Avigliano Umbro: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Avigliano Umbro
|Panorama = AVIGLIANO UMBRO PANORAMA.jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Avigliano Umbro-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Avigliano Umbro-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Umbria
|Divisione amm grado 2 = Terni
|Amministratore locale = Luciano Conti
|Partito = [[lista civica
|Data elezione =
|Data rielezione = 4-10-2021
|Data istituzione = [[1975]]<ref>[http://www.mondimedievali.net/Castelli/Umbria/terni/provincia000.htm Tutte le fortificazioni della provincia di Terni in sintesi pagina 1, Castelli dell'Umbria]</ref>
|Sottodivisioni = [[Dunarobba]], [[Rena (Avigliano Umbro)|Rena]], [[Santa Restituta (Avigliano Umbro)|Santa Restituta]], [[Sismano]], [[Toscolano (Avigliano Umbro)|Toscolano]]
|Divisioni confinanti = [[Acquasparta]], [[Amelia (Italia)|Amelia]], [[Guardea]], [[Montecastrilli]], [[Montecchio]], [[Todi]] ([[Provincia di Perugia|PG]])
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 2167
|Nome abitanti = aviglianesi
|Patrono = [[Egidio abate|sant'Egidio]]
|Festivo = 1º settembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Avigliano Umbro (province of Terni, region Umbria, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Avigliano Umbro all'interno della provincia di Terni
}}
'''Avigliano Umbro''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di
== Storia ==
<ref>Umbria - Provincia di Terni «Guida di Amelia e dell'Amerino» di Loretta Sensini</ref> È un comune giovane creato nel 1975 dopo essersi separato da [[Montecastrilli]].
L'abitato
Il toponimo deriva,
Il borgo è stato completamente ristrutturato.
Del periodo medioevale resta
Sul versante, molto panoramico, che guarda [[Terni]], si apre Porta Vecchia decorata da una raffigurazione simbolica: un'aquila (Todi) che tiene sotto le proprie ali protettrici due aquilotti ([[Amelia (Italia)|Amelia]] e [[Terni]]).
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 28 ottobre 1982.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?4487|titolo=Avigliano Umbro|accesso=23 marzo 2025|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{Citazione|D'azzurro, troncato da una fascia [[in divisa]] di argento: il primo ad una [[Torre (araldica)|torre]] di rosso, murata di nero, merlata di quattro alla guelfa, aperta e finestrata di due del campo; il secondo ad un monte di verde, di cinque vette, la centrale più elevata. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di verde.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Il teatro venne costruito dalla popolazione negli anni '20 ed inaugurato nel 1928 per mettere in scena opere della Filodrammatica e concerti della S.F.A.U. (Società Filarmonica Avigliano Umbro) e, da allora, ha sempre ospitato spettacoli, rappresentazioni teatrali ed anche convegni.
La facciata è in stile Liberty.
La [[Chiesa della Santissima Trinità (Avigliano Umbro)|chiesa della Santissima Trinità]]<ref>{{cita web|url= http://www.umbria.ws/content/chiesa-della-ss-trinit%C3%A0-avigliano-umbro |titolo= Chiesa della Santissima Trinità |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20150518084354/http://www.umbria.ws/content/chiesa-della-ss-trinit%C3%A0-avigliano-umbro |urlmorto= sì }}</ref> venne costruita nella prima metà del XVII secolo "con il sudore e il sangue degli aviglianesi" (come ricorda un'iscrizione all'interno del fabbricato) e le risorse delle sue numerose Confraternite. Dal 1638 al 1648 la direzione dei lavori fu affidata al Cavalier Settimio Vici, che contemporaneamente fece costruire il suo palazzo nelle adiacenze. L'interno fu interamente affrescato da [[Bartolomeo Barbiani]] da Montepulciano. Nel 1948, a causa di un insensato, quanto devastante intervento, le pitture furono ricoperte da imbiancatura e alcune addirittura distrutte. Solo recentemente, su iniziativa del parroco don Piero Grassi, sono iniziati i lavori di recupero. All'interno dell'edificio si possono ammirare anche alcune tele: la ''Madonna del Rosario tra san Giovanni evangelista, san Domenico, santa Caterina e santa Cecilia'' di [[Andrea Polinori]], una ''Conversione di san Paolo'' del 1640; una ''Madonna tra i santi Antonio da Padova e Barbara'' (di ignoto autore del XVII sec.) da alcuni attribuita al Polinori, del quale è anche un ''San Lorenzo''. Una tela con la ''Deposizione'', di autore non identificato, databile alla fine del Cinquecento, è forse una derivazione di un modello romano.<ref>Giovanna Sapori, ''Pittore di Santa Prassede (Hendrick de Clerck), Compianto sul Cristo morto'', in ''Pittura del Seicento. Ricerche in Umbria'', catalogo della mostra a cura di Liliana Barroero, Vittorio Casale, Giorgio Falcidia, Fiorella Pansecchi, Giovanna Sapori, Bruno Toscano, Venezia 1989, p. 79.</ref> Tra il corredo della chiesa parrocchiale vi è anche una Croce in argento e smalto del '300.
