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{{Infobox militare
|Nome = Carlo Pisani
|Immagine =Stemma famiglia Pisani (Vescovana).jpg
|Didascalia = Stemma della famiglia Pisani a [[Vescovana]]
|Soprannome =
|Data_di_nascita = [[1655]]
|Nato_a = [[Venezia]]
|Data_di_morte =725 gennaiomaggio [[18231740]]
|Morto_a = Venezia
|Cause_della_morte =
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|Etnia =
|Religione = [[Cattolicesimo]]
|Nazione_servita = {{REP-VEN}}
|Nazione_servita = [[Image:Flag of Most Serene Republic of Venice.svg|20px]] [[Repubblica di Venezia]]
|Forza_armata = [[Image:{{simbolo|Flag of the Republic of Venice.svg|20px]]}} [[Marineria veneziana|Armada]]
|Arma =
|Corpo =
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|Reparto=
|Anni_di_servizio = 1684-1740
|Grado = [[Provveditore (Repubblica di Venezia)|Provveditore all'armarGenerale da Mar]]
|Ferite =
|Comandanti = [[Francesco Morosini]]<br />[[Andrea Pisani (militareammiraglio)|Andrea Pisani]]
|Guerre = [[Guerra di Morea]]<br />[[Seconda guerra di Morea]]
|Campagne =
|Battaglie =
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|Altro =
|Note =
|Ref =dati tratti da ''Delle iscrizioni veneziane raccolte ed illustrate da Emmanuele Antonio Cigogna cittadino veneto. Vol.II''<ref name=C7p95>{{Cita|CigognaCicogna 1827|p. 95}}.</ref>
}}
{{Bio
|Nome = Carlo
|Cognome = Pisani
|Sesso = M
|LuogoNascita = Venezia
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|GiornoMeseMorte = 25 maggio
|AnnoMorte = 1740
|Epoca = 1600
|Epoca2 = 1700
|Attività = ammiraglio
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = che ricoprì l'incarico di comandante della squadra navale delle galee ''sforzate'' durante la [[guerra di Morea]]. Dopo la sconfitta di [[Chio (isola)|Chio]] fu posto sotto inchiesta, insieme ai vertici dell<nowiki>{{'</nowiki>}}[[Armata da marMar]], venendo destituito dall'incarico di [[Provveditore (Repubblica di Venezia)|provveditore generale da mar]] ed incarcerato per tre anni. Rilasciato nel [[1698]] divenne poi [[Senato della Repubblica di Venezia|Senatore]], rientrando nei ranghi della marina nel [[1716]], durante la [[seconda guerra di Morea]]. Insignito del titolo di [[Ordine della Stola d'Oro|Cavaliere dell'Ordine della Stola d'Oro]] il 7 dicembre [[1718]], ricoprì in successione gli incarichi di [[podestà (medioevo)|podestà]] di [[Brescia]], Provveditoreprovveditore della sanità in [[Istria]], provveditore generale in [[Dalmazia]] e poi in [[Albania]], [[Procuratori di San Marco|procuratore di San Marco]] e Procuratore[[Domini di Terraferma|procuratore generale di Terraferma]]
}}
 
==Biografia==
Nacque a Venezia nel [[1655]] da nobile [[Pisani (famiglia)|famiglia]] appartenente al [[patriziato veneziano]], figlio di Gianfrancesco e Paolina Contarini.<ref group=N>La coppia ebbe altri cinque figli, Andrea (1662-1718), Ermolao, [[Alvise Pisani|Alvise]] che fu poi [[Doge di Venezia|Doge]], Lorenzo, e Marcantonio.</ref>
Nel [[1684]] si arruolò giovanissimo nell'[[Marineria veneziana|Armada veneziana]], servendo sotto gli ordini del [[Capitano Generale da Mar]] [[Francesco Morosini]] durante la [[guerra di Morea]].<ref name=C7p95/> Distintosi subito per il suo coraggio il Morosini lo nominò ''Governator de'condannati'',<ref name=M1p140>{{Cita|Marzo Magno 2011|p. 140}}.</ref> cioè comandante della squadra navale delle galee ''sforzate''<ref group=N>Tali galee avevano un equipaggio composto da prigionieri di guerra e criminali condannati al remo.</ref> utilizzate per i pattugliamenti a lungo raggio, e poi Vicecapitano delle navi, con responsabilità su tutte le navi che trasportavano le truppe destinate alla conquista di [[Corone]].<ref name=C7p95/> La caduta della [[piazzaforte]], e del suo strategico porto, avvenne l'11 agosto [[1685]], ed egli prese poi parte alla caduta di [[Navarino (Grecia)|Navarino]], all'assedio e alla conquista di [[Nauplia||Napoli di Romania]] ([[1686]]), e all'assedio di [[Eubea|Negroponte]] ([[1688]]), che fu poi interrotto.<ref name=C7p95/>
 
