Pioneer Venus project: differenze tra le versioni

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Riferimenti: Bibliografia
 
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==Pioneer Venus Orbiter==
{{Infobox missioneMissione spaziale
 
{{Infobox missione spaziale
|nome_missione = Pioneer Venus Orbiter
|proponente = [[Centro di ricerche Ames]] - [[NASA]]
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}}
 
La Pioneer Venus Orbiter, lanciata il 20 maggio [[1978]], venne inserita in un'orbita ellittica attorno a Venere il 4 dicembre [[1978]]. L'[[orbiter]] era un cilindro piatto avente un diametro di 2,5 [[metro|m]] e alto 1,2 m. Tutti gli strumenti e i sottosistemi della sonda erano montati sulla sommità del cilindro, eccetto il [[magnetometro]], che si trovava alla fine di un'asta lunga 4,7 m. Un [[Modulo fotovoltaico|pannello solare]] si estendeva attorno alla circonferenza del cilindro.
Un'antenna a disco da 1,09 m provvedeva alle comunicazioni con la [[Terra]] in [[banda S]] ed [[banda X|X]]. Quest'ultima venne realizzata dalla [[Hughes Aircraft Company]].
 
La Pioneer Venus Orbiter trasportava 16 esperimenti (per una massa complessiva di 45 kg):
*Un foto-[[polarimetro]] per misurare la distribuzione verticale delle [[Nuvola|nuvole]], simile a quello presente nelle [[Pioneer 10]] e [[Pioneer 11|11]].
*Un [[radar]] per determinare la [[topografia]] e le caratteristiche della superficie. Le osservazioni potevano essere condotte solo quando la sonda si trovava a una distanza inferiore a 4700 km dal pianeta. Un segnale a 20 [[Watt]] in banda S (1,757 [[Hertz|GHz]]) veniva inviato verso la superficie che lo rifletteva permettendo alla sonda di analizzarne l'[[eco (fisica)|eco]]. La risoluzione al [[periasse]] era di 23×7 km.
*Un [[radiometro]] infrarosso, per misurare l'emissione [[infrarossi|infrarossa]] dell'[[atmosfera di Venere]]
*Uno [[spettrometro]] [[ultravioletto]] per misurare la luce UV emessa e dispersa dall'atmosfera
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*Un analizzatore di particelle cariche
*Due esperimenti [[Radio (elettronica)|radio]] per determinare il campo [[gravità|gravitazionale]] di Venere
*Un esperimento di [[occultazione]] radio per studiare le caratteristiche dell'atmosfera
*Un esperimento per misurare la resistenza dell'aria nell'alta atmosfera
*Un esperimento sulla [[turbolenza]] del vento solare
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==Pioneer Venus Multiprobe==
{{Infobox missioneMissione spaziale
 
{{Infobox missione spaziale
|nome_missione = Pioneer Venus Multiprobe
|proponente = [[CentroAmes diResearch ricerche AmesCenter]] - [[NASA]]
|foto_veicolo = Pioneer_Venus_Multiprobe_spacecraft.jpg
|destinazione = [[Venere (astronomia)|Venere]]
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}}
 
La Pioneer Venus Multiprobe consisteva in un modulo di trasporto che conteneva quattro sonde atmosferiche (una grande e tre più piccole). Nessuna di queste sonde aveva capacità fotografiche e non vennero progettate per l'analisi del suolo o per un [[atterraggio]] morbido. La sonda maggiore aveva un paracadute che era stato progettato per separarsi ad una certa altitudine, mentre le sonde piccole non avevano nessun paracadute. La sopravvivenza delle sonde sulla superficie era considerato un bonus. Tutte le sonde sopravvissero alla densità dell'atmosfera venusiana almeno fino all'impatto, ma solo una sopravvisse dopo l'impatto per un periodo significativo.
 
La sonda maggiore venne rilasciata il 16 novembre [[1978]], mentre le tre sonde più piccole il 20 novembre. Tutte e quattro le sonde entrarono nell'atmosfera venusiana il 9 dicembre, seguite dal modulo di trasporto.
 
===Il modulo di trasporto===
Il modulo di trasporto venne fatto entrare nell'atmosfera con un basso angolo di ingresso e trasmise dati finché non si distrusse a causa del calore generato dall'[[attrito]]. L'obiettivo era di studiare la struttura e la composizione dell'atmosfera sulla superficie, la natura e la composizione delle nubi, il campo di radiazioni e il cambiamento energetico nella bassa atmosfera e l'informazione locale sulla [[circolazione atmosferica]].
 
Il modulo consisteva in un cilindro di 2,5 m di diametro del peso di 290 kg e permetteva la visione diretta solo dell'alta atmosfera, come le sonde che non erano state create per misurazioni dirette finché esse non fossero state decelerate dall'atmosfera.
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*La sonda diurna entrò nel lato diurno e fu la sola delle quattro sonde che continuò a inviare segnali radio dopo l'impatto, per oltre un'ora.
 
==Riferimenti Bibliografia ==
*{{cita web|http://nssdc.gsfc.nasa.gov/planetary/pioneer_venus.html|NASA: Pioneer Venus Project Information|lingua=en}}
*{{cita web|url=httphttps://solarsystem.nasa.gov/missions/profile.cfm?MCode=Pioneer_Venus|titolo=Pioneer Venus Program Page|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080925191131/http://solarsystem.nasa.gov/missions/profile.cfm?MCode=Pioneer_Venus}}
*{{en}}[http://nssdc.gsfc.nasa.gov/database/MasterCatalog?sc=1978-078A NSSDC Master Catalog: Spacecraft Pioneer Venus Probe Bus] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070211225603/http://nssdc.gsfc.nasa.gov/database/MasterCatalog?sc=1978-078A |date=11 febbraio 2007 }}.
*{{cita web|url=httphttps://links.jstor.org/sici?sici=0036-8075%2819790706%293%3A205%3A4401%3C%3E1.0.CO%3B2-V|titolo=Several articles in Science (1979), 205, pages 41-121|lingua=en}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Pioneer Venus project}}
 
{{Programma Pioneer}}
{{Esplorazione di Venere}}
{{portale|astronautica|astronomiasistema solare|stati Uniti d'America}}
 
[[Categoria:Sonde spaziali NASA]]
[[Categoria:Programma Pioneer]]