Diavolo: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua||Diavolo (disambigua)}}
{{nota disambigua||Diavoli (disambigua)|Diavoli}}
[[File:DVinfernoLuciferKingOfHell m.jpg|upright=1.3|thumb|Il diavolo [[Lucifero]] immobilizzato al centro del [[Cocito]], enorme [[lago]] ghiacciato situato sul fondo dell'[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]] della ''[[Divina Commedia]]'' (illustrazione di [[Gustave Doré]])]]
{{Avvisounicode}}
Nelle [[religione|religioni]] il '''diavolo''' (o '''demonio''' o '''maligno''') è un'[[entità spirituale]] o soprannaturale essenzialmente [[Malvagità|malvagia]], distruttrice, [[Bugia|menzognera]] o contrapposta a [[Dio]], all'[[angelo]], al [[bene (filosofia)|bene]] e alla [[verità]].
{{F|creature leggendarie|arg2=religione|marzo 2015|Pochissime note, abbondano solo i passi biblici.}}
[[File:Silvester II. and the Devil Cod. Pal. germ. 137 f216v.jpg|upright=1.3|thumb|Illustrazione medievale di [[papa Silvestro II]] mentre cerca di discutere con un diavolo o un [[succubo]] ([[Circa|c.]] [[1460]]).]]
[[File:Gustave Dore Inferno34.jpg|thumb|Il diavolo [[Lucifero]] immobilizzato al centro del [[Cocito]], enorme [[lago]] ghiacciato situato sul fondo dell'[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]] della ''[[Divina Commedia]]''. Illustrazione di [[Gustave Doré]].]]
Nel linguaggio poetico e letterario, il termine "[[demone]]" è usato talvolta col significato di "diavolo" o "demonio"<ref>{{Treccani|demone|Demone|v=sì|accesso=4 novembre 2018}}</ref> anche perché il plurale è simile (demòni - dèmoni) e le traduzioni dall'inglese rendono "demon" con "demone" anziché "demonio".<ref>Vedi ad esempio Robert Masello, ''Creature delle Tenebre'', Armenia, 1996, ISBN 8834407733</ref> Come affermano molti padri della Chiesa cattolica il diavolo cerca di indurre l'uomo al male, vuole distruggere il pianeta Terra e vuole sottomettere l'uomo a se stesso togliendolo dalla grazia di Dio che lo ha creato. Questo lo fa per invidia del rapporto che c'è tra Dio e l'uomo che è un rapporto di amore e di amicizia quindi il diavolo tenta di distruggere l'uomo con le stesse cose che lui stesso gli offre. Come dice Padre Livio Fanzaga di Radio Maria rivolgendosi agli uomini impenitenti, il diavolo vi distrugge con quello che vi offre.
 
== Etimologia ==
Con '''diavolo''' (definito anche '''demonio''') si vuole indicare, nella [[religione]], una [[entità]] spirituale o soprannaturale [[Malvagità|malvagia]], distruttrice, [[Menzogna|menzognera]] o contrapposta a [[Dio]], all'[[angelo]], al [[bene (etica)|bene]] e alla [[verità]].
* Il termine "diavolo" deriva dal [[lingua latina|latino]] tardo ''diabŏlus'', traduzione fin dalla prima versione della [[Vulgata]] (fine IV - inizio V secolo d.C.) del termine [[lingua greca antica|greco]] Διάβολος, ''diábolos'', ("dividere", "colui che divide", "calunniatore", "accusatore"; derivato dal greco -''διαβάλλω, diabàllo'', [[Composizione (linguistica)|composizione]] di ''dia'' "attraverso" ''bàllo'' "getto, metto"<ref name=etp>{{cita web|autore=Ottorino Pianigiani|url=http://www.etimo.it/?term=diavolo&find=Cerca|titolo=vocabolo|sito=dizionario etimologico|accesso=5 agosto 2011|editore=etimo.it|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090414215137/http://www.etimo.it/?term=diavolo&find=Cerca|dataarchivio=14 aprile 2009|urlmorto=sì}}</ref>, indi ''getto, caccio attraverso'', ''trafiggo'', [[Metafora|metaforicamente]] anche ''calunnio''<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/diavolo/|titolo=vocabolo|sito=[[vocabolario Treccani]]|accesso=5 agosto 2011|editore= Treccani.it}}</ref>).<br />Nell'[[antica Grecia]] διάβολος era un aggettivo denotante qualcosa, o qualcuno, calunniatore e diffamatorio; fu usato nel [[III secolo a.C.]] per tradurre, nella [[Septuaginta]], l'ebraico ''Śāṭān''<ref>
 
{{Citazione|Il termine 'diavolo' è una resa della parola greca διάβολος, usata come [[prestito linguistico]] dagli scrittori cristiani latini come ''diabolus''. Come nome proprio nei testi intertestamentali ebraici e negli scritti cristiani la parola denota il grande avversario di dio e della rettezza, il diavolo. È così usato nella septuaginta come traduzione del ebraico ''śāṭān'' (→Satan) (e. g. Giobbe 1 e 2; 1 Chr 21:1), e appare spesso con questo significato nel Nuovo Testamento (e.g. Matt 4:1). Nel uso greco antico, però διάβολος, era un aggettivo generalmente denotante qualcosa o qualcuno 'calunnioso' e 'diffamatorio'. Così Aristofane parla di uno 'schiavo più calunnioso' (διαβολότατος Eq. 45) '''[...]''' Socrate descrive la ragione della sua condanna al suo processo come le 'calunnie' (διαβολαί), che per molti anni furono dette contro di lui (Platone,''Apol.''37b)|{{en}}{{Cita libro
== Origine del termine ==
* Il termine "diavolo" deriva dal [[lingua latina|latino]] tardo ''diabŏlus'', traduzione fin dalla prima versione della [[Vulgata]] (V secolo d.C.) del termine [[lingua greca|greco]] Διάβολος, ''diábolos'', ("dividere", "colui che divide", "calunniatore", "accusatore"; derivato dal greco -''διαβάλλω, diabàllo'', [[Composizione (linguistica)|composizione]] di ''dia'' "attraverso" ''bàllo'' "getto, metto"<ref name=etp>{{cita web|autore=Ottorino Pianigiani|url=http://www.etimo.it/?term=diavolo&find=Cerca|titolo=vocabolo|sito=dizionario etimologico|accesso=5 agosto 2011|editore= etimo.it}}</ref>, indi ''getto, caccio attraverso'', ''trafiggo'', [[Metafora|metaforicamente]] anche ''calunnio''<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/diavolo/|titolo=vocabolo|sito=[[vocabolario Treccani]]|accesso=5 agosto 2011|editore= Treccani.it}}</ref>).<br />Nell'[[antica Grecia]] διάβολος era un aggettivo denotante qualcosa, o qualcuno, calunniatore e diffamatorio; fu usato nel [[III secolo a.C.]] per tradurre, nella [[Septuaginta]], l'ebraico ''Śāṭān''<ref>{{Citazione|Il termine 'diavolo' è un resa della parola greca διάβολος, usata come [[prestito linguistico]] dagli scrittori cristiani latini come ''diabolus''. Come nome proprio nei testi intertestamentali ebraici e negli scritti cristiani la parola denota il grande avversario di dio e della rettezza, il diavolo. È così usato nella septuaginta come traduzione del ebraico ''śāṭān'' (→Satan) (e. g. Giobbe 1 e 2; 1 Chr 21:1), e appare spesso con questo significato nel nuovo testamento (e.g. Matt 4:1). Nel uso greco antico, però διάβολος, era un aggettivo generalmente denotante qualcosa o qualcuno 'calunnioso' e 'diffamatorio'. Così Aristofane parla di uno 'schiavo più calunnioso' (διαβολότατος Eq. 45) '''[...]''' Socrate descrive la ragione della sua condanna al suo processo come le 'calunnie' (διαβολαί), che per molti anni furono dette contro di lui (Platone,''Apol.''37b)|{{en}}{{Cita libro
|autore = G. J. Riley
|curatore = Karel van der Toorn, Bob Becking, Pieter Willem van der Horst
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|accesso = 6 agosto 2011
|capitolo = DEVIL Διάβολος}}}}
</ref> ("avversario", "nemico", "colui che si oppone"<ref name=busi>Il sostantivo ''śaṭan'' ha dunque, in ebraico, il significato di «colui che si oppone», e di «avversario», anche nel senso generico di nemico di guerra. Così, nel libro dei ''Re'', vengono indicati con tale termine i nemici di [[Salomone]] '''[I''Re'' II.I4, II.23 e II.25]''', mentre nei libri di ''Samuele'' ''śaṭan'' è sia Davide - in tal modo definito dai suoi antagonisti filistei '''[I''Sam.''29.4]''' - sia, in senso collettivo, i rivoltosi che si oppongono al ritorno di Davide stesso '''[I''Sam.''19.23]'''. In due passi la parola è poi impiegata nel senso tecnico di «colui che sostiene l'accusa in giudizio». (da ''Śaṭan '''שטן'''. Avversario'', in ''Simboli del pensiero ebraico. Lessico ragionato in settanta voci'', Giulio Busi, pp.319-320.)</ref>, "accusatore in giudizio", "contraddittore"<ref name=sem />; reso negli scritti cristiani come ''Satanas'' e qui inteso come "avversario, nemico di [[Dio]]").
 
* Il termine "demònio" deriva dal latino tardo ''daemonium'', traslitterazione del greco δαιμόνιον, ''daimónion'', (sempre dal greco δαιμόνιος, ''daimónios'', "appartenente alla Divinità", "che è in rapporto con un δαίμων", "ammirabile", "sorprendente"<ref>
* Il termine "demònio" deriva dal latino tardo ''daemonium'' traduzione del greco δαιμόνιον, ''daimónion'', (sempre dal greco δαιμόνιος, ''daimónios'', "appartenente agli dèi", "che è in rapporto con un δαίμων", "ammirabile", "sorprendente"<ref>{{Citazione|δαιμόνιος «che ha qualche rapporto con un δαίμων, ammirabile, sorprendente, posseduto da un dio», etc., usato con dei toni diversi, unicamente al vocativo da Omero '''[...]'''; δαιμόνιον n. esprime in modo più vago la stessa idea di δαίμων «potere divino, démone», il vocabolo è applicato al demone di Socrate (ion.-att., NT, etc.)|{{cita|Pierre Chantraine|pp. 247}}}}</ref>) e quindi collegato a δαίμων, ''dáimōn''<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/demonio/|titolo=vocabolo|sito=[[vocabolario Treccani]]|accesso=6 agosto 2011|editore= Treccani.it}}</ref>, il cui significato originario in lingua greca è quello di [[demone]], entità soprannaturali "neutre",cioè che potevan essere sia benevole sia malevoli.Solo col cristianesimo assunse esclusivamente un significato negativo. Infatti tale termine greco nel [[Nuovo Testamento]] è presente sia con l'originale senso neutro di 'divinità'<ref name=DDD>{{Citazione|Il senso neutro originale di 'divinità' si trova in Atti 17:18, ove Paolo è descritto dai pagani Ateniesi come un predicatore di 'divinità straniere' (daimonia). La septuaginta usa ''daimonion'' più volte nel senso dell'antico vicino oriente degli spiriti del deserto: esso traduce l'ebraico ''śe'îrîm'' ( capre selvatiche, →satiri, capre demoni; Isa 13:21), e ''siyyim'' (dimoranti del deserto, bestie selvatiche; Isa 34:14) '''[...]'''. Come gli dèi delle nazioni furono demonizzati, così "demone" nel senso dualistico si trova nella Septuaginta (LXX) come una designazione di divinità e spiriti pagani: in LXX Ps 95:5 le divinità nazionali di altri popoli sono dette essere idoli ('''elilim'') in ebraico, diventano "demoni" ("Tutti gli dèi delle nazioni sono demoni"); in LXX Deut 32:17, le divinità straniere che Israele adorava, sono propriamente descritte nel testo ebraico come ''šēdîm'' (spiriti tutelari), sono di nuovo chiamati "demoni" ("Essi sacrificano ai demoni e non a dio"; cf. LXX Ps 105:37; Bar. 4:7); in LXX Isa 65:11 ''daimon'' rende il nome ebreo del dio pagano della Fortuna (→Gad) [...]|{{Cita|Karel van der Toorn, Bob Becking, Pieter Willem van der Horst|pp. 237-238}}}}</ref>, che con quello di angelo caduto<ref>{{Citazione|By the end of the New Testament period,
{{Citazione|δαιμόνιος «che ha qualche rapporto con un δαίμων, ammirabile, sorprendente, posseduto da un dio», etc., usato con dei toni diversi, unicamente al vocativo da Omero '''[...]'''; δαιμόνιον n. esprime in modo più vago la stessa idea di δαίμων «potere divino, démone», il vocabolo è applicato al demone di Socrate (ion.-att., NT, etc.)|{{cita|Pierre Chantraine|p. 247}}}}</ref>) e quindi collegato a δαίμων, ''dáimōn''<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/demonio/|titolo=vocabolo|sito=[[vocabolario Treccani]]|accesso=6 agosto 2011|editore= Treccani.it}}</ref>, il cui significato originario in lingua greca è quello di [[demone]], entità soprannaturale "neutra", che poteva cioè essere sia benevola sia malevola nei confronti degli uomini. Solo col cristianesimo assunse esclusivamente un significato negativo. Infatti tale termine greco nel [[Nuovo Testamento]] è presente sia con l'originale senso neutro di 'divinità'<ref name=DDD>{{Citazione|Il senso neutro originale di 'divinità' si trova in Atti 17:18, ove Paolo è descritto dai pagani Ateniesi come un predicatore di 'divinità straniere' (daimonia). La septuaginta usa ''daimonion'' più volte nel senso dell'antico vicino oriente degli spiriti del deserto: esso traduce l'ebraico ''śe'îrîm'' ( capre selvatiche, →satiri, capre demoni; Isa 13:21), e ''siyyim'' (dimoranti del deserto, bestie selvatiche; Isa 34:14) '''[...]'''. Come gli dèi delle nazioni furono demonizzati, così "demone" nel senso dualistico si trova nella Septuaginta (LXX) come una designazione di divinità e spiriti pagani: in LXX Ps 95:5 le divinità nazionali di altri popoli sono dette essere idoli ('''elilim'') in ebraico, diventano "demoni" ("Tutti gli dèi delle nazioni sono demoni"); in LXX Deut 32:17, le divinità straniere che Israele adorava, sono propriamente descritte nel testo ebraico come ''šēdîm'' (spiriti tutelari), sono di nuovo chiamati "demoni" ("Essi sacrificano ai demoni e non a dio"; cf. LXX Ps 105:37; Bar. 4:7); in LXX Isa 65:11 ''daimon'' rende il nome ebreo del dio pagano della Fortuna (→Gad) [...]|{{Cita|Karel van der Toorn, Bob Becking, Pieter Willem van der Horst|pp. 237-238}}}}</ref>, sia con quello di [[angelo caduto]]<ref>{{Citazione|By the end of the New Testament period, Christian tradition made no distinction between fallen angels and demons.|[[Jeffrey Burton Russell]]. ''The Devil: Perceptions of Evil from Antiquity to Primitive Christianity''. NY, Ithaca, 1977, pag. 236}}</ref>.<br />Già nella Septuaginta, e in altre traduzioni dall'ebraico al greco, tale termine occorreva ada indicare l'ebraico שְׂעִירִ֖ים (''śe'îrîm'': capre selvatiche, →satiri, capre demoni), צִיִּים֙ (''siyyim'': dimoranti del deserto, bestie selvatiche), אֱלִילִ֑ים ('''elilim'': idoli), שֵּׁדִים֙ (''šēdîm'', ''shedim'': spiriti tutelari, idolo<ref>{{Citazione|Foreign gods are called shedim (Deut. 32:17; Ps. 106:37; cf.I Cor. 10:20), rendered “demons” or “devils” in most translations. The word is related to Akkadian šêdu (“demon”; good or evil).|[[Gershom Scholem]]. ''[[Encyclopaedia Judaica]]'', vol.5. NY, Macmillan, 2004, pag. 573}}</ref>), גָּד (Gad: nome ebreo di un dio della Fortuna)<ref name=DDD/> e יָשׁ֥וּד (''yâšûd'': devastare, il devastatore)<ref>Così, [[Roger Caillois]], evidenzia, la resa e la trasformazione del termine ebraico ''yâšûd'' nelle traduzioni greche come ''daimoníon'': {{Citazione|Il testo ebraico del Salmo 91 (versetto 6) non menziona propriamente un demone di mezzogiorno. Il termine ''yâšûd'' designa solamente "il devastatore". Nel versetto 6 non si tratta quindi che della "devastazione che imperversa all'ora di mezzogiorno". Tuttavia le diverse traduzioni greche della Bibba introducono più o meno esplicitamente l'idea di una potenza demoniaca individualizzata: "dalla sventura e dal demone meridiano" (Settanta), dal "morso demoniaco di mezzogiorno" (Aquila), "il diabolico accidente di mezzogiorno" (Simmaco), "dall'imbattersi nel demone meridiano" (Apollinare di Laodicea). La lingua dei traduttori è certo povera e imprecisa; la parola ''δαιμόνιον'' in particolare corrisponde a cinque diversi termini ebraici. Ma una simile penuria non può bastare a spiegare la trasposizione, perché è difficile ammettere che i traduttori abbiano confuso ''yâšûd'' con ''šêdîm'', che d'altronde non significa «demone», ma piuttosto «signore», ne con wešêd «demone», che si sarebbe potuto introdurre grazie a un'errata lettura '''[Cfr.F.G. Vigouroux, ''Dictionnaire de la Bible'', Paris 1895-1912, 5 voll., s.v. ''démon'', vol.2, col. 1367; S. de Muis, ''Commentarius literalis et historicus in omnes psalmos Davidis'', Paris 1630; J.C. Frommann, ''Tractatus de fascinatione'', Norimbergae 1675, p. 897.]'''. Checché sia di queste difficoltà testuali, che gli specialisti dell'esegesi biblica non sembrano ancora aver definitivamente risolto'''[Cfr. S. Landersdorfer, ''Das daemonium meridianum'', in «Biblische Zeitschrift», XVIII (1929), pp. 294 sg.]''', è certo che almeno lo spirito del passo è indubitabile. Si tratta di una forza demoniaca la cui azione è temibile in pieno mezzogiorno '''[...]'''.|{{cita|Roger Caillois|pp. 53-54}}}}</ref>.
 
