info/news/35632/anteprima-friulana-per-zoroastro-io-casanova.html |sito= cinemaitaliano.info |titolo= Anteprima friulana per "Zoroastro - Io, Casanova" di Gianni Di Capua |data= 19 aprile 2016 |accesso= 8 ottobre 2016}}</ref><ref>{{cita news |url= http://www.ilcorrieremusicale.it/2016/10/26/zoroastro-giacomo-casanova-rimini/ |sito= ilcorrieremusicale.it |titolo= «Zoroastro. Io, Giacomo Casanova» a Rimini |data= 26 ottobre 2016 |accesso= 27 luglio 2021 |urlarchivio= https://archive.is/20161030115134/http://www.ilcorrieremusicale.it/2016/10/26/zoroastro-giacomo-casanova-rimini/ |dataarchivio= 30 ottobre 2016 |pubblicazione= }}</ref><ref>{{cita news |url= http://www.theresia-project.eu/2015/09/io-zoroastro-e-casanova/ |sito= theresia-project.eu |titolo= Io, Zoroastro e Casanova. Intervista al regista che dirigerà Theresia nel film-concerto “Zoroastro” |autore= Emilia Campagna |data= 24 settembre 2015 |accesso= 29 ottobre 2016 |pubblicazione= |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160802111431/http://theresia-project.eu/2015/09/io-zoroastro-e-casanova/ |dataarchivio= 2 agosto 2016 |urlmorto= sì }}</ref><ref>{{cita news |url= http://www.theresia.blog/2019/01/accendi-la-tv-ce-zoroastro-torna-il-film-concerto-con-theresia-che-suona-rameau/ |sito= theresia.blog |titolo= Accendi la TV, c’è Zoroastro. Torna il film concerto con Theresia che suona Rameau |autore= Emilia Campagna |data= 22 gennaio 2019 |accesso= 25 gennaio 2019 |pubblicazione= |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20190125183803/http://www.theresia.blog/2019/01/accendi-la-tv-ce-zoroastro-torna-il-film-concerto-con-theresia-che-suona-rameau/?fbclid=IwAR1ns4NI8KQkxfzlRKqyPha6FfY0eqyeRq24MgweP7IMcdeQMOdSzWcHp68 |dataarchivio= 25 gennaio 2019 |urlmorto= sì }}</ref> e ''Piani Paralleli'' da una suite per quartetto Jazz e orchestra d’archi composto dal pianista e compositore siciliano Giovanni Mazzarino, in associazione con l’etichetta discografica milanese, Jazzy Records.
Per ''Fabrica'' il centro di comunicazione della Benetton e la ''Fondazione Luigi Nono'' ''Ricordi spa'' ha realizzato un innovativo prodotto di didattica musicale. <ref>{{cita news |url= http://ricerca.gelocal.it/tribunatreviso/archivio/tribunatreviso/2003/12/14/TA3PO_TA301.html |sito= ricerca.gelocal.it |titolo= Il giardino della cultura |autore= Marina Grasso |accesso= 7 ottobre 2016}}</ref>
 
== Rai - Radio televisione italiana ==
Nel biennio 2004-2005 ha curato l'instaurazione con il quartetto Borciani, un progetto in residenza, per mezzo del quale i musicisti, per due giorni al mese, hanno dedicato concerti e prove aperte alle scuole trasformando Palazzo Bomben in un laboratorio musicale. <ref>{{cita news |sito= http://www.fulvioluciani.it/Sito_Fulvio/4._pb_Benetton_progetto_residenza.html |sito= fulvioluciani |titolo= Il giro del mondo in 80 quartetti |accesso= 7 ottobre 2016}}</ref>
Nel 1989 approda in Rai collaborando come programmatore ai canali della [[filodiffusione]] e firmando alcuni programmi per [[Rai Radio 3]], tra cui ''Cocteau e l’altro specchio'', ciclo di 13 puntate che rappresenta un unicum nella vasta produzione di studi effettuati sull'eclettica attività di Jean Cocteau. Il programma va in onda su Rai Radio 3 nel corso del 1991 e più volte replicato.
 
