Luserna: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Luserna
|Nome ufficiale = Lusérn
|Panorama = Luserna-panorama from Forte Belvedere-Gschwendt.jpg
|Didascalia = Luserna vista da [[Forte Belvedere Gschwent]]
|Bandiera = Luserna-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Luserna-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Trentino-Alto Adige
|Divisione amm grado 2 = Trento
|Amministratore locale =Luca NicolussiNerio PaolazGiovanazzi
|Partito = [[listacommissario civicastraordinario]]
|Data elezione =16/05/2010 3-4-2024
|Lingue = [[lingua cimbra|cimbro]], [[lingua italiana|italiano]], [[lingua tedesca|tedesco]]
|Lingue=
|Data istituzione = 4-8-1780
|Sottodivisioni = Tezze (''Tetsch'')
|Altitudine=
|Divisioni confinanti = [[Caldonazzo]], [[Lavarone]], [[Levico Terme]], [[Pedemonte]] (VI), [[Rotzo]] (VI), [[Valdastico]] (VI)
|Superficie=8.2
|Zona sismica = 3
|Note superficie=
|Gradi giorno = 4470
|Abitanti=286
|Nome abitanti = lusernesi, luserni o lusernati (IT); lusérnar <ref>Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, ''Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani'', Bologna, ed. Pàtron, 1981.</ref>
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2011gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 agosto 2011.
|Patrono = Sant'Antonio da Padova, Santa Giustina, San Rocco
|Aggiornamento abitanti=31-08-2011
|Festivo =
|Sottodivisioni=
|PIL =
|Divisioni confinanti=[[Caldonazzo]], [[Lavarone]], [[Levico Terme]], [[Pedemonte]] (VI), [[Rotzo]] (VI), [[Valdastico]] (VI)
|PIL procapite =
|Zona sismica=3
|Mappa = Map of comune of Luserna (province of Trento, region Trentino-South Tyrol, Italy) 2023.svg
|Gradi giorno=
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Luserna<br /> nella provincia autonoma di Trento
|Diffusività=
|Sito =
|Nome abitanti= lusernesi, luserni o lusernati (IT); lusérnarn<ref>Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, ''Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani'', Bologna, ed. Pàtron, 1981.</ref>
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|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Luserna (province of Trento, region Trentino-South Tyrol, Italy).png
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Luserna<br> nella provincia autonoma di Trento
|Sito=
}}
'''Luserna''' ('''''Lusèrn'''Lusérn'' in [[lingua cimbra|cimbro]]<ref>{{cita libro| nome=Carla | cognome=Marcato | capitolo= Luserna| titolo=Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | anno= 1990 | editore=UTET | città=Torino| p=264}}</ref> e ''LusernLùsern'' in [[lingua tedesca|tedesco]]<ref name=butaa>[http://www.regione.taa.it/bur/pdf%5CI-II%5C1998/S2199801.pdf Bollettino ufficiale della Regione autonoma Trentino-Alto Adige - 5 maggio 1998 - p. 16]</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 286{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Trento]] ed è un'[[isola linguistica]] [[Cimbri (minoranza linguistica)|cimbra]]. Il suo nome deriverebbe infatti dal [[Cimbri (minoranza linguistica)|cimbro]] ''Laas'' <ref>[http://www.isolelinguistiche.it/cimbriDiLuserna.page?docId=68 Cimbri di Luserna / Lusérn<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140413143257/http://www.isolelinguistiche.it/cimbriDiLuserna.page?docId=68 |data=13 aprile 2014 }}</ref>, che voleva indicare ''valico'', località di accesso alla [[Valsugana]]. Fa parte de[[i borghi più belli d'Italia]].<ref>[https://borghipiubelliditalia.it/borgo/luserna/ Borghi più belli d'Italia. Luserna.]</ref> Il comune è gemellato con [[Tiefenbach (Passavia)]].
 
