Inuit: differenze tra le versioni
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{{NN|antropologia|novembre 2016}}
{{Popolo
|nome = Inuit
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|lingua = [[lingua inuit]], [[Lingua danese|danese]], [[Lingua inglese|inglese]], [[Lingua francese|francese]] e varie altre
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}}
'''Inuit''' (
▲'''Inuit''' ('''ᐃᓄᐃᑦ''' in [[lingua inuktitut]]; singolare '''''inuk''''' o '''''inuq''''') (parola che significa uomini/umanità) è il piccolo popolo dell'[[Artide|Artico]] discendente dei [[Thule (popolo)|Thule]]. Gli Inuit sono uno dei due gruppi principali nei quali sono divisi gli [[Eschimesi]], insieme agli [[Yupik]]: il termine "eschimesi" (che secondo alcuni, significa "mangiatori di carne cruda", secondo altri "fabbricante di racchette da neve") fu usato dai [[nativi Americani]] [[Algonchini]] del [[Canada]] orientale per indicare questo popolo loro vicino, che si vestiva di pelli ed era costituito da esperti cacciatori. Gli Inuit e gli Yupik non amano essere chiamati "eschimesi" considerato che hanno, appunto, un proprio nome specifico.
== Cultura ==▼
▲Ξοζλανηα Gli Inuit sono gli originari abitanti delle regioni costiere artiche e subartiche dell'[[America settentrionale]] e della punta nord orientale della [[Siberia]]. Il loro territorio è principalmente composto dalla [[tundra]], pianure basse e prive di alberi dove il terreno è perennemente ghiacciato, il cosiddetto [[permafrost]], salvo pochi centimetri in superficie durante la breve stagione estiva. Attualmente vivono in [[Alaska]] ([[Stati Uniti d'America|U.S.A]].), in [[Groenlandia]] ([[Danimarca]]) ed in [[Canada]] dove risultano concentrati in particolare nel Territorio del Nord-Ovest, nel vicino Nunavut e nella regione settentrionale del Labrador della Federazione Canadese.
Attualmente la cultura inuit e la stessa sopravvivenza di queste popolazioni risultano fortemente minacciate a causa dei mutamenti economico-sociali e delle condizioni di vita derivanti in gran parte dai cambiamenti climatici e ambientali, dalla maggiore influenza e penetrazione della cultura e degli stili di vita occidentali, oltreché dalle forti pressioni provenienti dalle potenze economiche interessate ad un più libero e disinvolto sfruttamento delle risorse naturali di cui le loro terre sono ricchissime. A causa di ciò le popolazioni stanno progressivamente modificando i propri stili di vita adattandosi a nuovi modelli culturali, perdendo di fatto il contatto con le proprie radici ancestrali. Questo progressivo snaturamento della cultura inuit e delle abitudini di vita sta portando
▲==Cultura==
▲Attualmente la cultura inuit e la stessa sopravvivenza di queste popolazioni risultano fortemente minacciate a causa dei mutamenti economico-sociali e delle condizioni di vita derivanti in gran parte dai cambiamenti climatici e ambientali, dalla maggiore influenza e penetrazione della cultura e degli stili di vita occidentali, oltreché dalle forti pressioni provenienti dalle potenze economiche interessate ad un più libero e disinvolto sfruttamento delle risorse naturali di cui le loro terre sono ricchissime. A causa