== Nelle religioni ==
{{F|creature leggendarie|arg2=religione|marzo 2015|pochi riferimenti alle tradizioni non cristiane, abbondano solo i passi biblici.}}
=== Zoroastrismo ===
{{Vedi anche|Angra Mainyu}}
''Angra Mainyu'' ([[avestico]]) o ''Ahreman'' e ''Arimane'' ([[Lingua pahlavi|pahlavico]]) o ''Ahriman'' ([[Lingua fārsì|fārsì]]) è, nella religione [[Zoroastrismo|mazdeista]], il nome dello spirito malvagio guida di una schiera di "demòni" indicati come ''[[daēva]]''.
 
Angra Mainyu ("Spirito del Male") è lo spirito malvagio e distruttore, l'avversario di [[Spenta Mainyu]] ("Santo Spirito"; [[Lingua pahlavi|pahlavico]] Spentomad) lo spirito santo del Bene e guida degli "[[angelo|angeli]]" indicati come [[Ameša Spenta]]. L'origine di Angra Mainyu è dibattuta dagli studiosi. Alcuni lo intendono una creatura spirituale celeste del Dio unico creatore [[Ahura Mazdā]] e a lui successivamente ribellatasi per libera scelta.
 
{{Citazione|La teologia di Zarathustra non è 'dualista' in senso stretto, poiché Ahura Mazdā non è messo a confronto con un 'anti-dio'; l'opposizione si esplicita, all'origine tra i due Spiriti. D'altra parte è più volte sottintesa l'unità tra Ahura Mazdā e lo Spirito Santo (''Y''.,43:3; ecc.). Insomma il Bene e il Male, il santo e il demone procedono entrambi da Ahura Mazdā, ma poiché Angra Mainyu ha scelto liberamente la sua natura e la sua vocazione malefica, il Signore non può essere considerato responsabile della comparsa del Male.|[[Mircea Eliade]]. ''Zarathustra e la religione iranica'' in ''Storia delle credenze e delle idee religiose'' vol.I. Milano, Rizzoli, 2006, pag.331 e pag.337}}
 
{{Citazione|Non è necessario attribuire ad Ahura Mazdā la paternità dello Spirito Distruttore. Come ha suggerito Gershevitch, basta pensare che il Signore Saggio abbia generato lo Spirito, probabilmente sotto forma di due Spiriti (diremmo noi); ma questi si sono differenziati soltanto- e qui sta il punto fondamentale- per loro libera scelta|[[Jacques Duchesne-Guillemin]]. ''L'Iran antico e Zoroastro'' in ''Storia delle religioni'' (a cura di [[Henri-Charles Puech]]) vol.2. Bari, Laterza, 1977, pag. 146 }}
 
Altri studiosi lo intendono invece come un essere originario contrapposto fin dall'inizio dei tempi al Dio unico Ahura Mazdā<ref>{{Citazione|Zarathushtra established mazdā (wisdom) and Ahura Mazdā (later Old Persian: Auramazdā, Middle Persian: Ohrmazd, New Persian: Hormazd) as means of distinguishing right from wrong (Gāthās 33.13, 45.6). The primordial entity Ahura Mazdā was ascribed a creative hypostasis called Spenta Mainyu (originally Spanta Manyu, Middle Persian: Spenāg Mēnōg) (Holy Spirit). Opposing order and Ahura Mazdā, Zarathushtra suggested, were confusion and the primordial entity Angra Mainyu (later Middle Persian: Ahreman, New Persian: Ahriman) (the Angry Spirit).|[[Jamsheed K. Choksy]]. ''Encyclopedia of Religion'' NY, Macmillan, 2005, pag. 9989}}</ref>.
 
{{Citazione|Come si è detto, è certamente il dualismo -un dualismo eminentemente etico- il tratto più caratteristico ed originale del pensiero di Zoroastro. Esso ne completa, quasi giustificandola sul piano logico, la visione tendenzialmente monoteistica. [...] In realtà l'insegnamento gathico dev'essere propriamente definito dualistico nella sua ispirazione di fondo: esso si presenta come un "monoteismo dualistico" in cui il potere divino è limitato, per così dire, dalla presenza del Male su un piano che precede e trascende quello della vita materiale, che da tale presenza è a sua volta pesantemente e drammaticamente condizionata.|[[Gherardo Gnoli]]. ''Le religioni dell'antico Iran e Zoroastro'' in [[Giovanni Filoramo]] (a cura di) ''Storia delle religioni'' vol.1 Le Religioni antiche. Bari, Laterza, 1994, pag.400}}
 
Studiosi<ref>Cfr. ad esempio [[Paul Du Breil]]. ''Zarathustra (Zoroastro) e la trasfigurazione del mondo''. Genova, ECIG, 1998, pp. 220 e segg.</ref> ritengono che la figura di Angra Mainyu sia equivalente alla figura abramitica di [[Satana]]; Nella più antica religione Mazdeista infatti, [[Angra Mainyu]] era l'angelo caduto che scelse liberamente la sua natura e la sua vocazione malefica, divenendo un'entità malvagia e distruttrice, guida di una schiera di angeli malvagi che si trascina con sé (chiamati Daeva) e contrapposti al Dio unico (chiamato Mazda) che viene assistito dai suoi 7 angeli del bene (spiriti santi il cui capo è Spenta Mainyu e gli altri 6 sono chiamati [[Ameša Spenta]]), e nello stesso identico modo nella successiva religione ebraica Satana era l'angelo caduto, divenendo un'entità malvagia, guida di una schiera di angeli malvagi che si trascina con sé (chiamati Demoni) e contrapposti al Dio unico (chiamato Yhwh) che viene assistito dai suoi [[Sette Arcangeli|7 angeli del bene]] (con [[Arcangelo Michele|Michele]] alla guida di altri 6) evidenziando il fin troppo ovvio spunto che la popolazione ebraica aveva tratto nel periodo dopo il ritorno dall'esilio in [[Babilonia (città antica)|Babilonia]] (VI secolo a.C.).
 
=== Induismo ===
A differenza del Cristianesimo, dell'Islam, e dello Zoroastrismo, l'[[Induismo]] non riconosce alcuna forza o entità malvagia principale come il Diavolo in opposizione a Dio. L'Induismo riconosce però che esseri ed entità differenti (ad esempio, gli [[Asura]]) possano compiere atti malvagi, sotto il dominio temporaneo del [[guṇa]] chiamato ''tamas'', e causare sofferenze agli uomini. Le guna rajasica e tamasica del [[Maya (induismo)|Maya]] sono considerate molto vicine al concetto abramitico, ovvero come le porzioni diaboliche dell'Illusione Definitiva chiamata "Prakriti". Una rappresentazione di ciò è il concetto di Advaita (non-dualismo) dove non si distinguono il bene e il male ma semplicemente differenti livelli di comprensione.
 
D'altra parte nell'Induismo, che dà assai spazio al contrappunto, esiste anche la nozione di ''dvaita'' (dualismo) in cui c'è un'interazione tra le tendenze buone e quelle malvagie.<ref>{{Cita web |url=http://www.shaivam.org/hipgodco.htm |titolo=Hindu Concept of God |accesso=21 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20030504073425/http://www.shaivam.org/hipgodco.htm |dataarchivio=4 maggio 2003 |urlmorto=sì }}</ref> Un Asura importante è [[Rahu]] le cui caratteristiche sono simili a quelle del Diavolo Tuttavia, gli Indù, e i [[Vaishnavismo|Vaishnava]] in particolare, credono che un avatar di [[Visnù]] si incarni per sconfiggere il male quando raggiunge la sua massima potenza. Il concetto di [[Guṇa]] e [[Karma#Induismo|Karma]] spiegano inoltre il male come un grado, piuttosto che come l'influenza di un diavolo.
 
Per essere più specifici, la filosofia Indù indica che l'unica cosa esistente (Verità) è il Dio Onnipotente. Così, tutte le tendenze degli [[asura]] sono inferiori e la maggior parte esiste solamente come illusione nella mente. Gli Asura sono anche persone differenti in cui cattive motivazioni e intenzioni ([[tamas (Induismo)|tamas]]) hanno temporaneamente soppiantato quelle buone ([[Sattva (Induismo)|Sattva]]). Esseri diversi come ''siddha'', ''[[gandharva]]'', ''[[Yakṣa|yaksha]]'' e altri vengono considerati entità a differenza dell'umanità, e in qualche modo sono superiori agli uomini.
 
Nell'[[Ayyavazhi]], ufficialmente un ramo dell'Induismo prominente a [[Tamil Nadu]] (uno Stato meridionale nell'India con retaggio [[Dràvida|Dravidiano]]), i seguaci, a differenza di molte altre correnti dell'Induismo, credono in una figura simile a [[Satana]], Kroni. Kroni, secondo gli Ayyavali è la manifestazione primordiale del male e si manifesta in svariate forme, come ad esempio, [[Rāvaṇa]], [[Duryodhana]], ecc., in diverse epoche o [[yuga]]. Di contro a questa manifestazione del male, i fedeli della religione ayyavaliana credono che Dio, come [[Visnù]] si manifesti nei Suoi [[Avatar (religione)|avatar]] quali [[Rāma]] e [[Krishna]] per sconfiggere il male. Infine, Ekam con lo spirito (lo spirito assunto da Narayana solo per incarnarsi nel mondo) [[Nārāyaṇa]] si incarna nel mondo come Ayya Vaikundar per distruggere la manifestazione ultima di Kroni, [[Kaliyan]].
 
Kroni, lo spirito di [[Kali Yuga]] viene considerato onnipresente in questa epoca e si crede sia una delle ragioni per cui i seguaci dell'Ayyavalismo, come la maggior parte degli Indù, ritengano che l'attuale yuga, Kali Yuga, sia così degradata.
 
=== Buddhismo ===
Una figura simile a quella del diavolo nel Buddismo è [[Mara (demone)|Mara]]. Egli è un tentatore, che ha tentato anche [[Gautama Buddha]] cercando di sedurlo con la visione di [[Bellezza|bellissime]] donne che, in varie leggende, sono spesso riconosciute come le figlie di Mara. Mara personifica l'incapacità, la "morte" della vita spirituale. Egli cerca di distrarre gli uomini dal praticare una vita spirituale rendendo il noioso allettante o facendo sì che il negativo sembri positivo. Un'interpretazione di Mara è che esso rappresenti la personificazione dei desideri malsani della mente umana, impedendone la visione della [[verità]]. In un certo senso, quindi, Mara non è soltanto un'entità sovrannaturale a sé stante, ma è parte integrante dell'essenza stessa di una persona, che deve essere sconfitta.
 