== Geografia fisica ==
Luserna si colloca sul settore nordsud-occidentaleorientale della dell'[[AltopianoMagnifica Comunità degli Altipiani cimbri|Magnifica Comunità deidegli SetteAltipiani ComuniCimbri]], non lontano dalda [[Passo dipasso Vezzena]] (1402 [[Livello del mare|m s.l.m.]]) che permette il collegamento con l'[[Altopianoaltopiano di [[Lavarone]].
{{Controlcopy|motivo=In calce è persino scritto da dove è stato tratto il contenuto.|argomento=Trentino-Alto Adige|mese=maggio 2009}}
Il territorio, caratterizzato da terrazzamenti naturali, si protrae sulla sottostante Valle dell'Astico creando profonde valli e strapiombi, con dislivelli anche di seicento metri. I suoi confini naturali sono segnati dal solco della Val Torra, ad oriente, e dal Rio Torto, all'estremità opposta. La superficie dell'altopiano è circa di 20&nbsp;km² ma, attualmente, solo otto di questi - compresi tra le quote di 1200 e 1550 m s.l.m. - appartengono amministrativamente alla comunità in questione. I restanti dodici sono frammentati dai molti comuni che in questa zona godono di diritti di proprietà: particolarmente esteso è il territorio di [[Levico Terme]], il quale detiene gran parte delle Vezzene, seguono poi [[Caldonazzo]] con Monterovere, e [[Lavarone]] con [[Millegrobbe]] e Laghetto. A sud il villaggio confina anche con [[Pedemonte]] e [[Valdastico|Casotto]], entrambi situati ai piedi della montagna. La morfologia del paesaggio fa sì che la zona sia moderatamente ondulata e che le cime superino difficilmente i duemila metri d'altezza. L'insediamento si costituisce di soli due nuclei: Luserna (a 1333 metri di quota) si snoda su di un piccolo lembo di terra pianeggiante, che si dipana da levante a ponente, a cavallo del cosiddetto Tal vo Sant'Antone (Valle di Sant'Antonio) e Tezze (collocato a 1288 m s.l.m.) in una valletta ad ovest del nucleo centrale. La struttura è quella del classico [[Strassendorf]], vale a dire un paese che si sviluppa lungo una strada. Sull'altura a monte dell'abitato, in un intervallo pianeggiante nel versante della montagna, si trovano gruppi d'edifici isolati denominati Hüttn (Baite).
 
== Storia==
Oltre il crinale di Malga Campo, in una valletta a monte delle sorgenti della Torra, si trovano i tre nuclei del "villaggio estivo" di Bisele: Untarhäusar (Case di Sotto), Obarhäusar (Case di Sopra) e Galen (da Galeno, soprannome di una famiglia locale). Tradizionalmente le vie di comunicazione che congiungevano il piccolo altopiano con gli altri villaggi sparsi nella zona erano poche ed in cattive condizioni. Anticamente la via più importante era quella che, scendendo i dirupi sottostanti il paese, arrivava a [[Brancafora]]. Questa però era semplicemente un sentiero, impraticabile durante l'inverno per la sua pericolosità. Il collegamento con Passo Vezzena, e di lì con Asiago, era invece assicurato dalla vecchia strada che salendo lungo l'Eck (dosso, storica contrada del paese) portava verso [[Millegrobbe]]. La strada per Lavarone, quella che oggi è la principale via di collegamento con il fondovalle, fu realizzata solo tra il 1882 ed il 1885. Ai primi di questo secolo fu costruita la carrozzabile che da Monterovere conduce a [[Caldonazzo]].
=== Eredi di antichi coloni ===
 
[[File:Municipio di Luserna.jpg|thumb|left|Municipio di Luserna]]
L'aspetto dei territori che circondano Luserna è fortemente segnato dalla mano dell'uomo. Vi si leggono i tentativi e gli sforzi compiuti da questa gente per recuperare ogni metro di terra. L'elemento architettonico più forte è la pietra, usata per realizzare campi e orti terrazzati che risolvono l'elevata pendenza di certi luoghi, consentendone lo sfruttamento e ampliando le risorse. Le zone più pianeggianti, segnate anch'esse da una fitta rete di mura a secco - questa volta per demarcarne la proprietà - erano invece utilizzate a pascolo.
Dai resti di antichi [[Forno metallurgico|forni per la fusione]] del [[rame]] risalenti al [[XIII secolo a.C.]] è possibile stabilire che il monte di Luserna risultò già abitato in età preistorica, ma le informazioni su questi primi coloni sono scarse.
In epoca medievale la zona fu colonizzata da genti di origine germanica fatti arrivare su questi monti principalmente dal [[Principato vescovile di Trento|principe vescovo di Trento]] [[Federico Vanga]]. In questo periodo il territorio montano compreso tra i fiumi [[Adige]] e [[Brenta]], fino a quel momento in prevalenza disabitato, vide la nascita di piccole comunità rurali dedite al taglio del legname e alla pastorizia. Poi attorno ai primi insediamenti crebbero villaggi di maggiori dimensioni. Già nel [[XVII secolo]] la popolazione in quest'area era arrivata ai {{formatnum:20000}} abitanti.
 
=== Cimbri sugli altipiani ===
I tratti caratteristici di questo territorio antropizzato di cogliere l'antico equilibrio tra prati, pascoli e boschi. Se ne ricava una realtà che va interpretata come il tentativo, di una società con chiare e definite radici culturali, di piegare un ambiente ostile.
 
