prova
Chiesa di Santo Stefano Protomartire a Carisolo di Simone II Baschenis nella chiesa di San Vigilio a Pinzolo; chiesa di san Lorenzo bergamo quando trovo fonti
rivedere anselmo da campione
{{Edificio religioso
{{Bio
|NomeEdificio = Chiesa dei morti nuovi
|Nome =Giacomo
|Immagine = Fiorine papa morto.jpg
|Cognome = Cotta
|Regione = {{IT-LOM}}
|PostCognomeVirgola =
|SiglaStato = ITA
|LatitudineSesso = M
|LuogoNascita = Gorlago
|Longitudine
|GiornoMeseNascita = 15 dicembre
|Religione = [[Chiesa cattolica|Cristiana cattolica]] di [[rito romano]]
|Città AnnoNascita = [[Clusone1627]]
|LuogoMorte = Bergamo
|AnnoConsacr =
|GiornoMeseMorte =
|Architetto =
|AnnoMorte = 1689 circa
|StileArchitett = [[architettura barocca|barocco]]
|Epoca = 1600
|InizioCostr = [[XVIII secolo]]
|Epoca2 =
|FineCostr = [[XVIIIsecolo]]
|Attività = pittore
|DedicatoA = [[Morti della peste]]
|Nazionalità = italiano
|Immagine =
|Didascalia =
}}
== Biografia ==
la '''Chiesa dei morti nuovi''' o '''Chiesa di Santa Maria Maddalena e San Rocco''' si trova nella frazione Fiorine di Clusone e venne edificata nel [[1795]] durante la costruzione di una strada in sostituzione della cappella dei ''morti vecchi'' edificata dopo la peste del [[1630]] che si trova nella pineta che dalla frazione Ponte Selva porta a Clusone.
Nell'archivio parrocchiale di san Pancrazio a Gorlago risulta essere registrato il 15 dicembre 1627 Giacomo figlio di Nicolò Cotta e di Anna Berlendi
== Storia ==
=== La cappella dei morti nuovi ===
Lungo la vecchia strada cavalcatoria che dal fondo valle portava fino a Clusone, ancora percorribile, è presenta una cappella posta vicino ad un cippo in pietra posto dove erano stati sepolti i morti della peste del [[1630]], che secondo la testimonianza di [[Bernardino Baldi (notaio)|Bernardino Baldi]] erano stati più di un migliaio, contro una popolazione di 2000 abitanti, la più alta della bergamasca<ref>{{cita web|url=https://myvalley.it/2016/07/domenica-31-luglio-la-grande-peste-clusone/|titolo=La notte del millennio|editore=Myvaley.it|accesso=24 novembre 2016}}</ref>.
La cappella venne chiamata ''dei morti'' e edificata nel [[1767]] per volontà di una contadina, che trovando ossa dei morti della peste nella pineta decise di dedicare una cappella, e proprio il figlio Antonio Giudici ne fece le fondamenta, la cappella venne poi ampliata nel 1784<ref>{{YouTube|autore = Antenna2|id = https://www.youtube.com/watch?v=hRDWLVcubiY|titolo = Chiesa morti nuovi|n = |ora = |minuto =|secondo =|produttore = |lingua = italiano |data = 25 ottobre 2012|citazione = |cid = chiesa morti nuovi|accesso = 24 novembre 2016}}</ref>.
Solo con la costruzione della nuova chiesa in località Fiorine il nome della cappella cambià in ''Chiesa dei Morti nuovi''.
=== La cappella dei morti nuovi ===
Nel [[1795]] venne spostata la strada che dal fondo valle portava a Clusone, e dei lavori i promotori erano Vittorio Fogaccia e Giovanbattista Carrara Spinelli. La nuova strada non obbligava più di passare dove era presente la chiesa dei morti della peste, ma la devozione era talmente sentita nel paese che si decise di costruire una nuova chiesa dedicata alla peste che prese il nome da chiesa morti nuovi<ref>{{YouTube|autore = Antenna due|id = https://www.youtube.com/watch?v=g-0l1Vi0vvo&t=16s|titolo = Rubrica racconti di ieri Fiorine di Clusone Chiesa dei Morti Nuovi|n = |ora = |minuto = |secondo = |produttore = Antenna2|lingua = italiano|data = 1 novembre 2012|citazione|cid = Chiesa morti nuovi|accesso = 24 novembre 2016}}</ref>.
L'arrivo della dominazione francese e l'instaurarsi della [[Repubblica cisalpina]] ne fermò i lavori, anche perchè, i committenti che erano filo veneti dovettero scappare a Venezia. I lavori ripresero nel [[1799]] con l'arrivo dell'[[Impero austro-ungarico]], e vennero assegnati ad Antonio Giudici del Dos, nipote di quell'Antonio che aveva realizzato la ''cappella dei Morti nuovi''. Il ritorno dei francesi nell'ottobre, fermò nuovamente i lavori per riprendere nel [[1801]], con la costruzione del portico e il campanile in legno. La consacrazione avvenne il 26 agosto del medesimo anno dedicandola a [[Santa Maria Maddalena]] e a [[San Rocco]].
{{Bio
|Nome = Giovanni
|Cognome = Grilenzoni
|PostCognomeVirgola =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Reggio nell'Emilia
|GiornoMeseNascita = 6 aprile
|AnnoNascita = 1796
|LuogoMorte = Reggio nell'Emilia
|GiornoMeseMorte = 5 marzo
|AnnoMorte = 1868
|Attività = patriota
|Nazionalità = italiano
}}
== Biografia ==
Gli affreschi vennero realizzati nel [[1833]], la pala d'altare è opera dell'artista clusonese [[Lattanzio Quarena]].
== Architettura ==
== Note ==
;Annotazioni
<references group=nota/>
;Fonti
<references/>
{{Clusone}}
== Collegamenti esterni ==
{{portale|architettura|Bergamo|cattolicesimo}}
*{{Treccani|giovanni-grilenzoni_(Dizionario-Biografico)/|autore=Giuseppe Monsagrati|anno=2002|accesso=1 settembre 2017}}
== Voci correlate ==
* [[Angelo Manini]]
{{Portale|biografie|Risorgimento}}
Categoria: Patrioti italiani
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