Luce d'Eramo: differenze tra le versioni

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{{N|scrittori|ottobre 2021}}
{{Bio
|Nome = Luce
|Cognome = d'Eramo
|PostCognomeVirgola = pseudonimonome da sposata di '''Lucette Mangione'''
|Sesso = F
|LuogoNascita = Reims
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|Attività = scrittrice
|Nazionalità = italiana
|Immagine = Luced'Eramo1946.jpg
}}
|Didascalia = Luce d'Eramo nel 1946 a 21 anni
}}<ref name="DBI" />
 
== Biografia ==
Nata nel 1925 a [[Reims]] ([[Francia]]) da genitori italiani, Lucette Mangione (poi nota come Luce d'Eramo -, nome da sposata di Lucette Mangione che mantienemanterrà anche dopo il [[divorzio]] dal marito Pacifico d'Eramo -) vive fino ai quattordici anni a [[Parigi]].<ref name="Repubblica">{{Cita web|autore=Susanna Nirenstein|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/03/07/luce-eramo-una-vita-da-romanzo.html|titolo=Luce d'Eramo, una vita da romanzo|sito=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=7 marzo 2001|accesso=25 luglio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171227235607/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/03/07/luce-eramo-una-vita-da-romanzo.html|dataarchivio=27 dicembre 2017|urlmorto=no}}</ref> Il padre, Publio Mangione, illustratore e pittore, haè vissuto a Parigi tra il 1912 e il 1915, ha combattuto durante la [[prima guerra mondiale]], nel 1918 èha diventatopreso il [[Licenza di pilota|brevetto di pilota]] di aerei, quindi si è stabilito di nuovo in Francia, dove faè ildiventato imprenditore costruttoreedile. La madre, haMaria Concetta Straccamore, a Parigi assume l'incarico di segretaria del Fascio a Parigi e si occupa di assistere i lavoratori [[Emigrazione italiana|italiani emigrati]]. Nel [[1938]] Luce rimpatria con la famiglia in [[Italia]] e precisamente, in un primo tempo, presso la casa della nonna materna ad [[Alatri]], dove si iscrive al [[liceo classico]].
 
Il cambiamento d'ambiente, come racconterà lei stessa anni dopo in ''Io sono un'aliena'', non poteva essere più netto. Si lasciava alle spalle una Parigi moderna e democratica, la Parigi del [[Fronte popolare (Francia)|Fronte Popolare]], per essere catapultata involontariamente nella piccola realtà locale della [[Ciociaria]], all'interno di un Paese dominato dal [[fascismo]]. Il passaggio da un Paese all'altro le dà la sensazione di non poter mettere radici da nessuna parte. Racconta che in Francia veniva chiamata dai suoi compagni di classe ''"la petite maccheronì"'', mentre in Italia la chiamavano "la francesina".
Il cambiamento d'ambiente non poteva essere più netto: alla realtà di Parigi, così moderna e politicamente contrastata (nel 1936 sfilavano sotto casa sua i cortei operai del [[Fronte Popolare (Francia)|Front Populaire]]), veniva a sostituirsi la realtà [[ciociaria|ciociara]] in cui processioni di persone scalze, cantando a gola spiegata, andavano in pellegrinaggio al Santuario di [[Trisulti]]; dappertutto preti e cappuccini, il cui convento s'ergeva dietro il giardino della nonna. Come lei stessa racconta in ''Io sono un'aliena'', dopo essersi sentita trattare da "petite macaronì" in Francia, si sente definire dai suoi compagni del [[Liceo Conti Gentili]] "la francesina". Cresce così senza poter mettere radici da nessuna parte, il che contribuisce a darle una particolare sensibilità per la situazione dei "diversi" .
 
Successivamente Ilil padre viene richiamato in servizio come pilota e poi passa all'[[ufficio stampa]] dell'[[Aeronautica militare italiana|aeronautica militare]]. La famiglia si trasferisce a Roma, dove Lucetta (così la chiamano in famiglia) frequenta l'ultimo anno di liceo all'''Umberto'' (oggi Pilo Albertelli) e si iscrive poi alla facoltà di lettere dell'università, e ai [[Gruppi Universitari Fascisti|GUF]], come eraci si naturaleaspettava perda una ragazza cresciuta in una famiglia fascista come la sua.
 