Nel marzo 1993 realizza il ciclo di tre puntate ''Teresa Rampazzi, fino all'ultimo suono'' un omaggio alla propria insegnante e amica che scomparirà nel 2001. Le tre puntate vanno in onda nella rubrica radiofonica ''Scatola Sonora'' a ripercorrere la singolare biografia musicale della compositrice, figura di primo piano dell'avanguardia musicale italiana del secondo dopoguerra che l'autore rintraccia nel suo ritiro di [[Bassano del Grappa]].<ref>{{ cita news |url= http://www.padovaoggi.it/eventi/teresa-rampazzi-musica-elettroacustica-padova.html |sito= padovaoggi.it |titolo= Teresa Rampazzi, pioniera della musica „Omaggio a Teresa Rampazzi, pioniera della musica elettroacustica“ |accesso= 2 gennaio 2017}}</ref>
==Università==
Il ciclo radiofonico, organizzato sul modello di un’istruttoria, decostruisce i materiali rinvenuti dall'autore negli archivi dispersi dalla musicista con ascolti mirati e preziosi contributi forniti da amici e collaboratori, che ne hanno condiviso per tratti il talvolta tumultuoso percorso professionale, tra i quali Ennio Chiggio cofondatore assieme alla musicista del Gruppo NPS, di [[Franco Donatoni]], del musicologo Ugo Duse, del direttore del CSC Graziano Tisato, di [[Alvise Vidolin]] e degli allievi che le furono particolarmente vicini come Giuseppe De Meo e l’ultimo, Tonino Delfino.
 
Nel 1993, per Il DSE, Dipartimento Scuola Educazione della RAI, oggi Rai Cultura, in ''Muove la Regina'', contenitore quotidiano di e con Daniela Palladini, in onda sulla terza rete televisiva, sperimenta l'adattamento televisivo di una serie di frammenti testuali tratti da celebri monologhi teatrali.
A margine dell'attività di regista svolte un'attività di docenza in materie cinematografiche e gestione dello spettacolo presso l' [[Università Ca' Foscari Venezia]] e l'[[Università di Udine]] (DAMS)
L'attività svolta dal 1999 ad oggi non si limita all'attività frontale, ma è estesa ad esperienza di ordine laboratoriale
 
== RaiSat - Documentari concerti ==
*''Incontro con Film Makers''
Con la creazione nel 1997 dei canali tematici satellitari di [[RaiSat]] inizia la collaborazione con [[Rai Sat 1]] - Cultura e spettacolo e successivamente con RaiSat Show diretti da [[Paolo Giaccio]].
*''Documentare il Teatro, Biennale Teatro, Università''
Per i nuovi canali tematici satellitari realizza numerose regie televisive adottando punti di ripresa sempre più aggiornati alla necessità di un ampliamento della sintassi televisiva nel dialogo con le arti performanti forzando il superamento della tradizionale ripresa frontale e stabilendo, laddove viene consentito, un compromesso con l’allestimento scenico per restituirlo ad una rappresentazione televisiva avveduta e consapevole.
 
''Io Frammento dal Prometeo – una ricognizione del 1998'', è girato a Venezia nella stagione concertistica del Teatro La Fenice, ''Civiltà Musicale Veneziana''.
==Note==
Il film sottopone l’opera di Luigi Nono ''Io, Frammento dal Prometeo'' a una decostruzione affidata all'ascolto musicale, all'acquisizione di importanti documenti d’archivio e, in particolare modo, al processo di riscrittura della partitura sottoposta a verifica dall'editore Ricordi mediante l’apporto di quanti, storicamente, ne testimoniarono l’evoluzione.
Il film, girato tra la Scuola San Giovanni Evangelista e il Pala Fenice dell’[[Isola del Tronchetto]] nel dicembre del 1997, è il primo documentario musicale prodotto dalla nuova piattaforma televisiva della [[Rai]] ed è presentato in anteprima al Premio Venezia alla Comunicazione Culturale 1998 assegnato a RaiSat.
 