=== Ebraismo ===
Nell'[[Ebraismo]] non esiste il concetto di diavolo come nel [[Cristianesimo]] o nell'[[Islam]]. In [[Lingua ebraica|ebraico]], il termine biblico ''ha-satan'' (שָׂטָן) significa "l'avversario"<ref>Ad esempio in ''Numeri'' 22:22 e in ''Samuele'' 29:4 ed in altri passi, nella traduzione compare la parola "avversario", che nell'ebraico originale era "ha-satan".</ref> o ''l'ostacolo'', o anche "l'accusatore in giudizio, contraddittore"<ref name=sem>«'''Šāṭān''' in ebraico è assunto per lo più col significato di "accusatore in giudizio, contraddittore"» (''Satana'' in ''Il mondo del divino e degli eroi'', da ''Le origini della cultura europea'' Vol.I, [[Giovanni Semerano (filologo)|Giovanni Semerano]], p.147)</ref> (sottolineando così che Dio viene visto come il [[Giudice]] finale).
 
Nel ''[[Libro di Giobbe]]'' (Iyov), ''ha-satan'' è la qualifica, non il nome proprio, di un [[angelo]] sottomesso a Dio: egli è il capo-accusatore della corte divina. Nell'Ebraismo ''ha-satan'' non è malvagio, ma piuttosto indica a Dio le cattive azioni ed inclinazioni dell'umanità. Essenzialmente ''ha-satan'' non ha potere a meno che gli umani non compiano azioni malvagie. Dopo che Dio fa notare la devozione di [[Giobbe]], ''ha-satan'' chiede il permesso di mettere alla prova la sua fede. A quest'uomo retto vengono sottratte la famiglia, le proprietà, ede in seguito, la [[salute]], ma rimane ancora pieno di fede verso Dio. Alla fine di questo libro Dio appare come un mulinello d'aria, spiegando a tutti che la giustizia divina è imperscrutabile. Nell'[[epilogo]] vengono restituiti a Giobbe i suoi averi ed egli ha una seconda famiglia per "rimpiazzare" la prima che era deceduta.
 
Nella ''[[Torah]]'', ''ha-satan'' viene menzionato diverse volte come tentatore. L'occasione principale è durante l'incidente del [[vitello d'oro]]: come fonte dell'inclinazione malvagia del popolo, o ''yetser harah'', è responsabile per la costruzione da parte degli Israeliti del [[vitello]] d'[[oro]] mentre [[Mosè]] era sul [[Monte Sinai (Bibbia)|Monte Sinai]] a ricevere la ''[[Torah]]'' da Dio. Nel libro delle ''[[Libri delle Cronache|Cronache]]'', ''ha-satan'' incita [[Davide]] ada un [[censimento]] illegale.
 
Di fatto, il ''[[Libro di Isaia]]'', Giobbe, ''[[Qoelet]]'' e ''[[Deuteronomio]]'' hanno tutti passi in cui a Dio viene attribuito l'esercizio del controllo sovrano sul bene e sul male, esattamente come nel Cristianesimo in cui Satana è tentatore ma non ha alcuna funzione coercitiva sull'uomo che è libero di dannarsi come di salvarsi.
 
Gli [[Esseni]] vedono il mondo come terreno di lotta tra i figli della luce e i figli delle tenebre, teorizzando la [[magia]] angelica. Nel ''Libro dei Giubilei'' le teorie sulle schiere angeliche, sui nomi degli angeli, sulle loro funzioni, hanno un posto di rilievo. Soprattutto, nella loro [[teologia]], agli angeli è riservato un ruolo importante nella guerra contro i figli delle tenebre, capeggiati da ''Belial''.<ref>Marco Patuzzo, ''San Zeno, gioiello di arte romanica'', pag.19, editrice La Grafica, Vago di Lavagno (Verona), 2010.</ref>
 
=== Giudaismo ellenistico ===
La ''[[Septuaginta|versione dei Settanta]]'' utilizza la parola ''diabolos'' al posto di ''ha-satan'' in due casi, entrambi riguardanti gli esseri soprannaturali:
{{vedi anche|Ellenismo|Periodo del Secondo Tempio|Storia di Israele#Età classica|Storia di Israele#Impero Romano e provincia di Giudea}}
:''[[Libro di Giobbe|Giobbe]]'' 1:6 "Or accadde un giorno, che i figliuoli di Dio vennero a presentarsi davanti all'Eterno, e '''il diavolo''' venne anch'egli in mezzo a loro."
La [[Septuaginta|versione dei Settanta]] utilizza la parola ''diabolos'' al posto di ''ha-satan'' in due casi, entrambi riguardanti gli esseri soprannaturali:
:''[[GiobbeLibro di Zaccaria|Zaccaria]]'' 13:61 "OrPoi accaddeil unSignore giorno,mi chefece iveder figliuoliGiosuè, disommo Diosacerdote, venneroche astava presentarsiritto in piè davanti all'Eterno,[[Angelo del Signore]]; e '''il diavolo''' vennestava anch'eglialla insua destra, per essergli contra, mezzocome aparte loroavversa."
Ma quando la parola ebraica ''satan'' si riferisce a un essere umano, è trascritta (σαταν), e non tradotta (διάβολος):
:[[Zaccaria]] 3:1 "Poi il Signore mi fece veder Giosuè, sommo sacerdote, che stava ritto in piè davanti all'[[Angelo del Signore]]; e '''il diavolo''' stava alla sua destra, per essergli contra, come parte avversa."
Ma quando la parola ebraica ''satan'' si riferisce ad un essere umano, è trascritta (σαταν), e non tradotta (διάβολος):
:1 Re 11:23 "Iddio suscitò un altro '''satan''' (σαταν) a [[Salomone]]: Rezon, figliuolo d'[[Eliada]], ch'era fuggito dal suo signore [[Hadadezer]], re di [[Tsoba]]."
Questa distinzione si riscontra in altri testi ebraici.
 
=== Cristianesimo ===
{{Vedi anche|Diavolo nel cristianesimo|Lucifero|Satana}}
[[File:Michael Pacher 004.jpg|thumb|''San Volfango e il diavoloDiavolo'' di [[Michael Pacher]]]]
 
Secondo la [[Cristianesimo|dottrina cattolicacristiana]] il diavoloDiavolo è noto anche con il nome di [[Satana]] e talvolta come [[Lucifero]], sebbene la maggior parte degli studiosi riconoscano che il riferimento in {{passo biblico2biblico|Is|14,12}} a Lucifero, o la Stella del Mattino, sia in relazione al re babilonese<ref>Vedere,{{Cita ad esempio, le voci in [httpweb|lingua=en|url=https://studylight.org/conconcordances/eng/ntb/viewl/lucifer.cgi?numberhtml|titolo=T3103Lucifer - Nave's Topical Bible], il-|sito=StudyLight.org|accesso=2025-03-17}}</ref><ref>{{Cita [httpweb|lingua=en|url=https://studylight.org/dicdictionaries/eng/hbd/viewl/love.cgi?numberhtml|titolo=T3937Brotherly Love - Holman Bible Dictionary] e-|sito=StudyLight.org|accesso=2025-03-17}}</ref><ref>{{Cita l'[httpweb|lingua=en|url=https://studylight.org/comcommentaries/eng/acc/viewisaiah-14.cgi?book=isa&chapterhtml|titolo=Isaiah 14&verse=12#Isa14_12 Adam- Clarke's Commentary] - Bible Commentaries|sito=StudyLight.org|accesso=2025-03-17}}</ref>. Secondo alcune lezioni{{Senza della teologia cattolica, il Diavolo è il più bello tra gli [[angelofonte|angeli]] e per un atto di orgoglio si è ribellato a [[Dio]]. La teologia cattolica lo descrive come un essere che odia la creazioneCreazione e tutta l'umanità operando con menzogne e false promesse affinché l'essere umano rinunci alla sua figliolanza divina, al suo legame con Dio.}}
 
{{Senza fonte|Altri Cristianicristiani (ad esempio i [[cristadelfiani]]) pensano che il diavolo nella Bibbia si riferisca figurativamente al peccato e alla tentazione umani e a qualsiasi sistema umano in contrapposizione a Dio.}}
 
Nel cattolicesimo il diavoloDiavolo viene identificato con il serpente nel [[Giardino dell'Eden]], con il dragone nell'''[[Apocalisse di Giovanni]]''<ref>{{Cita passo biblico2biblico|Ap|12,9}}</ref>, e con il tentatore dei ''[[Vangelo|Vangeli]]''<ref>{{Cita passo biblico2biblico|Mt|4,1}}</ref>. È menzionato più frequentemente nei Vangeli, specialmente in riferimento allaa colui forzache trainanteoperò dietroper la crocifissione di [[Cristo]].
 
Sulla personalità e azione del diavolo è interessante quanto il dott. [[Gabriele Amorth]], esorcistadecano degli ufficialeesorcisti della Chiesa cattolica, ricava dalle sue esperienze dirette: da esse, e da analoghe presentazioni di altri autori, emerge il pensiero cattolico circa il diavolo: essereente [[persona (filosofia)|personale]] che influisce nella vita di ogni uomo<ref>[[Gabriele AmothAmorth]], ''Memorie di un esorcista'', (Piemme).</ref><ref>Gabriele Amoth, ''Il Rito. Storia vera di un esorcista di oggi'', Sperling-Kufler, 2010.</ref><ref>Gino Oliosi,''Il demonio come essere personale'', Fede e Cultura).</ref><ref>Ferruccio Sutto e Anna Renda, ''Io combatto il demonio'', Biblioteca dell'Immagine.</ref>.
 
Nel ''Commento alle sentenze'' e nella ''Somma teologica'' di sant'[[Alberto Magno]] i demoni sono descritti come angeli caduti ed entità corporee prive di [[anima]].<ref>{{cita web|url=https://it.aleteia.org/2023/02/17/santalberto-magno-i-diavoli-non-sono-eterei-e-vedono-il-futuro|titolo=Sant'Alberto Magno sui demoni}}</ref>
Il diavolo è uno spirito che tiene incatenati agli inferi le persone che sono in stato di [[peccato mortale]] infatti Gesù dice "chi non è con me è contro di me e chi non raccoglie con me disperde" {{Passo biblico|Mt|12, 30}}. Le persone che perseverano in questo stato fino alla morte sono condannate al supplizio eterno ([http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s1c1a8_it.htm#1861] parte 3,articolo 8, sezione 4 versetto 1861) e vengono punite per sempre dal diavolo e dai suoi seguaci all'inferno (San Tommaso D'Aquino, Summa Teologica, supp. III, argomento 97). Al diavolo è stato dato un potere enorme in questo mondo principalmente sulla morte (Concilio di Trento, Sess. 5a, Decretum de peccato originali, canone 1: DS 1511) {{Passo biblico|Eb|2,14}}, secondo le parole di San Giovanni: "Tutto il mondo giace sotto il potere del maligno" {{Passo biblico|1Gv|5,19}}. Il Signore infatti si è incarnato proprio per distruggere le opere del Maligno {{Passo biblico|1Gv|3,8}}.
 
Il diavolo <!--{{senza fonte|(scritto con l'iniziale maiuscola perché è un [[nome proprio]] di persona)}}--> è uno spirito che tiene incatenati agli Inferi le persone che sono in stato di [[peccato mortale]]. Gesù infatti dice: "chi non è con me è contro di me e chi non raccoglie con me disperde" {{Passo biblico|Mt|12, 30|libro=no}}. Le persone che perseverano in questo stato fino alla morte sono condannate al supplizio eterno (<ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s1c1a8_it.htm|titolo=Catechismo della Chiesa Cattolica - Il peccato|sito=www.vatican.va|accesso=2025-03-17}}</ref>parte 3, articolo 8, sezione 4 versetto 1861) e vengono punite per sempre dal diavolo e dai suoi seguaci all'inferno ([[San Tommaso d'Aquino]], ''[[Summa Theologica]]'', supp. III, argomento 97). Al diavolo è stato dato un potere enorme in questo mondo principalmente sulla morte (Concilio di Trento, Sess. 5a, Decretum de peccato originali, canone 1: DS 1511) {{Passo biblico|Eb|2,14|libro=no}}, secondo le parole di San Giovanni: "Tutto il mondo giace sotto il potere del maligno" {{Passo biblico|1Gv|5,19|libro=no}}. Il Signore infatti si è incarnato proprio per distruggere le opere del Maligno {{Passo biblico|1Gv|3,8|libro=no}}.
Il demonio preferisce agire nell'ombra senza farsi scovare perché appena viene scovato e individuato il suo potere può essere facilmente indebolito o annullato<ref>[http://www.mariadinazareth.it/rubrica%20inferno/intervista%20a%20padre%20cottier.htm Padre Cottier<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Per fare ciò il suo modo di operare preferito è la tentazione, la quale si presenta agli occhi dell'uomo sempre come una cosa attraente e "desiderabile per acquistare saggezza" {{Passo biblico|Gen|3,6}}. Infatti essendo uno spirito può manifestarsi in parole, pensieri o atti contrari alla legge di Dio e all'insegnamento di Gesù (San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, I-II, q. 71, a. 6: Ed. Leon. 7, 8-9). Nella maggior parte dei casi preferisce lasciare le sue vittime libere di operare nel mondo per spargere la zizzania mentre perseguita e tenta particolarmente quelli che si sono decisi per Dio e per i suoi comandamenti come spiega San Giovanni nelle sue lettere.
 
Il demonio preferisce agire nell'ombra senza farsi scovare perché appena viene scovato e individuato il suo potere può essere facilmente indebolito o annullato<ref>{{Cita web|url=http://www.mariadinazareth.it/rubrica%20inferno/intervista%20a%20padre%20cottier.htm|titolo=Padre Cottier|sito=www.mariadinazareth.it|accesso=2025-03-17}}</ref>. Per fare ciò il suo modo di operare preferito è la tentazione, la quale si presenta agli occhi dell'uomo sempre come una cosa attraente e "desiderabile per acquistare saggezza" {{Passo biblico|Gen|3,6|libro=no}}. Infatti essendo uno spirito può manifestarsi in parole, pensieri o atti contrari alla legge di Dio e all'insegnamento di Gesù (San Tommaso d'Aquino, ''Summa theologiae'', I-II, q. 71, a. 6: Ed. Leon. 7, 8-9). Nella maggior parte dei casi preferisce lasciare le sue vittime libere di operare nel mondo per spargere la zizzania mentre perseguita e tenta particolarmente quelli che si sono decisi per Dio e per i suoi comandamenti come spiega San Giovanni nelle sue lettere.
 