All'indomani del [[25 luglio 1943]], dopo la [[caduta del regime fascista|caduta del regime]], segue in un primo momento la famiglia a [[Bassano del Grappa]], dove il padre viene nominato sottosegretario all'aviazione nella [[Repubblica di Salò]]; dopo qualche mese, venuta a conoscenza di voci sempre più insistenti sulle deportazioni e sulle angherie che si perpetravano nei [[Campo di sterminio|lagercampi di sterminio]] nazisti, dubbiosa, frastornata, ma ancora restia ad abbandonare il suo idealismo di giovane fascista, il 7 febbraio [[1944]] decide di verificare di persona, e il 7 febbraio [[1944]] scappa di casa per andare a lavorare come operaia volontaria nei campi di lavoro tedeschi.
 
LuceLucetta si accorge ben presto della cruda realtà dell'oppressione e dello sfruttamento, si ribella, solidarizza coi russi prigionieri, partecipa all'organizzazione di uno [[sciopero]] voluto dalla [[resistenza francese]] e viene incarcerata. Dopo un tentativo di [[suicidio]], rimpatriata per riguardo alla sua famiglia, a [[Verona]], invece di tornare a casa si unisce deliberatamente a un convoglio di deportati e finisce nel [[Campocampo di concentramento di Dachau]].<ref name="Spiegel">{{Cita web|lagerlingua=de|url=https://www.spiegel.de/kultur/eine-liebenswerte-faschistin-a-a744b1e7-0002-0001-0000-000014340093?context=issue|titolo=Eine diliebenswerte DachauFaschistin|titolotradotto=Un' adorabile fascista|sito=[[Der Spiegel]]|data=28 marzo 1982|accesso=25 luglio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211119174247/https://www.spiegel.de/kultur/eine-liebenswerte-faschistin-a-a744b1e7-0002-0001-0000-000014340093?context=issue|dataarchivio=19 novembre 2021|urlmorto=no}}</ref><ref name=Repubblica /> Da lì riesce a fuggire, e conduce un'esistenza vagabonda dida clandestina, svolgendo i lavori più umili, insotto falso nome. In una [[Germania nazista|Germania]] sconvolta dai bombardamenti, finché a [[Magonza]],<ref name=Spiegel /> il 27 febbraio [[1945]], mentre aiuta a scavare nelle macerie per recuperare i feriti, un muro le crolla addosso riducendola in fin di vita e lasciandola paralizzata alle gambe.<ref name=Spiegel /><ref name=Repubblica /><ref name="DBI" /> Tutte queste vicissitudini, accadute nel giro di meno di un anno, sono raccontate in ''Deviazione'', romanzo [[Autobiografia|autobiografico e "giallo" della memoria,]] cominciato pochi anni dopo il rientro in Italia, ma terminato e pubblicato a più di trent'anni di distanza, nel [[1979]].<ref name=Repubblica />
 
RitornataRimpatriata in Italia alla fine della guerra, LuceLucetta passa un periodo di convalescenza e riabilitazione a Bologna, ricoverata all'[[Istituto Ortopedico Rizzoli,|Istituto Rizzoli]], dove conosce e sposa Pacifico d'Eramo,<ref name="150anni.it">{{Cita web|url=https://www.150anni.it/webi/stampa.php?wid=1959&stampa=1|titolo=D'Eramo Luce|autore=[[Alessandro Zaccuri]]|sito=150anni.it|accesso=25 luglio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231203202738/https://www.150anni.it/webi/stampa.php?wid=1959&stampa=1|dataarchivio=3 dicembre 2023|urlmorto=no}}</ref> un [[Bersaglieri|bersagliere]] reduce dalla [[Campagna di Russia|spedizione in Russia]] -in dovecui è statorimasto ferito - e, futuro professore di [[filosofia]]., Icol duenome sidel trasferisconoquale aLuce Roma.pubblica Dall'unione,le cheprime colopere.<ref temponame="DBI">{{Cita|DBI}}</ref> siI riveleràdue infelicesi (dopotrasferiscono fortia dissidiRoma finirannoe col separarsi)dall'unione nasce nel 1947 il figlio [[Marco d'Eramo]];<ref name=Repubblica /><ref name=150anni.it /> si separano nel 1953.<ref name="DBI" />
 
Ripresi gli studi universitari, laLuce d'Eramoprima si laurea in lettere nel [[1951]] in lettere, con una tesi sulla [[poetica di Leopardi|poetica]] di [[Giacomo Leopardi]], e poi in filosofia nel [[1954]], con una tesi sulla ''[[Critica del giudizio]]'' di [[Kant]].
 
