Francesco Cangiullo: differenze tra le versioni
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|Attività2 = poeta
|Attività3 = pittore
|AttivitàAltre = e compositore
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Francesco Cangiullo.jpg
}}
Partecipò attivamente al [[Futurismo]] e alla redazione dei manifesti futuristi
== Biografia ==
Giovanissimo, si appassiona alla musica, in particolare alla canzone. Fa studi musicali irregolari, ma si distingue ben presto come autore di canzoni e come direttore di piccoli gruppi orchestrali nei [[Café-concert|Caffè Concerto]], molto in voga agli inizi del XX secolo. Nel 1906 pubblica ''Piedigrotta Cangiullo''.<ref>Enzo Renato Marchioni, ''I nostri autori. M° Francesco Cangiullo'', in ''Piedigrotta Cangiullo'', Tipo-litografia Luigi Elia, 1906, ora in Matteo D’Ambrosio, ''Nuove verità crudeli, Origini e primi sviluppi del Futurismo a Napoli'', Alfredo Guida Editore, Napoli, 1990.</ref>. Negli anni manterrà sempre attiva l'attività musicale, scrivendo canzoni per vari artisti napoletani tra cui [[Rino Da Positano]] e i [[Convers]].
Nel 1910 incontra a [[Napoli]] [[Filippo Tommaso Marinetti]].<ref>Marinetti gli concede un'intervista al [[Grand Hotel de Londres]] in occasione dei preparativi della serata futurista del 20 aprile 1910 al Real Teatro Mercadante di Napoli. Si veda: Miriam Polli, ''Francesco Cangiullo. Arti-Giano del Futurismo'', in ''Sinestesieonline'', periodico quadrimestrale di studi sulla letteratura e le arti; supplemento della rivista «Sinestesie», Anno IV, n° 12, Giugno 2015.</ref> Questo incontro è per lui decisivo, tanto che decide di aderire subito al [[Futurismo]], anche se ufficialmente il suo ingresso nel movimento è registrato nel 1913.<ref>F.T. Marinetti, ''Lettere ruggenti a F. Balilla Pratella'', a cura di G. Lugaresi, in “Quaderni dell’Osservatore”, II, Milano, dicembre 1969.</ref> Diviene collaboratore delle riviste ''[[Lacerba]]'', ''Vela Latina'' e ''L'Italia futurista''.
Nel 1914 partecipò alla Esposizione Libera Futurista Internazionale di Roma, con dipinti e sculture realizzati in collaborazione con [[Filippo Tommaso Marinetti|Marinetti]] e [[Giacomo Balla|Balla]].▼
▲Nel 1914
Nel 1916 pubblicò ''Piedigrotta'', poema parolibero ispirato alla omonima festa popolare napoletana, che due anni prima era stato oggetto di due serate alla Galleria Sprovieri di Roma, alla quale parteciparono, tra gli altri, [[Filippo Tommaso Marinetti]] e [[Giacomo Balla]].<ref>Pietro Sgabelloni, ''Come le signorine Tofa, Putipù, Triccaballacche e Scetavajasse si produssero nel putiferio del Putiputipu'', in ''Il Giornale d'Italia'', Roma, 31 marzo 1914.</ref> Sempre nel 1916 raccolse in un taccuino una serie di poesie in vernacolo dal titolo ''Verde nuovo'' (il documento è conservato nell'Archivio della Fondazione Primo Conti). Nel 1919 pubblicò ''Caffeconcerto: Alfabeto a sorpresa'': si tratta di un'opera tipicamente futurista, in cui la scrittura assume anche una valenza pittorica, attraverso suggestioni tipografiche che animano le lettere dell'alfabeto facendole diventare personaggi di uno spettacolo.▼
Simile per ispirazione è il manifesto ''Il mobilio futurista'', che Cangiullo pubblicò il 22 febbraio 1920, e in cui auspicava la creazione di mobili parlanti fatti di "intrecci, scontri e corpo-a-corpo di lettere di svariati caratteri".▼
▲Nel 1916
Nel 1919 pubblica ''Caffeconcerto: Alfabeto a sorpresa'', un'opera tipicamente futurista, dove la scrittura assume anche una valenza pittorica, attraverso suggestioni tipografiche che animano le lettere dell'alfabeto facendole diventare personaggi di uno spettacolo.