Sull'origine del diavolo nelle credenze cristiane compie una disamina non cristiana lo storico francese [[Georges Minois]] nel suo saggio ''Le diable''<ref>[[Georges Minois]]. ''Le diable''. Parigi, PUF, 1998. In italiano: ''Piccola storia del diavolo''. Bologna, Il Mulino, 1999, pp. 9 e sgg.</ref>. Minois sottolinea che l'immagine del diavolo è indissolubilmente legata al concetto di "agonismo cosmico" e "divino".
 
L'idea [[cristianesimo|cristiana]] di diavolo è erede, secondo Minois, di numerosi attributi di altre religioni del [[vicinoVicino Oriente antico]]. Miti agonici erano presenti in [[Antico Egitto|area egizia]] (il dio [[Seth]] contro il dio [[Horus]]), [[Babilonia (regione storica)|babilonese]] ([[Gilgameš]] contro il mostro Huwawa, il dio [[Marduk]] contro il mostro [[Tiāmat]] nell{{'}}''[[EnûmaEnūma Elišeliš]]'') e nella religione [[Canaan|cananea]] (il dio [[Baal]] contro il dio infero [[Mot (divinità)|Mot]]). Sono presenti pure elementi [[Religione greca|greco]]-[[Religione|romani]]: la lotta di [[Zeus]] e di suo figlio [[Dioniso]], forze vitali, contro i [[Titano (mitologia)|Titani]] di [[Crono]], divoratore dei propri figli; [[Eracle]] contro l'[[Idra di Lerna|Idra]], e [[Teseo]] contro il [[Minotauro]].
 
Il predecessore del diavolo [[ebraico]]-[[cristianesimo|cristiano]] è, per Minois, [[Angra Mainyu]] ([[Lingua pahlavi|pahlavico]] ''Ahrimane'') che, con il suo esercito malefico di demonii (''daeva''), era il principio del male nel [[Mazdeismo]] ([[Zoroastrismo]]) iranico e quindi persiano. Nell'[[Antico Testamento]] c'era un Satana accusatore ede oppositore, non una maligna potestà<ref>Georges Minois. ''Op. cit.'' p. 21.</ref>. La concezione cambiò sotto l'influsso di testi della letteratura [[apocalittica]] non [[Canone della Bibbia|canonica]] dell'[[Ebraismo]] che trattava anche di una rivolta degli [[angelo|angeli]] contro Dio (''Libro dei Custodi'', ''Libro dei Giganti'', ''Visione di Enoch'', ''[[Libro di Enoch]]'', ''Libro dei Giubilei'', ''[[Libro di Adamo]]''). Anche la comunità ascetico-monastica degli [[Esseni]] di [[Qumram]], i “figli della luce”, si considerava artefice della vittoria imminente su [[Satana]]. Le due forze cosmiche rivali, il Bene ede il Male, si preparano allo scontro [[escatologia|escatologico]] finale che porterà alla vittoria del bene. Sia nelle sette apocalittiche dell'[[Ebraismo]] sia nella comunità di [[Qumram]] è evidente l'influsso del [[dualismo]] [[metafisico]] [[iranici|iranico]] del [[Mazdeismo]]: [[Ahura Mazdā]], dio del Bene e della Verità, contro [[Angra Mainyu]], principio del Male e della Menzogna.
{{Citazione|È all'interno di questa confusa letteratura che il diavolo, qualunque sia il suo nome - [[Satana]], Belial, Mastema, Semihazaz, ecc.- acquista le caratteristiche che gli sono proprie nel [[Nuovo Testamento]]: angelo caduto, per lussuria o superbia, che si è fatto nemico di Dio e dell'uomo, che egli cerca di mettere contro il suo Creatore, e che sparge il male ovunque|[[Georges Minois]]. ''Op. cit.'', p. 24}}
 
Il diavolo dunque, quasi assente nell'Antico Testamento, si affermò nel [[Cristianesimo]]. Egli ha antenati dalla [[Mesopotamia]], dalla [[Persia]] e dalla [[Grecia]]. Nell'[[Ebraismo]] l'idea di un avversario del diavolo si fece strada dopo l'[[esilio]] a [[Babilonia (città antica)|Babilonia]] e i contatti con i [[Persiani]].
 
Un testo degli [[Esseni]] recita: "Dall'angelo della tenebra deriva ogni aberrazione [...], gli spiriti come lui sono intenti a far cadere i figli della luce". Gli [[Esseni]] formularono per primi un concetto di Inferno. Scrive di loro lo storico [[Giuseppe Flavio]] : " Alle anime cattive assegnano una grotta buia e tempestosa, piena di supplizi infiniti". Il già citato [[Libro di Enoch]] in ambiente [[ebraico]] parla per la prima volta di angeli ribelli a [[Dio]]. che, comunque, sono spiritualmente superiori all'uomo e possono inclinarlo al male.
 
[[Sant'Agostino]] rifiutò questo libro che invece fu pienamente accolto da [[Tertulliano]], [[Origene]] e dal [[filosofo]] [[Giustino (filosofo)|Giustino]]. Quest'ultimo, riecheggiando il ''[[Libro di Enoch]]'', ma anche ''[[Genesi]]'' 6,4, scrisse: "Gli angeli trasgredirono agli ordini di Dio, si accoppiarono con donne generarono figli, cioè i cosiddetti demoni". La [[teologia]] [[cristianesimo|cristiana]] mantenne l'idea che [[Satana]] fosse un ex [[angelo]], rifacendosi ada un passo del ''[[profeta]]Libro di [[Isaia]]'' (14.{{Passo 12biblico|Is|11:2}}): "Tu, portatore di luce, figlio dell'aurora, perché sei caduto dal cielo?". Il "portatore di luce" diventò [[Lucifero]]. L'idea che il demonio abitasse sottoterra non era così diffusa presso i primi cristiani. [[San Paolo]] scrive (''Efesini,{{Passo biblico|Ef|2: 2''}}): "principe delle potenze dell'aria, quello spirito che ora opera negli uomini ribelli" e, più oltre, aggiunge (''Efesini,{{Passo biblico|Ef|6: 12''}}): " spiriti del Male che abitano nelle regioni celesti". Soprattutto influssi della cultura dei [[Greci]] e dei [[Civiltà romana|Romani]] trasferirono [[Satana]] agli Inferi: l'[[Ade (regno)|Ade]] dei [[Greci]], ad esempio, di cui c'è un cenno nel ''[[Fedone]]'' di [[Platone]] e poi nell{{'}}''[[Odissea]]'' (XI libro) quando [[Ulisse]] scende nell'[[Ade]] per incontrare l'indovino [[Tiresia]]. Nel Tardo Medioevo [[Satana]] diventò una figura orripilante, mostruosa e paurosa, dai tratti orrendamente bestiali come negli affreschi di [[Giotto]] ([[Cappella degli Scrovegni]]) e del [[Beato Angelico]] o nella descrizione dantesca della ''[[Divina Commedia]]'' (''[[Inferno XXXIV- Canto ventiquattresimo]]'', vv.37- 60). Tratti animaleschi del diavolo medioevale richiamano altre divinità pagane: il [[celtico]] ''CernumnosCernunnos'', con palchi ramificati da [[Cervidae|cervo]]; l'[[etrusco]] ''Tuchulcha'', con becco ricurvo, ali da [[avvoltoio]] e serpenti al posto di capelli; ede in particolare il dio [[Grecia antica|greco]] [[Pan]], selvaggio, terrificante (anche per le sue urla) e dedito ai piaceri sessuali della carne (con un grande [[Simbolismo fallico|fallo]], era rappresentato dedito alla [[masturbazione]], alla bisessualità e alla violenza sessuale). Nel [[1215]], durante il [[Concilio Lateranense IV]], la Chiesa emanò il documento ''Firmiter'' che elencava princìpi dottrinali. Uno di essi recitava: "Il diavolo e gli altri demoni sono stati creati buoni da Dio, ma da se stessi si sono trasformati in malvagi. L'uomo ha poi peccato per suggestione del demonio".<ref>[[Focus storia]], ''I mille volti del diavolo'', n. 72, ottobre 2012, pag. 20 e segg.</ref>
 
La interpretazione della figura e del ruolo del diavolo fu una delle origini delle "eresie" cristiane; comevadcome ad esempio nel [[bogomilismo]] che, in sintesi, riteneva che Dio avesse due figli: Satanael (il diavolo), il primogenito, e Michele (l'Arcangelo). SatanelSatanael si ribellò al padre e si trasformò in una creatura malvagia la quale, una volta cacciata dal regno dei cieli, creò l'[[inferno]] e la terra, cercando nel contempo, di generare l'uomo: non riuscendovi chiese aiuto al padre che soffiò l'anima nel corpo inanimato. Così ormai padrone dell'uomo per aver creato la sua parte materiale, SatanelSatanael permise ad [[Adamo]] di colonizzare la terraTerra.
 
{{Citazione|È il nemico numero uno, è il tentatore per eccellenza. Sappiamo così che questo Essere oscuro e conturbante esiste davvero, e che con proditoria astuzia agisce ancora; è il nemico occulto che semina errori e sventure nella storia umana ma che è, comunque, spiritualmente superiore all' uomo e può inclinarlo al male. Da ricordare la rivelatrice parabola evangelica del buon grano e della zizzania, sintesi e spiegazione dell’illogicità che sembra presiedere alle nostre contrastanti vicende: ''inimicus homo hoc fecit'' ({{Passo biblico|Matteo|13,28|libro=no}}). È «l’omicida fin dal principio... e padre della menzogna», come lo definisce Cristo ({{Passo biblico|Giovanni|8,44-45|libro=no}}); è l’insidiatore sofistico dell’equilibrio morale dell’uomo. È lui il perfido ed astuto incantatore, che in noi sa insinuarsi, per via dei sensi, della fantasia, della concupiscenza, della logica utopistica, o di disordinati contatti sociali nel gioco del nostro operare, per introdurvi deviazioni, altrettanto nocive quanto all’apparenza conformi alle nostre strutture fisiche o psichiche, o alle nostre istintive, profonde aspirazioni.|[[Paolo VI]], Udienza generale, 15 novembre 1972<ref>{{Cita testo|voce=La Santa Sede|titolo=Paolo VI, Udienza generale, 1972|url=http://w2.vatican.va/content/paul-vi/it/audiences/1972/documents/hf_p-vi_aud_19721115.html}}</ref>}}
 
=== Islam ===
{{Vedi anche|IblisIblīs|Shaytan|Jinn}}
Nell'[[Islam]] il diavolo prende il nome di [[IblisIblīs]] (arabo: ''[[Shaytan]]'', un termine che si riferisce ada esseri malvagi simili al diavolo). Secondo il ''[[Corano]]'', Dio creò Iblis dal "fuoco senza fumo" e creò l'uomo dall'argilla. La caratteristica principale del Diavolo, oltre alla [[hýbris]], è che non ha altro potere se non quello di gettare suggestioni malvagie nel cuore degli uomini e delle donne.
 
Secondo la [[KalamKalām|teologia musulmana]], Iblis venne espulso dalla grazia di Dio quando gli disobbedì scegliendo di non rendere omaggio ad [[Adamo]], il padre dell'intera umanità. Egli sostenne di essere superiore ad Adamo, basandosi sul fatto che l'uomo, a differenza di sé, era fatto di terra. Come per gli angeli, essi si prostrarono ad Adamo per mostrare il loro omaggio e la loro obbedienza a Dio. Tuttavia a Iblis, inamovibile dal punto di vista che l'uomo era inferiore, e a cui, a differenza degli angeli, venne data la capacità di scegliere, fece la scelta di non obbedire a Dio. Ciò lo portò ada essere espulso da Dio, un atto di cui Iblis accusò l'umanità. Inizialmente, il Diavolo riuscì ada ingannare Adamo, ma una volta che le sue intenzioni divennero chiare, Adamo ed [[Eva]] si pentirono dei loro peccati davanti a Dio e vennero liberati dai loro misfatti e perdonati. Dio diede loro un forte avvertimento riguardo Iblis ede i fuochi dell'Inferno, e chiese a loro e ai loro figli (umanità) di stare lontano dalle illusioni dei loro sensi causate dal Diavolo.
 
Secondo i versi del [[Corano]], la missione del Diavolo fino alla [[Qiyama]], o Giorno della Resurrezione (''yawm al-qiyāma''), è quella di ingannare i figli di Adamo (l'umanità). Dopo di ciò, egli verrà posto tra i fuochi dell'Inferno insieme a coloro che ha illuso. Il Diavolo è noto anche come uno dei [[jinn]], anche se la natura del diavolo è il fuoco e quella dei ''jinn'' è quella del nerofumo, sebbene creato dalle fiamme. Il Corano non raffigura Iblis come il nemico di Dio, poiché Dio è supremo a tutte le sue creazioni ed Iblis è solo una di queste. Il solo nemico di Iblis è l'umanità: egli vuole scoraggiare gli uomini dall'obbedire a Dio. Perciò l'umanità è avvertita del fatto che dovrà lottare (''[[jihad]]'') contro le malizie del Diavolo e le tentazioni che egli instillerà in loro: coloro che riusciranno in questo verranno ricompensati con il Paradiso (''jannat al-firdaws''), raggiungibile solo con una condotta giusta.
 
=== Zoroastrismo ===
{{Vedi anche|Angra Mainyu}}
''Angra Mainyu'' ([[avestico]]) o ''Ahreman'' e ''Arimane'' ([[Lingua pahlavi|pahlavico]]) o ''Ahriman'' ([[Lingua fārsì|fārsì]]) è, nella religione [[Zoroastrismo|mazdeista]], il nome dello spirito malvagio guida di una schiera di "demòni" indicati come ''[[daēva]]''.
 
