Middlebrow: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: correzione wikilink "avanguardia" (via JWB) |
|||
(67 versioni intermedie di 41 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
Per le sue caratteristiche intrinseche, tale produzione si colloca in posizione intermedia rispetto alle classiche suddivisioni in cultura [[cultura alta|alta]] e [[Cultura di massa|bassa]]. Compongono il ''middlebrow'', in campo letterario, i "prodotti" appartenenti a quel panorama costituito da [[letteratura di genere]], [[letteratura di consumo|consumo]] e [[intrattenimento]], legati alla [[società di massa|società]] e alla [[cultura di massa]] e all'orizzonte di "mercificazione" della cosiddetta [[industria culturale]]<ref>{{cita libro | url = http://www.treccani.it/enciclopedia/pop-art_(Enciclopedia-del-Novecento)/ | capitolo = Pop art | nome = Filiberto | cognome = Menna | wkautore = Filiberto Menna | titolo = Enciclopedia del Novecento | editore = [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]] | anno = 1980 | cid="Enc. Nov."}}</ref>. La cultura ''middlebrow'' è stata definita come una "forma parassitaria", il cui "statuto ibrido", per autodefinirsi, dipende da entrambi gli estremi, alto e basso: del primo è succube per imitazione, dal secondo dipende per negazione<ref name="F. Frigerio, 11">{{cita libro | nome = Francesca | cognome = Frigerio | titolo = Modernismo e modernità. Per un ritratto della letteratura inglese. 1900-1940 | url = https://archive.org/details/modernismoemoder0000frig | anno = 2014 | editore = Einaudi editore | collana = Piccola Biblioteca Einaudi. Mappe | p = [https://archive.org/details/modernismoemoder0000frig/page/11 11] | isbn = 978-88-06-21454-8}}</ref>.
Lo stesso termine viene impiegato per come sostantivo per indicare le persone o le [[classi sociali|platee sociali]] che si nutrono di tali prodotti culturali o a cui tali prodotti sono destinati: in tal caso l'accezione è molto più connotata in negativo, se non addirittura di un intento spregiativo, a volte percepito addirittura oltre il limite dell'[[insulto]]<ref>{{cita libro | titolo = The New Literary Middlebrow: Tastemakers and Reading in the Twenty-First Century | nome = Beth | cognome = Driscoll | anno = 2014 | p = 5 }}</ref><ref name="Slate 12-10-2011">{{cita pubblicazione | nome = David cognome = Haglund | url = http://www.slate.com/blogs/browbeat/2011/10/12/middlebrow_origins_and_insults.html | titolo = Is "Middlebrow" Still an Insult? | rivista = [[Slate]] | giorno = 12 | mese = ottobre | anno = 2011 | lingua = en | accesso = 19 ottobre 2016 }}</ref>.▼
▲Lo stesso termine viene impiegato
L'emergere di quest'area intermedia (con la conseguente necessità di un termine in grado di definirla) è l'esito di un processo socioculturale che si lega allo [[rivoluzione industriale|sviluppo industriale]] e al delinearsi di una sempre più evidente ed espansiva [[classe media]], un [[mobilità sociale|segmento affluente]] della [[stratificazione sociale]] che, pur non avendone ereditato i privilegi, nelle aspirazioni e nel sistema di valori delle classi superiori è stata pur sempre formata ed educata.▼
▲L'emergere di quest'area intermedia (con la conseguente necessità di un termine in grado di definirla) è l'esito di un processo socioculturale che si lega, in generale, allo [[rivoluzione industriale|sviluppo industriale]] e al delinearsi di una sempre più evidente ed espansiva [[classe media]], un [[mobilità sociale|segmento
== Origine del termine e diffusione ==
L'espressione è una [[parole d'autore|frase d'autore]] la cui coniazione è avvenuta
Un'apparizione ugualmente passeggera del termine, forse la prima attestazione scritta in assoluto, risale all'anno prima, quando fu usato di passaggio dalla scrittrice britannica [[Marjorie Bowen]] in un articolo del [[1923]] sul giornale ''[[Daily Chronicle]]''<ref name="F. Frigerio, 11"/>, nel quale osservava il trattamento in dettaglio che scrittori ''higbrow'', e di un buon numero di ''middlebrow'', riservavano all'[[infedeltà coniugale]] e alle angosce della vita matrimoniale (l'annotazione della Bowen viene ripresa e citata da un articolo apparso il 12 maggio [[1923]] su ''[[The Queenslander]]''<ref>{{cita news | url = http://trove.nla.gov.au/newspaper/article/22643206?browse=ndp%3Abrowse%2Ftitle%2FQ%2Ftitle%2F42%2F1923%2F05%2F12%2Fpage%2F2527267%2Farticle%2F22643206 | titolo = Marriage. In Fiction and in Reality | lingua = en | giornale = [[The Queenslander]] | giorno = 12 | mese = maggio | anno = 1923 | p = 7}}</ref>).
