Sistema circolatorio linfatico: differenze tra le versioni

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Il '''sistema circolatorio linfatico''' o,è piùun sistema complesso con varie funzioni. semplicemente,Il ''sistema linfatico'' è un sistema di drenaggio aad unaun solo viaverso che trasporta i fluidi dallo [[Liquido interstiziale|spazio interstiziale]] dei tessuti al [[Apparato circolatorio|torrente circolatorio]]<ref name=balboni465>Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 465|Anastasi}}.</ref> presente in tutti i [[mammiferi]]<ref name=balboni466>Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 466|Anastasi}}.</ref>. La sua principale funzione è il trasporto di [[proteine]], [[liquidi]] e [[lipidi]] (specialmente per i vasi drenanti l'intestino) dall'interstizio al sistema circolatorio sanguigno, ma presenta anche ruoli di filtraggio e nella [[risposta immunitaria]] favorendo l'arrivo di [[antigeni]] agli [[Organi linfoidi|organi linfoidi periferici]] per innescare i meccanismi immunitari<ref name=balboni465 />.
[[File:Illu lymphatic system.jpg|thumb|Sistema linfatico]]
Il '''sistema circolatorio linfatico''' o, più semplicemente, ''sistema linfatico'' è un sistema di drenaggio a una via che trasporta i fluidi dallo spazio interstiziale dei tessuti al [[Apparato circolatorio|torrente circolatorio]]<ref name=balboni465>Da {{cita|Trattato di Anatomia Umana, volume I|p. 465|Anastasi}}</ref> presente in tutti i [[mammiferi]]<ref name=balboni466>Da {{cita|Trattato di Anatomia Umana, volume I|p. 466|Anastasi}}</ref>. La sua principale funzione è il trasporto di [[proteine]], [[liquidi]] e [[lipidi]] (specialmente per i vasi drenanti l'intestino) dall'interstizio al sistema circolatorio sanguigno, ma presenta anche ruoli di filtraggio e nella [[risposta immunitaria]] favorendo l'arrivo di [[antigeni]] agli [[Organi linfoidi|organi linfoidi periferici]] per innescare i meccanismi immunitari<ref name=balboni465 />.
 
Non tutti gli organi sono drenati dal sistema linfatico<ref name=balboni466 />. Il [[sistema nervoso centrale]], [[ossa]], [[midollo osseo]], [[Placenta|parte materna della placenta]] ed [[Tessuto muscolare|endomisio]] dei muscoli]] mancano di vasi linfatici, anche se sono provvisti di ''condotti prelinfatici'' in grado di drenare il liquido interstiziale ai linfonodi zonali. [[Cristallino]], [[cornea]], [[epidermide]], [[cartilagine]] e [[Arterie|tonaca intima delle arterie di grosso calibro]] mancano oltre che della vascolarizzazione linfatica anche di quella sanguigna<ref name=balboni466 />.
 
Un recente studio del 2023<ref>{{Cita pubblicazione|nome = Antoine|cognome = Louveau|nome2 = Igor|cognome2 = Smirnov|nome3 = Timothy J.|cognome3 = Keyes|data = 1º giugno 2015|titolo = Structural and functional features of central nervous system lymphatic vessels|rivista = Nature|volume = advance online publication|lingua = en|accesso = 8 giugno 2015|doi = 10.1038/nature14432|url = httphttps://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature14432.html?message-global=remove}}</ref> ha dimostrato un collegamento tra il [[cervello]] ed il [[sistema immunitario]]. Questo lavoro dimostra l'esistenza di una ramificata rete di sottili vasi linfatici che attraversa le meningi: la sua esistenza smentisce l'idea, radicata da oltre un secolo, che il cervello fosse completamente isolato dal sistema immunitario. La scoperta potrà avere notevoli ricadute sullo studio e la terapia di molte malattie neurologiche.
 
