Ceccarella Minutolo: differenze tra le versioni
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{{Bio
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|GiornoMeseNascita =
| AnnoMorte = ?▼
|AnnoNascita =
| Attività = scrittrice▼
|LuogoMorte =
| Attività2 = letterata▼
|GiornoMeseMorte =
| Epoca = 1400▼
| Nazionalità = italiana▼
}}
== Biografia ==
Le poche notizie riguardanti la
▲Il suo nome viene ricordato come "il primo nome di professionale scrittrice nella letteratura del Mezzogiorno d'Italia."<ref>{{Cita libro|autore=Croce|titolo=|anno=|editore=|città=|p=76|pp=|ISBN=}}</ref>
Ceccarella nacque probabilmente a Napoli nella prima metà del [[XV secolo]] e apparteneva ad una famiglia [[patrizia]]. Il padre era Francesco, soprannominato il Monaco, signore d’Issico, presso [[Otranto]], e la madre era Agnesella Filomarino, seconda moglie di Francesco. La famiglia Minutolo apparteneva al "seggio" dei Capuana, un centro culturale molto importante a Napoli.
▲Le poche notizie riguardanti la sua biografia si possono desumere dal suo epistolario, scritto a Napoli presumibilmente tra il 1460 e il 1470.
▲Ceccarella nacque probabilmente a Napoli nella prima metà del XV secolo e apparteneva ad una famiglia patrizia. Il padre era Francesco, soprannominato il Monaco, signore d’Issico, presso Otranto, e la madre era Agnesella Filomarino, seconda moglie di Francesco. La famiglia Minutolo apparteneva al "seggio" dei Capuana, un centro culturale molto importante a Napoli.
▲La Minutolo si sposò due volte, prima con Francesco Brancaccio, di cui rimase vedova, e poi con Camillo Piscicelli.
== L'epistolario ==
La Minutolo è stata identificata da [[Benedetto Croce]] come l'autrice di un epistolario, di argomento per lo più amoroso, e solo in minima parte autobiografico.<ref>{{Cita
I tre manoscritti dell'Epistolario sono conservati a Parigi, presso la [[Biblioteca nazionale di Francia|Biblioteca Nazionale]], nel ''Fonds italien''; a [[Vibo Valentia]], nella Biblioteca Capialbi e il terzo conservato nella Biblioteca della [[Società Napoletana di Storia Patria|Società napoletana di storia patria]],
Nell'Epistolario Ceccarella Minutolo prestava la sua abilità di scrittrice ad amici e amiche e solo un paio di lettere sembrano essere personali. L'ambiente a cui le lettere erano destinate era quindi esclusivamente cortigiano. Le lettere sono anche un esempio dell'influenza del [[dialetto napoletano]] nella prosa della Napoli [[Corona d'Aragona|aragonese]].<ref>{{Cita libro|titolo=Giulio Ferroni, Storia della letteratura italiana dalle origini al Quattrocento, Mondadori, pg. 781.}}</ref>
La quantità e qualità delle missive denotano una capacità e bravura tali da farle guadagnare il titolo di ''Sibilla Partenopea'' attribuitole da [[Alfonso II di Napoli|Alfonso, duca di Calabria]], al quale Ceccarella aveva indirizzato due missive.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Benedetto Croce|titolo=Aneddoti di varia letteratura|anno=1942|editore=|città=Napoli
* {{DBI|autore=Ilaria Bigelli|accesso=15 ottobre 2016}}
* {{Cita web|url=http://www.
* {{Cita libro|autore=Raffaele Morabito|titolo=Lettere e letteratura. Studi sull’epistolografia volgare in Italia|anno=2001|editore=|città=Alessandria|pp=87-98|ISBN=}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8426821d/f19.item|titolo=Epistole|autore=Ceccarella Minutolo|cognome=|nome=|sito=Gallica
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|
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