▲Simile per ispirazione è il manifesto ''Il mobilio futurista'', che Cangiullo
Cangiullo si interessa molto al teatro. Nel 1917 collabora con [[Ettore Petrolini]], che mette in scena ''Il Donnaiuolo e le quattro stagioni'' al Teatro Adriano di Roma.<ref>Anonimo, ''Futurismo all’Adriano'', in “L’idea Nazionale”, a. VII, n. 201, 22 luglio 1917.</ref>
Petrolini, nell'arco della sua carriera, porterà in scena, ben «dodici sintesi» di Cangiullo. Nel 1918 scrive con lui<ref>Giovanni Lista, ''Petrolini e i futuristi'', Salerno, Taide, 1981.</ref> ''Radioscopia'', atto unico pubblicato sul "Corriere di Napoli"<ref>Anonimo, ''Radioscopia. Un atto di Cangiullo e Petrolini'', in “Corriere di Napoli” a. XL, n. 2/3, 12-13 febbraio 1918.</ref> e rappresentato per la prima volta al Teatro Politeama.<ref>Di quest'opera e dei rapporti con Petrolini, Cangiullo scrive in ''L'amante che non morrà'' (Napoli 1919).</ref> Nel 1919 [[Mario Bonnard]] ne trae il film ''Mentre il pubblico ride'', interpretato da Petrolini e Niny Dinelli. Questo atto unico, creduto perduto, è stato recuperato e ripubblicato nel 1981.<ref>Ugo Piscopo (a cura di), ''Futurismo a Napoli: Corriere di Napoli e futurismo, 1915-1928'', Pironti, Napoli 1981.</ref>
Il fratello [[Giuseppe Cangiullo]] fu un pioniere del calcio [[partenopeo]].<ref>Elio Tramontano, ''Da Sallustro a Maradona - 90 anni di storia del Napoli'', Napoli, Edizioni Meridionali, 1984. ISBN non esistente</ref>▼
Partecipa attivamente alle iniziative teatrali futuriste, sia a livello teorico che organizzativo.<ref>''Francesco Cangiullo e la teatralità futurista'', in M. D’Ambrosio (a cura di), ''Marinetti e il Futurismo a Napoli. Indagini e documenti'', Liguori editore, Napoli, 1995.</ref>. Nel 1921 cura la direzione artistica della "Compagnia del Teatro della Sorpresa" diretta da [[Rodolfo De Angelis]],<ref>R. De Angelis, ''Storia del Café-Chantant'', Milano, Il Balcone, 1946.</ref> alla quale aderiscono, in qualità di scenografi e scenotecnici, artisti come [[Fortunato Depero]] e [[Enrico Prampolini]] e musicisti come [[Franco Casavola]] e [[Silvio Mix]].<ref>Francesco Cangiullo, ''Le serate futuriste. Romanzo storico vissuto'', Milano, Ceschina, 1961.</ref>. Il ''Teatro della Sorpresa'' è tenuto a battesimo il 30 settembre di quell'anno al Real Teatro Mercadante di Napoli. L'11 ottobre scrive il relativo manifesto con Marinetti, che verrà pubblicato nel mese di gennaio dell'anno seguente con un'appendice di sintesi teatrali.<ref>F.T. Marinetti e Francesco Cangiullo, ''Il Teatro della Sorpresa'', in "Il Futurismo", n° 1, 11 gennaio 1922.</ref>
Nel 1923 pubblica ''Poesia pentagrammata'', dove i testi poetici sono scritti direttamente su carta da musica "per dare il ''tempo'' ai suoni onomatopeici e al rumorismo" futurista.<ref>Francesco Cangiullo, Introduzione a ''Poesia pentagrammata'', Gaspare Casella Editore, Napoli, 1923.</ref>
Nel 1924 si distacca dal [[Futurismo]], anche se rimane amico di Marinetti. Nel 1930 pubblica le ''Serate futuriste'' in cui raccoglie i suoi ricordi dell'esperienza futurista. Nel 1931 decide di rientrare nel movimento,<ref>Giovanni Tucci, ''La “rentrée” di Cangiullo'', “La rivista di Napoli”, IV, n. 1/3, aprile 1931.</ref> ma senza più l'entusiasmo e l'energia di un tempo.
La voce di Francesco Cangiullo, che declama "il Sifone d'oro", può essere ascoltata nell'antologia storico-critica della [[poesia sonora]] ''Futura'', curata da [[Arrigo Lora Totino]] nel 1978.<ref>Arrigo Lora Totino (a cura di), ''Futura'', Cramps Records, Milano, 1978 (cofanetto contenente 7 LP 33 giri, poi ristampato in 5 CD nel 1989).</ref>
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Nella città di [[Roma]] gli è stata dedicata una via nel quartiere [[Ardeatino]].
==Opere==▼
[[File:Futuristi con panciotti futuristi.jpg|thumb|In prima fila: [[Fortunato Depero|Depero]], [[Filippo Tommaso Marinetti|Marinetti]] e Cangiullo nei loro panciotti futuristi. Fotografia scattata il 14 gennaio [[1924]], in occasione della replica dello spettacolo della ''Compagnia del Nuovo Teatro Futurista'' a [[Torino]].]]