Il procedimento con cui è stata costruita questa [[parola macedonia]] richiama da vicino quello che ha portato alla coniazione di altri due analoghi termini, ''Highbrow'' e ''Lowbrow'' (
▲L'espressione è una [[parole d'autore|frase d'autore]] la cui coniazione è avvenuta in ambito [[satira|satirico]], nel [[1925]], ad opera della [[rivista]] inglese ''[[Punch (periodico)|Punch]]'', che attribuiva alla [[BBC]] la "scoperta" [[parodia|parodistica]] di una nuova categoria [[antropologia culturale|antropologica]], quella di un pubblico che spera, un giorno, di poter acquisire familiarità con quelle cose che gli "devono" per forza piacere<ref>{{cita pubblicazione | titolo = | lingua = en | citazione = The B.B.C. claim to have discovered a new type, the "middlebrow". It consists of people who are hoping that some day they will get used to the stuff they ought to like (La BBC sostiene di aver scoperto un nuovo tipo, il ''middlebrow''. È fatto di gente che spera che un bel giorno si abitueranno a quella roba che dovrebbe loro piacere) }}</ref>, piuttosto che con quelle che davvero gli piacciono. A propisito di tale genesi, l<nowiki>'</nowiki>''[[Oxford English Dictionary]]'' segnala una precedente attestazione della parola, in un diverso contesto, più neutro e passeggero, in un pezzo giornalistico di un anno prima, apparso nel maggio 1924 sul ''[[Freeman's Journal]]'', un quotidiano [[nazionalismo irlandese|nazionalista irlandese]]<ref>{{cita pubblicazione | rivista = Freeman's Journal | giorno = 3 | mese = maggio | anno = 1924 | lingua = en | citazione = Ireland's musical destiny, in spite of what the highbrows or the middlebrows may say, is intimately bound up with the festivals (Il destino [[musica irlandese|musicale]] dell'[[Irlanda]], a dispetto di quello che ne possono dire i "fronte-alta" e i "fronte-media", è intimamente legato ai festival)}}</ref>).
Il termine, quando usato in funzione di aggettivo, è traducibile in italiano come "accessibile, adatto a persone di cultura mediocre"<ref name="Dictionary"/>. Nella sua funzione di sostantivo, serve a qualificare
▲Il procedimento con cui è stata costruita questa [[parola macedonia]] richiama da vicino quello che ha portato alla coniazione di altri due analoghi termini, ''Highbrow'' e ''Lowbrow'' ([[fronte]] alta e fronte bassa, di derivazione eminentemente [[frenologia|frenologica]]), che già si erano imposti, nel [[mondo anglosassone]], sia come sostantivi per indicare i segmenti "alti" e "bassi" della cultura, sia come aggettivi per qualificare le classi e gli individui che ne erano fruitori e protagonisti.