== Organizzazione generale ==
Il sistema circolatorio linfatico consiste in una serie di vasi che si formano a fondo cieco nei tessuti (forma a “dito di guanto”), essi costituiscono i capillari linfatici e sono formati da cellule endoteliali sovrapposte ai margini. I capillari linfatici confluiscono in vasi linfatici propriamente detti, o anche ''vasi precollettori'', dotati di valvole. Sono presenti [[valvola a nido di rondine|valvole a nido di rondine]] in tutti i vasi linfatici propriamente detti, cosa che obbliga lo scorrimento della linfa in un'unica direzione centripeta. Il segmento di vaso tra due valvole è chiamato [[linfangione]], e ha la caratteristica di essere capace di contrazione propria. A loro volta i ''vasi precollettori'' confluiscono in vasi più grandi, i ''collettori pre-linfonodali''. Tali vasi sfociano in varie stazioni linfonodali lungo il loro percorso<ref name=balboni465 />. La linfa rilasciata nei linfonodi ricircola all'interno per poi riversarsi nei ''collettori post-linfonodali'' che confluiscono nei più grossi ''tronchi linfatici'' convergenti poi nei ''dotti linfatici'', che infine raggiungono le vene alla base del collo all'interno delle quali riversano la linfa residua.<ref name=balboni466 /><ref>[http://www.asc-fisioterapia.it/sistema-linfatico-e-linfodrenaggio/anatomia-del-sistema-linfatico.html Anatomia del sistema linfatico | Linfodrenaggio manuale | Tecniche di riabilitazione<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Sono presenti [[valvola a nido di rondine|valvole a nido di rondine]] in tutti i vasi linfatici propriamente detti, cosa che obbliga lo scorrimento della linfa in un'unica direzione centripeta. Il segmento di vaso tra due valvole è chiamato [[linfangione]], e ha la caratteristica di essere capace di contrazione propria. A loro volta i ''vasi precollettori'' confluiscono in vasi più grandi, i ''collettori pre-linfonodali''. Tali vasi sfociano in varie stazioni linfonodali lungo il loro percorso<ref name=balboni465 />. La linfa rilasciata nei linfonodi ricircola all'interno per poi riversarsi nei ''collettori post-linfonodali'' che confluiscono nei più grossi ''tronchi linfatici'' convergenti poi nei ''dotti linfatici'', che infine raggiungono le vene alla base del collo all'interno delle quali riversano la linfa residua.<ref name=balboni466 /><ref>[http://www.asc-fisioterapia.it/sistema-linfatico-e-linfodrenaggio/anatomia-del-sistema-linfatico.html Anatomia del sistema linfatico | Linfodrenaggio manuale | Tecniche di riabilitazione<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141012052133/http://www.asc-fisioterapia.it/sistema-linfatico-e-linfodrenaggio/anatomia-del-sistema-linfatico.html |data=12 ottobre 2014 }}</ref>
Nel corpo umano<ref name=balboni466 /> i dotti sono solo due: il ''dotto toracico'' e il ''dotto linfatico destro'' che si dividono i territori di drenaggio. Il ''dotto toracico'' drena la maggior parte delle regioni inferiori del corpo e la regione toracica sinistra, l'arto superiore sinistro, la parte sinistra del [[cuore]] e le metà sinistre di testa e collo sfociando poi nella giunzione giugulosucclavia sinistra. Il ''dotto linfatico destro'', invece, drena la porzione destra del cuore, l'arto superiore destro, le metà destre di testa e collo, il [[Muscolo diaframma|diaframma]], il [[polmone]] destro e la maggior parte del polmone sinistro per confluire poi nella giunzione giugulosucclavia destra<ref name=balboni466 />.
 
Nel corpo umano<ref name=balboni466 /> i dotti sono solo due: il ''[[dotto toracico]]'' e il ''[[dotto linfatico destro]]'' che si dividono i territori di drenaggio. Il ''dotto toracico'' drena la maggior parte delle regioni inferiori del corpo e la regione toracica sinistra, l'arto superiore sinistro, la parte sinistra del [[cuore]] e le metà sinistre di testa e collo sfociando poi nella giunzione giugulosucclavia sinistra. Il ''dotto linfatico destro'', invece, drena la porzione destra del cuore, l'arto superiore destro, le metà destre di testa e collo, il [[Muscolo diaframma|diaframma]], il [[polmone]] destro e la maggior parte del polmone sinistro per confluire poi nella giunzione giugulosucclavia destra<ref name=balboni466 />.
Tali vasi dopo aver raccolto tutta la linfa drenata dall'organismo si gettano in prossimità dell'angolo di confluenza della vena giugulare interna con la succlavia a sinistra il primo<ref name=balboni498>Da {{cita|Trattato di Anatomia Umana, volume I|p. 498|Anastasi}}</ref> e a destra il secondo<ref name=balboni499>Da {{cita|Trattato di Anatomia Umana, volume I|p. 499|Anastasi}}</ref>.
 
Tali vasi dopo aver raccolto tutta la linfa drenata dall'organismo si gettano in prossimità dell'angolo di confluenza della vena giugulare interna con la succlavia a sinistra il primo<ref name=balboni498>Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 498|Anastasi}}.</ref> e a destra il secondo<ref name=balboni499>Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 499|Anastasi}}.</ref>.
 