Seguono nel 1999 due film concerto, il primo ''A floresta é jovem et cheja de vida'' di Luigi Nono andato in scena per la stagione musicale di ''Milano Musica'' al [[Piccolo Teatro di Milano]] a conclusione del ripristino della partitura realizzata da Casa Ricordi e il secondo, ''Stock Zone - TakuHon'' di Maurizio Pisati con [[Mario Brunello]] e l’Orchestra d'archi italiana.
<references/>
 
Nell'estate del 2000 realizza la regia televisiva del ''Satyricon'' di [[Bruno Maderna]], andato in scena al Lauro Rossi per la stagione dello [[Sferisterio di Macerata]] con la direzione di [[Donato Renzetti]] e la regia teatrale di [[Giancarlo Cobelli]]. Parte della registrazione avvenuta a ''porte chiuse'' ha consentito alla regia di ''entrare'' nello spazio scenico e ad impossessarsi pienamente della sintassi propria del linguaggio cinematografico. Ne deriva un prodotto che restituisce alla platea televisiva uno spettacolo rimodulato nei suoi contenuti al medium di destinazione e sottratto alla mera e mortificante riproduzione.<ref>{{cita news |url= https://www.bliqfilm.com/single-post/2017/11/12/Lopera-in-palmo-di-mano-di-Gianni-Di-Capua |sito= bliqfilm.com |titolo= L'opera in plamo di mano" di Gianni Di Capua |data= 12 novembre 2017 |accesso= 12 novembre 2017 |pubblicazione= |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20171113112652/https://www.bliqfilm.com/single-post/2017/11/12/Lopera-in-palmo-di-mano-di-Gianni-Di-Capua |dataarchivio= 13 novembre 2017 |urlmorto= sì }}</ref>
==Pagine correlate==
 
Nell'autunno del 2000 completa il trittico delle opere registrate in video di Lugi Nono con la ripresa del ''Prometeo, tragedia dell’ascolto'', eseguito allo spazio Antologico di Milano il 4 novembre del 2000 per il 10º Festival di Milano Musica. Il film conclude la serie di produzioni dei documentari concerti realizzati nel quadro delle attività della storica istituzione musicale milanese sotto la direzione della sua fondatrice, Luciana Abbado Pestalozza scomparsa nel 2012.
==Collegamenti esterni==
 
Nell'ottobre del 2002 concepisce la regia televisiva di ''Medea-opera video'' di Adriano Guarnieri, sul modello di una rimediazione dell’opera assimilando i punti di vista delle telecamere predisposte in scena dalla regia di [[Giorgio Barberio Corsetti]] al dispositivo predisposto per la ripresa televisiva, per un totale di dodici punti mobili collocati dentro e a margine dell’imponente allestimento andato in scena al Pala Fenice di Venezia. In sede di post produzione i materiali video, tra cui gli inserti di Fabio Massimo Iaquone, sono rimontati e recuperati alla sintassi del linguaggio televisivo di un’opera video ''tout court''. Medea diventata un'opera di referenza nella produzione del compositore bolognese e sarà al centro di numerosi studi circa il rapporto tra l'opera musicale e la ripresa televisiva.<ref>{{YouTube |autore = MusicaContemporanea1 |id =41VmBdyXY4Y |titolo = Adriano Guarnieri - Medea |data = 20 luglio 2011 |accesso = 7 giugno 2020}}</ref>
 
== RaiSat - Biennale di Venezia ==
La riforma della Biennale di Venezia del 1998 coincide col varo dei canali gratuiti della piattaforma satellitare di RaiSat a cui occorre aggiungere la comparsa di tecnologie digitali miniaturizzate per la ripresa televisiva; ne consegue un abbattimento dei costi di produzione.
Ad offrire un sistematico e organico apporto di contenuti al canale tematico RaiSat Show è il settore Danza, inaugurato dalla riforma. che si aggiunge ai settori Architettura, Arti visive, Cinema, Teatro e Musica la cui direzione è affidata per il quadriennio 1999-2002 alla danzatrice e coreografa statunitense Carolyn Carlson.<ref>{{cita news |url= http://www.labiennale.org/it/danza/storia/1999_2002.html?back=true |sito= labiennale.org |titolo= Biennale danza 1999-2002 |accesso= 20 gennaio 2017}}</ref>
 
Dall'imponente progetto di documentazione si evidenziano il format di puntate monografiche dedicate a personalità del mondo della danza internazionale e in particolare i quattro documentari riconducibili alle altrettante coreografie della Carlson prodotte e interpretati nel corso del suo mandato.
 