Gli antichi coloni portarono in questi nuovi territori la propria lingua e le proprie millenarie tradizioni. Ancora oggi nel paese si tramandano di generazione in generazione alcune leggende [[cimbri (minoranza linguistica)|cimbre]] e per secoli i loro usi, i costumi, ma in particolare la lingua (detta [[lingua cimbra]] appunto), affascinarono ed interessarono intellettuali ed esperti delle più diverse materie. Un'antica leggenda fa risalire l'origine di questa popolazione germanofona al popolo di uguale nome, proveniente dal territorio dello Jutland, in Danimarca, che tentò di invadere la penisola italica ma che fu sconfitto dall'esercito romano sotto la guida di Gaio Mario. Secondo questa leggenda, ormai confutata anche da analisi del DNA <ref>{{cita web|titolo=No Signature of Y Chromosomal Resemblance|sito=Interscience|url=http://vetinari.sitesled.com/cimbri.pdf|accesso=15 febbraio 2023|dataarchivio=26 settembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070926181227/http://vetinari.sitesled.com/cimbri.pdf|urlmorto=sì}}</ref>, parte di questa popolazione belligerante si sarebbe ritirata sulle montagne dell'[[Altopiano di Asiago]], originando la stirpe dei moderni Cimbri.
Luserna è subito individuabile come una comunità di alta montagna e l'influenza dei suoi milletrecento metri di quota non è da sottovalutare. Nei mesi più freddi dell'anno a ciò si aggiunge anche il vento proveniente da nord, che non trovando ostacoli sul suo percorso, investe il paese. Per contro l'inclinazione a sud-ovest di questa grande [[terrazza calcarea]], e la particolare ampiezza d'orizzonte rispetto alle montagne di fronte, fa sì che l'insolazione sia la massima possibile. Per quanto riguarda le precipitazioni queste sono abbastanza buone, aggirandosi sui 1200&nbsp;mm/annui. La vegetazione si caratterizza per essere costituita principalmente da boschi misti, con essenze legnose a foglia caduca e conifere. Particolarmente diffusi sono il [[faggio]], l'[[abies|abete]] - nelle varietà rosso e bianco - e il [[larice]].
 
La seconda ipotesi affermatasi sul finire dell'Ottocento, anche grazie al ritrovamento di un documento datato 1083 d.C. conservato gelosamente presso il Monastero di [[Benediktbeuern]] <ref>{{cita web|titolo=Luserna|sito=Istituto Cimbro|url=https://www.istitutocimbro.it/lingua-cimbra/la-lingua-cimbra/}}</ref>, vede l'origine dei cimbri dovuta alla discesa dalla Germania meridionale, intorno all'anno mille, di gruppi di famiglie provenienti per lo più dall'area linguistica bavaro-tirolese. I così nominati "roder/rauter" ovvero roncatori, gente molto abile nel dissodare e rendere utilizzabili ampi terreni e foreste, arrivarono dapprima nelle zone dei [[Tredici Comuni]] Veronesi - Draizig Komaunj che grazie a [[Cangrande I della Scala]] acquisirono un'ampia forma di autonomia.
''Tratto da C. Prezzi, La vita di allora: risorse e economia nella comunità germanofona di Luserna.''
 
Ne seguì una seconda ondata di colonizzazione che vide l'arrivo di queste genti sull'[[Altopiano dei Sette Comuni]] - Siben Alte Komoine, che fondarono nel 1311 la [[Spettabile Reggenza dei Sette Comuni]] con amplissime forme di autonomia. <ref>{{cita web|titolo=Minoranza Cimbra|sito=Servizio Minoranze Linguistiche PAT|url=http://www.minoranzelinguistiche.provincia.tn.it/minoranzeTrentino/pagina9.html}}</ref>
==Storia==
=== Eredi di antichi coloni ===
Stando ai resti pervenutici di antichi [[forni fusori|forni per la fusione del rame]] risalenti al [[1200 a.C.]], il monte di Luserna risulta già abitato in età preistorica, ma circa l'origine e la consistenza di questi primi coloni ci è dato di sapere ben poco.
Sicuri si è del fatto che in epoca medioevale la zona fu colonizzata da genti di origine tedesca, portati su questi monti principalmente per opera del [[Principato Vescovile di Trento|Principe Vescovo di Trento]] [[Federico Vanga]]. In questo periodo il territorio montano compreso tra i fiumi [[Adige]] e [[Brenta (fiume)|Brenta]], fino a quel momento in prevalenza disabitato, vide la nascita di piccole comunità rurali dedite al taglio del legname e alla pastorizia.
Nei secoli, attorno ai primi masi crebbero dei villaggi e presero vita sempre nuove forme di stanzialità. Già nel [[XVII secolo]] la popolazione che abitava la grande area interessata da questa colonizzazione era arrivata ai 20&nbsp;000 abitanti.
 