Angra Mainyu ("Spirito del Male") è lo spirito malvagio e distruttore, l'avversario di [[Spenta Mainyu]] ("Santo Spirito"; [[Lingua pahlavi|pahlavico]] Spentomad) lo spirito santo del Bene e guida degli "[[angelo|angeli]]" indicati come [[Ameša Spenta]]. L'origine di Angra Mainyu è dibattuta dagli studiosi. Alcuni lo intendono una creatura spirituale celeste del Dio unico creatore [[Ahura Mazdā]] e a lui successivamente ribellatasi per libera scelta.
 
{{Citazione|La teologia di Zarathustra non è 'dualista' in senso stretto, poiché Ahura Mazdā non è messo a confronto con un 'anti-dio'; l'opposizione si esplicita, all'origine tra i due Spiriti. D'altra parte è più volte sottintesa l'unità tra Ahura Mazdā e lo Spirito SAnto (''Y''.,43:3; ecc.). Insomma il Bene e il Male, il santo e il demone procedono entrambi da Ahura Mazdā, ma poiché Angra Mainyu ha scelto liberamente la sua natura e la sua vocazione malefica, il Signore non può essere considerato responsabile della comparsa del Male.|[[Mircea Eliade]]. ''Zarathustra e la religione iranica'' in ''Storia delle credenze e delle idee religiose'' vol.I. Milano, Rizzoli, 2006, pag.331'' pag.337 }}
 
{{Citazione|Non è necessario attribuire ad Ahura Mazdā la paternità dello Spirito Distruttore. Come ha suggerito Gershevitch, basta pensare che il Signore Saggio abbia generato lo Spirito, probabilmente sotto forma di due Spiriti (diremmo noi); ma questi si sono differenziati soltanto- e qui sta il punto fondamentale- per loro libera scelta|[[Jacques Duchesne-Guillemin]]. ''L'Iran antico e Zoroastro'' in ''Storia delle religioni'' (a cura di [[Henri-Charles Puech]]) vol.2. Bari, Laterza, 1977, pag. 146 }}
 
Altri studiosi lo intendono invece come un essere originario contrapposto fin dall'inizio dei tempi al Dio unico Ahura Mazdā<ref>{{Citazione|Zarathushtra established mazdā (wisdom) and Ahura Mazdā (later Old Persian: Auramazdā, Middle Persian: Ohrmazd, New Persian: Hormazd) as means of distinguishing right from wrong (Gāthās 33.13, 45.6). The primordial entity Ahura Mazdā was ascribed a creative hypostasis called Spenta Mainyu (originally Spanta Manyu, Middle Persian: Spenāg Mēnōg) (Holy Spirit). Opposing order and Ahura Mazdā, Zarathushtra suggested, were confusion and the primordial entity Angra Mainyu (later Middle Persian: Ahreman, New Persian: Ahriman) (the Angry Spirit).|[[Jamsheed K. Chosky]]. ''Encyclopedia of Religion'' NY, Macmillan, 2005, pag. 9989}}</ref>.
 
{{Citazione|Come si è detto, è certamente il dualismo -un dualismo eminentemente etico- il tratto più caratteristico ed originale del pensiero di Zoroastro. Esso ne completa, quasi giustificandola sul piano logico, la visione tendenzialmente monoteistica. [...] In realtà l'insegnamento gathico dev'essere propriamente definito dualistico nella sua ispirazione di fondo: esso si presenta come un "monoteismo dualistico" in cui il potere divino è limitato, per così dire, dalla presenza del Male su un piano che precede e trascende quello della vita materiale, che da tale presenza è a sua volta pesantemente e drammaticamente condizionata.|[[Gherardo Gnoli]]. ''Le religioni dell'antico Iran e Zoroastro'' in [[Giovanni Filoramo]] (a cura di) ''Storia delle religioni'' vol.1 Le Religioni antiche. Bari, Laterza, 1994, pag.400}}
 
Secondo i versi del [[Corano]], la missione del Diavolo fino alla [[Qiyama]], o Giorno della Resurrezione (''yawm al-qiyāma''), è quella di ingannare i figli di Adamo (l'umanità). Dopo di ciò, egli verrà posto tra i fuochi dell'Inferno insieme a coloro che ha illuso. Il Diavolo è noto anche come uno dei [[jinn]], anche se la natura del diavolo è il fuoco e quella dei ''jinn'' è quella del nerofumo, sebbene creato dalle fiamme. Il Corano non raffigura Iblis come il nemico di Dio, poiché Dio è supremo a tutte le sue creazioni e Iblis è solo una di queste. Il solo nemico di Iblis è l'umanità: egli vuole scoraggiare gli uomini dall'obbedire a Dio. Perciò l'umanità è avvertita del fatto che dovrà lottare (''[[jihād]]'') contro le malizie del Diavolo e le tentazioni che egli instillerà in loro: coloro che riusciranno in questo verranno ricompensati con il Paradiso (''jannat al-firdaws''), raggiungibile solo con una condotta giusta.
Alcuni studiosi<ref>Cfr. ad esempio [[Paul Du Breil]]. ''Zarathustra (Zoroastro) e la trasfigurazione del mondo''. Genova, ECIG, 1998, pagg.220 e segg.</ref> ritengono che la figura di Angra Mainyu abbia ispirato negli [[ebrei]] la figura di [[Satana]], come avversario di Dio, questo dopo il ritorno dall'esilio in [[Babilonia]] (VI secolo a.C.).
 
=== Bahaismo ===
Nelle Scritture del [[Bahaismo]], il "diavolo" o il "satanico" può assumere diversi significati. A volte viene usato per riferirsi all'interpretazione Bahá'í di Satana. Altre volte si riferisce a persone che sono comandate dalla loro stessa bassa natura. In questo senso, la fede Bahá'í pensa che alcune persone malvagie siano diavoli incarnati, non nel senso di essere governati da una forza malvagia esterna, ma dai propri desideri egoistici. [[BabBáb]] definisce i suoi persecutori come "i seguaci del diavolo".<ref>{{cita web|url=http://reference.bahai.org/en/t/tb/SWB/swb-6.html|titolo=reference.bahai.org/en/t/tb/SWB/swb-6.html|accesso=12 luglio 2007|lingua=en}}</ref> La possessione demoniaca menzionata nella Bibbia è considerata essere un altro esempio di individui che sono comandati dai loro bassi istinti. Shoghi Effendi ha scritto:
 
{{citazione|Riguardo alla tua domanda relativa alla condizione di queste persone che vengono descritte nei vangeli come se fossero possedute da diavoli; ciò dovrebbe essere interpretato figurativamente; il diavolo o Satana è un simbolo delle forze oscure e malvagie che cedono alla tentazione.}}<ref>[{{cita web|url=http://bahai-library.com/index.php5?file=hornby_lights_guidance_2.html&chapter=4 |titolo=Shogi Effendi]|accesso=21 febbraio 2008|dataarchivio=16 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191216185853/http://bahai-library.com/index.php5?file=hornby_lights_guidance_2.html&chapter=4|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel contesto della tentazione di Gesù nel deserto, il diavolo viene interpretato come la natura umana di Gesù. Questa gli ha mostrato ciò che poteva ottenere con i suoi poteri, se avesse seguito le vie del mondo. Tuttavia, lo Spirito Santo all'interno di Cristo si rifiutò di sottomettersi alla natura più spregevole, scegliendo di seguire invece la volontà di Dio.
 
La fede Bahá'í insegna che Satana è anche ununa metafora dell'"ego insistente" o dell'"ego più infimo" che è un'inclinazione innata all'interno di ogni individuo. Questa tendenza viene spesso citata nelle Scritture Bahá'í come "il Malvagio". [[Bahá'u'lláh]] ha scritto:
 
{{citazione|Vegliate su voi stessi, poiché il Malvagio giace in attesa, pronto ad intrappolarvi. Proteggetevi dai suoi mezzi maligni, e, guidati dalla luce del nome del Dio che vede tutto, rifuggete dall'oscurità che vi circonda.}}<ref>[http://reference.bahai.org/en/t/b/TB/tb-8.html Bahá'u'lláh]</ref>
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Nel paganesimo e nel neopaganesimo, così come nella [[Wicca]] la figura del satana/diavolo biblico non esiste.
 
Nonostante molti gruppi neopagani venerino il [[Dio Cornuto]], come ad esempio il consorte della [[Grande Madre]] nella religione [[Wicca]], queste divinità non hanno nulla a che fare con il Demonio cristiano propriamente inteso come figura maligna e portatore di malvagità, ma solitamente rispecchiano figure come il Dio [[Cernunnos]] oppure il Dio [[Pan]]. Qualsiasi somiglianza abbiano con il Diavolo cristiano risale solamente al [[XIX secolo]], quando una reazione cristiana alla crescente importanza di Pan nella letteratura e nelle arti portò a far sì che la sua immagine venisse identificata con quella del Diavolo.<ref>{{cita libro |cognome=Hutton |nome=Ronald | titolo=Triumph of the Moon |url=https://archive.org/details/triumphofmoonhis00hutt |p=[https://archive.org/details/triumphofmoonhis00hutt/page/46 46] |anno=1999 |editore=Oxford University Press |città=Oxford}}</ref>
 
=== Movimento New Age ===
Gli aderenti al movimento [[New Age]] hanno punti di vista molto diversi su Satana, il Diavolo ed entità simili. In alcune forme di [[Cristianesimo esoterico]] Satana rimane un'entità malvagia, o almeno una metafora del peccato e del materialismo, ma la tendenza più diffusa è quella di negare completamente la sua esistenza. [[Lucifero]], d'altra parte, nel significato originario [[Mitologia romana|romano]] di "portatore di luce", appare talvolta negli scritti di alcuni gruppi come una figura metaforica abbastanza distinta da Satana, e senza alcuna implicazione con il male. Ad esempio, la fondatrice della [[Teosofia]] [[Elena Petrovna Blavatskij|Madame Blavatsky]] diede alla sua rivista il nome ''Lucifer'' poiché voleva che fosse una "portatrice di luce". Molte scuole di pensiero New Age seguono una filosofia [[Non-dualismo|non-dualistica]] che non riconosce una forza centrale per il male; Anche quando viene seguito un modello dualistico, questo è molto spesso affine al sistema [[Filosofia cinese|cinese]] dello [[yin e yang]], {{Citazione necessaria|in cui il bene ede il male sono contrapposti in un chiaro dualismo , ma complementari uno all'altro come anima del mondo tra creazione [[Terra]] e la manifestazione della [[generazione]] in [[Mondo]].}} Sono presenti anche scuole di pensiero che mettono in rilievo una guerra spirituale tra il bene ede il male o tra la luce e l'oscurità, come la filosofia di [[Rudolf Steiner]], [[Agni Yoga]] e la [[Chiesa Universale e Trionfante]].
 
=== Satanismo ===
{{Vedi anche|Satanismo}}
[[File:Acquaforte del sttecento Omaggio al diavolo.jpg|thumb|upright=1.4|[[Acquaforte]] del settecento[[Settecento]] raffigurante scena di omaggio al diavolo (Anne Claude de Caylus, acquaforte da un dipinto di [[Claude Gillot]], ''I maghi adorano la capra che presiede il Sabba'', data ignota)]]
Alcune sette venerano il Diavolo. Ciò si realizza in un senso politeistico in cui "Dio", Satana, e altri sono tutte divinità con Satana che è il patrono preferito; oppure in un punto di vista più monoteistico in cui Dio viene considerato un vero dio, ma viene tuttavia sfidato.
 
Alcune varianti negano totalmente l'esistenza di Dio e del Diavolo, ma comunque prendono il nome di [[Satanismo|satanisti]], come ad esempio la [[Chiesa di Satana]] di [[Anton LaVey]] che vede Satana come una rappresentazione dello stato originario e naturale dell'umanità.
 
=== InduismoPoliteismo ===
{{Vedi anche|Seth|Apopi|Politeismo}}
A differenza del Cristianesimo, dell'Islam, e dello Zoroastrismo, l'[[Induismo]] non riconosce alcuna forza o entità malvagia principale come il Diavolo in opposizione a Dio. L'Induismo riconosce però che esseri ed entità differenti (ad esempio, gli [[Asura]]) possano compiere atti malvagi, sotto il dominio temporaneo del [[guna]] chiamato ''tamas'', e causare sofferenze agli uomini. Le guna rajasica e tamasica del [[Maya (induismo)|Maya]] sono considerate molto vicine al concetto abramitico, ovvero come le porzioni diaboliche dell'Illusione Definitiva chiamata "Prakriti". Una rappresentazione di ciò è il concetto di Advaita (non-dualismo) dove non si distinguono il bene ed il male ma semplicemente differenti livelli di comprensione.
 
Nel mito di Osiride scopriamo che Ausar (in greco: Osiride) viene tagliato in 13 pezzi da Seth. Auset (Iside) raccoglie tutti i suoi pezzi tranne il suo fallo. [[Horus|Horo]], figlio di Ausar e Auset decide di vendicare la morte e lo smembramento di suo padre affrontando Seth. Horo ha la meglio su Seth, e Ausar, essendo riportato in vita dalla morte diviene il signore degli inferi. È questo dramma che ci riporta al conflitto tra bene e male, con quest'ultimo incarnato da Seth: ciò comunque non significa che Seth sia stato sempre considerato un personaggio malvagio nella teologia dell'Antico Egitto. In più occasioni nella storia dell'Antico Egitto ci sono stati conflitti tra "famiglie" differenti volte alla svalutazione di un dio rispetto a un altro.
D'altra parte nell'Induismo, che dà assai spazio al contrappunto, esiste anche la nozione di ''dvaita'' (dualismo) in cui c'è un'interazione tra le tendenze buone e quelle malvagie.<ref>[http://www.shaivam.org/hipgodco.htm Hindu Concept of God]</ref> Un'Asura importante è [[Rahu]] le cui caratteristiche sono simili a quelle del Diavolo Tuttavia, gli Indù, e i [[Vaishnavismo|Vaishnava]] in particolare, credono che un avatar di [[Viṣṇu|Vishnu]] si incarni per sconfiggere il male quando raggiunge la sua massima potenza. Il concetto di [[Guna]] e [[Karma#Induismo|Karma]] spiegano inoltre il male come un grado, piuttosto che come l'influenza di un diavolo.
 
