Magno Massimo: differenze tra le versioni
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{{Magistrato romano
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|inizio regno =
|fine regno = 28 agosto [[388]]
|
|cognomina
| luogo di nascita=[[Hispania]]▼
|
|predecessore =
| luogo di morte =[[Aquileia romana|Aquileia]]▼
|
|data di morte = 28 agosto [[388]]
▲| figli =[[Flavio Vittore]]<br />Sevira<br />Maxima
|}}▼
{{Militare
|Religione=[[Cristianesimo]]
|Nazione_servita = [[Impero romano]] ([[Gallia]], [[Britannia]] e [[Hispania]] indipendenti)
|Forza_armata = [[Esercito romano]]
|Anni_di_servizio= 368-383 (attivo)
|Grado = [[Duce (storia romana)|Dux]]
|Guerre = [[Campagne in Britannia del Conte Teodosio]]<br>[[Guerre civili romane|Guerra civile del 388]]
|Battaglie = [[Battaglia di Parigi (383)]]<br>[[Battaglia della Sava]]<br>[[Assedio di Aquileia (388)]]
|Comandante_di = Truppe contro Teodosio I
|Altro_lavoro = [[Usurpatori dell'Impero romano|Usurpatore]]
|Data_di_nascita = [[335]] circa
|Data_di_morte = 28 agosto [[388]]
|Nato_a = [[Hispania]]
|Morto_a = [[Aquileia romana|Aquileia]]
}}
{{Bio
|Nome = Magno
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|PostCognomeVirgola = anche noto come '''Magno Clemente Massimo''' e '''Massimiano'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Hispania
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[335]] circa
|LuogoMorte = Aquileia
|LuogoMorteLink = Aquileia romana
|GiornoMeseMorte = 28 agosto
|AnnoMorte = 388
|Epoca = 300
|Attività = generale
|Attività2 = politico
|Nazionalità = romano
|
▲|FineIncipit = è stato un usurpatore dell'[[Impero romano]] dal [[383]] al [[388]] quando, sconfitto, venne condannato a morte dall'[[imperatore romano|imperatore]] [[Teodosio I]]
}}
La figura di Magno Massimo, rielaborata e romanzata,
== Biografia ==
=== Ascesa al potere ===
Originario della [[Hispania]] come l'imperatore [[Teodosio I]] (379-395), Massimo aveva combattuto con lui nella campagna in [[Britannia Romana|Britannia]] (probabilmente nel 368-369, quando Teodosio sconfisse
Massimo fu proclamato [[imperatori romani|imperatore]] nella primavera del [[383]] dalle [[legione romana|legioni]] di stanza in Britannia: le ragioni dello scontento erano l'ammissione nell'[[esercito romano]] di contingenti di barbari, in particolare [[Alani]], assunti con paghe elevate
=== Regno ===
A questo punto, Magno Massimo divenne padrone della Gallia, della Britannia e della Hispania, ma non osò muovere guerra al giovane imperatore [[Valentiniano II]] ([[371]]-[[392]]), fratellastro di Graziano e signore dell'Italia e dell'Africa, perché questi era amato dalle legioni e protetto dal generale [[Bautone]]. Massimo pose la propria capitale ad ''[[Augusta Treverorum]]'' (moderna [[Treviri]]) ed inviò una ambasciata a Teodosio, imperatore in Oriente, per proporre un trattato di amicizia. In quel momento Teodosio era preoccupato per gli avvenimenti della frontiera orientale, dove i
Ma in Italia regnava ancora Valentiniano II, e poiché l'Impero d'Occidente era ancora formalmente unitario, Magno Massimo sapeva che quando costui avesse raggiunto la maggiore età avrebbe certamente tentato di far valere la legittimità del suo diritto dinastico a regnare su tutto l'Occidente, probabilmente appoggiato da Teodosio.
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Magno Massimo cercava dunque ogni pretesto per inasprire i rapporti con Valentiniano; si inserì anche nella diatriba tra [[Arianesimo|ariani]] e [[Cattolicesimo|cattolici]], appoggiando questi ultimi, mentre Valentiniano (o piuttosto la madre [[Giustina (imperatrice)|Giustina]], che esercitava di fatto il potere a causa della minore età del sovrano) perseguiva una politica favorevole agli ariani. Nel [[384]] dette udienza nell'''Aula Palatina'' di Augusta a [[Martino di Tours]], che perorò la causa di [[Priscilliano]], dichiarato eretico dal [[primo concilio di Saragozza]] e accusato da alcuni vescovi spagnoli dopo essersi rifugiato in [[Hispania]]. L'anno successivo, però, ordinò la decapitazione di Priscilliano, dietro istigazione dei vescovi spagnoli (si trattò del primo cristiano ucciso per eresia). Ma l'uomo che per diversi anni riuscì a mantenere il fragile equilibrio tra i due sovrani fu il vescovo di Milano [[Sant'Ambrogio|Ambrogio]], la cui fortissima personalità e il riconosciuto carisma gli consentirono, nonostante le divergenze religiose, di affiancare l'imperatrice Giustina come tutore del giovane imperatore.
Ancora nel [[385]]-[[386]] le relazioni tra Massimo e Teodosio si svolgevano su un tenore conciliante, forse perché Teodosio,
=== La guerra con Teodosio ===
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Messo alle strette, Magno Massimo tentò la strada del complotto, ma i suoi emissari, che avrebbero dovuto fomentare la ribellione tra le truppe barbare di Teodosio ed uccidere lo stesso imperatore, furono scoperti ed uccisi.