Alla morte del Capitano Generale da Mar [[Girolamo Cornaro]],<ref group=N>A sua volta succeduto a Francesco Morosini.</ref> nel [[1690]] il Consiglio Marittimo lo pose con la flotta a guardia delle piazzaforti di Canina e [[Valona]], ma il nuovo comandante, Domenico Mocenigo, ordinò di distruggere le due fortezze.<ref name=C7p95/> La prima fu fatta saltare in aria con gli esplosivi, mentre la seconda, dopo un assedio turco durato quaranta giorni, fu evacuata e data alle fiamme.<ref name=C7p95/>
Quando il nuovo Capitano Generale da Mar Antonio Zeno propose, nel [[1694]], di conquistare l'[[isola]] di [[Chio (isola)|isola di Chio]] egli espresse, in qualità di [[Provveditore (Repubblica di Venezia)|Provveditoreprovveditore all'armargenerale da mar]], parere contrario.<ref name=C7p95/>
 
Dopo la caduta di Chio i turchi compirono ogni sforzo possibile per riconquistarla,<ref name=L6p23>{{Cita|Levi 1896|p. 23}}.</ref> tanto che dopo la battaglia combattuta presso gli scogli deidegli Spalmadori, il comando veneziano decise di abbandonare l'isola, ormai ritenuta indifendibile, lasciando sul posto grandi quantità di [[artiglieria]], munizioni, [[Cavallo|cavalli]] e navi.<ref name=L6p23/> Tra queste vi era il [[vascello]] ''[[Abbondanza e Ricchezza (1688)|Abbondanza e Ricchezza]]'', adibito a servire come magazzino mobile al seguito delle navi dell'[[Armata Grossa]], incagliatosi nel porto dell'isola.<ref name=L6p24>{{Cita|Levi 1896|p. 24}}.</ref> Nonostante un malriuscito tentativo effettuato<ref name=L6p24/> di disincagliare la nave, il vascello dovette essere abbandonato al nemico con il suo prezioso carico, venendo poi catturato dai turchi.<ref name=L6p23/>
 
Dopo la sconfitta di Chio il Senato veneziano mise sotto inchiesta tutti i vertici dell<nowiki>{{'</nowiki>}}Armata da marMar, e il Pisani, accusato per la sconfitta degli scogli degli Spalmadori, per non aver difeso tenecementetenacemente l'isola di Chio, e per aver abbandonato il vascello ''Abbondanza e Ricchezza'' nelle mani del nemico, fu incarcerato venendo liberato dopo tre anni,<ref name=L6p24/> nel [[1698]], e rimesso al suo posto di Provveditoreprovveditore.<ref name=L6p24/>
 