== Linfa ==
[[File:Illu capillary microcirculation.jpg|thumb|upright=1.4|Microcircolazione di un capillare con formazione del fluido interstiziale]]
{{vedi anche|Linfa (zoologia)}}
[[File:Illu capillary microcirculation.jpg|thumb|upright=1.4|Microcircolazione di un capillare con formazione del fluido interstiziale]]
La linfa è il liquido (color latteo) che circola nei vasi linfatici e deriva completamente dal fluido interstiziale. Durante lo scorrimento del sangue nel capillare, infatti, una parte del plasma (circa 15 mL/min) filtra attraverso la parete andando nell'interstizio. Di questa quota il 90% viene riassorbito dall'estremità venosa dei capillari sanguigni stessi ritornando in circolo. La parte rimanente di questo liquido extravasato non viene riassorbito rapidamente (2-4 litri in 24 ore) formando il fluido interstiziale. Tale fluido contiene anche alcune proteine plasmatiche che, essendo extravasate, non riescono più a rientrare nel flusso sanguigno a causa del gradiente di concentrazione<ref name=balboni466 />.
 
Questo fluido durante il tragitto verso i capillari linfatici si arricchisce di prodotti del catabolismometabolismo cellulare, ormoni, antigeni e varie sostanze (che possono essere importanti anche ai fini diagnostici) e si impoverisce di nutrienti. In questo modo la linfa corrisponde grosso modo al liquido interstiziale e la sua formazione consiste nell'ingresso nel vaso linfatico<ref name=balboni466 />.
 
La '''linfa''' rappresenta un efficace sistema attraverso cui l'organismo raccoglie liquidi e materiale di scarto dalla periferia per poi veicolarlo agli organi di depurazione (fegato, reni, polmoni, linfonodi). Sotto questo punto di vista, la funzione del sistema linfatico è quindi molto simile a quella del circolo venoso
Questo fluido durante il tragitto verso i capillari linfatici si arricchisce di prodotti del catabolismo cellulare, ormoni, antigeni e varie sostanze (che possono essere importanti anche ai fini diagnostici) e si impoverisce di nutrienti. In questo modo la linfa corrisponde grosso modo al liquido interstiziale e la sua formazione consiste nell'ingresso nel vaso linfatico<ref name=balboni466 />.
 
== Vasi linfatici ==
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=== Vasi linfatici periferici ===
[[File:Illu lymph capillary.jpg|thumb|upright=1.4|Capillari linfatici]]
I vasi linfatici periferici sono costituiti solamente dai '''capillari linfatici''' in quanto le uniche strutture dotate di capacità assorbente. I capillari, molto difficili da osservare all'interno di un organo per via della loro parete sottile e la tendenza a collassare<ref name=balboni469>Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 469|Anastasi}}.</ref>, dal punto di vista strutturale presentano tutti la stessa organizzazione.
 
I capillari sono frequentemente cilindrici, con un diametro di circa 10-60 &nbsp;µm<ref name="balboni468">Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 468|Anastasi}}.</ref>, formati da cellule endoteliali piatte con numerose invaginazioni sia verso la superficie luminale sia esterna e in completa assenza di una membrana basale. Fra le cellule sono presenti giunzioni intercellulari serrate responsabili dell'integrità della parete che però sembrano mancare in più di qualche punto donando capacità assorbente al capillare<ref name=balboni468 />.
 
L'assorbimento dipende dalla capacità dell'endotelio di dilatarsi nei punti privi di giunzioni riducendo la pressione all'interno del vaso e generando un "risucchio" dall'interstizio all'interno del capillare. Questa dilatazione è permessa dalle fibre dai ''filamenti di ancoraggio''<ref name=balboni468 />, fibre della matrice extracellulare legate alle cellule endoteliali capaci di esercitare una tensione sulla parete allargandola localmente.
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==== Precollettori ====
I precollettori sono piccoli vasi linfatici che mettono in rapporto la porzione assorbente rappresentata dai capillari e le vie di deflusso rappresentate dai collettori. Essendo una struttura di transizione dai capillari, si assiste a uno sviluppo di uno strato esterno connettivale molto esile in cui possono essere presenti fibre muscolari lisce ad andamento a spirale. Le valvole sono rare e insufficienti permettendo, quindi, dei reflussi o inversioni di corrente. Confluiscono a formare i vasi collettori e costituiscono le prime vie di deflusso all'interno degli organi<ref name=balboni472>Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 472|Anastasi}}.</ref>.
 