Come in molte confessioni [[Politeismo|politeistiche]], i personaggi coinvolti si differenziano dalla tradizione occidentale di un diavolo con cui tutte le divinità sono strettamente in relazione. In questo caso, numerosi testi storici indicano che Seth sia lo Zio o il Fratello di Horo e che nella "sconfitta" di Seth, si possa vedere un altro discostamento dalla norma nel divoramento/assimilazione di Seth in Horo, con il risultato che quest'ultimo venga raffigurato sia con la testa di falco sia con la testa (di un animale sconosciuto) di Seth. Ciò (come nel Buddismo) rappresenta una dissoluzione della dicotomia.
Per essere più specifici, la filosofia Indù indica che l'unica cosa esistente (Verità) è il Dio Onnipotente. Così, tutte le tendenze degli [[asura]] sono inferiori e la maggior parte esiste solamente come illusione nella mente. Gli Asura sono anche persone differenti in cui cattive motivazioni ed intenzioni ([[tamas (Induismo)|tamas]]) hanno temporaneamente soppiantato quelle buone ([[Sattva (Induismo)|Sattva]]). Esseri diversi come ''siddha'', ''[[gandharva]]'', ''[[Yakṣa|yaksha]]'' ed altri vengono considerati entità a differenza dell'umanità, ed in qualche modo sono superiori agli uomini.
 
==Nella filosofia morale==
Nell'[[Ayyavalismo]], ufficialmente un ramo dell'Induismo prominente a [[Tamil Nadu]] (uno Stato meridionale nell'India con retaggio [[Dràvida|Dravidiano]]), i seguaci, a differenza di molte altre correnti dell'Induismo, credono in una figura simile a [[Satana]], [[Kroni]]. Kroni, secondo gli Ayyavali è la manifestazione primordiale del male e si manifesta in svariate forme, come ad esempio, [[Ravana]], [[Duryodhana]] ecc., in diverse epoche o [[yuga]]. Di contro a questa manifestazione del male, i credenti della religione ayyavaliana credono che Dio, come [[Viṣṇu|Vishnu]] si manifesti nei Suoi [[Avatar (religione)|avatar]] quali [[Rama]] e [[Krishna]] per sconfiggere il male. Infine, [[Ekam]] con lo spirito (lo spirito assunto da Narayana solo per incarnarsi nel mondo) [[Narayana]] si incarna nel mondo come [[Ayya Vaikundar]] per distruggere la manifestazione ultima di Kroni, [[Kaliyam]].
===Spinoza===
In un capitolo inedito dell{{'}}''[[Etica (Spinoza)|Etica]]'', [[Spinoza]] afferma che il Diavolo non può esistere, essendo l'opposto di Dio che è l'[[Essere]].
 
In un articolo intitolato ''Sul diavolo'', sostiene che questa inesistenza possa essere dimostrata [[a priori]]. Secondo Spinoza, il Diavolo non può esistere poiché maggiore è il grado di [[perfezione]] di un ente maggiore è la sua durata di vita; poiché il Diavolo è totale privazione di essere e quindi non possiede nessuna perfezione, egli non potrebbe sopravvivere.
Kroni, lo spirito di [[Kali Yuga]] viene considerato onnipresente in questa epoca e si crede sia una delle ragioni per cui i seguaci dell'Ayyavalismo, come la maggior parte degli Indù, ritengano che l'attuale yuga, Kali Yuga, sia così degradata.
 
Al contrario, la teologia cattolica afferma che il Diavolo è un angelo di classe alta, molto ricco di perfezioni e di essere, che egli ha liberamente deciso di usare contro Dio e la [[salvezza (teologia)|salvezza]] dei Suoi [[figlio di Dio|figli]].
=== Buddhismo ===
Una figura simile a quella del diavolo nel Buddismo è [[Mara (demone)|Mara]]. Egli è un tentatore, che ha tentato anche [[Gautama Buddha]] cercando di sedurlo con la visione di [[Bellezza|bellissime]] donne che, in varie leggende, sono spesso riconosciute come le figlie di Mara. Mara personifica l'incapacità, la "morte" della vita spirituale. Egli cerca di distrarre gli uomini dal praticare una vita spirituale rendendo il noioso allettante o facendo sì che il negativo sembri positivo. Un'altra interpretazione di Mara è che lui rappresenti i desideri che sono nella mente di un uomo impedendo che questo veda la verità. In un certo senso quindi Mara non è un essere indipendente ma una parte dello stesso essere di una persona che deve essere sconfitta.
 
Nella [[visione del mondo]] di Spinoza, il [[male morale]] non esiste. L'idea del Diavolo deve essere rimossa, in ossequio al [[rasoio di Occam]]. Seguendo uno stretto [[determinismo]], gli individui non sono visti come [[agente morale|agenti morali]] che scelgono il male, bensì come esseri affetti da emozioni comparabili alla debolezza o alla malattia anziché al male.
=== Politeismo ===
{{Vedi anche|Seth|Apopi|Politeismo}}
 
===Kant===
Nel mito di Osiride scopriamo che Ausar (in greco: Osiride) viene tagliato in 13 pezzi da Seth. Auset (Iside) raccoglie tutti i suoi pezzi tranne il suo fallo. [[Horus|Horo]], figlio di Ausar e Auset decide di vendicare la morte e lo smembramento di suo padre affrontando Seth. Horo ha la meglio su Seth, e Ausar, essendo riportato in vita dalla morte diviene il signore degli inferi. È questo dramma che ci riporta al conflitto tra bene e male, con quest'ultimo incarnato da Seth: ciò comunque non significa che Seth sia stato sempre considerato un personaggio malvagio nella teologia dell'Antico Egitto. In più occasioni nella storia dell'Antico Egitto ci sono stati conflitti tra "famiglie" differenti volte alla svalutazione di un dio rispetto ad un altro.
Ne ''[[La religione entro i limiti della semplice ragione]]'', [[Kant]] descrive il diavolo come la [[personificazione]] della massima depravazione morale. Deviando dalla comune idea cristiana, Kant non individua nelle pulsioni dei sensi ciò che è moralmente riprovevole. Poiché il male deve essere un [[intelligibilità (filosofia)|intellegibile]], un atto si dice malvagio quando l'aspetto dei sensi è posto deliberatamente al di sopra dell'obbligazione morale. Quindi, il Diavolo deve comprendere la morale e rifiutarla consapevolmente, ma, a differenza degli enti umani, in quanto essere ''[[entità spirituale|spirituale]]'' (in [[Lingua tedesca|tedesco]]: ''[[Geistwesen]]'') non ha alcuna relazione con il piacere dei sensi. Il Diavolo agisce solo con la mente, contro la morale, non per soddisfare una [[lussuria]] sensuale, ma unicamente per amore del male.
 
Secondo Kant, il Diavolo sarebbe ''"altruista"'' perché non trarrebbe alcun piacere dalle proprie azioni. Al contrario, la teologia cattolica insegna che esiste un piacere intellettuale nell'[[orgoglio]] e nella [[superbia]], piacere del quale sono capaci anche gli angeli, privi di corpo e quindi del godimento dei sensi.
Come in molte confessioni [[Politeismo|politeistiche]], i personaggi coinvolti si differenziano dalla tradizione occidentale di un diavolo con cui tutte le divinità sono strettamente in relazione. In questo caso, numerosi testi storici indicano che Seth sia lo Zio o il Fratello di Horo e che nella "sconfitta" di Seth, si possa vedere un altro discostamento dalla norma nel divoramento/assimilazione di Seth in Horo, con il risultato che quest'ultimo venga raffigurato sia con la testa di falco sia con la testa (di un animale sconosciuto) di Seth. Ciò (come nel Buddismo) rappresenta una dissoluzione della dicotomia.
 
Kant nega che un essere umano possa mai essere completamente diabolico. Kant ammette che ci sono vizi diabolici (ingratitudine, invidia e gioia maliziosa), cioè vizi che non recano alcun beneficio personale, ma nega che una persona possa mai essere completamente demoniaca.
 
== Nelle tradizioni culturali ==
Nella tradizione cristiana occidentale, il Diavolo è entrato nel [[folklore]] popolare,. specialmenteDa nelnon suoconfondersi ruolocon dila moderna e antropologica figura del [[trickster]], il briccone divino (ingannatore).giacché, come ricorda Francesco ComeMosetti taleCasaretto, «le categorie laiche della Modernità»<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Francesco Mosetti|cognome=Casaretto|titolo=«Ritorno al futuro»? Unibos, il trickster e il fabliau|lingua=en|accesso=2021-05-02|url=https://www.academia.edu/8500098/_Ritorno_al_futuro_Unibos_il_trickster_e_il_fabliau}}</ref> non si ritrovapossono comeapplicare personaggioretroattivamente al Medioevo), il Demonio è protagonista di un gran numero di fiabe popolari tradizionali e [[Leggenda|leggende]] provenienti dall'[[Irlanda]], da [[Terranova e Labrador|Terranova]], dall'[[Italia]] e dal [[Regno Unito]]: in queste egli cerca spesso di ingannare o sconfiggere altri personaggi. In alcune di queste favole, il diavoloDiavolo è ritratto più come ununa personaggiopersona malvagiomalvagia che come la [[personificazione]] del male. Il diavoloDiavolo si presenta anche notevolmente in alcunealcuni favoletesti [[Agiografia|agiograficheagiografici]], o favole dei santi (come nel tradizionale racconto di [[San Dunstano]]), molteche delle qualitalora si discostano dal canone religioso autorizzato. Il diavolo è anche un personaggio ricorrente in racconti che spiegano l'[[etimologia]] di [[Toponimo|nomi geografici]], dando il nome a formazioni geografiche come ad esempio il [[Cammino del Diavolo]] in [[Inghilterra]].
 
Il Diavolo è anche un personaggio ricorrente in racconti che spiegano l'[[etimologia]] di [[Toponimo|nomi geografici]], dando il nome a formazioni geografiche come ad esempio il [[Cammino del Diavolo]] in [[Inghilterra]].
 
{{Q|Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.|Detto popolare}}
 
=== Demoni ===
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{{Colonne spezza}}
* [[Mastema]], un diavolo presente nel [[Libro dei Giubilei]]
* [[Mefistofele (personaggio)|Mefistofele]], Mefisto (greco): colui che evita la luce
* [[Pazuzu]]
* [[Samael]], Samiel, Sammael (ebraico): "Veleno di Dio"
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* [[Angra Mainyu]], Ahriman (Arimane): "spirito maligno", "spirito maledetto"
* [[Anticristo]], la venuta del Diavolo nel mondo mortale per il Cristianesimo
* Der Leibhaftige (Tedesco): "Lui Stesso"{{CitazioneSenza necessariafonte}}
* Diabolus, Diavolus (Greco): "colui che divide"
* [[IblisIblīs]], il Diavolo nell'Islam
* Signore dell'[[aldilà]] / Signore dell'[[Inferno]] / Signore di questo mondo
* [[Lucifero]] / La Stella del Mattino (Greco e Romano): portatore di luce, illuminatore; spesso creduto il nome di Satana prima della sua caduta (il pianeta [[Venere (astronomia)|Venere]])
{{Colonne spezza}}
* [[Old Scratch]] (inglese, "Vecchio Diavolo"), lo Straniero, [[Old Nick]] (altro appellativo inglese): nomi colloquiali del diavolo, per indicarlo come personaggio nella storia ''[[The Devil and Tom Walker]]'' (''Il Diavolo e Tom Walker''), racconto presente nella raccolta ''Tales of a Traveller'' (''Racconti di un Viaggiatore'') di [[Washington Irving]]
* Chamuco, nome che viene dato al diavolo in [[Messico]] e parti dell'[[America centrale]]
* Old Hob (in inglese "Vecchio Hob")
* Fear dubh ("L'uomo nero"), un nome per il diavolo nel [[gaelico irlandese]]
* Principe delle Tenebre / Principe del potere dell'[[Quattro elementi|aria]]
* [[Satana]] / L'Avversario, l'Accusatore, il Persecutore che [[maledizione|maledice]] l'umanità come [[Zwarte Piet]]
* (L'anziano/vecchio/contorto/serpeggiante) [[Serpente (immaginario)|Serpente]]
* [[Shaitan]], un nome arabo di Satana
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== AltreAltri divinitàdemoni affini ==
Le principali correnti cristiane e islamiche riconoscono spesso l'esistenza di altre divinità pagane, ma le considerano demoni dell'inferno. Alcune divinità maggiori sono state considerate analoghe al ''diavolo'' stesso in forma differente. Le divinità considerate includono:
 
{{Colonne}}
* [[Angat (divinità)|Angat]], un diavolo [[Madagascar|malgascio]]{{Citazione necessaria}}
* [[Apep]]
* [[Arawn]], dio [[galles]]e dell'Aldilà
Riga 201 ⟶ 227:
* [[Baal]], un dio della [[religione cananea]]
* [[Belfagor (mitologia)|Belfagor]], l'arcidiavolo
* [[Belzebù]]
* [[Chernobog]], nome Slavo per il diavolo, letteralmente "dio nero"
* [[Dagon]], un dio del mare filisteo
Riga 206 ⟶ 233:
* [[Dio cornuto]], un termine a sincretico delle divinità maschili della natura, convertite poi nel diavolo
* [[Dispater]]
{{Colonne spezza}}
* [[Leviatano]], la bestia del mare biblica
* [[Loki (mitologia)|Loki]], dio nordico del malanno, della menzogna e del tradimento
Riga 212 ⟶ 240:
* [[Mara (demone)|Mara]]
* [[Moloch (divinità)|Moloch]], un dio venerato dai cananei al quale venivano offerti dei bambini in sacrificio
* [[Mortus]]
* [[Mot (divinità)|Mot]], divinità semitica
* [[Nergal]]
* [[Orcus (mythology)|Orcus]]{{Citazione necessaria}}
{{Colonne spezza}}
* [[Ördög]], entità ungherese di una leggenda identificata con il Diavolo
* [[Pan]], dio greco del desiderio, convertito poi nel diavolo
* [[Pwcca]], la controparte celtica di Satana{{Citazione necessaria}}
* [[Rahu]]{{Citazione necessaria}}
* [[Ragnara]]
* [[Samnu]], un diavolo del centro dell'Asia{{Citazione necessaria}}
* [[Sedit]], un diavolo dei nativi americani{{Citazione necessaria}}
* [[Seth]], dio Egizio della morte
* [[Supay]], dio [[Inca]] dell'aldilà{{Citazione necessaria}}
* [[Surtr]]{{Citazione necessaria}}
* [[T´An Mo]], controparte cinese del diavolo {{Citazione necessaria}}
* [[Tifone (mitologia)|Tifone]]
* [[Toño]]
* [[Yama]] (Cina){{Citazione necessaria}}
* [[Yam (god)|Yam]]{{Citazione necessaria}}
* [[Vritra]], il nemico principale nella [[Civiltà vedica|religione Vedica]]{{Citazione necessaria}}
 