▲Il termine, quando usato in funzione di aggettivo, è traducibile in italiano come "accessibile, adatto a persone di cultura mediocre"<ref name="Dictionary"/>. Nella sua funzione di sostantivo, serve a qualificare i modo dispregiativo il soggetto portatore di "cultura mediocre"<ref name="Dictionary">{{cita libro | url = http://dizionari.repubblica.it/Inglese-Italiano/M/middlebrow.php?lingua=en | capitolo = middlebrow | titolo = Dizionario italiano - inglese | sito = [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] | accesso = 19 ottobre 2016}}</ref> o l'opera appartenente a tale orizzonte culturale.
== Dibattito critico sulla cultura "middlebrow" ==
In principio, negli [[anni 1920|anni venti]], il termine si diffonde un'accezione sostanzialmente neutra, con un significato che, travalicando i generi, dalla musica al teatro, serviva a delineare la fisionomia di un modo di accostarsi alla cultura tipico di un certo disinvolto individualismo [[mondo anglosassone|anglosassone]] [[borghesia|borghese]], svincolato da complessi di inferiorità a da sudditanze rispetto a gerarche critiche consolidate<ref name="F. Frigerio, 11"/>. L'espressione è stata
▲L'espressione è stata poi ripresa ed è divenuta di uso corrente in quella diatriba intellettuale nota come ''battle of the brows'' ("battaglia dei brow"), nata sullo sfondo degli [[anni 1930|anni trenta]] del [[XX secolo|Novecento]], quando l'[[intellighenzia]] anglosassone iniziò a denunciare quello che veniva percepito come un abbassamento del livello culturale per effetto della disinvolta [[modernità]], in fatto di gusti culturali, dell'[[nuovi ricchi|emergente]] ''[[classe media|middle class]]'' [[borghesia|borghese]], che diviene [[Target (economia)|obiettivo commerciale]] di scrittori "di romanzetti e di periodici d'assalto"<ref name="F. Frigerio, 11"/>. Il termine è stato adottato, ad esempio, negli attacchi polemici portati dalla scrittrice [[Virginia Woolf]] e dal critico [[anarchia|anarchico]] [[Dwight MacDonald]] (oltre che, in una certa misura, da [[Russell Lynes]]), che si sono spesi in favore di un'auspicata [[marginalizzazione]] [[Modernità|modernista]] della [[cultura di massa]] rispetto alla cultura alta<ref>{{cita libro | nome = Kevin | cognome = Pask | titolo = The Fairy Way of Writing | lingua = en | editore = The Johns Hopkins University Press | anno = 2013 | p = 125}}</ref>. Il ''middlebrow'', in quest'ottica, è bollato come un tentativo maldestro e inefficace di realizzazione culturale e intellettuale, o come un epiteto per caratterizzare quella produzione letteraria e artistica che enfatizza le connessioni emozionali e sentimentali ma trascura la qualità e l'innovazione letteraria<ref name="Slate 12-10-2011"/>. Diverso, invece, è stato l'atteggiamento del [[postmodernismo]], più incline a vedere i vantaggi di una posizione ''middlebrow'' che sia, tuttavia, consapevole e non estranea all'alta cultura ma capace di contemperare le espressioni "alte" con le esperienze e le aspirazioni "ordinarie" della [[vita quotidiana|vita di tutti i giorni]]<ref>{{cita pubblicazione | nome = David | cognome = Cardiff | titolo = Mass Middlebrow Laughter. The origins of BBC comedy | rivista = Media, Culture and Society | lingua = en | numero = 10 | mese = gennaio | anno = 1988 | doi = 10.1177/016344388010001004 | pp = 41-60}}</ref>.
=== Virginia Woolf ===
Riga 21 ⟶ 22:
[[Virginia Woolf]] articolò un'esplicita critica derisoria del ''middlebrow'' nell'ottobre [[1932]], in una lettera indirizzata all'editore del ''[[New Statesman and Nation|New Statesman & Nation]]''. La missiva, che non fu mai spedita, si occupava di un programma radiofonico che attaccava gli esponenti della cultura ''Highbrow''<ref>{{cita libro | nome = Hermione | cognome = Lee | titolo = Virginia Woolf | anno = 1996 | p = 634}}</ref>. La lettera fu pubblicata postuma dieci anni più tardi, nel [[1942]], nella collezione di saggi intitolata ''[[The Death of the Moth]]''<ref name="V. Woolf vs middlebrows"/>.