==== Collettori ====
I vasi collettori nascono dalla confluenza di più vasi precollettori. Si distiguonodistinguono in ''superficiali'' se decorrono nei tegumenti, nello spessospessore del tessuto connettivo sottocutaneo e indipendenti dal decorso dei vasi sanguigni e ''profondi'' se posti più profondamente alla fascia comune o all'interno dei visceri e satelliti dei vasi arteriosi o venosi. Si dividono ancora in ''collettori afferenti'' o ''pre-linfonodali'' e ''collettori efferenti'' o ''post-linfonodali'' a seconda che sfocino o nascano da un linfonodo.
 
Nei vasi collettori non è possibile suddividere la parete in tre tonache distinte. Data la loro natura muscolare è possibile notare l'organizzazione dei fasci muscolari ad andamento elicoidale divisi in due strati a direzione opposta, uno ''interno'' o ''intimo'' e uno ''esterno'' o ''avventiziale''. Manca quasi completamente il contingente elastico. Numerosi fasci connettivali dipartono a raggeraraggiera dalla periferia della parete per ancorarsi all'ambiente circostante donando a tali vasi un aspetto beante<ref name=balboni472 />.
 
Sono tutti riccamente provvisti di valvole che si presentano a coppie, come quelle venose. Hanno forma semilunare e sono orientate in modo da permettere solo il deflusso centripeto e impedire refussireflussi o inversioni di corrente. La presenza di valvole dona ai collettori unaun aspetto moniliforme, cioè un alternarsi di tratti facilmente o difficilmente dilatabili. In corrispondenza delle valvole la muscolatura si fa ridotta o assente.<ref name=balboni472 />
 
== Propulsione della linfa ==
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== Linfonodi ==
{{vedi anche|Linfonodo}}
I linfonodi sono stazioni interposte sul decorsopercorso dei vasi linfatici. Ogni linfonodo spezza un collettore in una parte pre-linfonodale e una post-linfonodale.
 
Il ruolo dei linfonodi è di filtrare la linfa che viene riversata dai numerosi vasi afferenti e riversarla nell'unico vaso efferente. In questo contesto i linfonodi svolgono un ruolo della risposta immunitaria poiché tutti gli antigeni che arrivano dai tessuti vengono catturati ed esposti ai linfociti per attivare la risposta.
 
== Derivazione embriologica ==
Il sistema linfatico comincia il suo sviluppo verso la fine della VI settimana<ref name=moore333>Da {{cita|LoMoore sviluppoe prenatale dell'uomoPersaud|p. 333|Moore}}.</ref>. I vasi linfatici si sviluppano in maniera simile ai vasi sanguigni e si forma una rete linfatica dalla connessione dei capillari linfatici. Alla fine del periodo embrionale<ref>Il periodo embrionale termina all'incirca all'VIII settimana dopo che le principali strutture interne ed esterne si sono organizzate, ma non completamente organizzate. In questo periodo si ha una un'alta sensibilità allo sviluppo di anomalie conseguenti a [[teratogeni]]. Alla fine della VIII settimana l'embrione ha ormai assunto fattezze umane e comincia a essere chiamato ''feto''. Da {{cita|LoMoore sviluppoe prenatale dell'uomoPersaud|p. 73, 96|Moore}} </ref> si formano sei ''sacchi linfatici primari'':
* due ''sacchi linfatici giugulari'' vicino ai primordi della giunzione giugulosucclavia;
* due ''sacchi linfatici iliaci'' vicino alla giunzione delle vene iliache con le vene cardinali posteriori;
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=== Sviluppo dei linfonodi ===
{{vedi anche|Linfonodo#Derivazione embriologica}}
I sacchi linfatici, tranne la cisterna chili, si trasformano in linfonodi durante la prima parte del periodo fetale. Vengono successivamente invasi da cellule mesenchimali che ne frammentano la cavità creando una rete di canali linfatici e dando originaorigine alla capsula<ref name=moore333 />.
 
== Funzioni ==
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=== Drenaggio ===
È già stato ampiamente spiegato nei [[Sistema circolatorio linfatico##Organizzazione generale|paragrafi precedenti]] come i capillari linfatici a fondo cieco presenti nei tessuti siano fondamentali per il riassorbimento di una parte (circa il 10%<ref name=balboni466 />) del fluido interstiziale che si forma e che non viene drenato dai vasi sanguigni. Il fluido che viene riassorbito forma la linfa che poi circola in tutto il sistema per essere rigettata nel sistema sanguigno.
 