*''Parabola'' (andato in scena al Teatro Verde della [[Fondazione Cini]]) (1999)
*''Light Bringers'' - musica di [[Philip Glass]], (andato in scena al Teatro Verde della Fondazione Cini) (2000)
*''J. Beuys Song'' - musica di [[Giovanni Sollima]] (andato in scena negli spazi delle corderie dell’arsenale) (2002)
*''Waltz Thru Time'' di e con Lario Ekson - musica di [[René Aubry]], (andato in scena al Malibran) (2002)
*''Writings on Water'' musica di [[Gavin Bryars]] (andato in scena al Malibran) (2002)
 
Infine, a compimento dell’impegnativo lavoro di documentazione svolto in Biennale per RaiSat, realizza il documentario in due parti ''Solo Donna/Uomo'' che costituisce un compendio per immagini delle produzioni coreografiche prodotte ed ospitate nel quadriennio della direzione della Carlson e commentate dalla stessa coreografa americana. I programmi realizzati sono stabilmente presenti nei palinsesti televisivi di [[Rai 5]]
 
=== Settore musica ===
*''Camera Obscura'' di Marco di Bari (2001)
 
=== Settore teatro ===
*''Cantà'' di Enzo Moscato (1999)
 
=== Settore danza ===
*''Parabola'' - coreografia Carolyn Carlson, Gianni De Luigi (1999)
*''[[Let the Grass Grow - Don't Look Back]]'' - coreografia Marie-Claude Pietragalla (1999)
*''Don't Look Back'' - coreografia Marie-Claude Pietragalla (1999)
*''[[Celebration (antologia di Kazuo Ohno)]]'' - coreografia Kazuo Ohno (1999)
*''[[The Dead Sea]]'' - coreografia Kazuo Ohno (1999)
*''[[Awakening in a Dream]]'' - coreografia Mui Cheuk-Yin (1999)
*''[[Eulogy]]'' - coreografia Mui Cheuk-Yin (1999)
*''[[Le prix, la porte]]'' - coreografia Elsa Wolliaston (1999)
*''[[Morgacqua]]'' - coreografia Barbara Martinini (1999)
*''Lilith'' - coreografia Helena Pikon (1999)
*''Jane'' - coreografia Malou Airaudo (1999)
*''[[Il freddo dell'acqua]]'' - coreografia Nina Hyvärinen (1999)
*''[[Silent Cries]]'' - coreografia Sabine Kupferberg (1999)
*''[[Il vuoto dell'acqua]]'' - coreografia Carolyn Carlson (1999)
*''[[Il tempo dell'acqua]]'' - coreografia Carla Fracci (1999)
*''[[Susano-Wo]]'' - coreografia Anna Sariola (1999)
*''Silk'' - coreografia Rina Schenfeld (1999)
*''La parola dell'acqua'' - coreografia Talia Paz (1999)
*''Fiordalisi'' - coreografia Raffaella Giordano (1999)
*''La Testimone'' - coreografia Caterina e Carlotta Sagna (1999)
*''Esercizi spirituali'' - coreografia Caterina e Carlotta Sagna (1999)
*''[[Solos 1978-1998]]'' - coreografia Compagnie Marie Chouinard (1999)
*''[[Shankara Srigiri]]'' - coreografia Alarmel Valli (1999)
*''[[Kayamalar]]'' - coreografia Alarmel Valli (1999)
*''[[Thillana]]'' - coreografia Alarmel Valli (1999)
*''[[Flut]]'' - coreografiaSusanne Linke (1999)
*''[[Wandlung]]'' - coreografia Susanne Linke (1999)
*''[[Solo da Über Kreuz]]'' - coreografia Susanne Linke (1999)
*''[[Solo 1999 da H2O]]'' - coreografia Susanne Linke (1999)
*''[[Light Bringers]]'' - coreografia Carolyn Carlson (2000)
*''[[Unetsu (delle uova stanno in piedi per curiosità)]]'' - coreografia Sankai Juku (2000)
*''[[Mikazuki-no-Yoru]]'' - coreografia Kodò (2000)
*''Wara - Maratona di danza'' - coreografia Batsheva Dance Company (2000)
*''La cerimonia dei dervisci rotanti'' - coreografia Ensemble Kudsi Erguner (2000)
*''The Sound of Ocean'' - coreografia U Theatre (2000)
*''Le danze sacre dei Monaci Tibetani'' (2000)
*''[[Le cerimonie di Padmasambhava e le danze Tcham]]'' (2000)
*''[[J.Beuys Song]]'' - coreografia Carolyn Carlson (2001)<ref>{{YouTube |autore = Giovanni Sollima |id =h0Zy_jJKaRw |titolo = Giovanni Sollima, "J. Beuys Song" |data = 30 gennaio 2017 |accesso = 8 febbraio 2017}}</ref>