Virginia Woolf attaccava i middlebrow come meschini approvvigionatori di cultura highbrow per il proprio superficiale beneficio. Piuttosto che scegliere libri per il loro valore intrinseco, i middlebrow scelgono di leggere quello che è stato detto loro essere il meglio. I middlebrows si preoccupano di "come" essi li fanno sembrare, a differenza degli highbrow, donne e uomini di [[Avanguardia (arte)|avanguardia]] che agiscono in base alla loro indefettibile dedizione alla [[bellezza]], al valore, all'arte, alla [[Forma (filosofia)|forma]], all'integrità. Virginia Woolf sosteneva che “noi highbrows leggiamo ciò che ci piace, facciamo ciò che ci piace, ed elogiamo ciò che ci piace”. Allo
I middlebrow, invece, per [[Virginia Woolf]] non sono "né carne né pesce"<ref name="V. Woolf vs middlebrows"/>, sono persone che ella classifica come gente che "si muove e si agita senza scopo, senza interessarsi a nulla in particolare, né dell'Arte in sé, né della Vita in sé, ma ad entrambe, mescolate in modo indistinguibile, e in modo abbastanza sguaiato, con il suo desiderio di denaro, fama, potere, o prestigio”<ref name="V. Woolf vs middlebrows"/>. Il loro sistema di valori predilige il guadagno veloce attraverso la letteratura già designata come
=== Russell Lynes: "Highbrow, Lowbrow, Middlebrow" ===
[[Russell Lynes]], dell{{'}}''[[Harper's Magazine]]'', in un articolo dal titolo "Highbrow, Lowbrow, Middlebrow", indirizzò i propri strali [[satira|satirici]] verso l'atteggiamento di disprezzo culturale ''highbrow'' espresso da [[Virginia Woolf]] nella sua celebre "lettera al direttore"<ref>{{cita libro | cognome =Lynes | nome = Russell | wkautore = Russell
Lynes continuava con ulteriori suddivisioni tra i "brows", dividendo il middlebrow esecrato dalla Woolf
Mesi dopo, la rivista ''[[Life (rivista)|Life]]'' chiese a Lynes di distinguere in modo specifico tra i cibi giusti, il mobilio, l'[[codice di abbigliamento|abbigliamento]], le arti, per ciascuno dei quattro segmenti four 'brows' da lui identificati. Questo divenne una
=== Difesa del middlebrow in J. B. Priestley ===
[[J. B. Priestley]] ha cercato di creare uno spazio culturale positivo ritagliato intorno al concetto di ''middlebrow''
In una lotta che, come sostenuto da Melba Cuddy-Keane, era resa più intensa e accesa dalla concorrenza per i lettori, da un lato, e, dall'altro, per il rispetto e la
=== Dwight Macdonald: "Masscult and Midcult" ===
{{vedi anche|Masscult and Midcult}}
Il pensatore [[anarchia|anarchico]] [[Dwight Macdonald]], da [[radicalismo|posizioni radicali]], espose una durissima critica alla cultura ''middlebrow'' in "un bellissimo e aristocraticissimo saggio"<ref name="bustina di minerva"/> intitolato ''Masscult and Midcult. Against The American Grain'' ("Masscult and Midcult. Il contropelo all'America"), pubblicato, per la prima volta, sulle pagine della ''[[Partisan Review]]'' nel [[1960]]<ref>{{cita pubblicazione | nome = Dwigth | cognome = Macdonald | wkautore = Dwight Macdonald | titolo = Masscult e Midcult | rivista = ''[[Partisan Review]]'' | numero = 4 | anno = 1960 }}</ref>: Macdonald associava il [[popolo]] e la moderna [[industria culturale|deriva industriale]] di allontanamento dalla specializzazione nella responsabilità di aver creato consumatori di arti in un [[mercato di massa]] (e che, già solo per quest'ultimo motivo, costituiscono una platea anonima e indistinta di soggetti). La cultura Highbrow, per Macdonald, è associata alla specializzazione dei [[connoisseur]], mentre la cultura lowbrow comporta prodotti popolari [[autenticità|autenticamente]] adatti a specifiche comunità. La [[cultura di massa]] (che egli preferisce chiamare ''masscult'') copia e manipola
Questo crea un'America in cui dominano omogeneità e livellamento e una cultura pluralistica non può nemmeno esistere<ref name="D. Macdonald, 63">{{cita libro | nome = Dwigth | cognome = Macdonald | wkautore = Dwight Macdonald | titolo = Masscult e Midcult | p = 63 |editore = [[edizioni e/o]] | anno = 1997 }}</ref>.