La terza e ultima ondata di colonizzazione Cimbra coincise con la nascita di masi lungo la dorsale della Costa Cartura, il territorio che ora comprende [[Centa San Nicolò]], [[Vattaro]], [[Folgaria]], [[Lavarone]], Luserna fino alla zona di [[Terragnolo]]. Diversamente da quanto avvenuto altrove, la [[lingua cimbra]] si è mantenuta ancora viva a Luserna, anche se questa versione di cimbro viene considerata la più moderna, essendo stata influenzata dal tedesco moderno. Oggi comunque tale idioma è oggetto di approfondite indagini, soprattutto da parte di studiosi tedeschi che possono praticare una sorta di "[[archeologia linguistica]]". Per meglio tutelare l'unicità culturale di questa comunità la [[Provincia autonoma di Trento]] e la Regione [[Trentino-Alto Adige]]/SüdTirol, promuovono significativi interventi per la salvaguardia di ciò che è ritenuto un patrimonio di tutti.
===I Cimbri degli altipiani===
Gli antichi coloni, portarono in questi nuovi territori la propria lingua e le proprie millenarie tradizioni (ancora oggi nel paese si tramandano di generazione in generazione alcune leggende [[cimbri (minoranza linguistica)|cimbre]]) e per secoli i loro usi, i costumi, ma in particolare la lingua (detta [[lingua cimbra]] appunto), affascinarono ed interessarono intellettuali ed esperti delle più diverse materie. La leggenda fa risalire l'origine di questa popolazione germanofona al popolo di uguale nome, proveniente dal territorio dello Jutland, in Danimarca, che tentò di invadere l'Italia ma che fu sconfitto dall'esercito romano sotto la guida di Gaio Mario. Secondo queste leggende parte di questa popolazione belligerante si sarebbe ritirata sulle montagne dell'[[Altopiano di Asiago]], originando la stirpe dei moderni Cimbri. Una seconda ipotesi, che è andata affermandosi sul finire dell'Ottocento, probabilmente per fini nazionalistici, vede invece l'origine dei cimbri dovuta alla discesa dalla Germania meridionale, intorno all'anno mille, di gruppi di famiglie provenienti per lo più dall'area linguistica bavaro-tirolese. Molti indizi fanno però vacillare quest'ultima tesi, primi fra tutti i resti del villaggio celtico rinvenuto nel Bostel, presso [[Rotzo]], e la toponomastica storica dell'[[altopiano dei sette comuni|Altipiano dei Sette Comuni]] che ha precisi riferimenti con la mitologia nordica.<br>
Diversamente da quanto avvenuto altrove, la [[lingua cimbra]] si è mantenuta ancora viva a Luserna, anche se il cimbro di Luserna viene considerato il meno originale, e più moderno, essendo anche influenzato dal tedesco moderno.<br>
Oggi comunque il [[lingua cimbra|cimbro]] di Luserna è oggetto di approfondite indagini, soprattutto da parte di studiosi tedeschi, che possono praticare una sorta di "[[archeologia linguistica]]". Per meglio tutelare l'unicità culturale di questa comunità si sono mosse anche la [[Provincia Autonoma di Trento]] e la Regione Trentino&nbsp;– Alto Adige, promuovendo significativi interventi per la salvaguardia di ciò che è ritenuto un patrimonio di tutti. Tra questi, l'edizione settimanale di un telegiornale in lingua cimbra, "Zimbar Earde" (Terra Cimbra).
 
=== Onoranda Vicinia di Luserna ===
===Luserna onoranda vicina===
Il piccolo paese di Luserna viene citato per la prima volta in un documento il 24 gennaio [[1442]]. Risulta, infatti, che un tale Ser Biagio vendette al Duca Federico, detto il Tasca Vuota (Duca d'Austria e Conte del Tirolo), i suoi quattro masi sul Monte di Luserna per 55 ducati d'oro.
Dopo questo primo eccezionale documento, Luserna compare più volte negli scritti che vanno via via a delineare la storia degli altipiani.
Già nel [[1454]] risulta che dei contadini di [[Lavarone]] si trasferirono, come livellari della Parrocchia di Santa Maria di [[Brancafora]], sull'altopiano di Luserna.
Alla fine del Cinquecento, in una relazione che il conte [[Francesco Caldogno († 1608)|Francesco Caldogno]] preparò per la [[Repubblica di Venezia|Serenissima Repubblica Veneta]], Luserna viene descritta come un paesello con circa 40 fuochi, lungo più contrade e con un centinaio di anime.
Successivamente, tra gli abitanti dell'Onoranda Vicinia di Luserna (come recita il documento dell'epoca) e quelli della Magnifica Comunità di [[Lavarone]] iniziarono delle dispute per i confini e per l'autonomia amministrativa, le quali portarono alla separazione delle due comunità il 4 agosto [[1780]].
 