Dopo aver pubblicato presso una piccola casa editrice milanese i racconti di ''Idilli in coro'' nel [[1951]], e nel 1954 il racconto lungo ''La straniera,'' entrambi ambientati nella Germania in guerra, conosce [[Moravia]] che l'apprezza come scrittrice e le pubblica su ''[[Nuovi Argomenti]]'' il racconto ''Thomasbräu'', poi confluito in ''Deviazione''. Del 1958 è il primo volume che raccoglie racconti editi e inediti sull'esperienza di guerra, ''Il convoglio dei Lituani''. In seguito scriverà il primo dei suoi saggi fortemente anticonvenzionali: ''Raskolnikov e il marxismo: note a un libro di Moravia'' ([[1960|1959]], ripubblicato nel [[1997]]), in cui discute conl'interpretazione di [[Moravia]] a proposito dell'[[URSS]] e di ''Delitto e castigo''.<ref name=150anni.it /> In ''Finché la testa vive'' ([[1964]]), romanzo autobiografico - anch'esso più tardi confluito in ''Deviazione -'', affronta il trauma di ritrovarsi in carrozzina a 19 anni e il ricominciare a vivere in un'Europa che esce in macerie dalla guerra.
 
Nel suo percorso di scrittrice rimane fondamentale l'incontro nel [[1966]] con [[Ignazio Silone]], al quale rimanerimarrà legata per tutta la vita da un'amicizia umana eanche intellettuale,<ref name=Spiegel /><ref name=150anni.it /> che la porta a pubblicare nel [[1971]] per la [[Arnoldo Mondadori Editore]] il suo saggio più impegnativo, un acuto studio critico-bibliografico su ''L'opera di Ignazio Silone'', in cui esamina le resistenze della cultura italiana nei confronti di uno scrittore considerato in tutto il mondo come un grande del Novecento italiano. Negli anni della cosiddetta [[strategia della tensione]], l'amicizia con [[Camilla Cederna]] la porta a interessarsi al caso Feltrinelli, sollevato dalla giornalista milanese riguardo alla versione ufficiale sulla morte dell'editore, saltato in aria - secondo la polizia - mentre minava un traliccio dell'alta tensione; in ''Cruciverba politico. Come funziona in Italia la strategia della diversione'' ([[1974]]), Luce d'Eramo ci consegna una tagliente analisi della stampaposizione quotidianadella stampa sull'argomento.
 
Anche la sua vena narrativa tocca sempre argomenti scottanti e controversi, cercando percorsi di uscita dai mille condizionamenti materiali e mentali che imprigionano gli esseri umani, in direzione di una maggiore consapevolezza di sé e insieme di un'apertura allo sconosciuto e al diverso, per il superamento delle barriere che impediscono la partecipazione e la condivisione tra quanti vivono su questo pianeta sperduto nell'universo. Dopo il nazismo e la guerra nelnarrati già citatoin ''Deviazione'' e nei successivi ''Racconti quasi di guerra'' ([[1999]]), Luce d'Eramo racconta la lotta armata comunista degli ''[[anni di piombo]]'' nel romanzo ''[[Nucleo zero]]'' del [[1981]];<ref ilname=Repubblica /> la drammadifficoltà degli anzianiumani a confrontarsi con il diverso e l'alieno in ''[[Partiranno]]'' (1986); il rifiuto della vecchiaia e dell'invecchiare nelle società avanzate in ''Ultima luna'' del [[1993]], [[Premio Napoli]];<ref>{{Cita l'autismoweb|url emotivo= deihttp://www.premionapoli.it/premio-napoli-di-narrativa-1954-2002/|titolo = Premio Napoli di Narrativa 1954-2002|sito = premionapoli.it|accesso = 16 febbraio 2019|dataarchivio = 19 febbraio 2020|urlarchivio = https://archive.is/20200219124244/http://www.premionapoli.it/premio-napoli-di-narrativa-1954-2002/|urlmorto = sì}}</ref> il voluto e sistematico soffocamento della propria umana [[empatia]] da parte di un giovanigiovane [[naziskin]] in ''Si prega di non disturbare'' del [[1995]]; la [[malattia mentale]] in ''Una strana fortuna'' del [[1997]]; e. infineInfine, in ''Un'estate difficile'', uscito postumo nel [[2001]], la psicologia di un marito-padrone e il camminopercorso di una donna verso l'autonomia, malgrado i condizionamenti affettivi e sociali di un matrimonio insostenibile, nell'Italia degli anni cinquanta.<ref>{{Cita web|url=https://www.cislscuola.it/fileadmin/cislscuola/content/Scuola_e_formazione/2015/LucedEramo_sito.pdf|titolo=Una scrittrice fuori della norma da riscoprire|sito=www.cislscuola.it|accesso=20 luglio 2022}}</ref>
 
