Vigevano: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
{{F|centri abitati della Lombardia|settembre 2015}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Vigevano
|Panorama = 2012-04-28 Vigevano Piazza Ducale.jpg
|Didascalia = [[Piazza Ducale (Vigevano)|Piazza Ducale]]
|Bandiera = Vigevano-Bandiera.svg
|Stato = ITA
|Voce bandiera=
|Grado amministrativo = 3
|Stemma=Vigevano-Stemma.png
|Tipo = [[Comune (ordinamento italiano)|comune]]
|Voce stemma=
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 2 = Pavia
|Grado amministrativo=3
|Amministratore locale = Marzia Segù
|Tipo=[[Città d'Italia|città]]
|Partito = [[Forza Italia (2013)|FI]], vicesindaco f.f.
|Divisione amm grado 1=Lombardia
|Data elezione = 28-11-2024
|Divisione amm grado 2=Pavia
|Data rielezione =
|Amministratore locale=Pino la lavatrice
|Sottodivisioni = [[Buccella (frazione)|Buccella]], Fogliano, Morsella, Piccolini, [[Sforzesca]]
|Partito=[[Lega Nord]]
|Divisioni confinanti = [[Abbiategrasso]] ([[Città metropolitana di Milano|MI]]), [[Bereguardo]], [[Besate]] (MI), [[Borgo San Siro]], [[Cassolnovo]], [[Cilavegna]], [[Gambolò]], [[Gravellona Lomellina]], [[Morimondo]] (MI), [[Mortara]], [[Motta Visconti]] (MI), [[Parona]]
|Data elezione=12-4-2010 (rinnovo 14-6-2015)
|Zona sismica = 3
|Data istituzione=
|Gradi giorno = 2544
|Altitudine=
|Nome abitanti = vigevanesi
|Superficie=82.27
|Festivo = lunedì dopo la seconda domenica di ottobre
|Note superficie=
|PIL =
|Abitanti=63459
|Nome ufficiale =
|Note abitanti={{cita web|url=http://demo.istat.it/bilmens2015gen/|titolo=Statistiche demografiche ISTAT|editore=Istituto nazionale di statistica|accesso=14 luglio 2015}}
|Mappa = Map of comune of Vigevano (province of Pavia, region Lombardy, Italy).svg
|Aggiornamento abitanti=31-1-2015
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Vigevano nella provincia di Pavia
|Sottodivisioni=[[Buccella]], Fogliano, Morsella, Piccolini, [[Sforzesca]]
|Patrono = [[sant'Ambrogio]], [[beato Matteo Carreri]] (patrono secondario)<ref>{{Cita web|url=https://www.araldolomellino.it/diocesi/la-santa-sede-da-lok-al-culto-popolare-del-beato-matteo/|titolo=La Santa Sede dà l'ok al "culto popolare" del Beato Matteo|sito=Araldo Lomellino|data=1º giugno 2020|accesso=7 novembre 2022}}</ref>
|Divisioni confinanti=
[[Abbiategrasso]] ([[Provincia di Milano|MI]]), [[Bereguardo]], [[Besate]] (MI), [[Borgo San Siro]], [[Cassolnovo]], [[Cilavegna]], [[Gambolò]], [[Gravellona Lomellina]], [[Morimondo]] (MI), [[Mortara]], [[Motta Visconti]] (MI), [[Parona]]
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=
|Nome abitanti=vigevanesi
|Patrono=[[Sant'Ambrogio]] e copatrono protettore beato [[Matteo Carreri]]
|Festivo=Lunedì dopo la seconda domenica di ottobre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Vigevano (province of Pavia, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Vigevano nella provincia di Pavia
|Diffusività=
|Protettore = [[Beato Matteo Carreri]]
}}
[[File:Map of Vigevano 2008 Touring Club Italiano TCI Vigevano GRr2012.tif|thumb|Mappa del centro storico]]
[[File:Fontana di San Francesco a Vigevano.JPG|thumb|Fontana di San Francesco]]
[[File:LaL'interno piazzadella ducaleTorre edel ilBramante Duomo dia Vigevano.JPG|thumb|241x241px|LaInterno Piazzadella DucaleTorre edel il Duomo di VigevanoBramante]]
[[File:L'arco e lo scorcio della Piazza Ducale.JPG|thumb|281x281px|L'arco e lo scorcio della Piazza Ducale]]
[[File:L'interno della Torre del Bramante a Vigevano.JPG|thumb|L'interno della Torre del Bramante a Vigevano]]
[[File:Merlatura che circonda la Torre del Bramante.JPG|thumb|Merlatura che circonda la Torre del Bramante]]
[[File:Vigevano 1980.jpg|miniatura|Piazza Ducale, 01.04.il 1º aprile 1980]]
'''Vigevano''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[viˈʤɛvanoviˈʤevano]}} o {{IPA|[viˈʤevanoviˈʤɛvano]}},<ref>{{cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=16 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181009051700/http://www.dipionline.it/dizionario/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{DOP|id=29281097007}}</ref> ''Avgevan'' in dialetto vigevanese<ref>{{cita libro|autore= GRUPPO AVGEVAN |titolo= Vocaboli inediti del dialetto vigevanese |anno=1996 |editore=Tipografia Nazionale Sai |città=Vigevano |isbn=88-87353-12-3 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{TAPopolazione|63.459ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Pavia]] in [[Lombardia]]. Il comune è il secondo della provincia per numero di abitanti dopo il [[Pavia|capoluogo]] e primo per superficie, compreso interamente nel [[Parco naturale lombardo della Valle del Ticino]]. Nel 2014 il Consiglio Comunale ha adottato una delibera che richiede che il comune di Vigevano lasci la provincia di Pavia per unirsi alla [[città metropolitana di Milano]].<ref>[http://www.lalomellina.it/index.php/the-news/in-evidenza/74-in-evidenza/8586-vigevano-dice-si-all-area-metropolitana-di-milano Vigevano entra nell'Area Metropolitana di Milano]</ref>
 
Centro industriale di rilievo nazionale, Vigevano è nota per essere stata a lungo uno dei principali centri di produzione di [[Scarpa|scarpe]] nel mondo. Nel 1866 vi sorse il primo calzaturificio a modello industriale<ref>{{Cita web|url=https://www.in-lombardia.it/turismo-in-lombardia/pavia-turismo/musei-pavia/museo-internazionale-della-calzatura|titolo=Museo Internazionale della Calzatura, Musei Pavia|sito=in-Lombardia: Sito Ufficiale del Turismo della Regione Lombardia|accesso=2025-05-14}}</ref>, aprendo una stagione che nel secolo successivo avrebbe portato il capoluogo lomellino a produrre decine di milioni di scarpe esportate in tutto il mondo, guadagnandosi l'appellativo di "capitale della scarpa". Ancora oggi il [[Museo internazionale della calzatura]], ospitato nei locali del [[Castello Sforzesco (Vigevano)|Castello Sforzesco]], conserva le testimonianze di un periodo cruciale della storia industriale italiana. Il comune è il secondo della provincia per numero di abitanti, dopo il [[Pavia|capoluogo]], e primo per superficie, compreso interamente nel [[parco naturale lombardo della Valle del Ticino]].
 
Ha a lungo goduto di diverse autonomie nel corso della sua storia, già libero comune federato nella [[Lega Lombarda#La seconda Lega Lombarda|seconda Lega Lombarda]]<ref name="ricerca.gelocal.it">{{Cita web|url=https://ricerca.gelocal.it/laprovinciapavese/archivio/laprovinciapavese/2004/10/10/PMCPO_PMC02.html|titolo=Tutta la storia in pillole|sito=Archivio - la Provincia Pavese|data=2004-10-10|accesso=2025-05-14}}</ref> e capoluogo del [[Vigevanasco]], oltre che [[Diocesi di Vigevano|sede vescovile]]. È stata inoltre la prima città lombarda ad aver ottenuto in epoca moderna il [[Città d'Italia#Lombardia|titolo di città]].
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Vigevano si trova nella [[Lomellina]] nord-orientale, sulla sponda destra del fiume [[Ticino (fiume)|Ticino]], che lo separa dalla [[provincia di Milano]]. Dista circa 38&nbsp;km da [[Pavia]], 36&nbsp;km dal centro di [[Milano]], 27&nbsp;km da [[Novara]], 14&nbsp;km da [[Mortara]], 12&nbsp;km da [[Abbiategrasso]]. Il paesaggio, trovandosi Vigevano all'interno della [[Pianura Padana]], è pianeggiante.
Vigevano si trova nella [[Lomellina]] nord-orientale, sulla sponda destra del [[Ticino (fiume)|fiume Ticino]], che lo separa dalla [[città metropolitana di Milano]]. Il paesaggio, trovandosi Vigevano all'interno della [[Pianura Padana]], è pianeggiante.
 
=== Clima ===
IlVigevano climapresenta èun [[Clima subtropicale umido|clima temperato subcontinentalecaldo, stabilmente umido, con estate molto calda]] (classificazione Köppen-Geiger Cfa<ref>{{cita web |url =http://www.hydrol-earth-syst-sci.net/11/1633/2007/hess-11-1633-2007.pdf| titolo= Updated world map of the Köppen-Geiger climate classification|pagina = 1641}}</ref>) tipico della pianura Padana. Gli inverni sono umidi e molto freddi (media 3,1&nbsp;°C), ed estati assai calde e parimenti umide (media 21,7&nbsp;°C). Le precipitazioni raggiungono il picco massimo nel mese di ottobre (122&nbsp;mm) e il picco minimo nel mese di luglio (58&nbsp;mm), totalizzando un dato annuo di 1003&nbsp;mm.<ref>{{cita web|url=http://it.climate-data.org/___location/13460/|titolo=CLIMA: VIGEVANO|accesso=22 luglio 2015}}</ref>
 
{{ClimaAnnuale <!-- Usare ClimaAnnualeAustrale per località dell'emisfero australe -->
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== Storia ==
{{NN|storia|gennaio 2014}}
 
=== Le origini ===
Il territorio del comune di Vigevano fu popolato fin dall'età [[Popoli dell'Italia antica|preromana]], come testimoniano i numerosi rinvenimenti archeologici scoperti in varie aree del territorio comunale, e in particolar modo presso la [[Sforzesca]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Silvia|cognome=Paltineri|titolo=Per una protostoria del territorio di Pavia, fra vecchi e nuovi dati, in "Casteggio e l&#39;antico. 25 anni di ricerche archeologiche in provincia di Pavia", a cura di S. Maggi e M.E. Gorrini, Flos Italiae 12, Firenze 2014, pp. 27-37.|lingua=en|accesso=30 marzo 2019|url=https://www.academia.edu/10791797/Per_una_protostoria_del_territorio_di_Pavia_fra_vecchi_e_nuovi_dati_in_Casteggio_e_lantico._25_anni_di_ricerche_archeologiche_in_provincia_di_Pavia_a_cura_di_S._Maggi_e_M.E._Gorrini_Flos_Italiae_12_Firenze_2014_pp._27-37}}</ref>. Per quanto nel Novecento fu rinvenuto un breve tratto (purtroppo non ben indagato) di strada, forse di età romana, nel centro storico cittadino<ref>{{Cita web |url=http://storiedilomellina.altervista.org/vigevano-storia-.html |titolo=Vigevano (Storia) |sito= Storie di Lomellina |accesso=3 gennaio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180104073503/http://storiedilomellina.altervista.org/vigevano-storia-.html |urlmorto=sì }}</ref>, non esistono prove che documentino l'esistenza di un insediamento in età romana. Il primo documento che prova con certezza l'esistenza di un castrum (insediamento fortificato) a Vigevano risale al 963<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Fabio|cognome=Romanoni|titolo=Insediamenti di età longobarda in Lomellina tra Ticino, Sesia e Po|rivista=Longobardi 569- 2019. 1450º anniversario della presenza longobarda tra Ticino, Sesia e Po. Atti del convegno del 29 giugno 2019, Vigevano, a cura di Giovanni Borrini, Guido Cazzani, Gabriele Becciolini, Vigevano2020|lingua=en|accesso=24 maggio 2021|url=https://www.academia.edu/49038602/Insediamenti_di_et%C3%A0_longobarda_in_Lomellina_tra_Ticino_Sesia_e_Po}}</ref>, si trattava di un recinto fortificato posto nel punto più elevato, all'interno del quale potevano, nei momenti di pericolo, rifugiarsi gli abitanti dei dintorni<ref name="academia.edu">{{Cita pubblicazione|nome=Serena|cognome=Scansetti|titolo=Invernizzi Rosanina, Scansetti Serena, Valle Gianfranco, "Gli scavi archeologici nel Castello di Vigevano" in "Tra Visconti e Sforza. Nuove testimonianze vigevanesi dagli scavi archeologici e dagli archivi", a cura di R. Invernizzi, N. Sanna, C. Baratti, P. Muggiati, Vigevano, 2015|lingua=en|accesso=30 marzo 2019|url=https://www.academia.edu/15013203/Invernizzi_Rosanina_Scansetti_Serena_Valle_Gianfranco_Gli_scavi_archeologici_nel_Castello_di_Vigevano_in_Tra_Visconti_e_Sforza._Nuove_testimonianze_vigevanesi_dagli_scavi_archeologici_e_dagli_archivi_a_cura_di_R._Invernizzi_N._Sanna_C._Baratti_P._Muggiati_Vigevano_2015}}</ref>.
Le origini della città sono confuse, sebbene se ne presuma un'origine molto antica; il primo documento che la menziona, con il nome longobardo di "Vicogeboin" o "Vicus Gebuin", risale al 963. L'abitato sorse in una posizione strategica ai margini della valle del [[Ticino (fiume)|Ticino]], nei pressi di un importante guado sul fiume.
 