Alla periferia di Avigliano sono due chiese romaniche: Sant'Egidio e Sant'Angelo al cui interno si ammira una ''Madonna tra i santi Antonio abate e Bernardino'' del XV secolo. Nella chiesa della Madonna delle Grazie, edificio di modeste dimensioni e di semplice architettura, si trova una ''Madonna col Bambino'' attribuita a [[Piermatteo d'Amelia|Pier Matteo D'Amelia]].
Avigliano Umbro in epoca medievale faceva parte del plebato di Santa Vittorina, la cui chiesa romanica dell'XI secolo si trova nelle vicinanze di Dunarobba. Il Plebato o Pievania era la giurisdizione religiosa e amministrativa esercitata da una pieve e dal suo arcipresbitero sul territorio circostante e sulle altre chiese.
Il Santo protettore è Sant'Egidio ateniese. La festa si celebra il 1º settembre. È stato identificato con l'abate che visse probabilmente tra il VII e l'VIII secolo, fondando in Francia, presso [[Nîmes]], un'abbazia benedettina da cui derivò poi il St. Giles (traduzione francese di Egidio). Fu tra i [[santi ausiliatori]] in quanto considerato protettore della febbre e della pazzia.
I Murales: Dal 2016 il centro storico di Avigliano Umbro si è arricchito di alcuni murales realizzati da artisti provenienti da tutta Italia e rappresentanti vecchi mestieri e antiche botteghe artigiane che animavano il centro fino agli anni '80. Il progetto di realizzazione dei Murales è curato dall'Associazione ''Avigliano Variopinto'' che procede regolarmente ad aggiungerne dei nuovi.
=== Sismano ===
L'antico toponimo fu quello di "Susmano" e anche "Sosmano" e "Submano", forse derivato dalla ''gens'' Sisimia.
Nel Medioevo fu un castello fortificato di una certa importanza: appartenne agli Arnolfi e agli Atti di Todi. Nel 1254, in seguito alla guerra che coinvolse Todi e le città coalizzate di Perugia, Orvieto, Spoleto e Narni, fu fatto oggetto di devastazioni tali che ne limitarono l'importanza. fu poi sotto gli Anguillara e, nel 1462, sotto Matteo di Chiaravalle, signore della Rocca di Canale. successivamente passò allo Stato pontificio e, infine, nel 1607, ai principi Corsini, alla cui famiglia tuttora appartiene insieme al Castello di Casigliano.
Il
All'interno della
Fuori le mura del paese, di fronte alla porta di accesso, è la chiesa della Madonna delle Grazie.
Notevoli spunti naturalistici offre la valle dell'Arnata ove si trova Le Molinelle, località che deve il suo nome alla presenza di un molino ad acqua del 1600.
=== Dunarobba ===
Il toponimo è da far risalire alla gens Dunnia. Secondo altri potrebbe essere una derivazione longobarda da “duna” e “preda", quindi "terra di preda".
Costituì uno dei feudi degli Arnolfi e, per questo, venne fortificato intorno all'XI secolo. Fu soggetto alle mire espansionistiche di Todi e di Narni subendo scorrerie e devastazioni, soprattutto negli anni che vanno dal 1282 al 1284. Del castello all'interno del paese nulla rimane. Il nucleo storico presenta un assetto urbano sostanzialmente regolare con strade – la principale è via dell'Arco – a maglie ortogonali.
