Neogrammatici: differenze tra le versioni
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[[File:Universitaet Mendebrunnen Leipzig 1900.jpg|thumb|upright=1.4|L'[[Università di Lipsia]] intorno al [[1900]]]]
I '''Neogrammatici''' (in [[Lingua tedesca|tedesco]] ''Junggrammatiker'') furono un gruppo di [[linguisti]] [[Germania|tedeschi]] dell'[[Università di Lipsia]] che,
Al movimento si fa riferimento anche con le espressioni '''Scuola neogrammaticale''' e '''Scuola di Lipsia'''.
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==Esponenti della scuola==
I Neogrammatici furono:
* [[August Leskien]] (
* [[Berthold Delbrück]] (
* [[Hermann Paul]] (
* [[Hermann Osthoff]] (
* [[Karl Brugmann]] (
* [[Wilhelm Braune]] (
* [[Eduard Sievers]] (
Alla scuola neogrammaticale si riconducono anche gli studi di [[Otto Behaghel]], [[Adolf Noreen]] e [[Karl Verner]].
==Principi teorici==
I Neogrammatici, ispirati dalle contemporanee ricerche nel campo della [[filologia germanica]] che approdarono alla definizione della [[Legge di Grimm]] e della [[Legge di Verner]], individuarono una serie di leggi che regolavano i rapporti fonetici nel passaggio dall'indoeuropeo ricostruito alle lingue indoeuropee storiche; particolare rilievo ha la [[Legge di Leskien]], secondo la quale il cambiamento fonetico, a parità di condizioni, avviene sempre con lo stesso risultato, senza eccezioni<ref name=villar>Francisco Villar, ''Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa'', pp.
I Neogrammatici introdussero anche i principi, complementari alla Legge di Leskien, dell'[[Analogia (linguistica)|analogia]] e del [[Prestito linguistico|prestito]]<ref name=villar I Neogrammatici polemizzarono con il tentativo dei primi comparatisti (ad esempio [[Franz Bopp]]) di individuare una "protolingua" pura che stesse alla base di sanscrito, greco, latino, germanico e persiano. Elaborarono il principio secondo cui la grammatica comparata serve a tracciare analisi diacroniche di lingue appartenenti ad una stessa famiglia. Al contrario, la conseguenza nefasta della ricerca di una lingua originaria e perfetta era, nelle parole di Brugmann, che "le recenti evoluzioni linguistiche erano trascurate, considerate con un certo disprezzo, come periodi esauriti, decaduti, senili". E Brugmann aggiunge che bisogna "una buona volta mettere al bando espressioni così nocive come 'giovinezza' e 'vecchiaia' delle lingue"<ref name=reale-antiseri>Citato in Reale-Antiseri, ''Il pensiero occidentale dalle origini a oggi'', cit., p. 298.</ref>.
==Note==
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==Bibliografia==
===Fonti primarie===
*{{cita libro | cognome=Brugmann| nome=Karl| wkautore=Karl Brugmann| titolo=Grundriß der vergleichenden Grammatik der indogermanischen Sprachen | url=https://archive.org/details/grundrissderverg232brug| editore=Trubner| città=Strasburgo| anno=1897-1916| lingua=
===Letteratura storiografica===
*{{cita libro | cognome=Villar| nome=Francisco| wkautore=Francisco Villar | titolo=Los Indoeuropeos y los origines de Europa: lenguaje e historia
*{{cita libro|cognome=Watkins |nome= Calvert|wkautore= Calvert Watkins|curatore= [[Anna Giacalone Ramat]], [[Paolo Ramat]]|titolo= Le lingue indoeuropee|anno= 1993|editore= Il Mulino|città= Bologna|ISBN= 88-15-03354-8|capitolo= Il proto-indoeuropeo}} Ora in: {{cita libro|cognome=Campanile|nome= Enrico|wkautore= Enrico Campanile|coautori= [[Bernard Comrie]], [[Calvert Watkins]]|titolo= Introduzione alla lingua e alla cultura degli Indoeuropei|anno= 2005|editore= Il Mulino|città= Bologna|ISBN= 88-15-10763-0}}
*[[Giovanni Reale]]-[[Dario Antiseri]], ''Il pensiero occidentale dalle origini a oggi'', vol. 3, La Scuola, Brescia, ISBN 88-350-7273-5
==Voci correlate==
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*[[Linguistica comparativa]]
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|linguistica}}
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