Il piccolo paese di Luserna viene citato per la prima volta in un documento il 24 gennaio [[1442]] come ''Monte Luxernae''. Risulta infatti, che un tale Ser Biagio vendette al Duca [[Federico IV d'Asburgo]], detto il Tasca Vuota, i suoi quattro masi sul Monte di Luserna per 55 ducati d'oro.
===La Grande Guerra===
Dopo questo primo eccezionale documento, Luserna compare più volte negli scritti che vanno via via a delineare la storia degli altopiani.
Collocati lungo il confine meridionale dell'antica provincia austriaca del Tirolo, gli altipiani vennero a trovarsi in prima linea allo scoppio del primo grande conflitto mondiale ([[1915]]-[[1918]]).
Già nel [[1454]] risulta che dei contadini di [[Lavarone]] si trasferirono, come livellari della Parrocchia di Santa Maria di Brancafora, ora frazione di [[Pedemonte]], sull'altopiano di Luserna.
Fin dagli inizi del Novecento i rapporti diplomatici tra [[Regno d'Italia]] ed [[Impero austro-ungarico]] erano diventati giorno dopo giorno più tesi in relazione del problema delle terre irredente e la possibilità di una pace duratura era irrimediabilmente compromessa. Ormai entrambi gli Stati pensavano all'eventualità di entrare in conflitto. Considerata l'importanza strategica di questa zona, possibile punto di sfondamento per raggiungere Trento, ben prima dello scoppio del conflitto iniziò la costruzione di una poderosa linea di [[fortificazioni|fortezze]]. Gli Altipiani venivano ad essere il punto nodale di quella che fu la cintura difensiva di un immenso impero. Tra Folgaria e Vezzena furono erette sette [[fortificazioni|fortezze]], le quali rappresentavano il meglio della tecnica militare dell'epoca. Nei dintorni di Luserna vi sono molte testimonianze di questa "trincea d'acciaio": il complesso fortificato [[Forte Campo Luserna|Campo Luserna]] (1549 m s.l.m.), il [[forte Verle]] (1554 m s.l.m.), l'[[Forte Vezzena|Osservatorio Fortificato di Cima Vezzena]] (1908 m s.l.m.), il piccolo Cimitero Militare di Costalta e chilometri di solchi lasciati dalle vecchie Trincee.
Alla fine del Cinquecento, in una relazione che il conte [[Francesco Caldogno (morto 1608)|Francesco Caldogno]] preparò per la [[Repubblica di Venezia|Serenissima Repubblica Veneta]], Luserna viene descritta come un paesello con circa 40 fuochi, lungo più contrade e con un centinaio di anime.
Successivamente, tra gli abitanti dell'Onoranda Vicinia di Luserna (come recita il documento dell'epoca) e quelli della Magnifica Comunità di Lavarone iniziarono delle dispute per i confini e per l'autonomia amministrativa, le quali portarono alla separazione delle due comunità il 4 agosto [[1780]].
 
Durante tutto il 1800 a causa dell'acuirsi dei nazionalismi, le isole linguistiche germanofone dell'allora [[Tirolo]] italiano divennero campi di battaglia politica tra la [[Lega Nazionale Italiana]], forte sostenitrice dell'[[irredentismo]] e la Deutscher Schulverein legata alla [[Tiroler Volksbund]] che fondò a Luserna la prima scuola tedesca in nome della germanicità della popolazione cimbra. La situazione politica trentina era profondamente scossa tra queste due fazioni che ne determinò in poco tempo, la risoluzione a livello militare.
Il [http://www.lusern.it Centro Documentazione Luserna], sito nel cuore del paese, ha ospitato due importanti mostre sul tema della Grande Guerra, nel [[2006]] e [[2007]]. In occasione dell'ultimo evento è stato edito un interessante volume dal titolo "Dagli Altopiani a Caporetto. Von den Hochebenen nach Karfreit", autore Lorenzo Baratter, Direttore del Centro Documentazione Luserna - Documentationszentrum Lusérn.
 