La Fortezza: il castello si trova isolato in aperta campagna in prossimità del paese di Dunarobba. Il complesso, nel suo aspetto attuale, risale al XV-XVI secolo. Ha pianta quadrangolare movimentata da quattro torri angolari cilindriche. Sebbene abbia l'aspetto di un fortilizio, donde il nome, si tratta in realtà di un edificio agricolo fortificato le cui origini sembrano risalire al Medioevo. Presenta due ordini di cornici a beccatelli, una copertura a coppi: sul portale di ingresso si vede un piombatoio di 21 fuochi. Uno degli ingressi alla Fortezza è stato chiuso da un edificio settecentesco.
Pieve di Santa Vittorina: era una delle 19 pievi di Todi: in epoca medievale soprintendeva all'organizzazione ecclesiastica del territorio. Da essa dipendevano alcuni castelli tra cui quello di Avigliano Umbro e [[Montecastrilli]]. L'altare paleocristiano che un tempo si trovava nella chiesa custodiva, secondo una tradizione, le spoglie di santa Vittorina. Oggi sono visibili, anche se deteriorati, resti di affreschi e alcuni inserti di marmo. Pregevole il portale che si apre sulla facciata con tetto a capanna. All'edificio religioso era annesso un convento.
Ex miniera di Dunarobba. Aperta nel 1929, notizie si hanno a partire dal XVII secolo, sfruttò i giacimenti di lignite fino al 1952.
[[File:Dunarobba.jpg|thumb|upright=1.2|La foresta fossile di Dunarobba, nella seconda metà degli anni '80.]]
La fornace iniziò l'attività nel 1922, fu ampliata nel 1932, nel 1965 e nel 2002. La necessità di approvvigionamento della materia prima ha portato, del tutto casualmente, alla scoperta dei tronchi fossili di Dunarobba.
La [[foresta fossile di Dunarobba]] è venuta alla luce in località Casaccia, a poca distanza da Avigliano, tra il [[1970]] e il [[1987]], durante i lavori di scavo per ricavare l'argilla da utilizzare per la vicina fabbrica di laterizi. Le dimensioni dei tronchi raggiungono m 1,5 di diametro e anche m 8 di lunghezza. Si tratta di tronchi fossili il cui periodo di sepoltura e di vita delle piante risale al Pliocene medio-superiore (3.000.000-2.000.000 di anni fa), un interessante esempio del genere [[Taxodium]] (una specie estinta di Sequoia, il ''Taxodioxylon gypsaceum''), cresciuti sulle sponde del [[lago Tiberino]] che attraversava gran parte dell'Umbria formando una specie di Y rovesciata a partire all'incirca da [[Città di Castello]]: uno dei rami, quello occidentale, occupava tutta la conca ternana e quindi anche l'area di Dunarobba. Questo territorio è caratterizzato da depositi sedimentari argillosi e sabbiosi.
=== Santa Restituta ===
Il piccolo centro mantiene inalterato il fascino dei borghi antichi. Le case si allineano intorno a una strada gradinata che sale verso la parte alta del paese, un tempo occupata da un castello sorto con funzioni di difesa del corridoio bizantino e protagonista di diverse vicende storiche, tra cui la presenza nel 1495, del re di Francia Carlo VII, con 3000 francesi, che pose i suoi accampamenti sul posto, occupando anche Toscolano e chiedendo il riscatto a Todi. Un particolare urbanistico interessante è dato dal fatto che le stesse case, addossate le une alle altre e rafforzate da alcuni torrioni, fungono da cinta muraria. L'accesso al borgo è garantito da quattro porte. Il primitivo nucleo fortificato sorgeva più in alto, sul monte Pianello, dove ancora è possibile rintracciare alcuni resti.
Nella chiesa parrocchiale di Santa Restituta al suo interno si ammirano affreschi e una statua lignea detta della Madonna del Pero, opera del XV secolo.
Un'importante risorsa economica di Santa Restituta, come di Toscolano, è data dalle castagne, assai pregiate per la loro qualità.