Nella visione di Macdonald, "la cultura alta era rappresentata, tanto per capirci, da [[James Joyce|Joyce]], [[Marcel Proust|Proust]], [[Pablo Picasso|Picasso]], mentre quello che veniva chiamato Masscult era dato da tutta la paccottiglia [[Cinema statunitense|hollywoodiana]], dalle copertine del ''[[Saturday Evening Post]]'' e dal [[rock]] [...]"<ref name="bustina di minerva">{{cita pubblicazione | url = http://espresso.repubblica.it/opinioni/la-bustina-di-minerva/2010/04/16/news/alto-medio-basso-1.20134 | titolo = Alto medio basso | nome = Umberto | cognome = Eco | wkautore = Umberto Eco |pubblicazione= [[La bustina di minerva]] | editore = [[l'Espresso]] | giorno = 16 | mese = aprile | anno = 2010 | accesso = 24 ottobre 2016 }}</ref>.
Il Midcult, al contrario, emerge con la cultura middlebrow e copia e adultera in modo spericolato la cultura alta, spargendo ovunque il suo tiepido velo fangoso che minaccia l'alta cultura<ref name="D. Macdonald, 85">{{cita libro | nome = Dwigth | cognome = Macdonald | wkautore = Dwight Macdonald | titolo = Masscult e Midcult | p = 85 |editore = [[edizioni e/o]] | anno = 1997 }}</ref>. Il Midcult "delineava un terzo livello [...] una cultura media rappresentata da prodotti d'[[intrattenimento]] che prendevano a prestito anche stilemi dell'[[Avanguardia (arte)|avanguardia]], ma che era fondamentalmente [[Kitsch]]. Tra i prodotti Midcult, MacDonald poneva, per il passato, [[Lawrence Alma-Tadema]] e [[Edmond Rostand]], e per i tempi suoi [[Somerset Maugham]], l'ultimo [[Ernest Hemingway|Hemingway]], [[Thornton Wilder]]"<ref name="bustina di minerva"/>.
Celebri, a tale proposito, sono, in quello scritto, le stroncature di opere di grande successo come ''[[Il vecchio e il mare]]'' di [[Ernest Hemingway]] e ''[[Piccola città]]'' di [[Thornton Wilder]], e dell'intera [[architettura neogotica]] dei college americani<ref name="D. Macdonald, 55">{{cita libro | nome = Dwigth | cognome = Macdonald | wkautore = Dwight Macdonald | titolo = Masscult e Midcult | p = 55 |editore = [[edizioni e/o]] | anno = 1997 }}</ref> (incluso, quindi, quello della sua [[alma mater]], la [[Yale University]]).