*''Kaze'' - coreografia Tero Saarinen (2001)
*''[[Petit psaume du matin]]'' - coreografia Josef Nadj (2001)
*''[[Faustus Circus]]'' - coreografia Massimo Moricone - musica Giovanni Mancuso (2001)
*''[[Tre assoli italiani: Regina - Quduò - Live]]'' - coreografia Monica Francia, Antonio Montanile, Francesco Scavetta, musica Luigi Ceccarelli (2001)
*''[[La scala del fuoco]]'' - coreografia Laura Balis e Cinzia Romiti, musica Michael Galasso (2001)
*''Rain'' - coreografia Anne Teresa de Keersmaeker (2001)
*''[[Waltz thru Time]]'' - coreografiaCarolyn Carlson (2002)
*''[[Hallo Kitty!]]'' - coreografia Enzo Cosimi (2002)
*''[[Relazione Pubblica]]'' - coreografia Caterina Sagna (2002)
*''Under Construction'' - coreografia Gilles Jobin Dance Co. (2002)
*''[[Sens cible]]'' - coreografia Andrew De Lotbinière Harwood (2002)
*''Instinct'' - coreografia Andrew De Lotbinière Harwood (2002)
*''Mapplethorpe'' - coreografia Ismael Ivo (2002)
*''[[Il migliore dei mondi possibili - parte II]]'' - coreografia Roberto Castello (2002)
*''[[Testimone Modesto]]'' - coreografia Alessandro Certini (2002)
*''La muta'' - coreografia Nicola Laudati (2002)
*''Follow'' - coreografia Wu Zheng (2002)
*''[[Le rêve]]'' - coreografia Fabrice Lambert (2002)
*''[[Cotton Crown]]'' - coreografia Yuval Pick (2002)
*''[[Kan (Prisoners of Freedom)]]'' - coreografia Yutaka Takei (2002)
*''[[A letter of a dead man]]'' - coreografia Jorma Uotinen (2002)
*''[[A Blind Moment]]'' - coreografia Hara Kuorelahti (2002)
*''[[Electricboogiebutoh]]'' - coreografia Ivan Wolfe (2002)
*''[[Camera del cuore]]'' - coreografia Urs Dietrich (2002)
*''[[Emissary]]'' - coreografia Frey Faust (2002)
*''[[Hommages]]'' - coreografia Mark Tompkins (2002)
*''[[Haman/Navas Project]]'' - coreografia José Navas (2002)
*''[[Solo señor]]'' - coreografia Jordi Puigdefabregas Serra (2002)
*''[[Labyrinths]]'' - coreografia Domingo Tejada Moreno (2002)
*''[[After You'veGone]]'' - coreografia Doug Varone (2002)
*''[[Nocturn]]'' - coreografia Doug Varone (2002)
*''[[On the Field of Destiny]]'' - coreografia Doug Varone (2002)
*''[[Shirtology]]'' - coreografia Frédéric Seguette (2002)
*''[[Hunt / Johan Silverhult, Tal]]'' - coreografia Tero Saarinen (2002)
*''[[Le journal d'un inconnu]]'' - coreografia Josef Nadj (2002)
*''Frank'' - coreografia Nigel Charnock (2002)
*''[[OmKara]]'' - coreografia Raghunat Manet e Didier Lockwood (2002)
*''[[Chienne de vie!]]'' - coreografia Vagabond Crew (2002)
*''[[Courage mon amour]]'' - coreografia Cas Public (2002)
*''Ship in a view'' - coreografia Pappa Tarahumara (2002)
 
== Incarichi ==
Nell'autunno del 2001, dopo un lungo periodo di chiusura, riporta in attività il ''Festival Internazionale del Documentario d'Arte e di Biografia d'Artista'' di [[Asolo]], sorto nel [[1973]] da un’idea di [[Flavia Paulon]]. Ne riorganizza l’intero impianto dotandolo inoltre di tecnologia avanzata necessaria alla sua gestione e comunicazione e per il recupero dell'identità storica.<ref>{{cita web|url= https://dirittodautore.it/news/attualita/torna-ad-asolo-il-festival-internazionale-del-film-sullarte/ |sito= dirittodautore.it |titolo= Torna ad Asolo il Festival Internazionale del film sull’arte |accesso= 2 gennaio 2017}}</ref> Lascia la direzione del Festival l’anno successivo chiamato a dirigere il neo istituito settore della Iniziative Culturali della Fondazione Benetton di Treviso.
 