A partire dai primi anni del '700 le montagne del circondario particolarmente ricche di boschi che fornivano legno prezioso e abbondanza di castagne, vennero contese da Guardea: la disputa è stata risolta solo dopo due secoli a favore di Santa Restituta. Sul monte Pianicel Grande e sul monte Aiola, nella zona compresa tra i centri di Santa Restituta e Toscolano, prevalgono i castagneti
Sui rilievi di Santa Restituta è stato rinvenuto un albero che conta molte centinaia di anni e che pertanto costituisce uno degli esemplari più antichi d'Europa. Si tratta di un acero comunemente chiamato
=== Toscolano ===
Il toponimo deriva dalla ''gens'' Toscola. Il borgo medievale si distribuisce alle pendici del monte Croce di Serra, in splendida posizione panoramica ed è immerso in folti boschi di castagni. Ha un impianto urbano circolare, racchiuso entro una solida cinta muraria con possenti torrioni che furono ristrutturati nel 1442. Le case, all'interno del borgo, si addossano alle mura seguendone l'andamento. Già sviluppato agli inizi del XIII secolo, il castello garantiva la difesa della zona di confine con le vicine Melezzole e Santa Restituta. Fece parte del territorio di Todi, come dimostra lo stemma che campeggia sopra una delle porte di accesso al ''castrum''. Il sito originario della fortezza è individuabile nei ruderi di Toscolano Vecchia.
Chiesa di Sant'Apollinare: la costruzione risale al XVIII secolo. All'interno si ammirano: ''Crocifissione tra la Madonna e i santi Francesco, Carlo Borromeo e vescovo martire'' di [[Andrea Polinori]] (XVII secolo); ''Madonna del Rosario'' di [[Pietro Paolo Sensi]] da Todi (XVII secolo); ''Madonna col Bambino e Santi'', non attribuita. In un messale conservato a Toscolano nella chiesa di Sant'Apollinare si può leggere la firma di Carlo VIII re di Francia, che occupò il castello nel 1495.
Chiesa della Santissima Annunziata. Edicola votiva di Toscolano. La cappella, antica edicola votiva, si trova alla periferia di Toscolano. È stata scoperta nel 1985. In essa, oltre a molti ex voto donati alla chiesa a seguito di una pestilenza, è visibile un grande affresco, una ''Maestà'', da Federico Zeri attribuita a [[Piermatteo d'Amelia]]. Il cielo di Piermatteo d'Amelia (1481-83 ca.). Sull'arco della fronte è dipinta un{{'}}''Annunciazione con l'Angelo'' a sinistra, la Madonna con libro aperto in mano a destra e, al centro in alto il Padre Eterno.
'''Edicola'''. Sulla parete di fondo si trova la ''Madonna in trono col Bambino, i santi Rocco e Sebastiano e gli Angeli'' con segni di ridipintura settecentesca. Tale immagine è speculare alla Madonna di Porchiano di Amelia e alla Madonna di Berlino, anch'esse di [[Piermatteo d'Amelia]]. Nella volta sono rappresentati i ''quattro Evangelisti''. Al centro della volta è raffigurato il ''Padre Eterno benedicente''. Ai lati, sulle pareti, si osservano resti di affreschi di otto ''Santi'', tra cui ''San Francesco'', ''Santa Caterina d'Alessandria'', ''Santa Maria Maddalena'', un ''Santo martire'', ''Sant'Antonio abate'' e ''Santa Lucia''.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Avigliano Umbro}}
=== Tradizioni e folclore ===
==== Il Trionfo del Carnevale ====
La manifestazione si spalma per tutto il periodo del Carnevale, protagoniste dell'evento sono le maschere umbre della commedia dell'arte: Nasotorto, Nasoacciaccato, Chicchirichella e Rosalinda con spettacoli teatrali, e poi sfilate e balli in maschera in costumi carnascialeschi ispirati al '600. Il martedì grasso viene bruciato "Pippinaccio", un grosso pupazzo in cartapesta, intorno al quale si canta e si danza recitando una tiritera ispirata ai guai del momento del quale Pippinaccio viene accusato.
==== Expolabor ====
È una mostra mercato che presenta le diverse attività artigianali del territorio quali la lavorazione del ferro, del legno, della ceramica. Accanto ai mestieri tradizionali la rassegna ha affiancato l'esposizione di lavorazioni e tecnologie di recente acquisizione. La manifestazione si tiene ad agosto. La mostra mercato è affiancata da convegni di approfondimento e di informazione.
==== Festa della Musica ====
Si tiene tra settembre e dicembre di ogni anno con concerti di musica classica.