Macdonald scrive che, mentre nel Masscult "il trucco è scoperto" e consiste nel "piacere alle [[massa (sociologia)|folle]] con ogni mezzo", il Midcult, invece, riserva "un duplice tranello: finge di rispettare i modelli dell'Alta Cultura mentre, in effetti, li annacqua e li volgarizza. Il nemico che se ne sta fuori le mura è facilmente individuabile. Ciò che rende pericoloso il Midcult è la sua ambiguità. Perché il Midcult si presenta come facente parte dell'Alta Cultura"<ref name="D. Macdonald, 65">{{cita libro | nome = Dwigth | cognome = Macdonald | wkautore = Dwight Macdonald | titolo = Masscult e Midcult | p = 65 |editore = [[edizioni e/o]] | anno = 1997 }}</ref>. Promuoveva una separazione tra i "brows" in modo che "i pochi che si curano della buona letteratura, pittura, musica, architettura, abbiano la loro Alta Cultura, e non confondiamola con il Midcult"<ref name="D. Macdonald, 112">{{cita libro | nome = Dwigth | cognome = Macdonald | wkautore = Dwight Macdonald | titolo = Masscult e Midcult | p = 112 |editore = [[edizioni e/o]] | anno = 1997 }}</ref>.
== Commercializzazione del middlebrow ==
▲Il circolo dei lettori chiamato [[Book of the Month Club|Book-of-the-Month Club]] e il ''[[Oprah's Book Club|Book Club]]'', quest'ultimo un programma televisivo di [[infotainment]] condotto da [[Oprah Winfrey]], sono spesso indicati come middlebrow<ref>{{cita pubblicazione | cognome = Kelly | nome = Hillary | titolo = We Don’t Need Oprah’s Book Club | url = https://newrepublic.com/article/88941/oprah-winfrey-book-club-dickens-karenina | rivista = [[The New Republic]] | giorno = 25 | mese = maggio | anno = 2011}}</ref>, lanciati sul mercato per portare classici della [[lettura]] e letteratura highbrow' alla [[middle class]] statunitense. Questo è stato sottolineato con particolare forza quando [[Jonathan Franzen]], dopo che era stato scelto il suo ''[[Le correzioni]]'', rimarcò in molte occasioni cime alcuni delle scelte dell'Oprah's Book Club fossero middlebrow<ref>{{cita web| cognome = Bosman | nome = Julie | titolo = Oprah Picks Franzen for Final Book Club | url=http://mediadecoder.blogs.nytimes.com/2010/09/16/oprah-picks-franzen-for-final-book-club/?_php=true&_type=blogs&_r=0 | editore = [[The New York Times]]}}</ref>. Nel suo influente ''A Feeling for Books'', resoconto del Book-of-the-Month Club (come era stato dal suo inizio nel 1926 fino agli [[anni 1980|anni '80]], quando si trasformò in un'operazione puramente commerciale), Janice Radway sostiene che la cultura middlebrow non è solo una impersonificazione annacquata dell'highbrow, ma piuttosto distintamente definito in sé a dispetto della alla cultura di [[avanguardia]]<ref>{{cita libro | cognome = Radway | nome = Janice | titolo = A Feeling for Books: The Book-Of-The-Month Club, Literary Taste, and Middle-Class Desire | url=http://www.goodreads.com/book/show/426514.A_Feeling_for_Books }}</ref>. Il club librario offriva agli abbonati una scelta letteraria fatta da giudici esperti e "[[generalista|generalisti]]", ma considerava come fondamentale l'esperienza personale ed emozionale del leggere un libro, mantenendo, al contempo, alti standard di "qualità letteraria"‘. In questo modo, il club era in opposizione alla critica mossa in generale alla cultura middlebrow, come esperienza costrittiva alla cultura alta. Invece, Radway dimostra come la cultura middlebrow permetta ai lettori di accedere, in modo simultaneo, alle sfide sia intellettuali sia emozionali che le buone letture pongono al lettore. Radway identifica anche la contraddittorietà dei messaggi di genere veicolati dalle scelte editoriali: se da un lato, infatti, il [[marketing]] del Club aveva un forte orientamento verso un pubblico di lettrici di sesso femminile, compresa l'enfasi posta sul piacere emotivo dei libri, d'altro canto, l'accento posto sulla letteratura intellettuale e accademica del middlebrow intrappolava il lettore in costrittivi standard di valore maschili, classificando come 'grandi libri' quelli che sono in linea con classificazioni tecniche e maschili di eccellenza.