=== Risposta immunitaria ===
Per via del ruolo di drenaggio dei tessuti, il sistema linfatico accoglie una linfa che, prima di entrare in circolo, si è arricchita di sostanze presenti nei fluidi interstiziali. Durante un'[[infezione]] o un danno tissutale il fluido può aumentare e contenere numerose sostanze (in particolare [[antigeni]]) che possono innescare risposte immunitarie. I tessuti che offrono un'entrata per i microbi sono soprattutto i tegumenti e l'apparato gastrointestinale e sono per questo ricchi di [[cellule dendritiche]] in grado catturare gli antigeni. Questi antigeni microbici, le cellule che li hanno inglobati e svariati [[chemochine|mediatori chimici]] dell'[[infiammazione]] vengono quindi immessi in circolo e si dirigono ai linfonodi dove la linfa ricircola e viene filtrata<ref name="abbas30">Da {{cita|ImmunologiaAbbas cellulareet e molecolareal.|p. 30|Abbas}}.</ref>. Qui, poi, avviene l'attivazione della risposta immunitaria adattativa.
 
=== Ruolo nel sistema linfoide ===
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==== Dotto toracico ====
{{vedi anche|Dotto toracico}}
Il dotto toracico è il principale vaso linfatico dell'organismo ed è la via principale di scarico della linfa nel torrente ematico. OriginaSi origina dalla confluenza di due radici: i ''tronchi linfatici lombari sinistro'' e ''destro'' e il ''tronco linfatico intestinale''. In base a dove avviene la confluenza, può cominciare a livello della II vertebra lombare dove presenta frequentemente una dilatazione ampollare (la ''cisterna del chilo'' o ''cisterna di Pecquet'') o anche più in alto mancando però di tale dilatazione<ref name=balboni498 />. Presenta una lunghezza che va dai 38 &nbsp;cm ai 45 &nbsp;cm e un calibro non uniforme per la presenza di tratti dilatati o ristretti, ma che oscilla sempre tra i 4 e gli 8 &nbsp;mm. È provvisto di valvole e presenta numerose variazioni individuali di origine, decorso e terminazioni che lo portano, ad esempio, a essere duplice o presentare una divisione in più tronchi. Termina sboccando in prossimità della giunzione giugulosucclavia sinistra<ref name="balboni498" />.
 
==== Dotto linfatico destro ====
{{vedi anche|Dotto linfatico destro}}
Il dotto linfatico destro non è costante e può formarsi a destra per la confluenza dei tronchi linfatici giugulare e succlavio e a volte anche del tronco bronco-mediastinico. È lungo 10-12 10–12&nbsp;mm e sbocca in corrispondenza della giunzione giugulosucclavia destra<ref name=balboni499 />.
 
=== Tronchi linfatici ===
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==== Tronchi linfatici giugulari ====
I [[Tronco linfatico giugulare|tronchi linfatici giugulari]] sinistro e destro originano dalla confluenza del plesso collettore linfatico che drena inferiormente i gruppi dei linfonodi cervicali profondi. Seguono l'ultimo tratto della [[vena giugulare interna]]<ref name=balboni499 />. Dalla confluenza dei tronchi linfatici giugulare, succlavio e broncomediastinico destri nasce il dotto linfatico destro. Il tronco linfatico giugulare sinistro, invece, confluisce nel dotto toracico prima del suo sbocco nel sistema venoso. I due tronchi drenano i territori di testa e collo omolaterali<ref name=balboni498 /><ref name=balboni499 />.
 
==== Tronchi linfatici succlavi ====
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==== Tronchi linfatici broncomediastinici ====
I [[Tronco linfatico broncomediastinico|tronchi linfatici broncomediastinici]] sinistro e destro nascono dalla confluenza dei collettori linfatici che provengono dai gruppi linfonodali mediastini anterosuperiori e tracheobronchiali. Dalla confluenza dei tronchi linfatici broncomediastinici, succlavio e giugulare destri nasce il dotto linfatico destro<ref name=balboni499 />. Il tronco linfatico broncomediastinico sinistro, invece, confluisce nel dotto toracico prima del suo sbocco nel sistema venoso. I due tronchi drenano la parete toracica profonda, la trachea, l'esofago, il fegato e le regioni omolaterali dei polmoni, dell'albero bronchiale e del cuore<ref name=balboni498 /><ref name=balboni499 />.
 