{{Colonne fine}}
 
== CuriositàNell'arte ==
=== Il colore del diavolo ===
Come vi dice la teologia, il numero dei Diavoli è pari al numero degli Angeli ed è sconosciuto, ma secondo la teologia ufficiale essi sono nell ordine di vari miliardi di componenti.
In passato il colore attribuito al diavolo era il [[verde]]<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Michael Pastoureau|titolo=I Colori Del Nostro Tempo|editore=Ponte alle Grazie|p=215|citazione=Già nel Medioevo il verde passava per un colore malefico perché era il colore del diavolo.}}</ref>, colore associato anche al serpente. Certo non mancavano anche altri colori per diavoli e altri animali associati al male, ma il verde simboleggiava il malefico<ref name=":0" />. Successivamente i partiti [[Liberalismo|liberali]] e [[Anticomunismo|anticomunisti]] associarono al diavolo il colore [[rosso]]. Con la [[guerra fredda]] – la contrapposizione [[Ideologia|ideologica]] e politica tra gli [[Stati Uniti]] e l'[[Unione Sovietica]] – nel [[Civiltà occidentale|mondo occidentale]] controllato dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] si confermò l'immagine del diavolo rosso, in quanto era il colore associato al [[comunismo]]<ref>{{Cita libro|titolo=La religione nella Cina comunista Dalla sopravvivenza al risveglio - autore Fenggang Yang · anno 2020|citazione=... “Rosso” evoca chiaramente il colore dell'ideologia comunista.}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Le bandiere - tutti i colori del mondo - autore Cristina Bollini · anno 2019|citazione=... in cui il colore rosso, come nella bandiera cinese, rappresenta il comunismo.}}</ref>. <gallery>
File:Joseph Anton Koch, inferno, 1825-28, 21 gerone.jpg|Un drago e altri rettili e serpenti verdi: simboli del male. Un demone verde - L'[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]] - Casa Massimo - stanza di Dante (opera di [[Joseph Anton Koch]] 1768-1839)
File:Inf. 25 Priamo della Quercia .jpg|Il Canto XXV, dove si può vedere il centauro Caco, e la punizione dei Dannati della settima bolgia. Miniatura di [[Priamo della Quercia]] (XV secolo)
File:Priamo della Quercia and Giovanni di Paolo. Miniature from Dante's Divine Comedy. British Librery.jpg|Diavoli verdi. Priamo della Quercia and Giovanni di Paolo. Miniature
File:William bouguereau, dante e virgilio, 1850, 02 diavolo.JPG|Il diavolo, verde. Dante e Virgilio all'Inferno (opera di [[William Bouguereau]] 1850)
File:"I'll paint the town red", political cartoon, 1885.jpg|"To begin with, 'I'll paint the town red", by Grant E. Hamilton, ''The Judge'' vol. 7, 31 January 1885. - Vignetta tratta dalla rivista "The Judge". "Democracy" è ritratto come il diavolo che regge un secchio con l'etichetta "Bourbon Principles" (caricatura di Grover Cleveland)
File:The Wasp 1882-01-13 Hot competition.jpg|Vignetta che mostra i [[Forno crematorio|forni crematori]] delle [[Pompa funebre|pompe funebri]] in competizione coi diavoli. Il fumetto mostra persone in lutto con le urne dei propri cari fuori da un crematorio, mentre i demoni rossi si ritirano. Un cartello recita: Lucifer & Co. rimossi in altre regioni per opposizione dall'altra parte della strada.
File:CH-000957-X-AN-16-1 Mangold - Gegen den Bolschewismus.tiff|Contro il bolscevismo - con l'invariata Lista 1 - Partito Liberale - Tutti alle urne! (anno 1919)
File:Breathe-face-devil-sad.svg|[[Emoticon]] diavoletto rosso triste (2009)
</gallery>
 
=== Letteratura ===
Nelle seconda meta dell'Ottocento [[Marco Antonio Canini]] nel suo ''Etimologico dei vocaboli italiani di origine ellenica con raffronti ad altre lingue'' dice che l'[[etimo]] di "diavolo" è lo stesso di "dio", in quanto entrambe deriverebbero dalla radice sanscrita DIV, DIU ''rilucere'' [da cui dyaus ''l'aere luminoso''], aggiungendo che in principio la voce diàbolos non era, al pari di "daimon" ''demone'', di significato sinistro, ma di buon genio, come lo zingaresco "devel" significante ''santo'' e "devla" nome di ''Maria madre di Gesù''; e che solo in seguito il significato di ''calunniatore'' sarebbe derivato a DIÀBOLOS, dalla leggenda cristiana. Per convincere di tale sua teoria nella monografia che introduce il vocabolario presentò il parallelo tra i vocaboli esprimenti le idee assimilabili a quella di DIO e di DIAVOLO nelle diverse lingue.<br />Tale definizione etimologica causò un dibattito tra Canini e [[Graziadio Isaia Ascoli]] il quale presentò una [http://books.google.it/books?id=wbcNAAAAQAAJ&pg=PA94&dq=Marco+Antonio+Canini&hl=it&ei=RkOGTeLWMYOWOpDO5IAJ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=10&ved=0CFYQ6AEwCQ#v=onepage&q=Marco%20Antonio%20Canini&f=false lettera al direttore] del [[Il Politecnico (Cattaneo)|Politecnico]], in rapporto alla quale Canini inviò a [[Gaspare Gorresio]] un testo intitolato [http://books.google.it/books?id=9GZHAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=Marco+Antonio+Canini&hl=it&ei=Sj2GTefdC4WUOsLYtYEJ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CDMQ6AEwAQ#v=onepage&q&f=false ''Degli Spropositi del professore G.I.Ascoli'']. L'etimologia è citata «a titolo di curiosità e perché gli inesperti non lo accettino per buono» da [[Ottorino Pianigiani]] nel suo [[dizionario etimologico]] il quale, in rapporto al confronto tra i vocaboli nella monografia, aggiunge che è scorretta dato che la voce Diavolo non è stata applicata al genio del male prima del cristianesimo.<ref name=etp />
La figura del diavolo è molto presente nella ''[[Divina Commedia]]'' di [[Dante Alighieri]], specialmente nel libro dell{{'}}''[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]]''.<br />Il gruppo principale di demoni è costituito dai [[Malebranche|Diavoli Malebranche]] dei canti ''[[Inferno - Canto ventunesimo|XXI]]'', ''[[Inferno - Canto ventiduesimo|XXII]]'' e ''[[Inferno - Canto ventitreesimo|XXIII]]''.<br />Infine nella zona [[Cocito]] vi è il diavolo in persona ovvero [[Lucifero]], un essere enorme con [[Tricefalia|tre teste]] che maciulla nelle sue bocche i corpi di tre dannati: [[Giuda Iscariota]], [[Marco Giunio Bruto]] e [[Gaio Cassio Longino]].<br />Dante e [[Virgilio]] per arrivare al ''[[Purgatorio (Divina Commedia)|Purgatorio]]'' si aggrappano ai peli del suo ventre a testa in giù per poter giungere alla ''natural burella'' (da cui arriveranno al Purgatorio).
 
In generale, l'arte occidentale risente dell'identificazione fra bello e buono tipica della cultura greca (''[[kalokagathia]]''). Personaggi come il Diavolo o come [[Giuda]], che sono associati al male, sono anche raffigurati in brutte fattezze.
== Nell'arte ==
 
=== Letteratura ===
Il Diavolo e [[Lucifero]] nell'[[arte paleocristiana]] è rappresentato come un serpente in accordo con il ''[[Libro della Genesi]]''. Nel [[Medioevo]], in seguito all'identificazione operata dai [[Padri della Chiesa]], [[Satana]] è rappresentato come un mostro terrificante a tre teste. A partire dal [[secolo X]] si presenta con le ali spezzate, per ricordare la sua [[angelo caduto|caduta dal cielo]], e con le corna in testa, simboli del [[paganesimo]] sconfitto. Le ali di [[pipistrello]], emblemi di degradazione della virtù angelica, vengono introdotte con le invasioni dei [[Mongoli]] che introducono elementi dell'[[iconografia]] orientale, come nel Lucifero dantesco nell'''[[Inferno - Canto trentaquattresimo]]'', vv. 16-56. Anche il dio [[Pan]] è all'origine di alcune caratteristiche del demonio: corpo peloso, zoccoli e corna di [[capra hircus|capro]]. L'iconografia del diavolo fissata dagli artisti tra i secoli XIII e XIV è derivata anche da testi [[apocalittico|apocalittici]] e [[apocrifi]]. Tra gli esempi più famosi si ricordano il Lucifero giottesco nella [[Cappella degli Scrovegni]] e quello di [[Coppo di Marcovaldo]] nel [[Battistero di Firenze]]. Gli animali che divorano i dannati accentuano la natura insaziabile di Satana. Il motivo di [[Satana]] con la "bocca divorante" riflette un'antica concezione della divinità come principio nel contempo creatore e distruttore. Le corna di Lucifero richiamano pure quelle del dio [[celtico]] ''Cernumnus'' e sono simbolo della sconfitta del [[paganesimo]] operata dalla Chiesa.<ref>''Simboli e allegorie'', Dizionari dell'arte, ed. Electa, 2003, pagg. 156-159.</ref>
La figura del diavolo è molto presente nella ''[[Divina Commedia]]'' di [[Dante Alighieri]], specialmente nel libro dell'''[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]]''.<br />Il gruppo principale di demoni è costituito dai [[Malebranche|Diavoli Malebranche]] dei canti [[Inferno - Canto ventunesimo|XXI]], [[Inferno - Canto ventiduesimo|XXII]] e [[Inferno - Canto ventitreesimo|XXIII]].<br />Infine nella zona [[Cocito]] vi è il diavolo in persona ovvero [[Lucifero]], un essere enorme con [[Tricefalia|tre teste]] che maciulla nelle sue bocche i corpi di tre dannati: [[Giuda Iscariota]], [[Marco Giunio Bruto]] e [[Gaio Cassio Longino]].<br />Dante e [[Virgilio]] per arrivare al [[Purgatorio (Divina Commedia)|Purgatorio]] si aggrappano ai peli del suo ventre a testa in giù per poter giungere alla natural burella (da cui arriveranno al Purgatorio).
 
Nel ''[[Faust (Goethe)|Faust]]'' di [[Johann Wolfgang von Goethe]], poema drammatico del 1808, il protagonista Faust stringe un patto con Mefistofele iniziando con lui un viaggio alla scoperta dei piaceri e delle bellezze del mondo. Ne ''[[La tragica storia del Dottor Faust]]'' (''The Tragical History of Doctor Faustus''), scritto dal drammaturgo e poeta britannico Christopher Marlowe, si narra la storia di Faustus, uno studioso così avido di conoscenza da non accontentarsi del sapere accademico, della medicina e della teologia, avventuratosi nel campo della [[magia nera]]. Faustus, dopo aver compiuto un'invocazione nel suo studio, assiste all'apparizione del diavolo Mefistofele con il quale stipula un patto: Faustus avrà la conoscenza e i servizi del servo di Lucifero per ventiquattro anni, dopo i quali Lucifero avrà la sua anima.
 
Nel breve racconto di [[H. G. Wells]] ''[[La tentazione di Harringay]]'' (''The Temptation of Harringay'', The St. James's Gazette, 9 febbraio 1895)<ref>{{cita web|cognome=Connes|nome=George|titolo=A dictionary of the characters and scenes in the novels, romances, and short stories of H. G. Wells|url=https://books.google.ie/books?id=_ts3-SOHGoMC&pg=PA28&lpg=PA28&dq=The+Triumphs+of+a+Taxidermist+Pall+Mall+Budget+1894&source=bl&ots=WbCuMLckgF&sig=eZlz-6SqoGtMGv8GshKplj1B2xw&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj0sqTEv87SAhUiOpoKHbD3BSEQ6AEIMTAH#v=onepage&q=The%20Triumphs%20of%20a%20Taxidermist%20Pall%20Mall%20Budget%201894&f=false|accesso=11 marzo 2017|data=1926|editore=M. Darantiere|pagine=27 - 30|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita libro|cognome=Franklin|nome=Burt|titolo=A Bibliography of the works of H.G.Wells 1887-1925 part one: Books and Pamhplets|url=http://books.google.it/booksid=DycCf7GqgnAC&pg=PA31&lpg=PA31&dq=The+Stolen+Bacillus+and+Other+Stories+1925&source=bl&ots=XKqX40qUsK&sig=a-9j0f43JJMbtNy3uI0YCjJNHdM&hl=it&sa=X&ei=nH0-T8-qGMKQ4gSUn-SICA&ved=0CCsQ6AEwATgK#v=onepage&q&f=false|accesso=17 febbraio 2012|data=1922|editore=Franklin Burt|città=New York N.Y.|lingua=en|isbn=978-0-8337-5190-4|p=6|urlmorto=sì}}</ref> il protagonista, un pittore di [[Chelsea (Londra)|Chelsea]] viene tentato dal Diavolo per ottenere la sua anima in cambio dell'ispirazione per creare una [[Pittura su tela|tela]] da capolavoro.
Il diavolo e [[Lucifero]] nell'[[arte paleocristiana]] è rappresentato come un serpente in accordo con [[Libro della Genesi]]. Nel [[Medio Evo]], in seguito all'identificazione operata dai [[Padri della Chiesa]] è rappresentato come un mostro terrificante a tre teste. A partire dal [[secolo X]] si presenta con le ali spezzate, per ricordare la sua caduta dal cielo, e con le corna in testa, simboli del [[paganesimo]] sconfitto. Le ali di [[pipistrello]], emblemi di degradazione della virtù angelica, vengono introdotte con le invasioni dei [[Mongoli]] che introducono elementi dell'[[iconografia]] orientale, come nel Lucifero dantesco nell'[[Inferno - Canto trentaquattresimo]], vv. 16-56. Anche il dio [[Pan]] è all'origine di alcune caratteristiche del demonio: corpo peloso, zoccoli e corna di [[capra hircus|capro]]. L'iconografia del diavolo fissata dagli artisti tra i secoli XIII e XIV è derivata anche da testi [[apocalittico|apocalittici]] ed [[apocrifi]]. Tra gli esempi più famosi si ricordano il Lucifero giottesco nella [[Cappella degli Scrovegni]] e quello di [[Coppo di Marcovaldo]] nel [[Battistero di Firenze]]. Gli animali che divorano i dannati accentuano la natura insaziabile di Satana. Il motivo di [[Satana]] con la "bocca divorante" riflette un'antica concezione della divinità come principio nel contempo creatore e distruttore. Le corna di Lucifero richiamano pure quelle del dio [[celtico]] ''Cernumnus'' e sono simbolo della sconfitta del [[paganesimo]] operata dalla Chiesa..<ref>''Simboli e allegorie'', Dizionari dell'arte, ed. Electa, 2003, pagg. 156-159.</ref>
 