== Dibattito sul Middlebrow contemporaneo ==
Il dibattito sulla "linea di discrimine tra Cultura Alta e Cultura Bassa" è stato molto acceso intorno alla metà del [[XX secolo]], ma continua a riaccendersi ogni tanto, con regolarità, "ma sempre da nuovi punti di vista"<ref name="bustina di minerva"/>, perfino in un'epoca, come gli anni 2000 e 2010, in cui, in alcune società, la storica distinzione in due (o tre) livelli è divenuta più sfumata<ref name="bustina di minerva"/>.
''[[Slate
In una articolo apparso sul ''[[Jewish Ideas Daily]]'' nel marzo 2012, Peodair Leihy ha descritto l'opera del [[cantautore]] e poeta
Su ''[[The New Yorker]]'', la giornalista Macy Halford caratterizza ''[[Harper's Magazine]]'', e lo stesso ''New Yorker'', come dei [[mezzi di comunicazione di massa|media]] "percepiti spesso quali esempi tipici del middlebrow: entrambe le riviste sono dedicate al segmento alto ma anche al renderlo accessibile a molti; al prendere idee che potrebbero rimanere confinate in [[Torre d'avorio
Nel [[2010]] [[Umberto Eco]] sottolineava come il problema di demarcazione dei livelli si può dire abbia assunto una diversa prospettiva e si ponga in termini assai diversi nel [[XXI secolo]], epoca in cui la distinzione si è spostata "dai contenuti o dalla loro forma artistica" alle modalità della loro fruizione, laddove un classico prodotto di Cultura Alta, come l'ascolto di [[Composizioni di Ludwig van Beethoven|musica composta]] da [[Ludwig van Beethoven]] possa essere fruita, al pari di ''[[Jingle Bells]]'', come "[[suoneria per il telefonino]] o [[Musica d'ambiente|musica da aeroporto]] (o da ascensore) [...] nella [[disattenzione]], come avrebbe detto [[Walter Benjamin]], e quindi diventa (per chi lo usa così) molto simile a un motivetto pubblicitario. Al contrario un ''[[Jingle (musica)|jingle]]'' nato per pubblicizzare un [[detersivo]] può diventare oggetto di attenzione critica, e di apprezzamento per una sua trovata ritmica, melodica o armonica"<ref name="bustina di minerva"/>. Più che l'oggetto, in casi simili è lo sguardo a cambiare, più o meno attento e impegnato: "c'è lo sguardo impegnato e lo sguardo disattento, e per uno sguardo (o udito) disattento si può proporre anche [[Richard Wagner]] come [[colonna sonora]] per ''[[L'isola dei famosi]]''. Mentre i più raffinati si ritireranno ad ascoltare, su un [[dischi in vinile|antico vinile]], ''[[Non dimenticar le mie parole]]''"<ref name="bustina di minerva"/> di [[Giorgio Gaber]].
=== Dibattito culturale in Italia ===
Con riferimento alla [[cultura italiana]] non esiste un animato dibattito su tali categorie culturali, paragonabile alla "guerra dei brows" degli anni '30 in [[Inghilterra]] e alle polemica di Macdonald negli anni '60.
Nel [[1965]], intervistato dal programma televisivo ''[[L'
Al primo posto metteva
|autore = [[Alberto Moravia]]
|titolo = "Masscult" e "midcult" nella definizione di Alberto Moravia
|url = http://www.teche.rai.it/2015/09/masscult-e-midcult-nella-definizione-di-alberto-moravia/
|accesso = 24 ottobre 2016
|data = 9 marzo 1965
|editore = [[L'
|ora =
|minuto = 1
|secondo = 34
|citazione =
|urlarchivio =
|dataarchivio =
|cid = Moravia
|postscript =
}}</ref>.