Curatore di sezione per alcune edizioni del festival ''Videopolis'', manifestazione video-cinematografica sulla rappresentazione dello spazio umano, promosso dalla Regione Veneto.<ref>{{cita web|url= http://www.regione.veneto.it/web/comunicazione-e-informazione/videopolis|sito= regione.veneto.it |titolo= Videopolis |accesso= 2 gennaio 2017}}</ref><ref>{{cita web|url= http://www.nonsolocinema.com/VIDEOPOLIS-2004-Festival-video.html |sito= nonsolocinema.com|titolo= VIDEOPOLIS 2004 – Festival video-cinematografico sulla rappresentazione dello spazio urbano |accesso= 2 gennaio 2017}}</ref>
 
Approdato alla direzione artistica della ''Fondazione Benetton'', per il quadriennio 2003–2007, nella sede del restaurato [[Palazzo Bomben]] avvia un progetto culturale multidisciplinare avvalendosi di numerosi partenariati istituzionali e un fitto calendario di iniziative e innovativi progetti espositivi caratterizzati da una forte convergenza di linguaggi diversificati e una sistematica applicazione di tecnologie avanzate, estese ai processi della documentazione, della conservazione e della divulgazione delle attività per la quali viene istituito un apposito archivio reso accessibile alle diverse utenze.
Il ''corpus'' delle numerose attività promosse alla direzione delle Iniziative Culturali è costituito da un ampio ventaglio di iniziative che spaziano nelle discipline artistiche e culturali più disparate: dagli incontri letterali, alle rassegne di video arte, alle commissioni di monologhi teatrali, tra cui il monologo della partigiana Carmen di e con Diana Hobbel all'attivazione di prolifici partenariati con case editrici come [[Adelphi]], [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]], [[minimum fax]] e Liberi Libri e istituzionali tra cui il FAI [[Fondo Ambiente Italiano]].
 
Segnatamente, nel settore musicale, inaugura il primo esempio italiano di un gruppo da camera in ''residenza'' con ospiti per il biennio 2004-2005 il Quartetto Borciani<ref>{{cita news |url= http://www.fulvioluciani.it/Sito_Fulvio/4._pb_Benetton_progetto_residenza.html |sito= fulvioluciani |titolo= Il giro del mondo in 80 quartetti |accesso= 2 gennaio 2017}}</ref> e per il 2006-2007 il [[Trio di Parma]] impegnati nell'esecuzione di un vasto repertorio di musica classica e contemporanea integrato da un programma didattico e di [[matinée]] musicali per le scuole di ogni ordine e grado.
 
Nel 2004 cura l’esposizione crossmediale dedicata a [[Fernanda Pivano]] ''Voci-Voices''<ref>{{cita news |url= http://ricerca.gelocal.it/tribunatreviso/archivio/tribunatreviso/2004/05/30/VT1TC_VT101.html |sito= ricerca.gelocal.it |titolo= Cosi Treviso scopre le voci e le immagini di Fernanda Pivano |autore= Cristiana Sparvoli |accesso= 2 gennaio 2017}}</ref> in occasione della quale avvia un importante progetto di recupero conservativo di materiali sonori deperibili costituito in centinaia di ore fra conversazioni, conferenze e momenti di lavoro con scrittori, musicisti e poeti (da [[Ernest Hemingway|Hemingway]] a [[Jack Kerouac|Kerouac]], [[Allen Ginsberg|Ginsberg]] e [[Giuseppe Ungaretti|Ungaretti]]) raccolti dalla Pivano dal 57’ alla metà degli anni ’80, conservati presso il Fondo Riccardo e Fernanda Pivano donato dalla celebre americanista alla Fondazione Benetton nel 1997, {{chiarire|attualmente|quando?}} depositato presso la Fondazione Corriere della Sera.
Il ripristino della funzionalità dei documenti sonori è affidato al Laboratorio di restauro audio M.I.R.A.G.E dell'Università di Udine diretto da Angelo Orcalli e riversato su supporto digitale in copie d’archivio per un totale di oltre 200 [[Cd]]. L’imponente recupero viene presentato dall'allora Rettore [[Furio Honsell]] all'interno del IV Incontro Internazionale Biennale sul Restauro Audio svoltosi tra Gorizia e Palazzo Bomben di Treviso.<ref>{{cita web |titolo=IV Incontro Biennale Internazionale sul Restauro Audio. L’audio nel multimediale: conservare l’innovazione |url=http://audiolab.uniud.it/pdf/biennale_restauro_uniud_2004.pdf |accesso=7 ottobre 2016 |dataarchivio=2 febbraio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170202064458/http://audiolab.uniud.it/pdf/biennale_restauro_uniud_2004.pdf |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{YouTube |autore = Rai Tv |id = 6PFQiIdWb_U |titolo = Fernanda Pivano - Letteratura americana |data = 14 luglio 2011 |accesso = 2 gennaio 2017}}</ref>
Il partenariato tra la Fondazione Benetton Iniziative Culturali e Lo studio MIRAGE si estende al V Incontro Internazionale Biennale sul Restauro Audio del 2006, consacrato alle ''Metamorfosi delle memorie: per conservare la musica contemporanea''. Tra le numerose personalità di rango provenienti dal mondo artistico e della ricerca scientifica affluite agli incontri, figurano tra gli altri, il compositore belga [[Henri Pousseur]] e il poeta [[Michel Butor]] esibirsi in uno storico concerto.
 