Nel XII secolo le fortificazioni precarie furono sostituite da strutture più solide e l'insediamento crebbe, all'interno dell'area fortificata, ora difesa anche da un fossato; sorsero così numerose case e magazzini. Tuttavia, l'insediamento fu a lungo conteso tra [[Pavia]] e [[Milano]] e, soprattutto nel Duecento, fu più volte saccheggiato, distrutto e ricostruito<ref name="academia.edu" />. Vigevano fu concessa a [[Pavia]] dal [[Federico Barbarossa|Barbarossa]] nel 1154, conquistata dai milanesi nel 1157, per poi tornare sotto il controllo di [[Pavia]]. Nel 1197 Vigevano fu elevata al rango di borgo della città di [[Pavia]] e, in quell'occasione, fu costruita nel castello un'alta torre<ref>{{Cita web|url=https://books.google.it/books?id=LXM5AAAAcAAJ&pg=PA206&dq=vigevano+borgo+pavia+1197&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi91KfnmqvhAhUQGewKHbfLC_EQ6AEINzAD#v=onepage&q=vigevano%20borgo%20pavia%201197&f=false|titolo=Notizie appartenenti alla storia della sua patria, Volume 3}}</ref>.
Nel corso del XII secolo il borgo incastellato venne fortificato lungo uno dei lati rivolti alla pianura e conquistò ampie autonomie amministrative, ma a causa della sua posizione, pressappoco a egual distanza da [[Pavia]] e [[Milano]], fu spesso al centro dei frequenti conflitti tra le due città per il possesso della Lomellina, subendo guerre, assedi e distruzioni per oltre 150 anni.
 
Fu assediata e conquistata dai [[Milano|milanesi]] nel 1201 e nel 1212, tuttavia rimase parte del distretto pavese fino agli anni '50 del Duecento, quando divenne stabile possesso milanese<ref name="treccani.it">{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/vigevano/|titolo=Vigevano}}</ref>.
In seguito, con l'avvento delle [[Signoria cittadina|signorie]], le condizioni migliorarono; tra il XIV ed il XV secolo il borgo divenne feudo dapprima dei [[Della Torre]], poi dei [[Visconti]] e infine, tra il 1450 e 1535, degli [[Sforza]].
 
È in questo periodo, nel 1227, che come libero comune aderì alla [[Lega Lombarda#La seconda Lega Lombarda|seconda Lega Lombarda]]<ref name="ricerca.gelocal.it" />, dalla quale si distaccò nel 1237, quando l'esercito di [[Federico II di Svevia|Federico II]] sconfisse le forze della lega nella [[battaglia di Cortenuova]], e Vigevano si riavvicinò all'imperatore<ref>{{Cita libro|autore=Paolo Grillo|titolo=Federico II. La guerra, le città e l'impero|anno=2023|editore=Mondadori|città=Milano|p=58|ISBN=9788804769125}}</ref>.
 
In seguito, con l'avvento delle [[Signoria cittadina|signorie]], le condizioni migliorarono; tra il XIV e il XV secolo il borgo divenne feudo dapprima dei [[Della Torre]], poi dei [[Visconti]] e infine, tra il 1450 e 1535, degli [[Sforza]].
 
=== I Visconti e gli Sforza ===
[[File:Vigevano PiazzaDucale.jpg|thumb|left|Piazza Ducale e il Duomo]]
 
Durante il periodo visconteo-sforzesco Vigevano raggiunse il suo periodo di massimo splendore, divenendo residenzauna ducaledelle residenze ducali e centro commercialemanifatturiero di notevole importanza per la lavorazione dei panni di lana e di lino<ref name="rmoa.unina.it">{{Cita web|url=http://www.rmoa.unina.it/342/1/RM-Covini-Vigevano.pdf|titolo=Vigevano «quasi-città» e la corte di Ludovico il Moro}}</ref>.
 
Nel XIV, secolo il borgo migliorò le sue condizioni, soprattutto perin glivirtù degli importanti mutamenti urbanistici introdotti dai Visconti che culminarono nella costruzione dei "''terraggi"'' (per agevolare il lavoro all'esterno), della "rocca" (per proteggere il borgo) e nel potenziamento del [[Castello Sforzesco (Vigevano)|castello]] (con l'erezione delle mura). Durante il governo di Luchino Visconti venne costruita la possente "Strada Coperta" (1347) che collegava il Castello alla Rocca scavalcando le case del borgo.
 
Gli interventi viscontei non si limitarono alle fortificazioni, un grande ponte in legno fu gettato sul Ticino dai [[Visconti]] nei primi anni del XIV secolo, ma esso fu incendiato dalla flotta [[Pavia|pavese]] nel 1315<ref>{{Cita web|url=https://www.academia.edu/21463521/Guerra_e_navi_sui_fiumi_dellItalia_settentrionale_secoli_XII-_XIV_-_Archivio_Storico_Lombardo_CXXXIV_2008_|titolo=Guerra e navi sui fiumi dell'Italia settentrionale (secoli XII- XIV)}}</ref>. Un nuovo ponte fu fatto realizzare da [[Luchino Visconti (signore di Milano)|Luchino Visconti]], ma fu nuovamente distrutto dai pavesi nel 1356<ref>{{Cita web|url=https://www.academia.edu/21465034/_Come_i_Visconti_asediaro_Pavia_._Assedi_e_operazioni_militari_intorno_a_Pavia_dal_1356_al_1359_in_Reti_Medievali-_Rivista_VIII_2007_|titolo="Come i Visconti asediaro Pavia". Assedi e operazioni militari intorno a Pavia dal 1356 al 1359}}</ref> e mai più ricostruito.
L'ultimo dei Visconti, [[Filippo Maria Visconti|Filippo Maria]], morì nel 1447 senza lasciare eredi, a Milano si proclamò l'[[Aurea Repubblica Ambrosiana]] a cui Vigevano aderì. Quando [[Francesco Sforza]] tentò di impossessarsi del potere, Vigevano si ribellò e nell'aprile del 1449 espulse il podestà ed il comandante del presidio e si proclamò libero comune, alleandosi con Milano.
 
Le truppe sforzesche posero l'assedio alla città per circa 20 giorni portando numerosi assalti contro i vigevanesi chiusi dentro il castello. Ma l'impegno di tutto il popolo, guidato dall'eroina Camilla Rodolfi, non bastò; il 6 giugno la città si arrese, riuscendo però ad ottenere una serie di privilegi. In seguito Francesco Sforza scelse il castello di Vigevano come dimora estiva e riserva di caccia della sua corte.
L'ultimo dei Visconti, [[Filippo Maria Visconti|Filippo Maria]], morì nel 1447 senza lasciare eredi: a Milano si proclamò così l'[[Aurea Repubblica Ambrosiana]], a cui Vigevano aderì. Quando [[Francesco Sforza]] tentò di impossessarsi del potere, Vigevano si ribellò e nell'aprile del 1449 espulse il podestà e il comandante del presidio proclamandosi libero comune, alleandosi con Milano. Le truppe sforzesche posero l'assedio alla città per circa venti giorni, portando numerosi assalti contro i lomellini asserragliati tra le mura del castello. L'impegno del popolo vigevanese, guidato dall'eroina [[Camilla Rodolfi]], non fu però sufficiente: il 6 giugno la città si arrese, riuscendo comunque a ottenere una serie di privilegi commerciali e amministrativi<ref>[http://ricerca.gelocal.it/laprovinciapavese/archivio/laprovinciapavese/2009/08/05/PE4PN_PE401.html L'astuzia di Camilla Rodolfi vinse Colleoni - la Provincia Pavese]</ref>. Conquistato il potere, [[Francesco Sforza]] pensò di realizzare a Vigevano una grande azienda agricola, tuttavia le condizioni delle finanze ducali, ancora prostrate dalle spesi militari, non consentirono al primo [[Sforza]] di mettere in atto il suo progetto<ref name="rmoa.unina.it" />.
 
Dopo la morte di [[Galeazzo Maria Sforza]], ricordato a Vigevano per aver realizzato alcune scuderie nel castello e allevamenti di cani da caccia, gli succedette il giovane figlio [[Gian Galeazzo Maria Sforza|Gian Galeazzo Maria]]. Fu allora che [[Ludovico il Moro]], fratello di Galeazzo, tentò di impadronirsi del potere assumendo la [[reggenza]] nel 1480 e divenendo poi duca di Milano nel 1494.
 
La presenza degli [[Sforza]] a Vigevano fu sporadica e occasionale fino al 1485. Nonostante la grande attrattiva del luogo la città non offriva strutture adeguate alla vita di corte. Il castello trecentesco, nonostante i primi interventi edilizi sforzeschi, era ancora piccolo, privo di locali adatti alla magnificenza cortigiana e poco confortevole. Gli ospiti forestieri venivano spesso portati a Vigevano, ma non sempre c’era il modo di alloggiarli decorosamente. Ancora nel 1490 la sede vigevanese non era ritenuta adeguata a ricevere ospiti importanti. Non a caso, i ricevimenti degli ambasciatori veneziani, solo per citare un caso, che esigevano un protocollo molto ricercato e pomposo, avvenivano a [[Pavia]] dove molti nobili avevano palazzi magnificenti e adatti ad alloggiare i seguiti degli ospiti, mentre a Vigevano le case dei nobili non erano abbastanza lussuose e l’unica soluzione praticabile era di sfrattare temporaneamente dai loro appartamenti i cortigiani e i membri di casa Sforza per far posto ai nuovi venuti<ref name="rmoa.unina.it" />.
Nativo di Vigevano, il Moro si occupò di abbellire la propria città avviando dapprima la bonifica del territorio, migliorando il sistema di irrigazione a beneficio dell'agricoltura e costruendo la grande fattoria modello denominata "[[Sforzesca]]", a sud della città. In seguito fece ampliare il castello costruendo nuove scuderie e nuovi edifici quali la "Loggia delle Dame", la "Falconiera" e la Torre, ad opera di [[Donato Bramante]]; contemporaneamente avviò la costruzione della grandiosa [[Piazza Ducale (Vigevano)|piazza Ducale]], terminata nel 1494.
 
Negli anni’90 del Quattrocento le cose cambiarono e i soggiorni a Vigevano del duca [[Gian Galeazzo Maria Sforza|Giangaleazzo]] e di [[Ludovico il Moro]] (e in seguito delle rispettive consorti [[Isabella d'Aragona (1470-1524)|Isabella d’Aragona]] e [[Beatrice d'Este|Beatrice d’Este]]) si fecero più frequenti, mentre diminuì la presenza dei signori a [[Milano]] e a [[Pavia]] se non per le solennità ufficiali e per le convocazioni dei consigli e le udienze generali<ref name="rmoa.unina.it" />.
 
Il Moro si occupò di abbellire Vigevano avviando dapprima la bonifica del territorio, migliorando il sistema di irrigazione a beneficio dell'agricoltura e costruendo la grande fattoria modello denominata [[Sforzesca]], a sud della città. In seguito fece ampliare il castello costruendo nuove scuderie e nuovi edifici quali la Loggia delle Dame, la Falconiera e la Torre, a opera di [[Donato Bramante]]; contemporaneamente avviò la costruzione della grandiosa [[Piazza Ducale (Vigevano)|piazza Ducale]], terminata nel 1494.
 