=== Prima guerra mondiale ===
==Società==
 
===Evoluzione demografica===
Collocati lungo il confine meridionale dell'antica provincia austriaca del Tirolo, gli altopiani vennero a trovarsi in prima linea allo scoppio del primo grande conflitto mondiale ([[1915]]-[[1918]]).
Fin dagli inizi del Novecento i rapporti diplomatici tra [[Regno d'Italia]] ed [[Impero austro-ungarico]] erano diventati giorno dopo giorno più tesi in relazione al problema delle terre irredente e la possibilità di una pace duratura era irrimediabilmente compromessa. Ormai entrambi gli Stati pensavano all'eventualità di entrare in conflitto. Considerata l'importanza strategica di questa zona, possibile punto di sfondamento per raggiungere Trento, ben prima dello scoppio del conflitto iniziò la costruzione di una poderosa linea di [[fortificazioni|fortezze]].
 
Gli altopiani venivano ad essere il punto nodale di quella che fu la cintura difensiva di un immenso impero. Tra Folgaria e Vezzena furono erette sette [[fortificazioni|fortezze]], le quali rappresentavano il meglio della tecnica militare dell'epoca. Nei dintorni di Luserna vi sono molte testimonianze di questa "trincea d'acciaio": il complesso fortificato [[Forte Campo Luserna|Campo Luserna]] ({{M|1549|u=m}} [[s.l.m.]]), il [[forte Verle]] ({{M|1554|u=m s.l.m.}}), l'[[Forte Vezzena|Osservatorio Fortificato di Cima Vezzena]] ({{M|1908|u=m s.l.m.}}), il piccolo Cimitero Militare di Costalta e chilometri di solchi lasciati dalle vecchie [[Trincea|trincee]].
 
Il Centro Documentazione Luserna ha ospitato due importanti mostre sul tema della Grande Guerra, nel [[2006]] e [[2007]]. In occasione dell'ultimo evento è stato edito un interessante volume dal titolo ''Dagli Altopiani a Caporetto. Von den Hochebenen nach Karfreit'', autore Lorenzo Baratter, ex-Direttore del Centro Documentazione Luserna - Documentationszentrum Lusérn.
 
Del primo conflitto mondiale restano i ricordi dei profughi di Luserna costretti ad accamparsi presso [[Hallein]] come documentato dall'opera "''1919, il ritorno dei profughi''" (2019) realizzata sempre da [[Lorenzo Baratter]].
 
=== Le opzioni e il secondo conflitto mondiale ===
 
Luserna come la [[Valle dei Mocheni]] rappresentarono anche dopo il termine del primo conflitto mondiale, una questione ancora aperta. Tali realtà infatti, assieme alla realtà ben più grande tedesca dell'Alto Adige/SudTirol, divennero ben presto vittime di un sistema politico a loro avverso. [[Ettore Tolomei]], politico fascista di origine toscana nato a [[Rovereto]], fu colui che applicò il termine Alto Adige grazie al [[Programma di Tolomei]]. Un pacchetto di norme riservato alle nuove province neo-italiane di Trento e Bolzano allo scopo di italianizzare forzatamente il territorio. Tra le norme si registra il divieto dell'utilizzo di termini riferiti all'antica contea tirolese, delle diciture asburgiche nonché dell'utilizzo nella vita quotidiana di ogni altro idioma al di fuori dell'italiano.
 
Si registrano durante il periodo fascista diversi arresti di persone appartenenti al gruppo cimbro, come perfettamente documentato dal [[Museo storico del Trentino]] con motivazioni legate all'utilizzo della lingua cimbra, visto come dimostrazioni di anti-nazionalismo.<ref>{{cita web|titolo=Archivio del 900|sito=Museo Storico del Trentino|url=https://900trentino.museostorico.it/}}</ref> Simbolo della lotta politica di un intero territorio fu un politico [[Eduard Reut-Nicolussi]], nato a Trento che ancora oggi viene ricordato a Luserna con una targa a lui dedicata sulla casa paterna.<ref>{{cita web|titolo=Eduard-Reut Nicolussi|sito=Euregio Tirolo-AltoAdige-Trentino|url=https://historegio.europaregion.info/it/settimana-attuale-100-anni-fa.asp?news_action=4&news_article_id=637569}}</ref>
 
L'aggravarsi della situazione portò Roma e Berlino a trovare un accordo sulla distribuzione delle genti germanofone e tedesche residenti sul suolo italiano, e questo accordo politico furono le opzioni ([[Opzioni in Alto Adige]]). Ai lusernesi venne intimato di abbandonare la propria terra per accasarsi nella [[Germania nazista]] qualora avessero deciso di continuare a identificarsi come cimbri.<ref>{{cita web|titolo=Opzioni|sito=Centro Documentazione Luserna|url=http://www.lusern.it/it/storia/opzioni/}}</ref> Coloro che invece decidevano di restare in Italia avrebbero dovuto abbandonare l'idioma e la loro identità. Per approfondimenti si consiglia l'opera ''Opzioni - Un grande Imbroglio'' che racconta i fatti avvenuti tra il 1939 e il 1942, realizzata dall'Istituto Mocheno.
 