Nel 2005, con ''Fabrica'' il centro di comunicazione della Benetton, la Fondazione Luigi Nono e Ricordi spa contribuisce alla realizzazione di un DVD didattico musicale dedicato alla prima delle opere di Luigi Nono in cui il compositore veneziano fa uso dell'elettronica dal vivo ''Das atmende Klarsein'' per piccolo coro, flauto basso, live electronics e nastro magnetico. Il DVD è distribuito da CASA RICORDI in allegato alla partitura del brano.
 
Nel 2006 avvia il progetto espositivo ''Quando l’Arte si tace'' dedicato a Gino Rossi e Arturo Martini, dove per la prima volta viene esposta un’ampia selezione di documenti inediti proveniente dagli archivi trevigiani, resi accessibili mediante tecnologie digitali e contenuti multimediali distribuiti su diversi livelli narrativi.<ref>{{cita news |url= http://www.nonsolocinema.com/GINO-ROSSI-E-ARTURO-MARTINI-QUANDO.html |sito= nonsolocinema.com |titolo= GINO ROSSI E ARTURO MARTINI. “QUANDO L’ARTE SI TACE” |autore= Massimo Favaro |data= 10 dicembre 2005 |accesso= 20 gennaio 2017}}</ref>
A margine della mostra ''Quando l’Arte si Tace'', avvia il restauro cinematografico dei tre saggi in pellicola di Paolo Saglietto realizzati dal regista ligure per la Società Corona Cinematografica e recuperati dalla Fondazione mediante la collaborazione attivata con la [[Cineteca di Bologna]], depositaria del Fondo Corona Cinematografica.<ref>{{cita news |url= http://ricerca.gelocal.it/tribunatreviso/archivio/tribunatreviso/2006/01/12/TGBPO_TGB01.html |sito= ricerca.gelocal.it |titolo= La rinascita di tre documentari d'arte |data= 12 gennaio 2006 |accesso= 20 gennaio 2017}}</ref>
 
Nel 2007 il settore delle Iniziative Culturali viene assorbito dalla Fondazione Benetton Studi e Ricerche.
 