Nel 1980 ha soggiornato per un anno a Berlino nell'ambito del programma di scambi culturali del DAAD (Deutscher Akademischer Austauschdienst) e nel 1994 è tornata ancora una volta in Germania, a Mainz, Frankfurt e Dachau, per partecipare al documentario di Renate Stegmüller e Raimund Koplin ''Luce, Wanda Jelena: es war nicht ihr Krieg''<ref>{{Cita web|url=https://www.filmportal.de/en/movie/luce-wanda-jelena-es-war-nicht-ihr-krieg_ea43d4a7396e5006e03053d50b37753d|titolo=}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://basiskulturfabrik.de/filmdatenbank/131/|titolo=}}</ref>''.''
Durante tutta la sua attività di scrittrice, la d'Eramo collabora inoltre a diversi periodici e riviste: ''[[Nuovi argomenti]], [[La Fiera Letteraria]], [[Studi Cattolici]], [[Nuova Antologia]], [[Tempo Presente]]'', e ai quotidiani ''[[il manifesto]], [[l'Unità (quotidiano)|l'Unità]]'' e ''[[Avvenire]]''.
 
Durante tutta la sua attività di scrittrice, laLuce d'Eramo collaboraha inoltrecollaborato a diversi periodici e riviste:, tra cui ''[[Nuovi argomenti]], [[La Fiera Letteraria]], [[Studi Cattolici]], [[Nuova Antologia]], [[Tempo Presente]]'', e ai quotidiani ''[[il manifesto]], [[l'Unità (quotidiano)|l'Unità]]'' e ''[[Avvenire]]''.
Il suo libro più noto, il romanzo ''Deviazione'', è diventato un [[best-seller]], venduto in centinaia di migliaia di copie e tradotto in francese, in tedesco e in giapponese. Dal romanzo ''Nucleo zero'', anch'esso tradotto in tedesco e spagnolo, il regista [[Carlo Lizzani]] nel [[1984]] ha tratto il [[Nucleo zero (film)|film omonimo]].
 
Il suo romanzo più noto, ''Deviazione'', divenne un [[best seller]], vendendo centinaia di migliaia di copie e venendo tradotto in francese, tedesco, giapponese, inglese, spagnolo, greco. Dal romanzo ''Nucleo zero'', anch'esso tradotto in tedesco e spagnolo, il regista [[Carlo Lizzani]] nel [[1984]] ha tratto il [[Nucleo zero (film)|film omonimo]]. Ma il libro al quale la scrittrice teneva di più è il romanzo ''[[Partiranno]]'' ([[1986]]), appassionata cronistoria della permanenza sulla [[Terra]] dei Nnoberavezi, alieni gentili e curiosi di conoscenza, ai quali Luce d'Eramo si è interessata grazie alla propria "alienità", come ha chiarito nel suo ultimo libro-intervista, ''Io sono una aliena'', pubblicato nel [[1999]], due anni prima di morire a Roma il 6 marzo [[2001]].
 
Nel 1995 il comune di [[Alatri]] le ha conferito la [[cittadinanza onoraria]].<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Claudia Fantini|data=2018-02-06|titolo=LUCE D'ERAMO, 1995 - Conferimento della cittadinanza onoraria ad Alatri|accesso=2024-09-05|url=https://www.youtube.com/watch?v=W8nSq83pdp0}}</ref>
 
È sepolta nel [[cimitero acattolico di Roma]].
 
== Intitolazioni ==
Nel 2017 il Comune di Roma le ha intitolato una strada nel quartiere della [[Bufalotta]].
 