=== Drenaggio di testa e collo ===
==== Vasi linfatici ====
La superficie cutanea del cranio viene divisa in tre zone di drenaggio linfatico: anteriore, media e posteriore. La zona anteriore, insieme alle regioni di fronte alta, temporale e auricolare anteriore afferisce ai linfonodi parotidei. La zona media, insieme alle regioni parietale, auricolare superiore e posteriore, afferisce ai linfonodi mastoidei e cervicali. La zona posteriore, insieme alla regione nucale, afferisce ai linfonodi occipitali e cervicali profondi<ref name="balboni479">Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 479|Anastasi}}.</ref>.
 
Le regioni nasali esterne sono drenate dai linfonodi parotidei, cervicali superficiali e sottomandibolari. La rinofaringe e le cavità nasali sono drenate dai linfonodi retrofaringei e cervicali profondi.
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Le regioni anteriori del cavo orale afferiscono ai linfonodi sottomandibolari e sottomentali, mentre la restante parte è drenata dai linfonodi della giugulare interna<ref name=balboni479 />.
 
La lingua è drenata da una ricca rete linfatica: l'apice afferisce ai linfonodi sottomentali, la porzione anteriore ai linfonodi giugulomioioidei, il terzo medio ai linfonodi sottomandibolari e a quelli della giugulare interna, mentre il terzo posteriore afferisce ai linfonodi giugulodigastrico e del nervo accessorio spinale<ref name=balboni480>Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 480|Anastasi}}.</ref>.
 
==== Linfonodi ====
===== Classificazione a catene =====
I linfonodi possono essere raggruppati in 10 gruppi divisi in 3 catene<ref name=balboni477>Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 477|Anastasi}}.</ref>:
{{Colonne}}
''Catena orizzontale superiore''
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=== Linfonodi ascellari ===
[[File:Gray606.png|thumb|upright=1.4|Drenaggio linfatico dell'arto superiore]]
Nel cavo ascellare sono presenti 5 raggruppamenti linfonodali disposti in gruppi e catene e convergenti verso l'interno dell'ascella. Dal gruppo più interno o apicale hanno origine i tronchi succlavi<ref name="balboni482">Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 482|Anastasi}}.</ref>.
* gruppo laterale o brachiale: riceve quasi tutti i collettori linfatici. Superficiali e profondi dell'arto superiore;
* gruppo anteriore o pettorale o toracico: riceve la maggior parte dei collettori che drenano i tegumenti e i muscoli delle regioni anterolaterale del torace, centrolaterale della mammella e sopraombelicale addominale
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=== Drenaggio dell'arto superiore ===
==== Vasi linfatici ====
I vasi linfatici, come i linfonodi, sono divisi in superficiali e profondi. I collettori linfatici superficiali nascono dai capillari linfatici cutanei, specialmente della mano, da cui risalgono nell'avambraccio per formare tre gruppi: ''collettori mediali'', ''laterali'' e '' anteriori''<ref name="balboni483">Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 483|Anastasi}}.</ref>. Nel braccio poi proseguono per arrivare all'ascella dove terminano aprendosi nei linfonodi del gruppo laterale.
 
==== Linfonodi ====
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=== Drenaggio della parete toracica ===
Il drenaggio linfatico della parete toracica è diviso in due sistemi, profondo e superficiale. Il sistema superficiale è tributario dei linfonodi ascellari e i vasi che nascono dalle reti cutanee vi si dirigono<ref name="balboni484">Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 484|Anastasi}}.</ref>. Il sistema profondo è di seguito descritto.
 
==== Vasi linfatici profondi ====
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I vasi linfatici originano da una rete perilobulare e dalla parete dei dotti galattofori che comunicano con la rete subareolare intorno al capezzolo. I vasi poi circondano il margine anteriore, perforano la fascia ascellare e terminano per la maggior parte nei linfonodi superiori del gruppo anteriore dei linfonodi ascellari<ref name=balboni484 />.
 
I vasi linfatici profondi, invece, passano attraverso i muscoli pettorale e intercostali per terminare nei linfonodi sternali. Nel decorso degli spazi intercostali questi vasi si anastomizzano con i vasi provenienti dal fegato e dal diaframma<ref name=balboni486>Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 486|Anastasi}}.</ref>.
 
=== Drenaggio dei visceri toracici ===
[[File:Lymphatic system.png|thumb|Vasi linfatici toracici]]
I visceri toracici vengono drenati da diversi gruppi linfonodali prima di sfociare direttamente nel dotto toracico o linfatico destro<ref name=balboni487>Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 487|Anastasi}}.</ref>. In particolare i vasi efferenti dei gruppi tracheobronchiale e brachiocefalico si uniscono con i vasi efferenti dei [[linfonodi parasternali]] a formare i ''tronchi broncomediastinici'' sinistro e destro<ref name=balboni487 />.
 
