Deminutio capitis: differenze tra le versioni
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La [[locuzioni latine|locuzione]] [[lingua latina|latina]] '''deminutio capitis''', tradotta letteralmente, significa ''diminuzione di [[diritto|diritti.]]''
==Origine==
Per gli antichi romani la deminutio capitis comportava un ''prioris status permutatio'' ossia un mutamento nel precedente [[status]] della persona.
I giuristi romani distinguevano tre specie di capitis deminutio: maxima, minor o media, e minima.
* La '''capitis deminutio maxima''' riguarda lo status libertatis e si aveva quando taluno perdeva sia la [[cittadinanza (storia romana)|cittadinanza]] sia la [[libertà]] (per es. nel caso in cui taluno fosse catturato dal nemico). Famosa è la definizione del [[giuristi romani|giurista romano]] [[Gaio]] nelle sue [[Istituzioni
{{citazione|La capitis deminutio è massima allorché qualcuno perde contemporaneamente sia la cittadinanza sia la libertà.|''[[Gaio]]'', ''Institutiones'' G.1.160 |Maxima est capitis deminutio, cum aliquis simul et civitatem et libertatem amittit|lingua=la}}▼
▲La capitis deminutio è massima allorché qualcuno perde contemporaneamente sia la cittadinanza sia la libertà.
* La '''capitis deminutio minor o media''' riguarda lo status civitatis e si aveva quando taluno perdeva solo la cittadinanza ma non la libertà (è il caso dei coloni). Il giurista romano Gaio nelle sue Istituzioni così definisce tale specie di deminutio:
{{citazione|La capitis deminutio è minore o media allorquando taluno perde la cittadinanza ma mantiene la libertà. Ciò che accade a colui il quale subisce il provvedimento dell'[[aquae et ignis interdictio]].|''[[Gaio]]'', ''Institutiones'' G.1.161 |Minor sive media est capitis deminutio, cum civitas amittitur,: libertas retinetur; quod accidit ei, cui aqua et ignis interdictum fuerit|lingua=la}}▼
▲La capitis deminutio è minore o media allorquando taluno perde la cittadinanza ma mantiene la libertà. Ciò che accade a colui il quale subisce il provvedimento dell'[[aquae et ignis interdictio]].
* La '''capitis deminutio minima''' riguarda lo status familiae e si aveva quando taluno subiva un mutamento di status, non riguardante la cittadinanza o la libertà. Come nel caso in cui taluno veniva adottato. Gaio ne dà la seguente definizione:
{{citazione|La capitis deminutio è minima quando si mantiene sia la libertà sia la cittadinanza, ma si modifica uno status della persona; ciò che accade quando taluno sia stato adottato.|''[[Gaio]]'', ''Institutiones'' G.1.162 |Minima est capitis deminutio, cum et civitas et libertas retinetur, sed status hominis commutatur; quod accidit in his qui adoptantur|lingua=la}}▼
▲La capitis deminutio è minima quando si mantiene sia la libertà sia la cittadinanza, ma si modifica uno status della persona; ciò che accade quando taluno sia stato adottato.
Oggi si usa questa espressione per indicare il cambiamento, in peggio, delle condizioni di una persona, o una riduzione di potere sia sul posto di lavoro sia in politica.
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== Collegamenti esterni ==
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Antica Roma|diritto|lingua latina}}
[[Categoria:
[[Categoria:Statuto delle persone nel diritto romano]]
[[Categoria:Cittadinanza romana]]
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