=== Dopo il 1500 ===
[[File:– Statuta civilia et criminalia civitatis et comitatus Viglevani, 1608 – BEIC 10362456.jpg|thumb|Gli statuti civili e penali del Comune di Vigevano (''Statuta civilia et criminalia civitatis et comitatus Viglevani'', 1608)]]
 
[[File:Vigevano Castello cortile.jpg|thumb|left|Un'immagine del complesso del castello]]
Nel 1500, con la sconfitta del Moro, catturato dai francesi a [[Assedio di Novara|Novara]], per Vigevano si chiuse il breve periodo aureo del rinnovamento urbanistico. Seguirono anni di difficoltà con guerre ede occupazioni straniere, controbilanciate solo in parte da una rinnovata e consolidata autodeterminazione amministrativa. Nel marzo [[1530]], [[Francesco II Sforza]], ultimo Duca di Milano, ottenne infatti da [[Papa Clemente VII]] l'erezione di Vigevano al rango di [[città]] e [[sede vescovile]], mae allanel 1532 a capoluogo del [[Vigevanasco]], entità amministrativa autonoma che per due secoli avrebbe riunito un'importante fetta di territorio nella Lomellina settentrionale, con alcuni dei suoi centri più importanti come [[Gambolò]] e [[Robbio]], oltre naturalmente al capoluogo Vigevano. Alla sua morte la città cadde però sotto un lungo e difficile dominio spagnolo, attraversando un XVII secolo segnato da carestie, epidemie di peste e assedi. Nel 1645 Vigevano fu occupata dall'esercito di [[Tommaso Francesco di Savoia|Tommaso di Savoia]] e nel 1658 fu conquistata dai francesi<ref name="treccani.it" />. Nel 1696 a Vigevano i delegati di [[Arciducato d'Austria|Austria]], [[Francia nell'età moderna|Francia]], [[regno d'Inghilterra|Inghilterra]] e del [[Duchi di Savoia|Duca di Savoia]] stabilirono un accordo che poneva fine alla [[guerra della Grande Alleanza]] e fissava le premesse per la successiva [[Trattato di Rijswijk|pace di Rijswijk]]<ref name="treccani.it" />.
Dopo una breve dominazione austriaca, nel 1745 la città entrò a far parte del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]]; sotto il dominio sabaudo l'industria e il commercio rifiorirono e il 296 agostomarzo 17891750 la città diviene a tutti gli effetti capoluogo della "[[Provincia Vigevanasca"di Vigevano]], con la nomina del primo Intendente, la massima carica all'interno delle province sabaude. Dopo la parentesi della dominazione napoleonica nel 1814 la città torna ai [[Savoia (famiglia)|Savoia]].
 
Il 9 agosto 1848, nel corso della [[Prima guerra di indipendenza italiana]], presso l'attuale vescovado venne firmato l'armistizio di [[Salasco]] che prevedeva una tregua di sei settimane, tra [[impero austriaco|Austria]] e [[Piemonte]]; in seguito, il 21 marzo 1849 venne combattuta la [[battaglia della Sforzesca]] in cui i piemontesi ebbero la meglio sugli austriaci.
 
Con il [[Legge 23 ottobre 1859 n. 3702|decreto Rattazzi]] del 1859 Vigevano e la Lomellina diventano definitivamente territorio della [[Provincia di Pavia]], concludendo una plurisecolare autonomia solo in parte mantenuta fino al 1926 attraverso il [[Circondario della Lomellina]], il cui capoluogo era però [[Mortara]], a dispetto del primato storico, economico e religioso di Vigevano. Da allora, nonostante la volontà di alcuni singoli esponenti politici, la necessità di una nuova autodeterminazione della città e del territorio scompaiono dal dibattito pubblico locale. Unica eccezione, in ottica però di riorganizzazione amministrativa e non di autonomia, la parentesi negli [[anni 2010]] finalizzata al passaggio del solo comune di Vigevano dalla provincia di Pavia alla confinante [[città metropolitana di Milano]]<ref>{{Cita news |url=https://www.liberoquotidiano.it/news/milano/11833802/La-corsa-dei-comuni-di-confine.html |titolo= La corsa dei comuni di confine per essere Città Metropolitana |accesso=9 aprile 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160211215440/http://www.liberoquotidiano.it/news/milano/11833802/La-corsa-dei-comuni-di-confine.html |urlmorto=sì |data= 1 ottobre 2015 |rivista= Libero}}</ref><ref>{{cita news|url= https://www.ilgiorno.it/pavia/cronaca/vigevano-citta-metropolitana-1.1371779 |titolo= Vigevano vuole andare con Milano: "Da Pavia abbiamo avuto poco" |rivista= 7 ottobre 2015 |autore= Umberto Zanichelli }}</ref>, congelata in ultima istanza dalla [[Lombardia|Regione]] e dalla stessa Città metropolitana.<ref>{{cita news|url= https://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2017/06/15/news/maroni-stronca-la-fusione-tra-vigevano-e-milano-1.15492369 |titolo= Maroni stronca la fusione tra Vigevano e Milano |rivista= La Provincia Pavese |autore= Denis Artioli |data= 15 giugno 2017 }}</ref>
 
=== L'industrializzazione ===
Nel 1846 nasce a Vigevano il primo [[Birra Peroni (azienda)|birrificio Peroni]] a opera del suo fondatore, Francesco.
 
Nel 1854 viene inaugurata la [[Ferrovia Milano-Mortara|linea ferroviaria Vigevano-Mortara]] e nel 1870 il prolungamento fino a Milano.
 
Nel 1866 sorse a Vigevano, città da sempre vocata alla [[manifattura]], il primo [[calzaturificio]] italiano (Luigi Bocca); in circa 40 anni i laboratori diventarono 36 e quasi 10.000{{formatnum:10000}} le persone occupate nel settore (molte delle quali lavoranti a domicilio); nel 1937 si contavano 873 aziende con 13.000 dipendenti fino ad arrivare a 900 aziende con quasi 20.009{{formatnum:20009}} addetti nel 1965. Parallelamente all'industria calzaturiera, di cui Vigevano fu uno dei principali centri a livello internazionale, si diffuse anche l'[[industria tessile]] per la lavorazione della [[seta]] e del [[cotone (fibra)|cotone]].
 
Nel [[Dopoguerra#L'inizio del secondo dopoguerra per l'Italia|secondo dopoguerra]] il settore tessile si ridimensionò fortemente, mentrecosì come quello calzaturiero, che, dopo il [[Miracolo economico italiano|boom]] degli anni cinquanta e sessanta, iniziò un drastico declino, compensato solo in parte dallo sviluppo dell'[[industria metalmeccanica]] finalizzata a produrre macchinari per la lavorazione delle calzature, che resiste nonostante la forte concorrenza dei paesi emergenti. Il settore calzaturiero è ancora presente e Vigevano, insieme a [[Parabiago]] ([[Città metropolitana di Milano|MI]]), rimane uno dei luoghipiù importanti centri di dedicatiproduzione alledi calzature nel Nord Italia, tuttavia in una forma molto minore rispetto al passato.
 
=== Simboli ===
[[File:Vigevano-Gonfalone.png|thumb|100px|Il gonfalone comunale]]
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 gennaio 2001.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?13940|titolo=Vigevano, decreto 2001-01-09 DPR, concessione di stemma e gonfalone|accesso=7 dicembre 2022|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{citazione|Di rosso, al [[Castello (araldica)|castello]] d'argento, murato di nero, [[Attributi araldici di forma geometrica#Merlato alla ghibellina|merlato alla ghibellina]], con una sola torre, alta e larga, posta a destra a filo del corpo del castello, merlata di tre, finestrata del campo con tre finestre, poste due, una, esso castello con il fastigio merlato di cinque, aperto del campo, accompagnato dallo [[Scudetto (araldica)|scudetto]] d'oro, caricato dall'[[Aquila (araldica)|aquila]] di nero, coronata dello stesso, esso scudetto sormontante i merli terzo, quarto e quinto del fastigio. Lo scudo è sormontato dalla corona speciale d'oro, formata dal cerchio brunito, gemmato, cordonato ai margini, cimato da otto rose araldiche, d'oro, sostenute da punte, cinque visibili.}}
Il gonfalone è un drappo di bianco bordato di rosso.
La bandiera è costituita da un drappo di bianco bordato di rosso caricato dello stemma comunale.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Vigevano Duomo dalla torre.jpg|thumb|Piazza Ducale e la facciata del Duomo]]
=== Architetture religiose ===
{{vedi anche|Chiese di Vigevano}}
==== Duomo o Cattedrale di Sant'Ambrogio ====
A Vigevano sono presenti molti edifici religiosi; tra i più importanti ci sono:
{{vedi anche|Duomo di Vigevano}}
* [[Cattedrale di Sant'Ambrogio]]
Il duomo di Vigevano, dedicato al patrono [[Sant'Ambrogio]], è la principale chiesa della città e sede della [[diocesi di Vigevano]]. Si trova affacciata su un lato di [[Piazza Ducale (Vigevano)|piazza Ducale]], nel centro della città. La costruzione dell'edificio fu iniziata da [[Francesco II Sforza]] nel 1532 su una precedente chiesa del Trecento e terminò con la sua consacrazione nel 1612. L'originale facciata concava, ideata dal Vescovo [[Juan Caramuel y Lobkowitz]], fu realizzata in stile barocco dopo la morte del vescovo.
* [[Chiesa di San Pietro Martire (Vigevano)|Chiesa di San Pietro Martire]]
* [[Chiesa di San Francesco (Vigevano)|Chiesa di San Francesco]]
* [[Chiesa della Madonna della Neve (Vigevano)|Chiesa della Madonna della Neve]]
* [[Chiesa di San Bernardo (Vigevano)|Chiesa di San Bernardo]]
* [[Chiesa di Santa Maria del Popolo (Vigevano)|Chiesa di Santa Maria del Popolo]]
* [[Chiesa del Santissimo Crocifisso (Vigevano)|Chiesa del Santissimo Crocifisso]]
* [[Chiesa della Beata Vergine Addolorata (Vigevano)|Chiesa della Beata Vergine Addolorata]]
* [[Chiesa di Cristo Re (Vigevano)|Chiesa di Cristo Re]]
* [[Chiesa del Cuore Immacolato di Maria (Vigevano)|Chiesa del Cuore Immacolato di Maria]]
* [[Chiesa di San Dionigi (Vigevano)|Chiesa di San Dionigi]]
* [[Chiesa di San Giuseppe (Vigevano)|Chiesa di San Giuseppe]]
* [[Chiesa dei Cappuccini (Vigevano)|Chiesa dei Cappuccini]]
* [[Chiesa del Sacro Cuore di Gesù (Vigevano)|Chiesa del Sacro Cuore di Gesù]]
* [[Chiesa di San Carlo (Vigevano)|Chiesa di San Carlo]]
* [[Chiesa di San Giorgio in Strata]]
* [[Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola (Vigevano)|Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola]]
* [[Chiesa della Madonna degli Angeli (Vigevano)|Chiesa della Madonna degli Angeli]]
* [[Chiesa della Madonna di Pompei (Vigevano)|Chiesa-santuario della Madonna di Pompei]]
* [[Chiesa di Santa Maria del Carmine (Vigevano)|Chiesa di Santa Maria del Carmine]]
* [[Chiesa di Santa Maria del Parto (Vigevano)|Chiesa di Santa Maria del Parto]]
* [[Chiesa di San Martino (Vigevano)|Chiesa di San Martino]]
* [[Chiesa di Sant'Antonio Abate alla Morsella]]
* [[Chiesa della Beata Vergine di Caravaggio]]
* [[Chiesa dell'Immacolata Concezione (Vigevano)|Chiesa della Beata Vergine Immacolata]]
* [[Palazzo Vescovile (Vigevano)|Palazzo Vescovile]]
 
=== Architetture civili ===
Vigevano e [[Milano]] condividono lo stesso patrono, ma al contrario dei milanesi, i vigevanesi festeggiano il Beato Matteo Carreri, loro protettore. Il giorno delle festività è così non il 7 dicembre come per Milano, ma il lunedì seguente la seconda domenica di ottobre. Una nota curiosa è che molti vigevanesi non sanno di questa differenza, festeggiando erroneamente il Beato Matteo come proprio patrono.
[[File:Palazzo Sanseverino cortile da sud-est.jpg|thumb|Cortile, angolo nord-ovest]]
 
[[File:Rocca Nuova.jpg|thumb|Disegno ricostruttivo della Rocca Nuova]]
==== Chiesa di San Pietro Martire ====
{{vedi anche|Chiesa di San Pietro Martire (Vigevano)}}
[[File:Vigevano-chiesa san pietro martire.jpg|thumb|La chiesa di San Pietro Martire]]
Eretta nel 1445 e dedicata a [[San Pietro Martire]] con l'annesso convento dei frati [[domenicani]] come attestato dalla bolla pontificia conservata presso l'archivio storico di Vigevano, venne consacrata nel 1480. In puro stile [[gotico lombardo]] con campanile a base ottagonale, si presenta a croce latina imperfetta con [[Pilastro a fascio|pilastri polistili]], terminante con coro poligonale alto con sottostante cripta il cui accesso è dato da due ingressi ai lati del presbiterio rialzato. Nella cripta è conservato il corpo del beato [[Matteo Carreri]], protettore di Vigevano, che visse e morì (1470) nell'attiguo convento.
 