di ciò le popolazioni stanno progressivamente modificando i propri stili di vita adattandosi a nuovi modelli culturali, perdendo di fatto il contatto con le proprie radici ancestrali. Questo progressivo snaturamento della cultura inuit e delle abitudini di vita sta portando ad una evidente alienazione sociale che si manifesta con altissimi tassi di [[alcoolismo]] e di [[suicidio]]<ref>Robert Peroni, G.Frinchillucci, Il ruolo del Museo Polare per la ricerca negli ambienti estremi,2004, Atti del convegno: La ricerca scientifica negli ambienti estremi,Il Veltro Editrice,Roma</ref>. Anche la campagna di [[Greenpeace]] che ha portato al divieto della caccia alle foche, ha creato dei gravissimi problemi di sopravvivenza ai nativi a cui è venuto a mancare il principale mezzo di sostentamento che per secoli ha consentito loro di sopravvivere in un ambiente estremo e inospitale<ref>[http://www.unimondo.org/Notizie/Inuit-e-Greenpeace-i-lati-oscuri-di-una-campagna-e-il-nuovo-nemico-comune-147561 Inuit e Greenpeace: i lati oscuri di una campagna e il nuovo nemico comune / Notizie / Home - Unimondo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Di questi pericoli si è fatto portavoce [[Robert Peroni]], un alpinista altoatesino che da oltre 30 anni, dopo essersi lasciato tutto alle spalle, si è trasferito a [[Tasiilaq]] in Groenlandia per conoscere da vicino questo popolo e farsi promotore delle loro istanze dando vita a progetti per la salvaguardia della loro cultura.<ref>''http://viaggi.corriere.it/viaggi/vacanze/groenlandia-casa-rossa-peroni/''</ref><ref>''http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2011/07/18/news/robert-peroni-un-altoatesino-tra-gli-inuit-1.4262833''</ref>
== Abitazione ==
{{vedi anche|Iglù}}
Durante la stagione invernale, prima degli [[anni '70]], gli Inuit vivevano in case di ghiaccio chiamate [[iglù|igloo]] che avevano la forma di una cupola sferica a pianta circolare ed erano costruite con blocchi di
== Attività ==
Le attività principali praticate dagli Inuit sono la caccia e la pesca
La capacità degli Inuit di adattamento a un ambiente freddo e difficile è legata alla loro particolare abilità nel costruire attrezzi e altri utili oggetti con ogni tipo di materiale naturale. Vestiti di pelli, arpioni d'[[avorio]] o di corno, lame di pietra, pattini di [[slitta|slitte]] fatti all'occorrenza con strisce di carne gelata, sono esempi dell'adattamento indigeno all'ambiente naturale.
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La lingua inuit è tradizionalmente parlata in tutta l'Artide nordamericana e in alcune parti della zona subartica, nel Labrador. In passato era parlata in qualche misura nella Russia orientale, in particolare nelle [[isole Diomede]], ma oggi è quasi sicuramente estinta in Russia. Gli Inuit vivono principalmente in tre paesi: [[Groenlandia]] (una provincia autonoma della [[Danimarca]]), [[Canada]] e [[Alaska]].
L'organizzazione della società si basa
Gli Inuit hanno una
▲== Organizzazione Sociale ==
▲L'organizzazione della società si basa sulla solidarietà fra villaggi; la proprietà è, per la maggior parte, collettiva, la [[famiglia (società)|famiglia]] in genere è poco numerosa.
