Emilio Sailer: differenze tra le versioni
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{{
|Nome = Emilio Sailer
|Immagine = Emilio Sailer.gif
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|Soprannome =
|Data_di_nascita = 5 aprile 1865
|Nato_a
|Data_di_morte = 28 luglio 1945
|Morto_a = [[Roma]]
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia =
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|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio =
|Grado = [[Generale di corpo d'armata]]
|Ferite =
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{{Carica pubblica
|nome = Emilio Sailer
|immagine = no
|didascalia =
|carica =
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*Vicepresidente della Commissione degli affari esteri, degli scambi commerciali e della legislazione doganale
*Membro della Commissione dell'educazione nazionale e della cultura popolare
|sito =
|prefisso onorifico =
|suffisso onorifico =
|partito =
|titolo di studio =
|alma mater =
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}}
{{Bio
|Nome = Emilio
|Cognome = Sailer
|Sesso = M
|LuogoNascita = Milano
▲|GiornoMeseNascita = 5 aprile
|AnnoNascita = 1865
|LuogoMorte = Roma
▲|GiornoMeseMorte = 28 luglio
▲|AnnoMorte = 1945
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = militare
|Attività2 = politico
|Nazionalità = italiano
}}
==
Figlio di [[Luigi Sailer]], insegnante di lettere, editore e scrittore di testi per ragazzi, si trasferisce a Modena con la famiglia quando il padre inizia a insegnare presso l'Accademia Militare. Ammesso alla scuola militare nel [[1881]], [[sottotenente]] nel [[7º Reggimento bersaglieri]] dal [[1883]] e [[tenente]] nello stesso reparto dal [[1886]], ha preso parte alla [[Guerra di Abissinia|guerra italo-abissina]], alla [[guerra italo-turca]] e alla [[prima guerra mondiale]] e si è congedato col grado di [[generale di corpo d'armata]] nel [[1929]]. La mattina del 29 giugno [[1916]], al comando della [[Brigata Regina]] (9º e 10º [[fanteria]]) dislocate sul [[Carso]], e precisamente sul monte San Michele, affronta il primo attacco coi gas asfissianti da parte dell'esercito austro-ungarico, che determina la perdita quasi totale della forza di entrambi i reparti; il salvataggio di molti soldati e la pronta reazione dei superstiti al suo comando gli valgono una medaglia d'argento al valor militare.
Nel 1938 partecipa alla campagna razzista del regime fascista, impegnandosi in particolare per l'esclusione dei senatori ebrei dal Senato del Regno. Propone inoltre: "Da una certa data i figli di ebrei o di padre ebreo nascano privi della cittadinanza italiana" e "il battesimo e l'abiura non siano considerati come eliminanti le qualità di Ebrei."<ref>Archivio Centrale dello Stato, Ministero della Cultura Popolare, Gabinetto, Archivio Generale, Affari Generali (I versamento), b. 143, f. 1006, Appunto per il Ministro (s.d.)</ref> Iscritto al [[Partito Nazionale Fascista]] dal [[1921]] è stato dichiarato decaduto dalla carica di senatore con sentenza dell'[[Alta corte di giustizia per le sanzioni contro il fascismo]] del 28 dicembre [[1944]].
== Onorificenze ==
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|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza = Ricompense al valor militare
|motivazione = ''comandante di una brigata di fanteria, con la frequente presenza fra le sue truppe più avanzate, ne preparava e aiutava valorosamente l'azione, portandole alla conquista delle forti
|data = 10 gennaio 1918
}}
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|data =
}}
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{portale|biografie|guerra|politica}}
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[[Categoria:Commendatori dell'Ordine della Corona d'Italia]]
[[Categoria:Grandi ufficiali dell'Ordine della Corona d'Italia]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine coloniale della Stella d'
[[Categoria:Commendatori dell'Ordine coloniale della Stella d'
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine militare di Savoia]]
[[Categoria:Medaglie d'argento al valor militare]]
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