[[File:Palazzo Sanseverino lato ovest.jpg|thumb|Vista da sud-ovest]]
==== Chiesa di San Francesco ====
{{D|Chiesa di San Francesco (Vigevano)}}
[[File:Vigevano-chiesa san francesco1.jpg|thumb|La chiesa di San Francesco]]
Edificata fuori dalle mura cittadine nel [[1379]], un anno dopo la costruzione del convento dei Frati Minori. Era più piccola, orientata diversamente e occupava lo spazio dell'attuale transetto. Ampliata nel [[1447]], subì una radicale trasformazione con la totale ricostruzione e il cambio di asse tra il [[1465]] e il [[1470]]. Nel [[1475]] viene terminato il campanile la cui costruzione era iniziata nel [[1448]]. Nel [[1836]] furono rifatte le cappelle. Nel [[1847]], per ampliare la via S. Francesco, venne demolita la cappella dell'Immacolata Concezione, edificata nel 1494 su disegno di [[Donato Bramante]]. Tra il [[1847]] e il [[1856]] subì un "restauro" che trasformò l'interno in stile neogotico, con la realizzazione delle volte in sostituzione delle capriate a vista e il rialzo del tetto, conseguente al sopralzo di un metro del pavimento che fu portato a livello strada. Tra il [[1891]] e il [[1903]], ad opera dell'architetto Moretti, fu ripristinato il disegno gotico lombardo della facciata con il rialzo di alcuni metri, per allinearsi al tetto sopralzato con gli interventi ottocenteschi; inoltre vennero eliminati i piccoli ingressi ai lati del portale di facciata realizzati nel corso del [[XVIII secolo|Settecento]], allungate le due finestre gotiche e completata la cornice del finestrone tondo rifatto più grande di quello quattrocentesco. A completamento della facciata furono rifatti i pinnacoli. Nel [[1931]] anche i lati vengono restaurati, riportando all'antica forma la facciata del transetto. Sulla via S. Francesco, dopo il portale del lato destro, si trova un ossario di fattura barocca chiamato "chiesetta dei morti".
 
[[File:Palazzo Crespi - Vigevano.jpg|thumb|Palazzo ''Crespi'', sede della Biblioteca Civica]]
=== Architetture civili ===
 
==== Piazza Ducale ====
;Palazzo Sanseverino
{{vedi anche|Piazza Ducale (Vigevano)}}
{{vedi anche|Palazzo Sanseverino (Vigevano)}}
Piazza Ducale a Vigevano, nel cuore della città, è una delle più famose piazze d'Italia. Venne costruita per volere di [[Ludovico il Moro]] in soli due anni, tra il [[1492]] ed il [[1494]] come anticamera del [[Castello Sforzesco di Vigevano|castello]] divenuto residenza ducale.
:Situato a ovest del centro storico, in fondo al corso della Repubblica che si diparte dall'ingresso [[Architettura neogotica|neogotico]] del castello. Il complesso si presenta fortemente alterato nelle facciate esterne, tanto che non se ne riconoscono le origini rinascimentali e si fatica a coglierne l'aspetto monumentale conservato invece nel cortile interno caratterizzato sul lato nord da un ampio porticato e un loggiato aereo sorretto da mensole in granito sugli altri lati. In origine gli accessi erano due, uno verso la campagna a ovest e un altro verso la città a est, mentre l'attuale ingresso era occupato da uno scalone; un ulteriore passaggio posto sul lato nord conduceva al giardino dove si trovava una scuderia.
Si presenta a pianta rettangolare di 138 metri per 46, con orientamento prevalente nord-ovest/sud-est; è racchiusa su tre lati da edifici porticati omogenei e sul quarto lato dalla facciata della cattedrale. All'angolo sud-ovest si trova la rampa che conduce al cortile del castello passando sotto la [[Castello Sforzesco di Vigevano|torre del Bramante]].
:Costruito nel 1492 sotto la direzione di Sebastiano Altavilla di Alba come abitazione di Galeazzo Sanseverino comandante la guarnigione sforzesca e sposo di una figlia naturale di [[Ludovico il Moro]], nel 1496 viene trasformato dal Moro in fortezza, con la costruzione di una cinta muraria con quattro torri tonde e un fossato a circuito del palazzo e del suo giardino, che viene quindi chiamata "Rocca Nuova" in contrapposizione alla rocca edificata da [[Luchino Visconti]], situata a est dell'abitato che viene così denominata "Rocca Vecchia". All'inizio del Cinquecento, sotto il marchesato di [[Giangiacomo Trivulzio]], si rinforzano gli accessi con la costruzione dei [[rivellino|rivellini]]. Nel 1535, poco prima della sua morte, il Duca [[Francesco II Sforza]] fa costruire il porticato con il piano sovrastante e decorare i prospetti sulla corte. Nel 1543, per volontà di [[Alfonso III d'Avalos|Alfonso D'Avalos]] viene realizzato un terrapieno di difesa esterna che comporta la demolizione di 42 case, soprattutto verso il castello. Nel 1646, dopo la conquista francese dell'anno prima, la rocca viene presa dagli spagnoli che ne demoliscono le strutture difensive. Si salva dalla distruzione il palazzo e parte della muratura edificata da Ludovico il Moro sul lato ovest, di tale muratura ne rimane un ampio tratto con l'originale accesso verso la campagna. Nel 1655 Giovanna Eustachia della Santa Croce riceve in dono dal Re di Spagna il palazzo e le macerie delle fortificazioni, che vengono vendute, quindi trasforma l'edificio in un monastero dedicato a S. Chiara con la costruzione di una chiesa addossata al lato sud e consacrata nel 1680, sul sito dell'attuale strada. Nel 1805 il monastero viene soppresso quindi il palazzo viene lottizzato e acquistato da privati che lo trasformano in abitazioni, demoliscono la chiesa e realizzano a loro spese l'attuale strada. Con la costruzione della strada odierna gli ingressi originali vengono chiusi e si realizza quello attuale con la ricostruzione della parte su cui addossava la chiesa e il rimaneggiamento della facciata della parte sud-ovest che viene occupata dall'albergo "della Corona". Verso la fine dell'Ottocento vengono costruiti i due edifici situati tra il palazzo e la superstite muratura della rocca, edifici che fino a pochi decenni fa, insieme a parte del palazzo, hanno ospitato l'albergo "dei Tre Re". Nel 1937 viene ristrutturata la parte sud-est del corpo su strada con il rifacimento della facciata nella forma attuale. Parte delle mura superstiti della rocca voluta dal Moro vengono ulteriormente demolite con la costruzione di un edificio negli anni sessanta.
L'aspetto attuale della piazza è dovuto in buona parte agli interventi del 1680, compiuti dal Vescovo [[Juan Caramuel y Lobkowitz|Caramuel]] e da opere successive.
 
;Palazzo Crespi
{{Vedi anche|Palazzo Crespi (Vigevano)}}
:Eretto nel 1893 da Giuseppe Crespi, fondatore dell'omonimo cotonificio, fu acquistato dai signori Gagliardone e poi dai Biffignandi; successivamente venne ceduto al [[Partito Nazionale Fascista|P.N.F.]] come [[Casa del Fascio]]. Nel secondo dopoguerra passò al Comune che, dal 1966, vi ospita la Biblioteca, intitolata nel 1983 allo scrittore vigevanese [[Lucio Mastronardi]]. I Musei Civici, che comprendono la Pinacoteca Civica e il [[Museo internazionale della calzatura|Museo della Calzatura]], prima situati presso questo Palazzo, sono stati trasferiti dal 2009 presso il [[Castello Sforzesco (Vigevano)|Castello Sforzesco]].
:Le facciate mostrano paraste e tamponamenti a bugnato liscio al primo piano, mentre i piani superiori restano decorati con le sole paraste; le finestre sono incorniciate con timpano a motivi geometrici e si alternano a balconate in pietra con pilastrini al primo piano e in ferro battuto decorato al secondo piano. All'interno lo scalone d'onore si articola in quattro rampe ad andamento ottagonale con gradini in marmo. Alcune delle sale conservano affreschi ai soffitti con temi decorativi e figurativi in stile ''liberty''. Adiacente al palazzo, un giardino cintato conserva antichi alberi ad alto fusto.
 
==== ;Palazzo Sanseverino ====Saporiti
{{DVedi anche|Palazzo SanseverinoSaporiti (Vigevano)}}
:Sito in via Cairoli 27, fu costruito nel 1846 con i lasciti del Marchese Marcello Saporiti. Dopo aver ospitato il Collegio Nazionale e il Convitto Saporiti, dal 1887 è sede del [[Liceo Benedetto Cairoli]].
[[File:Palazzo Sanseverino cortile da sud-est.jpg|thumb|245x245px|Cortile, angolo nord-ovest]]
Situato ad ovest del centro storico, in fondo al corso della Repubblica che si diparte dall'ingresso [[Architettura neogotica|neogotico]] del castello. Il complesso si presenta fortemente alterato nelle facciate esterne, tanto che non se ne riconoscono le origini rinascimentali e si fatica a coglierne l'aspetto monumentale conservato invece nel cortile interno caratterizzato sul lato nord da un ampio porticato ed un loggiato aereo sorretto da mensole in granito sugli altri lati. In origine gli accessi erano due, uno verso la campagna ad ovest e un altro verso la città ad est, mentre l'attuale ingresso era occupato da uno scalone; un ulteriore passaggio posto sul lato nord conduceva al giardino dove si trovava una scuderia.
Costruito nel 1492 sotto la direzione di Sebastiano Altavilla di Alba come abitazione di Galeazzo Sanseverino comandante la guarnigione sforzesca e sposo di una figlia naturale di [[Ludovico il Moro]], nel 1496 viene trasformato dal Moro in fortezza, con la costruzione di una cinta muraria con quattro torri tonde ed un fossato a circuito del palazzo e del suo giardino, che viene quindi chiamata "Rocca Nuova" in contrapposizione alla rocca edificata da [[Luchino Visconti]], situata ad est dell'abitato che viene così denominata "Rocca Vecchia".
[[File:Rocca Nuova.jpg|thumb|245x245px|Disegno ricostruttivo della Rocca Nuova]]
[[File:Palazzo Sanseverino lato ovest.jpg|thumb|244x244px|Vista da sud-ovest]]
All'inizio del Cinquecento, sotto il marchesato di [[Giangiacomo Trivulzio]], si rinforzano gli accessi con la costruzione dei [[rivellino|rivellini]]. Nel 1535, poco prima della sua morte, il Duca [[Francesco II Sforza]] fa costruire il porticato con il piano sovrastante e decorare i prospetti sulla corte. Nel 1543, per volontà di Alfonso D'Avalos viene realizzato un terrapieno di difesa esterna che comporta la demolizione di 42 case, soprattutto verso il castello. Nel 1646, dopo la conquista francese dell'anno prima, la rocca viene presa dagli spagnoli che ne demoliscono le strutture difensive. Si salva dalla distruzione il palazzo e parte della muratura edificata da Ludovico il Moro sul lato ovest, di tale muratura ne rimane un ampio tratto con l'originale accesso verso la campagna. Nel 1655 Giovanna Eustachia della Santa Croce riceve in dono dal Re di Spagna il palazzo e le macerie delle fortificazione, che vengono vendute, quindi trasforma l'edificio in un monastero dedicato a S. Chiara con la costruzione di una chiesa addossata al lato sud e consacrata nel 1680, sul sito dell'attuale strada. Nel 1805 il monastero viene soppresso quindi il palazzo viene lottizzato e acquistato da privati che lo trasformano in abitazioni, demoliscono la chiesa e realizzano a loro spese l'attuale strada. Con la costruzione della strada odierna gli ingressi originali vengono chiusi e si realizza quello attuale con la ricostruzione della parte su cui addossava la chiesa e il rimaneggiamento della facciata della parte sud-ovest che viene occupata dall'albergo "della Corona". Verso la fine dell'Ottocento vengono costruiti i due edifici situati tra il palazzo e la superstite muratura della rocca, edifici che fino a pochi decenni fa, insieme a parte del palazzo, hanno ospitato l'albergo "dei Tre Re". Nel 1937 viene ristrutturata la parte sud-est del corpo su strada con il rifacimento della facciata nella forma attuale.
 