A salvaguardia della propria cultura e del loro ambiente gli Inuit hanno costituito l'
▲Gli Inuit hanno una loro [[religione]] che si basa sulla credenza che molti animali e fenomeni naturali abbiano un'anima o uno spirito. La principale personalità religiosa è lo [[sciamanesimo|sciamano]], spesso di sesso femminile, che durante le cerimonie può cadere in ''trance'' grazie all'ausilio del suono del [[tamburo]]. In questo stato, lo sciamano, sarebbe in grado di contattare l'[[aldilà]] popolato dalla [[dio|dea]]-[[tricheco]] [[Sedna (mitologia)|Sedna]] per porgerle le istanze della sua gente e prevedere il futuro.<ref>Maria Antonia Capitanio, ''Popoli che scompaiono'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1975 (pag. 84, 89 alla voce «eschimesi»).</ref>
▲A salvaguardia della propria cultura e del loro ambiente gli Inuit hanno costituito l'[[Inuit Circumpular Council|ICC]] (''Inuit Circumpular Council''), organizzazione non governativa e plurinazionale che opera attivamente a livello internazionale per il riconoscimento dei diritti delle popolazioni indigene e la difesa del loro ambiente naturale fortemente minacciato dai cambiamenti climatici e dalle attività di estrazione e sfruttamento delle risorse naturali e delle materie prime. Al di là dei confini politici, tale organizzazione rappresenta approssimativamente circa 160.000 nativi che vivono nelle regioni artiche della [[Groenlandia]], del [[Canada]], dell'[[Alaska]] e della penisola [[Chukotka]] in [[Siberia]].<ref>''http://inuit.org/about-icc/''</ref>ΞДДДДДДДД
== Cinema ==
Nel 2001 è uscito il film ''[[Atanarjuat il corridore|Atanarjuat]]''
Oltre a ricordarne un altro, coprodotto da Francia, Italia e Regno Unito dal Titolo Ombre Bianche (Titolo originale [[The Savage Innocents]]) Anno 1960, Regia [[Nicholas Ray]], Soggetto [[Hans Ruesch]], Fotografia Peter Hennessy e [[Aldo Tonti]]. Interpreti: [[Anthony Quinn]], [[Yōko Tani]], [[Peter O'Toole]], [[Carlo Giustini]], [[Marco Guglielmi]].
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
*''Terra Madre. In omaggio all'immaginario della nazione inuit'' di [[Jean Malaurie]], traduzione e prefazione di Giulia Bogliolo Bruna, Milano, EDUCatt, 2017.
* {{Cita libro|cognome=Alia|nome=Valerie|anno=2009|titolo=Names and Nunavut: Culture and Identity in Arctic Canada|url=http://books.google.ca/books?id=rVoNxuS4n1gC&lpg=PA118&dq=Inuit&pg=PP1#v=onepage&q&f=true|editore=Berghahn Books|isbn=978-1-84545-165-3}}▼
*Giulia Bogliolo Bruna, « Les “Esquimaux des Lumières”: archéologie d’un regard entravé », ''revue ANUAC'', Vol.3, N°1, 2014, pp.1-19 <small>[archive]</small>.
*Giulia Bogliolo Bruna, « Des races monstrueuses aux peuples maudits, des préadamites aux Homines religiosi: l'image des Esquimaux dans la littérature de voyage (XVIe siècle-première moitié du XVIIIE siècle) », ''Internord, Revue Internationale d'Etudes Arctiques'', n°21, Editions du Centre National de la Recherche Scientifique (C.N.R.S), 2011, pp. 167–188.
*Giulia Bogliolo Bruna, "“Préadamites, Juifs errants, Tartares? Des "origines" des Esquimaux d´après les sources documentaires et littéraires des XVIe , XVIIe, XVIIIe siècles", Actes du XXXe Congrès International des Américanistes, Pérouse, 2008, ISBN 978-88-903490-3-4, p. 987-996.