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Fin dalla sua nascita nel 1975 il comune è stato senza soluzione di continuità in mano al centrosinistra e nello specifico a rappresentanti del Partito Socialista Italiano (che ne aveva voluto la scissione da Montecastrilli).
L'attuale amministrazione è retta da una coalizione di centrosinistra formata da PD e PSI.
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Il 5 giugno 2016 si sono tenute le elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale.
È stato eletto sindaco Luciano Conti (centrosinistra) che con 779 voti totalizzati corrispondenti al 52% del totale, ha sconfitto il ventenne Daniele Marcelli (centrodestra) che tuttavia ottenendo 710 voti (48%) ha raggiunto un risultato storico per l'area di centrodestra ad Avigliano Umbro.
Daniele Marcelli risulta essere il più giovane candidato sindaco di tutta Italia alle elezioni amministrative 2016.
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La squadra di calcio è la Real Avigliano fondata nel 1972 che nella stagione 2024/2025 milita in Prima categoria. Nella stagione 2021/2022 dopo aver vinto ai calci di rigore la finale dei play off del campionato Prima Categoria, accede per la prima volta nella sua storia al campionato di Promozione con alla guida dopo 9 stagioni consecutive Massimo Carlone.
La Real Avigliano dispone anche di un vivaio molto ampio nel Settore Giovanile contando oltre 100 tesserati nella stagione 2024/2025, con ben 6 squadre tra Piccoli Amici, Primi Calci, Pulcini, Esordienti e Under 16 regionale. Nel 2024 dopo quasi 20 anni riesce a riorganizzare una squadra Juniores che milita nel campionato regionale Umbro A2 guidata da Gianluca Vesseri. A giugno 2024 la Real Avigliano è stata riconosciuta dalla FIGC come club di Settore Giovanile e Scolastico di 1° livello, frutto dell'impegno dei tecnici e i dirigenti in questi anni di calcio giovanile.
A Febbraio 2025 nasce la squadra femminile di calcio a 5, da un'idea di alcune mamme dei ragazzi del settore giovanile ed alcune ragazze del territorio di Avigliano Umbro. In poche settimane la squadra riesce a raggiungere più di 15 unità raccogliendo giocatrici da tutto il territorio della Provincia di Terni, allenandosi sul campo sportivo di Sismano.
Ogni anno a fine maggio la Real Avigliano organizza il memorial Andrea e Riccardo in ricordo di due giovani purtroppo scomparsi sulle strade Aviglianesi. Il torneo memorial ha durata tre settimane con molte squadre di settore giovanile del territorio che si sfidano in partite regolamentari a gironi. Dal 2024 si svolge il 4 giugno il memorial Luciano Papini in ricordo dello storico direttore sportivo ed ex calciatore della Real Avigliano scomparso dopo una grave malattia nel giugno del 2023, grande colonna portante del calcio Aviglianese è stato e sarà ancora un punto di riferimento per quanto riguarda il calcio dilettantistico umbro. È stato premiato da Gravina nel 2022 per i suoi 40 anni al servizio della LND Umbra.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Giovan Battista Alvi, ''Dizionario topografico tudertino'', manoscritto, Archivio Storico Comunale, Todi, 1765
* Giovan Battista Alvi, ''Genealogie di famiglie tuderti'', Archivio Storico Comunale, Todi
* Marco Corradi, ''Castrum Farnectae: le famiglie, la storia, le cronache di un castello umbro'', Spoleto, Del Gallo, 2005
* Marco Corradi, ''De Castro Farnectae'', Amazon (Kindle Publishing), ISBN 979-8341008366, 2025.
* Marco Corradi, ''De Castro Farnectae: addedenda documentaria'', Amazon (Kindle Publishing), ISBN 979-8307514962, 2025.
* Zefferino Cerquaglia, ''Il comune di Montecastrilli: da Napoleone all'Unità d'Italia'', Todi, Ediart, 1999.
* Zefferino Cerquaglia, ''Il Comune di Montecastrilli dall'Unità d'Italia alla Prima Guerra Mondiale'', Todi, Ediart, 2002.
* Rodolfo Tolomei, Enrico Grasselli Enrico, ''Dizionario del dialetto aviglianese, cenni storici'', Avigliano Umbro, Editore Moroni, 2013.
== Voci correlate ==
* [[Cammino dei Borghi Silenti]]
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