;Palazzo Civico
Parte delle mura superstiti della rocca voluta dal Moro vengono ulteriormente demolite con la costruzione di un edificio negli anni sessanta.
{{Vedi anche|Palazzo Civico (Vigevano)}}
 
==== ;Palazzo Crespi ====Roncalli
{{Vedi anche|Palazzo Roncalli (Vigevano)}}
[[File:Palazzo Crespi - Vigevano.jpg|thumb|Palazzo storico di Vigevano, sede della Civica Biblioteca]]
Eretto nel 1893 da Giuseppe Crespi, fondatore dell'omonimo cotonificio, fu acquistato dai signori Gagliardone e poi dai Biffignandi; successivamente venne ceduto al PNF come [[Casa del Fascio]].
Nel dopoguerra passò al Comune che, dal 1966, vi ospita la Biblioteca, intitolata nel 1983 allo scrittore vigevanese [[Lucio Mastronardi]].
I Musei Civici, che comprendono la Pinacoteca Civica e il [[Museo internazionale della calzatura|Museo della Calzatura]], prima situati presso questo Palazzo, sono stati trasferiti dal 2009 presso il [[Castello Sforzesco (Vigevano)|Castello Sforzesco]].
 
;Casa Crespi
Le facciate mostrano paraste e tamponamenti a bugnato liscio al primo piano, mentre i piani superiori restano decorati con le sole paraste; le finestre sono incorniciate con timpano a motivi geometrici e si alternano a balconate in pietra con pilastrini al primo piano e in ferro battuto decorato al secondo piano. All'interno lo scalone d'onore si articola in quattro rampe ad andamento ottagonale con gradini in marmo.
{{Vedi anche|Casa Crespi (Vigevano)}}
Alcune delle sale conservano affreschi ai soffitti con temi decorativi e figurativi in stile liberty. Adiacente al palazzo, un giardino cintato conserva antichi alberi ad alto fusto.
 
;Villa Crespi
{{Vedi anche|Villa Crespi (Vigevano)}}
 
;Villa Merlo
{{Vedi anche|Villa Merlo}}
 
;Palazzo Locatelli
{{Vedi anche|Palazzo Locatelli}}
 
=== Architetture militari ===
==== ;Castello Sforzesco ====
{{vediVedi anche|Castello Sforzesco di (Vigevano)}}
Il castello è in realtà un complesso di edifici il cui perimetro si estende su un'area di oltre due ettari, nel punto più alto della città. Gli edifici sono tutti legati tra di loro e appaiono come una struttura unica con molte articolazioni.
 
Il nucleo iniziale risale al X secolo, ma inizia ad assumere l'aspetto attuale nel 1341, con la cosiddetta ''rocca vecchia''. Dal 1466 si succedono vari interventi che trasformano il castello nella residenza dei duchi Sforza. Altre consistenti modifiche si hanno a partire dalla prima metà dell'Ottocento, per adeguare il castello a esigenze militari.
 
L'uso militare venne abbandonato sul finire degli anni '60 del Novecento; nel 1980, dopo un decennio di abbandono, iniziano i lavori di restauro e recupero del grande complesso di edifici.
 
Attualmente è sede museale.
 
=== Altro ===
;Piazza Ducale
{{Vedi anche|Piazza Ducale (Vigevano)}}
:La Piazza Ducale di Vigevano, nel cuore della città, è una delle più famose piazze d'Italia. Venne costruita per volere di [[Ludovico il Moro]] su disegno di [[Leonardo Da Vinci]] in soli due anni, tra il [[1492]] e il [[1494]] come anticamera del [[Castello Sforzesco di Vigevano|castello]] divenuto residenza ducale.
:Si presenta a pianta rettangolare di 138 metri per 46, con orientamento prevalente nord-ovest/sud-est; è racchiusa su tre lati da edifici porticati omogenei e sul quarto lato dalla facciata della cattedrale. All'angolo sud-ovest si trova la rampa che conduce al cortile del castello passando sotto la [[Castello Sforzesco di Vigevano|torre del Bramante]]. L'aspetto attuale della piazza è dovuto in buona parte agli interventi del 1680, compiuti dal Vescovo [[Juan Caramuel y Lobkowitz|Caramuel]] e da opere successive.
 
== Società ==
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[[File:Vigevano-chiesa santa maria del popolo.jpg|thumb|La chiesa di Santa Maria del Popolo]]
{{Demografia/Vigevano}}
 
Al dicembre [[2011]] (dati Istat) la popolazione vigevanese si compone di 64.414 abitanti.
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 1º gennaio 2018 gli stranieri residenti a Vigevano con regolare permesso di soggiorno erano {{Formatnum:9366}}, pari a circa il 14,8% della popolazione. Le nazionalità più rappresentate erano:<ref name="stranieri">{{Cita web|url=https://www.tuttitalia.it/lombardia/83-vigevano/statistiche/cittadini-stranieri-2018/|titolo=Cittadini stranieri Vigevano 2018|sito=tuttitalia.it|accesso=15 gennaio 2019}}</ref>
Al dicembre 2011, 64.414 persone risiedono a Vigevano, in crescita rispetto all'anno precedente. La città di Vigevano, per la sua vicinanza con Milano, ha una elevata presenza di stranieri, 8.915 all'inizio del 2011, che costituiscono il 13,9% della popolazione, percentuale molto più alta rispetto alla media regionale e nazionale. La maggior parte di questi provengono dall'area geografica del Nord Africa, seguita immediatamente dall'est europeo. Quasi uno straniero su tre risiedente a Vigevano è nato in città. I gruppi più numerosi di immigrati sono i seguenti:[http://demo.istat.it/str2010/index_e.html]
{{div col}}
 
# [[Egitto]], {{formatnum:1722}}
{| class="wikitable sortable" style="text-align:right; font-size:95%;"
# [[Romania]], {{formatnum:1323}}
! Pos. !! Cittadinanza !! Popolazione
# [[Albania]], 989
|-
# [[Marocco]], 718
| 1 || align=left| [[Egitto]] || 2308
# [[Ecuador]], 479
|-
# [[Cina]], 455
| 2 || align=left| [[Romania]] || 1175
# [[Perù]] 432
|-
# [[Tunisia]], 379
| 3 || align=left| [[Albania]] || 963
# [[Filippine]], 376
|-
# [[Ucraina]], 321
| 4 || align=left| [[Marocco]] || 653
{{div col end}}
|-
| 5 || align=left| [[Ecuador]] || 508
|-
| 6 || align=left| [[Tunisia]] || 360
|-
| 7 || align=left| [[Cina]] || 353
|-
| 8 || align=left| [[Perù]] || 336
|-
| 9 || align=left| [[Ucraina]] || 288
|-
|10 || align=left| [[Filippine]] || 282
|-
|}
 
== Cultura ==
=== Scuole ===
* [[Liceo Benedetto Cairoli]]: Liceo Classico; Liceo Scientifico; Liceo delle scienze umane e Liceo Linguistico.
* Istituto Caramuel: Liceo Scientifico delle Scienze Applicate; Chimica; Elettronica; Informatica; Meccanica.
* Istituti Paritari Leonardo Da Vinci: Liceo Linguistico; Liceo Scientifico sportivo; Amministrazione finanza marketing; Costruzioni ambiente e territorio.
* Istituto Paritario San Giuseppe: Liceo delle scienze umane.
* Istituto Tecnico Casale: Amministrazione, Finanza e Marketing; Costruzioni, Ambiente e Territorio; Bioarchitettura & Design; Sistema Moda; Turismo.
* Istituto Castoldi: Servizi commerciali; Operatore ai servizi di promozione e accoglienza turistica.
* Istituto Roncalli: Manutenzione e assistenza tecnica; Operatore elettrico fotovoltaico.
 
=== Eventi ===
* Stracittadina Scarpa d'oro (terza domenica di marzo)
* Palio dei Fanciulli (seconda domenica di maggio)
* Estate in Castello (rassegna di eventi durante il periodo estivo)
* Festa di San Bernardo, con rogo del diavolo (primo fine settimana di settembre)
* Palio delle Contrade (seconda domenica di ottobre)
* Natale sotto la Torre (rassegna di eventi durante le festività di fine anno)
 
=== Stampa ===
A Vigevano ha sede un distaccamento della redazione de [[la Provincia Pavese]].
 
=== Televisione ===
L'Emittente [[Milano Pavia TV]] ha sede presso il capoluogo lomellino.
 
=== Teatro ===
[[File:1 - Vigevano - Teatro Civico Cagnoni.JPG|thumb|Teatro civico Cagnoni]]
Da segnalare anche il [http://www.teatrocagnoni.it/ teatro[Teatro Cagnoni]], inaugurato nel 1873, sede ogni anno di una stagione teatrale ricca di eventi e manifestazioni.
 
=== Cucina ===
Tra le svariate proposte di piatti e delizie gastronomiche che impreziosiscono Vigevano e la [[Lomellina]], spiccano insaccati, formaggi e i piatti a base di [[Riso (gastronomia)|riso]], questi ultimi presenti in tutti i tipi di portate, dagli antipasti ai dolci.
 
;Il Dolceriso del Moro
Tra le svariate proposte di piatti e delizie gastronomiche che impreziosiscono Vigevano e la [[Lomellina]], spiccano insaccati, formaggi e i piatti a base di [[Riso (alimento)|riso]], questi ultimi presenti in tutti i tipi di portate, dagli antipasti ai dolci.
A Vigevano viene prodotto un dolce tipico chiamato ''Dolceriso del Moro,'' che si dice sia stato sfornato per la prima volta nelle cucine del Castello Sforzesco della città nella primavera del 1491, quando la duchessa [[Beatrice d'Este]], la giovane moglie del duca [[Ludovico il Moro|Ludovico Sforza]], detto il Moro, creò un dolce speciale da offrire al "signor suo consorte" e agli ospiti che qui trascorrevano "tutto il die et persino a mezza nocte passata in zoghi e feste". Il dolce, vera espressione rinascimentale, è legato al territorio, perché ripieno di quel riso (che gli dà il nome) la cui coltivazione si andava affermando nelle terre del Vigevanasco, e ricercato, perché profumato dall'acqua di rose e ricco di cedri canditi dei confettieri genovesi. Lo stampo inciso con l'impresa araldica dello "scovino", caro al Moro, ne impreziosisce la forma.<br />
 
;Dolceriso del Moro
Si dice che il Dolceriso sia stato sfornato per la prima volta nelle cucine del Castello Sforzesco di Vigevano. Era la primavera del 1491, [[Beatrice d'Este]], la raffinata, giovane moglie di [[Ludovico Maria Sforza]], detto il Moro, voleva un dolce speciale da offrire al "signor suo consorte" e agli ospiti che qui trascorrevano "tutto il die et persino a mezza nocte passata in zoghi e feste". E il dolce è vera espressione rinascimentale. Legato al territorio, perché ripieno di quel riso la cui coltivazione si andava affermando nelle terre del Vigevanasco, e ricercato, perché profumato dall'acqua di rose e ricco di cedri canditi dei confettieri genovesi. Lo stampo inciso con l'impresa araldica dello "scovino", caro al Moro, ne impreziosisce la forma.<br />
''Ingredienti'':<br />
Pasta frolla: Farina di grano, burro, zucchero, uova, aromi.<br />
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=== Musei ===
All'interno del [[Castello Sforzesco (Vigevano)|Castello Sforzesco]] sono presenti i seguenti Musei:
* [[Museo internazionale della calzatura]]
* [[Pinacoteca Casimiro Ottone]] (Pinacoteca Civica)
* [[Museo archeologico nazionale della Lomellina]]
* [[La Leonardiana]] (museo aperto da maggio 2016 e dedicato all'opera di Leonardo da Vinci)<ref>{{Cita web |url=http://www.leonardiana.it/ |titolo=Copia archiviata |accesso=30 maggio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160521041420/http://www.leonardiana.it/ |urlmorto=sì }}</ref>.
 
==== Archivio Storico "Merula" ====
All'interno del [[Castello Sforzesco (Vigevano)|Castello Sforzesco]] sono presenti il [[Museo internazionale della calzatura]] e la Pinacoteca Civica.
Il Museo dell'Imprenditoria vigevanese è invece ubicato pressoPresso le sale dell'ex-orfanotrofio orfanatrofio "Merula", in via Merula, 40, si trova il Museo dell'Imprenditoria vigevanese.
L'intero nucleo dei Musei Civici è stato dedicato a Luigi Barni (1º ottobre 1877&nbsp; – 28 maggio 1952), uomo di grande lungimiranza e fervente passione che contribuì significativamente alla nascita e alla crescita delle collezioni d'Artearte esposte.
 