Ricoprì poi vari incarichi come magistrato, assumendo il rango [[Senato della Repubblica di Venezia|senatorio]], e rientrando nei ranghi della marina nel [[1716]], in piena [[seconda guerra di Morea]], quando suo fratello [[Andrea GrimaniPisani (ammiraglio)|Andrea]], Capitano Generale da Mar, lo volle al suo fianco.<ref name=C7p95/> Si distinse durante la battaglia del porto di [[Pagania|Passavà]], quando con una felucca[[Feluca (imbarcazione)|feluca]] passò in mezzo alle navi nemiche in piena azione di fuoco, riordinando la linea delle navi veneziane sbandate e rincuorando i soldati.<ref name=C7p95/> Promosso ''Provveditore di campo''<ref name=F3p249>{{Cita|Ferrari 1723|p. 249}}.</ref> si distinse durante le azioni di [[Prevesa]] e [[Vonizza]], collaborando poi con il [[Feldmaresciallofeldmaresciallo]] [[Johann Matthias von der Schulenburg]]<ref name=F3p249/> all'assedio di [[Dulcigno]] fino a quando non giunse notizia della firma della [[pace di Passarowitz]].<ref name=C7p95/> Rientrato con il fratello a [[Corfù]], assistette alla morte di quest'ultimo durante un tragico incidente, per rientraretornare quindi a Venezia dove fu insignito del titolo di [[Ordine della Stola d'Oro|Cavaliere dell'Ordine della Stola d'Oro]] il 7 dicembre [[1718]].<ref name=C7p95/> Nominato [[podestà (medioevo)|podestà]] di [[Brescia]], ricoprì poi in successione gli incarichi di [[Magistrato alla Sanità|Provveditore della sanità]] in [[Istria]], provveditoreProvveditore generale in [[Dalmazia]] e poi in [[Albania]], e infine, dal 5 giugno [[1732]], [[Procuratori di San Marco|Procuratore di San Marco]].<ref name=C7p95/> L'anno successivo assunse l'incarico di [[Domini di Terraferma|Procuratore generale di Terraferma]], spegnendosi quindi a Venezia il 25 maggio [[1740]], all'età di ottantacinque anni.<ref name=C7p96>{{Cita|CigognaCicogna 1827|p. 96}}.</ref>
 
== Note ==
=== Annotazioni ===
{{references}}
<references group=N/>
=== Fonti ===
{{<references}}/>
 
==Bibliografia==
*{{cita libro|cognome=Candiani|nome=Guido|titolo=I vascelli della Serenissima: guerra, politica e costruzioni navali a Venezia in età moderna, 1650-1720|editore=Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti|città=Venezia|anno=2009|cid=Candiani 2009}}
*{{cita libro|cognome=Candiani|nome=Guido|titolo=Dalla galea alla nave di linea: le trasformazioni della marina veneziana (1572-1699) |editore=Città del Silenzio|città=Novi Ligure|anno=2012|cid=Candiani 2012}}
*{{cita libro|cognome=[[Emmanuele Antonio Cicogna|Cicogna]]|nome=Emmanuele Antonio|titolo=Delle iscrizioni veneziane raccolte ed illustrate da Emmanuele Antonio CigognaCicogna cittadino veneto. Vol.II|editore=Giuseppe Picotti Stampatore|città=Venezia|anno=1827|cid=CigognaCicogna 1827}}
*{{cita libro|cognome=Ercole|nome=Guido|titolo=Duri i banchi. Le navi della Serenissima 421-1797|editore=Gruppo Modellismo Trentino di studio e ricerca storica|città=Gardolo|anno=2006|cid=Ercole 2006}}
*{{cita libro|cognome=Ferrari|nome=Girolamo|titolo=Delle notizie storiche della Lega tra l'Imperatore Carlo VI e la Repubblica di Venezia contra il Gran Sultano Achmet III e de' loro fatti d'arme dall'anno 1714 sino alla Pace di Passarowitz|editore=Presso Carlo Buonarrigo|città=Venezia|anno=1723|isbn=|cid=Ferrari 1723}}
*{{cita libro|cognome=Levi|nome=Cesare Augusto|titolo=Navi da guerra costruite nell'Arsenale di Venezia dal 1664 al 1896|editore=Stabilimento Tipografico Fratelli Visentini|città=Venezia|anno=1896|cid=Levi 1896}}
*{{cita libro|cognome= Marzo Magno|nome=Alessandro|wkautore =Alessandro Marzo Magno|titolo=Atene 1687. Venezia, i turchi e la distruzione del Partenone|editore=Il Saggiatore|città=Milano|anno=2011|isbn=8-86576-134-2|cid=Marzo Magno 2011}}
 
==Voci correlate==
*[[Alvise Pisani]]
*[[Andrea Pisani (militareammiraglio)]]
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|guerra|marina|storia|Venezia}}
 
[[Categoria:Ammiragli veneziani]]
[[Categoria:Nobili e cittadini della Repubblica di Venezia]]