== Università ==
Tra il 1999 e il 2009 svolge docenza a contratto in ''Storia e Tecnica del documentario artistico'' presso il Corso di Laurea in ''Tecniche Artistiche dello Spettacolo'' dell'[[Università Ca' Foscari Venezia]] e in ''Produzione e consumo di arte cine video riprodotta'' presso la laurea triennale di ''Economia e gestione delle arti e delle attività culturali'' (EGARD).
Dal 2006 è docente a contratto al DAMS, [[Università di Udine]], sede di [[Gorizia]], di ''Gestione e organizzazione dello spettacolo''.
Negli anni di docenza pone a sistema l’attività professionale con quella di docente promuovendo numerose iniziative volte alla divulgazione della cultura cinematografica. Promuove convenzioni quadro d’ateneo, convenzioni per stage con istituzioni ed aziende e organizza attività seminariali esterne tra cui, nel 2000, un convegno al salone dei BB CC di Venezia, sul documentario d’Arte italiano, realizzato in collaborazione con RaiSat e la neonata associazione di documentaristi italiani ''DOC.it'' di cui è socio fondatore e già membro del primo direttivo.
Promuove convenzioni e iniziative con l’Università di Venezia e il Festival Internazionale del Film sull'Arte e di Biografie d'Artista di Asolo, la Fondazione Benetton, la Fondazione Ente dello Spettacolo, Imprese creative e di produzione cinematografiche, Incontri con filmaker.<ref>{{cita web |url= http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=83053 |sito= unive.it |titolo= Incontri con filmaker |accesso= 2 gennaio 2017 |urlmorto= sì }}</ref>
Nel 2009 infine, coordina e realizza per il Settore Teatro della Biennale di Venezia diretto da Maurizio Scaparro, ''Documentare il Teatro, raccontare il teatro, Prospettive per una memoria sostenibile''<ref>{{cita web |url= http://www.labiennale.org/it/teatro/archivio/festival/programma/eventi.html?back=true |sito= labiennale.org |titolo= 40. Festival Internazionale del TeatroMediterraneo 20 febbraio > 8 marzo 2009 |accesso= 2 gennaio 2017}}</ref>
Nello stesso anno, a seguito dell’insieme dei provvedimenti correlati alla [[Riforma Gelmini]], al riordino dei corsi universitari e a pressanti impegni professionali, lascia l’Ateneo veneziano, mantenendo soltanto il contratto di docenza con quello udinese.
 
== Filmografia ==
=== Documentari ===
*''[[Respiri, silenzi...altri ascolti. Il suono nella prassi esecutiva dell'ultimo Nono|Respiri, silenzi... altri ascolti. Il suono nella prassi esecutiva dell'ultimo Nono]]'' (1993)
*''[[Oh, Kind god!]]'' (2001)
*''[[Solo Donna. Carolyn Carlson]]'' (2002)
*''[[Si monumentum requiris circumspice]]'' (2002)
*''[[An italian Journey with Rachmaninov]]'' (2004)
*''[[Richard Wagner. Diario veneziano della sinfonia ritrovata]]'' (2013)
 
=== Documentari concerto ===
*''Corti d'Autore. Pensare la musica'' - cortometraggio (1995-1997)
*''Io, frammento dal Prometeo'' - documentario (1998)
*''Parabola'' (1999)
*''A floresta é jovem et cheja de vida'' (1999)
*''Risonanze. Nuove musiche contemporanee'' (2001)
 
=== Film concerti ===
*''[[Stock Zone - TakuHon]]'' (1999
*''Satyricon'' (2000)
*''Prometeo, tragedia dell’ascolto'' (2000)
*''L'ultimo nastro di Krapp'' (2001)
*''[[Medea-opera video]]'' (2002)
*''[[Zoroastro - Io, Casanova]]'' (2016)
*''[[Piani Paralleli]]'' (2016)
 
=== Teatro musicale ===
*''[[O King, Luciano]]'' di Luciano Berio - regia (1982)
*''[[Echos II de votre Faust]]'' di Henri Pousseur - regia, scene, costumi (1983)
*''[[L'Harlekin]]'' di Karlheinz Stochhausen - regia (1984)
*''[[La voce umana]]'' di Francis Poulenc Jean Cocteau - regia, scene e costumi (1985)
*''[[Histoire du Soldat]]'' - regia, scene e costumi (1987)
*''[[Il telefono/Madame Landru]]'' di Gian Carlo Menotti, Roberto Hazon - regia, scene e costumi (1990)
*''[[L’italiana in Algeri]]'' di Gioacchino Rossini - regia, scene e costumi (1990)
 
==Note==
<references/>
 
==Voci correlate==
* [https://www.http://documentaristi.it/ Doc.it]
* [[Teresa Rampazzi]]
* [https://www.http://kublaifilm.it/ Kublaifilm]
* [[RaiSat]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|http://www.documentaristi.it/|Associazione Documentaristi Italiani}}
* {{Cita web|http://www.kublaifilm.it/|Kublai Film}}
* {{Cita web|http://www.fbsr.it/|Fondazione Benetton}}
* {{Cita web|https://vimeo.com/user21161210|BLIQ film}}
 
{{portale|biografie|cinema|televisione}}