==== PinacotecaCinema "Casimiro Ottone" ====
A Vigevano è ambientato ed è stato girato il film ''[[Il maestro di Vigevano (film)|Il maestro di Vigevano]]'', diretto da [[Elio Petri]] nel [[1963]], interpretato da [[Alberto Sordi]] e direttamente tratto dal [[Il maestro di Vigevano (romanzo)|romanzo omonimo]] di [[Lucio Mastronardi]].
{{D|Pinacoteca Casimiro Ottone}}
La stagione della grande pittura italiana ed europea del XIX secolo costituisce il cuore pulsante della Pinacoteca Civica. Una stagione che a Vigevano si apre con la figura di Giovanni Battista Garberini, (1819-1896) maestro riconosciuto della pittura vigevanese moderna ed autore di una imponente galleria di ritratti di esponenti della borghesia cittadina.
L'impetuoso sviluppo industriale di Vigevano seguito all'unità nazionale porta alla ribalta una nuova classe imprenditoriale che manifesta uno spiccato gusto per l'arte pittorica: appartengono a quell'epoca gli acquisiti della “Marina” di Pompeo Mariani e della monumentale composizione storica “La morte di Carlo Emanuele II” di Francesco Valaperta.
Gli anni settanta dell'Ottocento segnano un rinnovamento formale per la pittura lombarda e quindi, di riflesso, per la pittura vigevanese. Gli esponenti di punta della nuova stagione sono Ambrogio Raffele (1845-1928) e Casimiro Ottone (1856-1942) che suscitarono l'interesse e la menzione di Federico Zeri in occasione di una mostra organizzata nel 1997.
Se Raffele si dedica quasi esclusivamente al paesaggio privilegiando le vedute di località alpestri (specialmente della Valle d'Aosta), Ottone si rivolge alla figura come dimostra la folta sequenza di intensi volti femminili che richiamano stilemi tardo scapigliati.
La generazione di pittori a cavallo dei due secoli è bene rappresentata da Luigi Bocca (1872-1930), Luigi Barni (1877-1952) e dai fratelli Cesare e Ferdinando Villa. Luigi Bocca è il personaggio di maggior spessore, come testimonia la sua produzione incentrata sul ritratto e sulla composizione con figure umane bene esemplificata nel delicato “Per tua dote”.
La stagione del Novecento pittorico ha invece in Mario Ornati (1887-1955) e Carlo Zanoletti (1898-1981) i protagonisti principali. In particolare Zanoletti si distingue per la sua particolare lettura dei paesaggi del fiume Ticino e dei suoi frequentatori (barcaioli, ma anche gente comune).
Tra i rappresentanti della scultura di Otto e Novecento a Vigevano, che trovano spazio nel percorso di visita, in un dialogo perfetto tra pittura e scultura, troviamo Pasquale Miglioretti, Alfredo Berengario Ubezio, Giovan Battista Ricci e Cesare Villa.
 
== Persone legate a Vigevano ==
[[File:Vigevano-porta di via xx settembre.jpg|thumb|Porta di Via XX Settembre]]
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* [[Giulio Basletta]], schermidore e dirigente sportivo italiano
* [[Alberto Bonacossa]], dirigente sportivo
* [[Donato Bramante]], architetto e pittore
* [[Pietro Buscaglia]], calciatore
* [[Juan Caramuel y Lobkowitz]], vescovo
* [[Luigi Casale]], chimico
* [[Stefano Chiodaroli]], comico
* [[Alfredo Clerici]], cantante
* [[Michelangelo Alessandro Colli-Marchini]], generale
* [[Leonardo da Vinci]]<ref>{{cita web|http://www.leonardoevigevano.it/it/le-tracce-del-genio-tecnologia-arte-natura/page/le-tracce-di-leonardo|Le tracce di Leonardo}}</ref>
* [[Alessandra De Vizzi]], scrittrice e traduttrice
* [[Eleonora Duse]], attrice
* [[Carlo Erba (farmacista)|Carlo Erba]], farmacologo
* [[Guido Ferracin]], pugile
* [[Bernardo Ferrari]] o ''Bernardino Ferrari'', pittore
* [[Bianca Garavelli]], scrittrice, interprete di Dante
* [[Remo Germani]], cantante
* [[Juan Caramuel y Lobkowitz|Giovanni Caramuel Lobkovitz]], vescovo di Vigevano dal [[1673]] al [[1682]]
* [[Pino Massara]], musicista e compositore
* [[Lucio Mastronardi]], scrittore
* [[Davide Olivares]], calciatore
* [[Vito Pallavicini]], giornalista e paroliere musicale
* [[Giovanni Peroni]], industriale (fondatore dell'omonimo birrificio)
* [[Giancarlo Rota]], matematico e filosofo
* [[Ludovico il Moro|Ludovico Maria Sforza detto il Moro]]
* [[Bona Sforza]], regina di Polonia Granduchessa di Lituania
* [[Andrea Soncin]], calciatore
* [[Bartolomeo da Vigevano]], miniatore
* [[Guido da Vigevano]], anatomista, fisico ed inventore
* [[Luchino Visconti (signore di Milano)|Luchino Visconti]], podestà di Vigevano dal [[1319]]
* [[Gian Giacomo Trivulzio]], podestà di Vigevano
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== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
Il centro storico della città ha una pianta a semicerchio con via Rocca Vecchia a fare da diametro e il sistema di Corso Garibaldi-Cavour da arco, quest'ultimo costruito lungo il confine delle antiche mura. Le due principali piazze del centro, Ducale e Sant'Ambrogio, sono collegate dalla breve via Roma, sede di negozi e bar. Dal centro storico i principali assi viari che si dipanano sono quello di corso Novara verso nord, di corso Pavia verso sud-est e di corso Milano verso nord-est, in corrispondenza delle antiche porte. Le altre due principali arterie cittadine rivolte rispettivamente a sud-ovest e sud, corso Torino e corso Genova, hanno inizio da Piazza Volta, uno dei principali snodi viari di Vigevano situato di fronte a Palazzo Sanseverino. Ne risulta quindi una città costruita a raggiera, in maniera non dissimile da Milano e altre importanti città del nord. L'intero capoluogo lomellino è cinto da un anello di circonvallazione concluso nel 2012 con l'apertura del tratto da corso Milano a corso La Malfa, a nord.
[[File:Vigevano, vista panoramica da corso Genova (anni '60).jpg|miniatura|230x230px|Vigevano, vista panoramica da corso Genova (anni '60)]]
La struttura del centro storico è fortemente medievale, ricca di viottoli e piazzette. Tra queste spicca Piazza Martiri della Liberazione, sulla quale si affaccia l'auditorium San Dionigi. Tra le vie più frequentate in virtù delle attività commerciali presenti risaltano Corso Vittorio Emanuele II, Via XX Settembre, Corso della Repubblica e Via del Popolo, quest'ultima ricca di palazzi risalenti al XVIII e XIX secolo, in buono stato di conservazione. La forte presenza di una comunità straniera, soprattutto di origine araba, ha permesso di creare uno dei quartieri vigevanesi più peculiari, spartito tra le vie Mulini, Costa e Riberia, nel settore meridionale del centro storico. Ricca di negozi tipici quali macellerie e kebabberie, oltre a sartorie e panetterie, l'ampia zona permette alla città ducale di offrire un panorama antropico unico nella Provincia di Pavia.
 
=== Le contrade e il Palio ===
La struttura del centro storico è fortemente medievale, ricca di viottoli e piazzette. Tra queste spicca Piazza Martiri della Liberazione, sulla quale si affaccia l'auditorium San Dionigi. Tra le vie più frequentate in virtù delle attività commerciali presenti risaltano corso Vittorio Emanuele II, corso della Repubblica e via del Popolo, quest'ultima ricca di palazzi risalenti al XVIII e XIX secolo ben conservati. La forte presenza di una comunità straniera, soprattutto di origine araba, ha permesso di creare uno dei quartieri vigevanesi più peculiari, spartito tra le vie Mulini, Costa e Riberia, nel settore meridionale del centro storico. Ricca di negozi tipici quali macellerie e kebabberie, oltre a sartorie e panetterie, l'ampia zona permette alla città ducale di offrire un panorama antropico unico nella Provincia di Pavia.
In occasione del ''Palio'' ''delle'' ''Contrade'', organizzato ogni anno dall'Associazione ''Sforzinda'', presso il Castello si sfidano con quattro giochi popolari dodici contrade (di cui tre di recente istituzione) che riprendono le originarie contrade quattrocentesche:
 
# ''Castello'': contrada del Duca, padrone dei giochi, rappresenta i mestieri di notai e scrivani. (Sant'Ambrogio - Duomo)
=== Le contrade ===
# ''Costa'': contrada dei fabbri e maniscalchi con sede nel convento di San Pietro Martire. (San Cristoforo in San Pietro Martire)
In occasione del Palio, organizzato ogni anno dalla città presso il Castello, si sfidano a un torneo 12 contrade che, seppure di recente istituzione, riprendono in parte le originarie contrade quattrocentesche:
# ''Strata'': contrada di contadini e agricoltori con sede nella chiesa di Santa Cecilia (Chiesa del Sacro Cuore).
 
# ''CastelloMercanti'': storica contrada deldei Duca,mercanti padronedella dei giochicittà. (San Francesco)
# ''San Crispino e San Crispiniano'': contrada dei ciabattini e calzolai della città che venivano anticamente riuniti in corporazioni. (Gesù Divin Lavoratore)
# ''Costa'': contrada con sede nel convento di San Pietro Martire.
# ''Cicerino'': contrada situata presso l'antica Porta Cicerino da cui il nome e presieduta dalla corporazione dei panettieri. (Beata Vergine Addolorata)
# ''Strata'': contrada con sede nella chiesa di Santa Cecilia (Chiesa del Sacro Cuore).
# ''San Martino'': contrada degli scalpellini e muratori, corrispondente al borgo di San Martino, fuori le mura, contraddistinto da acquitrini e paludi. (Beata Vergine Immacolata)
# ''Mercanti'': contrada dei mercanti della città.
# ''Griona'': contrada presieduta dai guardiani delle acque, preziosissime un tempo nella Lomellina per la coltivazione del riso. (S. Maria di Fátima)
# ''San Crispino e San Crispiniano'': contrada degli artigiani cittadini che venivano anticamente riuniti in corporazioni.
# ''Valle'': contrada che rappresenta lanaioli e battilana, comprende i feudi rurali esterni alla città. (Santi Giovanni e Pio)
# ''Cicerino'': contrada situata presso l'antica Porta Cicerino da cui il nome e presieduta dalla corporazione dei panettieri.
# ''Predalata'': contrada dei cercatori d'oro e orafi, situata presso l'antica Porta Predalata. (Cuore Immacolato di Maria - Madonna Pellegrina)
# ''San Martino'': contrada corrispondente al borgo di San Martino, fuori le mura, contraddistinto da acquitrini e paludi.
# ''GrionaContado'': contrada presiedutasituata daipresso guardianiSanta delleMaria acque,delli preziosissimepesci une tempopresieduta nelladai lomellinapescatori perdella lacittà. coltivazione(Cristo del riso.Re)
# ''Bronzone'': contrada degli arazzieri, tintori e pettinatori della seta, situata presso la porta detta «Il Bronzone» (al confine con la Rocca Vecchia) era presieduta dall'Ospedale dei Pellegrini. (San Giuseppe)
# ''Valle'': contrada che comprende i feudi rurali esterni alla città.
# ''Predalata'': contrada situata presso l'antica Porta Predalata.
# ''Contado'': contrada situata presso Santa Maria delli pesci e presieduta dai pescatori della città.
# ''Bronzone'': contrada situata presso la porta della il Bronzone (al confine con la rocca vecchia) era presieduta dall'Ospedale dei Pellegrini.
 