[[Thomas Mann]], fra il 1943 e il 1947, scrive e pubblica il romanzo ''Doktor Faustus. Das Leben des deutschen Tonsetzers Adrian Leverkühn, erzählt von einem Freunde'' ([[Doctor Faustus (romanzo)|Doctor Faustus]]. La vita del compositore tedesco Adrian Leverkühn, narrata da un amico). Nell'opera l'[[Umanesimo|umanista]] Serenus e il tragico Adrian, molto simili ai personaggi di Settembrini e Naphta de ''[[La montagna incantata]]'', rappresentano per Mann il dualismo del carattere tedesco: da una parte la ragione nella democrazia e nel progresso (lo [[spirito apollineo]] di [[Friedrich Nietzsche]]), dall'altra lo [[spirito dionisiaco]], con tutte le sue passioni e il tragico destino che l'attende.
Nel ''[[Faust (Goethe)|Faust]]'' di [[Johann Wolfgang von Goethe]], poema drammatico del 1808, il protagonista Faust stringe un patto con Mefistofele iniziando con lui un viaggio alla scoperta dei piaceri e delle bellezze del mondo. Ne ''[[La tragica storia del Dottor Faust]]'' (''The Tragical History of Doctor Faustus''), scritto dal drammaturgo e poeta britannico Christopher Marlowe, si narra la storia di Faustus, uno studioso così avido di conoscenza da non accontentarsi del sapere accademico, della medicina e della teologia, avventuratosi nel campo della [[magia nera]]. Faustus, dopo aver compiuto un'invocazione nel suo studio, assiste all'apparizione del diavolo Mefistofele con il quale stipula un patto: Faustus avrà la conoscenza ed i servizi del servo di Lucifero per ventiquattro anni, dopo i quali Lucifero avrà la sua anima.
Sono, questi, due aspetti appartenenti a un unico spirito: Serenus, scrivendo la parabola esistenziale dell'amico mentre si trova in Germania tra il 1943-46, descrive in parallelo col racconto della vita di Adrian anche l'ascesa e caduta del [[Germania nazista|Terzo Reich]]: il patto di Adrian col diavolo simboleggia per l'autore anche la vendita della propria anima da parte di [[Adolf Hitler]] alle forze più oscure e tenebrose, quelle del male assoluto.
 
Per lo scrittore tedesco [[Lion Feuchtwanger]], nel memoriale autobiografico del [[1942]] ''[[Il diavolo in Francia]]'', il Diavolo è «quello dell'incuria, dell'incoscienza, della pigrizia del cuore, della convenzione, della routine, del ''je-m'en-foutisme''» evidenziato dalla burocrazia francese nei confronti della [[Germania nazista]] durante la [[seconda guerra mondiale]].
[[Thomas Mann]], fra il 1943 e il 1947, scrive e pubblica il romanzo ''Doktor Faustus. Das Leben des deutschen Tonsetzers Adrian Leverkühn, erzählt von einem Freunde'' ([[Doctor Faustus (romanzo)|Doctor Faustus]]. La vita del compositore tedesco Adrian Leverkühn, narrata da un amico). Nell'opera l'[[Umanesimo|umanista]] Serenus e il tragico Adrian, molto simili ai personaggi di Settembrini e Naphta de ''[[La montagna incantata]]'', rappresentano per Mann il dualismo del carattere tedesco: da una parte la ragione nella democrazia e nel progresso (lo [[spirito apollineo]] di [[Friedrich Nietzsche]]), dall'altra lo [[spirito dionisiaco]], con tutte le sue passioni ed il tragico destino che l'attende.
Sono, questi, due aspetti appartenenti ad un unico spirito: Serenus, scrivendo la parabola esistenziale dell'amico mentre si trova in Germania tra il 1943-46, descrive in parallelo col racconto della vita di Adrian anche l'ascesa e caduta del [[Germania nazista|Terzo Reich]]: il patto di Adrian col diavolo simboleggia per l'autore anche la vendita della propria anima da parte di [[Adolf Hitler]] alle forze più oscure e tenebrose, quelle del male assoluto.
 
Nel romanzo breve ''Pioggia inversa. Storia del diavolo e un precario'' (2015), lo scrittore [[Matteo Tuveri]] introduce, ambientata fra [[Sardegna]] e [[Sutri]], la storia misteriosa in cui l'origine del diavolo viene paragonata a quella delle figure reiette della società. La figura del [[Precariato|lavoratore precario]], centrale nel tema del romanzo, fronteggia la figura del diavolo trovando in esso un ideale [[alter ego]].
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* ''[[Amityville Horror (film 1979)|Amityville Horror]]'' (''The Amityville Horror''), di [[Stuart Rosenberg]], 1979
* ''[[Entity (film 1981)|Entity]]'' (''The Entity''), di [[Sidney J. Furie]], 1981
* ''[[L'avvocato del diavolo (film 1997)|L'avvocato del diavolo]]'' (''LThe Devil'avvocatos del diavoloAdvocate''), di [[Taylor Hackford]], 1997
* ''[[Stigmate (film)|Stigmate]]'' (''Stigmata''), di [[Rupert Wainwright]], 1999
* ''[[Giorni contati - End of Days|Giorni contati]]'' (''End of Days''), di [[Peter Hayams]], 1999
* ''[[La nona porta]]'' (''The Ninth Gate''), di [[Roman PolanskiPolański]], 1999
* ''[[Lost Souls - La profezia]]'' (''Lost Souls''), di [[Janusz Kaminski]], 2000
* ''[[Constantine (film)|Constantine]]'' (''Constantine''), di [[Francis Lawrence]], 2005
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* ''[[Il rito (film 2011)|Il rito]]'' (''The Rite''), di [[Mikael Håfström]], 2011
* ''[[L'altra faccia del diavolo]]'' (''The Devil Inside''), di [[William Brent Bell]], 2012
*''[[La Jeune Fille sans mains]]'', regia di Sébastien Laudenbach (2016)
 
== Curiosità ==
{{Curiosità}}
Nella seconda metà dell'Ottocento [[Marco Antonio Canini]] nel suo ''Etimologico dei vocaboli italiani di origine ellenica con raffronti ad altre lingue'' scrisse che l'[[etimo]] di "diavolo" è lo stesso di "dio", in quanto entrambi deriverebbero dalla radice sanscrita DIV, DIU ''rilucere'' [da cui dyaus ''l'aere luminoso''], aggiungendo che in principio la voce diàbolos non era, al pari di "daimon" ''demone'', di significato sinistro, ma di buon genio, come lo zingaresco "devel" significante ''santo'' e "devla" nome di ''Maria madre di Gesù''; e che solo in seguito il significato di ''calunniatore'' sarebbe derivato a DIÀBOLOS, dalla leggenda cristiana. Per convincere di tale sua teoria nella monografia che introduce il vocabolario presentò il parallelo tra i vocaboli esprimenti le idee assimilabili a quella di DIO e di DIAVOLO nelle diverse lingue.<br />Tale definizione etimologica causò un dibattito tra Canini e [[Graziadio Isaia Ascoli]] il quale presentò una ''lettera al direttore''<ref>{{Cita libro|url=http://books.google.it/books?id=wbcNAAAAQAAJ&pg=PA94&dq=Marco+Antonio+Canini&hl=it&ei=RkOGTeLWMYOWOpDO5IAJ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=10&ved=0CFYQ6AEwCQ#v=onepage&q=Marco%20Antonio%20Canini&f=false|titolo=Lettera al Direttore del Politecnico}}</ref> del [[Il Politecnico (Cattaneo)|Politecnico]], in rapporto alla quale Canini inviò a [[Gaspare Gorresio]] un testo intitolato ''Degli Spropositi del professore G.I.Ascoli''<ref>{{Cita libro|url=https://books.google.it/books?id=9GZHAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=Marco+Antonio+Canini&hl=it&ei=Sj2GTefdC4WUOsLYtYEJ&sa=X&oi=book_result&ct=result#v=onepage&q&f=false|titolo=Degli spropositi del Prof. G.I. Ascoli}}</ref>. L'etimologia è citata «a titolo di curiosità e perché gli inesperti non lo accettino per buono» da [[Ottorino Pianigiani]] nel suo [[dizionario etimologico]] il quale, in rapporto al confronto tra i vocaboli nella monografia, aggiunge che è scorretta dato che la voce Diavolo non è stata applicata al genio del male prima del cristianesimo.<ref name=etp />
 
== Note ==
{{<references}}/>
 
== Bibliografia ==
* {{ Cita libro
|autore = [[Gabriele Amorth]], Marco Tosatti
|titolo = Memorie di un esorcista. La mia vita in lotta contro Satana
|editore = Piemme
|data = 2013}}
 
* {{Cita libro
|curatore = Karel van der Toorn, Bob Becking, Pieter Willem van der Horst
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|data = giugno 1977
|lingua = fr
|url = httphttps://www.archive.org/details/Dictionnaire-Etymologique-Grec
|accesso = 6 agosto 2011|cid=Pierre Chantraine}}
 
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|autore = [[Roger Caillois]]
|curatore = [[Carlo Ossola]]
|altritraduttore = trad. Alberto Pellissero
|titolo = Les démons de midi ''[1936]; it.'' I demoni meridiani
|editore = Bollati Boringhieri
Riga 311 ⟶ 347:
 
* "''Les répresentations du Diable et des êtres diaboliques dans la littérature et l'art en France au XIIe. siècle''", di Francisco Vicente Calle Calle, Villeneuve d'Ascq, 1999, Presses Universitaires du Septentrion, (Thèse à la carte).
* ''Śaṭan '''שטן'''. Avversario'', in ''Simboli del pensiero ebraico. Lessico ragionato in settanta voci'', [[Giulio Busi]], Torino, Einaudi 1999, p.&nbsp;319.ISBN 88-06-15138-X
* ''Satana'', in ''Le origini della cultura europea. Vol.I. Rivelazioni della linguistica storica. in appendice Il messaggio etrusco'', [[Giovanni Semerano (filologo)|Giovanni Semerano]], [[Leo S. Olschki Editore]], [[Firenze]] 2002, p.&nbsp;147.
* ''The Devil in Legend and Literature'', di Maximilian Rudwin ([[Open Court Publishing Company|Open Court]], [[La Salle (Illinois)]], 1931, 1959) è un compendio delle "avventure secolari e sacre di Satana".
* ''The Origin of Satan'', di [[Elaine Pagels]] (Vintage Books, New York 1995) esplora lo sviluppo, la "demonizzazione" del personaggio di Satana sullo sfondo di un'aspra lotta tra le prime [[Chiesa (istituzionecomunità)|Chiese]] e [[Sinagoga|sinagoghe]] per essere l'erede legittimo dell'antica tradizione religiosa [[HebrewsEbraismo|ebraica]]. L'autrice tratta di come Satana diventi una figura che riflette i nostri stessi odi e pregiudizi, e la lotta tra la parte amorevole e quella impaurita e combattiva di noi stessi.
* ''The Old Enemy: Satan & the Combat Myth'', di Neil Forsyth ([[Princeton|Princeton (New Jersey)]], 1987) cerca di mostrare come Satana sia emerso dalle antiche tradizioni mitologiche e di come sia comprensibile meglio non come un principio del male, ma come un personaggio narrativo nel contesto del "Mito del combattimento". Forsyth racconta la storia del Diavolo dall'Epica di [[Gilgamesh]] attraverso gli scritti di [[Agostino da Ippona|Sant'Agostino]].
* ''The Devil: Perceptions of Evil from Antiquity to Primitive Christianity'', di Jeffrey Burton Russell ([[Meridian (publishers)|Meridian]], New York 1977) è "una storia della personificazione del male" che, per rendere chiare le cose, egli chiama "il Diavolo". Pieno di fotografie a corredo del testo, è il primo di una serie di quattro volumi sulla storia del concetto del Diavolo. I volumi seguenti sono, Satan: The Early Christian Tradition, Lucifer: The Devil in the Middle Ages, e Mephistopheles: The Devil in the Modern World.
* Agostino Tommaselli, ''Spiriti maligni. Chi è il diavolo, qual è il suo potere, come si combatte'', EDB, 2011
 
Riga 322 ⟶ 358:
* [[Bafometto]]
* [[Demone]]
* [[Diavolo nel cristianesimo]]
* [[Gerarchia dei demoni]]
* [[Il Diavolo (tarocchi)]]
* [[Inferno]]
* [[Lucifero]]
* [[Male]]
* [[SatanaNumero della bestia]]
* [[Gerarchia dei demoni]]
* [[Patto col diavolo]]
* [[Satana]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* http://www.coscienza.org/Diavolo.htm
* {{cita web | 1 = http://www.coscienza.org/Diavolo.htm | 2 = Alla scoperta del Diavolo | accesso = 1 luglio 2013 | dataarchivio = 2 agosto 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130802064219/http://www.coscienza.org/Diavolo.htm | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.newadvent.org/cathen/04764a.htm|Catholic Encyclopedia|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.topical-bible-studies.org/17-0014.htm|Children of the Devil|lingua=en}}
* {{cita web|1=http://www.atheistfoundation.org.au/devil.htm|2=The Devil - Unjustly Maligned|lingua=en|accesso=21 febbraio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080719173343/http://www.atheistfoundation.org.au/devil.htm|dataarchivio=19 luglio 2008|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://www.biblicaluniversalist.com/OriginOfSatan.html|Origin and Fate of Satan|lingua=en}}
* {{Thesaurus BNCF}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|divinazione|mitologia|religionereligioni|storia}}
 
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[[Categoria:Demoni]]
[[Categoria:Figure bibliche]]