Nel 2025, in occasione del centenario della nascita, il Comune di Alatri le ha intitolato l'ex piazzale della stazione<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Redazione|url=https://www.ilgiornalenuovo.it/2025/06/%F0%9D%90%80%F0%9D%90%8B%F0%9D%90%80%F0%9D%90%93%F0%9D%90%91%F0%9D%90%88-%F0%9D%90%92%F0%9D%90%AD%F0%9D%90%9A%F0%9D%90%B3%F0%9D%90%A2%F0%9D%90%A8%F0%9D%90%A7%F0%9D%90%9E-%F0%9D%90%A2%F0%9D%90%A5/|titolo=Alatri - Stazione, il piazzale dedicato a Luce d'Eramo: tra gli ospiti il Nobel Parisi|sito=Il Giornale Nuovo.it|data=2025-06-16|accesso=2025-07-25}}</ref>, evocato nel racconto ''Il 25 luglio''.
 
== Opere ==
=== Narrativa ===
* ''[[Idilli in coro]]'', Milano, Gastaldi, 1951.
* ''[[FinchéLa la testa vive]]straniera'', RizzoliMilano, Gastaldi, 19641954.
* ''Il convoglio dei lituani'', Milano, Esse, 1958.
* ''[[Deviazione (romanzo)|Deviazione]]'', Mondadori, 1979; Feltrinelli, 2012.
* ''[[NucleoFinché zerola testa vive]]'', MondadoriMilano, Rizzoli, 19811964.
* ''[[Deviazione (romanzo)|Deviazione]]'', Milano, A. Mondadori, 1979; nuova edizione Milano, Feltrinelli, 2012.
* ''[[Partiranno]]'' (anche ''Il sogno dei marziani''), Mondadori, 1986.
* ''[[Nucleo zero]]'', Milano, A. Mondadori, 1981.
* ''[[Ultima luna]]'', Mondadori, 1993.<ref>[http://www.premionapoli.it/1994.html In breve: il Contenuto del libro]</ref>
* ''[[Partiranno]]'', Milano, A. Mondadori, 1986; nuova edizione Milano, Feltrinelli, 2023.
* ''[[Si prega di non disturbare]]'', Rizzoli, 1995.
* ''[[Ultima luna]]'', Milano, A. Mondadori, 1993. ISBN 88-04-37125-0; nuova edizione Milano, Feltrinelli, 2020.
* ''Una strana fortuna'', Mondadori, 1997.
* ''[[RaccontiSi quasiprega di guerranon disturbare]]'', MondadoriMilano, 1999Rizzoli, 1995. ISBN 88-17-66053-1.
* ''Una strana fortuna'', Milano, Mondadori, 1997. ISBN 88-04-42467-2.
* ''[[Un'estate difficile]]'', 2001, Mondadori, postumo.<ref>[http://www.graziagiordani.it/recensioni/Un'estate%20difficile%20di%20Luce%20d'Eramo.htm Recensione]</ref>
* ''[[IlRacconti 25quasi lugliodi guerra]]'', ElliotMilano, EdizioniMondadori, 20131999. ISBN 88-04-46082-2.
* ''[[Un'estate difficile]]'', Milano, Mondadori, 2001. ISBN 88-04-49685-1.
* ''Tutti i racconti'' (a cura di Cecilia Bello Minciacchi), Elliot Edizioni, 2013.
* ''[[Il 25 luglio]]'', Roma, Elliot, 2013. ISBN 978-88-6192-377-5.
* ''Tutti i racconti'', a cura di [[Cecilia Bello Minciacchi]], Roma, Elliot, 2013. ISBN 978-88-6192-390-4.<ref>{{Cita web|url=https://www.cislscuola.it/uploads/media/S_F_5-8_2015-INSERTO.pdf|titolo=Per via d'un rondone che volava male {{!}} Un altro sguardo|autore=Luce d'Eramo|data=2015|formato=pdf|accesso=25 luglio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240711215942/https://www.cislscuola.it/uploads/media/S_F_5-8_2015-INSERTO.pdf|dataarchivio=11 luglio 2024|urlmorto=no}}</ref>
Singoli racconti sono apparsi in:
* ''Racconti italiani del Novecento'', a cura di Enzo Siciliano, vol. II, pp. 1645-1672, Meridiani Mondadori, Milano 2001.
 