=== Frazioni ===
[[File:Vigevano-chiesa san giorgio.jpg|thumb|La [[Chiesa di San Giorgio in Strata|chiesa di San Giorgio]] (X sec.)]]
* Piccolini: in prossimità della frazione trova spazio un ampio Istituto Penitenziario. Dal 1993 al 2014 con la denominazione di ''Casa'' ''Circondariale'', dal 2014 a oggi ''Casa'' ''di'' ''Reclusione''. L'istituto si articola in due reparti, uno maschile e l'altro femminile. Fino al 2014 era dotato dei circuiti di alta e media sicurezza e protetti; dal 2014 è presente una sola sezione di alta sicurezza, al reparto femminile.<ref>{{Cita web|url=https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_data_view.wp?liveUid=2014DAPCARD&Nome=UFF56962|titolo=Ministero della Giustizia - Schede trasparenza Istituti Penitenziari ⁓ 2018|accesso=16 luglio 2018}}</ref>
* Piccolini: vi si trova il carcere cittadino, situato poco distante dal centro abitato.
* [[Buccella (frazione)|Buccella]]
* Fogliano
* Fogliano Superiore
* Fogliano Inferiore
* Morsella
* [[Sforzesca]]
* [[Buccella]]
 
== Economia ==
Vigevano è da secoli uno dei poli di riferimento per quanto riguarda la manifattura lombarda e italiana: fu [[Ludovico il Moro]] a introdurre nel capoluogo lomellino l'industria della [[seta]]<ref>{{Cita web |url=http://www.museoimprenditoriavigevanese.rcvigevanomortara.info/home/archivio/01---la-parte-storica/01-pag-2-la-storia-economica |titolo=Copia archiviata |accesso=15 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200808174919/http://museoimprenditoriavigevanese.rcvigevanomortara.info/home/archivio/01---la-parte-storica/01-pag-2-la-storia-economica |urlmorto=sì }}</ref>, che accanto alla già consolidata tradizione laniera contribuirà ad assegnare una fisionomia ben definita a uno dei principali centri industriali dell'[[Italia]] settentrionale.
Per secoli il luogo divenne famoso per la manifattura tessile, in particolare della seta e del cotone.
 
Il settore più importante dell'economia vigevanese è tuttavia quello [[Calzatura|calzaturiero]], con produzione di scarpe, accessori, materiali e macchine per calzature. Già attiva nella seconda metà del [[XIX secolo]], la manifattura calzaturiera cominciò ad affermarsi durante la [[prima guerra mondiale]], per raggiungere l'apice durante gli anni cinquanta, in contemporanea all'esportazione di decine di milioni di scarpe in Italia e all'estero che permisero a Vigevano di guadagnarsi il titolo di ''capitale della calzatura''<ref>[http://senato.archivioluce.it/senato-luce/scheda/video/IL5000043498/2/Vigevano-capitale-della-calzatura.html Vigevano capitale della calzatura - Cinegiornali - Scheda video - Istituto Luce - Cinecittà - Senato della Repubblica]</ref>.
 
Nei decenni successivi, in particolare a partire dagli anni '70, con il progressivo spostamento della produzione verso i paesi in via di sviluppo e una forte concorrenza interna ebbe inizio una crisi sempre più profonda del settore. Nonostante ciò la città e i comuni limitrofi costituiscono ancora oggi uno dei riferimenti per l'industria calzaturiera italiana, grazie anche a una specializzazione nel meccano-calzaturiero che ha portato Vigevano a essere leader mondiale nella produzione di macchinari per calzature.<ref>{{Cita web |url=http://www.osservatoriodistretti.org/node/251/dati-qualitativi |titolo=Copia archiviata |accesso=15 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121104051251/http://www.osservatoriodistretti.org/node/251/dati-qualitativi |urlmorto=sì }}</ref>
 
L'agricoltura è principalmente incentrata sulla produzione del [[Riso (alimento)|riso]], vista l'ampia diffusione delle risaie in [[Lomellina]]. È inoltre da segnalare che la vicina [[Cassolnovo]] è indicata come probabile sede della prima risaia italiana.<ref>{{Cita web |url=http://www.prodottitipicilombardia.it/cereali |titolo=Copia archiviata |accesso=15 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170509162537/http://www.prodottitipicilombardia.it/cereali |urlmorto=sì }}</ref>
 
Dal 1961 al 1984 ha operato a Vigevano la fabbrica di televisori [[Mäkelä (azienda)|Mäkelä]].
Il settore più importante dell'economia vigevanese è quello [[Calzatura|calzaturiero]] con produzione di scarpe, accessori, materiali e macchine per calzature. Già attiva all'inizio del [[XX secolo]], la manifattura calzaturiera cominciò ad affermarsi durante la [[prima guerra mondiale]], per raggiungere l'apice durante gli anni cinquanta, tanto che la città era considerata la ''capitale della calzatura''.
Nei decenni successivi, con il progressivo spostamento della produzione verso i paesi in via di sviluppo, è iniziata una crisi sempre più profonda del settore che ha coinvolto anche tutto l'indotto del territorio.
 
Dagli inizi del [[2010]] fino ad oggi, Vigevano risulta tra le città più povere della Lombardia, con un PIL pro capite di circa {{formatnum:19800}} euro<ref>{{Cita news|url=https://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2016/04/05/news/vigevano-la-citta-piu-povera-1.13247111|titolo=Vigevano la città più "povera"|rivista=La Provincia Pavese|data=5 aprile 2016|accesso=30 maggio 2024}}</ref> e la disoccupazione sempre presente. Si stima che circa il 40% della popolazione sia a rischio povertà causata da stipendi troppo inferiori alla media e prezzi troppo elevati per lo standard di vita della città<ref>{{Cita web|url=https://www.informatorevigevanese.it/attualita/2023/10/28/news/poverta-vigevano-tra-le-citta-lombarde-piu-colpite-558120/|titolo=Povertà, Vigevano tra le città lombarde più colpite|autore=Davide Maniaci|data=28 ottobre 2023|accesso=30 maggio 2024}}</ref>. Il 45% della popolazione lavora fuori città.
L'agricoltura è principalmente incentrata sulla produzione del [[Riso (alimento)|riso]], vista l'ampia diffusione delle risaie in [[Lomellina]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
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=== Strade ===
Il comune vigevanese è attraversato dalla [[strada statale 494 Vigevanese]], chealla quale dà il nome; la strada, passando per Vigevano, collega Milano ad [[Alessandria]]. I caselli autostradali più vicini sono quelli di [[Bereguardo]]-Pavia Nord e di Gropello Cairoli-Pavia Sud, entrambi situati sulla [[Autostrada A7 (Italia)|A7 Milano-Genova]].
 
=== Ferrovie e tranvie ===
La [[stazione di Vigevano]], posta lungo la [[ferrovia Milano-Mortara]], è servita da treni regionali svolti da [[Trenord]] nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la [[Regione Lombardia]]., Nonostantein ilservizio pesotra demograficole estazioni l'importanzadi della[[Stazione città,di soprattuttoMortara|Mortara]] ae livello[[Stazione industriale,di nonMilano esistonoPorta aGenova|Milano tutt'oggiPorta collegamenti ferroviariGenova]], con ilalcune capoluogocoppie di Provincia,corse prolungate su [[PaviaStazione di Alessandria|Alessandria]],; creandonon cosìvi unasono situazioneinvece praticamentetreni unicada ae livelloper nazionale:[[Stazione di Pavia|Pavia]], costituendo un singolare caso in cui i due comuni più popolosi e importanti di una Provinciaprovincia non dispongonosono dotati di un collegamento ferroviario diretto.
 
Nel centro cittadino sorgeva, fra il [[1884]] e il [[1934]], un analogo impianto a servizio della [[tranvia Novara-Vigevano-Ottobiano]].
 
=== Mobilità urbana ===
Il trasporto pubblico cittadino è svolto mediante autolinee urbane e interurbane esercite rispettivamente dalle società [[LINE]] S.p.A. e STAV[[Autoguidovie|Autoguidovie S.p.A.]]<ref>{{Cita news|url=http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2018/03/15/news/bus-rivoluzione-biglietti-dal-1-aprile-1.16596248|titolo=Bus, rivoluzione biglietti dal 1º aprile |pubblicazione=La Provincia Pavese|data=15 marzo 2018|accesso=10 giugno 2018}}</ref>
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|29 aprile [[1945]]|3 maggio [[1946]]|Francesco Garbarino|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|3 maggio [[1946]]|maggio [[1950]]|Attilio Bonomi|[[Partito Comunista Italiano|PCI]] - [[Partito Socialista Italiano|PSI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
|29 aprile [[1945]]
{{ComuniAmminPrec|maggio [[1950]]||Paolo Morselli||[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
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{{ComuniAmminPrec||[[1953]]|Ernesto Boselli||[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
|Francesco Garbarino
{{ComuniAmminPrec|[[1953]]|[[1957]]|Francesco Soliano||[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]
{{ComuniAmminPrec|23 dicembre [[1957]]|[[1960]]|Pietro Piazza|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|29 dicembre [[1960]]|22 novembre [[1964]]|Corasmino Maretti|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
|
{{ComuniAmminPrec|26 gennaio [[1965]]|[[1965]]|Franco Pozzi|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1965]]|febbraio [[1966]]|Francesco Mognaschi||[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|4 febbraio [[1966]]|29 aprile [[1968]]|Gastone Veronese|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
|3 maggio [[1946]]
{{ComuniAmminPrec|16 luglio [[1968]]|17 novembre [[1968]]|Mario Zaccone||Giunta tecnica|}}
|maggio [[1950]]
{{ComuniAmminPrec|17 novembre [[1968]]|[[1969]]|Ermanno Nobile|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
|Attilio Bonomi
{{ComuniAmminPrec|[[1969]]|[[1975]]|Franco Pozzi|[[Partito Comunista Italiano|PCI]] - |[[PartitoSindaco Socialista Italiano(Italia)|PSISindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1975]]|[[1980]]|Luigi Bertone|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1980]]|[[1985]]|Carlo Santagostino|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
|
{{ComuniAmminPrec|[[1985]]|[[1987]]|Damiano Nigro|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1987]]|[[1989]]|Lucia Rossi|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|[[1989]]|[[1990]]|Rosario Riccio Mandoliti|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
|maggio [[1950]]
{{ComuniAmminPrec|[[1990]]|[[1993]]|Lucia Rossi|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
|
{{ComuniAmminPrec|21 giugno [[1993]]|[[1996]]|Giuseppe Rubini|[[Lega Nord]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
|Paolo Morselli
{{ComuniAmminPrec|[[1996]]|[[2000]]|Valerio Bonecchi|[[L'Ulivo]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
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{{ComuniAmminPrec|16 aprile [[2000]]|28 marzo [[2010]]|Ambrogio Cotta Ramusino|[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
{{ComuniAmminPrec|12 aprile [[2010]]|22 settembre [[2020]]|Andrea Sala|[[Lega Nord]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
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{{comuniAmminPrec|22 settembre [[2020]]|''Sospeso''<ref>Sospeso dall'incarico a partire dal 28 novembre 2024, in seguito al suo arresto per l'accusa di [[Corruzione (ordinamento italiano)|corruzione]]; sostituito dalla vice-sindaca facenti funzioni, Marzia Segù ([[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]).</ref>|Andrea Ceffa|[[Lega per Salvini Premier|Lega]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{Cita web|autore=Anna Ghezzi|url=https://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2024/11/28/news/vigevano_ceffa_sospeso_vicesindaca_amministrera_citta-14847309/?|titolo=Vigevano, Ceffa sospeso dopo l’arresto: la vicesindaca amministrerà la città|sito=|editore=[[La Provincia Pavese]]|data=28 novembre 2024|accesso=29 novembre 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.araldolomellino.it/prima-pagina/sospeso-il-sindaco-ceffa-la-decisione-del-prefetto/|titolo=Sospeso il sindaco Ceffa, la decisione del Prefetto|sito=L'Araldo Lomellino|data=28 novembre 2024|accesso=29 novembre 2024}}</ref>}}
}}
{{ComuniAmminPrec
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|[[1953]]
|Ernesto Boselli
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1953]]
|[[1957]]
|Francesco Soliano
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|23 dicembre [[1957]]
|[[1960]]
|Pietro Piazza
|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|29 dicembre [[1960]]
|22 novembre [[1964]]
|Corasmino Maretti
|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|26 gennaio [[1965]]
|[[1965]]
|Franco Pozzi
|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1965]]
|febbraio [[1966]]
|Francesco Mognaschi
|
|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|4 febbraio [[1966]]
|29 aprile [[1968]]
|Gastone Veronese
|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|16 luglio [[1968]]
|17 novembre [[1968]]
|Mario Zaccone
|
|Giunta tecnica
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|17 novembre [[1968]]
|[[1969]]
|Ermanno Nobile
|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1969]]
|[[1975]]
|Franco Pozzi
|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1975]]
|[[1980]]
|Luigi Bertone
|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1980]]
|[[1985]]
|Carlo Santagostino
|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1985]]
|[[1987]]
|Damiano Nigro
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1987]]
|[[1989]]
|Lucia Rossi
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1989]]
|[[1990]]
|Rosario Riccio Mandoliti
|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1990]]
|[[1993]]
|Lucia Rossi
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|21 giugno [[1993]]
|[[1996]]
|Giuseppe Rubini
|[[Lega Nord]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1996]]
|[[2000]]
|Valerio Bonecchi
|[[L'Ulivo]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|16 aprile [[2000]]
|28 marzo [[2010]]
|Ambrogio Cotta Ramusino
|[[centrodestra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|12 aprile [[2010]]
|in carica
|Andrea Sala
|[[Lega Nord]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
*{{Gemellaggio|Italia|Ficarra}}<ref>{{Cita web|url=https://www.vigevano24.it/2019/03/26/leggi-notizia/argomenti/eventi-14/articolo/fotonotizia-il-comune-di-vigevano-ospite-a-ficarra.html|titolo=- FOTONOTIZIA - Il comune di Vigevano ospite a Ficarra|sito=Vigevano24.it|data=26 marzo 2019|accesso=5 gennaio 2025}}</ref>
* {{Gemellaggio|Cina|Wenzhou}}
* {{Gemellaggio|Italia|Matera}}<ref>{{Cita web|url=https://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2012/02/26/news/vigevano-e-matera-gemellaggio-pensando-ai-giovani-1.3225191|titolo=Vigevano e Matera, gemellaggio pensando ai giovani|sito=La Provincia Pavese|data=26 febbraio 2012|accesso=5 gennaio 2025}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Ficarra}}
* {{Gemellaggio|Italia|Matera}}
 