=== Tutela della minoranza linguistica ===
Ora Luserna è tutelata a livello internazionale dall'[[Accordo De Gasperi-Gruber]], dall'art. 6 della [[Costituzione della Repubblica Italiana]], a livello regionale dallo Statuto d'Autonomia e a livello provinciale da un pacchetto di norme specifiche.<ref>{{cita web|titolo=Norme a tutela|sito=Servizio Minoranze PAT|url=http://www.minoranzelinguistiche.provincia.tn.it/normativa/Normativa_PAT/}}</ref>
 
=== Simboli ===
;Stemma
Lo stemma, approvato con D.G.P. del 26 marzo 1982 n. 2666/3-B<ref>''Adozione stemma comunale'', in ''Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige'' n. 19 del 27/04/1982, p. 721.</ref>, ricorda strumenti della tradizione delle attività locali: su sfondo in pietra bocciardata al naturale sono incrociati punta e mazzuolo. Non sono previsti ornamenti esteriori.<ref>{{Cita web|url=https://www.vitatrentina.it/rubriche/luserna-sul-fronte-della-grande-guerra/|titolo=Luserna, sul fronte della Grande Guerra|accesso=2022-11-04}}</ref>
{{Citazione|Punta e mazzuolo su sfondo rappresentante pietra bocciardata delimitata da una cornice della stessa pietra e sormontata in alto dalla scritta - Lusern -.<ref>Blasonatura alternativa: ''Di pietra grigia chiara, al mazzuolo da scalpellino posto in sbarra, attraversato dal punteruolo posto in banda, il tutto al naturale; al capo di rosso, caricato dalla parola LUSERN in caratteri maiuscoli di nero''.</ref>}}
;Gonfalone
Il gonfalone è un drappo [[tagliato]] d'azzurro e d'argento approvato con D.G.P. del 13 maggio 2005 n. 977.<ref>''Gonfalone «Kamou vo Lusern - Comune di Luserna'', in ''Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige'' n. 27 supplemento n. 2 del 05/07/2005, p. 45.</ref>
{{Citazione|Drappo che rispecchia la forma semplice dello scudo che ricomprende lo stemma comunale. I colori del gonfalone sono: azzurro nella metà divisa in diagonale verso l'angolo in alto a sinistra, e bianco nell'altra metà, con richiamo ai colori della Baviera, terra di remote origini degli abitanti e della lingua locale, ma anche al luminoso azzurro dell'aria pura dei monti ed al candore delle nevi della lunga stagione invernale di Luserna. Il drappo è completato dalla dizione del comune in entrambe le lingue ufficialmente riconosciute: KAMOU VO LUSERN e COMUNE DI LUSERNA.}}
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
*[[Chiesa di Sant'Antonio di Padova (Luserna)|Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio di Padova]], costruita tra il 1920 e il 1922
*[[Forte Campo Luserna|Forte austroungarico]]
*[[Haus von Prükk|Casa museo]], costruita tra il 1700 e il 1800.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Luserna (TN)}}
 
=== Odonomastica ===
== Persone legate a Luserna ==
Luserna, come il comune di [[Chioggia]] (Venezia), e diversi comuni del [[Cadore]] (ad esempio, [[Auronzo di Cadore]]) rappresenta un caso demografico quasi unico in Italia: l'elevatissimo tasso di omonimia tra i due principali cognomi, Nicolussi (80% degli abitanti) e Gasperi (10%),<ref>{{cita web|titolo=Luserna|sito=Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino|url=http://www.europaregion.info/it/lus%C3%A8rn.asp|accesso=2019-10-23|dataarchivio=6 agosto 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200806223134/http://www.europaregion.info/it/lus%C3%A8rn.asp|urlmorto=sì}}</ref> ha portato all'ufficializzazione nel registro dell'anagrafe dei [[soprannome|soprannomi]] popolari utilizzati per distinguere i vari rami di una stessa famiglia.<ref>{{cita news|titolo=La Luserna dove tutti si chiamano Nicolussi|pubblicazione=La Stampa|data=2016-05-15|url=https://www.lastampa.it/viaggi/italia/2006/06/15/news/la-luserna-dove-tutti-si-chiamano-nicolussi-1.37155084}}</ref> I soprannomi più diffusi (spesso di derivazione [[Lingua cimbra|cimbra]]) oggi divenuti secondi cognomi, sono: Anzolon, Baiz, Castellan, Ferro, Galeno, Giacomaz, Golo, Leck, Moretto, Moro, Moz, Mozze, Neff, Paolaz, Plezzo, Poiarach, Principe, Reut, Rossi, Trogher, Zagher, Zaiga, Zatta, Zom e molti altri.
* [[Eduard Reut-Nicolussi]], patriota, giurista e politico austro - ungarico
 