A Livorno in via magg. Luigi Corti una lapide ricorda la casa dove mori nel 1977
*''Le cocottesche''; con prefazione di Aldo Palazzeschi; lettere accessorie di F.-T. Marinetti e Armando Mazza. Napoli, Edizioni Giovani, [1912] ▼
▲==Opere==
*''La Maddalena del caffè Fortunio : Pittoriche e pittoresche avventure galanti'', con prefazione dell'autore. Napoli, Casa Ed. Bideri, 1916▼
===Letteratura===
*''Piedigrotta : parole in liberta''; col ''Manifesto sulla declamazione dinamica sinottica'' di Marinetti. Milano, Edizioni futuriste di Poesia, 1916▼
▲*''Le cocottesche''
*''La prima esposizione dell'Alfabeto a sorpresa, creazione dei futuristi Cangiullo e Pasqualino : 1-30 novembre 1918''. Roma, Casa d'arte Bragaglia, [1918] ▼
▲*''La Maddalena del caffè Fortunio : Pittoriche e pittoresche avventure galanti'', con prefazione dell'autore
*''Il debutto del sole''; con un giudizio sull'autore di F. T. Marinetti. Napoli, L'editrice Italiana, 1919▼
▲*''Piedigrotta : parole in
*''L' amante che non morrà : Romanzo vivo''. Napoli, L'editrice Italiana, 1919▼
▲*''La prima esposizione dell'Alfabeto a sorpresa, creazione dei futuristi Cangiullo e Pasqualino : 1-30 novembre 1918''
*''Caffè concerto : alfabeto a sorpresa''. Milano, Edizioni futuriste di Poesia, [dopo il 1919]▼
*''
▲*''
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*Filippo Tommaso Marinetti, Francesco Cangiullo, ''Il teatro della sorpresa'', manifesto pubblicato in ''Il Futurismo. Rivista sintetica bimensile'', nº 1, 11 gennaio 1922, Milano, Direzione del Movimento Futurista, ripubblicato in anastatica in ''I Manifesti del Futurismo'', SPES-Salimbeni, Firenze, 1979-80
*''Il sifone d'oro ; Se l'altra non picchia alla porta''. Napoli, G. Casella, 1924 ▼
*''
*''Poesia pentagrammata'', Napoli, G. Casella, 1923, ripubblicato a cura di [[Luciano Caruso]], SPES Salimbeni, Firenze, 1979
*''Le serate futuriste : romanzo storico vissuto''; con giudizi di Marinetti, Ojetti, Borgese, Simoni, Lipparini, Goll. [Napoli] : Tirrena, pref. 1930 ▼
*''La scoperta del sostantivo anatomico o del sesso in esso : manifesto scientifico cangiullante''. Napoli, G. Casella, 1926
▲*''Le serate futuriste : romanzo storico vissuto''
[[File:Enzo Mainardi e Francesco Cangiullo in Campidoglio.jpg|thumb|Francesco Cangiullo (a destra) in [[Campidoglio]] con [[Enzo Mainardi]] nel 1976, in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di [[Marinetti|F.T. Marinetti]].]]
*''Nini champagne.
*''Le vie della città : settembre-febbraio''
*''Paesi''
*''Le novelle del varietà : con 37 fotografie di stelle e divi''
*''Lettere a Marinetti in Africa''
*«''Capri ed Amalfi
*''Poesia innamorata
*''Addio mia bella Napoli''. Firenze, Vallecchi,
*''F. T. Marinetti + [F.] Cangiullo = Teatro della sorpresa'', Livorno, Belforte, 1968.
* {{cita libro| nome=Luciano | cognome=Caruso | titolo=''Francesco Cangiullo e il Futurismo a Napoli''| anno=1979| editore=Spes-Salimbeni| città=Firenze}} {{NoISBN}}▼
* {{cita libro| nome=Valentina | cognome=Bonito | titolo=''Francesco Cangiullo: Vesuvio e futurismo''| anno=1998| editore=Libreria Editrice E. Cassitto| città=Napoli}}▼
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
▲* {{cita libro| nome=Luciano | cognome=Caruso | wkautore=Luciano Caruso | titolo=''Francesco Cangiullo e il Futurismo a Napoli''| anno=1979| editore=Spes-Salimbeni| città=Firenze}} {{NoISBN}}
▲* {{cita libro| nome=Valentina | cognome=Bonito | titolo=''Francesco Cangiullo: Vesuvio e futurismo''| anno=1998| editore=Libreria Editrice E. Cassitto| città=Napoli}}
* {{cita libro| nome=Matteo | cognome=D'Ambrosio (a cura di)| titolo=''La poesia a Napoli 1940-1987''| anno=1992| editore=Nuove Edizioni Tempi Moderni| città=Napoli}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.fondazioneprimoconti.org/archivio/fondi/cangiullo_francesco.html | 2 = Fondo Francesco Cangiullo - Fondazione Primo Conti | accesso = 20 settembre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090106013300/http://www.fondazioneprimoconti.org/archivio/fondi/cangiullo_francesco.html | dataarchivio = 6 gennaio 2009 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.colophon.com/gallery/futurism/15.html|Copertina di ''Piedigrotta''}}
{{Futurismo}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|letteratura|pittura}}
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