== Sport ==
=== Calcio ===
La maggiore realtà calcistica cittadina è il [[Associazione Sportiva Dilettantistica Vigevano Calcio 1921|Vigevano Calcio 1921]], militante in [[Prima Categoria]]. Fondata nel 1921 col nome di "Giovani Calciatori Vigevanesi", nei suoi primi trent'anni di storia la squadra lomellina ha sfiorato più volte la promozione in [[Serie A]], senza mai riuscire ad ottenerla. Numerose sono state invece le partecipazioni al campionato di [[Serie B]], l'ultima nella [[Serie B 1958-1959|stagione 1958-1959]], che insieme alle cospicue partecipazioni nei campionati professionistici di terza e quarta serie ottenute [[Serie C2 1978-1979|fino alla fine degli anni '70]] permettono ancora oggi al Vigevano di rientrare [[Tradizione sportiva|tra le prime cento squadre d'Italia per tradizione sportiva]] secondo i criteri stabiliti dalla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]], nonché al sessantaseiesimo posto nella [[classifica perpetua della Serie B]]. Per la stagione 2023/2024 ha militato nel campionato di [[Prima Categoria]] lombarda, ottenendo al termine l'ammissione nel campionato di [[Promozione (calcio)|Promozione]] <ref>{{Cita web|titolo=Calcio, Prima Categoria: il Vigevano sale in Promozione!|url=https://www.informatorevigevanese.it/calcio/2024/04/21/news/calcio-prima-categoria-vigevano-real-torre-viscontea-casorate-559923/|data=21 aprile 2024}}</ref>.
La maggiore realtà calcistica cittadina è la ''S.S.D. Città di Vigevano s.r.l.'', militante in [[Promozione (calcio)|Promozione]] (con un fiorente settore giovanile, con il quale partecipa ai campionati regionali con Juniores, Allievi e Giovanissimi, è inoltre un Centro Pilota [[FIGC]] e una "Scuola di Calcio Specializzata"). Nella stagione [[Eccellenza Lombardia 2015-2016#Girone A|2015-2016]], l'ultima in [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]], sotto la denominazione di ''Pro Vigevano Suardese A.S.D.'' ha condiviso la prima squadra con il [[Associazione Sportiva Dilettantistica Football Club Vigevano 1921|F.C. Vigevano 1921]], erede dello storico Vigevano Calcio, fallito l'estate antecedente. A fine stagione, a seguito della retrocessione, il sodalizio si è sciolto, concedendo al neo-costituito ''Città di Vigevano'' erede della ''Pro Vigevano'' la categoria di merito di quest'ultima e imponendo al F.C. Vigevano la ripartenza dalla [[Terza Categoria]].
 
Le altre realtà calcistiche ducali sono:
 
* G.S. Superga
* A.C.D. Gambolò Gifra: frutto dell'unione della vigevanese GiFra Vigor e dell'A.C. Gambolò, milita nel campionato di [[Seconda Categoria]];
* G.S. Superga, militante in Terza Categoria;
* Accademia Lomellina, società satellite del Città di Vigevano di esclusivo settore giovanile.
 
=== Basket ===
Soprannominata "la Salonicco d’Italia", Vigevano è città dalla grande tradizione cestistica. Nella seconda metà degli anni settanta la società Pallacanestro Vigevano, sponsorizzata Mecap, strappò una storica promozione in Serie A1, annoverando negli anni campioni di grande prestigio come Albanese, Malagoli, Solman, Mayes, Iellini, Polesello, Franzin, Crippa, Delle Vedove, Thomas, Urga, Zanatta, Boni, Dellavalle, Premier e molti altri. Negli anni più recenti la principale realtà cestistica cittadina è stata la [[Nuova Pallacanestro Vigevano]], che nella stagione 2008/2009 è tornata nel basket professionistico (Lega2) dopo 25 anni, passati per la maggior parte in A dilettanti (ex-B1). Nel 2010, a causa di problemi fiscali, la squadra è stata retrocessa dalla Lega Nazionale in Prima Divisione e successivamente non si è iscritta al campionato. Da segnalare tuttavia, nellNell'estate del 2013, la nascitasocietà delè progettostata rifondata col nominativo di [[Nuova Pallacanestro Vigevano]] 1955; nella stagione 2017-2018, lai cuigialloblù, primadopo squadraun'autentica militamarcia altrionfale 2016di nelsole vittorie nella regular-season, vincono il campionato di serie C Gold. Esistonoe numerosevengono altrepromossi realtàin minori,[[Serie qualiB la(pallacanestro C.A.Tmaschile)|Serie B]]. (CongregatioNella Altaestagione Turris),2022-2023 cheottengono doponuovamente averl'ammissione disputatoalla diversiserie campionatiA2: indopo serieessersi Cclassificati esecondi Dnella èstagione oraregolare, limitataed alaver vinto il proprio tabellone solodei settoreplay giovanileoff, lapartecipano Proalla Vigevanofinal Paronafour, lasvoltasi Juniora BasketFerrara, earrivando ilsecondi Nuovoed Basketottenendo Vigevanocosì militantila nelpromozione. campionatoEsistono dialtre Promozionerealtà: la Pro Vigevano Parona, accantoche adpartecipa altreal squadreCampionato militantidi inSerie PrimaD, Divisionela Junior Basket e campionati(dal Ucampionato 2022/23) la C.IA.ST.P (Congregatio Altae Turris) in Promozione.
 
=== Triathlon ===
A Vigevano ha sede l'Associazione Sportiva Dilettantistica Junior Club Triathlon Vigevano, fondata nel 2006; nel 2009 è stato avviato il settore giovanile. Dal 2012 viene organizzato il “Trofeo Città di Vigevano”, facente parte del circuito nord-ovest giovanile.
 
=== Hockey su prato ===
IlLa teamcittà sportivodi lomellinoVigevano chevanta siauna arrivatosingolare piùeccellenza insportiva altonell'ambito indell'[[hockey qualsiasisu disciplinaprato]], sportivacon èla propria compagine, la [[Società Hockey Paolo Bonomi|Paolo Bonomi]], che con i suoi due scudetti rappresenta ancora oggi il punto più alto mai raggiunto da una squadra della provincia di hockeyPavia vigevanesein maqualsiasi giocantecompetizione asportiva. [[CastelEntrambi d'Agogna]],gli lascudetti furono vinti in un periodo nel quale halo vintoscenario duehockeystico scudettiitaliano era dominato dalla squadra vigevanese: il primo nella stagione 1972/1973, sponsorizzata dalla ditta vigevanese Co.Ge.Ca., eil secondo nella stagione 1979/1980. ÈLe ritornatapartite neldella 2009Paolo inBonomi seriesono A1,disputate legapresso alla[[Castello quale è ancora scritta alla stagione 2015/16d'Agogna]].
La squadra è ritornata nel 2009 in serie A1, lega alla quale è ancora iscritta alla stagione 2016/17 dopo anni di solidi risultati.
 
=== La Scarpa d'oro ===
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Dal 2006 la corsa ha ottenuto la denominazione di Half Marathon: in programma tradizionalmente l'ultima domenica di marzo e affiancata alla Family Run, corsa a passo libero per le famiglie, ha negli anni visto un incremento dei partecipanti.
 
=== Hip-Hop Zema Contest ===
Hip-Hop Zema Contest è un evento che si svolge ogni anno al Teatro Civico Cagnoni di Vigevano.
 
Nato nel 2009, si tratta di un concorso di danza [[Hip hop]] riservato a gruppi di ballerini. Fondato e gestito da un gruppo di amici di Daniele Conversa, ballerino di Vigevano scomparso in un tragico incidente stradale, il concorso è gestito dall'Associazione culturale sportiva dilettantistica Art On Stage. Il contest riceve ogni anno numerosi gruppi di ballerini provenienti da tutta Italia che si sfidano sul palco del Teatro Cagnoni.
 
=== Giochi senza frontiere ===
Nel [[1991]] Vigevano ospitò due puntate di [[Giochi senza frontiere]], edizione che tra l'altro vinse con la propria squadra.
 
== Cinema ==
È la cittadina protagonista del film [[Il maestro di Vigevano]], diretto da [[Elio Petri]] nel [[1963]] con [[Alberto Sordi]].
 
==Galleria d'immagini==
<gallery mode="packed">
File:Maschio_castello_di_vigevano.jpg|Maschio del castello, veduta dal cortile interno
File:Facciata_duomo_di_Vigevano.jpg|Facciata del Duomo
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File:Vigevano_piazza_ducale_1.jpg|Veduta panoramica della Piazza Ducale.
File:Vigevano-piazza_del_duomo_DSC_5827.JPG| Veduta della parte alta del lato nord della Piazza Ducale.
File:L1000360 Night visual of Ducale Square in Vigevano.jpg|Veduta notturna della Piazza Ducale
File:Chiesa di pompei.jpg|Chiesa della Madonna di Pompei
File:VigevanoNuvoloso.jpg|Porticato di Piazza Ducale, alle spalle la Torre del Bramante
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== Note ==
<references/>
Amo Vigevano
https://www.facebook.com/Amovigevano/
 
== Bibliografia ==
* Letizia Arcangeli, ''Gian Giacomo Trivulzio marchese di Vigevano e il governo francese nello Stato di Milano (1499-1518)'', in Giorgio Chittolini (a cura di), ''Vigevano e i territori circostanti alla fine del Medioevo'', Milano 1997.
* {{cita web|url=http://www.vigevano.net/guidavigevano/|titolo=Storia di Vigevano|accesso=16 novembre 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110614233954/http://www.vigevano.net/guidavigevano/}}
* {{cita web|1=http://www.paliodivigevano.it/i_visconti_e_gli_sforza.html|titolo=Storia di Vigevano - I Visconti e gli Sforza|accesso=16 novembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090409110014/http://www.paliodivigevano.it/i_visconti_e_gli_sforza.html|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.tribunaledivigevano.it/portaletribunali/WebApp/Pagina.aspx?id=459|titolo=Storia -|sito= Tribunale di Vigevano|accesso=18 novembre 2010}}
* Vigevano città d'arte: alla scoperta del territorio. - Vigevano: Ievve, [1998]. - 223 p. : ill. ; 29&nbsp;cm.
 
;Approfondimenti
* {{Cita libro|titolo=Statuta civilia et criminalia civitatis et comitatus Viglevani|editore=Giacomo Maria Meda|città=Milano|anno=1608|lingua=la|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=10362456}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Vigevano}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://maps.google.it/maps?ie=UTF8&ll=45.314133,8.856783&spn=0.031084,0.079823&t=k&z=14&om=0|titolo=Vigevano dal satellite}}
* {{ToponimoLombardia}}
* {{cita web|http://www.paesionline.it/cartografie_comuni/pavia/vigevano_mappa.gif|Territorio comunale di Vigevano}}
 
* [http://www.piazzaminerva.it Piazzaminerva.it], giornale online che si occupa della cronaca culturale di Pavia e provincia
{{Comuni della provincia di Pavia}}
* {{cita web|http://www.invigevano.it|InVigevano - Il portale su Vigevano}}
* {{cita web|http://www.scarpadoro.it/|Sito ufficiale della Scarpa d'oro}}
* {{cita web|url=http://www.valeriolivigni.com/Photography/Vigevano/26627705_sWgmx5#!i=2226774563&k=XDGnzdp|titolo=La Gallery su Vigevano realizzata per l'Unesco}}
* {{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Lombardia/Provincia_di_Pavia/Località/Vigevano/}}
{{Provincia di Pavia}}
{{Parco naturale lombardo della Valle del Ticino}}
{{Stati italiani dal 1077 al 1156}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Lombardia}}
 
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