* Jhumpa Lahiri (ed.), ''Italian Short Stories'', pp. 299-308, Penguin Books, 2019, uscito anche in italiano come ''Racconti italiani scelti e introdotti da Jhumpa Lahiri'', pp. 345-354, Guanda, Milano, 2019.
=== Saggi ===
* ''Raskolnikov e il marxismo. Note a un libro di Moravia'', Esse, Milano 1959; nuova edizione ''Raskolnikov e il marxismo. Note a un libro di Moravia e altri scritti,'', 1960;Pellicano Pellicanolibrilibri, Roma 1997, ISBN 88-85881-60-2.
* '' L'opera di Ignazio Silone. Saggio critico e guida bibliografica'', Mondadori, Milano 1971.
* ''Cruciverba politico. Come funziona in Italia la strategia della diversione'', Guaraldi, Firenze 1974.
* (curatrice insieme a Gabriella Sobrino<ref>http://www.polistampa.com/php/sa.php?bc=42&idautore=18022</ref>), ''Europa in versi:. laLa poesia femminile del '900'', (a cura di Luce d'Eramo e [[Gabriella Sobrino]]), Il ventaglio, Roma 1989.
* ''Ignazio Silone'', Ed. Editori Riminesi Associati, Rimini 1994, ISBN 88-86393-00-8.
* ''Io sono un'aliena'', Edizioni Lavoro, Roma 1999, ISBN 88-7910-864-6; nuova edizione (con prefazione di Margaret Mazzantini e un testo di Marco d'Eramo), Feltrinelli, Milano 2025, ISBN 978-88-07-95006-3.
* ''Ignazio Silone'', Castelvecchi, 2014 (a cura di [[Yukari Saito)]], raccoglieCastelvecchi, inRoma un2014. unicoISBN volume978-88-6826-025-5. [comprende ''L'opera di Ignazio Silone,'' glidel altri1971, saggi su''Ignazio Silone'' usciti presso gli Ed. Riminesi Associati neldel 1994, e il carteggio inedito tra Luce d'Eramo e lo scrittore.]
=== Opere tradotte ===
* in inglese: ''Deviation'' (trad. Anne Milano Appel), Farrar, Straus and Giroux, New York, 2018, reprint Picador, 2019; Puskin Press, London, 2019.
*in tedesco: ''Der Umweg'', Rowohlt, Hamburg, 1981; nuova edizione Klett-Cotta, Stuttgart, 2018. ''Gruppe zero'', Rowohlt, Reinbek, 1982.
*in spagnolo: ''Núcleo Cero'', Argos Vergara, Barcelona 1983; ''Desviación'', Editorial Planeta, Barcelona, 2018.
*in francese: ''Le détour'', (trad. di Corinne Lucas), Denoe͏̈l, Paris, 1979; nuova edizione Le Tripode, Paris, 2020.
*in greco: ΕΚΤΡΟΠΗ, Εκδόσεις Κλειδάριθμος, Atene, 2021.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
Un'ampia bibliografia ragionata dei principali scritti su Luce d'Eramo è inclusa nell'edizione Feltrinelli (2012) di ''Deviazione''. Ad essi vanno aggiunti:
* D.Daniella Ambrosino, ''Temi, strutture e linguaggio nei romanzi di Luce d'Eramo'', "Linguistica e letteratura" XXVI (2001), pp. 195-251&nbsp;195–251
* AA.VV., ''Speciale Luce d'Eramo'': inserto di "Prospettiva Donna" dedicato a Luce d'Eramo (a cura di Marco d'Eramo e Piersandro Vanzan s.j., con scritti di Marco d'Eramo, Piersandro Vanzan, Daniella Ambrosino, Corinne Lucas-Fiorato, Paola Ferro e Luce d'Eramo) in "Prospettiva persona" n. 44, anno XII (2003).
* AA.VV., ''Come intendersi con l'altro'' (a cura di Anna Maria Crispino e Marco d'Eramo), supplemento al n. 99 (marzo 2013) di "Leggendaria". Si tratta di un fascicolo speciale sulla scrittrice pubblicato in occasione della "III Giornata di studi di Leggendaria" a lei dedicata, con contributi di Anna Maria Crispino, Marco d'Eramo, Daniella Ambrosino, Maria Rosa Cutrufelli, Bia Sarasini, Stefania Lucamante, Mariella Gramaglia, Barbara Zaczek, Cecilia Bello Minciacchi, Corinne Lucas-Fiorato.
* Angela Scarparo, ''Romanzi del cambiamento. Scrittrici dal 1950 al 1980'', Avagliano Editore, 2014. Su Luce d'Eramo vedi l'''Introduzione'' e le pp. 327-355 dedicate a ''Nucleo zero''.
* Franco Pappalardo La Rosa, ''Le storie altrui. Narrativa italiana del penultimo Novecento'', Achille e La Tartaruga, Torino 2016.
* Maria Rosa Cutrufelli (a cura di), ''Quella febbre sotto le parole'', Iacobelli, Roma 2016.
 