==== Vasi linfatici ====
Il '''cuore''' presenta un drenaggio linfatico esteso nei ventricoli che raccoglie la linfa proveniente dai pochi vasi linfatici degli atri<ref name=balboni489>Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 489|Anastasi}}.</ref>. I ventricoli presentano un plesso subendocardico, che sfocia nel plesso subepicardico che si svuota nei collettori cardiaci superficiali. Il tronco linfatico maggiore origina dal ventricolo sinistro, raccoglie la linfa del destro e della parete diaframmatica del cuore per gettarsi poi in uno dei linfonodi tracheobronchiali inferiori<ref name=balboni489 />. Il '''timo''' è drenato dai linfonodi mediastinici anterosuperiori<ref name=balboni490>Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 490|Anastasi}}.</ref>.
 
I '''polmoni''' presentano una rete linfatica sottopleurica (superficiale) che circonda tutto il singolo polmone e confluisce nei linfonodi broncopolmonari e una rete profonda che decorre nei setti interlobari e nelle guaine peribroncovascolari formano un plesso che circonda i bronchi e i vasi fino all'ilo. Negli alveoli non sono presenti vasi linfatici<ref name=balboni490 />. I vasi della '''pleura viscerale''' continuano con i vasi polmonari, mentre quelli della '''pleura parietale''' terminano nei linfonodi sternali, diaframmatici e mediastinici posteriori. '''Trachea''' e '''bronchi principali''' presentano due reti linfatiche disposte nella mucosa (superficiale) e nella sottomucosa (profonda)<ref name=balboni489 />. La rete profonda dà origine a vasi efferenti che si gettano nei linfonodi pretracheali o tracheobronchiali<ref name=balboni490 />.
 
==== Linfonodi ====
I linfonodi toracici sono divisi in 14 gruppi<ref name=balboni487 /><ref name=balboni488>Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 488|Anastasi}}.</ref>:
{{Colonne}}
# mediastinici superiori
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=== Drenaggio della parete addominale ===
La parete addominale presenta unaun drenaggio linfatico superficiale che fa capo ai linfonodi inguinali superficiali (per le regioni parietali anterolaterale, posteriore e lombare) e ai linfonodi ascellari (per le regioni parietali alta e costale) e un drenaggio profondo che termina nei linfonodi iliaci esterni<ref name=balboni491>Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 491|Anastasi}}.</ref>.
 
=== Drenaggio dei visceri addominali e pelvici ===
[[File:Gray599.png|thumb|upright=1.4|Vasi linfatici addominali, dotto toracico e linfatico destro]]
I vasi linfatici che drenano i vscerivisceri addominaleaddominali formano plessi che seguono i vasi sanguigni che presentano numerose catene linfonodali interposte e numerose interconnessioni. Si formano quindi i ''plessi iliaci esterno'' e ''interno'' che confluiscono nel ''plesso iliaco comune'' che a sua volta prosegue nel ''plesso lombaortico''. Quest'ultimo è posto attorno all'aorta addominale e presenta la catena linfonodale a cui fanno capo tutti i linfonodi drenanti i visceri addominali e pelvici. Dal plesso lombaortico nascono i due tronchi linfatici lombari<ref name=balboni491 />.
 
==== Linfonodi ====
I linfonodi presenti nelle cavità addominale e pelvica, quindi, si dividono in iliaci esterni, interni e comuni e lomboaortici.
 
I ''linfonodi iliaci esterni'' formano, con i collettori afferenti ed efferenti il ''plesso iliaco esterno'', e drenano la linfa proveniente dalle regioni profonde delle pareti addominale e pelvica, dagli organi genitali, dall'apparato urinaio e dai muscoli adduttori della coscia<ref name=balboni496>Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 496|Anastasi}}.</ref>. I ''linfonodi iliaci interni'', formano con i collettori afferenti ed efferenti il ''plesso iliaco interno'', e drenano la linfa proveniente dalle vie urinarie, dagli organi genitali, dal perineo, dal retto, dal cavo pelvico e dai muscoli della ragione posteriore di coscia e natica<ref name=balboni496 />. I ''linfonodi iliaci comuni'': drenano la linfa proveniente dai linfonodi iliaci esterni e interni e formano con i collettori il ''plesso iliaco comune'' di fronte al promontorio del sacro.
 