La marcia senza ostacoli dell'esercito teodosiano colse di sorpresa la guarnigione di Siscia, che fu travolta ([[
=== Discendenti ===
Non è nota la fine della sua famiglia, della quale solo una parte gli sopravvisse, in particolare la moglie e le figlie; alcuni suoi discendenti continuarono ad occupare posti importanti.
La storiografia gli assegna come figlio [[Flavio Vittore]], nominato "Augusto" dal padre e ucciso da [[Arbogaste]] nel 388. Una possibile figlia di Massimo, [[Severa (figlia di Magno Massimo)|Sevira]], è citata sulla [[Colonna di Eliseg]], una colonna iscritta alto-medioevale in Galles, che afferma che [[Severa (figlia di Magno Massimo)|Sevira]] sposò [[Vortigern]], re dei Britanni. Un'altra figlia, Maxima, fu forse data in sposa a [[Ennodio]], proconsole d'Africa (395); il loro nipote fu [[Petronio Massimo]], che regnò su [[Roma]] per 77 giorni prima di essere lapidato durante la fuga in occasione del [[Sacco di Roma (455)|Sacco di Roma]] da parte dei [[Vandali]] (24 maggio [[455]]). Altri discendenti sono [[Anicio Olibrio]], imperatore nel 472, e diversi consoli e vescovi, tra cui [[Magno Felice Ennodio]] (473-521), vescovo di Pavia.
== Nel folklore e nella letteratura gallese ==
[[File:Llanbeblig Hours (f. 3r.) A king, possibly Magnus Maximus, holding a sceptre.jpg|thumb|Miniatura del ''[[Libro delle Ore di Llanbeblig]]'' raffigurante un re, probabilmente Magno Massimo]]
Nella sua
Secondo la ''Historia Regum Britanniae'', Ottavio,<ref>''Octavius'' in latino, ''
La narrazione di Goffredo di Monmouth coincide, nei suoi tratti essenziali, con una fonte contemporanea, ma probabilmente più antica<ref>I manoscritti più antichi pervenutici del Mabinogion (il [[Libro rosso di Hergest]] e il [[Libro bianco di Rhydderch]]) sono stati redatti nel [[XIV secolo]] e sono quindi più tardi della cronaca di Goffredo di Monmouth ([[XI secolo]]), ma sulla base di considerazioni linguistiche e storiche viene ritenuto (Charles-Edwards (1970), Ford (1981)(1988), Sims-Williams (1991)) che la composizione dei racconti contenuti nel Mabinogion risalga ad un periodo compreso fra il XI e l'[[XII secolo]]. L'anteriorità del ''Mabinogion'' rispetto alla ''Historia Regum Britanniae'' è ancora incerta, ma viene ritenuta plausibile dalla maggior parte dei medievisti.</ref> della letteratura gallese come il ''Breuddwyd Macsen Wledig'' (in italiano ''[[Il sogno di Macsen Wledig]]''), uno dei racconti del ''[[Mabinogion]]''.
Secondo il racconto contenuto nel ''Mabinogion'', Magno Massimo, divenuto imperatore romano,
Secondo le genealogie ricavabili dalla tradizione popolare gallese e da altri racconti del Mabinogion come ''Chwedl Gereint vab Erbin'' ("l'avventura di Gereint figlio di Erbin"),
Secondo le fonti gallesi, Massimo sarebbe stato il responsabile del ritiro delle truppe romane dal [[Galles]], 22 anni prima della [[partenza dei romani dalla Britannia]]. Dopo cinque anni di regno, invase in armi la Gallia, sconfiggendo il re dell'[[Armorica]] e uccidendo migliaia di persone. Prima di tornarsene in patria, chiamò il nipote ribelle di Ottavio, [[Conan Meriadoc|Conanus]] (in gallese Kynan Meriadec e in [[lingua francese|francese]] Conan Meriadoc) e gli chiese di regnare su quella terra, che divenne la [[Bretagna]] (cioè ''Piccola Britannia'').
== Note ==
== Bibliografia ==
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* [[Zosimo (storico)|Zosimo]], ''Historia Nea'', iv
=== Fonti secondarie ===
* Lendering, Jona, [http://www.livius.org/maa-mam/magnus_maximus/magnus_maximus.html "Magnus Maximus"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070808151700/http://www.livius.org/maa-mam/magnus_maximus/magnus_maximus.html |date=8 agosto 2007 }}, ''Livius.org''
* Andrea Frediani, ''Gli ultimi condottieri di Roma'', Newton & Compton, Roma, 2001
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://aoda.org/pdf/mbng.pdf | 2 = Testo inglese del Mabinogion scaricabile in formato .pdf | accesso = 14 settembre 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130408054310/http://aoda.org/pdf/mbng.pdf | dataarchivio = 8 aprile 2013 | urlmorto = sì }}
{{Box successione | precedente = [[Ottavio il Vecchio]] | carica = [[Sovrani leggendari della Britannia|Re dei Britanni]] | periodo = [[383]]| successivo = [[Caradoc (re dei Britanni)|Caradoc]]|}}▼
▲{{Box successione | precedente = [[Ottavio il Vecchio]] | carica = [[Sovrani leggendari della Britannia|
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Antica Roma|biografie|storia}}
[[Categoria:Condottieri romani antichi]]
[[Categoria:Usurpatori romani]]
[[Categoria:Sovrani leggendari della Britannia]]
[[Categoria:Politici assassinati]]
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