=== Canzone d'autore italiana ===
Nella [[storia
=== Midcult italiano degli anni '90 ===
A caratterizzare il ''middlebrow'' italiano degli [[anni 1990|anni '90]]
== Note ==
{{
== Bibliografia ==
* {{cita pubblicazione | nome = Dwigth | cognome = Macdonald | wkautore = Dwight Macdonald | titolo = Masscult e Midcult | lingua = en| rivista = ''[[Partisan Review]]'' | volume = anno XXVII | numero = 4 | pp = 589-631 | anno = 1960 }} In seguito, è stato pubblicato in una raccolta di suoi saggi sugli effetti della [[cultura di massa]] sulla società [[statunitensi|americana]]: {{cita libro | nome = Dwigth | cognome = Macdonald | wkautore = Dwight Macdonald | titolo = Masscult and Midcult |
** {{cita libro| autore = AA,VV, | titolo = [[Almanacco letterario Bompiani|Almanacco letterario]] | editore =
▲* {{cita pubblicazione | nome = Dwigth | cognome = Macdonald | wkautore = Dwight Macdonald | titolo = Masscult e Midcult | lingua = en| rivista = ''[[Partisan Review]]'' | volume = anno XXVII | numero = 4 | pp = 589-631 | anno = 1960 }} In seguito, è stato pubblicato in una raccolta di suoi saggi sugli effetti della [[cultura di massa]] sulla società [[statunitensi|americana]]: {{cita libro | nome = Dwigth | cognome = Macdonald | wkautore = Dwight Macdonald | titolo = Masscult and Midcult |collana= Against The American Grain: Essays on the Effects of Mass Culture | lingua = en | editore = [[Random House]] | anno = 1962}} Traduzioni italiane in:
** {{cita libro | nome = Dwigth | cognome = Macdonald | wkautore = Dwight Macdonald | titolo = Masscult e Midcult | opera = Controamerica | pp = 19-83 | curatore = Claudio Gorlier | traduttore = ''Against The American Grain'' a cura di Domenico Tarizzo | editore = [[Rizzoli editore]] | città = Milano | anno = 1969}}
▲** {{cita libro| autore = AA,VV, | titolo = [[Almanacco letterario Bompiani|Almanacco letterario]] | editore = [[Bompiani]] | anno = 1963 }}
** {{cita libro | nome = Dwigth | cognome = Macdonald | wkautore = Dwight Macdonald | titolo = Masscult e Midcult |
* {{Cita libro | cognome = Jacoby | nome = Susan | wkautore = Susan Jacoby | titolo = The Age of American Unreason | editore = [[Pantheon Books]] | lingua = en | mese = febbraio | anno = 2008 | url= http://www.susanjacoby.com/ | isbn= 0-375-42374-5 }}
* {{Cita libro | cognome = Hofstadter | nome = Richard |
== Voci correlate ==
* [[Letteratura di genere]]
* [[Letteratura di consumo]]
Riga 122 ⟶ 119:
* [[Filosofia occidentale]]
* [[Canone Occidentale]]
* [[Avanguardia (arte)|Avanguardia]]
* [[Folklore]]
== Collegamenti esterni ==
* {{cita pubblicazione | url = http://espresso.repubblica.it/opinioni/la-bustina-di-minerva/2010/04/16/news/alto-medio-basso-1.20134 | titolo = Alto medio basso | nome = Umberto | cognome = Eco | wkautore = Umberto Eco |pubblicazione= [[La bustina di minerva]] | editore = [[l'Espresso]] | giorno = 16 | mese = aprile | anno = 2010 | accesso = 24 ottobre 2016 }}
▲* {{cita pubblicazione | url = http://espresso.repubblica.it/opinioni/la-bustina-di-minerva/2010/04/16/news/alto-medio-basso-1.20134 | titolo = Alto medio basso | nome = Umberto | cognome = Eco | wkautore = Umberto Eco |pubblicazione= [[La bustina di minerva]] | editore = [[l'Espresso]] | giorno = 16 | mese = aprile | anno = 2010 | accesso = 24 ottobre 2016 }}
{{Portale|antropologia|moda|sociologia|storia}}
Riga 134 ⟶ 130:
[[Categoria:Cultura occidentale]]
[[Categoria:Subculture]]
[[Categoria:
[[Categoria:Parole d'autore della sociologia]]
[[Categoria:Espressioni comuni della lingua inglese]]
|