I ''linfonodi lomboaortici'' si possono dividere in tre gruppi in base al rapporto che traggono con l'aorta addominale e che ricevono tutta la linfa proveniente dai gruppi linfonodali propri degli organi interni:
* linfonodi preaortici: si dividono in celiaci, mesenterici superiori e mesenterici inferiori e drenano tutto il territorio vascolarizzato dai rami ventrali (impari) dell'aorta<ref name=balboni492>Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 492|Anastasi}}.</ref>;
* linfonodi paraortici (o aortici laterali): drenano il territorio vascolarizzato dai rami laterali (pari) splancnici dell'aorta e l'arto inferiore a cui arrivano direttamente o passando prima per i linfonodi iliaci<ref name=balboni495>Da {{cita|TrattatoAnastasi diet Anatomia Umana, volume Ial.|p. 495|Anastasi}}.</ref>;
* linfonodi retroaorici: sono un'estensione dei linfonodi paraortici e dipendono da loro<ref name=balboni492 />.
 
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==== Linfonodi ====
I linfonodi dell'arto inferiore si dividono in linfonodi inguinali, poplitei e linfonodi isolati<ref name=balboni487 />. Tutta la linfa viene poi drenata a i linfonodi ilaciiliaci esterni<ref name=balboni486 />.
 
I ''linfonodi inguinali'' sono situati nella regione inguinofemorale e drenano la linfa proveniente dai collettori dell'arto inferiore, delle pareti dell'addome, della regione glutea superficiale, dagli organi genitali esterni e dal perineo. Si suddividono in linfonodi superficiali, posti nel sottocutaneo del triangolo femorale, e linfonodi profondi, posti sempre nel triangolo femorale ma sotto la fascia cribrosa<ref name=balboni486 />.
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== Patologia ==
In generale, visto il ruolo nel drenaggio dei fluidi interstiziali, qualsiasi malfunzionamento del sistema linfatico porta alla formazione di [[edemi]] e anche le elefantite<ref name=abbas30 />.
 
=== Anomalie congenite ===
Le anomalie congenite del sistema linfatico non sono comuni<ref name=moore334>Da {{cita|LoMoore sviluppoe prenatale dell'uomoPersaud|p. 334|Moore}}.</ref>. In ogni caso si può trattare di ''linfoedema congenito'' come risultato di una dilatazione dei canali linfatici primitivi che raramente coinvolge porzioni estese del corpo. L<nowiki>'</nowiki>'''igroma cistico''' è caratterizzato da cavità singole o multiple piene di liquido che formano dilatazioni nella parte inferiore e laterale del collo. In genere non è presente alla nascita, ma si evidenzia dopo essersi ingrandito durante l'infanzia. La maggior parte degli igromi<ref name="moore335">Da {{cita|LoMoore sviluppoe prenatale dell'uomoPersaud|p. 335|Moore}}.</ref> deriva da uno sviluppo anomale dei sacchi giugulari come sacchi staccati o come parti del sacco non raggiunte dai canali linfatici.
 
== Note ==
<references/>
{{References|auto}}
 
== Bibliografia ==
* {{Bibliografiacita libro|autore=Abdul K. Abbas|Abbas,autore2=Andrew LichtmanH. eLichtman|autore3=Shiv Pillai, ''|titolo=Immunologia cellulare e molecolare'', Milano, |editore=Elsevier, VII edizione, |città=Milano|anno=2012, |ed=7|ISBN =978-88-214-3270-5|cid=Abbas et al.}}
* {{Bibliografia|Anastasicita libro|autore=Giuseppe Anastasi et al., ''|titolo=Trattato di Anatomiaanatomia Umanaumana, volume I'', |città=Milano, |editore=Edi.Ermes, |anno=2012, |ISBN =978-88-7051-285-14|cid=Anastasi et al.}}
* {{Bibliografia|Abbas|Abbas, Lichtman e Pillai, ''Immunologia cellulare e molecolare'', Milano, Elsevier, VII edizione, 2012, ISBN 978-88-214-3270-5}}
* {{Bibliografia|Moorecita libro|autore=Keith Moore,|autore2=T. ''V. N. Persaud|titolo=Lo sviluppo prenatale dell'uomo'', |città=Napoli, |editore=EdiSES, |anno=2009, |ISBN =978-88-7959-348-9|cid=Moore e Persaud}}
 
==Voci correlate==
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* [[Linfonodo]]
* [[Linfa (zoologia)]]
* [[Linfangiomatosi]]
* [[Radiologia del sistema linfatico]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
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[[Categoria:Sistema linfoide| ]]
[[Categoria:Sistema circolatorio linfatico]]