*[[Maria Nicolussi]], insegnante delle [[Katakombenschule]], figura centrale nella gestione delle scuole clandestine in Sudtirolo
=== Ripartizione linguistica ===
La sua popolazione, secondo il [[censimento]] del [[2021]]<ref>{{cita web|titolo=Censimento Minoranze 2021|sito=ISPAT|url=http://www.statistica.provincia.tn.it/binary/pat_statistica_new/popolazione/Sintesi_Rilevazione_minoranze_2021.1651135663.pdf]|urlmorto=sì}}</ref>, è per il 68,8% di [[lingua cimbra]] e per il 31,2% di [[lingua italiana]].
 
== Geografia antropica ==
Il comune di Luserna comprende la frazione Tezze e le località Rivetta e Bisele.<ref>{{Cita web|url=http://kamou.lusern.it/it/comune-di-luserna/statuto/|titolo=STATUTO DEL COMUNE DI LUSERNA|accesso=2023-02-23}}</ref>
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
| 2 luglio 1985
| 19 maggio 1990
| Luigi Nicolussi Castellan
| [[Partito Socialista Italiano|PSI]]
| [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
| <ref>Elezioni il 12 maggio.</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
| 19 maggio 1990
| 5 giugno 1995
| Luigi Nicolussi Castellan
| [[Partito Socialista Italiano|PSI]]
| [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
| <ref>Elezioni il 6 maggio.</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
| 5 giugno 1995
| 2 novembre 1996
| Gianni Nicolussi Zaiga
| [[lista civica]]
| [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
| <ref>Elezioni il 4 giugno.</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
| 5 maggio 1997
| 15 maggio 2000
| Giuseppe Nicolussi Zatta
| [[lista civica]]
| [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
| <ref>Elezioni il 4 maggio.</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
| 15 maggio 2000
| 9 maggio 2005
| Luigi Nicolussi Castellan
| [[lista civica]] Vor Lusern 2000 - Per Luserna
| [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
| <ref>Elezioni il 14 maggio.</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
| 9 maggio 2005
| 17 maggio 2010
| Luigi Nicolussi Castellan
| [[lista civica]] Vor Lusern 2005 - Per Luserna
| [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
| <ref>Elezioni l'8 maggio.</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
| 17 maggio 2010
| 10 maggio 2015
| Luca Nicolussi Paolaz
| [[lista civica]] Burtzan - Migliorare & Progredire
| [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
| <ref>Elezioni il 16 maggio.</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
| 11 maggio 2015
| 22 settembre 2020
| Luca Nicolussi Paolaz
| [[lista civica]] Burtzan
| [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
| <ref>Elezioni il 10 maggio.</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
| 22 settembre 2020
| 2 aprile 2024
| Gianni Nicolussi Zaiga
| [[lista civica]] Lusern in Hertz - Luserna nel Cuore
| [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
| <ref>Elezioni il 20 settembre.</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
| 3 aprile 2024
| ''in carica''
| Nerio Giovanazzi
|
| [[Commissario straordinario|Comm. str.]]
| <ref>{{Cita web|url=https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/Comunicati/Un-commissario-per-Luserna|titolo=Un commissario per Luserna}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
*[[Cimbri (minoranza linguistica)]]
*Filmografia - RESINA (2018) - Film di Renzo Carbonera - https://www.raiplay.it/programmi/resina
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
==Altri progetti==
* {{Collegamenti esterni}}
{{interprogetto|commons=Category:Luserna}}
 
{{Comuni della provincia autonoma di Trento}}
{{Magnifica Comunità degli Altipiani cimbri}}
{{ProvinciaControllo di Trentoautorità}}
{{Portale|Trentino-Alto Adige}}
 
[[Categoria:ComuniLuserna| della provincia di Trento]]
[[Categoria:Comuni italiani di lingua germanica]]