* Simone Brioni e Daniele Comberati, ''Nnoberavezi and other ‘monsters': Luce d'Eramo's "Partiranno" (1989)'', in ''Italian Science Fiction. The Other in Literature and Film'', pp 150-159, Palgrave MacMillan, Stony Brook (NY), 2019.
== Voci correlate ==
* Maria Pia de Paulis, Corinne Lucas-Fiorato, Ada Tosatti [a cura di ], ''Luce d'Eramo. Un'opera plurale crocevia dei saperi'', [Atti del Convegno "Luce d'Eramo: une oeuvre plurielle à la croisée des savoirs et des cultures", Colloque international organisé à l'occasion de la célébration des quatre-vingt-dix ans de la naissance de L. d'E., Paris 15-17 juin 2016], University press, Sapienza Università di Roma Editrice, Roma, 2020 [contributi di Francesca Bernardini Napoletano, Cecilia Bello Minciacchi, Paola Cantoni, Veronique Abbruzzetti, Barbara Zaczek, Daniella Ambrosino, Filippo La Porta, Maria Pia De Paulis, Bia Sarasini, Maria Vittoria Vittori, Beatrice Laghezza, Corinne Lucas-Fiorato, Enrico Alleva, Daniela Santucci, Giorgio Parisi, Marc Mézard, Adelin-Charles Fiorato, Viviana Agostini-Ouafi, Ada Tosatti, Youkari Saito, Adelia Lucattini].
* [[La Fiera Letteraria]]
* Daniella Ambrosino, '''Deviazione' di Luce d’Eramo: il racconto di una (quasi) indicibile deportazione volontaria,'' "Laboratoire italien" n. 24 (2020).
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
 
* {{cita web|url=https://iosonounaliena.wordpress.com/|titolo=Luce D'Eramo - Io sono un'aliena|sito=https://iosonounaliena.wordpress.com/}}(Sito di documentazione generale bio-bibliografica).
* {{cita web|url=http://www.wikiradio.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-3bb642dc-ab6b-4b34-b23b-0cdc8c8e8477.html#|titolo=Wikiradio del 17 giugno 2015: ''Luce d'Eramo'' (a cura di Cecilia Bello'')}}
* Alberto Zanazzo [a cura di], ''Luce d'Eramo'', in "Ritratti sottovoce" [intervista radiofonica, 1993], https://www.raiplaysound.it/audio/2023/04/Ritratti-sottovoce-del-09052023-6f4dec54-a8d0-4fd1-a577-9ac63ec28f8f.html
* {{Catalogo SF|NILF=11357}}
*{{Collegamenti esterni}}{{cita web|url=http://www.wikiradio.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-3bb642dc-ab6b-4b34-b23b-0cdc8c8e8477.html#|titolo=Wikiradio del 17 giugno 2015: ''Luce d'Eramo'' (a cura di Cecilia Bello'')}}
* {{cita web|autore=Luce d'Eramo|url=http://www.futureshock-online.info/pubblicati/fsk21/html/deramo.htm|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070929041309/http://www.futureshock-online.info/pubblicati/fsk21/html/deramo.htm|titolo=Fantascienza & Fantareligione|accesso=23 dicembre 2015}}
* Daniella Ambrosino, ''Deviazione di Luce d'Eramo: il racconto di una (quasi) indicibile deportazione volontaria'', in “Laboratoire italien”, n. 24, 2020 (''Écritures de la déportation''), https://journals.openedition.org/laboratoireitalien/4461.
* Laura Coci, ''Fantascienza, un genere (femminile). Italia, anni Sessanta (e oltre)''. Parte prima, in "Vitamine vaganti", n. 106, 20 marzo 2021, https://vitaminevaganti.com/2021/03/20/fantascienza-un-genere-femminile-italia-anni-sessanta-e-oltre-parte-prima/
* Giulia Abbate, ''Deviazione naturale. Primo Levi e Luce d'Eramo dal memoir alla fantascienza'', "Treccani Magazine", 8 gennaio 2024, https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/percorsi/percorsi_526.html
 
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