▲*
* {{Cita libro|cognome=Billson|nome=Janet Mancini|coautori=Kyra Mancini|anno=2007|titolo=Inuit women: their powerful spirit in a century of change|url=http://books.google.ca/books?id=8M8aihnBACwC&lpg=PP1&dq=Inuit&pg=PP1#v=onepage&q&f=true|editore=Rowman & Littlefield|isbn=978-0-7425-3596-1}}
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|
*
* {{Cita libro|cognome=Crandall|nome=Richard C.|anno=2000|titolo=Inuit Art: A History|url=http://books.google.ca/books?id=M4p8ZrkbSCkC&lpg=PP1&dq=Inuit&pg=PP1#v=onepage&q&f=true|editore=McFarland|isbn=0-7864-0711-5}}
* {{Cita libro |cognome=De Poncins
* {{Cita libro|cognome=Eber|nome=Dorothy|anno=1997|titolo=Images of Justice: A Legal History of the Northwest Territories and Yellowknife|url=http://books.google.ca/books?id=g7Qcr7vzQbQC&lpg=PP1&dq=Inuit&pg=PP1#v=onepage&q&f=true|editore=McGill-Queen's University Press|isbn=0-7735-1675-1}}
* {{Cita libro|cognome=Eber|nome=Dorothy|anno=2008|titolo=Encounters on the Passage: Inuit meet the explorers|url=http://books.google.ca/books?id=zG50985kCSUC&lpg=PP1&dq=Inuit&pg=PP1#v=onepage&q&f=true|editore=University of Toronto Press|isbn=978-1-4426-8798-1}}
* {{Cita libro|cognome=Hauser|nome=Michael|coautori=Erik Holtved, Bent Jensen|anno=2010|titolo=Traditional Inuit songs from the Thule area
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|cognome=Kulchyski|nome=Peter Keith|coautori=Frank J. Tester|anno=2007|titolo=Kiumajut (talking back): game management and Inuit rights, 1900–70|url=http://books.google.ca/books?id=RGB7w2x0sa0C&lpg=PP1&dq=Inuit&pg=PP1#v=onepage&q&f=true|editore=UBC Press|isbn=978-0-7748-1241-2}}
* {{Cita libro|cognome=King|nome=J. C. H.|coautori=Birgit Pauksztat, Robert Storrie|anno=2005|titolo=Arctic clothing of North America—Alaska, Canada, Greenland|url=http://books.google.ca/books?id=ZD2_7LRxGwsC&lpg=PA132&dq=Inuit&pg=PP1#v=onepage&q&f=true|editore=McGill-Queen's University Press|isbn=0-7735-3008-8}}
* {{Cita libro|autore=McGrath, Melanie|titolo=The long exile: a tale of Inuit betrayal and survival in the high Arctic|url=https://archive.org/details/longexiletaleofi0000mcgr|editore=Alfred A. Knopf|città=New York|anno=2007|isbn=1-4000-4047-7}}
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|cognome=Stern|nome=Pamela R.|coautori=Lisa Stevenson|anno=2006|titolo=Critical Inuit studies: an anthology of contemporary Arctic ethnography|url=http://books.google.ca/books?id=71lBFUBkrMwC&lpg=PP1&dq=Inuit&pg=PP1#v=onepage&q&f=true|editore=University of Nebraska Press|isbn=0-8032-4303-0}}
* {{Cita libro|cognome=Steckley|nome=John|anno=2008|titolo=White Lies about the Inuit|url=http://books.google.ca/books?id=i-osjdNH3g8C&lpg=PP1&dq=Inuit&pg=PP1#v=onepage&q&f=true|editore=Broadview Press|isbn=978-1-55111-875-8}}
* {{Cita libro|cognome=Stern|nome=Pamela R.|anno=2004|titolo=Historical dictionary of the Inuit|url=http://books.google.ca/books?id=Xa_Pq8X_MIsC&lpg=PP1&dq=Inuit&pg=PP1#v=onepage&q&f=true|editore=Scarecrow Press|isbn=0-8108-5058-3}}
* {{Cita libro|
* {{Cita libro |autore= Hugh Brody
* {{Cita libro |autore= [[Hans Ruesch]]
* {{Cita web |titolo= Bibliografia sugli Inuit
* {{Cita libro |autore= Robert Peroni
*Giulia Bogliolo Bruna, ''Equilibri artici. L'umanesimo ecologico di [[Jean Malaurie]]'', prefazione di Anna Casella Paltrinieri, postfazione di Luisa Fladini, Roma, Edizioni CISU, settembre 2016, collana "''Ethno''-grafie americane".
==Voci correlate==▼
* [[Mitologia inuit]] ▼
▲== Voci correlate ==
* [[Paradosso inuit]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.
* {{cita web|http://www.
* {{cita web|
* {{cita web|http://www.racine.ra.it/planet/testi/inuit.htm|Inuit: il loro cielo, i loro miti}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|antropologia|Artide}}
[[Categoria:Inuit| ]]
[[Categoria:Gruppi etnici nativi dell'America Settentrionale]]
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